TEMA I PREPARAZIONE DI MATERIALI SILICONICI SCINTILLANTI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONI

Documenti analoghi
Scintillatori. Stage Residenziale 2012

TECNICHE RADIOCHIMICHE

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE

Radiazione elettromagnetica

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

ASSORBIMENTO UV-VIS. Atomo

SPETTROFOTOMETRIA. Tutti sinonimi

Rivelatori a scintillazione

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

SPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA

Spettroscopia. 05/06/14 SPET.doc 0

Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA

Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA

SPETTROSCOPIA UV-VIS LEZIONE 9

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini

Metodi spettroscopici

Identificazione di un composto organico:

Laboratorio di Fisica delle Interazioni Fondamentali Università di Pisa DIFFUSIONE COMPTON

INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA

fenomeno livelli interni atomici legami chimici vibrazioni nm Å


Calibrazione di un rivelatore a scintillatore liquido con sorgenti radioattive

Esperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino

Corso di Master Universitario di I livello in VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA

Fisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1

Test and calibration of hard X-ray detectors

ANALISI CHIMICHE PER I BENI CULTURALI

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini

Seminario Introduttivo

Produzione di un fascio di raggi x

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

Dispositivi a raggi X

Corso di laboratorio di fisica della materia Prof. Mario Rocca AA Il progresso delle conoscenze in Fisica è indissolubilmente legato al

POSSIBILI DOMANDE PER L ESAME DI CHIMICA ANALITICA

Le onde elettromagnetiche

surriscaldato e compresso bollicine

LA PRODUZIONE DEI RAGGI X

Risposta di nuovi scintillatori organici a radiazione alfa e gamma e tecnica IBIL, in previsione del loro utilizzo in esperimenti di fisica nucleare

Processi radiativi. Assorbimento Emissione spontanea Emissione stimolata. Gli stati eccitati sono instabili (il sistema non è in equilibrio)

A Cosa serve l'ottica?

La spettrofotometria è una tecnica analitica, qualitativa e quantitativa e permette il riconoscimento e la quantizzazione di una sostanza in base al

Lo Spettro Elettromagnetico

LEZIONE 4 INTERAZIONE DEI RAGGI X E GAMMA CON LA MATERIA


Ottica fisica - Diffrazione

DEFINIZIONI (D.Lgs. 81/08)

PRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI

fenomeno X nm Å UV - visibile legami chimici infrarosso

Stage estivo a Tor Vergata

MODULO: TECNICHE DI ANALISI Matrix Assisted Laser Desorption Ionisation MALDI. C. Daniel

Il microscopio elettronico: oltre la lunghezza d onda della luce visibile

CHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https//

Ricadute dirette nel mondo della medicina Nucleare (Risonanza Magnetica Nucleare)

Sorgenti di luce Colori Riflettanza

Spettroscopia overtone dell'anidride carbonica e dell'etilene tramite laser a diodo

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?

DECADIMENTO RADIOATTIVO

In questa sezione si affronteranno i seguenti argomenti: Introduzione agli amplificatoriottici. Amplificatori ottici ad Erbio (EDFA)

Master Class di Ottica. Interferenza

Spettroscopia atomica

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.

La Fisica Applicata ai Beni Culturali: l'effetto fotoelettrico per l'analisi non distruttiva di campioni di interesse storico-artistico

Raccolta di esercizi di fisica moderna

Fasci ionici all acceleratore LABEC di Firenze: sviluppi e applicazioni all analisi microscopica dei materiali

Spettroscopia. Spettroscopia

1. Microscopio in campo chiaro 2. Microscopio in campo oscuro 3. Microscopio in contrasto di fase 4. Microscopio ad interferenza 5.

SPETTROSCOPIA ATOMICA

I PARAMETRI MICROCLIMATICI PER AMBIENTI INTERNI

Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino

Amplificatori Ottici

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA

Radwaste monitoring detectors:! scintillating fibers!

