Principi di calcolo letterale

Documenti analoghi
Monomi L insieme dei monomi

I POLINOMI. Si chiama POLINOMIO la somma algebrica di più monomi interi. Ad esempio sono polinomi: 3 x 2 +2x; 4 a 2 b 2 +b 3 ; ab+xy;

SCHEMI DI MATEMATICA

3.Polinomi ed operazioni con essi

( ) ( ) 2 + 3( a + b) = ( ) + b( x 1) = ( ) ( ) b( x + y) = ( ) x 2 ( a + b) y 2 + ( a + b) = ( ) + ( a b) = ( ) a( 4x + 7) = ( ) + 3a( 2 5y) =

1.3.POLINOMI ED OPERAZIONI CON ESSI

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ CALCOLO LETTERALE \ MONOMI (1)

IL CALCOLO LETTERALE. La «traduzione» del linguaggio comune in linguaggio matematico

Prodotti notevoli Quadrato di un binomio

Un polinomio è un espressione algebrica data dalla somma di più monomi.

1.4 PRODOTTI NOTEVOLI

UNITÀ DIDATTICA 11 POLINOMI

Copyright Esselibri S.p.A.

espressione letterale valore numerico Monomio: forma normale coefficiente parte letterale Monomi simili: Monomi opposti: Grado di un monomio:

I POLINOMI. La forma normale di un polinomio. Un polinomio è detto in FORMA NORMALE se in esso non compaiono monomi simili.

1.2 MONOMI E OPERAZIONI CON I MONOMI

Calcolo letterale. è impossibile (*) x y. per x = -25; impossibile per y= Impossibile. 15 y

Introduzione all algebra

CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni MONOMI E POLINOMI Prof. Erasmo Modica

Polinomi Prodotti notevoli. Esempi di polinomi

Calcolo algebrico. Maria Simonetta Bernabei & Horst Thaler

2 xab ; a2 x 3 y. 3a; 4b 2 ; 0,75y 3 z

Scomposizione di un polinomio in fattori

Prontuario degli argomenti di Algebra

Frazioni algebriche. Osserviamo che un espressione di questo tipo si ottiene talvolta quando ci si propone di ottenere il quoziente di due monomi.

1. ESPRESSIONE LETTERALE Si dice espressione letterale una espressione formata da numeri, lettere e segni.

NUMERI INTERI, RAZIONALI E IRRAZIONALI DOTATI DI SEGNO (POSITIVO O NEGATIVO)

Esempio B2.1: dire il grado del monomio seguente rispetto ad ogni lettera e il suo grado complessivo:

Scomposizione di polinomi. Scomporre un polinomio significa riscriverlo nel PRODOTTO di due o più polinomi di grado inferiore

Precorso di Matematica Maria Margherita Obertino Università degli Studi di Torino Di.S.A.F.A.

Insiemi numerici. Teoria in sintesi NUMERI NATURALI

Il calcolo letterale algebrico. (NLM teoria pag ; esercizi pag )

U.D. N 05 La fattorizzazione dei polinomi

Anno 1. Divisione fra polinomi

Quadrato di un Binomio

Polinomi. E. Modica Didattica OrizzonteScuola. Polinomi Operazioni con i polinomi Prodotti notevoli

MONOMI. In ogni monomio si distingue il coefficiente numerico e la parte letterale

CALCOLO LETTERALE I MONOMI. Il primo tipo di oggetto che incontriamo nel calcolo letterale è il MONOMIO.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

DIVISIONE TRA POLINOMI IN UNA VARIABILE

Radicali. 2.1 Radici. Il simbolo

Definizione: Due monomi si dicono simili se hanno la stessa parte letterale.

Anno 1. M.C.D. fra polinomi

Anno 1. m.c.m. fra polinomi

1 LE BASI DEL CALCOLO LETTERALE

CLASSE 1 SEZIONE A PROGRAMMA DI MATEMATICA DOCENTE ENRICO PILI

Il quadrato di binomio, assieme allaa differenza dei quadrati che vedremo in seguito, è uno dei più importanti prodotti notevoli.

ALGEBRA. Monomio: In un monomio distinguiamo parte numerica (o coefficiente) e parte letterale. Es.: -7 ax 2 b 3 y. Parte letterale.

LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

1.5 DIVISIONE TRA DUE POLINOMI

3 Dispense di Matematica per il primo anno dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore Frazioni Algebriche

è impossibile (*) per x = -25 e per x = -5

Parte Seconda. Prova di selezione culturale

CONOSCENZE 1. espressioni letterali e monomi. 2. le operazioni con i monomi 3. i polinomi 4. le operazioni con i polinomi. 5. i prodotti notevoli

Potenze - Monomi - Polinomi - Operazioni tra Polinomi - Quadrato e Cubo del Binomio - Quadrato del Trinomio

Equazioni di primo grado

CORSO ZERO DI MATEMATICA

SCHEDA DI LAVORO: CALCOLO LETTERALE

Monomi e Polinomi. Monomio Si dice monomio un espressione letterale in cui figurano solo operazioni di moltiplicazione.

Precorso di Matematica

Radicale Intero Decimo Centesimo Millesimo ,2e Cosa ottengo se ad un numero razionale aggiungo o tolgo un numero irrazionale?

Potenziamento formativo, Infermieristica, M. Ruspa RIPASSO DI MATEMATICA

270 Capitolo 10. Monomi. d ) 7 2 a3 x 4 y 2 per a = 1 2, x = 2, y = 1 2 ; e ) 8 3 abc2 per a = 3, b = 1 3, c = 1 2.

In questo capitolo descriveremo il sistema numerico internazionale e le operazioni in esso definite. Indice del capitolo

Scomposizione in fattori

Sezione 9.9. Esercizi 189

Un monomio è in forma normale se è il prodotto di un solo fattore numerico e di fattori letterali con basi diverse. Tutto quanto sarà detto di

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Mappa concettuale del modulo

1) Ricorda: Le lettere sostituiscono i numeri e puoi svolgere le medesime operazioni.

TEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI

Anno 1. Frazioni algebriche: definizione e operazioni fondamentali

Equazioni di I e II grado

Appunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1

3. LE BASI DEL CALCOLO LETTERALE

1) Premessa: Al posto dei numeri posso utilizzare delle.. m) La differenza tra due numeri qualsiasi:...

1 Fattorizzazione di polinomi

Scomposizione in fattori di un polinomio. Prof. Walter Pugliese

Sco c mp m osiz i i z o i ne e d ei e i p oli l n i omi C sa s v uol d ire r e sc s o c mp m orr r e r e un polinomi m o?

3. CALCOLO LETTERALE

AREE. Area = lato * lato. Area = diagonale * diagonale diagonale = Area : 2 2. altezza = area : base

I monomi Prof. Walter Pugliese

Radicali. Consideriamo la funzione che associa ad un numero reale il suo quadrato:

Esercizi svolti di aritmetica

IL Calcolo letterale (o algebrico). (teoria pag ;esercizi pag , es.59 66) 1) Premessa: Al posto dei numeri posso utilizzare delle..

Numeri relativi: numeri il cui valore dipende dal segno che li precede.

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE B.BUONTALENTI,V. DE BRUNI, FIRENZE ANNO SCOLASTICO 2015/2016.

MATEMATICA LEZIONE 15 I MONOMI. (Prof. Daniele Baldissin) Un MONOMIO è il PRODOTTO di più FATTORI rappresentati da NUMERI e LETTERE.

MATEMATICA SCOMPOSIZIONE E FRAZIONE ALGEBRICHE GSCATULLO

I RADICALI QUADRATICI

Moltiplicazione. Divisione. Multipli e divisori

Chi non risolve esercizi non impara la matematica.

IL PROBLEMA. Somma fra frazioni algebriche. Lezione di matematica Prof Giovanni Ianne

MONOMI. Donatella Candelo 13/11/2004 1

B3. Scomposizione di polinomi

Riepilogo scomposizione polinomi

Liceo Scientifico M. G. Vida - Cremona

EQUAZIONI DI PRIMO GRADO

Potenze, esponenziali e logaritmi 1 / 34

Esercizi sulle radici

Transcript:

Capitolo 1 Principi di calcolo letterale In questo capitolo presenteremo l utilità del calcolo letterale, i suoi principali impieghi dal punto di vista matematico e i vari metodi di risoluzione. Indice del capitolo 1.1 Cos è il calcolo letterale....................... 2 1.2 Insiemi numerici, un breve richiamo................. 3 1.3 Cos è un monomio?......................... 3 1.4 Operazioni elementari........................ 4 1.4.1 Somma e sottrazione..................... 4 1.4.2 Prodotto, divisione ed elevamento a potenza........ 5 1.5 Prodotto tra polinomi......................... 6 1.6 Prodotti Notevoli........................... 7 1.6.1 Il quadrato di un binomio.................. 7 1.6.2 Il quadrato di un trinomio.................. 7 1.6.3 Differenza di quadrati.................... 8 1.6.4 Cubo di un Binomio..................... 8 1

