Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = log(1 + x 2 y) lim x 2 x

Documenti analoghi
Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = tan(2x 2 + 3y 2 )

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = log 1 + (x y 2 ) x 2.

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del xy + 2x + 2y + 2xy + 2x + 2y + sin

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito A del f(x, y) = x 2 + y 2

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del A

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del y 2

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = sin( x 2 + 2y 2 )

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = 2 x 2 y 2 x y 2 + x y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = x 2 + 2y 2 x 3 y 3

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del f(x, y) = x sin y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del A. f(x, y) = x + y 2 + log(x y)

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito A del f(x, y) = arctan xy + x + y

Soluzione della prova scritta di Analisi Matematica II del 15 Aprile 2009 (Ingegneria Edile e Architettura)

ESERCIZI SU MASSIMI E MINIMI DI FUNZIONI IN PIÙ VARIABILI. m(x, y, z) = (2x 2 + y 2 )e x2 y 2, f(x, y) = (y x 2 )(y x2. f(x, y) = x 3 + (x y) 2,

Alcuni esercizi risolti da esami di anni passati

Analisi Matematica 2 (Corso di Laurea in Informatica)

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 2018

A Analisi Matematica 2 (Corso di Laurea in Informatica) Simulazione compito d esame

COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA A.A Primo appello del 5/5/2010

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo compito in itinere 30 Giugno 2016

Corso di Laurea in Informatica/Informatica Multimediale Esercizi Analisi Matematica 2

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica 3 Dott.

Estremi vincolati, Teorema del Dini.

Analisi 4 - SOLUZIONI (compito del 29/09/2011)

1 Note ed esercizi risolti a ricevimento

Estremi vincolati, Teorema del Dini.

Soluzione del Il campo è irrotazionale, come si verifica facilmente poiché xy (1 xy) log(1 xy) y 1 xy. y 1 xy. y < 1 x per x > 0,

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 29 settembre 2012

Alcuni esercizi: funzioni di due variabili e superfici

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima.

Analisi Matematica 2: Scritto Generale, Cognome e nome:...matricola:...

ISTITUZIONI DI MATEMATICHE II

Esame di Analisi Matematica 2 25/2/2013 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 2012/2013

Esercizi su estremi vincolati e assoluti

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.

= 2x 2λx = 0 = 2y 2λy = 0

1. Riconoscere la natura delle coniche rappresentate dalle seguenti equazioni e disegnarle:

Campi conservativi e forme esatte - Esercizi svolti

Fondamenti di Analisi Matematica 2 - a.a. 2016/2017 Primo appello

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST)

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 +

Soluzioni degli esercizi proposti nella sessione estiva Terni Perugia. F NdS. div F = 2 div F dxdydz = 2volume (V ) = 36π.

Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 2016/2017

ESERCIZIO SVOLTO N 1 ESERCIZIO SVOLTO N 2. Determinare e rappresentare graficamente il dominio della funzione

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

Massimi e minimi vincolati

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del

CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I E II MODULO, II MODULO II PROVA SCRITTA DI GENNAIO 2006: SOLUZIONI

1 Limiti e continuità

Universita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006. Matematica 2 (Analisi)

ARGOMENTI MATEMATICA PER L INGEGNERIA

Statistica Matematica e Trattamento Informatico dei Dati. Analisi Matematica 3. Esercizi svolti nelle lezioni. V. Del Prete

Esercizi sulle funzioni di due variabili: parte II

DIARIO DELLE LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II Corso di laurea in Ingegneria Clinica Canale PZ A.A. 2017/2018 Codocente: Dott. Salvatore Fragapane

ESAMI E ESERCITAZIONI A.A. 2010/11. Calcolare la lunghezza del grafico di f. Suggerimento: ricordare che, se h(u) è una funzione continua e.

