Cosa succede quando un soggetto è vittima di un trauma cranico?

Documenti analoghi
EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

TRAUMA CRANICO MINORE

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale

Termine generale che indica qualsiasi lesione ai danni del cranio e del cervello

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

Frattura cranica avvallata (distacco di frammenti ossei che talvolta possono penetrare nell encefalo. Le fratture che riguardano il cranio possono

LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE. MSI Livello A - AREU

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48

La traumatologia craniospinale nelle arti marziali

Descrivere la fisiologia di base intracranica Classificare LCT : il danno cerebrale primario e secondario Riconoscere l importanza di limitare le

Gruppo Auditing Interno

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA

Ematoma Sottodurale Cronico

CALDO E FREDDO COME CAUSA DI MALATTIA

TRAUMA. Principali eventi traumatici Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Infortuni domestici Infortuni sportivi

I rischi dell anestesia

Gestione del trauma cranico pediatrico

DIFFERITA PROGRAMMATA

LE LESIONI CERVICALI MISCONOSCIUTE goodpractice o malpractice

Che cosa è un Trauma Cranico.

3^ lezione: TRAUMA CRANICO. Relatore: Dott. Ferdinando Casale. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus

OBIETTIVI. La rilevanza del problema. I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA

CIVITAVECCHIA SALA AUTORITA PORTUALE 29 MARZO 2017 BRACCIANO CENTRO POLIFUNZIONALE 12 APRILE 2017

EMERGENZE TRAUMATOLOGICHE TRAUMI DELLO SCHELETRO

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo

Aula ufficio formazione

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLA SCHEDA DI SOCCORSO MEDICA E INFERMIERISTICA - MANUALE D USO -

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

GESTIONE del PAZIENTE CADUTO

Svenimento. malori. coperta SLACCIARE CINTURE E VESTITI VENTILARE TENERE SOTTO CONTROLLO IL RESPIRO. NON dare da bere. NON alzarlo rapidamente

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE ANNO 2017 Formazione sul Campo GRUPPI DI STUDIO IN NEUROCHIRURGIA PER LA STESURA DEI PROTOCOLLI ASSISTENZIALI

Allegato III. Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo

La gestione del paziente con trauma cranico

GIORNATA DELLA SALUTE. Maranello, 7 Novembre 2010

1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009

TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE

APPLICAZIONE DEL PEDIATRIC EARLY WARNING SCORE AL TRIAGE PEDIATRICO PER L INTERCETTAZIONE TEMPESTIVA DEL DETERIORAMENTO CLINICO

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate

Manifestazioni di una alterazione dello stato di coscienza

INCONTINENZA URINARIA

TRAUMA NELL APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO. Modulo 3 Lezione E Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO

VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

Biomeccanica degli impatti

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia

CAPITOLO J_3 SECONDO MODULO

LE CAUSE DI PERDITA DI COSCIENZA

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

GESTIONE DEL TRAUMA DEL BACINO IN AMBIENTE EXTRA-OSPEDALIERO: LUCI ED OMBRE

DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO

Domande chiave. Domande chiave

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA

Primi Sintomi della Meningite

URGENZA ( CODICE U o PS)

DISTURBI DELLO STATO MENTALE

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

Traumi multipli CADUTE DALL ALTO - SCHIACCIAMENTO SE VOMITA

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

APPARATO LOCOMOTORE FRATTURE,DISTORSIONI LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI

Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso

IL CORRETTO USO DEI SISTEMI DI EMERGENZA-URGENZA. Campagna informativa del Ministero della Salute

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica

CORSI NAZIONALI INSEGNANTI TECNICI. Elementi di Medicina dello Sport

S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato


Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Ecocolordoppler Tronchi Sopra- Aortici: Criteri di appropriata prescrizione ed indicazioni per la richiesta di Ecocolordoppler TSA.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA

LA GESTIONE DEL TRAUMA

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA PANCREATITE ACUTA

Supporto vitale di base al traumatizzato. Franco Bleggi

TREVISO Gestione richieste URGENTI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

Aneurisma Cerebrale ed Emorragia Subaracnoidea

Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Il primo soccorso sanitario e le emergenze sanitarie in Antartide

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva

APPROPRIATEZZA IN NEURORADIOLOGIA

Conseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico

Transcript:

