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INDICE Pag. 1) Parte prima: informazioni di carattere generale 3 - Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell Istituto 3 - Caratteri dell Istituto connessi con la tipologia del territorio 4 - Storia della classe 5 - Variazioni nella composizione del C.d.C nel triennio 5 2) Parte seconda: le attività del Consiglio di Classe 6 - Sintetica presentazione della classe 6 - Programmazione collegiale e sua realizzazione a cura del C.d.C. 6 - Obiettivi cognitivi trasversali raggiunti 7 - Metodologie adottate 7 - Criteri di valutazione e relativa tabella 8 - Attività significative programmate e realizzate dal C.d.C. 9 Visite aziendali, viaggi d istruzione, orientamento, temi d interesse 9 generale - Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante 10 Stages 12 - Esempi di prove pluridisciplinari effettuate in preparazione della terza prova 12 3) Parte terza: le attività di competenza dei singoli docenti 13 - Relazioni finali 13 Lingua e Lettere italiane 14 Storia 19 Lingua straniera (Inglese) 22 Economia industriale ed Elementi di Diritto 24 Matematica 26 Meccanica applicata e Macchine a fluido 30 Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni 35 Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale 43 Sistemi ed Automazione industriale 46 Educazione fisica 50 I. R. C. 52 Appendice A Tabella di valutazione 54 Appendice B Prove di Simulazione 55 2

PARTE PRIMA: INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE FINALITÀ ISTITUZIONALI CONNESSE CON LA TIPOLOGIA DELL ISTITUTO Obiettivo del curricolo é quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento all'evoluzione della professione; capacità di cogliere anche la dimensione economica dei problemi. Nel settore meccanico, l obiettivo si particolarizza nella formazione di una buona attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da una organica preparazione scientifica in ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali locali e non. Per tali realtà, il Perito Industriale per la Meccanica, nell ambito del proprio livello operativo, deve: a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore meccanico ed in particolare: delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali; delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili; dell organizzazione e gestione della produzione industriale; dei principi di funzionamento delle macchine a fluido; delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro. b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare deve avere capacità: linguistico-espressive e logico-matematiche; di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali; di proporzionamento degli organi meccanici; di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature; di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la movimentazione; di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del processo i industriale. 3

CARATTERI DELL ISTITUTO CONNESSI CON LA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO L Istituto é ubicato in un territorio che vede presenti tutti i settori di una moderna economia e che è formato prevalentemente da aziende di dimensioni medio-piccole, caratterizzate per essersi sviluppate ed integrate nel territorio in sistemi produttivi: della Fabbricazione di macchine ed apparecchiature meccaniche ivi compresa l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione dello Sportsystem del Legno Arredo della Bioedilizia dell Enologia e del Vino delle Attrezzature Alberghiere del Food Service Equipment della Catena del Freddo, con particolare riferimento alle produzioni di frigoriferi, congelatori,... dell occhialeria ecc La presenza nel territorio di un tessuto industriale così complesso e vasto ha offerto l opportunità di effettuare visite guidate, incontri, dibattiti, non solo orientati alla conseguente occasione di sbocco professionale ma anche alla conoscenza di importanti aspetti legati a processi tecnologici e prodotti innovativi che hanno completato la preparazione dei nostri allievi giunti al termine del loro corso di studi. Complessa è inoltre la presenza nel territorio dell associazionismo senza fini di lucro, che spazia dal ludico sportivo, al culturale, al sociale, quest ultimo con presenze importanti di supporto ed aiuto, alla famiglia, agli anziani, all handicap. Tale complessità e varietà di interlocutori, ha permesso di aumentare le relazioni con questi attori sociali arricchendo, con stage, incontri, testimonianze aspetti valoriali estremamente positivi per lo sviluppo culturale e sociale degli studenti. I profili professionali che gli allievi sono preparati a svolgere nelle aziende presenti nel comprensorio riguardano: fabbricazione e il montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione; programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché l analisi e la valutazione dei costi; dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali; progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici; controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti; utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione; sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica; sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC; controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di manutenzione; sicurezza del lavoro e tutela dell ambiente. 4

STORIA DELLA CLASSE La classe che si è formata nell anno scolastico 2009-10, era originariamente composta da venticinque allievi, alcuni provenienti dal biennio di questo Istituto, alcuni ripetenti della 3Am e 3Cm, un allievo aggregatosi ad anno iniziato proveniente dal liceo scientifico e un allievo di 32 anni proveniente dall IPSIA. Alla fine del 3 anno, su 25 allievi scrutinati sono stati ammessi alla classe successiva 16 allievi e 9 sono stati respinti. Nel 4 anno la classe 4AM era costituita quindi da 18 allievi. Alla fine del 4 anno gli allievi scrutinati sono tutti stati ammessi alla classe successiva. Nel 5 anno, la classe è costituita da 19 allievi, 18 provenienti dalla 4AM ed un allievo Dimetto Mattia proveniente dall esterno. Non essendo stato ammesso, come privatista, all esame di Stato dell anno precedente ha optato per frequentare il 5 anno in corso regolare. Si tratta di allievi di diversa estrazione sociale, con situazioni familiari e/o personali diverse, con interessi anche extrascolastici, con aspettative diverse. Il metodo di studio non sempre adeguato ha condizionato l impostazione e lo sviluppo del lavoro didattico educativo. Alcuni studenti hanno esperienze lavorative diverse. Sono presenti 2 allievi extracomunitari,che si sono ben integrati nella classe e dimostrano interesse e motivazione allo studio Un allievo della classe, Dal Bò Alberto, avendo conseguito la media disciplinare più alta tra tutti gli studenti frequentanti le classi quarte della specializzazione Meccanica, ha partecipato, l anno scorso, alla gara nazionale di Meccanica in rappresentanza dell Istituto. Gli studenti che, alla fine del primo quadrimestre, presentavano carenze in alcune discipline fondamentali hanno svolto attività di recupero sia in orario curricolare che in modo autonomo, non tutti hanno però colmato le carenze evidenziate. VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO Discipline Curricolo Anni Corso 3 a (ore) Classi 4 a (ore) Lingua e Lettere italiane 3-4 - 5 3 3 3 Storia 3-4 - 5 2 2 2 Lingua straniera (Inglese) 3-4 - 5 3 2* 2* Economia industriale ed El. di Diritto 4-5 - 2 2 Matematica 3-4 - 5 4 3 3 Meccanica applicata e Macchine 3-4 - 5 5 5 4 Tecnologia meccanica ed Esercitazioni 3-4 - 5 6 5 5 Disegno, Proget. Organizzaz. Industriale 3-4 - 5 4 5 5* Sistemi ed Automazione industriale 3-4 - 5 6 4 3 Educazione Fisica 3-4 - 5 2 2 2 Religione/Attività alternative 3-4 - 5 1 1 1 * anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all anno precedente 5 a (ore) 5