2 Principi di calcolo letterale 1.6.5 Somma e differenza di cubi................. 9 1.7 Raccoglimento parziale e totale................... 9 1.1 Cos è il calcolo letterale IL calcolo letterale è la principale forma di comunicazione utilizzata nella matematica. Supponiamo di avere l esigenza di risolvere alcuni problemi di tipo pratico, come per esempio il calcolo di perimetri, aree e volumi etc..., e vogliamo allo stesso tempo, che al variare delle dimensioni del nostro oggetto, ciò che abbiamo imparato, rimanga sempre valido, ovvero che la sequenza di operazioni eseguite sia sempre la stessa anche per altri casi analoghi senza dover quindi ripetere il ragionamento ulteriormente e velocizzando i conti. Utilizziamo un esempio per chiarire il tutto. Consideriamo un rettangolo di base 2 e altezza 3. Poichè il perimetro è dato dalla somma delle lunghezze dei lati di una figura (e in un rettangolo sono quattro, cioè due basi e due altezze) possiamo concludere banalmente che il perimetro sia2+2+3+3 = 10. Se adesso dovessimo fare lo stesso per un altro rettangolo dovremmo rifare lo stesso ragionamento da capo, mentre passando al calcolo letterale possiamo generalizzare il conto per tutti i rettangoli di tutte le dimensioni. Indichiamo ora la base con la lettera b e l altezza con la lettera h. Riscriviamo il perimetro come somma dei lati ottenendo: b+b+h+h = 2b+2h Adesso per ogni valore di b o b che ci venie fornito, noi possiamo calcolare immediatamente il perimetro di un rettangolo semplicemente sostituendo i numeri al posto delle lettere e svolgendo i calcoli. In questo semplicissimo esempio forse non si nota moltissimo la potenza del calcolo letterale ma vedremo in seguito come riusciremo a giungere a espressioni notevolmente semplificate, di un problema all apparenza complicatissimo. Per imparare i vari metodi dobbiamo però partire dal principio e quindi dalle varie classificazioni di numeri esistenti, ovvero gli insiemi numerici.

1.2 Insiemi numerici, un breve richiamo 3 1.2 Insiemi numerici, un breve richiamo Incominciamo quindi col definire i vari insiemi numerici da noi conosciuti. Fin dall antichità deriva la nostra necessità di contare, tant è che il primo insieme di numeri è formato dai numeri interi (senza la virgola) e positivi, denominato insieme dei numeri naturali. Questo insieme viene indicato con il simbolo N. Alcuni elementi dinsaranno quindi0,1,2,3...nascendo anche la necessità di sottrarre, viene allargato l insiemenintroducendo un suo soprainsieme indicato con la lettera Z e denominato insieme dei numeri relativi. Gli elementi di Z saranno quindi numeri interi positivi e negativi (per esempio... 2, 1,0,1,2...). A questo punto abbiamo definito tre operazioni elementari (somma, sottrazione e prodotto) su quattro. Per definire l ultima operazione dobbiamo considerare un ulteriore soprainsieme che indicheremo con la lettera Q e chiameremo insieme dei numeri razionali, ovvero l insieme di quei numeri che esprimiamo attraverso il simbolo di frazione come 2, 4, 7... Abbiamo così definito tutte le operazione elementari 3 5 11 ma non abbiamo comunque definito tutti i numeri possibili: mancano gli elementi appartenenti all insieme dei numeri irrazionali indicato con il simbolo I ovvero quei numeri decimali, quindi non interi, che sono esprimibili esclusivamente con il simbolo di estrazione di radice ( 3 2, 4 3, 5... ). Infine non ci resta che raggruppare tutti questi insiemi in un unico insieme che indichiamo con la lettera R e che denominiamo insieme dei numeri reali. Questo insieme ha le potenzialità di tutti gli insiemi precedenti. In esso sono definite tutte le operazioni elementari e non, che andremo a conoscere passo passo. 1.3 Cos è un monomio? Il monomio è l elemento base del calcolo letterale. Questo è formato da un parte letterale e da un numero moltiplicativo detto coefficiente del monomio. Vediamo alcuni esempi: 3a, 5a 2 b 3, 3 2 x2 y 3 z 5

