La COMUNICAZIONE EDITORIALE : rinnovamento senza perdita di identità. member of

Documenti analoghi
L APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

Apprendimenti multimediali. Daria Grimaldi Università degli Studi di Cassino

Multimedialità ed e-learning

IL CARICO COGNITIVO CLT(Cognitive Load Theory) L influenza sull insegnamento e sull apprendimento

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO

PIANO DI LAVORO ANNUALE di COMUNICAZIONE GRAFICA DOCENTE: GLORIA BORNANCIN

PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE A. S. 2016/2017 ISTITUTO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE. Ore settimanali 4

PROGETTARE INSEGNARE VERIFICARE E VALUTARE PER COMPETENZE

Unità A1. Informazioni e dati. Obiettivi. Informazione automatica. Informatica. Informazione e conoscenza. Il concetto di informazione

Protocollo dei saperi imprescindibili

Piano Didattico Personalizzato

Progetto DSA: Guida al metodo di studio

Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt

Seminario Le competenze per insegnare

UDA. Argomento: IL SISTEMA NERVOSO. Classe: II ITIS. con indicazioni per i BES

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: arte e immagine a.s

Lingua Straniera. Sviluppare curiosità nei confronti di documenti sonori. Identificare parole note in L 2. Usare semplici espressioni di interazione.

Organizzazione delle informazioni Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

EDUCARE ALLA RAZIONALITÀ 9-11 giugno 2016, Sestri Levante

UDA n.1 STUDIARE LA GRAMMATICA C1_01: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Palermo 19 aprile 2016

UNITÁ FORMATIVA n. 1 Ripasso grammatica visiva e regole compositive

C1 ITALIANO (Questionario per il tutor del modulo)

Curricolo di Arte e Immagine

Dai profili in uscita al lavoro in classe: progettare un unità di lavoro formativo interdisciplinare in una prima classe

GRAFICA. Accademia di Belle Arti di Brera - Milano

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Sceneggiare un unità di lavoro LIM centrata sullo studente

( Anno scolastico 2011/2012)

Ordinamento dei corsi

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ALESSANDRO VOLTA - Napoli L.I.M. Prof. Silvana Spedaliere. Lavagna Interattiva Multimediale

La.Pro.Di. TREKKING A PONZA

INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE ASCOLTO A.1 - Comprendere ed eseguire istruzioni relative a modalità di comprensione orale

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

BUONA PRATICA ARTE E IMMAGINE SECONDARIA. Titolo: IL BOSCO CASSERO-PIANELLA, il bosco che tocca il cielo

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza

aggiornata in data effettuati da

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore.

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

L APPRENDIMENTO COOPERATIVO

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

UNITA DI APPRENDIMENTO 1 (Ott/Nov)

PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2016/2017

ISTITUTI TECNICI - INDICE DELLE LINEE GUIDA

POLO INFORMATICO PER LA DISABILITA

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE

NELL AMBIENTE, MA CON ENERGIA

USA CON CONSAPEVOLEZZA LE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE PER RICERCARE E ANALIZZARE DATI E INFORMAZIONI, PER DISTINGUERE INFORMAZIONI ATTENDIBILI DA

BOZZA DEL CURRICULO VERTICALE DI EDUCAZIONE DELLA LETTURA: SCUOLA DELL INFANZIA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

DIDATTICA INCLUSIVA E COMPENSAZIONE CON LA LIM E LE TECNOLOGIE DIDATTICHE

Corso di formazione per docenti COORDINATORI PER L INCLUSIONE STILI DI APPRENDIMENTO. Cristina Ravazzolo Belluno

SOCIETA EDUCAZIONE FORMAZIONE. A cura di Tortorici Dorotea

Il Programma di Arricchimento Strumentale

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE

Libriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA

Dario Bovero. Comunicazione Integrata e Art Direction

TUTOR DELL APPRENDIMENTO

Analizzare opere d arte utilizzando i criteri delle strutture del linguaggio visivo; Leggere i documenti visivi riconoscendone le funzioni;

ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANI DI STUDIO DI ISTITUTO ARTE E IMMAGINE

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola Primaria

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado

Comunicazione, Innovazione, Multimedialità (CIM)

Standard di Percorso Formativo Assistente di direzione affari generali

Progetti di Tesi Calendario di Presentazione

COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE DEL DOCENTE E STILI COGNITIVI

L ENERGIA PRENDE FORMA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

Tecniche di comunicazione e di scrittura Docente titolare: prof. Dario Corno Codice: 02FZUMN SSD: L-FIL FIL-LET/12 LET/12 Attività formative: D A scel

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado

Piano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO VERTICALE GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre

PROGRAMMA PREVENTIVO

Discipline e competenze

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

MATERIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE

I.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC

Il progetto ha affrontato tematiche varie inerenti alcune discipline del

Competenze da utilizzare: comprendere un testo; costruire una mappa; esporre un argomento in modo personale; utilizzare un linguaggio specifico.