PARTE SECONDA: LE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il profitto è complessivamente sufficiente. Alcuni allievi, dotati di buone capacità intellettive, si sono distinti per impegno, interesse e partecipazione conseguendo risultati più che positivi; qualche altro rimane a livelli modesti a causa di lacune accumulate nel percorso scolastico e\o per l impegno discontinuo e talvolta superficiale. Da segnalare in particolare un allievo per il suo eccellente impegno, dedizione allo studio e per i risultati eccellenti sistematicamente ottenuti nel corso del triennio. In generale la classe ha dimostrato attenzione ed impegno incostante e a volte settoriale, alcuni hanno manifestato un comportamento non sempre adeguato e consono. Pochi sono stati gli studenti che hanno partecipato in modo attivo e propositivo all attività didattica. Alcuni allievi hanno maturato esperienze di lavoro, svolto prevalentemente nel periodo estivo e, in pochi casi, anche nel corso dell anno scolastico precedente. Quasi tutti gli allievi hanno partecipato negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 all attività di Stages. Un allievo ha subito, durante lo stage lavorativo, un infortunio abbastanza serio e dovendosi assentare dalla scuola per diverso tempo ha usufruito del progetto di istruzione domiciliare svolto in parte a casa ed in parte via web. PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E SUA REALIZZAZIONE A CURA DEL C.D.C. Gli obiettivi didattici che il Consiglio di Classe ha perseguito sono quelli prima enunciati e definiti nel Profilo professionale del Perito meccanico. a. Dal punto di vista relazionale lo studente è stato stimolato a: Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con i compagni e i docenti; Lavorare proficuamente in gruppo, discutendo le proposte in modo positivo, collaborando e utilizzando i contributi altrui; Partecipare attivamente alle lezioni; Osservare le regole d'istituto e di Classe come forma di rispetto degli altri e consapevolezza dei problemi di una comunità organizzata. b. Dal punto di vista didattico allo studente è stato richiesto di: Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando il lessico specifico delle varie discipline e adeguando il linguaggio alla situazione comunicativa; Avere conoscenza degli argomenti richiesti, sia dell area tecnico-scientifica che di quella linguistico-letteraria; Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali, sapendolo riferire e analizzare; Collegare argomenti della stessa disciplina e/o anche di discipline diverse; 6

Procedere in maniera autonoma nello studio e nelle esercitazioni, effettuando scelte e prendendo decisioni opportune, dopo aver ricercato le necessarie informazioni; Sviluppare capacità di giudizio personale. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI Il C.d.C. ha perseguito i seguenti obiettivi cognitivi trasversali, per il conseguimento dei quali ha adottato diverse strategie con gli allievi e coinvolgendo le famiglie. 1. Conoscenze Acquisire i contenuti essenziali delle discipline Ricordare nel tempo le conoscenze acquisite Riformulare i contenuti appresi, esprimendoli in modo orale e scritto 2. Competenze Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando linguaggio operativo specifico Applicare le conoscenze acquisite per svolgere i compiti assegnati e risolvere problemi significativi Saper scegliere ed utilizzare gli strumenti, anche informatici Svolgere e portare a termine in modo organizzato e autonomo i compiti assegnati 3. Capacita Analizzare e sintetizzare i contenuti disciplinari Collegare ed integrare conoscenze e competenze acquisite in ambiti disciplinari diversi Argomentare una tesi utilizzando le proprie conoscenze Obiettivi che la maggior parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto, anche se con livelli diversi. Per gli Obiettivi di apprendimento specifici, si rimanda alle relazioni finali delle singole discipline. METODOLOGIE ADOTTATE Per il conseguimento degli obiettivi didattici, i singoli docenti hanno attuato le strategie ritenute più idonee tra quelle definite all interno dei gruppi disciplinari (lezione frontale e/o interattiva, problem solving ). In particolare, per le discipline che prevedono l uso del Laboratorio, lo svolgimento del corso è stato attuato attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria, che sono stati immediatamente verificati in laboratorio, in modo tale da mantenere strettamente connesse l acquisizione teorica e la verifica sperimentale, privilegiando, di volta in volta, a seconda dell argomento trattato, il metodo deduttivo od il metodo induttivo. In armonia con quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, il Percorso formativo è stato costituito da Moduli e da Unità Didattiche. Ogni Modulo risultava in se concluso, 7

