Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 1 collana dei piccoli ragni sognatori
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 2 Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it www.narrativaracne.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A-B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-6633-1 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: novembre 2013
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 3 Giovanna Paesani LE FAVOLE DI ESOPO illustrazioni di Luca Carnevali
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 4 ESOPO Esopo è il più antico autore di favole. Vissuto ai tempi dell Antica Grecia nel VI sec a.c. (620-560 a.c. ca.), della sua vita si conosce ben poco. Si dice che fosse giunto in Grecia come schiavo e che poi, ottenuta la libertà, viaggiò moltissimo. Era un grande saggio, un conoscitore dell animo umano che utilizzava, per trasmettere il suo pensiero, animali conosciuti e popolari come protagonisti. Visse ai tempi di Pisistrato e Creso e le sue opere vennero ricordate anche da scrittori di epoca successiva, come Platone, Aristotele, Plutarco e tanti altri. Nessuna delle storie scritte dopo di lui può eguagliare il suo stile, considerato un archetipo per la definizione stessa della parola favola. Le sue favole, più volte tradotte, riscritte in versi e imitate, vengono tramandate nel corso dei secoli fino a noi in un corpus di ben 400 componimenti brevi in cui ben si delinea il suo spirito arguto e geniale.
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 5 INTRODUZIONE Le favole di Esopo sono componimenti brevi che hanno per protagonisti quasi sempre animali personificati, ma anche piante e uomini appartenenti al popolo, identificati attraverso il proprio mestiere (pastore, taglialegna, pescatore, vasaio ecc.). Gli animali ricorrenti in molte favole sono il lupo e il leone a rappresentare la forza e la prepotenza, la volpe che rappresenta l astuzia e l asino la stoltezza. In tutte le storie la finalità è la cosiddetta morale, l insegnamento di un determinato comportamento etico che l autore vuol trasmettere. A differenza della fiaba infatti la favola rappresenta la realtà umana con i suoi comportamenti e difetti e i protagonisti ricalcano questa realtà e non mondi fatati o immaginari. Gli scritti di Esopo possono essere letti anche in chiave di denuncia della tirannia o dell apparenza vacua dei potenti del tempo. L incisività dei suoi racconti è dettata da uno stile sobrio e da trame brevi e semplici. Leggendo queste favole ci si cala in situazioni piccole ed elementari che in realtà nascondono grandi insegnamenti. Le morali di Esopo sono divenute parte delle nostre forme proverbiali e sono popolari tutt oggi, i suoi temi sono sempre attuali e ciò fa riflettere su come la natura umana non sia cambiata nel tempo. I temi principali sono: prepotenza, inganno, verità, vanità, astuzia e stoltezza. In questo testo sono riportate solo 32 favole, alcune già note altre meno, ma tutte si eguagliano per valore educativo. I testi sono riscritti in una forma volutamente fedele all originale.
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 6 IL CANE E LA LEPRE In un caldo pomeriggio estivo, un grazioso leprotto saltellava qua e là tra i campi fioriti della sua fattoria. Mamma lepre gli aveva detto, col suo fare fermo e rassicurante: «Vai pure, ma non oltrepassare mai la staccionata e, soprattutto, ricorda di non fermarti a parlare con animali sconosciuti». «Sì mamma!» aveva risposto allegramente il cucciolo. Ma la bellissima giornata e quel sole così caldo gli fecero venir voglia di fare un bel tuffo al laghetto nel vicino bosco. Dopo un breve tratto il suo cammino venne interrotto da un grosso cane, che gli propose di accompagnarlo. «Con me non correrai il rischio di essere assalito da altri animali» gli disse il cane astuto. Il leprotto felice acconsentì, ma dopo pochi passi il cane lo catturò. Legò il povero leprotto con una rete, come un piccolo arrosto, pronto per esser cotto a puntino. Poi lo lasciò lì, ai piedi di un albero, per andare a raccogliere un po di legna per il fuoco. Il leprotto si mise a strillare disperato e tremante. E per sua fortuna attirò l attenzione di un vecchio orso che prontamente lo liberò. «Vai» gli disse «e corri subito a casa, senza fermarti!» Mai più il piccolo si allontanò da solo. LA PAURA A VOLTE INSEGNA 6
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Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 8 IL CERBIATTO E IL CERVO Un piccolo cerbiatto viveva in una fitta foresta. Non gli mancava nulla, aveva cibo in abbondanza, una famiglia e soprattutto un padre forte e bello, con due stupende corna che tutti ammiravano. Il cerbiatto lo seguiva dappertutto mentre sognava il giorno in cui sarebbe diventato come lui. Finché un pomeriggio, mentre passeggiavano tranquilli, i due incrociarono un leone più che affamato. Il suo ruggito fece tremare gli arbusti attorno ed anche il grande cervo che si dette alla fuga incitando il suo piccolo a correre più che poteva.
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 9 Il cerbiatto si salvò, ma non la smetteva più di piangere. Piangeva per lo spavento ma anche perché suo padre non era poi così coraggioso come credeva. Il cervo allora gli si avvicinò dicendo: «Piccolo mio, questa è la legge della natura. C è sempre qualcuno più forte di noi, quel leone ci avrebbe sbranato senza pietà, semplicemente perché noi siamo il suo cibo».
Esopo-Aracne:Layout 1 12/11/2013 13.15 Pagina 10 «Beh, in effetti la sua bocca era davvero enorme!» disse il cucciolo sorridendo, finalmente sollevato per lo scampato pericolo. Da quel dì comprese la vera forza di suo padre: il coraggio di mostrare i propri limiti. LA VERA FORZA È ACCETTARE LE PROPRIE DEBOLEZZE 10
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