DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO



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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO PREVENZIONE, CONTROLLO E PROMOZIONE DELLA SALUTE Report sintetico anno 2012 Ambito Valle Seriana Premessa Il report che si presenta anche quest anno ha lo scopo di illustrare, in modo sintetico, le principali azioni progettate e realizzate dal Dipartimento di Prevenzione Medico della ASL, nel corso dell anno 2012, nello specifico ambito distrettuale in esame. Un approfondimento di maggior dettaglio descrittivo delle azioni di prevenzione è invece contenuto nel rapporto annuale che, ogni anno, il Dipartimento elabora, presenta e diffonde a tutta la rete dei propri Stakeholders, in primis i Comuni della nostra ASL. Le attività di prevenzione che qui sono descritte, si caratterizzano, peraltro, per uno sforzo orientato a ricercare e favorire i più ampi processi di collaborazione ed integrazione con tutti i soggetti, istituzionali e no, che, a livello territoriale, sono chiamati a concorrere nella realizzazione delle politiche per la salute. Il report mantiene una impostazione coerente con quello già predisposto lo scorso anno, allo scopo di facilitarne la lettura e di favorire un eventuale confronto rispetto ai risultati riferiti all anno 2011. Profilo epidemiologico Le principali peculiarità rispetto all insieme del territorio ASL sono rappresentate dall elevata estensione territoriale (circa 200 km²), terza in classifica dopo i distretti della Valle Seriana Superiore e della Valle Brembana. Anche per numero di abitanti e per densità abitativa il Distretto è tra i primi della provincia. Discreta la frammentazione in frazioni ben popolate ma spesso mal collegate e comunque non agevolmente raggiungibili. Tale frazionamento in numerosi nuclei abitati giustifica lo straordinario numero di fonti di acqua potabile utilizzate e di reti acquedottistiche, pari a circa il 20% dell intera provincia bergamasca (sommando quelle della Alta Val Seriana si raggiunge il 45%). Anche la popolazione scolastica è notevolmente distribuita tra oltre 90 strutture (il più elevato numero assoluto dopo il distretto di Bergamo e l Alta Valle Seriana). Per quanto riguarda il profilo epidemiologico della popolazione, i dati resi disponibili (Osservatorio Epidemiologico, Indicatori Demografici e sanitari in Provincia di Bergamo, 2012), relativamente ai singoli distretti, riguardano essenzialmente la mortalità. In particolare si evidenzia un significativo eccesso di mortalità per tutti i tumori nel genere femminile (+7% nel confronto con la provincia di Bergamo). Significativi eccessi di mortalità, inoltre, si evidenziano per tumori del fegato nel genere maschile (+46%), per tumori del pancreas nel genere maschile (+25%) e per cardiopatie ischemiche in entrambi i genere (+19% nei maschi e +30% nelle femmine). Alcune delle azioni intraprese dalla Asl avranno probabilmente effetto positivo anche se non immediatamente misurabile rispetto ad alcune cause di mortalità e di morbosità (screening, diagnosi precoce, educazione sanitaria, stili di vita, pianificazione dell uso del territorio, ecc) ma per altre occorre ancora investire risorse per tentare di avanzare ipotesi per spiegare, tra l altro, le differenze di incidenza tra gruppi di popolazione residenti in zone contigue.

