Virologia Medica II parte

Documenti analoghi
Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere:

PATOGENESI VIRALE. Fattori non-virali che modificano la patogenesi:

LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI

Criteri di classificazione

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

HERPESVIRUS schema del virione

Istituto Comprensivo Massarosa 2 Percorsi per capire Laboratori del Sapere Scientifico. Virus e Batteri. biologia e caratteristiche...


Meccanismi di difesa immunitari Risposta umorale (produzione anticorpale)

Sono state descritte due modalità di morte cellulare: l'apoptosi e la necrosi.

Lezione n. 2: Biologia dei tumori

Patogenesi delle infezioni da virus

CHE COS È UN VACCINO

Natura dei virus. la natura dei virus. piccole dimensioni organizzazione strutturale sub-cellulare (organizzazioni biologiche =entità biologiche)

Morte Cellulare Programmata

MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate

I virus. Prima descrizione di patologia di origine virale: Vaiolo in Cina nel X secolo a.c.

Immunità tumorale Farmaci antitumorali. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

La regolazione genica nei virus

La nuova biologia.blu

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

G1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA.

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

Struttura dei Virus. Terminologia. Acido nucleico + ogni molecola che ne determina la stabilità Struttura proteica che

1-4. FASI DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

Caratteristiche generali dei virus

GENERALITA PARASSITA INTRACELLULARE OBBLIGATO

VIRUS PARAINFLUENZALI

Moltiplicazione dei virus

RISPOSTE CONTRO I VIRUS

La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie)

Patogenesi delle infezioni virali

Trasmissione orizzontale: da un segmento all altro della popolazione, nell ambito della stessa generazione. Raffaella Baldelli DSPVPA

MICROBIOLOGIA. BATTERI = organismi procarioti. PROTOZOI = organismi eucarioti. MICETI = organismi eucarioti. VIRUS = parassiti endocellulari obbligati

Università degli Studi del Sannio. Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a Programma di Biologia Cellulare

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC)

Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE

Morfologia virale. I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica

MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza

IL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Il sistema immunitario ha sviluppato un sistema altamente specializzato per la cattura degli antigeni e per la loro presentazione ai linfociti.

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

Come disarmare i tumori

Differenziamento cellulare

I virus. DISTAM-Maria Grazia Fortina 1

EMATOPOIESI. Cellula staminale Progenitore. linfoide. Progenitore. mieloide. Cellula staminale pluripotente. Timo. Cellula NK. Linfocita B Linfocita T

Principi di biologia Introduzione alla biologia

PAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri

immunità adattativa o acquisita

Patologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss

Okada et al Nature Reviews Cancer 4:

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA

DEFINIZIONE DI VIRUS

Indice. 1 Verso la definizione di virus. 3 Classificazione dei virus. 2 La struttura delle particelle. 4 L evoluzione dei virus

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali.

La vita e le sue molecole. Il mondo della cellula. Sommario. Nelle risorse digitali. Nelle risorse digitali

PROTEINE RICOMBINANTI

E responsabile dell eritema infettivo (Va malattia). Varicella, Rosolia, Morbillo, Roseola infantum (HHV-7) e eritema infettivo (Parvo).

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari

DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV :

Domande per il ripasso e l'autovalutazione Moduli di Batteriologia Speciale e Virologia Speciale Prof. D. Di Luca

Considerazioni sulla biosicurezza in caso di utilizzo di costrutti virale per terapia genica

NUOVE OPPORTUNITÀ DI TRATTAMENTO: GLI ANTICORPI MONOCLONALI

Importanza della genetica dei microrganismi

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE

Biofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti. Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare. Fisiologia dell apparato muscolare

INFEZIONE DA HIV E SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI

Penetrazione dei virus nelle cellule

LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI

Materiale genetico presente nella cellula batterica. Cromosoma batterico Plasmidi Elementi genetici trasponibili DNA fagico

Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate

ITIS ENRICO MEDI. Progettare e realizzare attività sperimentali in sicurezza e nel rispetto dell ambiente

Modulo di Virologia (canali 1 e 2), AA 2016/2017 Prof. Milena Grossi Corso integrato Microbiologia e Virologia Dal 11/01/2017 al 20/01/2017 Orario

G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara. Farmaci antivirali

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata. Ciclo Cellulare

LA DIVISIONE CELLULARE

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ALLELI, forme alternative di un gene. Alleli, forme alternative di un gene. Alleli, forme alternative di un gene

