SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE Zoccolotti, De Luca, Guariglia, Ianes, Trojano
Documento finale della Giuria. Consensus Conference sulla Riabilitazione neuropsicologica. Approvato in data 8 giugno 2010 DEFICIT FUNZ. ATTENTIVE Il trattamento appare indicato in particolare negli esiti di trauma cranico anche se richiede lungo tempo di applicazione per ottenere effetti modesti
Review di Cicerone et al. (2000), Cappa 2003, Cicerone 2005. In fase post-acuta della malattia il training ideato da Ben-Yishai risulta efficace. In fase acuta non ci sono prove convincenti che un intervento specifico dei disturbi dell attenzione sia indicato, a causa di una non chiara separazione tra recupero spontaneo e recupero indotto dal trattamento.
Review di Cicerone et al. 2000, Cappa 2003, Cicerone 2005. Il training dell attenzione sembra più efficace quando si utilizzano compiti complessi con una valenza funzionale (compiti strategici) piuttosto che compiti attenzionali di base (come tempi di reazione a stimoli semplici o vigilanza).
ARTICOLI ESAMINATI DAL 2000 Da questa ricerca iniziale sono emersi 704 articoli (i lavori compresenti sui due database sono stati conteggiati una sola volta). L'esito di questa fase di selezione ha ridotto a 70 il numero dei lavori potenzialmente rilevanti. 15 LAVORI
LIVELLO DI EVIDENZA Per quanto riguarda il livello di evidenza degli studi, solo un lavoro (una meta-analisi di alta qualità e omogenea dal punto di vista statistico) ha ottenuto il massimo punteggio (1++); quattro articoli sperimentali basati su studi randomizzati controllati hanno conseguito il livello 1+; una review ha conseguito il livello 2++, 5 articoli il livello 2+ e, infine, 3 articoli erano di livello 3 e uno di livello 2.
TIPOLOGIA PAZIENTI Per quanto riguarda la tipologia dei pazienti la grande maggioranza dei pazienti esaminati è costituita da pazienti con Trauma cranico chiuso.
1.Attention Process Training (o APT) Sohlberg e collaboratori (1987, 1994); 2.Programma AIXTENT di Sturm e collaboratori (1993,1997); 3.Dual task (Stablum, Umiltà, Mogentale, Carlan e Guerrini, 2000), 4.Compito di shift (Stablum, Umiltà, Mazzoldi, Pastore, e Magon, 2007); 5.Compiti diversi di memoria di lavoro (Cicerone, 2002; Serino et al., 2007; Westerberg et al., 2007).
Studio di Fasotti e coll. (Fasotti, Kovacs, Eling e Brouwer, 2000): TPM (Time Pressure Training) 1. sviluppo di diverse strategie di approccio al compito; 2. compensare le conseguenze di un rallentamento nell elaborazione delle informazioni; 3. il paziente impara ad autoassegnarsi un tempo sufficiente per riuscire ad eseguire il compito; 4. (follow up) questo studio mette in evidenza gli aspetti sia di mantenimento che di generalizzazione nel tempo degli effetti positivi del trattamento.
TIPOLOGIA TRAINING Per quanto riguarda la tipologia dei trattamenti, un numero consistente di lavori (5) utilizza il training Attention Process Training (o APT),
EFFETTI APT Tutti gli studi segnalano miglioramenti significativi dell'attenzione. Bisogna però osservare che in alcuni casi l'effetto del trattamento potrebbe essere dovuto alla pratica oppure potrebbe non essere specifico.
EFFETTI AIXTENT Questo tipo di trattamento si dimostra efficace, sopratttutto sulle componenti intensive dell'attenzione (allerta e vigilanza); sarebbe tuttavia opportuno studiare gli effetti su campioni più ampi (per ogni componente deficitaria) ed omogenei per età e tempo dall'onset.
EFFETTI DUAL TASK Si ottiene non solo un miglioramento in prove specifiche ma anche una buona generalizzazione anche se per alcuni pazienti dello studio che erano in fase acuta potrebbero essersi verificati degli effetti di recupero spontaneo. EFFETTI TASK SHIFT Risulta efficace, ma il risultato appare indebolito dalla somiglianza tra compiti utilizzati come test e compiti utilizzati durante il trattamento.
EFFETTI MEMORIA DI LAVORO Uno studio (Serino et al., 2007) dimostra l'efficacia del training basato sul PASAT che determina miglioramenti della prestazione della memoria di lavoro e delle componenti di attenzione selettiva, generalizzati anche alle attività della vita quotidiana, risultato da sottolineare anche alla luce del fatto che pochi lavori hanno dimostrato una chiara ricaduta a livello sociale del trattamento.
I trattamenti riabilitativi formalizzati mirati alla riabilitazione delle capacità attentive si dimostrano efficaci soprattutto nei casi in cui il trattamento è stato adattato al profilo neuropsicologico del paziente e il metodo è basato su strategie piuttosto che sull addestramento a compiti specifici.
EFFETTI FOLLOW UP Solo cinque studi (Fasotti et al., 2000; Palmese e Raskin, 2000; Stablum et al., 2000; Boman et al., 2004; Stablum et al., 2007) hanno effettuato una valutazione a distanza di tempo (minimo a un mese; massimo a 6 mesi) dalla conclusione del trattamento. Tutti indicano un certo grado di mantenimento nel tempo, anche se in alcuni casi il risultato potrebbe essere dovuto a recupero spontaneo.