ALGODISTROFIA E NECROSI DELLA TESTA FEMORALE

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Transcript:

OSPEDALE VAIO FIDENZA AUSL DI PARMA P.O. FIDENZA S.SECONDO P.SE U.O. DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DIRETTORE: PROF. E.VAIENTI ALGODISTROFIA E NECROSI DELLA TESTA FEMORALE TONANI M.

ALGODISTROFIA DELLA TESTA FEMORALE L algodistrofia dell anca èuna affezione definibile come rara, autolimitantesi,, caratterizzata da coxalgia e osteopenia che interessa l epifisi l prossimale del femore, a carattere transitorio ed eziologia sconosciuta Bone Marrow Edema Syndrome Transient osteoporosis of the Hip Transient Bone Marrow Edema Syndrome Idiopathic Transient Osteoporosis of the Hip Localized Transient Osteoporosis

EPIDEMIOLOGIA e EZIOLOGIA Soggetti in fasce d età 30 50 anni M > F 3 : 1 Donne nel 3 3 trimestre di gravidanza o post partum L eziologia non èben chiara. Insulto ischemico transitorio lieve o grave Alterazioni lievi e reversibili (edema midollare) Alterazioni gravi e irreversibili (osteonecrosi) Conferma istologica di morte cellulare di lieve entità

PATOGENESI 1 Fase perfusionale Alterazioni funzionali legate all ischemia Alterazioni morfologiche istologiche dopo 48 h Segni di morte cellulare midollare 2 Fase midollare Dopo morte cellulare si instaura edema midollare Aumento pressione endomidollare Difficoltà di perfusione arteriosa e deflusso venoso Peggioramento stato ischemico

PATOGENESI Stimolazione osteoclastica Inibizione osteblastica La stasi venosa e l edema l determinano una alterazione del metabolismo osseo con sbilanciamento del turnover in favore della demolizione sia per l azione l stimolante svolta dall iperemia sulla attività attività osteoclastica,, sia per l effetto l inibitore che la stasi venosa determina sull attività osteoblastica

CLINICA Esordio improvviso, ma più spesso insidioso Assente il movente traumatico (insolito sforzo nel 10% dei casi) Sintomatologia dolorosa aspecifica inguinale glutea anterolaterale di coscia Zoppia e limitazione funzionale Ipotrofia muscolare coscia e glutei se sintomatologia perdurante Accentuazione all elevazione oltre 30 dell arto contro resistenza e alla abduzione e rotazione esterna Aggravamento dei sintomi nei primi due mesi Miglioramento clinico dopo 3 43 4 mesi Autolimitantesi nell arco di 4 244 mesi (media 6 mesi)

ESAMI STRUMENTALI RX

ESAMI STRUMENTALI RMN

ESAMI STRUMENTALI SCINTIGRAFIA

TERAPIA Scarico articolare Trattamento riabilitativo

TERAPIA Bifosfonati Analgesici Corticosteroidi Calcitonina Iloprost

TERAPIA CEMP Iperbarica

TERAPIA Core decompression Perforazione con iniezione di aspirato midollare

CONCLUSIONE L evoluzione della patologia èla risoluzione spontanea, la terapia ha lo scopo si ridurre la sintomatologia e aiutare il bone stock osseo per prevenire il rischio di fratture che possono verificarsi in seguito alla riduzione della densità ossea. Procedure più invasive proposte in letteratura ci appaiono (salvo casi particolari) attualmente non giustificate

NECROSI DELLA TESTA FEMORALE La necrosi della testa femorale e' la condizione patologica che si realizza con l'interruzione dell'apporto vascolare (6 12 h) caratterizzata da una coxalgia ad insorgenza piu' o meno acuta che puo' progredire sino ad una notevole invalidità

TRAUMATICA Frattura collo femorale composta ingranata (4% 30%) scomposta (60% 100%) Lussazione anca (6% 40%) Traumi minori (alterazione trombocita del micro circolo) Iatrogena (osteotomia bacino, rimozione mezzi di sintesi, osteocondroplastica a cielo aperto) Iatrogena (osteotomia bacino, rimozione mezzi di

ATRAUMATICA Corticosteroidi Abuso alcolico Emoglobinopatie Malattie da cassoni Lupus e vasculiti Malattia di Gaucher Insufficienza renale cronica e dialisi Pancreatite Gravidanza Dislipidemia Radioterapia Trapianto di organi Tromboflebite Fumo di sigaretta Gotta HIV Idiopatica

ATRAUMATICA

PATOGENESI Meccanismo controverso in letteratura Effetto combinato di fattori metabolici e locali Alterazione flusso ematico (arterioso, venoso, micro circolo) Interruzione apporto vascolare alla testa vascolare (circolo terminale)

CLINICA Dolore inguinale Bilaterale (50%) Esacerbazione al carico e alle rotazioni Miglioramento con il riposo (dolore presente a riposo nei 2/3 dei Pz e la notte in 1/3 dei Pz) Irradiazione atipica (sciatalgia) Asintomatico

RX bacino, assiale, proiezione a rana, proiezione di Scheneider Normale per mesi anche se dolore Modeste variazioni nella densita' ossea Alterazioni cistiche e sclerotiche "crescent sign" Segno dello scalino Degenerazione osteoarticolare completa

SCINTIGRAFIA Tecnezio Ipercaptazione circonda area fredda Sensibilita' (50 60%)

RMN Sensibilita' > 90% T1 lesione focale con linea a bassa intensita' T2 lesione focale con linea ad alta intensità

ESPLORAZIONE FUNZIONALE DELL OSSO Pressione intra midollare Flebografia Forage biopsia

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

STADIO 1

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

STADIO 2

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

STADIO 3

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

STADIO 4

CLASSIFICAZIONE Classificazione su criteri clinico radiologici Steimberg M.E. (1999) ARCO (association( of research circulation osseous) ) (2009)

STADIO 5

TERAPIA Trattamento conservativo Chirurgia conservativa Chirurgia protesica

TRATTAMENTO CONSERVATIVO Scarico articolare Bifosfonati CEMP

CHIRURGIA CONSERVATIVA Core Decompression Perone vascolarizzato Osteotomie

CHIRURGIA PROTESICA Protesi di rivestimento Artroprotesi totale

CONCLUSIONI Lesioni asintomatiche < 15% spesso evoluzione benigna con trattamento conservativo Lesioni asintomatiche > 30% spesso evolvono verso il collasso indipendentemente dal trattamento chirurgico; futura necessità protesica Stadio 0 20 2 in Pz giovane utile core decompression Stadio 2 (avanzato) 3 utile osteotomia, perone vascolarizzato o protesi di rivestimento Dopo il collasso osseo l indicazione l è protesica quando associato a dolore

GRAZIE