PROGETTO LINGUE. Coordinatore: MARCHETTI CLOTILDE

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima)

DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI

Corso di laurea Architettura U.E. 4 anno. Corso A. Discipline. Prof. G. Arena. Prof. D. Quattrone. ING/IND11 (60 ore 4 CFU) Prof. V.

SCUOLA POLITECNICA. DISEGNO INDUSTRIALE DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE INFORMATICA A Formazione di base nella rappresentazione

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci - Ripamonti

UNITA DI APPRENDIMENTO. - Produzione di piatti e menù, elaborazione di testi scritti resoconti e descrizioni orali fasi vissute

Piano di lavoro. Docente : Roberto Margio Disciplina : rappresentazione e modellazione A.S. : 2012 / 13 classe : 1 A - OBIETTIVI DIDATTICI FINALI

La responsabilità della scuola nell alternanza. Lo studente «al centro»

CORSI PROFESSIONALI 8

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO

RELAZIONE LA RELAZIONE SCOPO DELLA RELAZIONE FRONTESPIZIO INDICE PREMESSA CONCLUSIONI ARGOMENTI ESEMPI ELABORATI STUDENTI

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione

Decorazione. Dipartimento di: Scuola di: Corso di: Arti Visive. Decorazione. Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" Sassari - Trienni di I livello

Transcript:

La COMUNICAZIONE EDITORIALE : rinnovamento senza perdita di identità

Il libro è da secoli uno dei pilastri della comunicazione e della trasmissione della conoscenza tra generazioni e tra popoli. Nell ultimo decennio, l avvento di velocissime innovazioni tecnologiche nell ambito della comunicazione, ha comportato, a livello editoriale, alcuni enormi cambiamenti, sia a livello tecnico, sia a livello commerciale e didattico. La presenza di dispositivi digitali a basso costo e ad alto impatto emotivo ha portato alla diffusione di prodotti animati sempre più facili da utilizzare e sempre più belli e accattivanti per l utente finale. Tale fenomeno si è andato espandendo sia orizzontalmente all interno delle singole generazioni, sia verticalmente, coinvolgendo fasce d età sempre più ampie per arrivare alla comparse delle ultime leve ormai denominate nativi digitali. Si è quindi ormai arrivati a sovvertire quanto avveniva da tempi immemorabili, cioè l apprendimento di lettura e scrittura avviene più tardi dell apprendimento di come utilizzare strumenti di comunicazione digitale.

La prima evoluzione tecnica del libro negli ultimi vent anni è anche legata alla informatizzazione dei mezzi di produzione che, oltre ad avere abbattuto le barriere di ingresso grazie all abbassamento dei costi, ha permesso il miglioramento dei libri in termini di qualità di stampa e contenuti, a parità di prezzo di vendita. Tutto ciò è avvenuto grazie a: - diminuzione drastica dei costi di predisposizione dei cosiddetti impianti stampa ; - diminuzione del divario di costi tra il libro a colori e quello in bianco e nero; - maggior facilità e minori costi di realizzazione di disegni e vignette; - avvento della fotografia digitale con diminuzione dei costi degli scatti e maggior facilità e rapidità di inserimento negli impianti stampa; - facilità di comunicazione a distanza con autori, fotografi, vignettisti ed editori, con conseguente diminuzione dei costi di trasporto; - avvento della stampa digitale industriale che ha permesso la pubblicazione a costi ragionevoli di tirature limitate.

Tutto ciò non poteva non riflettersi nell evoluzione del libro ed è perciò interessante valutare la galleria di immagini che segue per valutare concretamente quanto appena esposto. L allievo automobilista Edizione Fratelli Bottoli Milano - 1929

L allievo automobilista Casa Editrice Gaetano Bottoli Milano - 1959

L Esame per la Patente B Edizioni Errebi Dott. Roberto Bottoli Milano - 1965

L Esame per la Patente B Edizioni Errebi Dott. Roberto Bottoli Milano - 1965

L Esame per la Patente B Edizioni Essebi Italia srl Milano - 1988

L Esame per la Patente B Edizioni Essebi Italia srl Milano - 1988

L Esame per la Patente A e B Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2008

L Esame per la Patente A e B Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2013

Il Manuale Fotografico per le Patenti A e B Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2013

L Autista di Professione Patente C Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2014

Sicuri su 2 Ruote Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2010

Autista di Professione Patente C Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2014

