Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012. Professor Flavio Pressacco

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Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012 Professor Flavio Pressacco

Dalla Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito La crisi finanziaria del 2007-2009 scaturisce, in sintesi, dagli eccessi della finanza Usa sul fronte delle cartolarizzazioni: liberalizzazione, emissione di carta senza adeguati fondamentali, merito di credito deresponsabilizzato. Crisi di Fiducia nel sistema : i bilanci pubblici di molti Paesi assorbono i fallimenti bancari. L Italia si distingue per l assenza di criticità su questo fronte. Il modello della public company esce fortemente indebolito nel garantire l integrità aziendale nel medio lungo termine.

Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito La recessione conseguente ha anch essa contribuito a peggiorare i ratios del bilancio pubblico. Nell area euro molti Paesi si sono ritrovati senza copertura da parte della banca centrale, con disavanzi elevati e debito crescente. Situazione dell Italia: a. Elevatissimo debito pubblico precedente, b. Nessun salvataggio bancario, c. Controllo dei conti pubblici nel triennio 2009-2011. In Italia i governi non hanno cercato di ridurre strutturalmente lo stock di Debito. Abbiamo assistito ad una politica di galleggiamento con finalità elettoralistiche che, dinanzi alle crisi finanziarie globali non ha impedito che il rapporto Debito/Pil giungesse a noi sui massimi storici.

Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito La recente crisi ha evidenziato una drastica riduzione del tempo a disposizione. Tale fase ha coinciso con una debolezza di natura non parlamentare ma di visione strategica da parte del Governo e, sullo sfondo, un contesto di bassa crescita economica. I nostri politici hanno una grande opportunità spinti dall emergenza. Far accettare ai cittadini provvedimenti importanti: a. Riduzione costi pubblica amministrazione, b. Assestamento definitivo sistema pensionistico, c. Liberalizzazioni. Non sono peggiorati in termini relativi i fondamentali dell Italia rispetto al resto d Europa ma il calo di fiducia ha evidenziato la debolezza legata alla globalizzazione del suo elevato Debito pubblico.

Dalla Crisi Finanziaria alla Crisi del Debito Quanto accaduto ha evidenziato: - La difficile coabitazione tra unione valutaria e autonomia fiscale nazionale, - Le responsabilità legate alla progressiva globalizzazione del Debito Pubblico italiano ed all indisponibilità di una banca centrale nazionale, - L accelerazione richiesta al processo decisionale della politica dinanzi alla pressione dei mercati.

Disoccupazione in Italia e nel mondo

Disoccupazione area euro

Tassi di disoccupazione

Ma il risultato è stato quello di mettere in mano a persone non sempre competenti e in qualche caso disoneste una vera e propria bomba finanziaria. Essa è esplosa nel 2008. Gli effetti debbono ancora essere valutati anche se un primo bilancio si può fare

Lo scenario globale TREND RECENTI Rallentamento diffuso dell attività economica, trainata dai paesi industrializzati. Indebolimento dei prezzi delle materie prime. Un numero sempre più esiguo di paesi sta stringendo la politica monetaria. La maggior parte dei paesi industrializzati mantiene politiche ultra-espansive. La restrizione fiscale prosegue nell area euro e nel Regno Unito, ma non in Giappone e negli Stati Uniti. SCENARIO L economia globale percorre un sentiero di crescita modesta, con rischi significativi di recessioni locali (più elevati nell area euro). Le pressioni inflazionistiche dovrebbero essere in fase di remissione temporanea. Manteniamo uno scenario cauto per il medio termine, in assenza di miglioramenti sul fronte degli squilibri internazionali.

Il rallentamento dell attività economica Crescita del PIL, % a/a 15 10 5 0 Stati Uniti Cina Area Euro Giappone Fonte: Bloomberg -5 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3-10 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La crescita economica nei principali paesi ha evidenziato un rallentamento nella prima parte del 2011. Il Giappone ha ovviamente risentito degli effetti del terremoto, mentre Stati Uniti ed Area Euro registrano una crescita inferiore al 2%. La Cina resta su livelli di crescita ben più elevati, ma comunque in leggero calo.

