SI RIPORTA DI SEGUITO L INDICE COMPLETO DEL VOLUME: EDILIZA & VINCOLI
INDICE-SOMMARIO INDICE - SOMMARIO Introduzione. I mangiatori di terra pag. 3 PARTE PRIMA L AMBIENTE E LE SUE COMPONENTI COME BENI COMUNI IN PROPRIETÀ COLLETTIVA DELLA PRESENTE E DELLE FUTURE GENERAZIONI - Guida alla lettura pag. 8 1. Il problema ambientale. Necessità di passare dal principio antropocentrico a quello ecocentrico o biocentrico. Il principio romano tutto-parte. La summa divisio tra le cose appartenenti ai singoli, res in commercio, e le cose appartenenti a tutti, res extra commercium. Il debito ecologico-ambientale ed il debito economico. Necessità di pagare il debito economico ed ambientale contratto con le generazioni future e di evitare il passaggio dei beni comuni dalla proprietà di tutti alla proprietàdi pochi 11 2. La meritevole individuazione da parte della Commissione Rodotà della categoria dei beni comuni. Le difficoltà di individuare i soggetti titolari di questi beni. Importanza dell appartenenza della cosa alla collettività e della conseguente sua incommerciabilità. Limitata efficacia dei vincoli. Necessità di ricorrere al concetto di proprietà collettiva 18 3. Storia della proprietà collettiva della terra. La concezione borghese della proprietà privata. Lo Stato-comunità introdotto dalla Costituzione. La sentenza della Cassazione a sezione unite n. 3665 del 2011, che introduce in giurisprudenza il concetto di beni comuni. La proprietà collettiva demaniale della terra 21 4. L oscuramento del concetto di proprietà collettiva da parte della cultura giuridica successiva alla Rivoluzione francese. Il dogma della Personalità dello Stato e la concezione del diritto di proprietà privata come diritto inviolabile 25 pag. 347
EDILIZIA & VINCOLI 5. La Costituzione repubblicana, che introduce lo Stato sociale di diritto, riprendendo la dicotomia romana tutto-parte. Il rapporto proprietà collettiva-sovranità. Il principio dell originaria appartenenza dei beni allo Stato. Il Regolamento di contabilità generale dello Stato n. 3074 del 1865 26 6. Applicabilità all ambiente dei principi riguardanti la proprietà collettiva della terra 30 7. Necessità di attribuire ai beni ambientali, paesaggistici e culturali il carattere della demanialità, cioè della incommerciabilità e, quindi, dell inalienabilità, affidandone la gestione allo Stato, quale Ente esponenziale della Comunità nazionale. Illegittimità costituzionale dell alienazione dei beni comuni per contrasto con la Costituzione. Necessità di distinguere tra cosa e bene giuridico, tenendo presente che sulla cosa possono insistere più beni giuridici. I nuovi compiti del legislatore ordinario: riconoscere la demanialità dei beni ambientali, ora inseriti nel patrimonio indisponibile dello Stato, e riscrivere la legislazione urbanistica, effettuando un giusto bilanciamento di tutti gli interessi in gioco 31 8. La definizione di ambiente. La definizione delle sue componenti: il territorio, il suolo, il sottosuolo, le acque, l aria, le risorse naturali, il patrimonio naturale, il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della Nazione 37 9. Le actiones a tutela dell ambiente 43 10. Il sorprendente atteggiamento del legislatore ordinario: la legge n. 112 del 2002, che istituisce la Patrimonio s.p.a., con il compito di vendere anche i beni demaniali ed il decreto legislativo n. 85 del 2010, che regionalizza il demanio idrico, marittimo e culturale, per poi venderlo a privati 45 11. Conclusioni 46 PARTE SECONDA LE NORMATIVE A TUTELA DEL TERRITORIO 1. Il quadro normativo in materia di tutela del territorio 50 1.1 Il Testo Unico D.P.R. 380/2001 in materia edilizia 51 1.2 Il nuovo Testo Unico D.Lgs. n. 42/2004 sui vincoli paesaggistici ed ambientali 51 1.3 La legge quadro sulle aree protette 52 1.4 L incidenza indiretta della legislazione sugli inquinamenti e sugli incendi boschivi 55 pag. 348