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti

LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO

Valenza didattica (aggiunta e principale) Individuazione della grandezza da misurare. Misure ccomplementari/alternative

Identificazione di un composto organico:

Estrazione di elettroni da un metallo illuminato. Prime osservazioni Hertz 1857 Esperimento di Lenard 1902 Spiegazione teorica di Einstein

Lezione n. 26. Principi generali della spettroscopia IR. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Assorbimento e trasmissione in funzione della lunghezza d onda

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

Sottodiscipline della Chimica Fisica Storicamente

Fisica atomica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

La strumentazione NMR. ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier

D. Desideri, Università Urbino - R. Rusconi, ARPA Lombardia

CHIMICA ANALITICA II CON LABORATORIO. (AA ) 8 C.F.U. - Laurea triennale in Chimica

Rivelatori. Caratteristiche generale e concetti preliminari

ε 340 nm A 260 nm A 260nm = 1.36 A 340 nm = A 340nm A = c [NADH] = : 6.22 x 10 3 = x 10-6 M

Determinazioni quantitative in farmacologia

I Colori sono gli Atti della Luce. (Goethe)

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni X 11/3/2005

Spettro elettromagnetico

INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA. Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in:

Transcript:

TEMA I PREPARAZIONE DI MATERIALI SILICONICI SCINTILLANTI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONI Chiara Boscardin Lucio Galeati Francesco Morello Silvia Zampieri Alberto Gubert Arianna Penzo Leonardo Piccolo Rolando Sartorello

Che cos è uno scintillatore? Un materiale che emette un impulso di luce a seguito del passaggio di una radiazione ionizzante (fotone ad alta energia o particelle cariche). Rivelatore indiretto: assorbe l energia della radiazione e la trasforma in luce secondo il fenomeno della fluorescenza.

Scintillatori ORGANICI INORGANICI

Scintillatori inorganici Sono cristalli ionici drogati con impurità. Il meccanismo di scintillazione negli scintillatori inorganici è caratteristico della struttura a bande elettroniche che si trova nei cristalli. VANTAGGI Elevato potere frenante (elevata densità e alto numero atomico) Luce emessa più intensa (risultano fra i più adatti alla rivelazione dei raggi e degli elettroni e positroni di alta energia) SVANTAGGI Igroscopicità Fragilità Lentezza nella risposta Costosi Dimensioni limitate dal processo di crescita

Scintillatori organici (solidi) Gli scintillatori organici sono formati da idrocarburi aromatici (contenenti anelli benzenici) in forma di polimero. In questi composti la fluorescenza deriva da transizioni degli elettroni delocalizzati dell anello benzenico.

EJ-212 Lo scintillatore commerciale EJ212: base plastica (polivinitoluene) soluto 1 p-terfenil soluto 2 POPOP Trasparente (no riassorbimento) Alta efficienza (10.000 fotoni/mev) Subisce degrado da irraggiamento (ingiallimento) Risposta lineare in luce con l energia Rigidità (non adattabili a forme curve) Tempo di risposta breve (ridotto dead time) Necessita di un mezzo per l accoppiamento ottico con il fototubo

PROPRIETA OTTICHE DI EJ-212 PVT P-terfenyl 310nm 340nm 410nm 280nm 360nm POPOP

Scintillatori organici (solidi) VANTAGGI Economici Meccanicamente resistenti Tempi di risposta brevi (nanosecondo) Realizzabili in varie forme e dimensioni SVANTAGGI Poco resistenti alle radiazioni (ingialliscono) Non discriminano tra alfa e gamma

LUMINESCENZA La luminescenza è un fenomeno fisico che consiste nell'emissione di fotoni di luce UV o visibile da parte di materiali eccitati da cause diverse dall'aumento di temperatura. FLUORESCENZA Più breve SCINTILLATORI La luminescenza dipende dalla presenza all interno della molecola di strutture chimiche aromatiche (elettroni delocalizzati). FOSFORESCENZA Più lunga

MECCANISMO DI SCINTILLAZIONE Solvente: polimero aromatico emette nel lontano UV 1 dye: assorbe nel lontano UV e emette nel vicino UV 2 dye: assorbe nel vicino UV e emette nel visibile

Il silicone perché? Elastico Resistente Idrorepellente Biocompatibile Altamente permeabile all ossigeno

Si-O C-C Si-O è più Energia resistente (KJ/mol) alle radiazioni!!! 452 346 Lunghezza di legame (Å) 1,63-1,66 1,54 Si-O è più Angolo flessibile!!! 130-150 109 Si-O è più Barriera torsionale elastico!!! 0 13

Il silicone è un polimero POLIMERO: molecola ad alto peso molecolare composta da piccole unità che si ripetono, ovvero i monomeri Termoplastici Plastiche Polimeri Termoindurenti Elastomeri Vulcanizzati

Vulcanizzazione Processo che rende il materiale rigido a tempo indeterminato. Lunghe catene, tra loro slegate, vengono unite da forti legami covalenti

