Cosa c è di nuovo su.. Rischio residuo: Caso clinico

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Transcript:

Università degli Studi di Messina Dipartimento di Medicina Interna Cosa c è di nuovo su.. Rischio residuo: Caso clinico Giuseppina T. Russo XXVIII Congresso Nazionale AMD Rossano Calabro, 25-28 Maggio 2010

Prendiamo in considerazione Francesca Una paziente di mezza età (63 anni) si reca dal proprio diabetologo per la visita ambulatoriale di controllo

Anamnesi familiare Madre di 84 anni, diabetica e dislipidemica Padre deceduto per infarto miocardico a 63 anni Tre fratelli (uno diabetico) Anamnesi patologica remota Isterectomia a 50 anni per fibrosi uterina Diabete di tipo 2 da circa 3 anni, in trattamento con ipoglicemizzanti orali (metformina 500 mg x 2/die) Nessuna altra patologia di rilievo nota Anamnesi fisiologica Nubile Segretaria d azienda Non pratica attività fisica regolare Dieta libera, parca mangiatrice E astemia, non fumatrice

Rilievi alla visita ambulatoriale di controllo Peso: 65 Kg Altezza: 157 cm BMI: 26,5 kg/m 2 Circonferenza vita: 88 cm Pressione arteriosa: 125/70 mm Hg Obiettività: negativa

Esami ematochimici esibiti dalla paziente Glicemia a digiuno : 131 mg/dl HbA1c: 6,4% Colesterolemia totale (CT): 212 mg/dl Colesterolemia LDL (LDL-C): 127 mg/dl Colesterolemia HDL (HDL-C): 32 mg/dl Trigliceridemia (TG): 266 mg/dl Creatinina: 0.9 mg/dl Altri esami e ematochimici ed urine: nella norma (anche rapporto albumina/creatinina urinarie)

Valutazione del danno d organo ECG: normale Ecocardiogramma: normale Ecodoppler dei tronchi sovra-aortici: nella norma Fundus oculi: nella norma

Come valutare il quadro clinico della paziente? Valori paziente Obiettivi* Glicemia (mg/dl) 131 70-130 HbA1c (%) 6,4 <7 LDL-C (mg/dl) 127 <100 HDL-C (mg/dl) 32 >50 TG (mg/dl) 266 <150 PA (mmhg) 125/70 <130/80 * Standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-10 SID-AMD ADA Standards of medical care in diabetes 2010

Come giudichereste il rischio cardiovascolare di questa paziente? Basso Moderato Elevato

Nei paesi industrializzati le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nelle donne. Leonardo Da Vinci. La Dama con l ermellino. 1485-1490

Diabetes is a potent CVD Risk Factor in men and women 60 Men 60 Women Mortality Rate Per 1000 50 40 30 20 10 Diabetes No Diabetes 2x Mortality Rate Per 1000 50 40 30 20 10 4-5x 0 0-3 4-7 8-11 12-15 16-19 20-23 0 0-3 4-7 8-11 12-15 16-19 20-23 Duration of Follow-up (Years) Duration of Follow-up (Years) Krolewski AS, et al. Evolving natural history of coronary disease in diabetes mellitus. Am J Med 1991;90 (Supp 2A):56S-61S.

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-2010 SID-AMD

Come giudichereste il rischio cardiovascolare di questa paziente? Basso Moderato Elevato

La paziente deve esser trattata con una statina? Sì No

Raccomandazioni terapeutiche ed obiettivi del trattamento in pazienti diabetici dislipidemici In soggetti SENZA evidente malattia cardiovascolare: LDL-C L obiettivo primario è raggiungere una colesterolemia LDL <100 mg/dl (livello di evidenza A) Nei pazienti con età >40 anni è raccomandata la terapia con una statina per ridurre la colesterolemia del 30-40% indipendentemente dai livelli basali di colesterolemia LDL (livello di evidenza A) Nei pazienti più giovani (età <40 anni) ma con un rischio aumentato per la presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare che non raggiungono il target terapeutico con la sola modificazione dello stile di vita è appropriato aggiungere un trattamento farmacologico (livello di evidenza C) American Diabetes Association 2006;29(Suppl.1):S4-S42