4 Principi di calcolo letterale Nel primo caso a è la parte letterale e 3 il coefficiente del monomio, nel secondo sarà a 2 b 3 la parte letterale e 5 il coefficiente, infine avremo parte letterale x 2 y 3 z 5 e 3 2 come coefficiente del monomio. Un monomio in cui è presente la sola parte letterale avrà ovviamente coefficiente pari a 1, mentre diremo che un monomio è nullo, se è nullo il suo coefficiente. 1.4 Operazioni elementari Procediamo quindi con il nostro discorso sul calcolo letterale, introducendo gli operatori somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione per i vari monomi. 1.4.1 Somma e sottrazione Quando sommiamo e/o sottraiamo due o più monomi tra di loro dobbiamo fare attenzione alla loro parte letterale. Possiamo sommare tra di loro solo i monomi con la parte letterale uguale. Il monomio risultante sarà un monomio con uguale parte letterale e coefficiente pari alla somma algebrica dei vari coefficienti. Per esempio possiamo scrivere: 3a+5b+7a 2b = 10a+3b Come si può notare quello che abbiamo creato è un insieme di monomi non più ulteriormente sommabili tra di loro. Ricapitolando possiamo dire di essere partiti da una somma algebrica di quattro monomi e di aver ottenuto come risultato due monomi che si sommano algebricamente tra di loro senza la possibilità per noi di continuare nelle operazioni. Questo risultato viene definito binomio perchè formato da due monomi, in generale se formato da più monomi è detto polinomio. 1.4.1.1 Caratteristiche di un polinomio Detto polinomio una somma algebrica di monomi con parte letterale tra di loro differente, possiamo distinguere alcune caratteristiche.

1.4 Operazioni elementari 5 Polinomio omogeneo e completo. Un polinomio si dice omogeneo, rispetto a una lettera, se sono presenti tutte le potenze di questa lettera a partire da quella più alta fino a quella di grado 1. Se inoltre è presente un monomio formato dal solo coefficiente (chiamato termine noto) il polinomio è detto completo. Polinomio omogeneo: 2x 2 +3x+x 3 Polinomio completo: 2x 2 +3x+x 3 2 Polinomio ordinato..un polinomio si definisce ordinato, rispetto a una lettera, se i monomi presenti sono scritti in ordine crescente o decrescente rispetto al grado di quella lettera. Polinomio ordinato decrescente rispetto alla y: 2xy 3 +xy +1 Polinomio ordinato crescente rispetto alla y: 2+3y +y 3 Grado del polinomio. Il grado di un monomio si ottiene dalla somma delle potenze del monomio stesso. Il grado complessivo di un polinomio, invece, è definito solo se il grado dei singoli monomi resta uguale tra questi, altrimenti possiamo definire il grado rispetto a una singola lettera considerando quella con la potenza più alta. Polinomio di grado 1: x + y Polinomio di grado 2: x 2 +xy Polinomio di grado 2 rispetto a x, 1 rispetto a y: x 2 +3xy +3 1.4.2 Prodotto, divisione ed elevamento a potenza Continuiamo la nostra carrellata di operazione con i monomi, introducendo l operazione fondamentale di moltiplicazione.il monomio prodotto di più monomi è un monomio con coefficiente pari al prodotto dei coefficienti e parte letterale pari al prodotto delle stesse. Vediamo un esempio per semplificarne la comprensione: 3a 5b 2c = (3 5 2) a b c = 30abc

6 Principi di calcolo letterale 4x 5xy 2y = 40x 2 y 2 Allo stesso modo si procede con la divisione dei monomi, ovvero il monomio risultante avrà coefficiente pari al quoziente dei due coefficienti e parte letterale pari al quoziente delle parti letterali: 4x 2 y 8xy = 1 2 x 6a 2 bc 3 24axy = 1 abc 3 4 xy Infine ci manca di illustrare l elevamento a potenza. In questo caso basta ricorda che elevare a potenza un numero vuol dire moltiplicarlo per se stesso tante volte quante indicate dall esponente. Diventa quindi di immediata comprensione che l elevamento a potenza di un monomio avrà come risultato un monomio con coefficiente e parte letterale entrambe elevate all esponente ( ) 2 1 2 y2 x = 1 4 y4 x 2 ( ) 3 3 2 x2 yz 3 = 27 8 x6 y 3 z 9 1.5 Prodotto tra polinomi Incominciamo dal caso più semplice ovvero quello di un monomio che moltiplica un polinomio. Per eseguire il prodotto di un monomio per un polinomio basta applicare la proprietà distributiva della somma rispetto alla moltiplicazione, ovvero: a(b+c+d) = ab+ac+ad adesso pensiamo di poter sostituire al monomio a un polinomio, per esempio e+f, e la nostra espressione diventerà un prodotto tra polinomi: a(b+c+d) = ab+ac+ad = (e+f)b+(e+f)c+(e+f)d = eb+fb+ec+fc+ed+fd