Screening oncologici Le campagne di screening finalizzate alla diagnosi precoce di tumori di elevata frequenza si sono indirizzate alla prevenzione del tumore della mammella e del tumore al colon-retto, per i quali esistono interventi terapeutici di dimostrata efficacia se diagnosticati in fase precoce. Gli screening si rivolgono ai gruppi di popolazione a rischio (di età compresa tra i 50 ed i 69 anni) e prevede la chiamata attiva biennale. A livello provinciale, i dati a consuntivo elaborati relativi all anno 2011, evidenziano che sono stati identificati: 1. 204 carcinomi mammari, di cui 38 non invasivi; 2. 65 carcinomi colon-rettali, di cui 10 non invasivi, 29 adenomi cancerizzati e 649 adenomi ad alto rischio. Nell ambito del Distretto di Valle Seriana, nell anno 2012, sono stati invitati per lo screening colon - retto n. 11.580 assistiti, con un tasso di adesione corretto provinciale pari al 47,07% (standard: >40%); si sono identificati 276 casi di positività al test per la determinazione del sangue occulto fecale. Per lo screening mammografico sono state invitate n. 6.591 donne, con un tasso di adesione corretto provinciale pari al 67,8% (standard > 60%), identificando 172 casi di positività al test; finora si sono confermati 8 casi di neoplasie maligne. Per i programmi di screening oncologici, le strategie adottate nelle diverse fasi di progettazione e attivazione della campagna di comunicazione coinvolgono diversi attori che lavorano in sinergia: 1. introduzione di un nuovo software di gestione dei programmi di screening oncologici, creato dalla ASL; 2. collaborazione con i Farmacisti, che rappresentano il primo punto di contatto dell utente del programma di screening dei tumori del colon-retto; 3. condivisione dei risultati con gli attori di sistema (Specialisti e Medici di Assistenza Primaria) per favorire, attraverso un counselling appropriato e motivante, l adesione consapevole al percorso di screening da parte dell utenza; 4. sostegno alle iniziative pubbliche dei Sindaci, rivolte ai propri cittadini per garantire un informazione maggiore sui programmi di prevenzione secondaria (lettere, incontri); 5. nel 2013 si terrà il Convegno interdipartimentale ed in collaborazione con gli Ordini Provinciali dei Medici e dei Farmacisti Lo screening dei tumori del colon retto: aggiornamento per Farmacisti e Medici di Assistenza Primaria. Si precisa che sono stati raggiunti gli obiettivi previsti da regole di qualità nazionali (ONS, GISMA e GISCOR) nonché dalla Regione Lombardia per l'anno 2012: a) screening mammografico: - estensione > 95%: nel 2012 sono state invitate 65.239 donne assistite di età compresa tra i 50 ed i 69 anni (corrispondente al 99,7% della popolazione target annuale di 65.439 donne residenti di fascia d età 50-69 anni - dati ISTAT 2011); - è stato garantito il rispetto della periodicità biennale delle chiamate; - il tasso di adesione corretta > 60%: nel 2012 il tasso di adesione corretto è stato 67,78% = 41.437/(65.239-6.704), essendo 6.315 le persone escluse dopo l invito (esclusioni per motivi clinici o esame recente) e 389 gli inviti inesitati. b) screening del carcinoma colon-rettale: - estensione > 95%: nel 2012 sono state invitate dal programma 133.244 persone assistite di età compresa tra i 50 ed i 69 anni (cioè il 102,2% della popolazione target annuale di 130.431 residenti d età 50-69 anni, ISTAT 2011); - è stato garantito il rispetto della periodicità biennale delle chiamate; - tasso di adesione corretta nel 2012 è pari a 47,07% = 62.067/(133.244-1.379), essendo 464 le persone escluse dopo l invito (esclusioni per motivi clinici o esame recente) e 915 gli inviti inesitati.

