L analisi del bilancio d esercizio: obiettivi, limiti e tecniche

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Transcript:

L analisi del bilancio d esercizio: obiettivi, limiti e tecniche 87032 - Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda Sommario Introduzione La Riclassificazione del Conto Economico La Riclassificazione dello Stato Patrimoniale L Analisi di Bilancio tramite Quozienti L Analisi di Flussi Finanziari 1

Il Bilancio come strumento di valutazione dell economicità dell impresa BILANCIO D ESERCIZIO STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO RENDICONTO FINANZIARIO INVESTIMEN TI FINANZIAMENT I COSTI RICAVI ENTRATE USCITE EQUILIBRIO PATRIMONIALE EQUILIBRIO FINANZIARIO O SOLIDITA DI BREVE PERIODO O EQUILIBRIO FINANZ. O LIQUIDITA DI MEDIO/LUNGO PERIODO EQUILIBRIO REDDITUALE Le analisi di bilancio. A cosa servono? Sono volte all acquisizione di informazioni reddituali, finanziarie e patrimoniali relative all impresa per valutarne lo stato di salute e per stabilire le azioni di governo più opportune. Ex ante sono utili per cogliere i primi sintomi di eventuali sentieri di crisi non ancora manifesta. Ex post sono utili ai fini della diagnosi dei problemi d impresa. 2

Le diverse ottiche di analisi del bilancio OTTICA INTERNA OTTICA ESTERNA SOCI MANAGEMENT DIPENDENTI SINDACATO FORNITORI BANCHE ERARIO POSSIBILI ACQUISITORI CLIENTI CONCORRENTI UFFICI STUDI BANCHE DATI SPECIALIZZATE... Cosa significa valutare la situazione reddituale? Significa accertare la capacità/incapacità dell impresa di conseguire il suo obiettivo istituzionale: la produzione di ricchezza tramite la combinazione economica generale. Ciò significa: Verificare l esistenza di un risultato economico positivo Verificare se le condizioni di equilibrio abbiano caratteristiche strutturali da poter essere mantenute nel corso del tempo Una situazione economica equilibrata consente una congrua remunerazione dei conferenti dei fattori produttivi impiegati. 3

Cosa significa valutare la situazione finanziaria? Significa accertare la capacità/incapacità dell impresa di far fronte tempestivamente ed economicamente alle obbligazioni assunte. Le condizioni di equilibrio finanziario richiedono che le fonti di risorse finanziarie siano almeno pari agli impieghi. È importante valutare la tipologia dei flussi finanziari positivi e negativi, con l obiettivo di apprezzare se essi si riproducano in futuro o se essi siano invece frutto di circostanze inusuali ed eccezionali Valutare la situazione monetaria significa accertare se tale capacità sussiste anche nell immediato. Cosa significa valutare la situazione patrimoniale? Significa accertare la capacità/incapacità dell impresa di darsi un armonica struttura di fonti e impieghi. Un assetto patrimoniale equilibrato è il risultato e nel contempo il necessario presupposto di una situazione reddituale-finanziaria altrettanto equilibrata. 4

Situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale Sono strettamente e reciprocamente interconnesse e dipendenti, in quanto: la consistenza e la composizione della situazione patrimoniale dell impresa, in quanto espressione delle risorse e dei vincoli che fanno capo ad essa, sono un presupposto fondamentale per gli andamenti futuri della gestione, sia in termini reddituali che in termini finanziari; i flussi reddituali modificano le consistenze patrimoniali dell impresa e, tenuto conto delle condizioni di regolamento differito, anche le risorse finanziarie; i flussi finanziari modificano qualitativamente e quantitativamente la consistenza patrimoniale dell impresa, e impattano conseguentemente sugli andamenti reddituali prospettici. Il processo di analisi La valutazione complessiva dell impresa richiede l esperimento di un processo articolato in due fasi consecutive: la Riclassificazione delle sintesi di bilancio,con lo scopo di rendere omogenei i dati ai fini della seconda fase; il Calcolo degli indici e dei flussi, perché tramite il confronto tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere si generano informazioni. 5

I limiti dell analisi di bilancio La qualità dell analisi dipende anche dalla posizione assunta dall analista. Analista interno: pieno accesso ai dati e precisa conoscenza del loro grado di affidabilità Analista esterno: dispone dei soli dati presenti nel bilancio destinato a pubblicazione L analisi di bilancio risente dei limiti stessi dei valori oggetto di studio: omogeneità monetaria dei valori di bilancio; principi contabili e costanza dei criteri che ispirano i criteri di valutazione; costanza nella rappresentazione dei valori; politiche di bilancio; interferenze di natura fiscale; qualità e dettaglio dei dati a disposizione. 11 Glossario SP per liquidità/esigibilità AT = Attivo Totale Aml= Attivo a medio-lungo Ab = Attivo a breve PT = Passivo Totale PN = Patrimonio Netto = MP = Mezzi Propri Pml = Passività a medio-lungo Pb = Passivo a breve MT = Pb + Pml= Mezzi di Terzi Li = Liquidità immediata Ld = Liquidità differita Rf = Rimanenze finali Pertinenza gestionale AC = Attività caratteristiche Correnti AF = Attività caratteristiche Fisse CIGC = Capitale Investito Gest. Caratteristica CIGA = Capitale Investito Gest. Accessoria CIO = Capitale Investito Operativo (CIGC+CIGA) PC = Passività caratteristiche Correnti CION = Cap. inv. operativo netto da PC DF = Debiti Finanziari V = Ricavi di Vendita (netti) Of = Oneri finanziari EBIT = ROA = Reddito Operativo Aziendale ROGC = Reddito Op. Gestione Caratteristica ROGA = Reddito Op. Gestione Accessoria RC = Risultato di Competenza RAI = Reddito Ante Imposte RN = Risultato Netto 12 6