1.6 Prodotti Notevoli 7 Riassumiamo quanto detto col prodotto di due binomi ottenendo (a+b)(c+d) = ac+ad+bc+bd 1.6 Prodotti Notevoli Con prodotti notevoli intendiamo studiare una serie di molto comune di combinazioni prodotto-polinomi che ci posso portare alla semplificazione o allo svolgimento di determinate espressioni. 1.6.1 Il quadrato di un binomio Il prodotto notevole più semplice e diffuso è il quadrato di un binomio. Questo si ottiene come caso particolare di prodotto di due polinomi che in questo caso sono binomi e per di più uguali. Possiamo quindi scrivere (a+b) 2 = (a+b)(a+b) = a 2 +ab+ba+b 2 = a 2 +2ab+b 2 Riassumiamo quanto scritto dicendo che il quadrato di un binomio è un trinomio formato dal quadrato del primo termine (a 2 ) a cui sommiamo il quadrato del secondo termine (b 2 ) e infine il loro doppio prodotto (2ab). Ovviamente essendo questa una somma algebrica, nel caso di secondo termine negativo e quindi di quadrato di una differenza è immediato ricavare: (a b) 2 = (a+( b)) 2 = a 2 +2a( b)+( b) 2 = a 2 2ab+b 2 Vediamo qualche esempio ( 3x+y 2 )2 = 9x 2 +6xy 2 +y 4 (2y xy) 2 = 4y 2 4xy 2 +x 2 y 2 1.6.2 Il quadrato di un trinomio Utilizzando lo stesso metodo precedente possiamo ricavare una regola pratica anche per i trinomi ovvero (a+b+c) 2 = a 2 +b 2 +c 2 +2ab+2ac+2cb

8 Principi di calcolo letterale vediamo alcuni esempi: ( 2x+3y 3 +2z 2)2 = 4x 2 +9y 6 +4z 4 +12xy 3 +8xz 2 +12y 3 z 2 (2yz +4xy 3y) 2 = 4y 2 z 2 +16x 2 y 2 +9y 2 +16xy 2 z 12y 2 z 24xy 2 1.6.3 Differenza di quadrati Un caso particolare è quello che otteniamo moltiplicando una somma per una differenza ovvero: (a+b)(a b) = a 2 b 2 Questa prende il nome di differenza di quadrati. Ricordo che al posto delle lettere a e b possiamo sostituire anche dei polinomi interi. Vediamo alcuni esempi per chiarire il tutto: (x+3y)(x 3y) = x 2 9y 2 (x+3+y)(x+3 y) = ((x+3) y)((x+3)+y) = (x+3) 2 y 2 1.6.4 Cubo di un Binomio Il cubo di un binomio, di molta utilità ma non di semplice espressione, è il prodotto notevole che otteniamo dal prodotto del quadrato di un binomio con se stesso ovvero (a+b) 3 = (a+b)(a+b) 2 = (a+b)(a 2 +2ab+b 2 ) = a 3 +3a 2 b+3ab 2 +b 3 Notiamo come il grado del polinomio sia pari a 3, in quanto ogni suo singolo monomio è di terzo grado. Anche in questo caso vediamo alcuni esempi di chiarificazione (x+3y) 3 = x 3 +3x 2 (3y)+3x(3y) 2 +(3y) 3 = x 3 +9x 2 y +27xy2+27y 3 Nell esempio che segue consideriamo come sempre la possibilità di sostituire alle lettere dei polinomi (in questo caso un binomio). L espressione è sviluppata