Premessa In quest appuntamento, data la vastità e l importanza dell argomento, ci occupiamo solo del trauma cranico dell adulto, rimandando al prossimo appuntamento la trattazione del trauma cranico del bambino. L obiettivo è di comunicare informazioni sulle cause, i sintomi, le complicanze, del trauma cranico nell adulto e le procedure e il percorso all interno del dipartimento d emergenza. Il Trauma cranico nell adulto Cosa s intende per trauma cranico? Il trauma cranico è il risultato di un improvvisa applicazione di una forza fisica sul cranio, che può causare fratture delle ossa craniche e lesione del tessuto cerebrale, con conseguente danno cerebrale. Il trauma cranico è la principale causa di morte e d invalidità in soggetti di età compresa fra i quattordici e i quarantaquattro anni, l incidenza maggiore è tra i quattordici e i venticinque anni. In tutto il mondo, rappresenta una delle cause maggiori di accesso al Pronto soccorso. Il trauma cranico nel mondo provoca un decesso ogni dodici minuti e se ne verifica uno ogni quindici secondi. In Italia è la prima causa di morte tra i quindici e i trentacinque anni, in gran parte dovuta a incidenti automobilistici. La mortalità e la disabilità permanente in Itali, negli ultimi anni per trauma cranico, si sono ridotte quasi del 50%, grazie a misure di prevenzioni ristrette (utilizzo obbligatorio del casco, rispetto dei limiti di velocità, divieto dell assunzione di alcol alla guida, legge 626/81/2008 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro). Quali sono le cause? Gli incidenti stradali rappresentano la causa principale del trauma cranico nell adulto, quasi il 50%, seguono le cadute accidentali, gli incidenti domestici, sportivi e sul lavoro, le aggressioni e gli atti terroristici. Cosa succede quando un soggetto è vittima di un trauma cranico? Il trauma cranico si può manifestare con caratteristiche diverse: Commozione cerebrale, caratterizzata dalla perdita dello stato di coscienza subito dopo l evento traumatico, questa può essere temporanea o persistente fino al coma. Contusione cerebrale, è caratterizzata da piccola emorragia dovute a lesioni di vasi sanguigni. Fratture degli ossa craniche che spesso possono essere cause di contusioni del tessuto cerebrale.

Ematomi, dovuti a emorragie cerebrale per rottura di vasi sanguigno di grosso calabro e che possono localizzarsi in diverse sedi, all esterno del tessuto cerebrale o all interno. A secondo la sede si dividono in: 1. Ematoma epidurale o extra durale 2. Ematoma sub durale 3. Emorragia sub aracnoidea Qui di seguito sono riportate schematicamente le sedi, dove maggiormente si localizzano gli ematomi e alcune immagine di TAC del cranio che mostrano alcune lesioni cerebrali.

Ematoma extra durale, ematoma sub-durale emorragia intracerebrale. L emorragia intracerebrale, può verificarsi all interno del tessuto cerebrale o invadere la cavità dei ventricoli cerebrali. Erniazione, la presenza di sangue all interno della scatola cranica, rigida e inespansibile, crea un aumento della pressione intracranica, spingendo parte del cervello in basso causando un erniazione cerebrale in alcuni punti del cervello o attraverso spazi presenti alla base cranica. Se queste erniazioni interessano punti vitali del cervello, possono provocare la morte del soggetto. Inoltre l aumento della pressione intracranica determina la compressione dei vasi sanguigni con riduzione del flusso ematico cerebrale con conseguente ischemia. Danno assonale diffuso, queste lesioni di solito sono causate da movimenti rapidi del cervello in accelerazioni e decelerazioni, come succede nel colpo di frusta. Nel danno assonale, il soggetto è solitamente in coma, per lesioni diffuse del tessuto cerebrale. Da cosa dipende la gravità del trauma cranico? La gravità del trauma cranico dipende dall entità della forza applicata sul cranio, dalla dinamica del trauma, dall oggetto che colpisce il cranio o la superficie d impatto, ma anche da fattori di rischio aggiuntivi personali. Qual sono i sintomi d allarme di un trauma cranico? I sintomi dipendono dal tipo di trauma cranico (lieve, moderato, grave) e dalla sede della lesione, possono comparire immediatamente dopo il trauma o alcuni giorni o settimane dopo ed essere premonitori di un possibile danno cerebrale. Nel trauma cranico lieve i sintomi possono essere assenti, non è rara la comparsa di mal di testa, nausea e vomito, sonnolenza, sbalzi di umore con irritabilità, perdita di coscienza di breve durata. Nel trauma cranico moderato e grave oltre i sintomi comuni al trauma cranico lieve, si possono presentare: alterazioni dello stato di coscienza, dell equilibrio, crisi epilettiche, dilatazione delle pupille (midriasi) o miosi paralisi delle pupille agli stimoli luminosi, disturbi di memoria e del linguaggio, formicolii e perdita di sensibilità a una parte del corpo e se sono danneggiati i nervi olfattivi e dell orecchio, si possono avere disturbo dell olfatto e dell udito. In caso di fratture delle ossa craniche si possono verificare, otoraggia (sanguinamento dell orecchio), epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso).tardivamente si possono manifestare: Emicrania, vertigini, affaticamento, Incapacità a concentrarsi, insonnia, Irritabilità, depressione e ansia. Come si fa a stabilire se siamo di fronte ad un trauma cranico ad alto rischio di lesioni? In linea generale, tutti i soggetti vittime di trauma cranico con fattori di rischio aggiuntivi (anziani oltre i sessantacinque anni, disturbi della coagulazione, assunzione di farmaci anticoagulanti,

