I genitori come strumento di cura anti-dolore Paolo Piccinelli Fabio Zambonin Unità Operativa Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza A. O. Macchi Varese
Definizione di dolore Il dolore è molto di più di una semplice esperienza sensoriale Il dolore ha una complessa natura multidimensionale: per esempio, nei bambini, molte emozioni, come la paura e l ansietà, possono causare più disagio fisico ed emozionale dello stimolo dolorifico stesso. Mobily PR et al.validation of cutaneous stimulation intervention for pain management. Int J Nurs Stud1994; 31:533-44 Peterson L et al.developmental contributions to the assessment f children s pain Conceptual and methodological implications. In Children in Pain. Clinical and Research Issues From a Developmental Prospective (Bush JP, Harkins SW eds) 1991,Springer- Verlag, New York, 33-58.
Secondo l OMS il dolore è una sgradevole esperienza sensoriale ed emozionale associata a reale o potenziale danno tessutale o descritta in termini di tale danno
Importanza delle emozioni nell amplificare l esperienza sensoriale del dolore fisico Un bambino e adolescente Con dolore prova emozioni e sentimenti di: Paura Ansia DOLORE ansia Distress Paura E Perdita di controllo Distress
Importanza delle cure genitoriali di assistenza e sostegno Vi sono genitori, soprattutto madri, che sanno riconoscere per intuizione,per empatia, ciò di cui il figlio ha bisogno, ciò che lo spaventa quando è in una situazione di sofferenza per un possibile pericolo e riescono ad assumere un atteggiamento protettivo di cura rassicurante.
HOLDING -Winnocott- Funzione di sostegno e contenimento (fisico e psichico) che la madre offre al bambino che almeno nelle prime settimane di vita fa tutt uno con la psiche della madre.
HANDLING -Winnicott - Accudimento del bambino relativamente agli aspetti corporei ( pulizia, carezze, etc)
PREOCCUPAZIONE MATERNA PRIMARIA (Winnicott) Stato psicologico materno particolare che si sviluppa dalla nascita del bambino e corrisponde ad uno stato di ritiro che permette alla madre di adattarsi con delicatezza e sensibilità ai bisogni del suo bambino. Col suo accudimento la madre dà un senso ai segnali mandati dal bambino (funzione di reverie secondo Bion)
Scand J Caring Sci; 2003; 17: 373-383
Scopo dello studio è descrivere i fattori che facilitano e ostacolano l uso di metodi non farmacologici per alleviare il dolore in pazienti pediatrici I dati sono stati raccolti mediante un questionario distribuito a tutte le infermiere di un distretto ospedaliero universitario pediatrico finlandese
Vi è molta evidenza che i genitori hanno una forte influenza nell aiutare ad alleviare il dolore dei loro figli durante il ricovero Polkki T et al. Parental views on partecipation in their child s pain relief measures and recommendations to health care providers. J Pediatr Nurs 2002;17:270-8 Pederson C. Promoting parental use of non pharmacologic techniques with children during lumbar puncture. J Pediatr Oncol Nurs 1996;13:21-30
Nel trattamento del dolore,anche nell applicazione delle tecniche non farmacologiche cognitivo-comportamentali, bisogna sempre tener conto che i genitori sono i migliori alleati del bambino perché lo conoscono meglio di tutti.
Genitori e Cefalea infantile
La cefalea nei bambini e negli adolescenti nella pratica clinica: dall intervista ai genitori alla valutazione clinica. Ferri M (1,2), Termine C (1,2,3), Binda A(1), Pitillo G(1), Balottin U(2,3) 1) Reparto di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università dell Insubria e Fondazione Macchi, Varese. (2) University Centre for Adaptive Disorders and Headache (UCADH), Varese & Pavia. (3) Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Infantile, IRCCS Fondazione C. Mondino, Università di Pavia.
T0: richiesta dei genitori di visita specialistica per cefalea: intervista telefonica secondo i criteri ICHD-II. T1: Intervista dettagliata con il paziente relativamente alle caratteristiche del disturbo con successiva diagnosi secondo ICHD-II. Esame obiettivo neurologico. Viene consegnato al paziente il diario della cefalea. Vengono prescritte, dove necessario, ulteriori indagini. 109 richieste di visita per cefalea 83 pazienti alla prima consultazione Caratteristiche del campione a T0: 616 femine pazienti (55,9%) hannoe richiesto 48 maschi (44,1%) con etàuna media visita di privatamente 11,6 anni (min = 3 aa, max = 17 aa) ; 54 pazienti (49,5%) hanno meno di 12 anni di età; 551 (50,5%) paziente sono si èadolescenti. recato in una Unità di Pronto Intervento 19 pazienti non si sono presentati all appuntamento. 26 pazienti non si sono presentati al controllo 9 soggetti rifiutano di participare ad una intervista telefonica o non sono raggiungibili telefonica-mente. T2: follow-up di un mese 57 pazienti alla visita di controllo dopo un mese 17 pazienti accettano un intervista telefonica relativa alle caratteristiche della cefalea
Famigliarità per cefalea N di pazienti P=0.003 Diagnosi: Nessun cambiamento Cambiamento
Consigliabile una presa in carico GLOBALE: PAZIENTE CON CEFALEA GENITORI (CON CEFALEA) SINTOMO ASPETTI EMOTIVI E RELAZIONALI
Conclusioni 1 Il dolore è un esperienza psicologica complessa in cui sentimenti ed emozioni, quali la paura giocano un ruolo importante, soprattutto nel bambino. La percezione di non avere il controllo sulla situazione può esacerbare la percezione del dolore. Un ruolo fondamentale nel rassicurare il bambino è rivestito dal genitore in quanto è il miglior esperto del bambino, dei suoi bisogni e dei suoi desideri E necessario che i genitori vengano ascoltati, si sentano tranquilli e vengano riconosciuti nella loro responsabilità!
Conclusioni 2 E importante, per quanto possibile,rendere partecipe il genitore in maniera attiva, aiutandolo a creare un alleanza con il bambino, informandolo con chiarezza su quanto può fare per aiutare tecnicamente il proprio figlio, ma lasciandolo libero di adottare le strategie che ritiene migliori per rassicurarlo con la sua empatia.
OCCORRE PRIMA DI TUTTO UN PROCESSO DI UMANIZZAZIONE DELLA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE PERCHE TUTTO IL CIRCUITO PAURA-ANSIA- DOLORE-SIA ROTTO!