Prevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini Capo di Ponte, 17 marzo 2013
Nel MONDO: 2011 = 366 milioni 2030 = 552 milioni IDF. Diabetes Atlas 5 th Ed. 2011
*Health in european Union: trends and analysis (www.euro.who.int) Quanto costa... Solo il 7% della spesa SSN riguarda i farmaci per il diabete* Il 25% è legato alle terapie per le complicanze e le patologie concomitanti*
Euro (milioni) 6.000 247% 5.000 4.000 70% 109% 5.226 3.000 2.000 1.000 0 1.505 Assenza di complicanze 2.563 46% Complicanze microvascolari 3.148 56% Complicanze macrovascolari 60% Complicanze micro- e macrovascolari Williams R et al. Diabetologia 2002; 45: S13 S17. Costi Totali (Euro) Costi dovuti all ospedalizzazione (%)
Malattia cardiovascolare e stroke Retinopatia diabetica Cardiomiopatia Nefropatia diabetica Neuropatia diabetica 1. Wingard DL et al. Diabetes Care 1993; 16: 1022-25. 2. UKPDS 6. Diabetes Res 1990; 13: 1 11. 3. Balkau B et al. Lancet 1997; 350: 1680. 4. King s Fund. Counting the Cost. BDA, 1996. 5. Most RS, Sinnock P. Diabetes Care 1983. 6: 67-91.
1989 Dichiarazione di St. Vincent DCCT 1993 UKPDS 1998 Ridurre tutte le complicanze croniche TIPO 1 TIPO 2
Scopo della mia presentazione RAGIONARE sui traguardi da raggiungere nella cura del diabete e sui percorsi per raggiungerli evitando così le complicanze acute e croniche del diabete e migliorando la qualità di vita
Terapia della nefropatia diabetica raccomandazioni Ottimizzare il compenso glicemico per ridurre il rischio e/o rallentare la progressione della nefropatia. Livello della prova 1, forza della raccomandazione A) Ottimizzare il controllo pressorio per ridurre il rischio e/o rallentare la progressione della nefropatia. Livello della prova 1, forza della raccomandazione A) I pazienti con micro o macroalbuminuria devono essere trattati con ACEinibitori o ARB a prescindere dai loro livelli pressori. Livello della prova 1, forza della raccomandazione A) Standard italiani per la cura del diabete mellito - 2009-2010. Standard italiani per la cura del diabete mellito - 2009-2010.
MONOFILAMENTO DIAPASON
14,9
Obiettivi Glicemici AMD-SID 2010 ADA 2012 AACE 2011 IDF 2012 Valori normali HbA 1c (%)* <7.0 <7.0 6.5 <7.0 <6 FPG (mg/dl) 90-130 70-130 <110 <115 <100 PPG (mg/dl) <180 <180 <140 <160 <140 *Riferito al range non-diabetico con metodo DCCT 1 1.Standard Italiani per la cura del Diabete Mellito 2010. 2. ADA, Diabetes Care 2012 3. AACE/ACE, Endocr Pract. 2011. 4. Global Guideline IDF for Type 2 Diabetes, 2012
50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 44,49 39,45 31,74 27,91 13,25 10,71 10,84 8,46 7,1 6,05 <6 6,1-7 7,1-8 8,1-9 >9
Variabilità glicemica L ampiezza delle variazioni della glicemia è il più affidabile indicatore di un rischio aumentato di ipoglicemia nel breve termine, nonché associato a complicanze micro- e macro-vascolari nel lungo termine
colazione pranzo cena pre post pre post pre post notte X X X X X X
colazione pranzo cena pre post pre post pre post notte 111 140 97 189 Risotto, carne, barbabietole, mela 85 125
Obiettivi Glicemici
ADA / EASD 2012
Gli studi di intervento hanno dato risposte contrastanti sulla possibilità di prevenire le complicanze cardiovascolari con la sola correzione dell iperglicemia.
Diabete tipo 2 e complicanze croniche: l importanza del controllo dei diversi fattori di rischio Diabete non solo Iperglicemia ma anche. Dislipidemia Obesità Ipertensione Alterazioni della coagulazione
Non solo Glicemia Parametro Pressione arteriosa Obiettivo ADA 2012 130/ 80 mm Hg Obiettivo IDF 2012 <130/ 80 mm Hg Colesterolo totale 180 mg/ dl - Colesterolo LDL Colesterolo HDL <100 mg/ dl < 70 mg/dl >40 mg/ dl M >50 mg/ dl F <80 mg/ dl >39 mg/ dl Trigliceridi <150 mg/ dl <200 mg/ dl ADA Standards of Medical Care in Diabetes; Diab Care 2012: Suppl. 1 : s4 IDF Clinical Guidelines Task Force. Global guideline for Type 2 diabetes. Brussels: International Diabetes Federation, 2012.
48,1
Gestione del Rischio Globale nel paziente diabetico Interventi multifattoriali: Modifiche comportamentali Abitudine al Fumo Abitudini Alimentari Obesità-Sovrappeso Attività fisica-sedentarietà 1 Modifiche dello stile di vita 2 Profilo Glicemico 3 Assetto Lipidico 4 Pressione Arteriosa 5 Nefropatia
Dieta mediterranea
Evitare Abitudine al Fumo Prevenzione Primaria Incoraggiare la sospensione del fumo. Evitare il fumo passivo Estendere le raccomandazioni ad altri membri della famiglia Gli stessi membri della famiglia dovranno incoraggiare il paziente a smettere di fumare eventualmente smettendo di fumare essi stessi Terapia farmacologica in pazienti selezionati
Il calo ponderale è raccomandato in tutti gli adulti in sovrappeso (BMI 25,0-29,9 kg/m 2 ) od obesi (>30,0 kg/m 2 ) Una moderata riduzione dell apporto calorico (300-500 kcal/die) più un modesto incremento del dispendio energetico (200-300 kcal/die) permettono una lenta ma progressiva riduzione del peso (0,45-0,90 kg/settimana) Calo ponderale
60 50 40 38,78 39,1 30 26,4 25,2 20 10 0 17,6 18,31 13,12 13,68 4,09 3,71 <25 25-27 27-30 30-40 >40