perdita di coscienza, trauma ad alta energia, caduta da scale, da un altezza superiore a 1 metro, eiezione fuori dall abitacolo del veicolo ecc.), devono recarsi in pronto soccorso. Stabilire la gravità del trauma cranico, è solo compito del medico d emergenza, attraverso un attento esame clinico e l esecuzione di esami radiologici. Il medico d emergenza valuta il soggetto, vittima di un trauma cranico, con un attento esame neurologico e anamnestico e l utilizzo della scala di Glasgow (espressa con la sigla GCS Glasgow Coma Score) che gli permette di valutare lo stato di vigilanza. La scala valuta lo stimolo oculare, verbale e motorio ed è espressa con un punteggio che è la somma delle valutazioni di ogni singola funzione. Il massimo punteggio è 15 (soggetto vigile e senza sintomi) e il minimo 3 e indica un profondo stato d incoscienza. Scala di Glasgow AREA RISPOSTA PUNTI APERTURA OCCHI RISPOSTA VERBALE RISPOSTA MOTORIA Spontanea Alla voce Al dolore Nessuna Orientata Confusa Parole inappropriate Suoni incomprensibili Nessuna Ubbidisce al comando Localizza il dolore Retrae al dolore Flette al dolore Estende al dolore Nessuna 4 3 2 1 5 4 3 2 1 6 5 4 3 2 1 La scala di Glasgow permette inoltre al medico di valutare il danno cerebrale nel tempo e stabilire eventuali interventi diagnostici e terapeutici. Attraverso questo mezzo e la valutazione clinica, il trauma cranico può essere definito: Trauma cranico lieve o minore di grado 0 con GCS tra 15 e 14 Trauma cranico moderato grado 1 con GCS tra 13 e 9 Trauma cranico grave o severo grado 2 con GCS inferiore a 9

