Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il «genere», i «generi» Daniele Morciano 27 Maggio 2016 Sociologia dei processi culturali e comunicativi Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione A.A. 2015-2016
Uomini e donne Livello biologico: differenze anatomiche legate alla riproduzione (dimorfismo) Livello psicologico: auto-percezione/autorappresentazione (identità sessuale) Livello sociale: differenze nei ruoli e aspettative sociali; differenze di status/potere Livello culturale: «culture» di genere (es. valori, pratiche, linguaggi, stili espressivi ecc.); atteggiamenti verso l altro «genere» (o gli altri «generi») Il GENERE come costruzione sociale e culturale
Prospettive teoriche Essenzialismo: uomini e donne sono differenti «per natura» (differenze a-storiche) Decostruzionismo: smascherare il «discorso» (simboli, linguaggio ecc.) sulla (presunta) naturalità della differenza tra uomini, in quanto nasconde pregiudizi, contraddizioni e assunti (ad es., l Illuminismo ha rivendicato l affermazione di un individualità costruita sul modello maschile) Differenza sessuale: pari dignità alle «differenze», contro il rischio di omologare il femminile al maschile Differenze multiple situate: contro teorie di genere «universali e assolute»; importanza dell influenza reciproca tra individuo e ambiente
La dialettica tra «uguaglianza» e «differenza» Come combattere le disuguaglianze (sostanziali) di genere senza eliminare le differenze? Come promuovere l uguaglianza (sostanziale) senza assimilare le donne agli uomini? «Sostanziale»: non basta riconoscere per legge pari diritti, la «cultura» può distorcere/contrastare l applicazione della legge, così come le persone possono avere ereditato (non volendolo) una condizione di svantaggio che impedisce di esercitare un diritto
Il genere maschile Eterogeneità della mascolinità: diversi modi di essere uomini (es., Connell: mascolinità «egemonica», «subordinata», «di protesta», «marginale» La natura «androcentrica» delle istituzioni: meccanismi istituzionali di discriminazione, esclusione ecc. (diretta o indiretta) Il «potere maschile»: disparità di potere tra uomini e donne La «crisi del maschile»: come «obiettivo» (mettere in discussione costruttivamente un modello culturale prevalente); come «prezzo» (perdita di potere da parte degli uomini)
Oltre il maschile e il femminile: la pluralità di generi Contro la presunta naturalità (a-storicità) della coerenza tra sessualità biologica e orientamento sessuale Il «genere» come risultato di una libertà di vivere il proprio orientamento sessuale (indipendentemente dalla propria sessualità biologica) Nuovi «generi» alimentano (e nascono da) nuove «culture» (cultura gay, lesbica, transgender, bisessuale, queer ) Cultura queer: emblematica della «possibilità di creare disordine e scompigliare il quadro delle cateogorie di genere attraverso le performances delle singole soggettività» (p. 316), aprendosi alle discrepanze, incoerenze, ambiguità tra sesso biologico, desiderio/orientamento sessuale, rappresentazioni sociali e culturali
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Minoranze, migrazioni, multiculturalismo Daniele Morciano 27 Maggio 2016 Sociologia dei processi culturali e comunicativi Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione A.A. 2015-2016
Come nascono le «minoranze» Per conquista: minoranze nazionali inglobate dagli Stati-Nazione Per migrazione: minoranze etniche che si formano tra i migranti nei paesi ospitanti Crescita dei movimenti migratori dal Nord Africa e Medioriente in Europa (dagli anni 90 in poi): dall apertura temporanea verso la forza lavoro, all attivazione di un processo di pluralizzazione culturale delle società europee
Assimilazionismo, Differenzialismo, Multiculturalismo Assimilazionismo: incorporazione delle minoranze etniche dentro la cultura dominante (imposizione di un modello di vita ad una minoranza) Differenzialismo: il rischio di creare enclaves monoculturali separate, di aprire alla radicalizzazione delle differenze e alla difficile «coabitazione» tra culture Multiculturalismo: pari dignità a culture diverse che condividono regole di convivenza; assenza di un modello culturale dominante che decide le regole
Il multiculturalismo come sfida complessa Come affrontare le tensioni derivanti dalle differenze tra i valori di diverse culture che vivono in una stessa società? es., sul ruolo della donna, l educazione dei bambini, il rispetto delle differenze di genere ecc. Governare la complessità derivante dalla tensione tra stili di vita e riferimenti etico-valoriali differenti La sfida di costruire una società multi-culturale basata su uguaglianza (sostanziale) di opportunità possibilità di esprimere (e vivere) la propria peculiare cultura partecipazione alla costruzione di un «nuovo» sistema etico-valoriale condiviso (e non assimilazione in quello dominante)