Protocollo. per l accoglienza degli alunni stranieri

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ISTITUTO COMPRENSIVO G. D ANNUNZIO di scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado Viale del Bersagliere, 10 30016 LIDO DI JESOLO (VE) tel. 0421 370129 - fax 0421 371537 www.icgabrieledannunzio.it e-mail segreteria@icgabrieledannunzio.it - VEIC804003@istruzione.it VEIC804003@PEC.ISTRUZIONE.IT Cod. VEIC804003 C. F. 84003620279 Protocollo per l accoglienza degli alunni stranieri a.s. 2014/15 Io vedo che, quando allargo le braccia, i muri cadono. Accoglienza vuol dire costruire dei ponti [ ]. - Andrea Gallo -

PREMESSA La scuola assume, tra i suoi compiti prioritari, quello di realizzare la piena integrazione tra tutti gli alunni, nella consapevolezza che il diritto all istruzione è diritto di tutti e che la scuola è chiamata ad essere il luogo privilegiato del confronto costruttivo tra culture e modi di vivere diversi. A questo scopo, il presente protocollo ha per oggetto la condivisione di linee guida e metodologie operative volte alla definizione concordata di modalità di accoglienza degli alunni stranieri all interno delle scuole del nostro Istituto Comprensivo, al fine di garantire a tutti una partecipazione attiva e consapevole al percorso scolastico. Il Protocollo è uno strumento di lavoro che può essere integrato e rivisto periodicamente in base alle esperienze, alle riflessioni e alla situazione del contesto scolastico. La sua adozione consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell art. 45 del DPR 31/8/99 n. 394. Il collegio dei docenti costituisce l organo di riferimento cui spettano i compiti deliberativi e di proposta in merito all inserimento nelle classi degli alunni stranieri; sua diretta articolazione è la Commissione Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri. FINALITA Facilitare l inserimento degli alunni in un clima di accoglienza e di interesse verso l altro; Favorire un rapporto collaborativo con le famiglie; Prevenire le situazioni di disagio e dei fenomeni di abbandono; Promuovere valori quali il rispetto delle diverse culture e la valorizzazione delle identità di provenienza;

Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra l istituto e il territorio sui temi dell accoglienza e dell educazione interculturale. Il protocollo delinea prassi condivise di carattere: a. Amministrativo e burocratico (l iscrizione) b. Comunicativo e relazionale (prima conoscenza) c. Educativo-didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell italiano come seconda lingua) d. Sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio) LA COMMISSIONE INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI La Commissione viene istituita come gruppo di lavoro per sostenere e coadiuvare le azioni di integrazione indicate nel DPR 31/8/99 n. 394. Essa rappresenta l Istituto ed è composta dal Dirigente Scolastico, dall insegnante Funzione Strumentale e dagli insegnanti referenti per l integrazione di ciascun plesso. La Commissione viene eletta dal Collegio dei Docenti all inizio dell anno scolastico. Gli interventi della commissione si articolano in tre momenti: A. attività di preinserimento e inserimento. B. organizzazione e monitoraggio di attività di alfabetizzazione e supporto. C. attività di studio e realizzazione di materiali. COMPITI : organizzare la fase di osservazione dell alunno straniero neoarrivato (colloquio con la famiglia, colloqui e/o test con l alunno) proporre la classe e la sezione di inserimento; organizzare il laboratorio linguistico per l insegnamento dell italiano come L2 (testi, strumenti, materiali didattici); informare su corsi o convegni di aggiornamento per docenti e su iniziative a carattere

interculturale; tenere i contatti con scuole ed enti preposti all intercultura (scuole polo per i progetti di alfabetizzazione, Comune, Mediatori linguistici, ecc). elaborare progetti di accoglienza e di integrazione. LE FASI DELL ACCOGLIENZA 1. L ISCRIZIONE L iscrizione rappresenta il primo contatto dell alunno e della sua famiglia con la struttura scolastica. Rappresenta, pertanto, un momento particolarmente significativo per la costruzione di un rapporto positivo e duraturo tra scuola e famiglia. Le pratiche d iscrizione sono seguite da un assistente amministrativo. SOGGETTI COINVOLTI: Segreteria Famiglia L UFFICIO DI SEGRETERIA: - Iscrive i minori; - Raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente); - Acquisisce l opzione di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica; - Acquisisce l opzione di usufruire o meno della mensa scolastica; - Avvisa tempestivamente l insegnante funzione strumentale al fine di favorire le successive fasi dell inserimento; - Fornisce alla famiglia materiale e note informative sulla scuola. 2 LA PRIMA ACCOGLIENZA SOGGETTI COINVOLTI: gruppo di lavoro intercultura - famiglia - alunno - mediatore L insegnante Funzione Strumentale contatta tutti gli attori della Prima conoscenza e fissa la data per il loro incontro.