Per quanto riguarda la prevenzione del tumore del collo dell utero, da ottobre 2011 la ASL della provincia di Bergamo, in collaborazione con le Aziende Ospedaliere della provincia, ha avviato una campagna di sensibilizzazione per la diagnosi precoce del tumore del collo dell utero. Proprio le donne che non effettuano il pap test, sono da considerarsi più esposte a rischio di sviluppare la malattia ed, a queste, la ASL di Bergamo si rivolge con una lettera informativa in cui sono riportate tutte le informazioni su dove e come prenotare l esame. In questa prospettiva si è dato avvio ad una campagna mediatica e ad una collaborazione con i Medici di Assistenza Primaria (MAP) per una azione di counselling sanitario mirato. La rilevazione dei dati locali al 31 dicembre 2012, ad un anno dall'avvio della campagna, indica che, a livello provinciale, si è ridotta la quota di donne che non hanno fatto un pap test negli ultimi 5 anni: dal 62% del 2011 si è passati al 36,5% del 2012, corrispondente a 111.460 donne su 305.474 residenti di età compresa tra 25-64 anni. Sono 44.389 le donne che hanno effettuato l esame in un periodo compreso tra i 3 ed i 5 anni (14,5% della popolazione femminile 25-64 anni - fonte ISTAT 2011) e, dal software aziendale pap test, nel periodo gennaio-settembre 2012 risulta che 3.636 donne (21% dei pap test in prevenzione) si sono rivolte ai consultori aziendali per eseguire il pap test di prevenzione, a seguito della campagna di sensibilizzazione della ASL. Stili di vita I risultati dello studio Passi 2008-2011, condotto dalla ASL di Bergamo in collaborazione con l Istituto Superiore di Sanità attraverso una indagine di sorveglianza e monitoraggio dei comportamenti dei bergamaschi (di età compresa tra i 18 ed i 69 anni), realizzata con interviste telefoniche, evidenziano i seguenti elementi: - Attività fisica: i sedentari sono il 20% dei residenti nelle ASL Lombarde (contro il 30% a livello nazionale), il 34% ha uno stile di vita attivo, mentre il 45,2% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato. La sedentarietà cresce con l aumentare dell età ed è più diffusa nelle persone con basso livello di istruzione e con maggiori difficoltà economiche, mentre non sono emerse differenze significative tra uomini e donne. - Stato nutrizionale e abitudini alimentari: il 35% dei soggetti intervistati è in eccesso ponderale (contro il 42% a livello nazionale), il 26% per sovrappeso e il 9% per obesità; il consumo di frutta e verdura è abbastanza diffuso anche se solo il 16 % degli intervistati aderisce alle raccomandazioni di consumarne cinque porzioni al giorno; nelle ASL della Lombardia aderenti a PASSI la percentuale delle persone che aderisce al Five a day varia dal 10,5% di Milano Città al 15,6% di Bergamo, valore più alto rispetto alla media regionale (a livello nazionale 10%). - Consumo di alcol: il 64% dei bergamaschi fa abitualmente uso di bevande alcoliche. Il consumo è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà economica. Circa un quinto degli intervistati, il 21,5%, può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio, perché fa un consumo abituale elevato (5,7%) o perché bevitore fuori pasto (5,7%) o perché bevitore binge (10,5%) oppure, ancora, per una combinazione di queste tre modalità. Il consumo di alcol a maggior rischio è associato in maniera statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) e il sesso maschile, ma non riflette particolari differenze socio-economiche. - Alcol e guida: la guida sotto l effetto dell alcol è un comportamento riferito dalla popolazione giovane (il 15,7% nella fascia di età 18-34 anni), più spesso dagli uomini (13,4%) che dalle donne (3,6%), senza significative differenze per livello di istruzione o reddito. Nel 2011 nel Pool di Asl lombarde il 12,1% di intervistati dichiara di aver guidato sotto effetto dell alcol, mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 9,1%. - Fumo di tabacco: secondo i dati 2011 del sistema di sorveglianza PASSI, in Lombardia il 28% degli adulti 18-69 anni fuma sigarette. Il 20% è invece ex fumatore e il 51% non ha mai fumato. Nella Regione Lombardia, nel 2011 la percentuale di fumatori è leggermente inferiore rispetto a quella nel pool nazionale di Asl Passi (29%); l abitudine al fumo è più diffusa negli uomini che nelle donne