Università degli Studi di Bergamo Matematica II (5 e 7,5 crediti) 18 febbraio 2010 Tema A

Istituzioni di Analisi 2 (programma, domande ed esercizi)

Analisi Matematica 2: Scritto Generale, , Versione A. Cognome e nome:...matricola:...

g(x, y) = b y = h 1 (x), x I 1 oppure x = h 2 (y), y I 2 riconducendosi alla ricerca degli estremanti di una funzione in una sola variabile:

Risoluzione del compito n. 1 (Febbraio 2018/1)

Campi vettoriali. 1. Sia F (x, y) = ye x i + (e x cos y) j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste.

Modulo di Matematica

Argomento 7 - Studi di funzioni Soluzioni Esercizi

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione

Corsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II. Padova, 26.1.

Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 2011/2012

es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 somma Analisi Matematica 2: Primo Parziale, , Versione A Cognome e nome:...matricola:...

Analisi Matematica 2 Ingegneria Gestionale Docenti: B. Rubino e R. Sampalmieri L Aquila, 21 marzo 2005

sen n x( tan xn n n=1

Soluzione. Il dominio E consiste nella parte di spazio contenuta nella sfera ma esterna al cono rappresentata in Figura 1. Infatti

ANALISI MATEMATICA II 6 luglio 2010 Versione A

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del log 1 + x2 y 2

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Totale

Anno Accademico Corso di Laurea in Scienze biologiche Prova scritta 1 di Istituzioni di Matematiche del 13 febbraio 2007 COMPITO A

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 19/06/2010 A

Corsi di laurea in ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica Prova scritta di Fondamenti di Analisi Matematica II. Padova, 19.9.

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 2015/2016

Analisi II, a.a Soluzioni 4

ANALISI MATEMATICA 2 ING. GESTIONALE prof. Daniele Andreucci Prova tecnica del 17/01/2017

Esercitazioni di Matematica

ANALISI MATEMATICA II PROVA DI TEORIA (23/6/2009)

ESERCIZI DI ANALISI II Ingegneria Civile e dei Trasporti (M-Z) a.a. 2006/2007

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo Appello 7 Settembre 2016

Analisi Vettoriale - Primo esonero - 26 ottobre 2006

Prove d Esame A.A. 2012/2013

Modulo di Matematica

ANALISI MATEMATICA 2 ING. ENERGETICA prof. Daniele Andreucci Prova tecnica del 05/02/2019

1 Limiti di funzioni di più variabili

Massimi e minimi vincolati

Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 2012 Uno svolgimento

Foglio 3 Esercizi su forme differenziali lineari ed integrali di seconda specie (alcuni con cenno di soluzione).

TEMA 1. F (x, y) = e xy + x + y.

Transcript:

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del -7-14 Esercizio 1. (14 punti) Data la funzione = log(1 + x y) i) determinare il dominio e studiare l esistenza del ite (x,y) (,) x x ii) determinare massimo e minimo di su Ω = { (x, y) R : x + (y 1) 1, y 1 }. Esercizio. (1 punti) Data la curva (γ, I), con I = [ π, π ] e parametrizzazione i) dire se è regolare; γ : [ π, π ] ( ( R, γ(t) = sin(t), t + π ) ) ii) usare il Teorema del Rotore per calcolare l area dell insieme D deitato dal sostegno di (γ, I), dall asse delle ascisse e dalla retta x = 1. Esercizio 3. (1 punti) Data la superficie Σ = { (x, y, z) R 3 : x + y = arctan z } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = ii) calcolare il volume del solido V = { (x, y, z) R 3 : x + y arctan z, z 1 }. ( π,, 1 ); 1