Espressione fenotipica: effetto di molti geni + fattori ambientali

DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE

Le crescenti difficoltà causate dal diffondersi di ceppi resistenti. La vaccinazione ha avuto inizio su base scientifica, in EUROPA; nel 1798

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia La scienza della vita

Malattia: alterazione strutturale e/o funzionale di cellule, tessuti e/o organi, capace di ripercuotersi sull economia generale dell organismo

Attivazione Linfociti T

CICLO CELLULARE MITOSI MEIOSI

Genetica del cancro. Lezione 13

Ruolo della Morte Cellulare

DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Apoptosi nello sviluppo. Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014

LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI

Transcript:

Virus del Vaiolo Virus Ebola Virologia Medica II parte HIV Virus dell influenza

Effetto della replicazione virale sulla cellula ospite Durante il loro ciclo infettivo e la loro permanenza nella cellula ospite i virus possono provocare una vasta gamma di alterazioni nella cellula. Si tratta di alterazioni che vanno da modificazioni antigeniche e funzionali che sono compatibili con la sopravvivenza della cellula, fino a lesioni strutturali e funzionali che hanno notevoli ripercussioni sulla singola cellula e sull ospite umano. I maggiori effetti dei virus sulla cellula ospite possono essere classificati in: Alterazioni Morfologiche; Alterazioni nella Sintesi delle Macromolecole Cellulari; Alterazioni degli Antigeni di Superficie; Alterazioni del Controllo e della Proliferazione Cellulare.

Alterazioni Morfologiche: Effetto Citopatico L insieme dei cambiamenti morfologici che si verificano in una cellula in seguito all infezione di un virus è definito: effetto citopatico. L effetto citopatico più comune è l ingrossamento e arrotondamento delle cellule (ballooning) che appaiono molto più rifrangenti se osservate al microscopio ottico. Possono verificarsi diversi cambiamenti morfologici che includono: perdita della forma, ingrossamento, formazione di inclusioni cellulari e/o citoplasmatiche, aspetti necrotici e degenerativi Tale effetto può manifestarsi sia in infezioni in vivo che in infezioni in vitro; Tuttavia i meccanismi che lo causano non sono ancora bene noti; Si verifica indistintamente in cellule infettate sia da virus in grado di alterare la sintesi di macromolecole che in virus incapaci di alterare la sintesi proteica.

Effetto Citopatico: Sinciziogeno Alcuni virus come Adenovirus, Paramixovirus e alcuni Retrovirus possono causare un particolare effetto citopatico detto sincizio: Si tratta della formazione di cellule giganti multinucleate generate dalla fusione delle membrane citoplasmatiche ad opera di glicoproteine fusogene virali inserite nella membrana citoplasmatica della cellula infetta. Si ipotizza che con tale meccanismo le cellule infette si aggreghino a cellule non infette favorendo la diffusione delle particelle virali. Sincizi in cellule infettate con paramyxovirus, hrsv Human respiratory syncytial virus

Alterazioni Morfologiche: Formazione di inclusioni Alcuni virus possono formare nelle cellule infette delle inclusioni che possono localizzarsi nel citoplasma o nel nucleo, costituite da masse amorfe di proteine virali non montate o da materiale cellulare inerte che spinge alla periferia o sostituisce il materiale cellulare. Le inclusioni citoplasmatiche sono state a lungo utilizzate per la diagnosi istologica delle infezioni ad eziologia virale. I Corpi del negri, causati dal virus della rabbia nelle cellule nervose; I Corpi del Guarneri, causate dal virus del vaiolo nelle cellule epiteliali; Inclusioni nucleari da Herpes simplex, nelle cellule epiteliali.

Inclusioni nucleari da HSV-1 Corpi del Negri Corpi del Guarneri

Alterazioni nella sintesi delle macromolecole cellulari Durante il loro ciclo infettivo alcuni virus possono inibire fortemente il processo di sintesi delle macromolecole cellulari. Tale fenomeno è causato dalla dissociazione delle subunità ribosomali che risultano così libere per la sintesi delle proteine virali, causando in tal modo il blocco della sintesi proteica e del ciclo cellulare. Un caso particolarmente evidente è quello dei Picornavirus che causano un fenomeno di Shunt off: a poche ore dall inizio dell infezione causano più del 90% del blocco della sintesi di tutte le macromolecole cellulari. Altri virus come gli Herpes virus bloccano prevalentemente la sintesi del DNA cellulare, Alcuni virus bloccano simultaneamente la sintesi proteica, la sintesi del DNA ed il trasferimento citoplasmatico degli mrna. Il blocco nella sintesi delle macromolecole cellulari ha come risultato finale l incapacità della cellula di riparare le lesioni causate dal virus.

