IL CASO DEL P.O. DI S. MARTA E S. VENERA ACIREALE, ASP 3 CATANIA

Documenti analoghi
IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO

IL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO

IL CASO DELL AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA S.ORSOLA-MALPIGHI

IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE)

La Sanità in Italia: Nuove prospettive. Giovambattista Capasso Presidente SIN

DIALISI DOMICILIARE ASSISTITA Dr Ugo Teatini

IL CASO DELL AO BOLOGNINI DI SERIATE

Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività

La gestione unica centralizzata dell acquisto dei farmaci anti HCV nella Regione Lazio

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

Premessa. Attività 2/8

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Il ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia. Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza

Area Vasta: Treviso - Belluno

Azienda USL 12 VIAREGGIO

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

UNITA OPERATIVA DIVISIONE CLINICIZZATA DI NEFROLOGIA

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

obiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE

I.R.C.C.S. Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro

F O R M A T O E U R O P E O

NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

L importanza del Blocco Operatorio in una Azienda Sanitaria pubblica e privata: a chi affidarne la gestione

L evoluzione della radioterapia oncologica ed i nuovi bisogni formativi

Curriculum professionale e formativo dr. Aldo Pizzuti. Abitazione Cellulare Ufficio

L Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma

CENTRO DIALISI AD ASSISTENZA DECENTRATA (CAD)

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici

NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI

Curriculum Vitae Europass

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

Stato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

Le Cure Palliative erogate in Rete

INCONTRI AZIENDA APERTA

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA PER IL CURRICULUM VITAE. Nome PATRIZIA SCALIA

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

- NEFROLOGIA E DIALISI DI VIZZOLO PREDABISSI - NEFROLOGIA E DIALISI DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO NEFROLOGIA E DIALISI DI VIZZOLO PREDABISSI

Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso

Progetto Sapienza. Prof. Roberto Caronna. Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Prof. P. Chirletti.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello

dr. Massimo De Fino Direttore Sanitario Azienda Sanitaria Potenza Presidente CARD Basilicata

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE IL PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE DELL AZIENDA USL DI FERRARA

PARTE PRIMA: ELEMENTI DI BASE

ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana

REQUISITI MINIMI SPECIFICI CENTRO DIALISI AD ASSISTENZA DECENTRATA (CAD)

L evoluzione dei costi standard in Sanità

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

Responsabilità Operative. Responsabilità Decisionali O O O O O

Interazione sui supporti informatici, condivisione degli stessi, formazione Assistenza alla PERSONA, non al sintomo o alla patologia (limite insito

Presentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL 09/09/2014

C U R R I C U L U M F O R M A T I V O E P R O F E S S I O N A L E

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

CORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi

CONGRESSO REGIONALE DI DIABETOLOGIA AMD-SID 6 NOVEMBRE Dott.ssa Elena Manca: Centri Diabetologici Distrettuali di Trieste

F O R M A T O E U R O P E O P E R

La dialisi peritoneale assistita. Claudio Pozzi Ospedale Bassini

Il Progetto SCAP. XIV Congresso Nazionale CARD Italia "Aderenza alle terapie ed appropriatezza organizzativa nel Distretto"

PROCEDURA INSERIMENTO-ELIMINAZIONE-MODIFICA ANAGRAFICA PRODOTTI DEL DATABASE AZIENDALE

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro

Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES

Telefono Fax

CARTA DEI SERVIZI PER NUOVO SITO INTERNET DELL OSPEDALE


I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP. Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia?

Aspetti gestionali innovativi dell ospedale ed università. Norberto Silvestri Direttore Medico Sanitario

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna

La rete trauma nella regione lazio

L area vasta nel Veneto

SEZIONE REGIONALE - CALABRIA

SERVIZI DI MEDICINA TURISTICA A JESOLO EMERGENZA

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

ISS 11 luglio 2013 IL PIANO NAZIONALE MALATTIE RARE

Conferenza Stampa. Giornata per la prevenzione e la cura delle malattie del fegato

ECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano

Costermano ottobre 2011 XXIII Congresso CSERMEG ACUZIE E CRONICITÀ NELLE CURE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE, FORMAZIONE E RICERCA

F O R M A T O E U R O P E O

Sistema Epidemiologico Regionale Settore Farmaceutico Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie. Montecchio Precalcino, 30/06/2015

La centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte

Indice - Rapporto Ospedale Venosa Annuale - v8.0

Analisi comparativa delle metodiche dialitiche nella Provincia Autonoma di Trento tra il 2008 ed il 2013

MACROPROGETTAZIONE - PIANO FORMATIVO ANNO 2016 DIPARTIMENTO /U.O./UFFICIO PROPONENTE

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASERTA DOMENICO Data di nascita 08/10/1951. DI CASERTA Dirigente Medico - U.O.C. NEFROLOGIA E DIALISI

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager

Creg in Lombardia. Convention Nazionale CoS Nord. Davide Lauri, MMG Presidente Cooperativa Medici Milano Centro, CMMC. Presidente CoS Lombardia

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.

