Attività 1 (individuale) Indicazioni Nazionali (p.60) La parola regola. In questo incontro. Prossimi incontri:

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Transcript:

Accademia dei Lincei e Normale per la scuola Incontri di formazione e aggiornamento per insegnanti a.s. 2013/14 LE INDICAZIONI NAZIONALI DALLA TEORIA ALLA PRATICA: IL CASO DELLA MATEMATICA Rosetta Zan Dipartimento di Matematica, Pisa zan@dm.unipi.it 1 INCONTRO, 2 dicembre 2013 Dalle regole ai perché Prossimi incontri: 2. Lunedì 13 gennaio 2014: Il problem solving nelle Indicazioni Nazionali 3. Venerdì 14 febbraio 2014: Il laboratorio di matematica 4. Martedì 11 marzo 2014: Le competenze linguistiche in matematica Attività 1 (individuale) Fai l esempio di una regola di matematica che in genere insegni. Indicazioni Nazionali (p.60) Di estrema importanza è lo sviluppo di un adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come contesto per affrontare e porsi problemi significativi e per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell uomo. La parola regola Non appartiene al linguaggio della matematica, che ha altre parole: Teorema Definizione Algoritmo Convenzione Ma appartiene al linguaggio quotidiano, e anche a quello della pratica didattica In questo incontro Cosa vuol dire visione della matematica ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare? Cosa si intende per regole? Perché nelle I.N. una visione della matematica ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare è considerata negativa? Da cosa proviene una visione di quel tipo? Da quali esperienze? Da quali pratiche? Come si può prevenire / scardinare tale visione? 1

Regola (dizionario Hoepli) 1. Norma dell'agire che prescrive il modo in cui comportarsi in determinate circostanze: trasgredire, violare, rispettare FARE la r.; le regole del gioco; le regole della buona educazione DOVERE 2. Nei vari campi di attività e discipline scientifiche, precetto a cui attenersi per raggiungere un determinato scopo o per risolvere correttamente un problema: le regole della matematica Nell insegnamento della matematica possiamo distinguere 2 tipi di regole: Regole socio-matematiche Regole che l insegnante (o il libro di testo) fa seguire all allievo nel contesto della matematica. Ad esempio: quando si introduce il sistema posizionale far colorare di colori diversi le cifre che sono in posizioni diverse altre regole Attività 2 (a coppie, in plenaria) DISCUSSIONE Ognuno fa l esempio di una regola di tipo socio-matematico che utilizza in classe, e la motiva, cioè spiega perché ritiene opportuno farla seguire dagli allievi. Quindi l altro dà una valutazione di tale scelta (adeguata / non adeguata), motivandola (vantaggi, svantaggi, rischi). Le regole socio-matematiche nei libri di testo DATI OPERAZIONI 2

Passi (INVALSI 2008, 5a primaria) I problemi sono un po noiosi perché metti più tempo a disegnare la figura, a scrivere i dati che a risolvere il problema stesso. (Marco, 5 a primaria) Maria, Renato e Fabio misurano a passi la lunghezza della loro aula. Maria conta 26 passi, Renata ne conta 30 e Fabio 28. Chi ha il passo più lungo? DATI? OPERAZIONE? Nell insegnamento della matematica possiamo distinguere 2 tipi di regole: Regole socio-matematiche Regole che l insegnante (o il libro di testo) fa seguire all allievo nel contesto della matematica. Ad esempio: quando si introduce il sistema posizionale far colorare di colori diversi le cifre che sono in posizioni diverse altre regole Attività 3 (a gruppi) 1. a) Dai libri di testo che avete portato individuate 2 occasioni in cui si fa riferimento esplicito a regole, e in entrambi i casi riportate la frase/ le frasi relativa/e. b) Siete tutti d accordo nel riconoscerle come regole? Confrontatevi e scrivete le vostre conclusioni, mettendo in evidenza eventuali motivi di disaccordo. Attività 3 (a gruppi) DISCUSSIONE 2. Leggete gli esempi di regole che ognuno di voi ha prodotto nell Attività 1. Siete tutti d accordo nel riconoscerle come regole? Confrontatevi e scrivete le vostre conclusioni, mettendo in evidenza eventuali motivi di disaccordo. 3

