Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo

Documenti analoghi
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva

ARGOMENTI COLLATERALI

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio

Progetto disagio mentale SPRAR Breno e Psichiatria Territoriale: percorsi di cura e riabilitazione

G.Costa1,2 G.P.Fichera1,2, M.Musti3, M.Coggiola4, D.Russignaga5

Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA

lo Stress Acuto negli Operatori d Emergenza Cesena 28 febbraio Massimo Monti

IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver

La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

EMDR e terremoto: esperienze ed evidenze cliniche di elaborazione del trauma. Fabio D Antoni

L esperienza di una Unità Opera2va di Medicina del Lavoro Ospedaliera della Regione Lombardia

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI

aspetti teorici, di ricerca e di assistenza

Bologna, 18 marzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5. Franco Del Corno Vittorio Lingiardi

PROTOCOLLO DI DEL DOLORE TORACICO. Pronto Soccorso Ospedale di Bolzano FRANCO DE GIORGI GIUSEPPE SACCO GIUSEPPE ROSCIA PAOLO SGOBINO

Impatto economico e valutazione della qualità di vita dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Indagine su cinque realtà regionali.

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA. Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital

Fattori predittivi del comportamento violento

Non c'è salute senza salute mentale: notizie dal Congresso Nord Americano 2015

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

Qualità del rapporto interpersonale

DEFINIZIONE D O L O R E

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile

Disturbi Correlati a Eventi Traumatici e Stressanti Disturbo reattivo dell attaccamento Disturbo da impegno sociale inibito Il Disturbo Post-traumatic

VIII Convegno Il contributo delle UVA nell assistenza dei pazienti con demenza

Prevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo

RIABILITAZIONE AMBULATORIALE

La sicurezza in banca: il rischio rapina, esperienze di ricerca e di formazione

EMDR e tecniche integrate in psiconcologia. Maria Carmela Zampogna, Roma

L EFFICACIA DEGLI INTERVENTI NON FARMACOLOGICI PER RIDURRE L ANSIA PREOPERATORIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Antonella Moretti Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche - Ancona

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Benessere Organizzativo in Ateneo

Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale per Pazienti con Scompenso Cardiaco Assistenza Territoriale

Indice delle tavole statistiche

dott. Simone Gnecco Medico di Medicina Generale- Convenzionato S.S.N.

NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

La valutazione dei rischi e la prevenzione

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

LE MALATTIE RARE. Il ruolo del Pediatra di famiglia. dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P.

Global Assessment of Functioning Scale (GAF)

Il suicidio nei luoghi di cura e di assistenza

CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI IN UNITA OPERATIVE DI RIABILITAZIONE

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA

ASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A)

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva: Use it or Lose it Pubblicato da Alice Mannarino il 30 mar 2012

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)

IL DISTURBO MENTALE NELL ADOLESCENTE : Emergenza - priorità - sfida. Dott.ssa Zanetti Edda UONPIA A.O. SpedaliCivili

"Trasporto Intra Ospedaliero. del Paziente Critico: creazione di una Check List. di pianificazione"

Gli operatori della Salute mentale nella gestione delle emergenze

I PERCORSI DI CURA NELLA DEPRESSIONE. Antonio Lora

Sorveglianza PASSI: uno strumento ordinario per un evento eccezionale

ANNI Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

DEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO?

PERCORSO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. Chiara Sarlo Policlinico Tor Vergata Milano,

Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile

Struttura Complessa di Chirurgia Generale

Il recupero delle disautonomie e il training fisico

Ictus acuto: Fase Preospedaliera e Ricovero. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

PROBLEMATICHE ALIMENTARI IN BAMBINI PREMATURI: INTERVENTO INTEGRATO MEDICO-PSICOLOGICO

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

LA PREVENZIONE DELLA BPCO

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini

Dott.ssa NormaMazzoli Dott.ssa Flora Morara Psicologhe Psicoterapeute. in collaborazione con Dott.ssa Daniela Rossetti Psicologa Psicoterapeuta