La paziente deve esser trattata con una statina? Sì No

Ancora la storia di Francesca.. La paziente viene trattata con una statina oltre a modificare la sua alimentazione ed incrementare l attività fisica. Al controllo dopo 6 mesi ha raggiunto il target terapeutico per il colesterolo LDL, tuttavia HDL-C e TG restano alterati : Colesterolemia totale (CT): 179 mg/dl Colesterolemia LDL (LDL-C): 90 mg/dl Colesterolemia HDL (HDL-C): 36 mg/dl Trigliceridemia (TG): 265 mg/dl Colesterolemia Non HDL (Non HDL-C): 143 mg/dl

La paziente deve esser trattata ulteriormente? Sì No

Un esigenza clinica ancora insoddisfatta: un rischio CV residuo persiste nonostante il trattamento con una statina Riduzione del rischio relativo, % 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 37 24 31 24 37 27 15 37 36 22 16 16 Le terapie basate sulla riduzione del C-LDL riducono il rischio di malattia coronarica Il rischio residuo è determinato sia da fattori di rischio tradizionali che da ulteriori alterazioni del profilo lipidico 100 4S = Scandinavian Simvastatin Survival Study; CARE = Cholesterol And Recurrent Events; WOSCOPS = West of Scotland Coronary Prevention Study; LIPID= Long-term Intervention with Pravastatin in Ischemic Disease; AFCAPS = Air Force/Texas Coronary Atherosclerosis Prevention Study; HPS = Heart Protection Study; PROSPER = Prospective Study of Pravastatin in Elderly at Risk; CARDS = Collaborative Atorvastatin Diabetes Study; ASCOT-LLA = Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial Lipid- Lowering Arm; TNT = Treating to New Targets; PROVE-IT = PRavastatin Or atorvastatin Evaluation and Infection Therapy; IDEAL = Incremental Decrease in Endpoints through Aggressive Lipid lowering; CV = cardiovascolare. Tratto da Chapman J. Eur Heart J. 2005;7(suppl F):F56 F62.[Gruppo di studio 4S]. Lancet. 1994;344:1383 1389; Sacks FM et al. N Engl J Med. 1996;335:1001 1009; Shepherd J et al. N Engl J Med. 1995;333:1301 1307; The Long-Term Intervention With Pravastatin in Ischaemic Disease (LIPID) Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349 1357; Downs JR et al. JAMA. 1998;279:1615 1622; Heart Protection Study Collaborative Group. Lancet. 2002;36:7 22; Shepherd J et al. Lancet. 2002;360:1623 1630; Colhoun HM et al. Lancet. 2004;364:685 696; Sever PS et al. Lancet. 2003;361:1149 1158; LaRosa JC et al. N Engl J Med. 2005;352:1425 1435; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495 1505; Pedersen TR et al. JAMA. 2005;294:2437 3092..

Fattori di rischio CVD maggiori secondo le Linee Guida NECP ATPIII Fattori di rischio maggiori (escluso LDL-C) che modificano i target di LDL-C - Fumo di sigaretta - Ipertensione (PA 140/90 o terapia) - Basso HDL-C (<40 mg/dl)* - Familiarità per CHD prematura (CHD in un parente di primo grado <55 anni se maschio, < 65 anni se femmina) - Età (uomini 45 anni; donne 55 anni) * Livelli di HDL-C 60 mg/dl sono un fattore di rischio negativo, la loro presenza rimuove un fattore di rischio dal conteggio totale. Note: nello ATPIII il diabete è considerato un equivalente CHD HDL HDL piccole e dense

DISLIPIDEMIA NEL DIABETE HDL LDL piccole e dense TG Iperlipemia postprandiale HDL piccole e dense Bassi livelli di HDL-C sono ormai largamente riconosciuti come un fattore di rischio indipendente per la CHD. Inoltre sembra che bassi livelli di HDL-C siano un fattore di rischio CVD più potente nelle donne rispetto agli uomini.

Significato clinico: HDL-C e rischio di CHD Fig. 1. HDL-C as a predictor of CHD risk. (A) Data from a 6-year follow up of the PROCAM study showing that the incidence of CHD decreases with higher levels of HDL-C (Assmann et al., 1996). (B) Data from the Framingham study showing that high levels of HDL-C reduce the risk of CHD at all levels of LDL-C (Gordon et al., 1977).

