Investiamo nel vostro futuro COMUNE DI PALERMO. La conoscenza di sé

Documenti analoghi
Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

PROGETTO ORIENTAMENTO

Strategia formativa e Portfolio

Progetto Orientamento Scolastico

MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA. Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Collaborare e partecipare

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012

Job Club Orientativo

PROPOSTA DI FORMAZIONE:

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

Istituto Comprensivo di Mapello Scuola Media P. Gelpi PROGETTO ORIENTAMENTO

Relazione Finale. sul progetto

MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA Osservatorio Regionale Dispersione Scolastica

Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del

PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 A. S. 2014/2015. DOCENTI REFERENTI: Maria Rosaria Basta ( scuola primaria )

RAPPORTO INDAGINE DI SODDISFAZIONE 2012

DATI PERSONALI LA SCUOLA IN GENERALE. 3. Pensi che la scuola offra delle possibilità per realizzare il tuo futuro? Sì No In parte

PROGETTO ORIENTAMENTO A.S. 2015/2016. Figure Strumentali: prof.ssa Sabrina Vernole, prof. Claudio Vicentini. Premessa

Scuola Polo per la Provincia di Taranto: Istituto Comprensivo «Renato Moro» Taranto

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)

La Salute Mentale e l Incontro con le Scuole. Ipotesi di lavoro con le Scuole del Comune di Lovere

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto.

Cosa desideri per essere felice? Guida per l insegnante

ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA ARTIGIANATO SETTORE SERVIZI SOCIALI GUSPINI. Anno Scolastico 2013 / Docente Adalberta Manigas

MAJORANA. A.S. 2015/16 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative

PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE COPERTINO SEZIONE PROFESSIONALE Via Mogadiscio, 41 Tel Copertino

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica!

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione

PIANO TRIENNALE. PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE Prof. Carmine Antonio Muraca TRIENNIO

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana

G. L. I. Gruppo di Lavoro per l Inclusione

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

I.C. Porto Mantovano

Progetto di dettaglio

Protocollo per l inclusione degli studenti in situazione di svantaggio

In riferimento alle suddette Aree si propongono i seguenti obiettivi di processo:

31 Congresso Nazionale ANIARTI. Davide Bove. Riva del Garda,

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIBRETTO DI STAGE 2016

Autovalutazione e Valutazione

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI GIANCARLO DE CAROLIS

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALTRI BES NON TUTELATI DALLE LEGGI 170/2010 E 104/92

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale

Workshop Autoimprenditorialità

PROGETTAZIONE DI ISTITUTO ANNO SCOLASTICO

STUDENTI... SI VA IN AZIENDA

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO

ISTITUTO COMPRENSIVO SALVEMINI - TARANTO PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. /

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

ASSEMBLEA DEI DIRIGENTI

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)

PROGETTO ORIENTAMENTO

TITOLO: DATI IDENTIFICATIVI. Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE

Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad

Formazione Innovazione PER l Occupazione Scuola e Università

Progetto per l attuazione del PNSD nel PTOF

PERIODO di PROVA PERSONALE DOCENTE NEO-ASSUNTO IL DIRIGENTE INFORMA

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, Alba Adriatica (TE) a.s Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

QUESTIONARIO RILEVAMENTO BISOGNI FORMATIVI DOCENTI A.S

Scheda di valutazione del tirocinante

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI SCOLASTICI e DOCENTI: RISULTATI DI UNA RILEVAZIONE

Fondamenti di tecniche pittoriche

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

I.I.S. S. CECCATO PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI

Il Progetto interventi mirati al benessere

Presentazione eventi

Alunni Diversamente Abili (DVA)

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

Il Progetto «Liguria Orienta» Un azione a livello regionale a sostegno dell alternanza scuola-lavoro e dell orientamento Genova, 30 giugno 2015

ISTITUTO COMPRENSIVO A.OLIVIERI. Scuola Secondaria di primo grado P.O.F SINTESI

Un cane per amico: chi educa chi a scuola di Cinofilia Corso di educazione cinofilo-sportiva rivolto agli studenti

Progetto Job Club Orientativo affidato con Delibera N. 223 del RELAZIONE JOB CLUB ORIENTATIVO

Programmazione disciplinare. Anno scolastico Istituto : PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO.