autosufficiente, capace di garantire gli obiettivi prefissati scelti seguendo le indicazioni del Profilo professionale. Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica. Le lezioni sono state articolate in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo (lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il dialogo mediante l uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, nello stesso tempo educando gli studenti all accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace. Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono svolte nel triennio visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un contesto logico-operativo. Per quanto riguarda l orientamento, sono state realizzate specifiche attività per sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, del titolo professionale e del lavoro. Si sono dedicati momenti assembleari (non obbligatori) per la diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari, delle attività lavorative e delle strutture della formazione professionale post-diploma, in modo che gli studenti abbiano consapevolezza di ciò che hanno scelto o stanno per scegliere e delle capacità necessarie per partecipare attivamente e con successo allo studio e al lavoro. Quale forma di orientamento ed attività mirata al conseguimento degli obiettivi specifici e trasversali, la classe ha svolto un attività di Stages, modalità didattica di integrazione tra scuola e mondo del lavoro (come descritto in un apposita sezione di questo documento). CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda l aspetto della valutazione, si possono sicuramente verificare e anche "misurare" certe prestazioni tecniche: conoscenze possedute, capacità di risoluzione di problemi, tempi d'esecuzione, ecc. Occorre tuttavia essere consapevoli che obiettivo della scuola è anche una crescita più complessa dei giovani, che attiene alla sfera della personalità, della coscienza di sé e del mondo. Una valutazione apparentemente oggettiva finirebbe per ridurre tutta la scuola a questa funzione di trasmissione di tecniche e conoscenze operative. E' una tentazione in cui occorre non cadere. Va riconosciuto che certi obiettivi e risultati del processo educativo si sottraggono a misurazioni obiettive e sono, certo, oggetto di valutazione della scuola ma in forme prevalentemente discorsive, relazionali e comportamentali. Per questo, nella valutazione, il C.d.C. ha tenuto conto di vari elementi, tra i quali: Partecipazione, intesa come: attenzione, puntualità nel mantenere gli impegni; richieste di chiarimento e contributi personali alla lezione; disponibilità a collaborare; curiosità, motivazione; interesse, capacità di iniziativa personale. Impegno, inteso come: consapevolezza della necessità di applicazione intensa e rigorosa per ottenere validi risultati; frequenza, qualità e quantità dello studio a casa; disponibilità all'approfondimento personale; rispetto delle scadenze sia verso l'insegnante che verso i compagni. Metodo di studio, inteso come: capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro; comprendere i testi delle varie discipline e i loro linguaggi. Livello di effettivo apprendimento: conoscenze acquisite nelle singole discipline; comprensione (dire con parole proprie, interpretare, dimostrare, spiegare); capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale; capacità valutativa (individuazione delle priorità, autonomia di giudizio, ecc.). 8

Progresso, inteso come cammino e crescita che lo studente è stato in grado di compiere rispetto ai livelli di partenza e che suggerisce anche le possibilità di ulteriore miglioramento. Problemi personali, difficoltà individuali, situazioni familiari particolari che possono incidere sulla qualità e quantità dello studio. Si riporta di seguito un modello di griglia di valutazione che pone in relazione i voti in decimi ed i punteggi in quindicesimi con il corrispondente giudizio sintetico (già a cura dell IRRSAE Veneto). Tale griglia è stata adottata da tutti i componenti del Consiglio di Classe ed è riportata in Appendice A. ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE VISITE AZIENDALI E VIAGGI D ISTRUZIONE Nel presente anno scolastico la classe ha svolto le seguenti visite d istruzione a carattere tecnico e culturale: Fiera Macchine Utensili Samumetal (PN) a novembre 2011 Wartsila - Grandi Motori (TS) a maggio 2012 Viaggi d Istruzione di 6 giorni a Praga e Ratisbona Partecipazione allo spettacolo teatrale Per non morire di mafia dal testo di Pietro Grasso Negli anni precedenti la classe ha effettuato attività di Stages e visite ad aziende del comprensorio che operano nel campo delle lavorazioni di: materie plastiche pressofusione di materiali non ferrosi acciai (loro fabbricazione ed impieghi) lavorazioni delle lamiere fabbricazione di stampi asportazione di truciolo fonderia Una parte della classe nel mese di marzo ha effettuato un viaggio di istruzione a Praga. La meta è stata ritenuta adatta per il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi. Le visite sono state effettuate con l ausilio di guide. L esperienza vissuta dagli allievi è stata buona; hanno infatti dimostrato attenzione per gli aspetti storici, geografici ed economici del paese visitato. Il comportamento dei partecipanti durante il viaggio è stato corretto. Gli allievi hanno dimostrato interesse durante le visite guidate, rispettando gli orari programmati e gestendo il tempo libero in accordo con gli insegnanti. Non vi sono stati episodi negativi. La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata curata dai docenti accompagnatori, verificando in itinere l attenzione prestata durante le visite guidate attraverso il dialogo con gli allievi nelle più disparate occasioni, nel comportamento e nell atteggiamento. 9

ORIENTAMENTO Nell ambito dell orientamento, gli studenti hanno partecipato: ad incontri interni di orientamento universitario. TEMI D INTERESSE GENERALE Incontro con esperti per sensibilizzare sui pericoli collegati all uso di droghe. Incontri sulla Sicurezza nel Lavoro, tenuti da tecnici dello S.P.I.S.A.L., sull Antincendio, Protezione civile, Croce rossa. Corso di guida sicura. Progetto di educazione alla Salute. Gli alunni hanno partecipato con interesse al Progetto La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell Ulss 7 di Conegliano Servizio per l Educazione e la Promozione della Salute. L incontro, avvenuto il 26 febbraio 2011, ha avuto come obiettivi quello di informare sulla terapia del trapianto e le patologie che la possono richiedere e di favorire così negli alunni l acquisizione di informazioni per operare scelte consapevoli e comportamenti corretti. Tale incontro è stato preceduto da una presentazione del progetto ed è stato seguito da riflessioni e confronti durante le ore di religione. La classe ha partecipato al torneo Libri liberi organizzato dal Comune di Conegliano ed al concorso Libernauta. ESPERIENZE DI RICERCA, DI PROGETTO, DI AREA PROFESSIONALIZZANTE Non é stata svolta alcuna attività di area di progetto e non sono stati attivati Stages aziendali nel corso dell anno. STAGES Il percorso, che gli allievi di questa classe hanno seguito nell anno scolastico 2010/2011, si é articolato in un modulo di formazione pratica in azienda, successivo a moduli didattici svolti in aula, per l acquisizione di conoscenze, abilità e competenze di base e professionali che consentano poi allo studente di svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtà sociale e lavorativa. La parte pratica non é stata solo un momento di lavoro vero e proprio: lo studente ha appreso anche come si svolge la vita lavorativa all interno dell azienda, come é strutturata l organizzazione aziendale, quale é il suo organigramma e come si svolgono le varie attività. 10

