Le metodologie autobiografiche Lucia Portis LA NARRAZIONE Ogni esperienza è un capitale di conoscenza concreta che dorme dentro di noi. La narrazione la rende visibile e fruibile (G.Pineau) Per narrazione si intende l atto attraverso il quale,in determinate situazioni, qualcuno racconta qualcosa a qualcun altro utilizzando un codice condiviso (linguaggio) Attraverso la narrazione l individuo attribuisce senso a ciò che accade. 2 CARATTERISTICHE della NARRAZIONE La narrazione si definisce: Molteplice, propone sequenze di eventi, contenuti intrecciati, livelli di lettura diversi, un racconto propone un insieme infinito di interpretazioni ; Contestuale, dipinge quadri d insieme, pertinenze, nessi; Esperienziale, genera emozioni e percorsi di significazione; Temporale, considera le categorie del tempo e del suo fluire come caratteri universali del vivere. 3 1
La narrazione nella vita quotidiana svolge diverse funzioni: funzione comunitaria: produce appartenenza funzione di coesione: produce vissuti, emozioni, valori e significati condivisi funzione ludica: seduce e diverte funzione cognitiva: la trama crea modelli e suggerisce interpretazioni Funzione identitaria: costruisce un sé/no funzione mnestica: salva dall oblio Raccontare storie è un bisogno umano, un desiderio, un piacere. È un bisogno di essere accettati e capiti, un bisogno che, mai appagato del tutto e mai veramente appagabile, continua a generare il desiderio di narrare, di arrivare ad una versione significativa della vita. Peter Brooks Presupposti epistemologici delle metodologie autobiografiche: La corrente filosofica della Fenomenologia L ermeneutica filosofica e il costruttivismo Il paradigma della complessità 2
Il PENSIERO NARRATIVO Psicologia culturale e costruttivismo (J. Bruner/D. Fabbri/A. Munari) affermano che nell individuo esistono due tipi di funzionamento cognitivo. Essi rappresentano una modalità di ordinamento dell esperienza e di costruzione della realtà. Vengono definiti: pensiero logico matematico; pensiero narrativo. Il Pensiero narrativo Privilegia la costruzione di storie come modelli interpretativi della realtà. Attraverso la narrazione, la mente procede per attribuzione di significati valorizzando gli aspetti semantici e trasformando l esperienza in una storia coerente. Nella costruzione della storia la mente collega gli elementi in rapporto ad una azione, all intenzionalità, agli strumenti e alle motivazioni, secondo una rete che enfatizza la coerenza della storia cercando di ricostruire i rapporti fra parte e tutto. Pensare per storie non significa ricercare la verità, la memoria è una facoltà mentale dinamica e in trasformazione, non è immutabile ed oggettiva, le storie di vita sono costruzioni di realtà narrative ipotetiche e provvisorie, hanno un valore e un senso nel contesto dove vengono portate, nel qui e ora. Dipendono dalle relazioni che instauriamo, dagli stati d animo del presente. Le storie di vita sono sempre in trasformazioni così come lo è la vita. 3
Che cosa è l esperienza? E una forma di realtà in continua tensione tra vissuti e azioni, ossia una forma di comprensione unica che contiene la cosa e il suo significato. Raccontare le esperienze significa fare pratica di attribuzioni di senso, il senso è il nostro modo di abitare l ambiguità. Il senso delle cose non è mai unico, Di fronte alla complessità della nostra vita la costruzione dei significati è un processo continuo/inarrestabile/dinamico/mai concluso che ci costringe a fare i conti con l incertezza, con l ambiguità. 10 CHE COS È UNA AUTOBIOGRAFIA? L autobiografia è una storia linguaggiata ossia il medium utilizzato è il linguaggio scritto. E la descrizione della propria autenticità E la descrizione di sé nel qui e ora attraverso la narrazione. Nella pratica autobiografica si attiva la Bilocazione cognitiva ossia la capacità di dividersi senza perdersi per potersi guardare (io-tu/ora-allora/dentro-fuori) L autobiografia genera possibilità di autoriflessione. Il ricordo narrato produce sapere, ricomposizione razionale ed emotiva. Gli apprendimenti su di sé e sulla propria esperienza provocano cambiamenti, possibilità di reinventarsi. 11 Obiettivi della pratica autobiografica: Stimolare l auto-riflessione, la meta-cognizione Stimolare l auto-apprendimento Stimolare l auto-consapevolezza: orientamento al sé, nuove percezioni di sé Stimolare percorsi di significazione e ri-significazione Stimolare la flessibilità del pensiero Stimolare la pensosità: sviluppo di capacità cognitive nelle dimensioni introspettiva,retrospettiva,prospettica e finzionale. 12 4
La pratica autobiografica genera empowerment perché prendere la parola per parlare di sé significa esercitare un diritto-dovere sia nel senso di acquisire visibilità e potere, sia nel senso di esercitare la capacità decisionale. Le storie di vita da un punto di vista costruttivista sono invenzioni ipotetiche e provvisorie di realtà narrative: storie in trasformazione (ciò che è ora non sarà mai domani). 13 Memoria: Æ Capacità della mente di conservare le tracce delle esperienze vissute che consente la comprensione dei fatti del presente e del passato e offre la possibilità di immaginare il futuro. Æ Insieme di processi mentali in grado di riorganizzare gli episodi dell esistenza in una nuova rete di significati. 14 MEMORIA AUTOBIOGRAFICA Strumento di cui il narratore si serve per ricordare: Memoria episodica: episodi singoli, con tempi e personaggi. Memoria semantica, generalizzazioni, creazione di modelli. Memoria narrativa, disposizione degli eventi in un formato. 15 5
La scrittura è altro dal soggetto, in qualsiasi senso la si intenda... è il divenir-assente e il divenir-inconscio del soggetto. J. Derrida La scrittura La scrittura ci obbliga a fare opera di sintesi (trasforma la parola), a riflettere sulla descrizione delle esperienze vissute, il pensiero viene ristrutturato, si potrebbe definire la scrittura come una descrizione di secondo ordine (maturana) perché non è immediata, opera una lontananza di riferimento. La scrittura si può leggere e la rilettura ci aiuta a fare una ulteriore attribuzione di significato. 17 I dispositivi I dispositivi sono vincoli tematici o procedurali che aiutano i soggetti a definirsi, a prendere posizione attiva. Da un punto di visto emotivo l utilizzo di vincoli rende il contesto protetto e sicuro. Il vincolo è anche possibilità perché apre e consente la narrazione attraverso la costruzione di una trama. La costruzione di un contesto narrativo implica l utilizzo di vincoli. 18 6