Alterazioni della composizione antigenica I virus dotati di envelope fuoriescono dalla cellula mediante il processo di budding-gemmazione; Durante la replicazione virale e prima dell assemblaggio dei nuovi virioni inseriscono nella membrana citoplasmatica della cellula ospite le glicoproteine virali che spiazzano le proteine di membrana cellulari. In tal modo si modifica la composizione antigenica della cellula ospite; Il sito di gemmazione diventa bersaglio della risposta immune sia umorale Il sito di gemmazione diventa bersaglio della risposta immune sia umorale che cellulare messa in atto dall organismo contro l infezione virale.

Alterazioni nel controllo della proliferazione cellulare Molti virus importanti nella virologia clinica interferiscono con il ciclo cellulare, E noto che uno dei più importanti processi fisiologici coinvolti nel mantenimento dell equilibrio tra moltiplicazione e morte cellulare è l Apoptosi o Morte Cellulare Programmata, Oltre al suo ruolo essenziale nel differenziamento e nell'omeostasi degli organismi multicellulari, l'apoptosi svolge una funzione importante nella risposta cellulare a differenti insulti. Fra questi, le infezioni causate dai virus, la cui replicazione e diffusione può essere efficientemente limitata dalla risposta apoptotica cellulare dell'ospite.

I virus hanno evoluto molteplici strategie di sopravvivenza per sfuggire all'eliminazione da parte di questa forma di resistenza non specifica. La regolazione dei segnali apoptotici viene utilizzata da una grande varietà di virus, al fine di permettere il perdurare dell'infezione virale e di aumentare l'efficienza della replicazione virale. L inibizione dell'apoptosi a proprio vantaggio, sembra essere una subdola strategia adottata da alcuni virus per trasformare un meccanismo di resistenza in un mezzo per contrastare le difese dell'ospite.

Alterazioni nel controllo della proliferazione cellulare

Numerosi studi hanno dimostrato che nelle infezioni causate da virus appartenenti alle famiglie Retroviridae, Orthomyxoviridae, Papovaviridae, Rhabdoviridae e Herpesviridae, intervengono importanti interazioni tra agenti virali e morte cellulare apoptotica. Fattore di trascrizionale che regola il ciclo cellulare e ricopre la funzione di soppressore tumorale Governa la permeabilità della membrana mitocondriale esterna ed ha attività anti-apoptotica Essenziali nella cellula per attuare l apoptosi

Il guardiano del genoma p53 è un fattore di trascrizione che regola il ciclo cellulare e ricopre la funzione di soppressore tumorale: i. attiva la riparazione del DNA danneggiato; ii. porta al blocco del ciclo cellulare; iii. può dare inizio all apoptosi. Bcl-2 è il prototipo di una famiglia di geni, e delle corrispondenti proteine, che governano la permeabilità della membrana mitocondriale esterna e possono essere sia pro-apoptotiche che anti-apoptotiche. Finora sono stati identificati 25 geni appartenenti alla famiglia Bcl-2.

Patogenesi delle infezioni virali La Patogenesi delle infezioni virali è la risultante di una sorta di conflitto tra le capacità invasive e proliferative dell agente infettante e le difese dell ospite. Durante un infezione virale il virione rappresenta la forma inerte del virus mentre la sua attività infettiva si esplica nel momento dell interazione virus-cellula. La penetrazione del virus nella cellula genera una nuova entità La penetrazione del virus nella cellula genera una nuova entità definita: Cellula Infetta.

Patogenesi delle infezioni virali La Patogenesi è pertanto legata sia all attività patogena del virus stesso che alla permissività o meno dell ospite e dei suoi tessuti. Si instaura un EQUILIBRIO che deve garantire un DUPLICE risultato: 1. Assicurare la diffusione del virus 2. Garantire la sopravvivenza dell ospite Come per gli altri organismi viventi la patogenicità/virulenza, o la mancanza di essa, per ciascun virus è una proprietà genetica che può essere determinata dall evoluzione del virus stesso mediata da mutazioni del suo genoma

Caratteristiche patogene di un virus

Tappe comuni nelle infezioni virali ELIMINAZIONE o PASSAGGIO ALL AMBIENTE E AD OSPITI NON INFETTI

Ingresso: Modalità di trasmissione Le modalità di trasmissione di un virus dipendono: Dall organo che viene infettato, Dalla via di eliminazione del virus, Dalla stabilità delle strutture virali ad agenti chimici e fisici esterni come calore, essiccamento, irraggiamento, ph. I virus con envelope sono molto più sensibili dei virus nudi. I virus possono essere trasmessi sia per via verticale, da madre a figlio, che per via orizzontale, da soggetto infetto a soggetto sano. La trasmissione può essere sia diretta che indiretta.