1.7 Raccoglimento parziale e totale 9 in relazione al primo cubo, ma come esercizio, il risultato ottenuto può essere sviluppato ulteriormente dall alunno utilizzando le tecniche fin qui conosciute. (x+3 y) 3 = [(x+3)+( y)] 3 = (x+3) 3 +3(x+3) 2 ( y)+3(x+3)( y) 2 +( y) 3 = (x+3) 3 3(x+3) 2 y +3(x+3)y 2 y 3 1.6.5 Somma e differenza di cubi Così come accadeva per la differenza di quadrati, anche per i cubi possiamo esprimere una somma o una differenza come il prodotto di un binomio per un trinomio, in altre termini abbiamo a 3 +b 3 = (a+b)(a 2 ab+b 2 ) a 3 b 3 = (a b)(a 2 +ab+b 2 ) Consideriamo anche in questo caso dei semplici esempi dimostrativi, per esemplificare quanto detto. 27x 3 +y 3 = (3x+y)(9x 2 3xy +y 2 ) x 3 (y +5) 3 = [x (y +5)](x 2 +x(y +5)+(y +5) 2 ) = (x y 5)(x 2 +xy +5x+y 2 +10y +25) 1.7 Raccoglimento parziale e totale Quello che ora vogliamo affrontare non è nient altro che il percorso inverso che abbiamo fatto per presentare l operazione di moltiplicazione tra polinomi. Ricordiamo quanto detto come c(a+b) = ca+cb Adesso pensiamo di eseguire l operazione inversa ovvero dato un polinomio vogliamo mettere in evidenza ciò che vi è in comune tra i vari monomi ovvero vogliamo imparare a scrivere ca+cb = c(a+b)

10 Principi di calcolo letterale Questa operazione prende il nome di raccoglimento totale se operata su tutti i singoli monomi costituenti il polinomio altrimenti sarà un raccoglimento parziale.per fare questa operazione dobbiamo innanzitutto vedere cosa è comune e a chi. Per chiarire meglio le cose facciamo un esempio.consideriamo il polinomio seguente xy 2 +3x+xz per prima cosa controlliamo i vari coefficienti dei monomi, che sono+1,+3,+1 e vediamo che sono tutti numeri primi tra loro. Passiamo quindi alla parte letterale e notiamo che l unica lettera in comune a tutti è lax. Detto questo, l unico elemento che possiamo raccogliere è proprio questa lettera e quindi otterremo xy 2 +3x+xz = x(y 2 +3+z) I termini contenuti nella parentesi al secondo membro sono ottenuti semplicemente prendendo i singoli monomi del polinomio al primo membro e dividendoli per il termine messo a fattor comune (x nel nostro caso). Quello che abbiamo appena fatto è un raccoglimento totale. Nel caso in cui vi siano solo alcuni monomi con dei coefficienti o delle parti letterali in comune possiamo procedere al raccoglimento parziale. Molte volte ci potrà capitare di fare prima un raccoglimento parziale e poi uno totale. Il risultato che otterremo sarà quello di aver raccolto un polinomio rispetto ad un altro. Facciamo un esempio per dare un idea di quanto detto. Consideriamo il polinomio seguente 2ax+ay +2bx+by come possiamo notare, non vi alcun coefficiente o parte letterale comune a tutti i monomi e quindi non possiamo fare un raccoglimento totale. Proviamo quindi con un raccoglimento parziale. Consideriamo i primi due monomi e osserviamo che la parte letterale a può essere messa a fattor comune. Idem può essere fatto per la parte letteralebdei due monomi restanti. 2ax+ay +2bx+by = a(2x+y)+b(2x+y)

1.7 Raccoglimento parziale e totale 11 Con nostra sorpresa notiamo che il contenuto delle due parentesi ottenute è uguale e che quindi può essere fatto un raccoglimento totale di queste parentesi. 2ax+ay +2bx+by = a(2x+y)+b(2x+y) = (2x+y)(a+b) In conclusione possiamo affermare che il polinomio di partenza è costituito dal prodotto di due polinomi, ovvero quello che noi abbiamo fatto non è stato altro che mettere in evidenza un polinomio rispetto ad un altro. Tutto ciò non era intuibile immediatamente all inizio dell esercizio. Ricapitolando possiamo dire che: con il raccoglimento totale non facciamo altro che raccogliere un monomio rispetto a tutto un polinomio intero con il raccoglimento parziale raccogliamo un monomio rispetto solo ad alcuni monomi del polinomio di partenza la sequenza raccoglimento parziale-totale ci occorre per mettere in comune un polinomio rispetto ad un altro quando è possibile.