Il percorso formativo La convenzione stipulata tra scuola ed azienda é stata accompagnata da un progetto formativo in cui sono stati descritti gli obiettivi di apprendimento, le attività da svolgere, le conoscenze/competenze che possono arricchire lo studente, lo spazio fisico, gli strumenti e le modalità operative a disposizione dello studente. Obiettivo dello Stages é stato quello di: contribuire a far scoprire il lavoro e le competenze in campo operativo far conoscere la realtà aziendale e sviluppare idee imprenditoriali Nel suo percorso in azienda lo studente é stato seguito da un tutor interno e da un tutor esterno. Il tutor interno é stato un insegnante della classe che ha avuto il compito di mantenere i contatti con l azienda e di essere disponibile in caso di eventuali disagi o necessità riscontrabili durante l esperienza. Il tutor esterno é stato un componente dell azienda che ha avuto il compito di seguire lo studente per tutta la durata dell esperienza allo scopo di facilitarne l inserimento nell ambiente lavorativo e far capire come bisogna operare attivamente nella realtà aziendale. L esperienza di STAGES ha permesso allo studente di: occuparsi di qualcosa farlo con qualcuno usare capacità personali e professionali per raggiungere un obiettivo chiave Le abilità trasversali attese sono state: affrontare nuove problematiche e tentare la loro soluzione cooperare esecuzione di compiti accuratezza nel lavoro gestione della comunicazione assunzione di responsabilità L attività di STAGES ha determinato una crescita dello studente in quanto: ha conferito sicurezza ha affinato il senso critico ha assicurato spazi per la collaborazione ha permesso di farsi conoscere ha permesso di conoscere l organizzazione aziendale ha valorizzato conoscenze e competenze ha orientato nella scelta universitaria o nell entrata nel mondo del lavoro Il Consiglio di classe, in base alla scheda di valutazione redatta tutor aziendali, dai risultati e dagli atteggiamenti messi in mostra dagli studenti e dalla ricaduta sulla normale attività didattica, ritiene che gli Stages abbiano determinato negli studenti cambiamenti positivi nel profitto e nei comportamenti solo relativamente a quelle discipline direttamente coinvolte nell attività. 11

ESEMPI DI PROVE PLURIDISCIPLINARI EFFETTUATE IN PREPARAZIONE DELLA SECONDA E TERZA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE Durante l anno scolastico, nelle varie discipline, sono state utilizzate, da parte dei docenti, prove di verifica con tipologie scelte tra quelle definite nel Regolamento degli Esami di stato. In particolare, le verifiche hanno cercato di evidenziare la capacità di comprensione delle domande, la conoscenza degli argomenti, lo sviluppo logico e la pertinenza delle risposte, la proprietà di linguaggio, la capacità di organizzazione, di collegamento e rielaborazione di un argomento. In particolare nel mese di maggio sono state svolte simulazioni della prima, seconda e terza prova ( adottata la tipologia B) in preparazione delle prove scritte. In Appendice B sono indicati i testi delle prove e le materie coinvolte. 12

PARTE TERZA: LE ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI SINGOLI DOCENTI Il presente documento contiene le relazioni finali relative alle discipline dell ultimo anno di corso. Queste sono redatte indicando i seguenti elementi: obiettivi disciplinari raggiunti (conoscenze, competenze, capacità) contenuti disciplinari e tempi dedicati a ciascun argomento/modulo metodi didattici (lezione frontale, interattiva, gruppi di lavoro ) mezzi e strumenti (testo adottato, videocassette, strumenti multimediali ) verifiche (tipologia delle prove effettuate) Di seguito sono riportate le Relazioni finali dei singoli docenti. 13

LINGUA E LETTERE ITALIANE RELAZIONE FINALE Prof.ssa Collodel Gisella La preparazione della classe è nel complesso sufficiente. Pochi allievi si sono distinti per l impegno, l interesse e la partecipazione conseguendo risultati più che positivi. Un allievo si è distinto per lo studio costante e l impegno ad approfondire gli argomenti raggiungendo una buona preparazione e risultati a volte eccellenti. Altri allievi hanno una preparazione modesta e superficiale anche a causa di uno studio discontinuo. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, pertanto in modo differenziato, i seguenti obiettivi: CONOSCENZE: - conoscenza delle coordinate letterarie dell Ottocento e del Novecento attraverso l analisi di autori, opere e movimenti letterari; - conoscenza dei caratteri essenziali del profilo degli autori più significativi attraverso l esame di un congruo numero di testi; - conoscenza delle relazioni che intercorrono tra gli autori e il contesto storico, socio-culturale e letterario di appartenenza; : COMPETENZE: - condurre un analisi sufficiente di un testo letterario individuando gli elementi stilistici e di contenuto che caratterizzano l opera e l autore; - contestualizzare sufficientemente opere analizzate in relazione all epoca storica, alla poetica dell autore e ai movimenti culturali di appartenenza; - utilizzare sufficienti abilità espressive in funzione di esposizioni ed argomentazioni orali. L esposizione scritta è per la maggior parte degli alunni sufficientemente corretta ed adeguata; alcuni alunni si esprimono in modo disorganico, elementare, non sempre corretto a causa di poco esercizio e carenze pregresse. CAPACITA : - utilizzare capacità di sintesi; - dimostrare alcuni autonomamente, altri con la guida dell insegnante, capacità di rielaborare i contenuti; - dimostrare sufficiente capacità di effettuare collegamenti con la storia e in alcuni casi con la filosofia e con altre espressioni artistiche: pittura teatro musica e cinema. SCELTE METODOLOGICHE Gli argomenti sono stati affrontati attraverso: - lezioni frontali; autori ed opere sono stati presentati fornendo schemi di riferimento cronologici e concettuali; - esercitazioni in classe e a casa con analisi testuali appunti schemi sintesi; - esercizi di commento su testi letterari e su articoli di giornale che hanno fornito materiale per la stesura di testi argomentativi; - recupero di nozioni e di competenze in itinere. 14