A SCUOLA DI SPORT. PROGETTO DI AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA Scuola Secondaria di I Grado. D. Alighieri di Catania

Ufficio XII - sezione orientamento: informazione e formazione 2011/12

MESE DI GENNAIO: Incontro con i genitori dei nuovi iscritti per presentare il Piano dell Offerta Formativa.

PIANO DI FORMAZIONE per i docenti neoimmessi in ruolo : Monitoraggio bisogni formativi A.s. 2016/17

A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia

RESOCONTO QUESTIONARI DI VALUTAZIONE 7^ RASSEGNA PROVINCIALE DELL ORIENTAMENTO ORIENTALAMENTE

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

ISTITUTO COMPRENSIVO NORD I BRESCIA Codice fiscale :

PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL ISTITUTO

SPAZI LICEO SCIENTIFICO «MARCONI» 27 NOVEMBRE 2015 PROF. MONIA GRILLI

Formazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D

ORIENTAMENTO ALLE BUONE PRATICHE

Scheda di progetto prevista dall art. 2 comma 6 del DECRETO 1º febbraio 2001, nº44

Gestire classi difficili

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI

Progetto Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE. Via S. G. Bosco, C I R I E (TO)

La responsabilità della scuola nell alternanza. Lo studente «al centro»

Transcript:

UNIONE EUROPEA Fondo Europeo di Sviluppo Regionale REGIONE SICILIANA Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Investiamo nel vostro futuro COMUNE DI PALERMO La conoscenza di sé Allegato al volume Orientamento: percorsi per la lotta alla dispersione ed alla marginalità sociale Manuale per lo sviluppo di buone prassi plumelia edizioni Progetto BRIDGE: Inclusione, Responsabilità, Dialogo intergenerazionale e Sviluppo della persona umana PO FESR Sicilia 2007-2013 - INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO - CUP D78C12000140004

2015 ARCES - Tutti i diritti riservati

LABORATORIO La conoscenza di sé Solo chi si conosce è padrone di sé stesso. (Pierre de Ronsard, Discorsi, 1560) La costruzione del sé professionale è un processo di maturazione complesso nel quale il giovane si trova a possedere conoscenza e consapevolezza dei propri interessi professionali e del valore di questi, delle proprie attitudini e del contesto sociale in cui realizzare la propria scelta professionale. Contesto in cui si intrecciano le proprie preferenze con la realtà lavorativa, dove lo studente può consapevolmente costruire un sistema di aspettative e motivazioni, il vero motore verso l autorealizzazione. Sulla base di queste premesse teoriche, il laboratorio sulla conoscenza del sé ha la fi nalità generale di aiutare ogni studente a pianifi care e delineare il proprio profi lo personale, l area del sé personale e professionale, del rapporto con i saperi e con i sistemi dell istruzione, della formazione e del lavoro con l obiettivo di sviluppare contesti educativi fi nalizzati alla conoscenza di sé e legati al processo di scelta e alla capacità decisionale. Tale processo deve condurre lo studente ad effettuare un compromesso fra il sé professionale ed ideale e il sé reale.ciò lo obbliga a confrontarsi con la realtà personale e sociale e a costruire un ipotesi di scelta che soddisfi lui e ciò che è realmente possibile. (inserire citazione Giuseppina Maniscalco). OBIETTIVI a) rilevare la situazione iniziale degli studenti in riferimento alla percezione che hanno di sé; b) far acquisire consapevolezza di Sé (attitudini, motivazioni, interessi, rendimento scolastico, atteggiamenti verso la scuola, punti deboli e punti di forza); c) favorire il miglioramento dell atteggiamento degli alunni nei confronti della scuola, rendendoli consapevoli delle motivazioni per cui la frequentano; d) favorire l autovalutazione e l auto orientamento; DESTINATARI Il laboratorio è rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado. OPERATORI Orientatore. Docente che ha ricevuto un adeguata formazione sul laboratorio e sugli strumenti da utilizzare. TEMPI E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Il laboratorio ha una durata di circa due ore e deve essere svolto presso un aula dove si ha 3

