Le connessioni interne

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Laurea Specialistica in Neuropsicobiologia. 1. Quale delle seguenti condizioni non influisce sull assorbimento gastrointestinale dei farmaci?

Transcript:

Le connessioni interne La comunicazione tra i sistemi all'interno dell'organismo

Identità funzionale mente/corpo Una tesi fondamentale della Bioenergetica è che corpo e mente funzionalmente sono identici: cioè quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa. Questa interazione tuttavia è limitata agli aspetti consci o superficiali della personalità. Ad un livello più profondo, cioè a livello dell inconscio, sia pensare, che sentire sono condizionati da fattori energetici. I processi energetici sono in relazione con lo stato di vitalità del corpo

Omeostasi Il termine omeostasi indica le reazioni fisiologiche, coordinate e in gran parte automatiche, indispensabili per mantenere stabili gli stati interni di un organismo vivente.

Ipotalamo - le funzioni Pesa 4 gr. strutturato in una dozzina di nuclei controlla il sistema nervoso autonomo controlla il sistema endocrino controlla la termoregolazione, il ritmo sonno/veglia e il ritmo sazietà/ fame

Ipotalamo - le connessioni Connesso, attraverso il talamo, alla corteccia connesso tramite il fornice all ippocampo connesso all amigdala connesso, verso il basso, al midollo spinale ed al midollo allungato riceve direttamente al nucleo sovrachiasmatico il segnale buio/luce per la regolazione degli orologi biologici

Ipotalamo e ipofisi Tramite l eminenza mediana, si collega all ipofisi sia con un fascio di fibre nervose sia con una rete di vasi sanguigni che vanno a costituire la neuroipofisi

I neurotrasmettitori I neurotrasmettitori hanno una struttura chimica più semplice e trasmettono segnali semplici ed elementari. I neuro trasmettitori sono sei: adrenalina, noradrenalina, acetilcolina, serotonina, GABA, dopamina. I neuropeptidi hanno una struttura chimica decisamente più complessa e modulano l effetto dei neurotrasmettitori. Sono stati individuati circa 60 neuro peptidi, in gran parte ormoni.

I recettori oggi sappiamo che la maggior parte delle informazioni provenienti dal cervello vengono trasmesse efficacemente non in virtù della stretta giustapposizione fisica delle cellule nervose, bensì grazie alla specificità dei recettori. Candace Pert

I neuropeptidi come molecole informazionali L'esistenza di altre sostanze, oltre ai neurotrasmettitori, capaci di svolgere e modulare la funzione di trasmissione delle informazioni da e verso i tre sistemi fondamentali (sistema nervoso, immunitario ed endocrino), grazie ai recettori specifici in essi omologamente distribuiti, ha portato a concludere che l azione concertata e sincrona di queste sostanze, ribattezzate molecole informazionali realizza una rete psicosomatica, garante del buon funzionamento dei sistemi viventi.

Come è strutturato il nostro sistema difensivo? 1 Difese naturali aspecifiche: Pelle, mucose, succhi gastrici, sudore Componenti cellulari come fagociti, Natural Killer Componenti solubili come i fattori del complemento, le citochine

Come è strutturato il nostro sistema difensivo? 2 Immunità specifica adattativa: ha capacità di apprendimento, adattabilità e memoria. I linfociti ne costituiscono la componente cellulare, mentre le immunoglobuline ne rappresentano la componente solubile

Immunità cellulo-mediata Linfociti T producono citochine Helper tipo 1 attivano macrofagi e T citotossici Helper tipo 2 stimolano la produzione di linfociti B Soppressori inibiscono l attività dei linfociti B Citotossici distruggono cellule alterate dell organismo o cellule estranee Natural Killer NK determinano la lisi cellulare anche senza l intervento di anticorpi e senza presensibilzzazione Killer determinano la lisi delle cellule bersaglio ricoperte di anticorpi (ADCC) LAK attivate dall Interleukina 2 che uccidono le cellule tumorali di recente formazione

Immunità umorale I Linfociti B si trasformano in Plasmacellule che producono gli Anticorpi

Caratteristiche delle risposte immunitarie 1) Specificità: i linfociti hanno recettori di membrana in grado di riconoscere gli epitopi di un antigene e ogni linfocita è dotato di un unico recettore che riconosce un unico epitopo. 2) Diversità: ogni linfocita è specifico per un antigene e tanti linfociti differenti costituiscono il repertorio formato teoricamente, per quanto riguarda i linfociti T, da almeno 10 15 diverse specificità. 3) Memoria: Quando il sistema immunitario è già entrato in contatto col patogeno, è in grado di rispondervi con una maggiore affinità e molto più rapidamente. 4) Autolimitazione: quando il patogeno è stato eliminato intervengono dei meccanismi in grado di regolare e "spegnere" la risposta immunitaria. 5) Discriminazione del self dal non-self: il sistema immunitario è in grado di non attaccare le strutture proprie grazie al fatto che, durante lo sviluppo dei linfociti, tutte le cellule autoreattive o potenzialmente pericolose vengono eliminate; quando ciò non accade, possono insorgere le cosiddette malattie autoimmuni.

Il sistema immunitario oggi Il sistema immunitario è oggi considerato come un organo recettore periferico, un sesto senso che percepisce elementi dell ambiente che sfuggono ad altri sensi, elementi non solo connotati in senso biologico stretto ma caratterizzati da valenze cognitive. Stanno emergendo dati sempre più numerosi che evidenziano l effetto immunodepressivo dello stress e viceversa l azione potenziante le difese immunitarie che è esercitata da uno stile di vita in cui il ruolo stressogeno viene ridotto con svariate modalità.

