P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

Documenti analoghi
Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE Anno Scolastico 2015/2016

Le competenze e i compiti di realtà

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

LA SCUOLA DELL INFANZIA

Istituto comprensivo Cremona cinque ( Plesso :

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE G. V. GRAVINA

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

SCUOLA DELL INFANZIA R. LEONE MARINA DI GINOSA (TA ) ANNO SCOLASTICO 2016/2017. Dirigente Prof. Vita Maria Surico. Docente F. S.

PROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA L APE DISTRATTA

ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO. Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA

LeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi

SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENARS

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE

Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Istituto dei Ciechi di Milano

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20

L ALBERO DELLE REGOLE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA

Servizio Servizi all Infanzia

Direzione Didattica Pierina Boranga 1 Circolo Belluno

PROGETTAZIONE EDUCATIVA DI PLESSO

Tabella Elenco Progetti SCUOLA PRIMARIA RODARI Anno Scolastico

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a. s. / Residenza Via CAP Recapito Telefonico PRESENZA A SCUOLA DI UNA A. E. C. SI NO

CHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIA DELEDDA SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTAZIONE ANNUALE SEZIONE B. Anno Scolastico 2015/2016

Progetto gioco- sport dei plessi Collodi e Italo Stagno

Scuola dell Infanzia «I Diritti dei bambini» Progetto d Istituto a.s. 2016/17

A spasso per la strada

PROGETTO CONTINUITA OBIETTIVI :

Laboratorio area antropologica

PIANO DI LAVORO ANNUALE CLASSE I SEZ. A-B

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SCUOLA DELL INFANZIA

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL INFANZIA

ATTIVITA. Riordino, attività igienico-pratiche, frutta, appello, cartellone incarichi, Brain Gym, canti e giochi guidati.

Scuola dell Infanzia. Sez. di Candela. Scuola dell Infanzia. Sez. di Rocchetta S.Antonio

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA CLASSE SECONDA A SCUOLA PRIMARIA DI CLES Anno scolastico

Istituto Comprensivo. A.S

I GIORNI DELLA LETTURA 20, 21, 22 APRILE 2009

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA Descrizione e classi coinvolte a.s

Istituto Comprensivo «Centro Storico» Moncalieri

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Classe: 1 A/OS Docente: Marianna Brizzi PIANO Di LAVORO

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

costuire unità di apprendimento

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012

PROGETTO FRUTTA SNACK. Progetto di educazione al gusto, alla salute e al benessere rivolto ai bambini delle scuole dell infanzia del Comune di Genova

Le scuole dell infanzia statali

L ARCOBALENO DEI LINGUAGGI

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO di VENARIA

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE (P.E.I.) Anno Scolastico:

PROGETTO ACCOGLIENZA UN MONDO DI AMICI

ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma CURRICOLO VERTICALE CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO

PRESENTAZIONE centralità del bambino

La scuola come luogo di crescita e di benessere. Un progetto contro la dispersione scolastica

LEGGERE AIUTA A IMPARARE, A CRESCERE E A FANTASTICARE

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

VERIFICA e VALUTAZIONE

PROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO DELLE ATTIVITA DI TIROCINIO (Quarto anno di corso - Terza annualità di tirocinio)

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE

SINTESI PROGETTI POF A.S Scuola dell Infanzia Peter Pan PROGETTI DI ISTITUTO

A scuola di circo: i bambini protagonisti

SCUOLA DELL INFANZIA PLESSO S. ANTONIO

TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA

ISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo)

ISTITUTO PARITARIO CATERINA CITTADINI SUORE ORSOLINE DI SOMASCA ROMA

PROGETTO DOPOSCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO ALFIERI LANTE DELLA ROVERE ANNO SCOLASTICO 2016/2017 SCUOLA PRIMARIA. Contatti: Dott.

Progetto realizzato con il supporto dei docenti dell Organico di Potenziamento CONOSCERSI ESPRIMERSI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Stabilire dei traguardi di sviluppo e raccogliere i dati in modo sistematico costituisce una

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ENRICO MATTEI DI MEOLO. SCUOLA STATALE DELL INFANZIA IL FLAUTO MAGICO di Fossalta di Piave

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

A.S. \ Programmazione del Consiglio di Classe. classe Sez.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Bambini in Movimento

Alunni Diversamente Abili (DVA)

Istituto Comprensivo Belluno III. Scuola dell Infanzia Statale A. Cairoli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

L orientamento. Laboratorio formativo 4

Transcript:

I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E plesso I.Giordani sez.ni A-B-C-D-E-F-G-Arci plesso S.Polo sez.ni A-B

T R A G U A R D I P E R L O S V I L U P P O D E L L E C O M P E T E N Z E PER C A M P I D I E S P E R I E N Z A secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell Infanzia

S C A N S I O N E D E L L A G I O R N A T A S C O L A S T I C A TEMPO RIDOTTO TEMPO NORMALE ORARIO ATTIVITA ORARIO ATTIVITA 8.00-8.45 INGRESSO 8.00-8.45 INGRESSO 8.00-9.00 ACCOGLIENZA E GIOCO LIBERO 8.00-9.00 ACCOGLIENZA E GIOCO LIBERO 9.00-9.15 RIORDINO SEZIONE 9.00-9.15 RIORDINO SEZIONE 9.15-9.30 APPELLO E CONVERSAZIONE DEL MATTINO 9.15-9.45 APPELLO E CONVERSAZIONE DEL MATTINO 9.30-10.30 ATTIVITA GUIDATE 9.45-11.00 ATTIVITA GUIDATE 10.30-11.15 ROUTINE E COLAZIONE 11.00-11.45 ATTIVITA LIBERE E ROUTINE 11.15-12.15 RIPRESA DELLE ATTIVITA 11.45-12.45 PRANZO 12.15-12.30 RIORDINO SEZIONE 12.45-13.45 ATTIVITA LIBERE 12.45-13.00 USCITA 13.45-14.00 RIORDINO SEZIONE 14.00-15.00 ATTIVITA GUIDATE 15.00-15.30 ROUTINE E MERENDA 15.45-16.00 USCITA