SPETTRO DI EMISSIONE DEL SILICONE 22 %

PPO Assorbe:300 nm (UV) Emette: 360/380 nm (UV) 360/380 nm 300 nm

Butyl-PBD Assorbe: 320 nm Emette: 366 nm

TPB Assorbe: 340 nm (UV) Emette: 430/450 nm (viola) 430/450 nm 340 nm

BBOT Assorbe 370 nm (UV) Emette 430 nm (viola) 430 nm 370 nm

LV Assorbe:360-380 nm (UV) Emette:450 nm (blu) 360/380 nm 450 nm

LR Assorbe:570-560 nm (verde) ma anche 450 nm (blu) Emette: 610 nm (arancione) 570/580 nm 610 nm

LB Assorbe: 377 nm (UV) Emette: 411 nm (viola) 377 nm 411 nm

Rubrene Assorbe: 530 nm (verde) Emette: 560 nm (giallo) 560 nm 530 nm

REALIZZAZIONE DEGLI SCINTILLATORI COMPOSIZIONE DEI CAMPIONI Nome sostanza Percentuale Resina 22% Quantità 3.5 g Nome sostanza Percentuale Resina 22% Quantità 3.5 g PPO 1% 0.035 g LV 0.02% 0.14 g LR 0.01% 0.07 g 0.02% 0.14 g 0.04% 0.28 g Inibitore 10 µl/g 35 µl Pt 1µl/g 3.5 µl Comp B 75 µl/g 262 µl Percentuale Quantità PPO 1% 0.035 g LV 0.01% 0.07 g Nome sostanza 0.04% 0.28 g Resina 22% LR 0.02% 0.14 g PPO 1% 0.035 g Inibitore 10 µl/g 35 µl LV 0.04 % 0.28 g Pt 1µl/g 3.5 µl LR 0.04% 0.28 g Comp B 75 µl/g 262 µl Inibitore 10 µl/g 35 µl Pt 1µl/g 3.5 µl Comp B 75 µl/g 25 3.5 g

Solvente Percentuale PPO Percentuale LV 0.01% 1% 0.020% 0.048% Resina 22% 0.009% 1.5% 0.020% 0.049% 0.010% 1% 0.019% 0.050% Resina 100% 0.009% 1.5% 0.018% 0.049%

Solvente Resina 22% Percentuale PPO 1% Percentuale LB 0,011% 0,020% 0,041% Solvente Resina 22% Percentuale PPO 1% Percentuale BBOT 0,009% 0,020% 0,049% Solvente Resina 22% Percentuale PBD 1% Percentuale BBOT 0,009% 0,020% 0,049%

Dye (molecole fluorescenti) PPO TPB Butyl-PBD BBOT Lumogen violet Lumogen blue Lumogen red Rubrene

Resine 2 resine siliconiche (22%-100%) Resina reticolante (componente B) Gruppo diphenil Gruppo metil-phenil

Altre sostanze: Platino Pt (catalizzatore) Inibitore

Strumenti utilizzati: 2 bilance con diverse sensibilità agitatori magnetici con piastra riscaldante micropipette calibrate pompa a vuoto stufa stampi

STRUMENTI UTILIZZATI agitatori magnetici con piastra riscaldante 2 bilance con sensibilità diverse (1mg-0.01mg)

micropipette calibrate Pompa rotativa

Stufa Stampi di metallo o di plastica

PROCEDIMENTO 1. Pesatura componenti iniziali (resina base, dye)

2. Mescolamento su agitatori magnetici a 65 (circa 4ore) Ancorette magnetiche rivestite di Teflon

3. Aggiunta Pt, inibitore e resina reticolante

4. Degasaggio in vuoto E necessario eliminare le bolle per evitare il verificarsi della diffrazione

5. Colata in stampo o trasferimento diretto in stufa

Analisi della struttura chimica dei campioni realizzati: Le vibrazioni caratteristiche dei legami vengono rilevate dallo Spettrometro IR: servendosi della tecnica del Beam Splitter, l utilizzo di un interferometro e del processo della trasformazione Fourier, rileva lo spettro del campione.

