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Transcript:

Piano Attuativo Aziendale ASL RM2 (ex RMB) 1) TITOLO DEL PROGRAMMA: Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per guadagnare salute nel Lazio 2) NUMERO E TITOLO DEL PROGETTO: Progetto 1.1 Promozione, protezione e sostegno dell'allattamento materno nella Comunità e in Ospedale e interventi di prevenzione in gravidanza e promozione della salute rivolti ai neogenitori 3) REFERENTE/I AZIENDALE/I DI PROGETTO: Patrizia Auriemma (ASL RMB), Patrizia Proietti (ASL RMB) 4) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE DI PROGETTO: Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Auriemma Patrizia Ginecologo EX RM B ASL Roma2 Patrizia Proietti Ostetrica EX RM B ASL Roma2 Assunta Cordò infermiera EX RM B ASL Roma2 Daniela Generali Psicologa EX RM B ASL Roma2 Silvana Brucchi Ostetrica EX RM B ASL Roma2 Celeste Vecchione Ostetrica EX RM B ASL Roma2 Maria Luisa Piras Ostetrica EX RM B ASL Roma2 Laura Michieli Mamma Peer EX RM B ASL Roma2 Massimo Malvaso Pediatra EX RM B ASL Roma2 Elisabetta Giorgi Ostetrica EX RM B ASL Roma2 Stefano Vitale Neonatologo Policlinico Casilino EX RM B ASL Roma2 Stefano Falcone PLS Territorio EX RM B ASL Roma2 Luciana Sonni Medico Dip.Prev. SIAN EX RM B ASL Roma2 1

5) ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO I Consultori Familiari della ex ASL RMB, ASL Roma 2, sono fortemente impegnati nella promozione dell allattamento materno dal 2007 ed hanno ottenuto il riconoscimento OMS- UNICEF di Comunità Amica del Bambino il 3/12/2014 dopo il superamento delle tre fasi di valutazione previste. Obiettivo primario della ASL Roma 2 rimane quello di proteggere, promuovere e sostenere l allattamento materno, mettendo in atto tutti gli interventi di provata efficacia disponibili, in modo particolare estendendo le buone pratiche in uso ai Consultori Familiari ex RMC nonché l attuazione dei 10 passi per i Punti Nascita che insistono sul nostro territorio. Analisi della situazione Consultori ex ASL RMB e criticità affrontate A partire dal primo semestre 2007, è stato effettuato uno studio sul monitoraggio della prevalenza dell allattamento al seno, rivolto alle residenti che avevano partorito negli ospedali di riferimento, ad 1 mese, a 3 mesi, a 6 mesi. L arruolamento delle donne è avvenuto in seconda/terza giornata dal parto presso i reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di riferimento ASL RMB. L analisi dei dati ha evidenziato una grossa criticità, ovvero almeno il 60% delle donne allattanti al seno alla dimissione, abbandonano entro il terzo mese di vita del bambino l allattamento al seno esclusivo. I dati finali sono stati utilizzati come punto di partenza per l organizzazione della presa in carico della puerpera e del bambino dall ospedale sul territorio, con particolare attenzione al sostegno per il prolungamento della durata dell allattamento materno esclusivo almeno fino ai primi sei mesi di vita. Oggi in ognuna delle 12 sedi consultoriali è attivo un ambulatorio per il puerperio e l allattamento gestito da un ostetrica esperta e formata ad hoc. Un primo passo di questo percorso è stata l elaborazione e l implementazione di linee guida per ogni figura o team professionale coinvolto in questo processo. Queste linee guida, che derivano dal consenso tra i soggetti coinvolti, si basano sulla metodologia Evidence-Based. Nei Consultori le coppie sono seguite in gravidanza, hanno un ostetrica di riferimento nei Corsi di Accompagnamento alla Nascita e, per una continuità assistenziale, hanno un appuntamento immediato con la stessa ostetrica nei primi sette giorni di vita del bambino reclutate dall ostetrica del territorio durante la degenza prima del ritorno a casa Best practice CCFF ex ASL RMB: formazione dedicata per mamme peer councellor- elenco di mamme peer councellor disponibili per ogni municipio Mediatrici culturali e linguistiche a sostegno dell allattamento nei casi di donne straniere con problemi socio-sanitari. Sostegno individuale per mamme che allattano in situazioni difficili (Gemellarità, prematurità, madri mino. Sostegno individuale per mamme che non allattano al seno. Incontri su svezzamento naturale, portare in fascia, uso dei pannolini lavabili, lettura precoce ad alta voce, allattare in pubblico mamme al parco. Materiali distribuiti : 1. OPUSCOLO MULTILINGUE ELABORATO DA OSTETRICHE DAL TITOLO NUTRIRE DI LATTE E CAREZZE. 2. Percorso Nascita Carta dei Servizi multilingue 3. Opuscolo su ASILI NIDO CON PROTOCOLLO PER prosecuzione dell ALLATT MATERNO 4. Opuscolo sulle vaccinazioni 0-3 anni 5. Materiale informativo su incidenti stradali e domestici 6. Materiale informativo su benefici assunzione acido folico in età fertile Incontri in corso di gravidanza e nel post-parto : 1. Alimentazione in gravidanza (SIAN) 2