S T R A T E G I E La Scuola dell Infanzia propone: Attività didattiche a piccoli gruppi, a coppie, individuali Attività didattiche individualizzate per i bambini con particolari bisogni in area linguistica e/o logico- matematica Attività di intersezione Fanno parte delle attività scolastiche quelle svolte con la collaborazione dei genitori, finalizzate a favorire l instaurarsi di una buona relazione tra la scuola e la famiglia, dove l adulto possa rendersi soggetto attivo e consapevole del processo di crescita del bambino, ospite in struttura istituzionale. La scuola, inoltre, offre la possibilità di partecipare a Progetti, effettuare visite didattiche, uscite sul territorio, visione di spettacoli cinematografici e teatrali (ciascuna sezione propone le sue iniziative). SCELTA METODOLOGICA Un insegnamento efficace e nello stesso tempo rispettoso dei caratteri di progressione naturale dell apprendimento, deve poter organizzare un ambiente per l apprendimento capace di consentire l azione diretta, la manipolazione, la progettazione e la verifica, l esplorazione e la scoperta, la riflessione e lo studio individuale. Secondo questa impostazione diventa quindi opportuno procedere dall esperienza al problema, da questo all indagine ed alla riflessione, da queste, infine, alla riorganizzazione della conoscenza; appare dunque evidente la necessità di un approccio metodologico e didattico nel quale ci sia un impiego attivo e diretto del potenziale creativo del bambino. Questa concezione dinamica dell apprendimento implica l impiego di metodologie attive, imperniate sulla soluzione di problemi e non sull imitazione passiva o la ripetizione. Si privilegia l attività ludica come risorsa fondamentale di apprendimento, di relazione e di superamento dell egocentrismo, tipico di questa fascia di età.

Il bambino è sempre protagonista delle sue esperienze e si persegue la valorizzazione delle individualità, originalità, identità e delle competenze di ogni singolo bambino, che dovrà imparare a fare e a dire: Per crescere, per esercitare e potenziare tutte le sue facoltà Per conoscere, per ragionare, per riflettere, per comprendere, per darsi spiegazioni, per leggere il mondo che lo circonda, per soddisfare il suo bisogno d informazione, di ricerca e di esplorazione Per pensare: il bambino matura le strutture cognitive e logiche del pensiero mediante un proprio processo di elaborazione Per apprendere, eseguendo, scoprendo, parlando: il bambino impara a conoscere nella misura in cui manipola, trasforma la realtà con le mani, con il corpo Per fare da sé, per acquisire fiducia nelle proprie capacità, per soddisfare il suo bisogno di autonomia, per imparare a risolvere autonomamente i piccoli problemi quotidiani Per capire gli altri e farsi capire, per conoscersi e stabilire rapporti di relazione interpersonale Per essere utili, per fare insieme in uno spirito di collaborazione, per diventare amici, per aiutare chi si trova in difficoltà, per passare gradualmente dall egocentrismo alla socialità Per costruire, trasformare, realizzare con creatività, per realizzare in piena autonomia il proprio IO.

V E R I F I C A E V A L U T A Z I O N E Nella valutazione del processo educativo: si considerano gli sviluppi in campo affettivo, relazionale, emotivo, cognitivo, tutti interattivi nella formazione globale della personalità si valorizzano le risorse individuali si pone la massima attenzione alla progressione personale del bambino si rende l alunno consapevole del suo processo di crescita MODALITA DI VERIFICA 1. L insegnante compie una prima valutazione sull intera sezione in termini di ricaduta degli specifici argomenti sviluppati. Così verifica l effetto del proprio lavoro, riprende, approfondisce, eventualmente modifica lo svolgimento delle attività mediante: Osservazione e conversazione con gli alunni circa le specifiche conoscenze Considerazione degli atteggiamenti e dei comportamenti degli alunni nel corso dello svolgimento della proposta didattica (valutazione della capacità di ascolto - partecipazione personale - grado di attenzione- concentrazione durante l applicazione - capacità di costruire insieme gli apprendimenti, tramite domande o proposte da parte dei bambini). 2. L insegnante realizza la verifica individuale degli apprendimenti mediante: Valutazione del compito svolto in sezione Richiesta orale su specifica conoscenza o abilità Prove di verifica (schede didattiche - libri operativi) aderenti alle proposte precedentemente svolte, per la valutazione delle competenze specifiche acquisite ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati Registrazione di quanto si ritenga maggiormente significativo ai fini del processo valutativo. DOCUMENTI UTILIZZATI: 1) Griglie di verifica per ogni Campo di Esperienza (gennaio-giugno) 2) Relazione intermedia (gennaio) 3) Relazione finale (giugno) 4) Documento di passaggio alla classe 1 primaria (per ogni alunno di 5 anni)

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE di ogni sezione S C E L T A D E G L I O B I E T T I V I D I A P P R E N D I M E N T O i c i n q u e C a m p i d i E s p e r i e n z a p e r i 3-4 - 5 a n n i

A T T I V I T A P R O G E T T U A L I