Area euro: la crisi del debito pesa sulla crescita Le tensioni sui conti pubblici e la crisi del debito sovrano pesano sulle prospettive di crescita dell intera zona euro. Nel 2012 la crescita media AE frenerà dall 1,8% all 1,0%. Germania, Francia e Olanda cresceranno sopra la media, mentre la crescita attesa per la Spagna è dello 0,7%. In Italia, l economia sarà pressoché stagnante (0,3%). La crescita si aggirerà sui livelli del 2011 in Irlanda (0,6%), mentre Grecia e (in minor misura) Portogallo rimarranno in recessione. La domanda mondiale offrirà progressivamente minor supporto alle esportazioni dell area euro. Le prospettive per la domanda interna sono poco brillanti. 1. l urgenza di consolidamento fiscale ha portato all anticipo di misure correttive al 2012 (circa l 1,6% del PIL in Italia, 0,5% in Francia, 0,3% in Spagna); 2. l incertezza spinge famiglie e imprese a rivedere e/o posticipare i piani di spesa; 3. il crollo dei rendimenti azionari ed obbligazionari avrà un effetto su ricchezza e consumi; 4. le tensioni di mercato mettono pressione sui costi di finanziamento e le banche potrebbero ricominciare a stringere le condizioni al credito.

Debito pubblico e crescita economica tra 1960 e 2008.

Area Euro: rallenta anche la Germania... La crescita del PIL in Europa 6 4 2 0 Area Euro Italia Germania previsioni Intesa Sanpaolo -2-4 -6-8 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: Bloomberg Sebbene da livelli di crescita più elevati, rallenta anche l economia tedesca, complice un minor contributo dalla domanda estera netta. L Italia registra una crescita inferiore alla media dell area Euro, verso un biennio di stagnazione.

BCE: ancora misure non convenzionali Il 6 ottobre la BCE ha mantenuto invariati i tassi d interesse all 1,5%, ma ha reintrodotto il programma di acquisto di covered bond e due aste a 12 e a 13 mesi, ad ammontare illimitato. Il nostro scenario centrale stima tassi fermi fino a metà 2012; un taglio dei tassi non può essere escluso qualora le condizioni macro dovessero ulteriormente peggiorare. 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 gen 08 lug 08 gen 09 Previsioni tasso BCE lug 09 gen 10 lug 10 Previsioni Intesa Sanpaolo gen 11 lug 11 gen 12 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 mag 10 BCE: acquisti Titoli di Stato BCE: acquisti titoli di stato (stock) BCE acquisti settimanali titoli di stato (variazioni) ago 10 nov 10 feb 11 mag 11 ago 11 Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo Fonte: Bloomberg

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La crisi del debito: un problema che viene da lontano Area euro: rendimento a 2 anni dei principali paesi 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Fonte: Bloomberg Austria Finlandia Germania Irlanda Olanda Spagna Belgio Francia Grecia Italia Portogallo 1995-1999 la convergenza: il processo di allineamento dei tassi d interesse delle diverse economie impegnate nella costituzione dell area euro ha portato i rendimenti dei titoli dei paesi coinvolti ad allinearsi a quelli del paese leader, ossia la Germania. I tassi, appiattiti su quelli tedeschi per 10 anni, hanno poi preso strade differenti con l esplosione della crisi del debito e sono più dispersi oggi, con una moneta unica, rispetto a quanto non fossero 15 anni fa.

