L UTILITA DELLA FORMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI



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Transcript:

Dr C.Mocellini L UTILITA DELLA FORMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI Come è cambiata la mia modalità comunicativa dopo il Corso del 2004

..L ispirazione non è privilegio esclusivo di poeti o artisti in generale. C è, c è sempre stata e sempre ci sarà una serie di persone che riceve la sua visita. Di questo gruppo di individui fanno parte quanti hanno consapevolmente scelto la propria vocazione e svolgono il proprio lavoro con amore e immaginazione. ( ) Il lavoro di queste persone diventa un avventura continua, nella misura in cui riescono a trovare sempre nuove sfide. Le difficoltà e le battute di arresto non soffocano la loro curiosità e da ogni problema che risolvono scaturisce un nugolo di nuove domande. Qualunque cosa sia l ispirazione nasce da un continuo Non so. (W. Szymborska)

SPIKES:UN PERCORSO COMUNICATIVO A 6 TAPPE Step 1:creare il setting Step 2:conoscere la percezione del paziente Step 3:ottenere l invitol del paziente Step 4:fornire le informazioni (knowledge) Step 5:gestire le emozioni del paziente Step 6:concordare insieme una strategia terapeutica e fare una sintesi

Setting: : creazione del contesto Presentazioni e obiettivo dell incontro Dedicare un tempo adeguato,non improvvisato Cercare uno spazio accogliente Preparare lo spazio mentale Garantire la riservatezza e proteggersi dalle interruzioni esterne Rivolgersi al paziente come interlocutore privilegiato e chiedergli se desidera la presenza di una persona significativa

Cogliere la Percezione del paziente Creare una relazione di fiducia e sicurezza Fare domande aperte per capire che cosa ha intuito della sua malattia, quali informazioni gli sono state date finora da altri colleghi Individuare sospetti e aspettative irrealistiche Un esempio: proviamo insieme a tracciare il percorso che l ha l portata fin qui. Ho visto che ha fatto questi esami, cosa le è stato detto della sua situazione?

Ottenere l Invito ad informare da parte del paziente Trasmettere il messaggio al paziente che lo si considera parte attiva nella trasmissione di informazioni Chiedere quante e quali informazioni desidera Informarlo che la sua scelta può variare durante l iter l successivo 1. Quali informazioni vuole avere circa gli esami? 2. Preferisce che le spieghi in dettaglio gli esiti o che discutiamo del trattamento?

Trasmettere le informazioni (K)( Anticipare al paziente che le notizie non saranno positive Essere sobri, chiari e onesti: linguaggio semplice, non tecnico, ma corretto Evitare eufemismi, toni drammatici o crudi Lasciare brevi pause di assimilazione, modalità a a gradini Verificare la comprensione del paziente Dare sempre una speranza realistica

Alcuni esempi C è una massa da approfondire on esami strumentali e poi da biopsiare È una lesione, tipo un cavolfiore con cellule non tanto simpatiche Purtroppo si tratta di un tumore Gli esami fatti e l esame l obiettivo hanno evidenziato che lei ha la SLA, una degenerazione dei motoneuroni

Alcuni esempi C è una massa da approfondire con esami strumentali e poi da biopsiare È una lesione, tipo un cavolfiore con cellule non tanto simpatiche Purtroppo si tratta di un tumore Gli esami fatti e l esame l obiettivo hanno evidenziato che lei ha la SLA, una degenerazione dei motoneuroni

Empatizzare con le Emozioni del paziente Dare uno spazio! Osservare tutti gli elementi significativi per cogliere il vissuto del paziente Rimandare l emozione l nominandola Empatizzare con il paziente offre supporto Normalizzare/legittimare il suo dolore e le sue reazioni

Un paio di esempi Giovane paziente: una stomia è disgustoso! Medico 1: no, non è disgustoso, è pieno di gente in giro che ha questo problema e lei neanche lo immagina, le notizie catastrofiche sono altre Medico 2: mmh, è vero è una soluzione terapeutica impegnativa, che può essere difficile da accettare

Strategia terapeutica e Sintesi Concordare l iter l terapeutico diminuisce senso di incertezza e l ansia Dare disponibilità per ulteriori chiarimenti e indicare quando e dove può contattarvi Informarlo sulle possibilità di sostegno e riabilitative disponibili

Tutti noi siamo destinati a morire, ma finchè viviamo coltiviamo la nostra umanità (Seneca)