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Prognosi clinica 28/2/2005

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA

VIOLENZA DOMESTICA E SESSUALE CONTRO LE DONNE

L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE

Rischio cardiovascolare

EMDR NEL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI AFFETTI DA CARDIOPATIE

Unità Operativa Medicina del Lavoro - Ospedali Riuniti di Bergamo. Il Mobbing. Dr.ssa Daniela Borleri Dr. Davide Ramenghi

La riabilitazione del paziente sottoposto a trattamento respiratorio semi-intensivo. intensivo. Ft. Bagatti Simone

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Validazione di un protocollo per la gestione infermieristica del dolore al triage: i risultati di una ricerca prospettica

Attività del Centro di Riferimento Regionale PEDIATRICO di Torino. S.C. Pneumologia Ospedale Infantile Regina Margherita - Torino

Transcript:

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo 31 Congresso Nazionale Aniarti Riva del Garda, 14-16 novembre 2012 Monica Trevisan

Follow Up Post Intensivo: Obiettivi Garantire la realizzazione di un percorso di continuità assistenziale Approccio multidisciplinare per un più rapido recupero Identificare problemi fisici, psicologici e sociali conseguenti al ricovero in ICU Informazioni circa il percorso di riabilitazione e recupero funzionale che segue l evento critico Supporto a pazienti e familiari nella comprensione della patologia critica Fornire feedback sulla qualità delle cure al team ICU

Problemi psicologici conseguenti al ricovero in ICU Ansia Depressione Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD)

PTSD - Criteri diagnostici DSM-IV - A. La persona è stata esposta ad un evento traumatico B. L evento traumatico viene rivissuto persistentemente C. Evitamento persistente degli stimoli associati al trauma e attenuazione della reattività generale (non presente prima del trauma) D. Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma) E. La durata del disturbo (sintomi ai criteri B, C e D) è superiore a un mese F. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o alterazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti Specificare se: Acuto: se la durata dei sintomi è inferiore a 3 mesi Cronico: se la durata dei sintomi è 3 mesi o più Specificare se: Ad esordio ritardato: se l esordio dei sintomi avviene almeno 6 mesi dopo l evento stressante American Psychiatric Association, 1994

Criteri diagnostici PTSD e sintomatologia associata Rivivere l evento Evitamento e attenuazione reattività generale Aumentato arousal Ricordo angosciante e intrusivo del trauma, sogni spiacevoli, incubi, flashbacks, disagio psicologico intenso davanti a situazioni che assomigliano a qualche aspetto dell evento Bischoff P. 2011 Evitamento di attività, luoghi, pensieri e conversazioni riguardanti l evento, incapacità di ricordare aspetti del trauma, perdita di interessi, isolamento sociale Difficoltà ad addormentarsi e mantenere il sonno, irritabilità, scatti di ira, difficoltà di concentrazione, esagerata reazione di allerta, iperreattività

Cosa ci dice la letteratura sul PTSD post ICU? Gli studi hanno in generale cercato di individuare: - Fattori di rischio per lo sviluppo di PTSD post ICU - Prevalenza del PTSD nei survivors ICU - Impatto del PTSD post ICU sulla qualità di vita PROBLEMI DI METODO!

Cosa ci dice la letteratura sul PTSD post ICU? - Fattori di rischio per lo sviluppo di PTSD post ICU - Psicopatologia pre ICU Somministrazioni di dosi elevate di benzodiazepine durante il ricovero Memoria di aver vissuto esperienza angosciante Episodi psicotici durante ricovero Sesso femminile Età giovane Davydow D S et al. General Hospital Psychiatry. 30, 2008 Griffiths J et al. Intensive Care Med. 33, 2007

Cosa ci dice la letteratura sul PTSD post ICU? - Fattori di rischio per lo sviluppo di PTSD post ICU - Gravità della malattia Durata della degenza in ICU Durata della ventilazione meccanica POCHE EVIDENZE!!! Davydow D S et al. General Hospital Psychiatry. 30, 2008