Un numero è divisibile per 3 se e solo se la somma delle sue cifre è divisibile per 3. FATTO MATEMATICO PESO LORDO = PESO NETTO + TARA FATTO MATEMATICO diventa Per vedere se un numero è divisibile per 3 bisogna sommare le sue cifre: se questa somma è divisibile per 3, lo è anche il numero di partenza. comportamento da seguire REGOLA Per trovare il peso netto si deve fare: PESO LORDO - TARA Per trovare il peso lordo si deve fare: PESO NETTO + TARA tante e diverse, a seconda dell obiettivo Per trovare la tara si deve fare: PESO LORDO PESO NETTO REGOLA REGOLE In un triangolo rettangolo la somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti AB e AC è uguale all'area del quadrato costruito sull'ipotenusa BC. a = b 2 + c 2 Per trovare il cateto AC conoscendo l ipotenusa BC e l altro cateto AB bisogna b = a 2 c 2 diventa Per trovare l ipotenusa BC di un triangolo rettangolo conoscendo i cateti AB e AC bisogna a = b 2 + c 2 Per trovare il cateto AB conoscendo l ipotenusa BC e l altro cateto AC bisogna c = a 2 b 2 B A FATTO MATEMATICO REGOLE C I FATTI DELLA MATEMATICA REGOLE - dovere - fare Area del rettangolo: A=bxh Teorema di Pitagora Criterio di divisibilità per 3 DIVENTANO Proprietà delle potenze.. Due approcci diversi INSEGNARE LE REGOLE sorvolando sui fatti che le originano ignorando i perché di tali fatti spesso ignorando anche le relazioni: fra regole e fatti fra le regole INSEGNARE I FATTI e come utilizzarli in vista di un obiettivo competenze Conseguenze: -enfasi sul ricordare, invece che sul riflettere, ragionare -la regola enfatizza il dover fare, nei 2aspetti: agire e dovere -la matematica è percepita come insieme di regole scollegate, una disciplina normativa e compulsiva ricordare Le voci degli allievi 4

La geometria a me non piace perché bisogna ricordarsi tutte le formule, calcolarle, disegnare la figura, metterci la base e l altezza, insomma bisogna ricordarsi tutto. (Alessandro, 5 a primaria) Un giorno c era l interrogazione delle regole fatte a scuola il giorno prima e nonostante che avevo studiato alcune cose non me le ricordavo e così ci ho preso buono. (Sara, 5 a primaria) ( ) si applica la memoria a ricordare regole e formule che, a volte, servono nella vita. (Giovanni, 5 a primaria) Inoltre in questi anni, che la matematica sta diventando un po complicata non riesco a ricordare tutte le regole e tutte le altre cose perfettamente. (Martina, 5 a primaria) Il mio rapporto con la matematica è molto peggiorato perché bisogna ricordarci le regole e come si svolgono gli esercizi. (Michele, 2 a secondaria di 1 grado) La cosa proprio che non sopporto della matematica sono il PESO-NETTO, PESO LORDO e TARA, perché a me non mi sono mai piaciute le regole. (Caterina, 5 a primaria) La visione della matematica come insieme di regole da ricordare influisce sull atteggiamento che l allievo costruisce verso la disciplina. Non mi piace tantissimo, prima di tutto perchè devo imparare tutte le regole. (Davide, 1 a secondaria di 1 grado) La matematica è un dovere che bisogna sempre rispettare e fare. (Alice, 4 a primaria) Le voci degli allievi ricordare si deve, bisogna, A me fanno un po di confusione tutte le regole che bisogna rispettare. (Claudio, 5 a primaria) 5