(rispettivamente 32% e 25%), nei 18-24enni (35%) e nei 25-34enni (37%), nelle persone con una scolarità media-inferiore (32%) e in quelle con molte difficoltà economiche riferite (40%). Nell ambito del Distretto Val Seriana, sono state realizzate ed ancora sono in corso, numerose iniziative di promozione alla salute e di stili di vita sani, tra cui: 1. I gruppi di cammino: attivi nei Comuni di Nembro, Albino, Colzate, Fiorano, Vertova, Villa di Serio, Alzano Lombardo, Pradalunga, Ranica; 2. Il progetto Piedibus: attivo nei Comuni di Nembro, Albino, Villa di Serio, Alzano Lombardo, Colzate, Fiorano, Gandino, Gazzaniga, Pradalunga, Ranica, Vertova; 3. I percorsi di educazione alla salute su alimentazione, attività fisica, sicurezza, igiene orale e tabagismo: presentati a tutti gli Istituti Comprensivi e Superiori della Valle, anche attraverso il coinvolgimento dell Ufficio di Piano. Si sono raggiunti 3.500 alunni. Attiva è inoltre la collaborazione con i Comuni nella pianificazione urbanistica, con particolare riguardo all arredo urbano, per stimolare la previsione di progetti e strutture finalizzate a favorire l esercizio dell attività fisica. Ai sensi della Legge Regionale 12/2005 e successive modifiche, 164 Comuni della ASL hanno adottato (periodo 2008-2012), ed in parte già approvato definitivamente, il Piano di Governo del territorio (PGT) sul quale la ASL ha espresso le osservazioni previste dalle vigenti normative in materia. Gli 80 Comuni rimanenti hanno iniziato l iter di approvazione del PGT in collaborazione con la ASL sin dalle prime fasi di scoping e di valutazione ambientale strategica. In particolare, per il Distretto della Valle Seriana, 12 comuni su 18 hanno adottato il proprio Piano di Governo del Territorio. Di questi, 3 (Fiorano al Serio, Gazzaniga e Peia) lo hanno adottato nell anno 2012. La ASL, nell ambito delle varie Conferenze dei servizi, oltre alle valutazioni relative alla protezione ambientale prevista per Legge, ha proposto, in primis, l attenzione alla qualità urbana puntando soprattutto sugli interventi strutturali (piste ciclopedonali in rete, marciapiedi etc.) da recepire nel Piano dei Servizi atti a promuovere la mobilità dolce al fine di favorire l esercizio della attività fisica, coerentemente con i progetti di corretti stili di vita (Piedibus, gruppi di cammino ecc.). In sede di conferenza è stata precisata la disponibilità da parte della ASL (Dipartimento di Prevenzione Medico) a proseguire, insieme con le Amministrazioni Comunali, percorsi già intrapresi (Piedibus e gruppi di cammino) ovvero di promuovere l avviamento delle suddette iniziative. Nel 2012, nell ambito della sorveglianza nutrizionale sono stati rilevati i dati antropometrici (peso ed altezza), le abitudini alimentari e l attività fisica dei bambini delle terze classi selezionate nelle scuole primarie dei Comuni di Alzano lombardo, Cene, Ranica, Vertova, nell'ambito del programma Okkio alla salute promosso dal Ministero della Salute, in collaborazione con l'istituto Superiore di Sanità; l'obiettivo del programma è stimare la prevalenza di sovrappeso e obesità dei bambini italiani ed esaminare i fattori associati. Nell'anno scolastico 2012-13 sono state predisposte 66 diete speciali per i bambini con allergie/intolleranze alimentari che frequentano la ristorazione scolastica dei comuni del distretto a fronte delle 78 richieste pervenute nel precedente anno scolastico. Si segnala la lenta diminuzione, nel tempo, delle richieste di predisposizione di diete personalizzate; dato in controtendenza all apparente incremento di allergie/intolleranze alimentari. Profilassi malattie infettive Complessivamente le Malattie Infettive trasmissibili presentano un andamento in linea con quello regionale. La stretta collaborazione tra operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione Medico, i Medici di Assistenza Primaria e i Pediatri di Libera Scelta permette di ridurre la diffusione delle malattie infettive attraverso precoci ed efficaci interventi di sorveglianza e profilassi. Nel corso dell anno sono stati registrati nel Distretto n. 7 intossicazioni da funghi, circa il 20% di tutti i casi segnalati.

