Tecniche di affidabilità: Analisi delle macchine critiche Si illustra l'applicazione delle tecniche di analisi RCM, nell'ambito degli impianti pilota del Centro Ricerche Basell Poliolefine Italia a Ferrara Giorgio Pianella Technical Development & Maintenance Manager Centro Ricerche G. Natta Basell Poliolefine Italia Ferrara La manutenzione è da sempre considerata un servizio alla produzione. Non sfugge a questa definizione neanche un Centro Ricerche, in cui macchinari e impianti devono sempre essere mantenuti per garantire al meglio le loro funzioni di ricerca e sviluppo. Quindi un efficace manutenzione non è vista solo come un di cui della produzione ma deve essere sempre orientata a garantire l affidabilità degli impianti, in un approccio di World Class Maintenance. In un Centro Ricerche, la complessità degli impianti, la loro continua modifica di innovazione e sperimentazione, e l importanza di dare informazioni utili allo scale up industriale, evidenzia nella manutenzione un attività integrata all interno dell azienda, con conoscenze tecniche e gestionali, dalla progettazione alla ingegnerizzazione dell iniziativa, fino alla definizione delle migliori strategie manutentive. In quest ottica la manutenzione tende a rivestire un ruolo sempre più importante nelle decisioni aziendali con il risultato di un aumento di disponibilità degli impianti e di ottimizzazione dei costi. Introduzione Questa stretta correlazione tra progettazione e manutenzione, nell approcciare i problemi propri del deterioramento dell impianto o del componente guasto, sono affrontati con un analisi di affidabilità, manutenibilità, e più in generale di disponibilità delle mac- Fig. 1 Metodo di classificazione dei macchinari critici MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 33
Fig. 2 Valutazione degli apparecchi critici - impianti pilota R&D chine. L attuazione di questo sistema di gestione richiede l adozione di una tecnica che può indirizzare al meglio le diverse strategie di manutenzione, seguendo un percorso di analisi e di logica decisionale, proprio delle tecniche di Reliability Centered Maintenance (RCM). La RCM consente infatti di avere tutti gli strumenti, dall analisi dei dati, alla definizione delle criticità dei sistemi, per pervenire alla implementazione dei programmi di manutenzione, caratterizzati dalla coesistenza dei diversi tipi di manutenzione: correttiva, preventiva, predittiva e, quando serve, anche migliorativa per ottenere una affidabile disponibilità degli impianti. MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 35
Fig. 3 Esempio di un programma di manutenzione Organizzazione dello studio La conoscenza dello stato dell impianto, dei suoi punti di debolezza, dei vari trend storici dello stato dei suoi componenti sono la base per la ricerca di una strategia di manutenzione ottimizzata. E fondamentale allora, in un analisi RCM, seguire un percorso logico e definire, per ogni macchina dell impianto, una criticità che ne evidenzi le sue interazioni con i concetti fondamentali di produzione (o ricerca), sicurezza ed ambiente. In questo percorso, questi tre concetti sono poi correlati 36 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 Un efficace manutenzione deve orientarsi per garantire l affidabilità degli impianti, in un approccio di World Class Maintenance con gli aspetti di manutenibilità del guasto, in termini di tempo di intervento correttivo o di disponibilità logistica delle scorte e di frequenza di accadimento. Il tutto connesso alla individuazione del guasto da parametri specifici (misure, ispezioni e test) supportato da dati storici o statistici. Ne deriva per ogni macchina, che chiameremo macchina critica, un indice di criticità la cui conoscenza ci permetterà di scegliere le tecnologie più adatte per organizzare un programma di ottimizzazione del processo di manutenzione, in un analisi, non solo affidabilistica, ma anche economica del risultato raggiunto. Sviluppo dell analisi delle macchine critiche La sintesi del lavoro porta alla determinazione di una scheda di intervento per ciascuna macchina critica. Da questa scheda si sviluppano le considerazioni iniziali, in termini di approccio quantitativo dei parametri che caratterizzano l indice di criticità di una macchina, ovvero si identificano, per ogni macchina dell impianto, i concetti di: - severità: intesa come una conseguenza delle possibili avarie sull impatto di sicurezza, ambiente o perdita di giorni utili di ricerca (o più in generale di produzione);
Fig. 4 Istogramma di valutazione degli indici di criticità -tempo di riparazione: ovvero le azioni che devono essere attuate secondo la tipologia, le scorte e gli intervalli di tempo, necessari alla riparabilità del guasto; - frequenza di accadimento: attraverso l individuazione dei dati statistici relativi all evento di guasto; - predicibilità del danno: in termini di conoscenza delle modalità di guasto, da analisi storico/statistiche o da controlli routinari di percorso sulla macchina. Questi, moltiplicati secondo i fattori risultanti dall analisi, concorrono alla determinazione dell indice di criticità della macchina. Scopo della RCM è quindi quello di sviluppare un programma di azioni che è necessario intraprendere per realizzare un ciclo organico di manutenzioni programmate che migliori l affidabilità dell impianto. Il tutto considerando anche il relativo approccio al MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 37
calcolo dell ottimo economico, in termini di costi di manutenzione programmata e predittiva, necessari al mantenimento in efficienza dell apparecchiatura, o di investimento da capitalizzare per nuove macchine sostitutive. Questa metodologia, se mantenuta e migliorata nel tempo, permette di affinare dei piani efficaci di manutenzione, tesi non solo all affidabilità della macchina, ma anche economicamente accettabili, secondo un analisi in cui la manutenzione opera come un centro business per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Conclusioni A tuitolo esemplificativo si mostra in figura 3 un semplice programma di manutenzione, elencante i tipi di controllo da eseguire e la calendarizzazione degli interventi, per ogni macchina critica, oggetto dello studio. I risultati di questo lavoro, tradotti in un istogramma degli indici di criticità delle macchine, riflette le azioni migliorative svolte e tende, al raggiungimento di un affidabilità ideale delle macchine, che è possibile raggiungere attraverso azioni migliorative sui quattro fattori concorrenti, nell ottica di un piano ottimizzato di tempi, costi e strategie di manutenzioni efficienti. Giorgio Pianella è laureato in ingegneria chimica. Lavora dal 1985 in Basell Poliolefine Italia (già Himont Italia), prima come ingegnere di processo e dal 1998 come project manager e maintenance manager presso il Centro Ricerche di Ferrara. l Autore Ha partecipato all avviamento di impianti all estero e ha coordinato la costruzione di nuovi impianti. Attualmente è responsabile di manutenzione degli impianti pilota di sviluppo di polìolefine e degli impianti di produzione catalizzatori. 38 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004