Svolgimento Esercizio 1. Data la funzione = log(1 + x y) i) determinare il dominio e studiare l esistenza del ite (x,y) (,) x x Il dominio della funzione è determinato dall insieme ed è rappresentato nella figura 1. Dom(f) = { (x, y) R : 1 + x y > } 4 4 Figure 1: Il dominio di f. Per studiare il ite, osserviamo innanzitutto che (, ) è un punto interno al dominio, e possiamo quindi considerare tutte le possibili direzioni di avvicinamento al punto. Iniziamo a studiare dunque il ite lungo le rette {y = λx} con λ R, e restringendoci ai punti per cui x >. Si trova y=λx, (x,y) (,) x x = log(1 + λx 3 ) x + x = x dove abbiamo usato log(1 + t) t per t. Se il ite esiste è dunque uguale a. Tuttavia, il ite notevole che abbiamo usato prima per il logaritmo, ci suggerisce che se usiamo la restrizione {y = x} con x > otteniamo Dunque il ite non esiste. y= x, (x,y) (,) x x = log(1 + x x) x + x = 1. x

ii) determinare massimo e minimo di su Ω = { (x, y) R : x + (y 1) 1, y 1 }. L insieme Ω è quello raffigurato nella Figura, e osserviamo che è interamente contenuto nel dominio della funzione. 3..5. 1.5 1..5. Figure : L insieme Ω Per studiare massimo e minimo assoluto di f su Ω dobbiamo considerare i valori che la funzione assume sui punti critici liberi interni a Ω, sui punti critici vincolati al bordo di Ω, e sugli eventuali spigoli del bordo e punti di non derivabilità della funzione. La funzione f è sempre differenziabile nei punti del dominio. Passiamo quindi alla ricerca dei punti critici liberi, che sono soluzioni del sistema xy 1+x y = x 1+x y = 1 + x y > Risolvendo il sistema si trova che i punti critici liberi sono tutti i punti della forma P = (, y ). Passiamo allo studio di f sul bordo. Il bordo di Ω ha due spigoli e consiste di due pezzi, il segmento e la semi-circonferenza Q 1 = (1, 1) e Q = ( 1, 1) Γ 1 = {y = 1, 1 x 1} Γ = {x + (y 1) = 1, y 1} Studiamo il comportamento su Γ 1 con il metodo diretto, usando la parametrizzazione γ 1 (t) = (t, 1), t [ 1, 1] Componiamo con f e otteniamo la funzione di una variabile g 1 (t) = f(γ 1 (t)) = log(1 + t ), t [ 1, 1] 3

Poiché g 1 (t) = t, troviamo che l unico punto critico è t 1+t =. Aggiungendo i punti estremi del segmento [ 1, 1], annotiamo dunque i punti di interesse Q 3 = γ 1 () = (, 1), γ 1 ( 1) = Q e γ 1 (1) = Q 1. Per studiare il comportamento su Γ usiamo il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Infatti Γ è curva di livello della funzione G(x, y) = x + (y 1). Quindi dobbiamo quindi cercare soluzioni (x, y, λ) del sistema xy 1+x y = λx x 1+x y = λ(y 1) x + (y 1) = 1 e considerare solo soluzioni con y 1. Analizzando la prima equazione, otteniamo che il sistema è equivalente a x x = y x 1+x = λ(y 1) y = λ 1+x y x = λ(y 1) x + (y 1) 1+x = 1 y x + (y 1) = 1 e quindi a e infine x = λ = y {, } x = λ = y {, } x λ = y 1+x y x = y(y 1) x + (y 1) = 1 x λ = y 1+x y x = y(y 1) 3y 4y = Dal primo gruppo di soluzioni dobbiamo escludere y =, e dunque troviamo solo (, ) che, essendo λ =, è un punto critico libero, e infatti è del tipo P. Imponendo y 1 nel secondo sotto-sistema, troviamo che l ultima equazione ha soluzione y = 4 3, e dunque troviamo i punti critici vincolati ( ) ( ) Q 4 = 3, 4 e Q 5 = 3 3, 4. 3 I valori che dobbiamo confrontare sono dunque f(p ) = f(, y ) =, f(q 1 ) = f(q ) = log(), f(q 3 ) =, f(q 4 ) = f(q 5 ) = log per cui il massimo di f è log ( 59 7) e il minimo è. ( ) 59 7 4