Trasmissione verticale La trasmissione verticale di un infezione virale è molto frequente e pericolosa e può avvenire attraverso: Linea germinale (gameti), es. il DNA provirale di un retrovirus integrato in forma latente nel DNA cellulare. Passaggio transplacentare, es. il citomegalovirus ed il virus della rosolia. Via peri-natale, ovvero per il passaggio attraverso il canale del parto, es. virus che causano infezioni localizzate a cute e mucose (herpes simplex); virus presenti nel sangue o nel latte come HIV e HBV.

Trasmissione orizzontale diretta -trasmissione attraverso pratiche mediche (meno comune e meno frequente) come trasfusione di sangue, somministrazione di emoderivati fino al trapianto

Trasmissione orizzontale indiretta -trasmissione attraverso strumenti medico-chirurgici, come aghi siringhe, bisturi; oppure strumenti estetici; strumenti per tatuaggi; ago-punture Questo tipo di infezioni sono solitamente causate da virus che mantengono il loro potenziale patogeno e la loro capacità infettiva intatta anche in un ospite vettore, o che siano resistenti alle condizioni ambientali esterne.

Entero virus CMV HBV e HCV CMV HBV e HCV Entero virus

Replicazione primaria Una volta nell organismo ospite affinché si possa stabilire l infezione il virus deve entrare in contatto con cellule sensibili e permissive in modo da poterle invadere e replicare. Molti virus penetrano nell essere umano attraverso le mucose, Superano lo spessore del muco, le condizioni chimico-fisiche avverse ed eventuali sostanze inibitorie, E sono successivamente in grado di replicare nelle cellule epiteliali. Una volta avvenuta la penetrazione in prima istanza si ha replicazione alle mucose dove i virus devono resistere alla presenza di inibitori liberati dall organismo ospite come meccanismo di difesa: INTERFERONE. Tale molecola viene secreta dalle cellule infette nella matrice extracellulare e svolge un ruolo protettivo e antivirale nei confronti delle cellule non infette.

Virus che penetrano attraverso le mucose

Replicazione primaria La penetrazione dei virus per via cutanea implica la capacità del virus di attraversare la continuità di questo tessuto e di invadere e replicarsi nelle cellule della cute. Pochi virus presentano questa via di replicazione primaria, come il poxvirus del mollusco contagioso e delle verruche e occasionalmente dell HSV. Molti virus hanno una via di penetrazione parenterale, ovvero attraverso il sangue o altri liquidi biologici. Questa via di trasmissione spesso è indiretta ed è mediata da vettori artropodi ematofagi, da vettori mammiferi, da scambio di sangue o da utilizzo di emoderivati.

Infezione Localizzata Rallentata dalla produzione di INF-β - Diffusione tra cellule più o meno contigue. - Il virus non raggiunge in forma libera l ambiente.

Infezione Localizzata Nelle infezioni localizzate benché il sito di infezione rimanga ristretto gli effetti sull organismo ospite possono essere molto più generalizzati.

Infezione Disseminata Durante la fase viremica secondaria le difese immunitarie non sono sempre efficaci poiché gli anticorpi non riescono a fissare i virioni che si localizzano all interno di cellule come monociti e linfociti.

Infezione attraverso la via nervosa Tessuto sottocutaneo Eliminazione mediante le ghiandole salivari

COME AVVENGONO LE INFEZIONI VIRALI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE? Complicanza di un infezione primaria, molti virus benigni in infezione primaria risultano maligni nel SNC Riattivazione di un infezione latente Conseguenza di un infezione disseminata, alcuni virus sono asintomatici a livello sistemico e causano danni al SNC virus coxsackie ed ECHO meningi virus polio corna anteriori del midollo spinale corteccia motrice del cervello virus della rabbia corno d Ammone virus herpes simplex lobi temporali