MATERIALI DIDATTICI - testo in adozione: G. BALDI-S. GIUSSO-M. RAZETTI-G. ZACCARIA, La letteratura. Paravia, volume 4-5-6. VERIFICHE - la tipologia delle prove scritte si è adeguata ai modelli previsti dall esame di stato: tema, analisi testuali, tema-saggio, articolo di giornale, questionari strutturati. - orale: interrogazioni individuali, interventi singoli, discussione guidata. CRITERI DI VALUTAZIONE - livello di sufficienza: scritto: pertinenza alla traccia e sviluppo degli argomenti proposti per linee essenziali con informazioni corrette; esposizione sintatticamente corretta anche se poco articolata; uso di lessico chiaro anche se limitato e sostanziale, correttezza ortografica. Orale: possesso dei contenuti nelle linee essenziali e competenze linguistiche semplici ma corrette. - livello superiore alla sufficienza: approfondimento dei contenuti, chiarezza, organicità e correttezza espositiva, rielaborazione personale degli argomenti. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1. L ETA ROMANTICA ( h 8 ) - Il romanzo in Italia nell età romantica - I Promessi Sposi e il romanzo storico: il quadro polemico del Seicento; l intreccio del romanzo; il sugo della storia e il rifiuto dell idillio; la Provvidenza e l ironia. Testi: Lettura di passi significativi dei Promessi Sposi confrontati con il Fermo e Lucia. A. MANZONI: Da I Promessi Sposi : La sventurata rispose. Cap X La redenzione di Renzo e la funzione salvifica di Lucia. Cap. XVII La conclusione del romanzo: paradiso domestico e promozione sociale. Cap. XXXVIII 2.L ETA POSTUNITARIA ( h 27) Lo scenario: storia, idee e letteratura - le strutture politiche, economiche e sociali della Destra e della Sinistra storica: vd. Programma di storia - le ideologie - il Positivismo - Il mito del progresso - Il rigore veristico Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano - Il Naturalismo francese: i fondamenti teorici, i precursori e la poetica di E. Zola. Testi: G. FLAUBERT: Da Madame Bovary I sogni romantici di Emma E. ZOLA: da Il romanzo sperimentale : Lo scrittore come operaio del progresso sociale. E. ZOLA: da L'Assomoir : L'alcool inonda Parigi - Il Verismo italiano: la poetica di Verga e di Capuana - Il Romanzo realista in Europa: caratteri del romanzo inglese e del romanzo russo. Testi: CH. DICKENS: da Tempi difficili : La città industriale 15

F.DOSTOIEVSKIJ: da Delitto e castigo : I labirinti della coscienza. L.TOLSTOJ: da Anna Karinina : Il suicidio di Anna - il Verismo: caratteri e poetica - L autore G. VERGA: La vita e la svolta verista la poetica dell impersonalità la tecnica narrativa di Verga l ideologia verghiana Il ciclo dei vinti: I Malavoglia: la vicenda, i temi, lingua e stile Mastro don Gesualdo: la vicenda e la religione della roba. Testi :Da I Malavoglia : I vinti e la fiumana del progresso Il mondo arcaico e l irruzione della storia I Malavoglia e la comunità del villaggio L abbandono del nido e la commedia dell interesse Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta La conclusione: l addio al mondo premoderno Da Le Novelle rusticane : La roba Libertà Da Mastro don Gesualdo : La morte di Mastro don Gesualdo 3.IL DECADENTISMO ( h.26 ) Lo scenario: cultura, idee e letteratura - l origine del termine decadentismo - la visione del mondo decadente - la poetica e le tecniche espressive del Decadentismo - temi e miti della letteratura decadente. Testi: P.VERLAIN: da Un tempo e poco fa : Languore C. BAUDELAIRE: da I fiori del male : Corrispondenze. - il romanzo decadente: caratteri del romanzo europeo e italiano Testi: C. HUYSMANS: da Controcorrente : La realtà sostitutiva. O. WILDE: La Vita Da Il ritratto di Dorian Gray : I principi dell estetismo Un maestro di edonismo L autore: G. D ANNUNZIO La vita L estetismo e la sua crisi Il superomismo e l influsso di Nietzsche Testi: Da Il Piacere : Un ritratto allo specchio Da Le vergini delle rocce : il programma politico del superuomo Da Alcyione : La pioggia nel pineto. I pastori L autore: G. PASCOLI La vita e la visione del mondo La poetica del fanciullino Le soluzioni formali L ideologia politica Testi: Da Il fanciullino : Una poetica decadente Da Myricae : Novembre X Agosto L assiuolo Da Canti di Castelvecchio : Il gelsomino notturno La grande proletaria si è mossa: il nazionalismo pascoliano 16