2. Allattamento al seno (Ostetriche CCFF) 3. Visite mensili ai Punti Nascita Aziendali secondo Calendario annuale 4. Gruppo di auto-aiuto con mamme peer councelors formate dal personale ASL 5. Incontri organizzati presso le Biblioteche Comunali per promozione lettura ad alta voce Gli interventi suindicati nei Consultori ex ASL RMB hanno determinato un miglioramento dei tassi di prevalenza dell allattamento esclusivo a sei mesi raggiungendo valori superiori al 50% nelle donne che hanno effettuato almeno due accessi presso gli ambulatori per l allattamento consultoriali. (Vedi monitoraggio dati allattamento 2013) A seguito di una ricognizione delle esperienze/buone pratiche realizzate a livello aziendale in tema di counseling viene definiito il fabbisogno formativo ed il numero di operatori da formare nei CF e in altri servizi del Percorso nascita La Formazione/aggiornamento è basata sulle finalità, metodologie e contenuti del couselling nei consultori familiari finalizzata anche all implementazione delle azioni per la vita Genitori +. In tema di promozione della corretta alimentazione e nutrizione nelle donne gestanti e loro partners, miranti a favorire il consumo di alimenti ricchi in folati e la supplementazione con acido folico ai fini della prevenzione delle malformazioni congenite vengono utilizzati materiali informativi ASL SIAN già in uso. 6) BENEFICIARI DELL INTERVENTO Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell intervento (anno di riferimento 2014) Descrizione criteri di scelta dei beneficiari Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio % di beneficiari che si intendere raggiungere 2016 2017 2018 Donne in età fertile Target individuati per interventi di provata efficacia DONNE 15-49 anni 137.000 25% 40% 65% gestanti Target individuati per interventi di provata efficacia Gestanti/anno 10.892 25% 50% 75% bambni Target individuati per interventi di provata efficacia Nati/anno 7400 25% 50% 75% 3

7) GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, ecc) Tipologia 1 Denominazione Contributo al progetto 2 Interesse per il progetto 3 Modalità di Tempistica 5 coinvolgimento 4 Istituto a carattere scientifico Asili Nido ISS Centro malattie rare Comunali e Privati File di materiale informativo. Formazioni ad hoc Adesione al Protocollo prosecuzione AS Farmacie Comunali Distribuzione mat informativo SSN Pediatri Libera Scelta PLS competenze tecniche/specialistiche SSN MMG MMG competenze tecniche/specialistiche Volontariato sociale aiuto tra pari Ente locale Comune di Roma Volontariato sociale aiuto tra pari Mamme peer councelors Biblioteche Associazioni di mediazione linguisticoculturale Risorse umane Educazione all ascolto lettura ad alta voce Risorse umane Attività informativa di promozione salute Beneficio salute propri piccoli utenti Rispetto richieste materne Promozione Buone pratiche Promozione AS e stili di vita salutari Promozione AS e stili di vita salutari Educazione tra pari su AS diffusione cultura diffusione cultura Azioni per l integrazione interculturali Collaborazione formalizzata tra AASSLL e Istituto Protocolli di intesa Giugno 2016 25% al 2016 60% al 2017 100% al 2018 Contatto diretto 25% al 2017 40% al 2018 Incontri formativi condivisi Materiali informativi FAD Gruppi autoaiuto Spazi dedicati a gestanti e neogenitori Gruppi auto aiuto aiuto individuale 25% al 2016 50% al 2017 80% al 2018 25% al 2016 50% al 2017 80% al 2018 1 gruppo per distretto al 2018 1 biblioteca per distretto al 2018 1 gruppo multilingue sul territorio ASL al 2018 1) Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) 2) Contributo: influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 3) Interesse: beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 4) Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) 5) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno 4

