Le Relazioni internazionali Percorso C La domanda e il consumatore Cerchiamo di costruire la curva di indifferenza ricorrendo ancora ad un esempio; questa volta però ci riferiremo a beni divisibili in unità in quanto ciò ci consente di semplificare il problema. Consideriamo il caso in cui il consumatore limiti i suoi acquisti a due beni, ad esempio, carne e pasta. Le varie combinazioni delle quantità dei due beni, che procurano la medesima utilità totale, possono essere rappresentate mediante una tabella (Tab. ). Tab. Combinazioni di consumo di due beni Combinazioni Pasta Carne C lla combinazione corrisponde il consumo di unità di pasta e di carne; alla unità di pasta e di carne e infine alla C unità di pasta e di carne. In un grafico (Fig. ) riportiamo le informazioni contenute nella tabella. In particolare, sull asse delle ordinate vi sono le unità di pasta via via consumate mentre sull asse delle ascisse quelle di carne. Collegando i punti di intersezione (,, C) si viene a creare una curva detta di indifferenza. Fig. La curva di indifferenza Pasta C Carne I punti lungo la curva d indiffernza indicano tutte le combinazioni di carne e di pasta che danno al consumatore la stessa utilità. Essa è decrescente poiché se il consumatore decidesse di diminuire la quantità consumata di uno dei due beni dovrebbe, per restare sulla curva di indifferenza e mantenere invariata l utilità complessiva, incrementare la quantità consumata dell altro bene. Così supponiamo che la scelta iniziale dell individuo in questione sia di unità di pasta e di carne, ma se decide di aumentare le unità consumate di carne a per restare sulla curva di indifferenza dovrà necessariamente consumare unità di pasta, cioè rinunciare a unità (Fig. ).
Il rapporto tra la riduzione della quantità consumata di un bene e l aumento della quantità consumata dell altro bene è detto saggio marginale di sostituzione. Non esiste, inoltre, una sola curva di indifferenza, ma infinite, a seconda della quantità massima disponibile di un bene. Fig. Famiglia di curve di indifferenza IV III II I Vincolo di bilancio: quantità di beni che un consumatore può acquistare compatibilmente con il suo reddito. Tutti i punti su ogni curva di indifferenza presentano la stessa utilità per il consumatore, ma le curve più alte indicano una soddisfazione maggiore rispetto alle curve inferiori (Fig. ). Le curve di indifferenza appartenenti a una stessa famiglia non si incontrano mai; se ciò accadesse si verificherebbe una contraddizione: infatti, nel punto d incontro, a una stessa combinazione di beni corrisponderebbero due diverse utilità, che per quanto detto in precedenza non può accadere. Le curve di indifferenza riguardano esclusivamente i gusti del consumatore. Tuttavia, nella ricerca della massima utilità, il consumatore deve tener presente altri fattori come i prezzi dei vari beni e il livello del suo reddito. In altre parole, il consumatore deve rispettare il vincolo di bilancio, il vincolo, cioè, secondo cui gli acquisti complessivi dei due beni non possono superare quella parte del reddito che egli ha deciso di destinare al consumo. Se il consumatore dispone di un reddito Z da suddividere nell acquisto dei beni X e Y, egli dovrà tener conto anche dei prezzi P X e P Y ; dovrà fare in modo, cioè, che: Z = P X X + P Y Y Supponendo che il reddito sia 0,00, il prezzo del bene X sia,00 (P X ) e quello del bene Y sia,00 (P Y ), il consumatore dovrà scegliere una combinazione dei due beni tale che: 0 = X + Y Possiamo risolvere questa equazione immaginando che il consumatore destini tutta la sua ricchezza all acquisto del bene X. In questo caso egli otterrà unità del bene X (rappresentato dal segmento 0 in Fig. ). Se, invece, acquistasse solo unità del bene Y, ne otterrebbe (0 in Fig. ). Congiungendo questi due punti si ottiene una retta di bilancio.