4. IL PRIMO NOVECENTO ( h 16 ) Lo scenario: storia, idee e letteratura - la situazione storica: l età giolittiana e l Italia in guerra ( vd. programma di storia) - l ideologia: la crisi del positivismo, la relatività e la psicanalisi - il romanzo del Novecento: nasce il romanzo psicologico L autore: I. SVEVO La vita La formazione culturale: Shopenhauer e Freud Il primo romanzo: Una vita : la vicenda e la figura dell inetto La coscienza di Zeno: le vicende, le novità strutturali, i personaggi, malattia e salute, le tecniche narrative. Testi: Da Una vita : Le ali del gabbiano Da La coscienza di Zeno : La morte del padre La salute malata di Augusta La profezia di un apocalisse cosmica. L autore: L. PIRANDELLO Vita e formazione La visione del mondo: il vitalismo e la trappola sociale La poetica: l umorismo La produzione: le novelle, i romanzi e il teatro: caratteri, temi e personaggi Testi: L umorismo: un arte che scompone il reale Da Novelle per un anno : Il treno ha fischiato Da Il Fu Mattia Pascal : La costruzione della nuova identità e la sua crisi, Lo strappo nel cielo di carta e la Lanterninosofia Da Uno, nessuno e centomila : Nessun nome Il giuoco delle parti ( lettura integrale ) 5. LA POESIA DEL NOVECENTO (h12) I contenuti sotto elencati verranno svolti presumibilmente dai primi giorni di maggio fino al termine delle lezioni. Il contesto storico del Primo Novecento La stagione delle avanguardie I Futuristi Testi: F. T. MARINETTI: I Manifesti del Futurismo Da: Zang tumb tuuum : Bombardamento Il contesto storico-culturale fino al secondo dopoguerra L autore: G. UNGARETTI La vita e la produzione poetica Testi: Da L Allegria : Veglia I fiumi Mattina Soldati L ermetismo: caratteri L autore: S. QUASIMODO La vita e la produzione poetica Testi: Da Acque e terre : Ed è subito sera Alle fronde dei salici Uomo del mio tempo 17

L autore: E. MONTALE La vita e la produzione poetica Testi: Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assolto Spesso il male di vivere ho incontrato Il Docente: Prof.ssa Collodel Gisella STORIA 18

RELAZIONE FINALE Prof.ssa Collodel Gisella La preparazione della classe è nel complesso soddisfacente. Un discreto gruppo di ragazzi ha manifestato interesse e impegno per lo studio degli argomenti ottenendo buoni risultati. Qualche allievo rimane a livelli sufficienti o modesti a causa di uno studio superficiale e discontinuo. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i i seguenti obiettivi : La classe ha acquisito: CONOSCENZE - conoscenza degli eventi generali e dei processi globali avvenuti dalla seconda metà dell ottocento al secondo dopoguerra, - conoscenza del linguaggio e della terminologia specifica della disciplina; La maggioranza degli alunni sa: COMPETENZE - inquadrare e analizzare un avvenimento storico nei suoi tratti essenziali; - utilizzare termini e concetti specifici nell ambito storico-culturale. La classe mediamente ha: CAPACITA - capacità di cogliere i rapporti causa ed effetto nelle loro articolazioni essenziali; - capacità di identificare somiglianze e differenze; - capacità sufficiente di considerare gli eventi storici nella loro complessità e nella interazione tra i fatti politici economici sociali e culturali; - capacità di esporre in modo chiaro e coerente i contenuti SCELTE METODOLOGICHE Gli argomenti e gli avvenimenti sono stati affrontati attraverso; - lezione frontale di presentazione con scaletta e schemi; - parziale lettura e commento in classe delle parti più complesse del manuale; - utilizzazione del manuale in adozione, con indicazioni per lo studio domestico; - risposta ai quesiti di chiarimento degli alunni e discussione collettiva sugli argomenti; - recupero in itinere con continui richiami e collegamenti con gli argomenti affrontati precedentemente. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato: M. Palazzo-M. Bergese: Clio Magazine. Fine Ottocento-il Novecento e l inizio del XXI secolo, vol. 2 B-vol.3A e 3B. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Sono stati utilizzati come prove di verifica: interrogazioni individuali, interventi, discussioni in classe, questionari strutturati e test a risposta multipla 19

CRITERI DI VALUTAZIONE Livello di sufficienza: - Conoscenza dei fondamentali eventi storici nel loro contesto spazio-temporale e nelle loro implicazioni di causa-effetto. - Capacità di esporre gli argomenti in modo complessivamente chiaro e coerente. Livello superiore alla sufficienza: - Sicuro possesso dei contenuti e utilizzo del linguaggio specifico. CONTENUTI DISCIPLINARI 1. L EUROPA NELL ETA INDUSTRIALE ( 21h) L Italia nell età della Destra e della Sinistra storica - La Destra storica al potere e il completamento dell unità - La Sinistra storica al potere, il governo Crispi e la crisi di fine secolo La seconda rivoluzione industriale - Confronto tra la prima e la seconda rivoluzione industriale - La catena di montaggio - Il capitalismo monopolistico e finanziario - La critica al progresso Le grandi potenze europee e internazionali - La Francia, la Germania e l Inghilterra nella seconda metà del XIX sec. - L espansione degli Stati Uniti e la nascita del Giappone moderno La spartizione imperialista del mondo - L imperialismo: cause, caratteri e manifestazioni - La spartizione dell Africa e dell Asia - La crisi delle relazioni internazionali 2. IL PRIMO NOVECENTO E LA GRANDE GUERRA ( h 20 ) La società di massa - Caratteri della società di massa - Il dibattito politico sociale - Le nuove ideologie: nazionalismo, razzismo e irrazionalismo L età giolittiana - Caratteri dell età e il decollo industriale italiano - Il doppio volto di Giolitti - La conquista della Libia e la crisi dell età giolittiana La prima guerra mondiale - Le cause del conflitto e l Italia in guerra - Gli avvenimenti dal 1915 al 1918 e i trattati di pace La rivoluzione russa - L impero russo dal 1800 ai primi anni del 1900 - Le tre rivoluzioni russe - La nascita dell URSS e il governo Lenin - L URSS di Stalin Il primo dopoguerra - I problemi del dopoguerra 20