Sono state 592 le persone che si sono rivolte all ambulatorio del Viaggiatore internazionale per ricevere vaccinazioni obbligatorie/raccomandate e per avere adeguate informazioni al fine di evitare comportamenti a rischio di contrarre malattie infettive di importazione (malaria, tifo, epatiti, ecc ). Nell ambito della profilassi vaccinale, nel corso del 2012, sono state somministrate le vaccinazioni obbligatorie/raccomandate a 949 bambini di età inferiore a 24 mesi, con un tasso di copertura del 98,3%. Profilassi delle malattie infettive umane e animali trasmissibili da vettori (zanzare). Su indicazione della Regione Lombardia, anche per l anno 2012, l ASL di Bergamo in collaborazione con il Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi di Bergamo ha predisposto, a partire dalla fine del mese di aprile e con proseguimento fino ad ottobre, uno studio finalizzato al controllo e monitoraggio di Aedes albopictus, attraverso la creazione di una rete provinciale di rilevamento ed il conteggio delle uova. Il progetto è inserito nell ambito della profilassi delle malattie infettive umane e animali trasmissibili attraverso vettori (zanzare). La rete di monitoraggio è costituita da n. 99 postazioni, distribuite su 16 Comuni della provincia. I dati rilevati nel corso dell anno 2012 evidenziano, in linea generale, una diminuzione del fenomeno infestante, grazie alla azione di informazione e sensibilizzazione che la ASL, di concerto con i Comuni, da diversi anni sta promuovendo, ed alle attività di igiene e profilassi poste in essere (trattamenti larvicidi ed adulticidi). Vigilanza e controllo Nel corso dell anno 2012 il Dipartimento di Prevenzione Medico, a livello provinciale, ha effettuato 19.784 controlli nel campo dell igiene pubblica, della sicurezza alimentare, della sicurezza nei luoghi di lavoro e della sicurezza impiantistica. Annuario Statistico Regionale InfoCamere ELEMENTI DEL CONTESTO SOCIO ECONOMICO _ AMBITO DISTRETTUALE DELLA VALLE SERIANA Flussi INAIL_REGIONI Sistema informativo regionale IMPreS@ Imprese attive 2011 Addetti 2010 Notifiche Cantieri 2012 7.231 24.506 657 Nell ambito distrettuale della Valle Seriana, sulle 7.231 imprese attive censite e le 657 notifiche preliminari di inizio lavori in cantieri edili, si sono effettuati 2.063 controlli di prevenzione e sicurezza, di cui il 44% degli interventi ha interessato la sicurezza impiantistica e sul lavoro, settore di rilevante livello di rischio che richiede adeguate misure di sicurezza e prevenzione. Descrizione UO Controlli % Igiene degli Alimenti e della Nutrizione 583 28,3% Igiene e Sanita' Pubblica 564 27,3% Impiantistica 181 Tutela della Salute negli Ambienti di Lavoro 735 44,4% VALLE SERIANA - Totale 2.063 100,0%

Gli esiti delle attività di controllo. Merita rilievo, nel contesto dei controlli, la scelta della ASL di attuare interventi integrati tra diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione Medico, tra questi e altri Servizi del Dipartimento Prevenzione Veterinaria e del Dipartimento PAC e con altri soggetti esterni cointeressati nella materia dei controlli. Si citano le collaborazioni con le Polizie Locali, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Direzione provinciale del lavoro. Expo 2015 Vigilanza nelle strutture turistico - ricettive. In occasione dell evento Expo 2015 è iniziata, nell anno 2012, una vigilanza mirata in tutte le strutture turistico - ricettive della provincia (Alberghi, B&B e Ostelli) che si concluderà entro il 31.12.2014. La vigilanza è focalizzata principalmente sui requisiti igienici e di sicurezza. Le azioni di controllo si esplicano mediante la verifica dell adozione di corrette prassi igieniche per la prevenzione della trasmissione