Il trauma cranico lieve di norma è asintomatico l unico sintomo è un dolore localizzato in sede del trauma. In genere son pazienti che non necessitano di ricovero e di accertamenti radiologici e possono essere inviati a domicilio con un foglio d istruzione su come comportarsi nelle 48 ore successive al trauma. Il trauma cranico moderato di primo grado, si accompagna a perdita di coscienza, il soggetto può essere sottoposto TAC cranio e a un periodo di osservazione di almeno 24 ore fino alla normalizzazione del quadro neurologico (GCS 15), o eventualmente anche a radiografia della colonna cervicale, a tale proposito, va ricordato che tutti i traumi cranici moderati e gravi, possono essere accompagnati da lesioni della colonna cervicale. Se il soggetto con trauma cranico moderato presenta sintomi quali, mal di testa, vomito, amnesie sulle circostanze del trauma, traumi multipli, lesioni del massiccio facciale, uso di anticoagulanti, sostanze che alterano lo stato mentale, trauma ad alta energia, età superiore a 65 anni, è indicato un periodo di osservazione più lungo e in base all evoluzione clinica, l esecuzione di eventuale TAC cranio di controllo. Nel trauma cranico severo di secondo grado il punteggio GCS è inferiore a 9 è caratterizzata ad alterazione grave e persistente dello stato di coscienza e può essere associato a emorragie cerebrali, fratture delle ossa craniche e del massiccio facciale. Tutti i soggetti con trauma cranico grave necessitano di ricovero e di TAC cranio in urgenza insieme alla radiografia del colonna cervicale e consulto da parte del neurochirurgo in urgenza. Quali sono le complicanze? Possiamo avere, oltre all emorragia cerebrale, le fratture delle ossa craniche già menzionate, complicanze a breve termine quali Infezioni (encefalite e meningite), soprattutto nelle lesioni penetranti del cranio, Ischemie (ictus) dovuto a lesioni dirette di vasi sanguigni o alla formazione di trombi. Le complicanze a lungo termine sono disturbi della memoria e dell attenzione, disturbi visivi, dell olfatto, formicoli con alterazione della sensibilità. Molti soggetti sviluppano disturbi d ansia e depressione, alterazioni del comportamento (agitazione, impulsività, riduzione dei freni inibitori).frequenti sono lo sviluppo di demenza e il tipo di lesioni invalidanti dipendono dalle sede della lesione, si possono avere deficit motori, del linguaggio, a secondo dell area cerebrale colpita, se il danno cerebrale è diffuso, la complicanza peggiore è il coma. Lo stato di salute e l età del soggetto traumatizzato, incidono sul recupero, generalmente il soggetto giovane recupera molto prima rispetto all anziano. Come si giunge alla diagnosi? Il trauma cranico è un evento potenzialmente fatale che può portare a morte il soggetto. Le complicanze possono aumentare il rischio di morte se il trauma cranico non è diagnosticato in tempo e adeguatamente trattato in centri specializzati. Il medico d emergenza che valuta il soggetto con trauma cranico, stabilizza per prima cosa le funzioni vitali, se sono alterate. Poi procede a un esame clinico minuzioso e a un attenta storia clinica e acquisisce notizie sulla dinamica del trauma, esegue la scala di Glasgow, per valutare la vigilanza e il grado di gravità del

trauma, inoltre esegue gli esami ematologici ed eventuali esami radiologici. La TAC cranio rappresenta l esame più indicato per determinare la presenza e l estensione di un eventuale danno cerebrale in corso di trauma cranico. La metodica è utile per evidenziare e quantificare il danno cerebrale e la presenza di eventuali fratture del cranio, è utilizzata anche per lo studio della colonna cervicale. Tutti i soggetti con trauma cranico vanno sottoposti a TAC cranio? La decisione di sottoporre un soggetto con trauma cranico, dipende da diversi fattori, che il medico d emergenza stabilisce in base alla valutazione clinica all anamnesi e alla dinamica del trauma e a protocolli standardizzati da linee, guida internazionali. In sintesi, secondo le linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence)2014, il soggetto con trauma cranico lieve e moderato che accede nel pronto soccorso, se presenta: GCS <13 alla valutazione iniziale GCS <15 dopo 2 ore di osservazione Sospetta frattura delle ossa craniche Episodio di epilessia dopo il trauma Alterazioni neurologiche focali Più di un episodio di vomito È sottoposto a TAC cerebrale entro 1 dall identificazione dei fattori di rischio. Se non sono presenti i fattori di rischio citati e, il soggetto vittima del trauma, è in terapia con anticoagulanti, esegue la TAC cranio entro 8 ore dal trauma. Se non è in terapia con anticoagulanti e ha perso coscienza e presenta ulteriori fattori di rischio quali: Età maggiore di 65 anni Storia di sanguinamento o alterazione della coagulazione Trauma ad alta energia (pedone investito, caduta da un altezza maggiore di 1 metro o caduta dalle scale.) Amnesia maggiore di 30 minuti prima e dopo il trauma In questi casi, il soggetto vittima del trauma cranico, esegue la TAC cranio entro 8 ore dal trauma, se non sono presenti questi fattoti di rischio, non è necessario eseguire la TAC cranio e il soggetto può essere dimesso.