- Il biennio rosso in Europa e uno sguardo alla situazione internazionale 3. LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE E I REGIMI AUTORITARI ( h 14 ) L Italia tra le due guerre: il fascismo - La crisi del dopoguerra e il biennio rosso in Italia - Nascita, evoluzione del fascismo e la marcia su Roma - La fase legalitaria e la dittatura fascista - La guerra d Etiopia e l alleanza con la Germania - L Italia antifascista La crisi del 29 - Gli anni ruggenti - Il Big Crash - Roosevelt e il New Deal La Germania tra le due guerre: il nazismo - La Repubblica di Weimar - L origine, l evoluzione e i caratteri del nazismo - Il 3 Reich - Economia e società durante il nazismo 4. IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE E IL DOPOGUERRA ( h 9 ) I contenuti sotto elencati verranno svolti presumibilmente dai primi giorni di maggio fino al termine delle lezioni Verso la guerra - Le cause del conflitto e uno sguardo alle tensioni internazionali - La guerra civile spagnola - La vigilia della guerra mondiale Il mondo in guerra - Gli anni di guerra: dalla guerra lampo al dominio nazista, dalla svolta del 1942-43 alla vittoria degli alleati nel 1945 - I progetti di pace e la resistenza in Italia Le origini della guerra fredda: caratteri generali Il dopoguerra in Italia e la costituente - La ricostruzione - Dalla monarchia alla repubblica. Il Docente: Prof.ssa Collodel Gisella LINGUA STRANIERA - INGLESE 21

RELAZIONE FINALE Prof.ssa Migliorini Graziana Classe 5 AM Testi Utilizzati: On Mechanics, Martelli-Creek, Minerva Italica Presentazione della classe: In questa classe, il programma è stato svolto abbastanza regolarmente, anche se a volte l insegnante è stata costretta a richiamare all attenzione alcuni alunni che hanno dimostrato poca autodisciplina e un impegno superficiale ed estemporaneo. Durante le ore di lezione si è cercato di recuperare parzialmente le difficoltà nel riutilizzo delle strutture grammaticali e si sono potenziate le quattro abilità linguistiche, conseguendo per la quasi totalità degli studenti risultati complessivamente accettabili. Per quanto concerne il profitto, emerge un ristretto gruppo di alunni che si è distinto per impegno e interesse costanti per la materia; questi hanno raggiunto risultati discreti sia per quanto concerne la conoscenza della lingua sia per le competenze nell uso della stessa. La rimanente parte della classe è riuscita a raggiungere un livello di preparazione quasi sempre accettabile anche se poco approfondita e priva di rielaborazione, a causa di un impegno e di una partecipazione poco attivi e costanti. Conoscenze: gli allievi conoscono: le fondamentali strutture grammaticali le funzioni linguistiche di base per interagire in modo autonomo in contesti comunicativi in L2 il lessico specifico degli argomenti trattati Abilità: gli allievi sono in grado di: comprendere in maniera globale testi orali e scritti di media difficoltà usare le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche acquisite esprimersi oralmente in modo sostanzialmente corretto dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e macchinari con un lessico appropriato. Competenze: in diversa misura, gli alunni possiedono competenze di ascolto, attenzione, comprensione ma la produzione è per lo più mnemonica. Metodo: la metodologia si è basata sull approccio comunicativo, con lo sviluppo graduale delle quattro abilità linguistiche: leggere, scrivere, parlare, comprendere. Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera in classe e gli alunni hanno avuto modo di svolgere varie tipologie di esercizi, anche in laboratorio multimediale, per poter acquisire una certa autonomia nell uso della lingua. In quest ultimo anno è stata data particolare importanza alla comprensione di testi orali e scritti e alla correttezza formale. Materiale didattico: libri di testo, riviste e fotocopie. 22

Tipi di verifiche: sono state svolte prove scritte e verifiche orali concernenti il lavoro svolto in classe. Le prove orali hanno riguardato argomenti di uso quotidiano e di civiltà, relazioni su argomenti specifici, risposta a domande di carattere generale e di argomento tecnico. Nelle prove scritte, gli alunni dovevano dare definizioni, fare descrizioni e trattazioni sintetiche su argomenti tecnici. Argomenti trattati Modulo 1: Modulo 2: What is a computer? How does it work? What is the Internet? C.A.D. C.A.M. The good, the bad and google. What is a robot? Industrial robots : pros and cons. Machine-tools. CNC machine-tools. The robotic arm. Sources of Energy Solar Energy Alternative energy sources. Nuclear Power and Environment Safety at work. Hazards in workshops Electrical hazards. How car engines work. Diesel engine. Green cars. Conegliano, 15 maggio 2012 Il Docente: Prof.ssa Graziana Migliorini ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO 23