1..5.5 1 8 6 4 Esercizio. Data la curva (γ, I), con I = [ π, π ] e parametrizzazione [ γ : π, π ] ( ( R, γ(t) = sin(t), t + π ) ) i) dire se è regolare; Dobbiamo vedere se esiste t ( π, π ) tale che γ (t) =. Derivando le componenti di γ(t) otteniamo γ (t) = cos(t) ( ) t + π che si annulla solo per t = π. Essendo questo valore non interno a I, concludiamo che γ è regolare. ii) usare il Teorema del Rotore per calcolare l area dell insieme D deitato dal sostegno di (γ, I), dall asse delle ascisse e dalla retta x = 1. Studiamo la curva (γ, I). La curva non è chiusa e il suo sostegno è l insieme nella figura 3, con estremi γ( π ) = ( 1, ) = P e γ( π ) = (1, π ) = Q. Usando il Teorema del Rotore si ottiene Area(D) = Figure 3: Il sostegno della curva (γ, I) D 1dxdy = L(F, + D) per campo F = (F 1, F ) definito su R con la proprietà che rot(f) = 1, e + D è il bordo di D parametrizzato in senso anti-orario. Dalla definizione di D troviamo quindi che con Γ dato dal sostegno di (γ, I), D = Γ Γ 1 Γ Γ 1 = {y =, 1 x 1} 5

parametrizzato da e parametrizzato da Dalla scelta delle parametrizzazioni segue che = 1 1 γ 1 (t) = (t, ), t [ 1, 1], Γ = { x = 1, y π } γ (t) = (1, t), t [, π ]. Area(D) = L(F, + D) = L(F, γ 1 ) + L(F, γ ) L(F, γ) = π F 1 (t, ) dt + π F (1, t) dt π (F 1 (γ(t)) cos(t) + F (γ(t))(t + π ) ) dt Per semplificare i calcoli, scegliamo F(x, y) = (, x), per cui sostituendo nei tre integrali troviamo π Area(D) = + π 1 dt π ( ) π = π sin(t) t cos(t) π (t + π ) sin(t) dt = + π cos(t) π π = π 4. Esercizio 3. Data la superficie Σ = { (x, y, z) R 3 : x + y = arctan z } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = ( π,, 1 ); La superficie Σ è scritta come insieme di livello della funzione differenziabile che verifica F (x, y, z) = x y 1 1+z F (x, y, z) = x + y arctan z ( ) π e in particolare F (P ) = F,, 1 = π 1 Quindi P è un punto regolare per Σ, e l equazione cartesiana del piano tangente a Σ in P è data da ( ) π π x 1 (z 1) =. ii) calcolare il volume del solido V = { (x, y, z) R 3 : x + y arctan z, z 1 } 6

Si tratta di un solido di rotazione della forma { (x, y, z) R 3 : a z b, x + y g (z) } dove b = 1, g(z) = arctan z, e dunque z, ossia a =. Possiamo quindi applicare la formula Volume(V ) = b a πg (z) dz = 1 ( π arctan z dz = π z arctan z 1 ) log(1 + 1 z ) = π 4 π log. 7

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del -7-14 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle. Esercizio 1. (14 punti) Data la funzione = log(1 + xy ) i) determinare il dominio e studiare l esistenza del ite (x,y) (,) y x ii) determinare massimo e minimo di su Ω = { (x, y) R : (x 1) + y 1, x 1 }. Esercizio. (1 punti) Data la curva (γ, I), con I = [ π, π ] e parametrizzazione i) dire se è regolare; γ : [ π, π ] (( R, γ(t) = t + π ) ), sin(t) ii) usare il Teorema del Rotore per calcolare l area dell insieme D deitato dal sostegno di (γ, I), dall asse delle ordinate e dalla retta y = 1. Esercizio 3. (1 punti) Data la superficie Σ = { (x, y, z) R 3 : x + y = log(1 + z) } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = ii) calcolare il volume del solido ( V = { (x, y, z) R 3 : x + y log(1 + z), z e 1 }.,, e 1 ); 8

