SOSTENIBILITA E SOLIDARIETA : SEGNALI DI UN NUOVO PARADIGMA CULTURALE

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Transcript:

SOSTENIBILITA E SOLIDARIETA : SEGNALI DI UN NUOVO PARADIGMA CULTURALE Paolo Anselmi Vice Presidente GfK Eurisko Assemblea Nazionale del Volontariato WWF Italia Assisi, 29 Ottobre 2016

IL TEMPO CHE STIAMO VIVENDO Viviamo un tempo di forti discontinuità. La crisi che stiamo attraversando è certamente crisi economica e sociale ma è anche crisi culturale. Una crisi di identità, di direzione e di senso.

IL TRAMONTO DELLE «ASPETTATIVE CRESCENTI» A lungo ci siamo definiti come la società del benessere e delle aspettative crescenti. Ci ha sostenuto la visione di un futuro migliore, la certezza che le prossime generazioni sarebbero state meglio di noi. Oggi questa rappresentazione si è ribaltata. La maggioranza della popolazione - in Italia e in Europa è pessimista riguardo al futuro.

Le nuove generazioni rispetto ai propri genitori staranno % meglio 16 uguale 3 peggio 78 Non indica 3 FONTE: SINOTTICA GFK EURISKO 4

UNA PAUSA DI RIFLESSIONE Questa discontinuità stimola una riflessione critica sul nostro modello culturale. Ovvero sui nostri valori, i nostri progetti di vita, i nostri stili di consumo.

Una crisi a impatto crescente DATO STRUTTURALE CONSEGUENZE COMPORTAMENTALI CONSEGUENZE PSICOLOGICHE CONSEGUENZE CULTURALI RIDUZIONE DELLE RISORSE MATERIALI ADEGUAMENTO «TATTICO» DEI COMPORTAMENTI DI CONSUMO REVISIONE DELLE PROSPETTIVE E DEI MODELLI RIPENSAMENTO DEI DI CONSUMO VALORI, DEI PROGETTI E DEGLI STILI DI VITA 6

UN CAMBIO DI PARADIGMA I tempi sono maturi per un paradigm shift, il termine utilizzato da Thomas Kuhn (La struttura delle rivoluzioni scientifiche, 1962) per descrivere un cambiamento nelle assunzioni basilari di una teoria scientifica dominante. Dunque non un adattamento ai tempi, tattico e temporaneo ma una ripensamento dei fondamenti del nostro modo di pensare, di vivere, di consumare, di guardare al futuro, di educare i nostri figli.

La elevata consapevolezza dei problemi ambientali Qui sotto è elencata una lista di temi che riguardano l ambiente. Per ciascuno di essi, indichi quanto la preoccupa personalmente. Moltissimo Inquinamento dell'aria 50 Inquinamento dell'acqua (fiumi, mari) 48 Inquinamento dell'acqua potabile 50 Discariche abusive 46 Distruzione delle foreste 41 Degrado del territorio 40 Gestione dei rifiuti 41 Sfruttamento indiscriminato delle risorse 38 Qualità del cibo 43 Riscaldamento globale/cambiamenti climatici 37 Impianti inquinanti (produzioni chimiche pericolose) 40 Privatizzazione delle risorse primarie (es. acqua) 42 Incendi boschivi 33 Trasporto di rifiuti pericolosi 34 Eccessivo consumo di energia 28 Mancanza di aree verdi 31 Energia nucleare 40 Buco dell'ozono 30 Abusi edilizi 31 Traffico nelle città 24 Pericolo di estinzione di alcune specie animali 31 Inquinamento elettromagnetico 23 OGM 25 FONTE : Indagine GfK Eurisko - WWF, 2014 Moltissimo + Molto 82 82 80 80 79 78 76 75 75 74 74 72 70 68 68 68 67 64 63 63 63 55 52 8

CRISI E SOSTENIBILITA La crisi ha favorito un ripensamento del tradizionale e «spensierato» approccio ai consumi. E condivisa la percezione soprattutto tra i soggetti più colti/informati e tra i giovani - che «dopo questa crisi» il nostro modo di consumare sarà molto diverso dal passato. Sobrietà, responsabilità e sostenibilità sono i valori che ispirano il nuovo modello di consumo. 9

La percezione di discontinuità nel modello di consumo Quando questa crisi sarà passata il mio modo di consumare sarà molto diverso da come era prima della crisi % 54 ACCENTUAZIONI % 25-34 anni 62 Laureati 60 Area élites 60 Città > 500 mila 60 abitanti Al di là delle difficoltà del momento spero che alla fine di questo periodo di crisi tornerò a consumare come nel periodo precedente alla crisi 37 non sa 9 FONTE: Climi Sociali e di Consumo - Settembre 2014 10

L IMPATTO «VIRTUOSO» DELLA CRISI Diversi comportamenti segnalano un rapporto con i consumi più consapevole e più responsabile: La riduzione dei consumi inutili, l eliminazione del superfluo, l orientamento ad una maggiore sobrietà e parsimonia; La riduzione degli sprechi (acqua, cibo, energia ); La gestione più responsabile degli oggetti (auto, elettrodomestici, capi di abbigliamento ) per farli durare più a lungo, superando la cultura consumistica dell usa e getta; La crescente consapevolezza del «ciclo di vita» dei beni: attenzione alla filiera, attenzione allo smaltimento, raccolta differenziata; La scelta di prodotti e marche più «responsabili» verso la società e verso l ambiente. 11

La riduzione quantitativa dei consumi «Io e la mia famiglia possediamo/consumiamo molte cose di cui faremmo volentieri a meno» Molto + abbastanza d accordo 30 % ACCENTUAZIONI % 25-34 anni 47 18-24 anni 39 Area élite 36 Poco + per niente d accordo 70 ACCENTUAZIONI % Oltre 64 anni 80 Pensionati 80 Segmenti marginali 79 Licenza elementare 77 55-64 anni 75 FONTE: Osservatorio sostenibilità GfK Eurisko. 12

Comportamenti più responsabili: la riduzione degli sprechi Quanto spesso adotta i seguenti comportamenti? % sempre-molto- abbastanza spesso 90 80 70 60 84 71 11 12 13 14 60 66 60 50 40 30 +2% +10% +4% +32% +17% 39 +3% 20 spegnere la luce utilizzo parsimonioso tenere aperta acqua usrae borsa/ riutilizzare bottiglie, quando si esce dalla stanza eldom solo il necessario sacchetto personale per spesa vaschette, spegnere spia tv quando non guarda FONTE : Eurisko Sinottica, 2011-2014 13

I criteri importanti al momento dell acquisto di un prodotto In genere quando acquista un prodotto in quale misura tiene conto di ciascuno dei criteri qui sotto indicati? MOLTISSIMO+MOLTO MOLTISSIMO QUALITA' PREZZO SCONTO, IL FATTO CHE SIA IN PROMOZIONE 22 29 23 63 59 70 RISPETTO DI CRITERI ETICI, SOCIALI E AMBIENTALI SERVIZIO POST-VENDITA MARCA ESTETICA/DESIGN CONFEZIONE 7 5 5 3 5 34 29 24 17 17 FONTE : Indagine GfK Eurisko Sodalitas 14

La sostenibilità è il secondo driver della reputazione d impresa Driver più importanti* per la Corporate Reputation (media di 10 settori) I Qualità dei prodotti II Sostenibilità III Prestigio dell Azienda IV Capacità innovativa V Forza economica/solidità dell Azienda VI Qualità dell organizzazione e del management *Driver più importante nell orientare la reputation complessiva stima: regressione lineare multipla, metodo stepwise 15

Nuovi principi ispiratori della relazione con acquisti e consumi Valori declinanti l'impulsività l'ostentazione l'eccesso, lo spreco il concetto di «consumo» e la figura del «consumatore» Valori emergenti coscienza etica (i comportamenti di consumo non rispondono più solo al «principio del piacere») coscienza ambientale e sociale (i prodotti devono rispettare l ambiente e le persone) sobrietà, parsimonia conservare/preservare condividere esperienze di qualità, dotate di senso. 16

VERSO UN NUOVO MODELLO DI BENESSERE

UN BENESSERE NON SOLO MATERIALE Le indagini sulla felicità dimostrano che oltre una certa soglia non vi è più alcun rapporto tra incremento del reddito e dei consumi e aumento della soddisfazione e del benessere soggettivo. Anzi il rapporto tende ad invertirsi. Le minoranze consapevoli e i giovani mostrano già oggi di perseguire un modello di benessere in cui acquistano una rilevanza crescente le dimensioni «non materiali». Dove contano lo spazio e il tempo dato - nella propria vita personale ed anche professionale agli affetti, alle relazioni, alla cultura, alla creatività, alla spiritualità.