La riclassificazione delle sintesi di bilancio Si tratta di esporre i valori accolti nelle tavole di sintesi (S.P. e C.E.) al fine di riesporli in raggruppamenti più adatti di quelli civilistici a mostrare il sistema degli equilibri patrimoniali, monetari e reddituali dell azienda indagata. Le riclassificazioni dello Stato Patrimoniale Sono preordinate all analisi della struttura qualitativa e quantitativa delle fonti e degli impieghi, nonché alla verifica della loro coerenza reciproca Gli impieghi corrispondono all attivo e rappresentano il fabbisogno finanziario totale di un azienda in un determinato istante Le fonti corrispondono al totale del passivo e rappresentano i mezzi di copertura del fabbisogno 7

Gli aggregati dello S.P. civilistico A) Crediti verso soci A) Patrimonio Netto per versamenti ancora dovuti B) Fondi rischi ed oneri B) Immobilizzazioni C) T.F.R. C) Attivo circolante D) Debiti D) Ratei e Risconti attivi E) Ratei e Risconti passivi Il criterio finanziario Per verificare la capacità dell impresa di mantenere l equilibrio tra fonti ed impieghi sia nel breve (solvibilità) che nel medio-lungo termine (solidità), si riclassificano le poste secondo la loro attitudine a tradursi più o meno velocemente in entrate/uscite di moneta. Le attività sono esposte in base alla probabilità decrescente di trasformarsi in entrate di cassa, e inserite all interno della macro-classe delle attività a breve termine se esse daranno luogo a un flusso di liquidità entro i dodici mesi successivi alla data di chiusura di bilancio, ovvero tra le attività a medio lungo termine (o attività immobilizzate) se esse si convertiranno in entrate di cassa dopo il dodicesimo mese successivo alla chiusura dell esercizio Le passività sono esposte in base ad un criterio di esigibilità decrescente, ossia in base alla loro probabilità decrescente di convertirsi in uscite di cassa, e inserite nell aggregato delle passività a breve termine se esse daranno luogo ad uscite di cassa entro dodici mesi, ovvero tra le passività a medio-lungo termine (o passività consolidate) se saranno esigibili oltre i successivi dodici mesi. 8

Lo schema di S.P. finanziario Riporta le attività e le passività ordinate rispettivamente secondo un grado di liquidità/esigibilità decrescente. Aggrega le poste a seconda della idoneità a trasformarsi in flussi di cassa entro/oltre i 12 mesi dalla chiusura dell esercizio. Espone le attività già al netto delle eventuali poste indirettamente rettificative riportate nel passivo (F.do ammortamento, F.do svalutazione, ecc.) La Struttura Riclassificata dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario Attività (impieghi) ATTIVO A BREVE *. Liquidità immediate (cassa); *. Liquidità differite (crediti); *. Disponibilità (scorte) Passività (fonti) PASSIVO A BREVE *. Liquidità passiva; *. Fornitori *. Altri Debiti a breve. *.Fondi per rischi e oneri (da usare nell esercizio succ) Mezzi di terzi ATTIVO FISSO NETTO *. Immobilizzazioni; *. (F.do Ammortamento) PASSIVO A MEDIO LUNGO MEZZI PROPRI 9

Attivo Le due macro-classi dell attivo sono abitualmente scomposte in tre classi, sempre ordinate secondo un criterio di liquidità decrescente: Le Attività a breve si suddividono in: Liquidità immediate, quali cassa, c/c bancari attivi, titoli di elevata liquidità e facile negoziabilità come i titoli di Stato o le obbligazioni di alcune società o enti; Liquidità differite, quali crediti verso clienti al netto del fondo svalutazione, altri crediti a breve netti e ratei attivi, per la parte che si trasformerà in incassi nei successivi 12 mesi; Disponibilità, coincidenti con le rimanenze di magazzino e con i risconti attivi, per la parte che si trasformerà in numerario entro i successivi dodici mesi. Le Attività a medio-lungo termine sono sempre al netto dei relativi fondi ammortamento e svalutazione e sono tipicamente distinte in: Immobilizzazioni immateriali nette (al netto dei fondi ammortamento e svalutazione); Immobilizzazioni materiali nette (al netto dei fondi ammortamento e svalutazione); Immobilizzazioni finanziarie (al netto di eventuali fondi svalutazione). 19 Passività All interno delle passività a breve e delle passività a medio-lungo termine, invece, non si individuano generalmente delle sotto-classi di valori. Tuttavia, le principali voci che normalmente costituiscono l una o l altra classe del passivo sono le seguenti: Passività a breve termine: c/c bancari passivi, debiti verso fornitori, debiti tributari, altri debiti a breve, ratei passivi, risconti passivi, quote correnti dei prestiti a medio lungo termine, fondi del passivo a breve termine, quote TFR da liquidare; Passività a medio-lungo termine: fondi del passivo esigibili nel medio-lungo termine, il debito per TFR (eventualmente esclusa la parte da liquidare entro i dodici mesi successivi), i debiti per finanziamenti a medio-lungo termine quali mutui e prestiti obbligazionari (escluse le quote capitale da rimborsare entro l anno successivo). Alle voci del passivo vanno poi aggiunti, in un apposita sezione, i valori che costituiscono il Patrimonio Netto dell impresa. Il patrimonio netto è generalmente formato dal capitale sociale, dagli altri versamenti effettuati dai soci a titolo di capitale (riserva sovrapprezzo azioni e versamenti in conto capitale) e dalle poste formatesi per mezzo degli utili/perdite accumulati durante gli esercizi precedenti (riserva legale, riserva straordinaria ecc., nonché gli utili/perdite portati a nuovo) 10

Una esemplificazione 11