INDICE-SOMMARIO PARTE TERZA LA NORMATIVA EDILIZIA 1. Il T.U. in materia edilizia (D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001) 58 1.1 L evoluzione storica - La vecchia licenza edilizia - Le precedenti concessioni ed autorizzazioni - L attuale permesso di costruire 59 2. Le previsioni specifiche del D.P.R. n. 380/2011 60 2.1 Le definizioni degli interventi edilizi 60 2.1.1 Le pertinenze urbanistiche 64 2.2 Lo Sportello Unico per l edilizia 65 2.3 L attività edilizia libera 67 3. Gli interventi subordinati al permesso di costruire 71 3.1 Le caratteristiche ed i presupposti del permesso di costruire 72 3.2 Competenza per il rilascio del permesso di costruire 74 3.3 Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici 75 3.4 Il procedimento per il rilascio del permesso di costruire 77 3.5 Intervento sostitutivo regionale 80 4. Gli interventi edilizi soggetti a procedure semplificate 81 4.1 La Denuncia di Inizio Attività (DIA) 81 4.1.1 La disciplina della denuncia di inizio attività 83 4.1.2 La superdia 84 4.2 La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) 85 4.2.1 La disciplina della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) 86 4.2.2 Il regime sanzionatorio applicabile alla segnalazione certificata di inizio attività 89 5. La vigilanza istituzionale contro gli abusi edilizi prevista dal Testo Unico - Le demolizioni di competenza del Comune - Le opere realizzate in aree vincolate 91 5.1 La previsione delineata dal D.P.R. n. 380/2001 per il dirigente o il responsabile 91 5.2 L ordine di sospensione dei lavori 94 5.3 L intervento contro le opere illecite realizzate in aree vincolate e protette 97 5.4 Il controllo del territorio e la vigilanza del dirigente o responsabile: il ruolo delle polizie municipali 98 5.5 La vigilanza di competenza di tutti gli organi di P.G. 98 5.6 La doppia prassi per gli illeciti: amministrativa e penale 100 5.7 La demolizione delle opere abusive ad iniziativa del Comune 101 5.8 La sospensione o demolizione di interventi abusivi da parte della Regione 101 pag. 349
EDILIZIA & VINCOLI 5.9 L intervento finale del magistrato penale 102 5.10 La competenza dell ente gestore dei parchi relativamente alle demolizioni 102 6. L ordine di abbattimento delle opere abusive pronunciato in sentenza: per l esecuzione competente il P.M. (che può delegare la P.G.) 104 6.1 Le due procedure per la repressione degli abusi edilizi 104 6.2 Esecuzione dell ordine di demolizione a cura del P.M. 106 6.3 La P.G. può essere delegata dal PM per la procedura di demolizione 108 6.4 Una sentenza della Suprema Corte conferma la procedura di demolizione delle opere abusive attivata dalla magistratura come parallela ed autonoma rispetto alla procedura amministrativa 109 6.5 L ordine di demolizione obbligatorio anche nelle sentenze di patteggiamento 110 7. Le responsabilità soggettive 113 8. Le lottizzazioni abusive 117 9. Opere eseguite in violazione di legge: le diverse tipologie di illeciti 121 9.1 Opere eseguite in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali 121 9.2 Opere di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità 124 9.3 Opere eseguite in parziale difformità dal permesso di costruire 125 9.4 Interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla DIA/SCIA e accertamento di conformità 126 10. Il divieto di erogazione di servizi pubblici essenziali ai manufatti abusivi 128 10.1 Un abuso edilizio contrattuale a carico degli erogatori di servizi verso i cantieri ed i manufatti illegali 129 11. I permessi in sanatoria per le opere in assenza del permesso di costruire o in difformità - Il condono edilizio 136 11.1 Opere edilizie abusive in aree vincolate: nessuna autorizzazione in sanatoria e demolizione immediata 136 11.2 L accertamento di conformità: il permesso in sanatoria per opere in assenza di permesso o in difformità (in aree non soggette a vincolo paesaggistico) 137 11.3 Il potere-dovere del giudice penale di verificare la legittimità del permesso di costruire rilasciato in sanatoria 138 11.4 Il condono 139 11.5 Le conseguenze pratiche del permesso in sanatoria e del condono - I diversi effetti sulla tutela del territorio 140 11.6 Il c.d. terzo condono edilizio. La differenza con il condono paesaggistico 140 11.6.1 Il terzo condono per le opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo 143 11.7 Una riflessione su condono e reati edilizi portati a termine 144 pag. 350