Cosa ci dice la letteratura sul PTSD post ICU? - Prevalenza del PTSD nei survivors ICU - Sintomatologia di PTSD varia tra 5-64% a seconda delle casistiche Categorie diagnostiche più colpite: - 16% infarto del miocardio - 17% chirurgia cardiaca - 28% ALI/ARDS * Soggetti affetti da psicopatologia pre ICU spesso esclusi dagli studi Davydow D S et al. General Hospital Psychiatry. 30, 2008 Griffiths J et al. Intensive Care Med. 33, 2007

Cosa ci dice la letteratura sul PTSD post ICU? - Impatto del PTSD post ICU sulla qualità di vita - Pochi studi hanno affrontato la questione PTSD post ICU vs qualità di vita I risultati sono coerenti con quelli effettuati sui survivors ALI/ARDS e PTSD: - Bassa qualità di vita per i 5 anni successivi alla dimissione Davydow D S et al. General Hospital Psychiatry. 30, 2008

La nostra esperienza

Contatto telefonico col survivor a 3, 6,12 mesi dalla dimissione ICU Follow up in Terapia Intensiva di Emergenza Paziente deceduto NO Disponibilità del paziente alla visita di follow up? SI Prenotazione dell appuntamento visita di follow up ambulatoriale Registrazione del decesso NO Effettuazione visita Disponibilità del paziente all intervista telefonica? SI Intervista telefonica NO Tentativo di conoscere i motivi del rifiuto Servizi specialistici dedicati

AREE OGGETTO DI INDAGINE Qualità di vita percepita SF-36 EQ-5D Disabilità residue DRS BADL Complicanze connesse alla degenza in ICU SCHEDA NON STANDARDIZZATA ICU MEMORY TOOL Ansia e depressione IES-r * HADS * *Impact Event Scale-revised *Hospital Anxiety Depression Scale

STRUMENTI DI INDAGINE PSICOLOGICA IMPACT EVENT SCALE-revised (IES-R) (Horowitz et. Al., 1979): 15 item, valuta la sintomatologia correlata allo stress durante la settimana precedente la valutazione. La scala prende in considerazione l intrusione e l evitamento dell evento traumatico, caratteristici del PTSD, come modalità di risposta ad eventi di vita stressanti HOSPITAL ANXIETY DEPRESSION SCALE (HADS) (Zigmont, Snaith, 1983): 14 item, valuta la presenza di sintomi di ansia e depressione nella settimana precedente la valutazione Attivazione counseling psicologico su scoring concordato

DATI PRELIMINARI Metodo: studio retrospettivo, statistica descrittiva Periodo: luglio 2010 - luglio 2012 Campione: 314 pazienti maschi 209 (66,56%) femmine 105 (33,43%)

Follow up luglio 2010 - luglio 2012 250 200 150 100 50 0 Visite effettuate 206 145 113 8 3 mesi 6 mesi 12 mesi 24 mesi

Follow up luglio 2010 - luglio 2012 100% Modalità di valutazione 80% 60% 40% TELEFONICA AMBULATORIALE 20% 0% 3 mesi 6 mesi 12 mesi 24 mesi

Su 31 pz, mediane 4-5- 4 a 3, 6, 12 m p=0,017 Quali rilievi?

Analisi per sottogruppi Differenze nei trend dei punteggi di IES-R e HADS?

Conclusioni I - Il numero limitato del campione finale può costituire il fattore determinante la significatività statistica dei risultati - La casistica del follow up è in divenire, e richiede molto tempo per mettere in evidenza risultati macroscopici - Lo studio dei pazienti nel follow up è molto complesso perché prevede la necessità di considerare molte variabili - In particolare, studiare il PTSD è maggiormente complicato per la sintomatologia che lo caratterizza

Conclusioni II - La fiducia incondizionata dei soli test psicodiagnostici può portare a sottostimare l entità del PTSD - L aspetto della relazione diventa fondamentale sia per il processo terapeutico che per l individuazione precoce di pazienti potenzialmente a rischio di PTSD - Quindi il follow up mantiene non solo la sua funzione di monitoraggio degli esiti nel tempo, ma anche quella di porta di ingresso a percorsi specialistici di cura per gli esiti psicofisici invalidanti

C è ancora tanta strada da fare Grazie!