HDL-C quintiles and relative risk of CHD in the ARIC study (adjusted for age and race) Sharrett et al., 2001

ATTIVITA ANTIATEROGENE DELLE HDL ACTIVITY DOCUMENTED PROTECTIVE EFFECT 1. RCT Efflux of cholesterol from foam cells in artery wall (Zhang et al., 2003) 2. Antiinflammatory 3. Improved endothelial function 4. Antioxidative 5. Antithrombotic 6. Antiinfectious Inhibition of the synthesis of platelet-activating factor (Sugatani et al., 1996) Inhibition of leukocyte adhesion to the arterial wall via attenuation of the expression of VCAM-1 (Barter et al., 2002) and other cytokine-induced cell adhesion molecules (Cockerill et al., 2001 and Nicholls et al., 2005a) Inhibition of expression of MCP-1 (Navab et al., 1991 and Mackness et al., 2004) Stimulation of endothelial NO synthase activity (Yuhanna et al., 2001, Mineo et al., 2003 and Nofer et al., 2004) Enhanced endothelium-dependent vasodilation (Spieker et al., 2002) Prevention of endothelial cell apoptosis (Kimura et al., 2001 and Nofer et al., 2001) Stimulation of prostacyclin synthesis (Fleisher et al., 1982) Protection of LDL from oxidation (Kontush et al., 2003): via apo AI-mediated anti-oxidative actions (Navab et al., 2000) via paraoxonase-mediated anti-oxidative actions (Mackness et al., 2004) Protection of erythrocytes against the generation of procoagulant activity ( Epand et al., 1994) Stimulation of prostacyclin synthesis (Navab et al., 1991) Inhibition of thrombin-induced endothelial tissue factor expression ( Viswambharan et al., 2004) Reduction of the pyrogenic activity of bacterial lipopolysaccharide ( Ulevitch et al., 1979) Lysis

Le HDL sono un gruppo di particelle eterogenee per composizione e funzione apo A-1 apo PL apo CE TG Free Chol Con ELETTROFORESI SU GEL BIDIMENSIONALE Carica Motilità - preβ - α - preα Dimensioni 5.38-13.74 nm Uomini con CHD Asztalos BF, Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2000

Sottopopolazioni HDL nelle donne con e senza Diabete Mellito di tipo 2 senza CHD Sottopopolazioni HDL Donne con DM2 Donne non diabetiche P HDL α-1 (mg/dl) 19.32±8.97 23.35±9.58 HDL α-2 (mg/dl) 41.29±9.62 45.47±8.99 HDL α-3 (mg/dl) 18.18±5.56 16.36±3.74 HDL α-4 (mg/dl) 10.90±3.58 9.71±3.07 HDL Pre-α1 (mg/dl) 5.51±3.39 6.74±3.46 I dati sono n, %, medie ± SD. Sono presentati solo i valori di P significativi 0.006 0.005 0.02 0.02 0.02

La paziente deve esser trattata ulteriormente? Sì No

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-2010 SID-AMD

Obiettivi della dislipidemia nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 (ADA.NCEP-ATP III) Target primario: colesterolemia LDL Ridurre i livelli di colesterolemia LDL raggiungendo il target indicato dalle Linee Guida ATP-III HDL sdldl TG Iperlipemia Post prandiale sdhdl Target secondario: colesterolemia HDL Se colesterolemia HDL <40 mg/dl (uomo) o <50 mg/dl (donna) dopo il raggiungimento del target di colesterolemia non-hdl, aumentare il più possibile la colesterolemia HDL mediante trattamento standard della dislipidemia aterogenica

Un esigenza clinica ancora insoddisfatta: un rischio CV residuo persiste nonostante il trattamento con una statina Riduzione del rischio relativo, % 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 37 24 31 24 37 27 15 RISCHIO RESIDUO: Familiarità Fumo Ipertensione Dislipidemia aterogena (HDL, TG, sdldl) Infiammazione Disfunzione endoteliale 37 36 22 16 16 Le terapie basate sulla riduzione del C-LDL riducono il rischio di malattia coronarica Il rischio residuo è determinato sia da fattori di rischio tradizionali che da ulteriori alterazioni del profilo lipidico 4S = Scandinavian Simvastatin Survival Study; CARE = Cholesterol And Recurrent Events; WOSCOPS = West of Scotland Coronary Prevention Study; LIPID= Long-term Intervention with Pravastatin in Ischemic Disease; AFCAPS = Air Force/Texas Coronary Atherosclerosis Prevention Study; HPS = Heart Protection Study; PROSPER = Prospective Study of Pravastatin in Elderly at Risk; CARDS = Collaborative Atorvastatin Diabetes Study; ASCOT-LLA = Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial Lipid- Lowering Arm; TNT = Treating to New Targets; PROVE-IT = PRavastatin Or atorvastatin Evaluation and Infection Therapy; IDEAL = Incremental Decrease in Endpoints through Aggressive Lipid lowering; CV = cardiovascolare. Tratto da Chapman J. Eur Heart J. 2005;7(suppl F):F56 F62.[Gruppo di studio 4S]. Lancet. 1994;344:1383 1389; Sacks FM et al. N Engl J Med. 1996;335:1001 1009; Shepherd J et al. N Engl J Med. 1995;333:1301 1307; The Long-Term Intervention With Pravastatin in Ischaemic Disease (LIPID) Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349 1357; Downs JR et al. JAMA. 1998;279:1615 1622; Heart Protection Study Collaborative Group. Lancet. 2002;36:7 22; Shepherd J et al. Lancet. 2002;360:1623 1630; Colhoun HM et al. Lancet. 2004;364:685 696; Sever PS et al. Lancet. 2003;361:1149 1158; LaRosa JC et al. N Engl J Med. 2005;352:1425 1435; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495 1505; Pedersen TR et al. JAMA. 2005;294:2437 3092..