INDICE-SOMMARIO PARTE QUARTA LA NORMATIVA SUI VINCOLI PAESAGGISTICI-AMBIENTALI 1. La tutela del paesaggio: dalla legge del 1939 al Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 148 1.1 Una legge-base di tutela generale del territorio 149 1.2 I diversi tipi di vincoli 150 1.3 Il Codice dei beni culturali e del paesaggio 150 1.4 Il paesaggio nel D.Lgs. n. 42/04 154 2. Il concetto di vincolo paesaggistico-ambientale 157 2.1 La violazione del vincolo 157 2.2 Le opere e le attività soggette al vincolo 157 3. Il principio delle aree vincolate in modo selettivo 159 3.1 Le procedure per l imposizione del vincolo selettivo 159 4. Il principio delle aree vincolate per legge in intere categorie territoriali pag.163 4.1 Gli equivoci interpretativi sulle aree vincolate in via generale 164 5. I concetti base del Codice Urbani - Il piano territoriale paesistico (P.T.P.) ed il piano urbanistico territoriale (P.T.U.) 166 5.1 La pianificazione paesaggistica 166 5.2 Che differenza intercorre tra il Piano Territoriale Paesistico (P.T.P) ed il Piano Urbanistico Territoriale (P.U.T.)? 167 5.2.1 I Piani Territoriali Paesistici 168 5.2.2 Il Piano Urbanistico Territoriale 169 5.3 Il Piano Paesaggistico 169 6. Il procedimento di autorizzazione degli interventi su beni paesaggistici pag. 172 6.1 Le fasi del procedimento di autorizzazione paesaggistica 172 6.2 Le impugnazioni contro l autorizzazione Il regime di pubblicità delle procedure 174 6.3 Il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche per le cave e torbiere 174 7. Il procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità 176 - ALLEGATO 1 (previsto dall art. 1, co. 1, del D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139) 179 - SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER LE OPERE IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO È VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA 182 pag. 351
EDILIZIA & VINCOLI 8. Gli interventi non soggetti ad autorizzazione - in particolare: i tagli dei boschi - Il rapporto con le P.M.P.F. - Disciplina delle strade e le piste nei boschi 185 8.1 Gli interventi non soggetti ad autorizzazione 185 8.2 Il taglio colturale dei boschi 185 8.3 I casi di taglio boschivo soggetti comunque al vincolo 187 8.4 Le strade e piste di esbosco 188 8.5 Gli atti della Comunità Montana 191 8.6 Il taglio boschivo nei parchi ed aree protette 192 9. Il concetto di bosco nella normativa vigente 194 9.1 Alcuni spunti di riflessione inerenti al concetto di bosco 196 10. L inibizione e sospensione dei lavori in via amministrativa pag. 198 11. Il sistema sanzionatorio 199 11.1 Le sanzioni amministrative 199 11.2 Violazione in materia di affissione 201 11.3 Le sanzioni penali 201 11.3.1Le violazioni di particolare gravità 207 11.4 Attenzione a non confondere i due sistemi sanzionatori del D.Lgs. n. 42/2004 e del D.P.R. n. 380/2001 208 11.5 Alcuni esempi concreti di violazione in materia vincolistica 210 12. Per edificare in un area protetta sono sempre e comunque necessari il permesso di costruire, il nulla-osta paesaggistico e il nulla-osta dell ente del parco 212 PARTE QUINTA LA TUTELA DELLE AREE PROTETTE 1. La normativa a salvaguardia delle aree protette 216 1.1 La legge quadro 6 dicembre 1991 n. 394 216 1.2 Parchi regionali e l art. 30 legge 394/91 220 2. Il nulla-osta dell Ente Parco: interpretazione ed applicazione 222 3. La natura di aree protette di tutti i siti della Rete Natura 2000 225 3.1 Valutazione di incidenza e rilascio del nulla-osta nelle aree naturali protette 226 4. Parchi naturali, esercizio dell attività venatoria e tabellazione 230 4.1 Aree contigue ai parchi e disciplina della caccia 231 4.2 Prelievi faunistici, abbattimenti selettivi e parere ISPRA negli Enti Parco nazionali e regionali 233 pag. 352
INDICE-SOMMARIO 5. Il divieto di attraversamento e di trasporto di armi all interno delle aree naturali protette 237 PARTE SESTA LA NORMATIVA SUGLI INCENDI BOSCHIVI 1. Incendi, piromani e incendiari: storia-simbolo di una legge ambientale del nostro Paese 242 2. La legge quadro sugli incendi boschivi 244 2.1 La definizione di incendio boschivo 244 2.2 Il programma dei piani regionali di intervento 246 2.3 L attività di prevenzione - Le cause degli incendi boschivi 246 2.4 Il concetto di aree a rischio 248 2.5 I vincoli sui terreni percorsi dalle fiamme 249 3. I reati specifici a carico degli incendiari 253 3.1 L inserimento nel codice penale del reato specifico di incendio boschivo 253 3.1.1 Gli elementi soggettivi (dolo, colpa e dolo eventuale) nel reato di incendio boschivo 254 3.2 Le sanzioni per le violazioni ai divieti di attività sulle aree bruciate 256 PARTE SETTIMA GLI ILLECITI EDILIZI IN BIANCO : GLI ATTI AUTORIZZATORI ILLEGITTIMI DELLE PUBBLICHE AMINISTRAZIONI 1. Il concetto di illecito ambientale 260 1.1 I reati e gli illeciti amministrativi 261 1.2 Il confine tra gli illeciti (penali ed amministrativi) e le illegittimità amministrative 262 2. Gli illeciti ambientali in bianco 264 2.1 Ma questi illeciti ambientali in bianco sono veramente esenti da ipotesi di intervento in sede penale? 