di patologie infettive parassitarie oltre all applicazione delle procedure di autogestione adottate per la sorveglianza della legionellosi. Sono valutate le condizioni igienico sanitarie delle camere e dei servizi annessi, della biancheria, l accessibilità a persone con ridotta capacità motoria, gli aspetti igienici di gestione (come ad esempio le modalità di lavaggio della biancheria) nonché gli aspetti più propri della sicurezza (il possesso, nei casi dovuti, del Certificato Prevenzione Incendi, la presenza della documentazione relativa alla sicurezza degli impianti termici ed elettrici, ecc.). Per quanto riguarda la vigilanza sui B & B verrà eseguita anche attività di verifica dei requisiti minimi degli impianti termici ed elettrici. Gas radon. Si tratta di un gas radioattivo naturale che proviene dal sottosuolo; una volta raggiunta la superficie, all aperto si disperde, mentre, penetrando all interno di edifici può concentrarsi nei suoi locali soprattutto se mal ventilati. Dai risultati ottenuti in un campagna Regionale svoltasi negli anni 2003-2004, emerge che il Distretto Valle Seriana è caratterizzato da un territorio con concentrazioni di gas Radon elevate. L effetto sanitario di maggiore rilevanza, legato ai livelli di concentrazione di Radon a cui sono esposte le persone, è un aumento di rischio di sviluppo del cancro polmonare. L elaborazione dei dati disponibili ha permesso di stabilire che 2 comuni (Leffe e Peia), dei 18 appartenenti al distretto, possono avere una percentuale di edifici (oltre il 30%) con una concentrazione di gas >400 Bq/m 3, classificando questi territori comunali a rischio molto Alto ; 5 Comuni possono avere una percentuale di edifici (dal 6 al

30%), con una concentrazione di gas >400 Bq/m 3, classificando questi territori comunali a rischio alto ; i restanti 11 comuni possono avere una percentuale di edifici (fino al 5%) con una concentrazione di gas >400 Bq/m 3, classificando questi territori Comunali a rischio medio alto. Questa classificazione, se pur provvisoria ma riconosciuta dalla Regione Lombardia, ha permesso di inserire nelle osservazioni ai (PGT) e nei pareri dei Regolamenti Edilizi, alcune specifiche proposte di azioni preventive per le nuove edificazioni e per gli interventi di ristrutturazione sugli edifici esistenti, adottando soluzioni tecniche e funzionali a basso costo che impediscano/riducano l ingresso al Radon negli edifici. Si evidenzia che, con DDG n. 12678 del 21/12/2011, La Regione Lombardia ha emanato le Linee Guida per la prevenzione dell esposizione al gas radon in ambienti indoor, elaborate tenendo conto anche delle esperienze di verifica e risanamento di alcune strutture pubbliche o ad uso pubblico (scuole) realizzate in Provincia di Bergamo nell ambito di un progetto specifico coordinato dall ASL, in collaborazione con ISS, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università di Venezia e Ferrara. Con successiva circolare del 27/12/2011, inviata ai Comuni, la stessa Regione ha disposto l attivazione di iniziative finalizzate alla prevenzione dell esposizione al gas Radon sul territorio Regionale, tra le quali quella di inserire specifiche norme nei Regolamenti Edilizi Comunali. La ASL, con nota del 7 febbraio 2012, ha quindi fornito ai Comuni indirizzi esplicativi in materia, proponendo anche il testo tipo di un nuovo articolo da inserire nei Regolamenti Edilizi comunali. Nel corso dell anno 2012, 34 Comuni hanno provveduto ad integrare i propri Regolamenti Edilizi con le indicazioni per la prevenzione e tutela da gas radon, mentre altri 37 hanno comunicato che provvederanno nel corso del 2013. Il 22 novembre 2012 si è tenuto il Seminario: Presentazione Linee Guida regionali risanamenti