RELAZIONE FINALE Prof. Gian Paolo Pradella Il programma è stato svolto cercando di raggiungere gli obiettivi realisticamente perseguibili nell'esiguo tempo a disposizione: due sole ore settimanali, per un totale di circa 60 ore nell anno scolastico. Si è cercato di collegare gli istituti studiati a fattispecie concrete in modo da ottenere un migliore coinvolgimento e una più attiva partecipazione da parte degli studenti che hanno, mediamente, dimostrato sufficiente interesse per la disciplina anche se, a volte, senza la partecipazione attiva al dialogo educativo. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione iniziale miravano a: acquisire i contenuti specifici della disciplina (conoscenze); decodificare, organizzare e rielaborare i contenuti degli argomenti di studio (competenze); esporre in forma chiara i contenuti essenziali della disciplina utilizzando gli strumenti dell analisi e della sintesi (capacità). Nel corso dell anno scolastico sono stati conseguiti i seguenti risultati: CONOSCENZE: L allievo conosce, con diversi livelli di approfondimento, la nozione giuridica di imprenditore e di impresa, sa classificare e distinguere i vari tipi di imprenditori, conosce la nozione di contratto di società e i caratteri fondamentali dei vari tipi di società, conosce gli aspetti essenziali del contratto di lavoro subordinato e della legislazione sociale. Per quanto riguarda economia industriale sa che cosa si intende per attività economica e conosce la nozione di sistema azienda con la sua organizzazione, le varie operazioni e aree della gestione. Conosce inoltre l impostazione per la rilevazione e contabilità aziendale che ha come obiettivo il Bilancio d Esercizio e la sua analisi. Comprende quindi il significato di patrimonio, di costi e ricavi, per giungere ad una semplice analisi patrimoniale-finanziaria ed economica dell azienda. Conosce per grandi linee la Breakeven analysis e l approccio ad una gestione aziendale programmata e controllata. COMPETENZE: Gli allievi sono, mediamente, in grado di interpretare la normativa civilistica e di cogliere le principali problematiche economico-aziendali. CAPACITA': La maggior parte degli allievi espone gli elementi essenziali della disciplina utilizzando un linguaggio giuridico-economico appropriato e sono in grado di risolvere semplici casi proposti. METODOLOGIE: Presentazione degli argomenti da trattare evidenziando, il più possibile, i collegamenti con la realtà (per stimolare curiosità ed interesse). Lezione frontale con coinvolgimento della classe e discussione guidata, chiarimenti degli eventuali quesiti o dubbi per consentire di cogliere 24

l essenza e la finalità degli argomenti oggetto di studio. MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo: Diritto ed economia industriale G. Baccelli C. Robecchi, Ed. Scuola & Azienda; appunti dell'insegnante. TIPOLOGIE DI PROVE: Le verifiche formative sono state prevalentemente orali; quelle sommative sia orali che scritte. SVILUPPO TEMPORALE E INDICAZIONI SINTETICHE SUL PROGRAMMA SVOLTO: SETTEMBRE: il rapporto di lavoro subordinato (cenni a: i collaboratori dell imprenditore lavoratori subordinati e lavoratori autonomi; i contratti di lavoro collettivi ed individuali; la cessazione del rapporto di lavoro); OTTOBRE: l imprenditore; il piccolo imprenditore e l imprenditore agricolo; l imprenditore commerciale e lo statuto dell imprenditore commerciale; NOVEMBRE: l'azienda e i segni distintivi; le creazioni dell ingegno; le invenzioni; il know how; l avviamento; DICEMBRE: le società in generale; il contratto di società e i diversi tipi di società; GENNAIO: le società di persone e le società di capitali; FEBBRAIO: le società di capitali S.p.a. e S.r.l. (in particolare per la società per azioni solo il modello tradizionale di governance); MARZO: il sistema azienda e la sua organizzazione; APRILE: la gestione delle aziende; il bilancio d esercizio; MAGGIO: l analisi del bilancio d esercizio; la Break-even analysis; GIUGNO: l attività di programmazione e controllo. Conegliano, 15 maggio 2012 Gli studenti: L insegnante Gian Paolo Pradella 25

MATEMATICA RELAZIONE FINALE Prof.ssa: Manoppella Maria Teresa L attenzione e l interesse dimostrati da gran parte degli allievi durante le lezioni, almeno fino alla prima metà dell anno scolastico, hanno permesso al docente un impostazione metodologica unitaria di tutte le attività finalizzate al raggiungimento di gran parte degli obiettivi programmati. La partecipazione attiva è stata invece limitata ad un ristretto numero di allievi che hanno contribuito a vivacizzare l attività didattica con interventi significativi e pertinenti. Per quanto riguarda i contenuti, nel corso del I trimestre è stato lasciato ampio spazio al recupero del calcolo differenziale, non adeguatamente approfondito nel corso del IV anno, e allo studio di funzioni. Nel secondo periodo dell anno invece, a causa del profitto degli allievi diminuito con la crescente difficoltà degli argomenti trattati e per il loro impegno non adeguato e discotinuo, i tempi previsti per lo svolgimento del blocco tematico relativo agli integrali sono stati dilatati. Pertanto, al fine di garantire a tutti gli allievi un livello minimo di conoscenze e per stimolare la comprensione e la rielaborazione degli argomenti, durante le lezioni sono state predisposte esercitazioni collettive guidate. Il percorso logico- deduttivo programmato è stato effettuato in maniera autonoma e consapevole solo da pochi allievi che hanno ottenuto risultati mediamente buoni. Per gli altri invece il profitto conseguito è stato appena sufficiente e in alcuni casi non sufficiente a causa di una preparazione incompleta o non adeguatamente approfondita. Solo un allievo nell arco di tutto il triennio ha effettuato il percorso cognitivo in maniera completa, approfondita e attenta nella rielaborazione personale dei contenuti sia nell ambito teorico che operativo. Considerate le finalità generali del corso e la programmazione didattica disciplinare e personale, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gran parte degli allievi conosce i temi fondamentali affrontati nel corso di questo anno scolastico, almeno per quanto riguarda i contenuti minimi, ma molto diversificati si presentano il livello di assimilazione e il grado di approfondimento degli stessi. COMPETENZE Gli allievi, sia pure a diversi livelli di correttezza e completezza nel calcolo e di autonomia nella scelta dei metodi adeguati, sono in grado di applicare le conoscenze acquisite; pochi di loro sanno esprimere le stesse utilizzando la terminologia e il simbolismo specifici della disciplina. CAPACITA In situazioni di media difficoltà gli allievi sanno, sempre a diversi livelli, operare semplici collegamenti tra i vari temi trattati e sanno utilizzare gli strumenti dell analisi per risolvere esercizi e problemi. Se guidati, sanno condurre la dimostrazione dei teoremi fondamentali dell analisi e /o fornirne un adeguata interpretazione geometrica. 26