Attraverso il colloquio con i genitori, gli insegnanti acquisiscono tutte le informazioni sulla situazione familiare, sulla storia dell alunno e sul progetto migratorio della famiglia. Ai genitori vengono rese note tutte le informazioni relative al funzionamento e alle richieste della scuola; se necessario, è previsto l intervento di un mediatore culturale. Attraverso il colloquio con l alunno e la somministrazione di prove di accoglienza adeguate all età di riferimento, gli insegnanti (Funzione strumentale + 1-2 insegnanti dell ordine di scuola in cui si prevede l inserimento) rilevano i seguenti elementi: livello di scolarizzazione; livello di conoscenza della lingua italiana, in base al quadro comune europeo; abilità logico-matematiche. In caso di iscrizione in corso d anno è preferibile che l alunno non frequenti la scuola finché non saranno espletate le prime fasi del protocollo di accoglienza (iscrizione, colloquio, determinazione della classe); questo al fine di effettuare tutti i preparativi che consentano l inserimento dell alunno nel miglior modo possibile, come interventi di facilitazione dell apprendimento della lingua italiana e attività di preparazione della classe prescelta ad accogliere la/il nuova/o arrivata/o. 3- I CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DELL ALUNNO ALLA CLASSE SOGGETTI COINVOLTI: dirigente scolastico - gruppo di lavoro intercultura - coordinatori delle classi - insegnante alfabetizzatore Gli elementi raccolti durante il momento dell iscrizione permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento. L inserimento scolastico degli alunni stranieri avviene sulla base della Legge n.40 del 1998 sull immigrazione straniera in Italia e del D.P.R. n. 394 del novembre 1999. Tale normativa sancisce che: tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto e l obbligo dell inserimento scolastico; l iscrizione dei minori stranieri alla scuola dell obbligo può essere richiesta in qualsiasi periodo dell anno scolastico; i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a. Del corso di studi seguito dall alunno nel Paese di provenienza ; b. Dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica;

c. del titolo di studio eventualmente posseduto dall alunno d. delle competenze, delle abilità e dei livelli di preparazione dell alunno. Le Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014 sottolineano come, in tali casi, sia prevista al più l assegnazione alla classe immediatamente inferiore o superiore a quella anagrafica. Gli slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione, in relazione ai benefici che potrebbero apportare, e dopo aver sentito il parere della famiglia. Il Ministero richiama inoltre l attenzione sull opportunità che il Collegio dei docenti affidi a un gruppo di docenti, appositamente individuato per l accoglienza di tutti i nuovi alunni, la puntuale definizione dei criteri per l assegnazione a una classe diversa da quella corrispondente all età anagrafica, anche attraverso la verifica delle competenze linguistiche in ingresso. Per l assegnazione ad una sezione si devono valutare i seguenti elementi: - la tipologia degli alunni/e in difficoltà presenti; - la presenza di altri studenti non italofoni (evitare la concentrazione con presenza dominante ); - Il numero complessivo degli alunni per classe. 4- IL PERCORSO SCOLASTICO SOGGETTI COINVOLTI: Coordinatori- Consiglio di Classe PRIMA ACCOGLIENZA ll docente coordinatore (o un rappresentante del team docenti), informato dalla Commissione Integrazione Alunni Stranieri, provvede ad informare il Consiglio di Classe (o il team docenti) del nuovo inserimento. L insegnante in servizio accoglie e presenta alla classe il nuovo alunno. Il Consiglio di Classe (o il team docenti), appresi i dati raccolti sull alunno, provvede alla realizzazione di un percorso d accoglienza volto alla socializzazione graduale e all acquisizione di strumenti linguistici che possano permettere all alunno di partecipare ad alcune attività comuni della classe; è importante, in questa fase, creare situazioni che pongano in atto rapporti di collaborazione con i compagni, in quanto anch essi coinvolti nell accoglienza. Nella prima fase dell inserimento scolastico si darà prioritaria attenzione all insegnamento dell italiano come seconda lingua. Nelle Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del MIUR del febbraio 2014, sono definite tre fasi di apprendimento dell italiano: a) la fase iniziale dell'apprendimento

dell'italiano L2 per comunicare; b) la fase "ponte" di accesso all'italiano dello studio; c) la fase degli apprendimenti comuni. COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTI (scuola infanzia e primaria): favorisce l integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di cooperative learning, di tutoring, in base alle effettive esigenze del gruppo classe 1. Provvede, quando opportuno 2, alla stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato) in cui si individuano concrete modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina, attraverso metodologie flessibili o percorsi individualizzati di alfabetizzazione. Elabora percorsi didattici di italiano/l2, eventualmente con l aiuto dei mediatori linguistico/culturali. Per l esame di Stato elabora prove graduate e colloquio d esame adeguato al percorso scolastico e di maturazione dell alunno/a. 5- LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - Per gli alunni stranieri occorre tenere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e i tempi di apprendimento dell italiano come L2. - La valutazione finale non può che essere strettamente collegata al percorso di insegnamento/apprendimento proposto, che, per gli alunni stranieri neo-arrivati sarà necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l apprendimento della lingua italiana. - Per la valutazione dello studente straniero non perfettamente italofono vanno tenuti in considerazione il percorso svolto, i passi realizzati, la motivazione e l impegno 3. - Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico andrà considerato nella valutazione di Italiano e/o comunque nella valutazione complessiva del percorso scolastico dell'alunno. 1 Le Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del MIUR del febbraio 2014 sottolineano come il modello prevalente in Europa di insegnamento delle seconde lingue agli alunni alloglotti, e considerato positivo ed efficace (Eurydice, 2004 e 2009) è quello integrato. Gli alunni acquisiscono la lingua per comunicare in maniera più rapida ed efficace soprattutto nelle interazioni quotidiane con i pari. 2 A tal proposito, si rimanda alle indicazioni contenute all interno delle Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del MIUR del febbraio 2014 3 In proposito, le Linee guida del 2014 sottolineano la necessità di tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti. E prioritario, in tal senso, che la scuola favorisca, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione e, successivamente, dalle Indicazioni e Linee guida per le scuole secondarie di secondo grado, un possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni, garantendo agli studenti non italiani una valutazione che tenga conto, per quanto possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite.

La Commissione Integrazione Alunni Stranieri