I Quiz a Schede Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2013

Guida Facile ai Quiz Edizioni Essebi Italia srl Milano - 2013

Ma qual è oggi lo scopo della produzione libraria nel nostro settore: - Manuali di base: servono principalmente a fornire le cognizioni di base di circolazione in sicurezza e affrontano in modo apposito tutti gli argomenti d esame. Si differenziano nella stesura, nell impaginazione e nell uso delle immagini in funzione dell età, cultura media e nazionalità dell allievo - Manuali di appoggio alla formazione iniziale per categorie superiori: sono finalizzati al superamento di un esame, ma affrontano tematiche più complesse e maggiormente legate alla sicurezza stradale. In genere sono diretti a conducenti più motivati perché devono conseguire un documento che permetta loro di lavorare - Manuali di appoggio alla formazione continua: non sono finalizzati al superamento di un esame, sono diretti a conducenti già patentati (quindi non giovanissimi); possono rivolgersi direttamente a sviluppare concetti legati solo alla sicurezza stradale; devono essere estremamente sintetici perché la mancanza di esame e di eccessive motivazioni all apprendimento rendono impossibile la trasmissione di concetti complessi e difficili da assorbire - Testi di esercitazione a Quiz: libri in diminuzione rapida di diffusione. Soppiantati integralmente da prodotti multimediali

Quindi abbiamo scelto di perseguire un doppio binario nell evoluzione multimediale dei nostri libri: - Testi di esercitazione a Quiz: passaggio a prodotti integralmente multimediali - Manuali di teoria: miglioramento della grafica, snellimento e semplificazione dei messaggi testuali, studio attento della grafica delle figure/foto, abbinamento del testo a contributi a latere che integrano e confermano il messaggio scritto con animazioni o filmati (i contenuti sono fruibili su tutti gli odierni supporti multimediali e sono raggiungibili direttamente con indirizzamento tramite QR Code) Scelta tra disegni e foto nel corredo iconografico: perché uno o l altro?

Come sono gli esami di conseguimento: oggi praticamente tutti a quiz - in genere a risposta singola, qualcuno ancora a risposta multipla - in genere si svolgono su PC, alcuni ancora su scheda cartacea - il corpo della domanda è costituito da un quesito testuale, talvolta abbastanza lungo e di sintassi complessa. In alcuni casi compare una figura (disegno) che integra il significato della domanda. Non vengono utilizzate fotografie o filmati. E chiaro quindi che ogni contenuto multimediale complesso viene utilizzato solo per fissare nella memoria dell allievo concetti particolarmente difficili da comprendere e da ricordare.

Comunicare significa rendere partecipi gli altri dei propri pensieri mediante la trasmissione di un messaggio. Il messaggio traduce l idea che si ha nella mente ( in questo caso la mente dell autore) in un insieme di segni (sui libri parole,immagini; multimedialmente con suoni e animazioni), quindi può essere inviato attraverso vari linguaggi. Comunemente si considera linguaggio il linguaggio verbale, quello, cioè, " fatto di parole". In realtà il concetto di linguaggio è molto più vasto e, in generale, il termine indica la capacità, comune ad uomini ed animali, di comunicare tra loro mediante segni volontariamente prodotti. I tipi di linguaggio di cui gli esseri viventi si servono per realizzare la loro capacità di scambiarsi informazioni e messaggi attraverso segni sono molto vari. In particolare si dividono in due grandi categorie: I LINGUAGGI NON VERBALI; IL LINGUAGGIO VERBALE.

Il linguaggio verbale è il più importante e diffuso tra tutti quelli usati dall'uomo perché: è ricco e potente, capace di comunicare qualsiasi tipo di messaggio, in una varietà pressoché infinita di modalità espressive; è economico, in quanto con pochi segni permette di creare un numero infinito di messaggi; è aperto, in quanto è in continuo sviluppo ed è capace di rinnovarsi ed adattarsi ad ogni nuova esigenza comunicativa. Il linguaggio verbale può essere arricchito, nella realtà della pratica comunicativa, dai linguaggi non verbali. L'utilizzo di più forme di linguaggio aumenta la chiarezza di una comunicazione. Tra i linguaggi non verbali prendiamo Linguaggio iconico- visivo E' costruito attraverso l'immagine; la nostra è la civiltà dell'immagine: si pensi a tutti messaggi dei cartelloni pubblicitari, ai messaggi televisivi, ecc.