Fig. Retta di bilancio 0 Dati due beni, la retta di bilancio rappresenta dunque tutte le combinazioni dei beni stessi che il soggetto può acquistare con il reddito disponibile. La combinazione ottima, allora, sarà data dal punto di tangenza fra la curva di indifferenza (che corrisponde alla utilità) e la retta di bilancio (ovvero il reddito spendibile). Questo punto, in figura individuato dalla lettera E, infatti, assicura la massima utilità dato un certo reddito e dati certi prezzi dei beni X e Y. Ogni altra combinazione, acquistabile dal consumatore (in Fig. i punti e C), risulterà avere un grado di soddisfazione minore di quello rappresentato dal punto di equilibrio (in Fig. il punto E). ltre combinazioni dei due beni, come quella rappresentata dal punto H in figura, pur se comportanti un grado di soddisfazione maggiore per il consumatore sono irraggiungibili, in quanto il reddito a sua disposizione è inferiore alla spesa da sostenere per l acquisto di quella combinazione di beni. Fig. Equilibrio del consumatore C E H IV III II I Variazioni del reddito Una variazione del reddito del consumatore (diminuzione o crescita), fermo restando il prezzo dei beni considerati, comporta spostamenti paralleli del vincolo di bilancio rispetto alla situazione di partenza: verso destra e in alto se il reddito aumenta, verso sinistra e in basso se il reddito diminuisce. Gli spostamenti sono paralleli in quanto si suppone che i prezzi dei due beni presi in considerazione (X e Y nel nostro caso) restino uguali.
Così riprendendo il nostro esempio supponiamo che il reddito aumenti da 0,00 a 8,00 e che i prezzi dei beni siano ancora P X = e P Y =, riscriviamo il vincolo di bilancio: 8 = X + Y se il consumatore spende tutto il reddito per acquistare il bene X, e quindi Y è uguale a 0, avremo che: X = 8 = 7 Se il consumatore spende tutto il suo reddito per acquistare il bene Y, e quindi X è uguale a 0, avremo che: Y = 8 =,6 Come si può osservare dalla figura, la retta di bilancio si è spostata verso l alto e parallelamente alla prima retta di bilancio, il consumatore raggiunge l equilibrio nel punto E in corrispondenza del quale acquista una quantità maggiore di entrambi i beni rispetto alla posizione d equilibrio precedente (vedi il punto E nella figura ). Fig. Spostamenti della retta di bilancio a seguito di variazioni del reddito,6 6 0 E E E 6 7,7 Se ipotizziamo che il reddito si riduca a,00, e ripetiamo lo stesso procedimento che abbiamo usato nel caso dell aumento del reddito, avremo che: X = =,7 Y = = In quest ultimo caso la retta di bilancio si è spostata verso il basso e sempre parallelamente alla retta di bilancio iniziale (vedi la figura 6); nel punto E il consumatore acquista una quantità minore di entrambi i beni perché il suo reddito è diminuito. Variazioni di prezzo Vediamo ora come si modifica la retta di bilancio, e quindi l equilibrio del consumatore, a seguito della variazione del prezzo di un bene o di entrambi, fermo restando il reddito iniziale (Z = 0).
Supponiamo che cambi il prezzo del bene Y, e che aumenti da,00 a 7,00; sempre seguendo lo stesso procedimento visto in precedenza troviamo quali sono le intercette della retta di bilancio, allora avremo che: X = 0 = Y = 0 7 =,86 Nella nuova situazione (punto E in figura 6), il consumatore acquista una quantità inferiore di entrambi i beni, ciò in quanto il consumatore deve compensare l aumento del prezzo del bene Y con una riduzione della quantità acquistata di entrambi i beni. Se il prezzo del bene Y fosse diminuito anziché aumentare (ad esempio fosse passato da a ), il consumatore avrebbe acquistato una quantità maggiore del bene rispetto a quella iniziale. Può inoltre accadere che in seguito alla diminuzione del prezzo di un bene il consumatore acquisti una quantità maggiore non solo del bene il cui prezzo è calato, e quindi economicamente più conveniente, ma anche dell altro bene. Ciò è comprensibile se si tiene conto del fatto che il bene il cui prezzo è rimasto invariato è considerato dal consumatore un bene superiore. Fig. 6 Variazione della retta di bilancio a seguito della variazione dei prezzi 6,86 0 E E 6 7 Risolvi il seguente problema Supponi di avere a disposizione 00 euro da destinare alla tue spese personali e di dover scegliere se acquistare un biglietto per il concerto della tua band preferita, che costa 0 euro, o una gita di un giorno con i tuoi compagni di classe, dal costo di 60 euro. Costruisci il tuo vincolo di bilancio.