Aumenta la tensione: salgono CDS e rendimenti... CDS e rendimenti segnalano un forte aumento della tensione nelle ultime settimane. I CDS per i paesi periferici e semiperiferici segnalano una stabilizzazione della percezione del rischio, anche se su livelli decisamente elevati. L assunzione di responsabilità che hanno segnalato soprattutto Germania e Francia come guida nella gestione della crisi sposta indirettamente i rischi dalla periferia al centro. Costo della protezione (in pb) Rendimenti a 10 anni (%) 1100 900 24 19 Grecia Irlanda Italia 700 14 500 300 Irlanda Portogallo Italia Spagna 9 100 mag 11 giu 11 lug 11 lug 11 ago 11 set 11 Fonte: Bloomberg 4 mag 11 mag 11 giu 11 lug 11 ago 11 set 11 Fonte: Bloomberg

Aumenta la tensione... ma anche per i paesi core CDS e rendimenti segnalano un forte aumento della tensione nelle ultime settimane. La crisi è arrivata al cuore dell area euro: in rialzo il costo per la protezione e i rendimenti anche dei paesi core. 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 Costo della protezione (in pb) Rendimenti a 10 anni (%) Germania Olanda Austria Finlandia Francia mag 11 giu 11 lug 11 lug 11 ago 11 set 11 Fonte: Bloomberg 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 Germania Austria Francia Olanda Finlandia mag 11 mag 11 giu 11 lug 11 ago 11 set 11 Fonte: Bloomberg

Il forte rialzo del premio al rischio sull Italia... 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 03 gen 03 feb Spread sul Bund, scadenza 10 anni Italia Spagna Belgio 03 mar 03 apr 03 mag Francia 03 giu 03 lug 03 ago 03 set 03 ott 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 Fonte: Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg; Dati al 26.10.2011 in punti base Lo spread tra il rendimento del BTP e del Bund segnala che il premio per il rischio Italia si è allargato ed è superiore a quello della Spagna. L Italia ha lo spread più alto tra i Paesi che non hanno fatto ricorso agli aiuti europei.

Italia: crisi di liquidità, non di solvibilità PUNTI DI FORZA L Italia avrà un surplus primario già quest anno, che aumenterà ulteriormente nel 2012. Si raggiungerà un sostanziale pareggio di bilancio dal 2013-14. Il rapporto debito/pil è visto in calo già dal 2012. La vita media del debito è piuttosto lunga; pertanto l impatto dello shock sui tassi sarà molto graduale (100pb=+0,4% di PIL in 2 anni). C è spazio per misure straordinarie per ridurre il debito (privatizzazioni, patrimoniale). CRITICITÀ Sostanziale stagnazione del PIL sull orizzonte 2011-13. Al 120%, il rapporto debito/pil è il secondo più alto nell eurozona, il che implica elevate esigenze di rollover annuale. Il programma di scadenze tra T4. 2011 e 2012 è molto pesante; ciò aumenta la sensibilità dello spread al clima di fiducia degli investitori. La credibilità del governo è stata minata da conflitti interni e mancanza di iniziative forti in tema di crescita.

Uk Spagna Italia USA Belgio Germania Francia Portogallo Olanda Austra Grecia Irlanda Finlandia USA Finlandia Germania Portogallo Olanda Irlanda Spagna Belgio Grecia Francia Austra Italia Uk Italia: crisi di liquidità, non di solvibilità La ripartizione della domanda sta cambiando, con un aumento degli acquisti da parte dei residenti e un forte calo dei non residenti. Il calo della domanda dall estero sta ponendo sotto stress il sistema. Vita media a scadenza del debito pubblico (anni) 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Diversamente dagli altri Governi europei, il Tesoro italiano non ha ridotto la vita media del debito negli anni più recenti. Fonte: FMI, Fiscal Monitor, Settembre 2011 Debito pubblico detenuto da non residenti (% del debito totale) Un supporto sta arrivando dal Securities Markets Programme della BCE, che ha assorbito circa 160 miliardi di bond dei PIIGS. 100 80 60 40 20 0 Fonte: FMI, Fiscal Monitor, Settembre 2011