L industria italiana tra declino e trasformazione un quadro di riferimento Fulvio Coltorti Università degli Studi Roma Tre, Riunione SIE/STOREP, 15 ottobre 2011
Delle cose nostre o non ne abbiamo parlato o ne abbiam parlato con insensato disprezzo e con più insensata lode. Se incominceremo a parlar delle nostre cose con ragione e dignità, forse troveremo mille volte motivi di renderci migliori e non mai di crederci pessimi (Vincenzo Cuoco, Il Giornale Italiano, 1804) 2
Declino & Trasformazione Macro Micro Misurazioni statistiche in crisi Beni differenziati Sistemi d impresa inaffidabili Disomogeneità UE Manipolazione dei dati false Aumento sommerso Bilanci falsi nelle PI Sviluppo Basso per effetto eurozona Si contrappongono freni e motori Dove il declino (freni) Ruolo delle AAPP Crisi delle GI Effetti globalizzazione Dove la trasformazione (motori) Servizi vs industria Sistemi locali 4 capitalismo 3
Convergenza nelle variazioni annue del Pil Variazioni annue % del Pil a prezzi costanti 5 4 3 2 1 0-1 -2-3 -4-5 -6 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Elaborazioni su dati Eurostat Italia Eurozona (17 paesi) 4
Di quanto si declina o di quanto si cresce? Confrontare paesi omogenei: Italia con Germania e Francia PIL dell Italia in % di quello di Francia e Germania sommate insieme 37 36 35 34 33 32 31 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Elaborazioni su dati Eurostat Pil a volume Pil a prezzi correnti 5
Il problema: deflatori nella manifattura Disomogeneità all interno dell eurozona: servizi statistici rimasti nazionali 126 121 116 111 106 101 96 91 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Germany France Italy Elaborazioni su dati Eurostat 6
Diverso metodo: deflatori nelle esportazioni di beni e servizi Indici dei prezzi dei beni e servizi esportati per Francia e Germania; valori medi per l Italia 140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Germany France Italy Elaborazioni su dati Eurostat 7
Quanto è grande il problema Base conti nazionali pubblicati dall Eurostat su 60 branche Manifattura italiana prima della crisi dal 1999 al 2007 Variazione media annua del valore aggiunto a prezzi costanti Valore aggiunto a prezzi costanti Crescita ufficiale (deflatori italiani) +0,7% Usando i deflatori tedeschi +3,3% Usando i deflatori francesi +4,2% 8
I dolori dei declinisti Produzione: diminuisce Produttività: diminuisce (idem la PTF) Export: si perdono quote di mercato Imprese troppo piccine 9
La produzione industriale: vecchio e nuovo indice Crisi delle statistiche Beni differenziati, sistemi d impresa, economia sommersa 105 Indice Istat 104 103 102 101 100 99 98 97 96 95 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 vecchio indice base 2000 nuovo indice base 2005 Elaborazioni su dati Eurostat 10
La produttività del lavoro: vecchio e nuovo indice Valore aggiunto per ora lavorata nell industria in s.s. stima Istat dei volumi (valori concatenati) 109 Indice Istat base 1999 108 107 106 105 104 103 102 101 100 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Elaborazioni su dati Eurostat vecchia serie nuova serie 11
La produttività del lavoro: le componenti nel nuovo indice Valore aggiunto per ora lavorata nell industria in s.s. stima Istat dei volumi (valori concatenati) 111 Indice Istat base 1999 108 105 102 99 96 93 1999-2007: Italia +7,5% Francia +35%, Germania +38% 90 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Produttività complessiva Capitale per ora lavorata PTF (residuo) Elaborazioni su dati Eurostat 12
Italia in rapporto a Francia e Germania Produttività nella manifattura Valore aggiunto lordo per addetto a prezzi correnti: dal 1999 al 2009 le variazioni a volume sono incoerenti 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1999 2009? Magia? % sul VA tedesco % sul VA francese % sul VA tedesco % sul VA francese in volume a prezzi correnti Elaborazioni su dati Eurostat 13