la possibilità di sfruttare lo spazio con assetti di lavoro differenti (in semicerchio, circolare, frontale) e dove poter utilizzare un PC ed un video proiettore per la visione del materiale introduttivo. Durante le ore di laboratorio, l orientatore/ docente deve avere la possibilità di potersi muovere liberamente in mezzo agli alunni dato che sono chiamati a partecipare attivamente. METODOLOGIA Il laboratorio, che ha la fi nalità generale sottesa di sviluppare una conoscenza e una consapevolezza di sé in termini di punti di forza e di punti di debolezza funzionali alla costruzione delle fondamenta di un sé professionale, forte e coerente, verrà strutturato secondo le seguenti fasi: 1. ACCOGLIENZA: questa fase è importante in quanto predispone gli alunni all ascolto e alla condivisione degli obiettivi del laboratorio. Sarà importante fare sedere gli alunni formando un semicerchio ed utilizzare l impostazione d aula solo per la compilazione delle schede. L importante è che l operatore nelle attività formative stimoli il dialogo e la condivisione, oltre ad essere vicino ad ogni alunno e catturare la sua attenzione. Questa fase è il momento di presentazione dell operatore (nome, cognome, percorso professionale, etc.) al quale seguirà le presentazione degli allievi. Questa deve essere una presentazione autonoma, dove ciascuno deve sentirsi libero di raccontare di sé e di condividere col gruppo ciò che preferisce Se si è incontrato precedentemente il gruppo di lavoro, è possibile bypassare la fase di presentazione degli attori del seminario (operatore e partecipanti), facendo riepilogare agli alunni quanto svolto precedentemente. Se all interno del gruppo vi dovessero essere nuove persone, allora sarà cura dell operatore svolgere la propria presentazione, fare presentare i nuovi partecipanti e fare riepilogare a chi era stato presente precedentemente, il percorso svolto. In questo caso, il tempo impiegato per lo svolgimento di questa fase può essere ridotto a 10 minuti, dando maggiore spazio alle successive. (20 minuti. 2. PATTO FORMATIVO: rimanendo sempre in assetto di semicerchio, l operatore introdurrà la tematica laboratoriale defi nendo e condividendo con il gruppo gli obiettivi, le metodologie, i tempi di realizzazione e stipulando il contratto formativo. (10 minuti). 3. AVVIO DELLE ATTIVITÀ: in questa fase l operatore proietterà delle slide guida in cui viene spiegato all alunno come deve procedere successivamente durante il lavoro in autonomia. In questo primo momento, si prediligerà ancora l assetto a semicerchio, in quanto l operatore stimolerà gli alunni a discutere sull argomento facendo raccontare agli studenti di sé, in modo da comprendere se l immagine che hanno è idealizzata o corrisponde al contesto reale. Gli studenti si devono sentire liberi di raccontarsi e di scegliere il modo in cui presentarsi anche lasciandoli liberi di non raccontare nulla di sé. All interno del laboratorio fi nalizzato alla conoscenza di sé, devono essere attivati spazi e tempi legati all individuazione dei punti di forza e di debolezza di ciascun alunno e alla costruzione di un profi lo plastico, la cui fruizione deve essere collegata alla costruzione 4