266 3. Gli illeciti edilizi e paesaggistici in bianco. I vari casi di illegittimità occulta o manifesta. Il caso delle aree protette 267 3.1 Il problema degli illeciti in bianco nelle aree vincolate. La necessità del nulla-osta ambientale come atto prodromico al rilascio dei provvedimenti concessori 267 pag. 353
EDILIZIA & VINCOLI 4. L intervento del giudice penale. L orientamento giurisprudenziale tradizionale e il problema della disapplicazione degli atti amministrativi illegittimi da parte del giudice penale 270 4.1 La teoria della disapplicazione degli atti amministrativi illegittimi da parte del giudice penale 270 4.2 Il superamento della teoria sulla disapplicazione dell atto. Il sindacato diretto del giudice penale sulla condotta 272 4.3 La sentenza delle Sezioni Unite Penali della Cassazione 8 febbraio 2002 n. 5115: una svolta nella giurisprudenza contro gli atti amministrativi illegittimi 273 4.4 La Corte di Cassazione torna a decidere sugli abusi edilizi in bianco 274 4.5 Il reato di abuso di ufficio dei pubblici ufficiali firmatari degli atti di assenso illegittimi. I principi enunciati dalla Corte di Cassazione Penale 276 4.6 La Suprema Corte conferma la disapplicazione degli atti amministrativi illegittimi e nega la buona fede al beneficiario se è operatore specializzato nel settore 279 PARTE OTTAVA LE PROCEDURE DI CONTROLLO IN MATERIA DI EDILIZIA E VINCOLI E DI ALTRI ILLECITI TERRITORIALI 1. Il dilagare dell abusivismo edilizio - Il ruolo della pubblica amministrazione 282 2. L intervento della polizia giudiziaria 284 2.1 I reati specifici nel settore edilizio e dei vincoli paesaggistici-ambientali: la operatività della polizia giudiziaria 284 2.2 L approfondimento sulle conseguenze di danno per il paesaggio e per l ambiente 285 2.3 I rilievi fotografici: prova cardine nel settore degli illeciti in aree vincolate 286 2.4 L ingresso coattivo nei cantieri superando cancelli chiusi, occultamenti e resistenze attive e passive 287 3. Il doveroso sequestro dei cantieri illeciti da parte della polizia giudiziaria 290 3.1 Per i cantieri illeciti: sequestro preventivo o sequestro probatorio? 291 3.2 Ma deve essere la polizia giudiziaria o il Pubblico Ministero ad eseguire il sequestro? 294 3.3 Il reato di abuso edilizio ha natura permanente fino alla cessazione dell attività edificatoria - Ma quando un opera edilizia abusiva è giuridicamente ultimata? 296 3.4 La Corte di Cassazione: possibile sequestrare un opera edilizia abusiva anche se ultimata 298 3.5 Un organo di polizia giudiziaria per accertare un reato edilizio deve necessariamente rivolgersi ad un tecnico o può verificare gli estremi del reato in via diretta? 301 pag. 354
INDICE-SOMMARIO 4. Vendere ed acquistare un immobile abusivo 304 4.1 Come si fa a vendere ed acquistare un manufatto realizzato in violazione di legge (in particolare: senza nulla osta paesaggistico e senza permesso di costruire)? 304 4.2 Un abuso edilizio negoziale a carico dell acquirente dei manufatti illegali. Ma è veramente sempre esente da sanzione penale chi acquista in malafede un immobile derivante da abuso edilizio? 304 5. Il decreto legislativo 7 luglio 2011 n. 121 sui reati ambientali 312 6. Le cave 315 6.1 La classificazione giuridica delle cave 315 6.2 Come la giurisprudenza ha affrontato il problema delle cave 315 7. L incidenza sul territorio operata da illegalità in materia di discariche, scarichi e rifiuti solidi e liquidi 318 7.1 Le discariche abusive 318 7.2 Gli smaltimenti abusivi dei rifiuti liquidi 321 7.3 Gli inquinamenti idrici ed i reati satelliti 324 PARTE NONA LA NUOVA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE IN TEMA DI TUTELA DELL AMBIENTE 331 Info Diritto all ambiente 354 pag. 355