8) ELENCO ATTIVITA E RELATIVE ATTIVITA SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI Codice Attività (Da PRP) Codice attività semplice (da POR) Descrizione attività semplici 1.1.1.1 Realizzazione di un analisi di contesto con la valutazione delle criticità presenti nelle Asl del Lazio per l avvio del percorso OMS/UNICEF 3 Compilazione della scheda per l analisi di contesto 4 Stesura di un documento con definizione delle attività previste per il mantenimento degli standard OMS UNICEF già raggiunti 1.1.1.2 Traduzione del Piano operativo OMS UNICEF in PAA con RAj 1 riunione con gruppo di lavoro (GDL) per l implementazione del Piano Attuativo Aziendale 2 Riunione GDL e referenti dei 7 passi OMS UNICEF per mantenimento Standard OMS UNICEF già raggiunti 1.1.1.3 Attuazione del Piano Operativo OMS UNICEF 2 Azioni per mantenimento standard raggiunti EX RM B e azioni per coinvolgimento dei consultori EX RM C 1.1.2.1 Ricognizione delle esperienze/buone pratiche realizzate a livello locale in tema di counseling e definizione del fabbisogno formativo e del numero di operatori da formare nei CF e in altri servizi del Percorso nascita 1 Ricognizione buone pratiche in uso intra ASL e ricerca materiali scientifici a livello nazionale 2 Definizione fabbisogno formativo in tema di counceling nel percorso nascita 1.1.2.2 Valutazione degli strumenti informativi realizzati nell ambito del percorso OMS/Unicef e della campagna Genitori+ (con particolare riferimento a quelli per le fasce vulnerabili) e del percorso formativo proposto per gli operatori dei Consultori familiari e altri servizi 2 Verifica e stampa/ristampa dei materiali validati ed aggiornatii realizzati nell ambito del percorso OMS/Unicef e della campagna Genitori + ) 1.1.2.3 Definizione del pacchetto formativo per gli operatori dei consultori familiari e di altri servizi con strumenti per il monitoraggio e la valutazione della formazione e definizione degli strumenti informativi da utilizzare per l utenza (Genitori+) 2 Suddivisione Operatori Percorso Nascita in 3 categorie (dedicati coinvolti informati) 3 Pacchetti per operatori Percorso nascita per AS e azioni genitori + 1.1.2.4 Formazione/aggiornamento sulle finalità, metodologie e contenuti del couselling nei consultori familiari e in altri servizi sanitari del percorso nascita 1 Piani Formativi Aziendale e/o nei Piano Prevenzione Aziendale in funzione del fabbisogno aziendale su aggiornamento AS counselling e genitori + 2 Organizzazione e realizzazione del Corso di Formazione per councelling per Azioni Genitori+ 3 Formazione del 100% del personale per le tre categorie indicate 1.1.3.1 Realizzazione di una rete interservizi per la definizione di un protocollo operativo comune per attività di formazione e cliniche (procedure e materiali divulgativi multilingue) in particolare per il monitoraggio nutrizionale della gravide con obesità o disturbi alimentari o rischi nutrizionali (diabete, allergie etc) 1 Percorso Nutrizione in gravidanza: coinvolgimento partners per protocolli operativi interservizi (SIAN Consultori Familiari MMG etc.) per il counceling di I livello rivolto a gestanti con gravidanza a basso rischio 2 Percorso Nutrizione in gravidanza: coinvolgimento partners per protocolli (SIAN 5

Consultori Familiari Ospedali MMG etc ) per il counceling e la presa in carico di II livello rivolto a gestanti con uno o più fattori di rischio individuati 1.1.3.2 Ricognizione delle buone pratiche realizzate nelle ASL in tema di promozione della corretta alimentazione e nutrizione nelle donne gestanti e loro partners, miranti a favorire il consumo di alimenti ricchi in folati e la supplementazione con acido folico ai fini della prevenzione delle malformazioni congenite, con particolare attenzione alle condizioni di sovrappeso/obesità e sottopeso 1 Ricognizione esperienze e buone pratiche, sulla base della analisi di contesto già realizzata, inerenti consumo di folati e stato nutrizionale ( Vedi attività 1.1.2.1) 2 Documento di sintesi con ricognizione buone pratiche ( Vedi attività 1.1.2.1) 1.1.3.3 Definizione degli strumenti informativi specifici sul tema della corretta alimentazione con particolare riferimento a quelli per le fasce vulnerabili (collegamento con esperti sul tema) 1 Organizzazione di una riunione per la verifica degli strumenti informativi più aggiornati sul tema dell alimentazione in gravidanza da diffondere/utilizzare nelle AASSLL ( vedi attività 1.1.2.2) 1.1.3.4 Definizione di un set di indicatori per il monitoraggio degli interventi realizzati all interno dei percorsi di accompagnamento alla nascita in tema di corretta alimentazione 2 Riunione per condivisione set indicatori per il monitoraggio degli interventi realizzati all interno dei percorsi di accompagnamento alla nascita in tema di corretta alimentazione 1.1.3.5 Realizzazione e valutazione degli interventi di promozione e informazione corretta sulla dieta e la nutrizione nelle donne gestanti e loro partners 1 Realizzazione interventi effettuati in ciascuna ASL 2 Raccolta dati con set indicatori precedentemente individuati (vedi Attività 1.1.3.4) Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale 6