Grazie per l attenzione Leonardo Da Vinci. La Dama con l ermellino. 1485-1490

Argomenti per discussione (Moderatore/ Formatore): Come modificare HDL, quale terapia scegliere per Francesca; calcolatore del rischio CVD sottostima il rischio CVD di Francesca

Quali tra questi approcci terapeutici adottereste? Diversa statina Associazione statina + ezetimibe Sequestranti acidi biliari Fibrati Niacina Omega 3 Nessuno dei precedenti

Terapie non farmacologiche per innalzare il C-HDL Intervento terapeutico Attività fisica aerobica Cessazione fumo di sigaretta Calo ponderale Consumo di bevande alcoliche Fattori dietetici (n-3 PUFA, n-6 PUFA, MUFA) Aumento dei livelli di C-HDL (%) 5 10 Pre-ß-HDL Meccanismo d azione Trasporto inverso del colesterolo LPL e sottopopolazioni ateroprotettive 5 10 LCAT e trasporto inverso del colesterolo 0,009 mmol/l per ogni chilogrammo perso 5 15 CETP LCAT Trasporto inverso del colesterolo LPL ABCA1 apo A-1 e paraossonasi CETP 0 5 Migliora il rapporto C-LDL: C-HDL e sottopopolazioni ateroprotettive

Effetti dei farmaci che aumentano il C-HDL Farmaco Effetti lipidici Effetti collaterali Niacina Fibrati Statine C-HDL 15% 35% C-LDL 5% 25% Trigliceridi 20% 50% C-HDL 10% 20% C-LDL 5% 20% Trigliceridi 20% 50% C-HDL 5% 15% C-LDL 18% 55% Trigliceridi 7% 30% Flushing Possibile epatotossicità Iperglicemia Iperuricemia (gotta) Disturbi tratto GI superiore Dispepsia Calcoli biliari Miopatia Rischio di miotossicità (rabdomiolisi) in associazione con statine Miopatia enzimi epatici Rischio di miotossicità in associazione con fibrati C-HDL = high-density lipoprotein cholesterol; C-LDL = low-density lipoprotein cholesterol Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults. JAMA. 2001;285:2486 2497. Assmann G et al. Circulation. 2004;109(23 suppl 1):III-8 III-14.

Calcolatore ISS Per un appropriato utilizzo del test compila il questionario, avendo cura di riportare i valori individuali così come indicato: Sesso Età (espressa in anni) Abitudine al fumo di sigaretta (si intende chi fuma regolarmente ogni giorno, anche una sola sigaretta, oppure ha smesso da meno di 12 mesi) Qual è il valore della pressione sistolica? (espressa in mmhg) Qual è il valore della colesterolemia totale? (espressa in mg/dl) Qual è il valore della colesterolemia HDL? (espressa in mg/dl) E' mai stato diagnosticato il diabete? Presenza di ipertensione arteriosa per cui il medico ha prescritto farmaci anti-ipertensivi (si considera sotto trattamento chi assume regolarmente questi farmaci) http://www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp

Calcolo del rischio cardiovascolare Sesso: Donna Età: 63 anni Fumatore: Sì Pressione arteriosa sistolica: 125 mmhg Colesterolemia Totale 212 mg/dl Colesterolemia HDL: 32 mg/dl Diabete: Si Uso farmaci anti-ipertensivi: No http://www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp

Calcolo del rischio cardiovascolare Secondo le Carte del Rischio Il rischio della paziente di andare incontro ad un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto miocardico o ictus) nei successivi 10 anni è inferiore al 10% e per la precisione è del 9,8% http://www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp