CARATTERISTICHE E FINALITÀ DEL BUSINESS PLAN. di Flavio Servato

Documenti analoghi
Il business plan. Il business plan

U.S.R. - Sardegna. Il Business Plan. a cura del Prof. Alessandro Massidda

Business Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE

IL BUSINESS PLANNING LA STRUTTURA DI UN BUSINESS PLAN

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015

Cos è il Temporary CFO

Prove di verifica o Esposizione orale degli argomenti trattati. o Verifiche scritte in forma di domande a risposta aperta oppure in forma di tema

Fare impresa: un flash introduttivo

BUSINESS PLAN. Phd Plus, 10 marzo Università di Pisa. Prof. MARCO ALLEGRINI

BUSINESS PLAN Plus 1 Aziende commerciali e di servizi

Nel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

Che vuol dire fare un business plan?

Conosci davvero la situazione finanziaria della Tua Impresa?

CREARE UNA NUOVA IMPRESA

IL BILANCIO D ESERCIZIO

BRUNO VETTORE. Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO

ADMINISTRATIVE MANAGEMENT

Strumenti innovativi per la creazione d impresa

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE

Temporary CFO. Corporate Service.

Come sviluppare un progetto d impresa. Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani

BUSINESS PLAN Plus 2 Aziende di produzione

La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario

PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA. Competenze

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Business Plan On Line - RRN. Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan delle imprese

SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

1. Quando e perché un business plan

Corso di Ragioneria. Il Rendiconto Finanziario. Roma, 14 marzo 2017

Commissione di Studio della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze Centro Studi

CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE!

L analisi di bilancio per la redazione del Business Plan Dott.ssa ANGELA SCILLA

Descrizione del percorso formativo (contenuti specifici e modalità)

Controllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!

MAPPA DEL PROCESSO BUDGET PIANIFICAZIONE FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA COSTI STANDARD PROGRAMMAZIONE

IL BU B SI S N E S S PLA L N

Prima di scrivere un Business Plan controlla

Che cos è un business plan?

PIANIFICAZIONE E BUDGET

DOVE SI COLLOCA IL PIANO DI MARKETING?

Definizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata Le iniziative da realizzare Le risorse da i

Analisi e pianificazione. dott. Matteo Rossi

PERCORSO GRATUITO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO D IMPRESA TRASFORMARE UN IDEA IN UN PROGETTO D IMPRESA

IL P.E.F. DOTT.SSA CATERINA FIORE

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

Come finanziare la tua attività (ovvero la ricerca delle fonti di finanziamento)

Casi pratici di determinazione della significatività. Documenti di pianificazione del lavoro

La fattibilità dei progetti

ECONOMIA AZIENDALE Indirizzo AFM, IGEA, Liceo e Mercurio

PIANO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Gli indici di Bilancio. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale - A.A. 2009/2010 1

Tecnico del marketing

LC Management IL TEMPORARY MANAGER

Presentare il Business Plan

Equilibrio finanziario

Programma del corso di ECONOMIA AZIENDALE

Prof. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento

ALLEGATO 1. DESCRIZIONE DI ALCUNI MODELLI DI BUSINESS PLAN

IL PROCESSO DI REVISIONE AZIENDALE

UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN

ANALISI E STRATEGIA

Comunicazione economico-finanziaria

A cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito Ferdinando Suliani

Creazione e sviluppo dello studio professionale

Il Business Plan EMIDIA VAGNONI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO: L IMPRESA VA A SCUOLA COME REDIGERE UN BUSINESS PLAN

SOMMARIO. Capitolo 1. Capitolo 2

Attrezzarsi per competere

COMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI

Controllo di Gestione

ARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche

agriregionieuropa Progettare e gestire il cambiamento. Il business plan in agricoltura. Crescita e competitività delle imprese zootecniche

CORSO DI FINANZA AZIENDALE AVANZATA ANALISI E PIANIFICAZIONE ECONOMICA - FINANZIARIA. Riccardo Rapelli

MISURA 7: PROCEDURA DI PRESENTAZIONE DOMANDE

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale.

Provincia di Viterbo Assessorato Formazione Professionale e Politiche per il lavoro. Idee Giovani. Per le iniziative a sostegno dell imprenditorialità

POR CALABRIA FESR-FSE

Il Controllo di Gestione fra Tradizione e Evoluzione. Alessandro GARUGLIERI Professionista qualificato APCO CMC

Cristiana Trovò, Mettersi in proprio, Il Sole 24 Ore, 2014 (in edicola in questi giorni)

Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese

GIUSTE INSIEME A NOI!

Release : 2014_2 Settore : Commercio Natura giuridica s.r.l. Caso: Ristrutturazione Debito

OPEN DAY IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE A VERONA. MERCOLEDI 8 OTTOBRE 2014 Dalle ore 9,00 alle ore 19,00

I PRINCIPI DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA D IMPRESA - Il governo della dinamica finanziaria - il fabbisogno finanziario

L organizzazione delle imprese. Il piano di marketing

Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori

INDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani)

LA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE

La gestione del capitale circolante

Modello di business e Piano di impresa (2 parte)

Analisi di Bilancio - AVANZATA (5 anni)

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

Nuovo Domani in azienda 3 Tomo 2

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Il supporto del Business Plan per la Banca nella valutazione del processo di internazionalizzazione

BUSINESS PLAN: Definizione

ALLEGATOC alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

Transcript:

CARATTERISTICHE E FINALITÀ DEL BUSINESS PLAN di Flavio Servato

1. Definizione di Business Plan Il Business Plan è uno studio che da un lato analizza il mercato, il settore e la concorrenza, e dall altro il piano sviluppato dall azienda sui prodotti/servizi da realizzare, sulle strategie da adottare e sulla struttura organizzativa necessaria, proiettando questa visione d insieme sia nel breve che nel lungo periodo.

Nel breve periodo quantifica i diversi elementi necessari per determinare il grado di attrattività economica e la fattibilità finanziaria dell iniziativa Nel lungo periodo esplicita una visione imprenditoriale chiara e coerente

Le funzioni del Business Plan Comprensione dell ambiente circostante all impresa Analisi della fattibilità finanziaria e dell attrattività economica degli investimenti Definizione della visione imprenditoriale e degli obiettivi perseguiti Business Plan Pianificazione delle strategie e determinazione del piano operativo in tutte le sue aree Utilizzo del budgeting e dell analisi degli scostamenti Accesso alle fonti di finanziamento Definizione dell assetto organizzativo efficiente e coerente con gli obiettivi

2. Le fasi di un piano Piano di fattibilità economica Business Plan o piano economicofinanziario (in senso stretto) Business Plan (visione Piano allargata) operativo Fase operativa Sviluppo dell idea e del prodotto Concezione dell idea di business Sviluppo del mercato

Piano di fattibilità economica Si svolgono dei calcoli per determinare la validità economica del progetto. In pratica si analizzano voci come investimenti, costi e ricavi attesi, e si verifica se il progetto è economicamente interessante.

Piano economico-finanziario Sulla base dei dati raccolti precedentemente si valutano i flussi finanziari in entrata ed in uscita del progetto, al fine di capire se esso è finanziariamente conveniente. Se un progetto è interessante sia dal punto di vista economico che da quello finanziario si esegue un analisi più approfondita non solo sui calcoli, ma anche sul mercato e sulla concorrenza.

Piano operativo Si occupa di analizzare le fonti di finanziamento occorrenti per avviare il progetto di investimento. Al piano si accompagna un analisi degli scostamenti, e attraverso le informazioni derivanti dal controllo di gestione l azienda è in grado di valutare i cambiamenti dell ambiente esterno e di aggiornare costantemente il piano.

3. Le funzioni del Business Plan E uno stimolo per l imprenditore e permette di guidarlo nel breve sulla base degli obiettivi di lungo termine, assistendolo in caso di eventi provenienti dall ambiente esterno Permette il coinvolgimento del personale a più livelli organizzativi Oltre ad una funzione interna il Business Plan ha anche una funzione esterna, e può servire per acquisire capitali da soggetti terzi

ed in particolare Permette di capire la capacità dei progetti di remunerare adeguatamente i capitali richiesti Consente di indirizzare l imprenditore verso il canale e la tipologia di finanziamento più appropriata

4. Le tipologie di Business Plan Il Business Plan è uno strumento che può essere utilizzato come guida, e deve essere redatto ed aggiornato in modo costante, oppure (anche se sconsigliato) può essere utilizzato come strumento ad hoc per presentare un azienda a fronte di eventi di natura straordinaria.

Il Business Plan può essere composto in varie aree, quali: 1. La descrizione del business (vale a dire l analisi dell azienda, del prodotto/mercato, l analisi del settore e le strategie) 2. Il piano operativo (cioè l a localizzazione, la produzione, la logistica e il piano di marketing) 3. La struttura e management (vale a dire l organizzazione e la struttura)

4. Le risorse di finanziamento (cioè i capitali investiti, le fonti, il piano d ammortamento e la valutazione del credito) 5. Gli schemi economico-finanziari (vale a dire le ipotesi di base, la visione dell area finanziaria ed economica e l analisi di sensitività) 6. L area finanziaria (che si occupa delle proiezioni finanziarie in termini di flussi di cassa)

7. L area economica (concernente gli ammortamenti, il reddito operativo e i bilanci prospettici) 8. Il controllo gestionale (inteso come controllo commerciale ed economico-finanziario) 9. La valutazione degli investimenti (cioè il tasso di sconto e i metodi di valutazione degli investimenti)

Per ognuna di queste aree si dovrà svolgere un analisi (al fine di attribuire una valutazione sul livello di importanza, ad es. alta, media, bassa o trascurabile) in funzione: della fattibilità dell investimento, della richiesta di finanziamento, dell analisi del mercato, della valutazione di azienda, della pianificazione strategica, del budgeting e della pianificazione operativa.

5. Alcune regole per la redazione del piano 1. Forma esteriore ed esposizione dei contenuti: è essenziale che la presentazione del piano sia curata sul lato estetico e che i concetti siano esposti in modo chiaro e sintetico 2. Grafici: sono consigliabili in quanto rendono visibili dati e tabelle spesso complesse. Devono però essere sempre legati ai numeri e non si deve esagerare con essi

3. Allegati: sono una parte essenziale del lavoro, ma non devono risultare eccessivi e dovranno essere inseriti nel Business Plan in modo tale da non renderne complessa la lettura, ad es. inserendoli in un secondo fascicolo o allegandoli di volta in volta all argomento trattato 4. Assunti di partenza: è importante che le ipotesi di partenza siano realistiche e credibili, altrimenti si possono generare risultati profondamente diversi da quelli effettivi

5. Redazione: il Business Plan deve essere sviluppato in tutte le sue fasi, ed in particolare i manager (o l imprenditore) devono riepilogare tutte le conclusioni dei singoli studi, al fine di poter stilare il piano generale 6. Contenuto, che si distingue in: Fiducia Accuratezza Visione d insieme Priorità di lettura

Fiducia: il Business Plan deve fornire una situazione veritiera e completa dell azienda, cercando di creare un rapporto di fiducia con i soggetti esterni, e mostrando anche i punti di debolezza del progetto e le azioni per porvi rimedio Accuratezza: occorre verificare che ogni punto del piano non contenga informazioni non riscontrabili o troppo generiche, le quali potrebbero generare un insicurezza sui dati da parte del lettore

Visione d insieme: la redazione deve risultare armonica ed equilibrata, per cui è importante evitare di approfondire eccessivamente certe tematiche (a meno che non sia richiesto dalla specificità dell indagine) a scapito di altre Priorità di lettura: è utile conoscere le sezioni del piano sulle quali il lettore si concentrerà in prima istanza, cosa che potrà influenzare la sequenza dei contenuti dell Executive Summary

5. La struttura del Business Plan Il Business Plan è strutturato in due parti: la prima parte quella descrittiva è introduttiva della seconda parte e serve per presentare al lettore l azienda o il progetto, la sua visione imprenditoriale, il mercato e altri fattori. Essa si compone di analisi e di studi necessari per far comprendere il mercato, la concorrenza e il piano strategico ed operativo

la seconda parte cioè quella economico-finanziaria è piuttosto ampia e si occupa di fornire uno strumento in grado di interpretare i dati della prima parte, attraverso una serie di prospetti in grado di guidare il lettore nella valutazione del progetto

6. L Executive Summary Esistono due scuole di pensiero relativamente alla redazione di un Executive Summary: la prima (preferibile) ritiene che esso sia un documento preliminare alla redazione del Business Plan la seconda lo considera come la sintesi conclusiva dello studio, che dovrà essere redatta al termine del piano economico-finanziario

La struttura di un Executive summary L Executive summary è un documento di sintesi (di 2 o 3 pagine), che rispetta la struttura del Business Plan ma che si concentra sulle aree ad elevata priorità di lettura. Se assieme al Business Plan fosse presentato a soggetti esterni potrebbe contenere una clausola di non disclosure agreement, cioè dei limiti alla divulgazione del documento