Quali sono le indicazioni a eseguire la TAC della colonna cervicale? Indicazione alla TC cervicale a 1 ora dal trauma cranico sono: GCS < di 13 alla valutazione iniziale Soggetto in coma Soggetti che hanno eseguito radiografia della colonna cervicale ma non ha visualizzato tutta la colonna. Sospetto di lesione evidenziata con la radiografia della colonna cervicale. Diagnosi di lesione alla colonna cervicale che necessitano d intervento chirurgico. Soggetti con trauma multipli che necessitano di TAC in altre parti del corpo. Eseguire la TAC cervicale in caso di soggetti con trauma cranico sveglio e collaborante se c è il sospetto clinico e uno dei fattori di rischio: Età > o uguale a 65 anni Meccanismo traumatico pericoloso (caduta da 1 metro di altezza o 5 scalini, carico assiale sul capo (esempio immersione, Incidente con eiezione dal veicolo, collisione tra biciclette ecc) Deficit neurologici focali Parestesie arti inferiori o superiori Tutti i soggetti con trauma cranico grave, invece, devono essere sottoposti a consulto rianimatorio in urgenza e stabilizzati clinicamente e sottoposti a TAC cranio in urgenze e RX /TAC della colonna cervicale (tutti il trauma gravi possono nascondere, fino a prova contraria, una frattura della colonna cervicale). Tutte le vittime di trauma cranico grave, vanno ricoverati in terapia intensiva, se presentano lesioni cerebrali (emorragie)devono essere valutati dal neurochirurgo in urgenza. In assenza di lesioni al primo esame radiologico, è necessario sottoporre il soggetto a TAC cranio di controllo. nelle 24 successive al trauma cranico in base all evoluzione clinica. Quali soggetti con trauma cranico vanno tenuti in osservazione? Vanno tenuti in osservazione i soggetti che presentano: Nuove alterazione alla TC cranio di controllo

Soggetti in cui il GCS non è tornato a 15, indipendentemente dai risultati della TAC cranio. Soggetti che hanno indicazione a eseguire la TAC cranio, ma l esame non può essere eseguito sia perché la metodica non è disponibile sia perché il soggetto non è collaborativo per consentire l esecuzione dell esame. Non riduzione completa dei sintomi (vomito persistente, cefalea.) Soggetti con intossicazione da alcool e droga Soggetti con sospetto di altre lesioni in sedi diverse Se un soggetto con trauma cranico è dimesso come deve comportarsi? Il soggetto deve essere affidato alle cure di un famigliare che rimanga con lui e lo osservi nelle 48 successive al trauma cranico. Il medico d emergenza deve consegnare una scheda d istruzione al famigliare che evidenzia che al momento della dimissione il soggetto non presenta sintomi ma questi si possono presentare a distanza di ore dal trauma. Il soggetto dovrà essere ricondotto immediatamente presso il pronto soccorso, nel caso in cui si verificassero uno o più dei seguenti sintomi: Cefalea ingravescente (mal di testa che diventa sempre più forte.) Confusione mentale, come difficoltà a ricordare le cose comuni e il soggetto appare stordito. Tendenza ad addormentarsi e difficoltà a risvegliarsi (si consiglia di controllare il soggetto ogni 2 ore anche di notte.) Difficoltà a muovere braccia e gambe o comparsa di riduzione della sensibilità in parte del corpo. Disturbi del cammino Comparsa di vomito Comparsa di crisi epilettiche Difficoltà nella respirazione Riduzione della vista, e pupille disuguali (anisocoria) Il soggetto con trauma cranico dimesso a domicilio deve: Alimentarsi normalmente ma non assumere alcolici. Evitare di assumere farmaci analgesici e sedativi senza il parere di un medico.

Astenersi da attività mentali impegnative per qualche giorno. Controllo medico ambulatoriale Conclusioni Il trauma cranico è la principale causa di mote e d invalidità nei giovani, spesso si presenta senza sintomi, questo non esclude una situazione di pericolo, perché i sintomi si possono presentare nelle ore successive e sono indicativi spesso di una lesione grave del cervello. E vivamente consigliabile, quindi, a tutti i soggetti vittime di trauma cranico con i fattori di rischio citati, rivolgersi al pronto soccorso. Le lesioni da trauma cranico se diagnosticate e trattate in tempi rapidi riducono la mortalità e la disabilità nel soggetto traumatizzato. Edema cerebrale Figura 5.5 Focolai contusivi