PPDS01 Procedura di Presidio per la gestione delle emergenze cliniche p.o. Pescia SS. Cosma e Damiano e struttura Ex- Filanda

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance

DIREZIONE GENERALE SANITA

Direttore UOC Anziani e Cure Domiciliari Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ASP di Catania

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46

AGGIORNAMENTI IN NEFROLOGIA, IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE. XII Edizione

Transcript:

Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DEL P.O. DI S. MARTA E S. VENERA ACIREALE, ASP 3 CATANIA 1

Cosa ci insegna il caso Le modalità di governo delle interdipendenze tra pubblico e privato: Ruolo assegnato dalla Regione alla nefrologia come disciplina quale laboratorio dialitico d eccellenza per la qualità Attivazione monitoraggio degli standard di qualità Ruolo dei centri di riferimento e dei nefrologi 2

La storia e il contesto di riferimento Riforme nell assetto istituzionale del SSR: il Piano di rientro e la Centralizzazione della funzione acquisti Creazione Bacini Orientale ed Occidentale (2009) Farmaci e dispositivi dialitici non vengono più acquistati a livello aziendale ASP 3 Catania oggi azienda capofila per la gara sui dispositivi dialitici: Raccolta fabbisogno ed elaborazione del capitolato tecnico da parte del comitato tecnico dell ASP Nell attesa dell espletamento della gara, assegnazioni eseguite in deroga, ricorrendo all acquisto di service completo. La gara partirà entro tre mesi 3

La storia e il contesto di riferimento Obiettivi regionali per la nefrologia: Valorizzare il servizio e fare della Sicilia un laboratorio dialitico d eccellenza per la qualità Riequilibrare i flussi di mobilità L ASP 3 è caratterizzata da una forte mobilità attiva da parte dei cittadini delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, soprattutto per la dialisi peritoneale. Creare un modello di riferimento per i rapporti PUBBLICO - PRIVATO Attivazione monitoraggio degli standard di qualità (e incentivi alle buone pratiche) Possibili nuove soluzioni: condizioni agevolate per i privati (abbattimento della tariffa) grazie all offerta di utilizzo gratuito di spazi pubblici (ad es.: ospedali di Giarre e Militello val di CT) Per questi due ospedali è prevista la trasformazione in PTA con all interno un CAD 4

Organizzazione ASP 3 Catania: 6 Presidi ospedalieri; Bacino: 1.100.000 abitanti PO di Acireale: Inaugurato nel 2000; U.O. di nefrologia e dialisi, operativa dal 2001 U.O. Nefrologia e dialisi Dip. di Medicina Unica ala dedicata a nefrologia, dialisi e attività ambulatoriale PL: 8 nefrologia; 10 dialisi; 1 per acuto, 1 per contumaciali Dotazione Personale: 5 medici di ruolo in organico 15 infermieri formalmente assegnati al Presidio Ospedaliero, ma sostanzialmente da quasi 10 anni allocati all u.o. di nefrologia e dialisi con compiti fissi. L esperienza pregressa risulta un vincolo per la comunizzazione delle risorse 5

Prevenzione, diagnosi e follow-up Piattaforma logistica Allocazione del malato Infermieri Ambulatorio generale Ambulatorio chirurgico Laboratorio di ipertensione Gli infermieri turnano sulle attività ambulatoriali Medici Prevenzione non regolata da accordi formali tra MMG e PO. I MMG seguono i pazienti sino allo stadio 3 a; Ogni medico turna sugli ambulatori, ciascun con sua area di focalizzazione: 6

Dialisi Piattaforma logistica Allocazione del malato Infermieri Medici 10 PL presso l Ospedale di Acireale 20 centri privati accreditati, 8 dei quali a Catania, erogano il 78% dell emodialisi. Si tratta di centri medio piccoli (<30 pazienti), presso i quali le prestazioni sono comunque contingentate (20%HDF, 20%terapie convettive). Invio da MMG nel 50% casi, nei restanti dal reparto. Dialisi cronica: 40 pz. in emodialisi, 35 in peritoneale; più un n variabile che dipende da quanti pazienti, ricoverati in altri reparti, vengono poi dializzati. 9 infermieri hanno sviluppato forme di specializzazione Un infermiere si occupa di attività di coordinamento Farmaci e mat. dialitico Non dedicati, turnano sulle sedi di erogazione Gara centralizzata a livello di Bacino: 4 lotti corrispondenti ad altrettanti profili di cura. Ordini giornalieri alla farmacia del presidio: è la prima UO a sperimentare questa procedura 7

