Lavorare con le infanzie infelici. I bambini in situazione di gravità e rischio di allontanamento

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Transcript:

Lavorare con le infanzie infelici. I bambini in situazione di gravità e rischio di allontanamento 19 marzo 2013 Isabella Lapi Psicologa psicoterapeuta Responsabile UFSMIA sud est

Al centro il minore e la tutela dei suoi diritti I bambini in situazione di trascuratezza, abuso, violenza, rischio di abbandono non godono di diritti: sono oggetti di possesso dei loro genitori; sono sempre in fondo, o comunque non al primo posto, nella gerarchia della famiglia e negli investimenti affettivi dei loro genitori ( adulti disturbati, infelici, immaturi che non vedono il figlio distinto da sé), sono sottoposti alle loro proiezioni e ai loro agiti.

per ristabilire il loro diritto al benessere, a guarire delle ferite sofferte, a guadagnare il futuro Lavorare in modo diverso Avere un pensiero clinico diverso Vedere il minore in una prospettiva ecologica e sistemica Intervenire in modo complesso, in rete, con obiettivi progettuali coerenti Cambiare il modo di fare diagnosi

La diagnosi di cui abbiamo bisogno non è quella basata sui sintomi individuali del bambino, bensì: una diagnosi che sia la descrizione strutturale del modo di funzionare della mente del bambino e anche, contemporaneamente, del modo di funzionare del contesto ambientale in cui vive, e che metta in relazione i processi psichici interni, i comportamenti, le modalità relazionali del bambini con quelli degli adulti significativi che agiscono intorno a lui; una diagnosi infine, che metta in evidenza i punti di fragilità e i punti di forza ( resilienza) e che valuti le competenze genitoriali nell ottica della loro recuperabilità.

Bambini che vivono situazioni di vita profondamente e gravemente traumatiche,condizionanti il loro sviluppo e le loro relazioni : Sfiducia, chiusura, fraintendimenti relazionali Non investimento nell apprendimento, nelle attività infantili Inibizione intellettiva Senso ci colpa, conflitto di lealtà Agire impulsivo

alcune situazioni familiari tipiche corrispondono a quadri tipici psico- comportamentali e relazionale del bambino, che possono, se non curati, evolvere in gravi disturbi della personalità in età adulta. La sofferenza infantile delle infanzie infelici resta imprigionata nel corpo e nell anima dei pazienti con gravi disturbi di personalità quelli che curiamo, anche quando curiamo pazienti adulti, sono, alla fine, i bambini feriti che ancora piangono dentro di loro (L.Cancrini, 2012)

INFANZIA BORDERLINE = disturbo borderline di personalità Genitori Bambino Nella famiglia domina il caos: litigi, cambi di partner, di case, di figure di affidamento; frequente abuso alcool; ecc Verso il bambino: alternanza di cure affettuose ( con costruzione di legami forti) e di periodi di abbandono, non giustificate dagli adulti e non comprensibili dal bambino, e senza attuazione di misure protettive Costretto agire, muoversi d impulso, adattarsi a cambiamenti repentini e non annunciati; vive periodi di isolamento sociale e solitudine Oggetto di amore discontinuo, verso gli adulti mostra rabbia alternata a ricerca della loro presenza Vive acutamente il conflitto di lealtà : sente di tradire la famiglia se si attacca ad altre figure: lo star meglio e amare altri lo fanno sentire in colpa. Impara che l infelicità e la malattia attirano amore e preoccupazione, e pensa che solo se sta male, qualcuno si occuperà di lui

INFANZIA ANTISOCIALE disturbo di personalità antisociale GENITORI Le figure di riferimento affettivo ignorano o attaccano il bambino, alternando noncuranza e violenza; lo sottopongono ad un controllo duro e umiliante. Non si prendono cura materialmente del bambino ( trascuratezza) Non riconoscono le sue esigenze né si sintonizzano sui suoi bisogni affettivi BAMBINO Non conosce le situazioni affettive e non riconosce l affettività nel comportamento degli altri Sfida gli adulti, si oppone, si chiude alla relazione, rifiuta le regole. Predomina in lui la paura e il senso di umiliazione

INFANZIA PARANOIDEA disturbo paraoide di personalità GENITORI Controllo sadico e crudele del bambino Lo confrontano con altri bambini migliori di lui Maltrattamenti psichici e fisici giustificati come punizioni per la sua cattiveria se non controlla le sue reazioni, o se manifesta desideri ai autonomia Trasmettono l idea di una famiglia chiusa che deve difendersi da un mondo ostile BAMBINO Vive nella paura Apprende ad obbedire in silenzio, senza aspettarsi riconoscimenti ma solo per evitare le punizioni Assume il ruolo di capro espiatorio Non riesce ad instaurare rapporti di fiducia Divieto di parlare agli altri di ciò che avviene in famiglia

INFANZIA SCHIZOTIPICA disturbo schizotipico di personalità GENITORI BAMBINO Criticano e puniscono se il bambino manifesta autonomia, lo controllano Sono lontani affettivamente dal bambino Disconferma del bambino ( tu non esisti ), comunicazione psicotica (paradossale, contraddittoria) Richiedono prestazioni che rispondono ai bisogni dell adulto Abusi fisici e psicologici, invasione dei confini personali del bambino Sentimenti di solitudine e rabbia repressa, fantasie di essere controllato anche a distanza, anche se i genitori sono assenti Si sente obbligato moralmente ad assumersi i compiti richiesti, anche se lontani dalla sua età Isolamento e chiusura emotiva, ritiro autistico, grave disturbo dello sviluppo, inibizione cognitiva

LA CURA PER IL BAMBINO: protezione ambientale, sostegno psicologico per elaborazione del trauma PER LA FAMIGLIA: PER GLI OPERATORI: lavoro di gruppo, supervisione, formazione, tutela legale, ricerca, innovazione tentare il recupero

Ci auguriamo che con il nostro sostegno la vita di questi bambini e delle loro famiglie possa riprendere a fiorire e maturare. Opere di Giorgio Morandi