radon ed esiti mappatura 2009-2010, destinato a tecnici comunali, progettisti, a medici e tecnici della prevenzione. Il seminario ha illustrato le ricadute sulla salute del Radon, i risultati del progetto sperimentale di risanamento che ha interessato alcune scuole della Provincia di Bergamo, i costi per risanare gli edifici, i costi da sostenere durante la costruzione di nuovi edifici liberi da Radon, la possibilità di evitare nuovi casi di tumori polmonari, la presentazione delle Linee Guida Regionali. Per i progettisti, sono stati forniti elementi base per inquadrare il problema, tutte le fasi tecniche di approccio (sopralluoghi, conoscenze degli edifici, metodologia di intervento, realizzazione dei progetti, rapporti con le imprese, ecc.), gli interventi intermedi necessari per migliorare /correggere errori, risultati finali, spese sostenute. Nel distretto Val Seriana è inoltre presente una Azienda classificata dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del territorio e del mare, come suscettibile di causare incidenti rilevanti ai sensi dell art. 6 del D.lgs. 334/99: - Gazzaniga: Ditta Galvanotecnica - RIPORTI INDUSTRIALI S.r.l. Prevenzione e sicurezza del lavoro. Negli ultimi anni i maggiori risultati raggiunti sono indiscutibilmente da attribuire alle azioni di sistema, che hanno consentito la diffusione e la crescita della sicurezza nei luoghi di lavoro come un valore importante da perseguire, anche nell ottica della responsabilità sociale dell impresa. E mantenuta costante l azione di controllo, attenendosi ai principi scientifici dell efficacia, puntando alla responsabilizzazione del titolare di impresa e datore di lavoro. Nello specifico le attività di controllo sono rivolte alle aziende e imprese appartenenti ai settori a maggior rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare, per il 2012, si sono attuati: - controlli su almeno il 5 % delle imprese attive sul territorio della Valle Seriana; - controlli su almeno il 10 % delle imprese edili attive sul territorio della Valle Seriana; - il 60 % dei controlli è stato effettuato nelle imprese con livello di rischio elevato (è in fase di avvio il progetto di vigilanza sulle cave ed aziende estrattive, è già stato iniziato in passato il controllo sulle aziende del settore legno; si continuerà a diffondere ed utilizzare in collaborazione con la Associazione degli Artigiani, con Confindustria e con i Sindacati, lo strumento del Questionario di autocontrollo sulla sicurezza nelle aziende del settore metalmeccanico; viene attuata una vigilanza nelle aziende agrozootecniche anche su richiesta della Provincia); - il monitoraggio e vigilanza del Cantiere pubblico di ristrutturazione ed edificazione nuova ala dell Ospedale di Gazzaniga;

- la prosecuzione della ricerca attiva dei casi di tumore professionale (Mesoteliomi in ex esposti ad amianto e carcinomi nasosinusali per lavoratori del legno): Le attività di prevenzione e controllo negli ambienti di lavoro sono finalizzate a contrastare il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. La tabella che segue, rappresenta l andamento del fenomeno infortunistico, nell ambito distrettuale Valle Seriana, nel periodo 2006-2010, e si riferisce agli infortuni accaduti in occasione di lavoro e definiti positivamente da INAIL (esclusi colf, studenti di scuole pubbliche e private e sportivi professionisti). Si evidenzia una riduzione del fenomeno del 24,6%. diff. % AMBITO DISTRETTUALE 2006 2007 2008 2009 2010 2010/2006 VALLE SERIANA 925 930 889 669 697-24,6% (Flussi INAIL-Regioni, 2011) Tutte le azioni di vigilanza sono espletate in attuazione alle indicazioni strategiche della Regione Lombardia. Il Direttore del Dipartimento F.to Dott. BRUNO PESENTI