Acuzie e regime di ricovero Piattaforma logistica Allocazione del malato Infermieri 8 PL in reparto 6 infermieri seguono esclusivamente i pazienti in nefrologia Medici Turnano tra reparto e dialisi Hanno la presa in carico dei pz nefropatici e seguono i pazienti con alcune aree di focalizzazione (vedi attività ambulatoriale) 8

La ricerca Piattaforma logistica Allocazione del malato Infermieri L attività di Ricerca viene effettuata per circa il 40% in dialisi, 30% in nefrologia (insufficienza renale cronica), 15% malattie rare e 15% trapianto Medici I medici non sono molto coinvolti nelle attività di ricerca, fatta eccezione per chi segue le attività di preparazione e follow up del trapianto. In aggiunta uno specializzando di nefrologia dell Università di Medicina è sempre presente e coinvolto nelle attività di ricerca presso l u.o. che è centro di riferimento per la sperimentazione clinica dei farmaci (Fase III). I nuovi progetti hanno richiesto una biologa e una segretaria dedicate 9

Rapporti Pubblico - Privato Ragioni dell esternalizzazione: insufficiente capacità produttiva (postazioni di dialisi), liste d attesa di ca. 3 mesi per la dialisi Regione favorevole all istituto delle sperimentazioni gestionali Sistemi di governo del privato: Ex ante: sistemi di invio alla dialisi privata In itinere ed ex post: valutazione su parametri clinici, su qualità in senso lato e gestionali 10

Sistemi di governo del privato MECCANISMI D INVIO L invio all emodialisi privata è autorizzato dal professionista pubblico che codifica il piano terapeutico Ripartizione per target di complessità tra pubblico e privato: il presidio ospedaliero pubblico per primo vede il paziente e invia i casi più semplici ai privati, su base geografica e fiduciaria Trattiene invece i casi più complessi e con comorbidità Eventuali emergenze sorte presso i privati (per accessi vascolari e dialisi peritoneale ad es.), vengono immediatamente trasferite al centro pubblico Qualora la dialisi sia iniziata in urgenza, senza un piano autorizzativo alla dialisi, entro 15 gg. va notificata alla Regione per ottenerne l approvazione 11

Sistemi di governo dei privato SISTEMI DI VALUTAZIONE: A orientamento clinico 5 criteri di valutazione per le attività nefrologiche, 4 dei quali clinici (Fosforo, emoglobina, KT/V, ipotensione intradialitica) e uno di qualità in senso lato. Su questi criteri sarà allocato, proporzionalmente al raggiungimento degli obiettivi, un premio che complessivamente ammonta a 4 milioni di euro annui. Sulla qualità in generale Costituito un Comitato di Valutazione provinciale per monitorare la qualità dei servizi sia nei centri privati sia nei centri pubblici. Al tavolo del Comitato, presieduto dalla Direzione sanitaria, partecipano referenti del pubblico e del privato, sia clinici sia amministrativi 12

Alcune evidenze Nei prmi 6 mesi del 2011: 25 pz indirizzati dal pubblico al privato per l emodialisi Motivazione: insufficienza posti letto/postazioni 75 pazienti riammessi nella struttura pubblica per problematiche (chirurgiche, cardiache, ecc.) che richiedono necessariamente l ospedalizzazione. Meccanismo di monitoraggio dei pazienti seguiti presso le strutture private: esiste un rapporto di convenzione (convenzione standard) con i singoli ambulatori privati, che non aggravia la tariffa per costi di valutazione e controllo. 13

L esternalizzazione per servizi sanitari ausiliari Pulizie: contratto aziendale con una cooperativa locale Trasporto dei pazienti: non esiste un contratto, ma esistono delle prestazioni a tariffa. Di volta in volta il soggetto prestatore del servizio cambia. La Direzione sottolinea alcune difficoltà nella gestione a tariffa dei trasporti e riporta la proposta di affidare il servizio al 118 o ad onlus locali che possano garantire un certo standard di servizio. Attualmente il trasporto rappresenta il 20% del totale del costo della dialisi 14