Svolgimento Esercizio 1. Data la funzione = log(1 + xy ) i) determinare il dominio e studiare l esistenza del ite (x,y) (,) y x Il dominio della funzione è determinato dall insieme ed è rappresentato nella figura 4. Dom(f) = { (x, y) R : 1 + xy > } 4 4 Figure 4: Il dominio di f. Per studiare il ite, osserviamo innanzitutto che (, ) è un punto interno al dominio, e possiamo quindi considerare tutte le possibili direzioni di avvicinamento al punto, restringendoci ai punti per cui x >. Iniziamo a studiare dunque il ite lungo le rette {y = λx} con λ R con x >. Si trova y=λx, (x,y) (,) y x = log(1 + λ x 3 ) x + λx = x dove abbiamo usato log(1 + t) t per t. Se il ite esiste è dunque uguale a. Proviamo a dimostrarlo scrivendo y x xy y x = y x dove abbiamo usato la disuguaglianza log(1 + t) t per t. Poiché (x,y) (,) y x = si ha in effetti che il ite esiste ed è. 9

ii) determinare massimo e minimo di su Ω = { (x, y) R : (x 1) + y 1, x 1 }. L insieme Ω è quello raffigurato nella Figura 5, e osserviamo che è interamente contenuto nel dominio della funzione. 1.5 1..5..5 1. 1.5 Figure 5: L insieme Ω Per studiare massimo e minimo assoluto di f su Ω dobbiamo considerare i valori che la funzione assume sui punti critici liberi interni a Ω, sui punti critici vincolati al bordo di Ω, e sugli eventuali spigoli del bordo e punti di non derivabilità della funzione. La funzione f è sempre differenziabile nei punti del dominio. Passiamo quindi alla ricerca dei punti critici liberi, che sono soluzioni del sistema y 1+x y = xy 1+x y = 1 + xy > Risolvendo il sistema si trova che i punti critici liberi sono tutti i punti della forma P = (x, ). Passiamo allo studio di f sul bordo. Il bordo di Ω ha due spigoli e consiste di due pezzi, il segmento e la semi-circonferenza Q 1 = (1, 1) e Q = (1, 1) Γ 1 = {x = 1, 1 y 1} Γ = {(x 1) + y = 1, x 1} Studiamo il comportamento su Γ 1 con il metodo diretto, usando la parametrizzazione γ 1 (t) = (1, t), t [ 1, 1] Componiamo con f e otteniamo la funzione di una variabile g 1 (t) = f(γ 1 (t)) = log(1 + t ), t [ 1, 1] 1

Poiché g 1 (t) = t, troviamo che l unico punto critico è t 1+t =. Aggiungendo i punti estremi del segmento [ 1, 1], annotiamo dunque i punti di interesse Q 3 = γ 1 () = (1, ), γ 1 ( 1) = Q e γ 1 (1) = Q 1. Per studiare il comportamento su Γ usiamo il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Infatti Γ è curva di livello della funzione G(x, y) = (x 1) + y. Quindi dobbiamo quindi cercare soluzioni (x, y, λ) del sistema y = λ(x 1) 1+x y xy 1+x y = λy (x 1) + y = 1 e considerare solo soluzioni con x 1. Analizzando la seconda equazione, otteniamo che il sistema è equivalente a y y = λ(x 1) 1+x y y = λ(x 1) 1+x y = y x (x 1) + y 1+x = 1 y = λ (x 1) + y = 1 e quindi a e infine λ = y = x {, } λ = y = x {, } y y = x(x 1) x 1+x y = λ (x 1) + y = 1 y y = x(x 1) λ = x 1+x y 3x 4x = Dal primo gruppo di soluzioni dobbiamo escludere x =, e dunque troviamo solo (, ) che, essendo λ =, è un punto critico libero, e infatti è del tipo P. Imponendo x 1 nel secondo sotto-sistema, troviamo che l ultima equazione ha soluzione x = 4 3, e dunque troviamo i punti critici vincolati ( ) ( ) 4 Q 4 = 3, 4 e Q 5 = 3 3,. 3 I valori che dobbiamo confrontare sono dunque f(p ) = f(x, ) =, f(q 1 ) = f(q ) = log(), f(q 3 ) =, f(q 4 ) = f(q 5 ) = log per cui il massimo di f è log ( 59 7) e il minimo è. ( ) 59 7 11