QUALE BENESSERE, QUALE FELICITÀ UN CAMBIO DI PROSPETTIVA PIL pro capite (a parità di potere d'acquisto) (valore indice, 1996=100) Indice di benessere e soddisfazione personale (1996=100)* 100 100 104 96 110 113 100 97 121 94 126 124 124 125 97 99 92 88 128 91 132 89 136 137 87 83 123 125 81 80 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Base: popolazione Italiana Fonte: Sinottica 1996-2010 * Indice ponderato di soddisfazione relativa a: vita familiare, situazione sentimentale/affettiva, rapporti amicali, istruzione, reddito, risparmi, condizione lavorativa, abitazione, luogo di residenza 19

UN BENESSERE NON SOLO INDIVIDUALE Per molto tempo il modello di benessere che abbiamo perseguito ha avuto natura «compensatoria». Quanto più l ambiente esterno diveniva insicuro e inquinato tanto più ci rifugiavamo nella qualità dei nostri spazi privati. Stiamo cercando soluzioni personali a contraddizioni sistemiche, cerchiamo la salvezza individuale da problemi che sono comuni (Ulrich Beck)

UN BENESSERE NON SOLO INDIVIDUALE Oggi ci stiamo rendendo conto che ai fini del nostro benessere la qualità dello spazio pubblico ciò che sta «fuori dell uscio di casa» - conta quanto e forse più della qualità privata. Etica pubblica, coesione sociale, impegno civile, cura dei beni comuni la natura, l ambiente, il paesaggio, il patrimonio culturale e artistico - sono fattori decisivi di «buona vita». Nei periodi di crescita dei consumi le persone investono nei beni materiali, ma quando scoprono di non aver ottenuto la felicità che speravano iniziano ad impegnarsi in azioni di interesse pubblico, in esperienze non materiali, sociali e condivise (Hirschman, 1983)

DALL IO AL NOI Nel corso degli ultimi decenni il protagonista del nostro modello culturale e sociale è stato l individuo. Oggi si prospetta finalmente - il superamento dell individualismo competitivo che ha costituito l asse portante della vecchia cultura. Mantenendo la salvaguardia del valore dell autonomia, dei talenti e dei meriti individuali ma con una apertura nuova verso i valori e la pratica - della condivisione, della collaborazione, della comunità, e della solidarietà.

Sharing economy: tecnologia orientata alla sostenibilità e alla condivisione Il paradigma dell economia collaborativa propone nuove forme di finanziamento (crowdfunding) modi alternativi di viaggiare (car sharing, byke sharing ) e alloggiare (co-housing ) condivisione di spazi e competenze (co-working ) 23

L IMPEGNO PER IL BENE COMUNE COME FONDAMENTO DELLA FIDUCIA A godere oggi di maggiore fiducia sono quelle istituzioni che: - perseguono finalità non materiali - appaiono impegnate per il bene comune. 24

IL FUTURO DESIDERABILE: AMBIENTE, EQUITA, TECNOLOGIA, IMPRENDITORIALITA Per i cittadini la rappresentazione positiva del futuro è quella capace di unire valori spirituali ed etici, impegno sociale e ambientale, innovazione tecnologica e capacità imprenditoriali. 25

UNA VISIONE POSITIVA DEL FUTURO Il cambiamento di cui stiamo parlando viene spesso rappresentato come sacrificio, rinuncia, impoverimento. E invece importante consolidare - prima di tutto dentro ciascuno di noi ma anche nella rappresentazione collettiva e nella comunicazione sociale - una visione positiva del cambiamento in atto e del futuro che ci attende. Vivremo una vita più «sobria» ovvero più semplice nei mezzi ma più ricca di significato. In un ambiente più pulito e più sano e in una società più equa, più solidale, più coesa, più conviviale.

UNA RAPPRESENTAZIONE POSITIVA DELLA SOSTENIBILITA! E essenziale offrire una nuova più positiva - rappresentazione della sostenibilità capace di raccontare quel che si guadagna e non solo quello a cui si deve rinunciare. Ridando centralità alle dimensioni non economiche dell agire personale e collettivo e dunque valorizzando tutto ciò che - nelle nostre vite e nei nostri consumi - non è merce: le relazioni, la comunità, la cultura, la bellezza, la NATURA. 27