Non mi piace perché ci sono un mare di regole che per fare un operazione piccina picciò: devi dividere un numero per l altro, devi togliere il numero che c era prima e così via. Poi se ti dimentichi una regola sono guai! Non solo sbagli tutto ma ti prendi pure una predica dalla professoressa. (Eleonora, 1 a secondaria di 1 grado) Di recente abbiamo affrontato l argomento sulle frazioni, sono abbastanza complicate, devi semplificare, per le moltiplicazioni, non ne parliamo che è meglio, si devono semplificare il numeratore con il denominatore dell altra frazioni, la divisione la si deve transformare in moltiplicazione, l addizione e la sottrazione si possono svolgere normalmente solo quando hanno il denominatore uguale se no si trova il m.c.m. (Francesco, 1 a secondaria di 1 grado) I FATTI RAGIONARE RIFLETTERE REGOLE RICORDARE AGIRE Conseguenze 1. Cosa succede di fronte a una situazione che non è affrontabile con una regola cioè di fronte a un problema? INVALSI OCSE PISA GARE, GIOCHI MATEMATICI Passi (INVALSI 2008, 5a primaria) Maria, Renato e Fabio misurano a passi la lunghezza della loro aula. Maria conta 26 passi, Renata ne conta 30 e Fabio 28. Chi ha il passo più lungo? Conseguenze 2 Cosa succede se l allievo è convinto di non ricordare la regola giusta per quella situazione? 6

Alessandro Trovare l area di un rettangolo, sapendo che il perimetro è 126 cm, e l altezza è 3/4 della base. e non conclude a questo punto non so, cioè non mi ricordo bene le formule 7x 2 < 7 Nicola I.: Perché invece di ricordarti cosa devi fare, non provi a risolverla da solo? N.: La matematica è fatta di regole ben precise che vanno seguite, non ci si può inventare nulla. I problemi si risolvono seguendo quelle regole e io, ora, non mi ricordo come si risolvono le disequazioni. Il successo in matematica Per aver successo: bisogna rispettare le regole sociomatematiche studiare e memorizzare le altre regole Chi trasgredisce viene considerato un allievo di basso rendimento / livello si convincerà di essere inadeguato poi magari fa bene alle gare, all INVALSI, in compiti non standard In questo incontro Cosa vuol dire visione della matematica ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare? Cosa si intende per regole? Perché nelle I.N. una visione della matematica ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare è considerata negativa? Da cosa proviene una visione di quel tipo? Da quali esperienze? Da quali pratiche? Come si può prevenire / scardinare tale visione? Due approcci diversi I FATTI DELLA MATEMATICA Teorema di Pitagora Proprietà delle potenze INSEGNARE LE REGOLE sorvolando sui fatti che le originano ignorando i perché di tali fatti spesso ignorando anche le relazioni fra: regole e fatti regole INSEGNARE I FATTI e come utilizzarli in vista di un obiettivo costruire competenze COME? Area del rettangolo: A=bxh Criterio di divisibilità per 3 Hanno un perché. Sono caratterizzati da relazioni che li legano fra loro... 7

La matematica Due approcci diversi I fatti della matematica si DIMOSTRANO, a partire da altri fatti Fra i fatti della matematica ci sono gli algoritmi, cioè sequenze di istruzioni per il raggiungimento di un obiettivo (esempio: l algoritmo dell addizione, della moltiplicazione, ecc.) I fatti della matematica fanno riferimento a DEFINIZIONI matematiche INSEGNARE LE REGOLE sorvolando sui fatti che le originano ignorando i perché di tali fatti spesso ignorando anche le relazioni fra: regole e fatti regole INSEGNARE I FATTI e come utilizzarli in vista di un obiettivo costruire competenze COME? Come insegnare i fatti : Laboratorio, Argomentare Come insegnare a utilizzarli in vista di un obiettivo: Problem solving La matematica è una materia in cui bisogna riflettere molto e capire perché esiste quella regola. (Marco, 5 a primaria) Proposte di lavoro (per la prossima volta) Riflettere su una regola su cui avevate programmato di lavorare in classe Far svolgere agli allievi il tema: Io e la matematica: il mio rapporto con la matematica (dalle elementari ad oggi) chiedere a un collega di assegnarlo in classe 8