Esercizio. Data la curva (γ, I), con I = [ π, π ] e parametrizzazione i) dire se è regolare; γ : [ π, π ] (( R, γ(t) = t + π ) ), sin(t) Dobbiamo vedere se esiste t ( π, π ) tale che γ (t) =. Derivando le componenti di γ(t) otteniamo ( ( ) ) γ t + π (t) = cos(t) che si annulla solo per t = π. Essendo questo valore non interno a I, concludiamo che γ è regolare. ii) usare il Teorema del Rotore per calcolare l area dell insieme D deitato dal sostegno di (γ, I), dall asse delle ordinate e dalla retta y = 1. Studiamo la curva (γ, I). La curva non è chiusa e il suo sostegno è l insieme nella figura 6, con estremi γ( π ) = (, 1) = P e γ( π ) = (π, 1) = Q..5.5 1. 4 6 8 Usando il Teorema del Rotore si ottiene Area(D) = Figure 6: Il sostegno della curva (γ, I) D 1dxdy = L(F, + D) per campo F = (F 1, F ) definito su R con la proprietà che rot(f) = 1, e + D è il bordo di D parametrizzato in senso anti-orario. Dalla definizione di D troviamo quindi che con Γ dato dal sostegno di (γ, I), parametrizzato da e parametrizzato da Dalla scelta delle parametrizzazioni segue che D = Γ Γ 1 Γ Γ 1 = {x =, 1 y 1} γ 1 (t) = (, t), t [ 1, 1], Γ = { y = 1, x π } γ (t) = (t, 1), t [, π ]. Area(D) = L(F, + D) = L(F, γ 1 ) L(F, γ ) + L(F, γ) = 1

1 π = F (, t) dt 1 π F 1 (t, 1) dt + π ( F 1 (γ(t))(t + π ) ) + F (γ(t)) cos(t) dt Per semplificare i calcoli, scegliamo F(x, y) = ( y, ), per cui sostituendo nei tre integrali troviamo π Area(D) = + π 1 dt π ( ) π = π sin(t) t cos(t) π (t + π ) sin(t) dt = + π cos(t) π π = π 4. Esercizio 3. Data la superficie Σ = { (x, y, z) R 3 : x + y = log(1 + z) } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = ( La superficie Σ è scritta come insieme di livello della funzione differenziabile che verifica F (x, y, z) = x y 1 1+z F (x, y, z) = x + y log(1 + z) e in particolare F (P ) = F (,,, e 1 ); ), e 1 = 1 e Quindi P è un punto regolare per Σ, e l equazione cartesiana del piano tangente a Σ in P è data da ( ) x + ( ) y 1 (z e + 1) =. e ii) calcolare il volume del solido V = { (x, y, z) R 3 : x + y log(1 + z), z e 1 }. Si tratta di un solido di rotazione della forma { (x, y, z) R 3 : a z b, x + y g (z) } dove b = e 1, g(z) = log(1 + z), e dunque z, ossia a =. Possiamo quindi applicare la formula b e 1 ( ) Volume(V ) = πg e 1 (z) dz = π log(1 + z) dz = π (1 + z) log(1 + z) z = π. a 13