Esportazioni mondiali di merci: quote di mercato Quote % sul totale mondiale calcolate sui dati in dollari USA a prezzi correnti 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 4,9 4,5 4,7 4,7 4,7 4,7 4,4 4,3 4,5 4,4 4,1 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Germany France Italy Elaborazioni su dati WTO 14
Freni e acceleratori 15
Aree a diversa velocità: variazione del PIL 1999-2007 Il Mezzogiorno frena il sistema Prezzi correnti 42,0 37,2 34,9 37,3 Volumi 12,2 16,1 9,4 12,6 Media Italia Lazio MezzogiornoCentro-Nord Media Italia Lazio MezzogiornoCentro-Nord Elaborazioni su dati Istat Variaz. % 1999-2007 16
Francia, Germania e Italia: il ruolo della manifattura Variazione del valore aggiunto lordo 1999-2007 In % della variazione del VA lordo Francia Germania Italia Valori a prezzi correnti 3,3 30,7 13,4 Grandi imprese Distretti e 4 capitalismo 31% (Δ+15,4%) 69% (Δ+26,8%) Valori a volumi 12,5 35,4 10,1 Grandi imprese -12% (Δ-1,1%) Distretti e 4 capitalismo 112% (Δ+8,7%) Elaborazioni su dati Eurostat 17
Valore aggiunto: medie imprese e gruppi maggiori Indice 1995=100 nel 2010: medie imprese 144, gruppi maggiori 84 160,0 150,0 140,0 130,0 120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Gruppi maggiori italiani Medie imprese Società manifatturiere fonte Dati cumulativi Mediobanca 18
Export della manifattura Milioni di euro elaborazioni su dati Istat (esclusi coke e derivati raffinazione) 2011 pari al doppio del I semestre 178.478 179.243 175.633 161.315 161.213 135.677 143.426 140.205 135.944 143.019 146.537 144.875 156.763 155.916 145.443 146.346 166.111 119.083 111.990 115.214 115.076 111.474 122.632 130.000 122.325 92.517 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011e Beni dei distretti e 4 capitalismo Beni delle Grandi imprese 19
Saldi export import della manifattura Milioni di euro elaborazioni su dati Istat (esclusi coke e derivati raffinazione) 2011 pari al doppio del I semestre 55.803 61.700 65.747 63.280 60.337 63.354 62.895 68.708 77.951 79.822 62.681 64.527 70.785-20.067-23.236-20.937-21.152-23.997-25.809-24.932-29.012-30.994-24.108-20.061-31.335-34.973 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011e Beni dei distretti e 4 capitalismo Beni delle grandi imprese 20
Il quarto capitalismo: nuovo motore di sviluppo 1 Si fonda sui sistemi locali dove è massimo il radicamento sul territorio, il potenziale dei nuovi imprenditori e quindi delle nuove idee 2 Organizzazione in sistemi di imprese. Struttura flessibile e capital saving. Produzione specializzata. Strategia di nicchia 3 Organizzazione non-rival aperta a nuovi entranti e al ricambio degli uomini nuovi. Produzione di beni rival perché la nicchia presuppone un regime di concorrenza monopolistica 21
Evoluzione delle medie imprese nei settori Made in Italy 61% nel 1996, 56% nel 1998 Altri 600 196 Carta e stampa 1.281 689 Metallurgia 1.363 734 Chimico 2.451 1.780 Alimentare 2.816 1.662 Beni persona e casa 6.584 1.397 Meccanica/Elettronica 8.197 7.847 Universo MI mln di euro. Indagine Mediobanca-Unioncamere Nel 1996 Variazione 1996-2008 22
Medie imprese: produttività per classe dimensionale Medie imprese: un confronto Germania, Italia, Spagna ( 000) Germania Italia Spagna VA netto per dipendente 59,6 52,2 47,6 Classi di dipendenti 50 99 72,6 55,2 54,0 100 249 61,6 51,4 47,5 250 499 58,2 51,0 44,8 500 749 57,5 - - Anno 2006 - Indagine Confindustria R&S Mediobanca - Unioncamere 23
La nicchia quanto è piccola? Ultraflex, 65 dipendenti: leader mondiale nei componenti per nautica con 200 mila pezzi/anno Grafica Veneta, 180 dipendenti: 100 milioni di libri/anno Tesmec, 350 dipendenti: linee elettriche e macchine per scavo in oltre 100 paesi Albini Group, 1.370 dipendenti: made in Italy, 5.000 nuove varianti di tessuto in ogni stagione Elica, 2.800 dipendenti: 17 milioni/anno di cappe e motori
Chiste so i sunaturi e cu chiste s adda sunà! Donato Menichella 25