di un personale percorso di orientamento, adeguato ad una scelta scolastica, formativa e/o professionale di tipo consapevole. In tal senso, la costruzione del profi lo di ogni studente deve essere subordinata alla realizzazione di un momento specifi co della fase iniziale del progetto, in cui pensare e realizzare uno spazio diagnostico-funzionale, che preveda la somministrazione di una batteria di test / questionari specifi ci dell ambito orientamento. I test e i questionari somministrati hanno una funzione di rilevazione pre-post test, ed i risultati da essi ricavati devono essere utilizzati come stimoli in grado di focalizzare l attenzione dei ragazzi sul proprio modo di essere di fronte alle situazioni. Le batterie di test - questionari devono permettere di raccogliere molte informazioni, da articolare in un profi lo sintetico da presentare successivamente agli studenti sia in assetto di gruppo (il laboratorio) sia in assetto individuale (il counselling orientativo). In funzione del gruppo di studenti e di quanto rilevato dai laboratori precedentemente svolti o nella fase di presentazione, l orientatore / docente può scegliere se somministrare la batteria completa o selezionare quei questionari che possano essere maggiormente utili a rilevare quanto descritto sopra. I questionari che si vogliono proporre sono SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SE POTESSI SCEGLIERE CIÒ CHE VOGLIO CHE COSA MI PIACEREBBE FARE Scheda presente in Rassegna dell orientamento nella scuola media LE MIE COMPETENZE Scheda presente in Rassegna dell orientamento nella scuola media SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO RISORSE INDIVIDUALI Scheda presente in L orientamento in pratica di MANCI- NELLI ABILITÀ E COMPETENZE Scheda presente in L orientamento in pratica di MANCI- NELLI Con l utilizzo di tutti o alcuni degli strumenti sopra esposti, si vuole mettere in evidenza lo scollamento, che spesso si riscontra in molti studenti coinvolti nella pianifi cazione del progetto professionale tra l immagine propagandata o solo idealizzata di sé, con la possibilità di delineare percorsi coerenti con le reali possibilità e potenzialità individuali, integrati con le aspettative e le motivazioni che spingono verso l autorealizzazione personale e che restano comunque ancorate alla realtà esperita. Si vuole articolare l attività di somministrazione secondo le seguenti fasi: a. presentazione dei test / questionari proposti e spiegazione del sé; b. somministrazione test / questionari sull indagine della percezione di sé (l idea, cioè, che ognuno ha di sé); c. rifl essione verbale svolta in gruppo per il rilevamento degli interessi, attitudini, stili mentali, competenze meta cognitive e relazionali al fi ne di far acquisire consapevolezza delle 5

proprie percezioni (esempi di domande tipo: Rispetto ai test proposti e alle aree indagate che cosa vi aspettate che emerga?, Quali interessi, attitudini, stili mentali, competenze meta cognitive e relazionali vi aspettate che emergano?, Come mi vedo?, etc. L operatore durante la formulazione delle domande (che saranno confrontate poi con i risultati conseguiti nei test) darà una spiegazione dei termini che possono ostacolare una corretta comprensione; d. correzione dei test: la correzione deve essere svolta in funzione dei singoli test che si somministrano. Infatti, alcuni test hanno appositi fogli di correzione, altri vanno semplicemente letti. In base allo strumento scelto, la correzione può essere eseguita in gruppo subito dopo la somministrazione, o individualmente dall operatore che poi restituirà i risultati successivamente. e. interpretazione dei dati: lettura di quanto evidenziato dai ragazzi sui test/questionari. Dove previsto, l interpretazione può avvenire attraverso la lettura di grafi ci risultati dai valori segnati dagli studenti; f. costruzione dei profi li: permette di fotografare la situazione in entrata dei ragazzi, orientando in tal senso i consulenti nella contestualizzazione dei laboratori di autorientamento visti nella loro specifi cità. g. Restituzione dei profi li: può essere svolta individualmente durante un colloquio individuale o in gruppo. In entrambi i casi, si può procedere con i ragazzi ponendo loro domande concentrate sull area generale del Perché ho di me questa immagine poco aderente alla realtà? e ciò attivando quesiti specifi ci quali: A quali aspetti interni ed esterni attribuisco maggior peso e valore nel processo di costruzione della mia percezione personale?, Quali esperienze hanno infl uenzato tale processo?, Cosa e come verifi co e valuto da solo gli aspetti emersi su di me?, Attraverso quali esperienze personali e di gruppo penso di potere integrare l immagine di me? 4. CHIUSURA: momento di dibattito fi nale in cui l operatore inviterà gli alunni ad esprimere le proprie opinioni in merito al lavoro svolto stimolandoli al dialogo e a fornire ulteriori spunti di rifl essione sulla strutturazione del proprio percorso professionale. Durante questa fase, l operatore somministrerà anche un questionario di gradimento. Questi due metodi di rilevamento hanno la fi nalità di ottenere informazioni sull acquisizione della capacità di lettura delle informazioni traendo fuori ciò che è essenziale per la scelta che vogliono operare e sulla conoscenza dei principali metodi e canali informativi per la ricerca attiva del lavoro da parte degli alunni. IMPORTANTE: durante ogni fase è importante che l operatore stimoli il dialogo circolare all interno del gruppo. 6