Il sistema immunitario come organo di senso deputato al riconoscimento di stimoli non cognitivi come virus, batteri, tossine al fine di neutralizzarne la potenzialità destabilizante nell'organismo umano.

Modulazione SN/ sistema mmunitario 1 Il tessuto linfoide è innervato dal Sistema Nervoso Centrale: il cervello ha un accesso neurale diretto per modulare tutti gli organi del Sistema Immunitario

Modulazione SN/sistema immunitario 2 L inibizione e l eccitazione dell ipotalamo si risolvono in una attivazione del Sistema Immunitario, e viceversa, l attivazione di una risposta immunitaria provoca cambiamenti misurabili all interno dell ipotalamo

Modulazione SN/sistema immunitario 3 I linfociti presentano recettori per i neuropeptidi e per i neurotrasmettitori. La azione modulatrice del cervello sul sistema nervoso e su quello endocrino si riversano sul sistema immunitario

Modulazione SN/sistema immunitario 4 L alterazione della funzione degli ormoni e dei neurotrasmettitori provoca una alterazione della risposta immunitaria. Altrettanto una risposta immunitaria provocata determina alterazioni nei livelli di ormoni e neurotrasmettitori

Modulazione SN/sistema immunitario 5 I comportamenti, condizionamento compreso, agiscono su vari parametri della funzione immunitaria

Modulazione SN/sistema immunitario 6 Fattori psicologici quali lo stress emotivo e la depressione influenzano l insorgenza di processi patologici che coinvolgono il sistema immunitario.

Connessione SN SI 1 Fibre nervose adrenergiche e peptidergiche si connettono con sinapsi a timo milza linfonodi le cellule immunitarie hanno recettori per ormoni ipotalamici o controllati dall ipotalamo

Connessione SN SI 2 Le cellule immunitarie comunicano con il SN anche per mezzo di neuropeptidi CRF ACTH GH TRH Prolattina β endorfina

Connessione SI SN 3 L esistenza di una comunicazione bidirezionale permette al SN di percepire una serie di stimoli non cognitivi di vario tipo Stress indotto Infezioni Reazioni autoimmuni Degenerazioni tumorali La risposta immunitaria può essere condizionata dalla presentazione di uno stimolo neutro associato all introduzione di un antigene o di un farmaco immunosoppressore

Linfociti come cellule neuro-immuno-endocrine Recettori per peptidi endocrini GH, ACTH, beta-endorfine, enkefaline recettori per neurotrasmettitori Ach, nor, adr recettori per ormoni ipotalamici LHRH, GnRH, TRH, CRT producono peptidi neuroendocrini enk, end, GH, ACTH, TSH, PRL, HCG

Citochine e SN Le citochine stimolano l attività del locus coeruleus e la secrezione ipotalamica di CRF

Citochine e SN IL1 aumenta al temperatura, induzione del sonno ad onde lente, riduzione della fame, induzione della produzione di cellule gliali del cervello, induzione della produzione di citochine da parte degli astrociti cerebrali IL2 provoca stanchezza, debolezza, letargia e confusione INF α dà analgesia, debolezza, letargia depressione, riduzione delle capacità cognitive, immunosoppressione INF γ induzione della reazione immunitaria cerebrale tramite attivazione delle cellule gliali

Azione delle citochine Sono molecole molto potenti che possono causare cambiamenti nella proliferazione, differenziazione e migrazione cellulare. Funzionano a cascata, con effetto diverso sulle varie cellule a seconda della loro natura Attivazione della risposta cellulare ed ormonale Induzione dell infiammazione Regolazione dell emopoiesi Controllo sulla differenziazione e proliferazione cellulare Modulazione della guarigione

Le citochine 1 Sono una classe eterogenea di proteine secretorie prodotte da vari tipi di cellule, con la funzione di condizionare il comportamento di altre cellule specifiche verso cui sono indirizzate. Si comportano da mediatori tra le diverse cellule e agiscono da segnali intercellulari Sono prodotte durante la fase di attivazione e durante la fase effettrice sia dell immunitànaturale che di quella specifica La loro produzione è un fenomeno di breve durata ed autolimitato Sono pleiotrope, ridondanti e antagoniste Hanno recettori specifici

Le citochine 2 Pleiotrope: una citochina, diversi effetti Ridondanti: diverse citochine, un singolo effetto Antagoniste: una citochina ne inibisce un altra

Le citochine 3 Le citochine sono le parole della comunicazione all interno del sistema immunitario, ma sono anche messaggeri tra i tre grandi sistemi INTERFERONI regolano la risposta alle infezioni virali FATTORI DI CRESCITA (GF) stimolano la crescita cellulare in diversi tessuti (midollo osseo, epidermide, granulociti FATTORI di NECROSI TUMORALE (TNF) derivate dai macrofagi, hanno attività antitumorale INTERLEUCHINE regolano le interazioni fra i leucociti

Funzione dei geni Come sottolinea Eric Kandel, un neuroscienziato che ha fatto importanti scoperte sui processi di memoria, i geni hanno due funzioni: a) funzione di trasmissione, che fornisce alle generazioni successive le copie di tutti i geni presenti nell individuo. Il modello può essere alterato solo da mutazioni, rare. Questa funzione è al di fuori di interferenze individuali o sociali. b) funzione trascrizionale, che si riferisce alla capacità di un dato gene di dirigere la produzione di specifiche proteine in una data cellula. Questa funzione esercita un attività di regolazione molto sensibile a fattori ambientali. Proprio come le combinazioni di geni contribuiscono al comportamento, così il comportamento e i fattori sociali esercitano retroattivamente delle azioni sul cervello fino a modificare l espressione genica e quindi la funzione di cellule neuronali.