In questo contesto possiamo inserire quello che possiamo chiamare l APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE. Per multimedialità si intende la somministrazione di materiale in più formati di rappresentazione. Banalizzando il concetto e applicandolo a un semplice libro, il fatto che lo stesso presenti testo e figure lo rende un materiale multimediale allo stato basico. La ricerca in psicologia ha evidenziato due diverse prospettive di multimedialità: - la multimedialità come formato di presentazione di nozioni adottando più canali sensoriali, con interesse per i relativi aspetti percettivi e attentivi; - la multimedialità come processo cognitivo dinamico che porta all'acquisizione di nuove conoscenze, mettendo insieme informazioni di tipo diverso in un unica rappresentazione mentale coerente, utile all'apprendimento dei contenuti.

Alcune ricerche sperimentali mostrano che avviene un livello di apprendimento migliore quando il materiale viene presentato in più formati opportunamente integrati tra loro. L'apprendimento Multimediale viene considerato come una elaborazione "attiva" di informazioni che vengono mostrate in diversi formati Teoria della doppia codifica (Paivio, 1991) Teoria del carico cognitivo (Chandler e Sweller, 1991) Il concetto di elaborazione "attiva (Mayer, 2000)

Teoria della doppia codifica Evidenze sperimentali: Effetto della superiorità delle figure: si ricordano meglio le figure perché vengono elaborate da entrambi i sistemi. Le parole concrete (che evocano immagini mentali) vengono ricordate meglio delle parole astratte) Effetti di ripetizione sulla rievocazione: un vantaggio della ripetizione e un effetto di superiorità delle figure ripetute sulle parole. l dati sperimentali sono in accordo con l'ipotesi secondo la quale la memoria trae vantaggio dalla doppia codifica

Teoria del Carico Cognitivo La teoria del carico cognitivo sostiene che per apprendere lo studente ha bisogno di elaborare l'informazione costruendo delle rappresentazioni integrate di testo e figure. Tuttavia, riducendo il carico cognitivo associato alla costruzione di tali rappresentazioni, lo studente avrà maggiori risorse da utilizzare nel processo di apprendimento stesso. Tali affermazioni portano alla conclusione che l'integrazione di informazioni riguardanti più modalità di presentazione, potenzialmente utile, non è né garantita né esente dal rischio di sovraccaricare la mente. Occorre quindi che le informazioni multimediali siano correttamente modificate e integrate, in modo da ridurre il bisogno dell allievo di integrazioni mentali per riformulare il materiale in modo da essere compreso. Gli esperimenti mostrano come eliminando semplicemente delle fonti di informazione non necessarie dal medesimo quadro, il tempo di istruzione venga ridotto e l'apprendimento migliori.

Concetto di elaborazione attiva L'apprendimento richiede la partecipazione attiva dello studente, attraverso una serie di processi cognitivi: Selezione del materiale Organizzazione del materiale in una rappresentazione mentale adeguata Integrazione del materiale con la conoscenza già acquisita. Secondo questa teoria, gli obiettivi principali dell'apprendimento multimediale devono essere: Il ricordo, l'abilità di riprodurre e riconoscere il materiale presentato La comprensione, l'abilità di comprendere quanto si è studiato e di usarlo in situazioni nuove (transfer).

Concetto di elaborazione attiva Alla luce di evidenze sperimentali, Mayer, ha elencato alcuni fondamentali principi dell'apprendimento multimediale: 1. Multimediale: gli studenti apprendono meglio da una presentazione che associa parole a figure perché il modello mentale integrato è più ricco di elementi e indizi utili al recupero. 2. Vicinanza spaziale e temporale: parole e figure corrispondenti vicine sulla pagina o sullo schermo, presentate simultaneamente, permettono una integrazione immediate delle informazioni. 3. Rilevanza o coerenza del materiale: le componenti verbali e visuospaziali della memoria di lavoro hanno capacità limitate e quindi non possono gestire troppe informazioni allo stesso tempo. Non caricare con parole e figure irrilevanti. 4. Modalità diverse: si apprende meglio da spiegazioni orali e illustrazioni, piuttosto che da testo scritto e figure. 5. Ridondanza: non si apprende bene se l'informazione è ridondante, cioè se l'informazione è presentata in troppi formati. 6. Personalizzazione: si apprende meglio se la spiegazione viene presentata in uno stile non formale (uso del "tu") rispetto ad uno stile formale.

Differenze individuali Un formato multimediale sarà in grado di favorire l'apprendimento quanto più esso sia in grado di rispondere alle esigenze del sistema cognitivo delle persone interessate. Ad esempio i bambini piccoli sono più propensi a guardare le figure. I ragazzi più grandi (con abilità verbali e di lettura più sviluppate) tendono a considerare le figure soprattutto come un elemento decorativo del testo. Per gli adulti, l'origine delle differenze individuali e il diverso impatto che una presentazione multimediale può avere vanno ricercate soprattutto nelle conoscenze generali (nella memoria semantica)e nelle loro abilità visuospaziali già consolidate.