Raggi infrarossi vibrazioni legami chimici Tali vibrazioni possono essere di 2 tipi: stretching o bending

Funzionamento dello spettrometro IR In seguito al beam splitter il fascio viene diviso in 2 parti: una prosegue senza deviazioni, l'altra viene cambia direzione e viene riflessa nuovamente verso il rilevatore Il movimento dello specchio mobile crea uno sfasamento tra i due fasci e quindi una figura d'interferenza che vine rilevata dall'interferometro Processo di trasformazione di Fourier tempi trasformati in frequenze Specchio fisso Specchio mobile VANTAGGI: possibilità di inviare contemporaneamente tutte le lunghezza d onda per analizzare il campione

Spettri IR dei campioni Rosso: componente B Verde: 100% Blu: 22% C-H del benzene (stretching) C-H del metile Si-H C-H gruppo aromatico del benzene (bending) C-H del metile (bending) Si-CH3

Interazione radiazione-materia Particelle α ( 241 Am 5,48 MeV) Perdono energia per ionizzazione. Le α interagiscono molto con la materia, si fermano dunque a bassa profondità. Raggi γ ( 60 Co 1,17 MeV/1,33 MeV 137 Cs 661 KeV) Perdono energia per effetto fotoelettrico o Compton. I γ interagiscono poco con la materia, possono dunque oltrepassare lo scintillatore. Per effetto Compton si deposita al massimo 90% dell energia.

Descrizione del rivelatore Scintillatore accoppiato alla finestra del fotomoltiplicatore Il fotocatodo converte i fotoni in elettroni per effetto fotoelettrico Dinodi del fotomoltiplicatore generano elettroni a cascata dai fotoni emessi moltiplicando il segnale iniziale

Descrizione del setup Sorgente radioattiva posta di fronte allo scintillatore; Scintillatore con fotomoltiplicatore alimentato e sorgente in camera oscura segnale di scintillazione; Amplificatore per la spettroscopia segnale amplificato di forma gaussiana; Convertitore analogico/digitale conversione del massimo del segnale in un numero digitale spettro dell energia depositata. Alimentazione Amplificatore Segnale INPUT Uscita segnale Scintillatore e fotomoltiplicatore Alimentatore HV Segnale OUTPUT Scheda conversione

Energia e numero di eventi Spettri A seconda tipici dei dell energia campioni analizzati depositata vengono generati dallo scintillatore Particelle più o meno α fotoni più o meno elettroni dal fotomoltiplicatore L area sottesa dalla curva del segnale è proporzionale alla quantità di elettroni L amplificatore integrando la carica raccolta produce un segnale di ampiezza proporzionale all area del segnale in input Particelle γ A secondo dell ampiezza, la conversione analogico/digitale associa un canale più o meno alto nello spettro MAGGIORE ENERGIA maggior numero elettroni maggiore area maggior ampiezza amplificata MAGGIOR CANALE MAGGIOR NUMERO EVENTI (dello stesso tipo) maggior frequenza dell evento MAGGIOR NUMERO DI CONTEGGI NEL CANALE Si può dunque calcolare la resa di luce, legata al canale, mentre l efficienza all integrale dello spettro.

Costante: 22%Diphenyl 1%PPO Variabile: %TPB o %LV 22%Diphenyl 1%PPO 22%Diphenyl 1%PPO 4000 4000 3500 3500 3000 3000 2500 2500 2011 2000 2000 1500 1500 1000 1000 500 500 0 0 0,005 0,01 0,015 0,02 0,025 %TPB 0 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 %LV Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am

Costante: 100%Phenyl 1,5%PPO o 1%PPO Variabile: %LV 100%Phenyl 1,5%PPO 100%Phenyl 1%PPO 4000 4000 3500 3500 3000 3000 2500 2011 2011 2500 2011 2000 2011 2000 2011 1500 1500 1000 1000 500 500 0 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 %LV 0 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 %LV Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am

Costante: 100%Phenyl o 22%Diphenyl 1%PPO Variabile: %LV 100%Phenyl 1%PPO 22%Diphenyl 1%PPO 4000 4000 3500 3500 3000 3000 2500 2011 2500 2011 2000 2011 2000 1500 1500 1000 1000 500 500 0 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 %LV 0 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 %LV Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am

Costante: 100%Phenyl o 22%Diphenyl 0,02%LV Variabile: %PPO o %butyl-pbd 100%Phenyl 0,02%LV 22%Diphenyl %0,02LV 4000 4000 3500 3500 3000 3000 2500 2011 2500 2000 2011 2011 2011 2000 1500 1500 1000 1000 500 500 0 0 2 4 6 8 10 %PPO 0 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 %butyl-pbd Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am Gamma 60Co Gamma 137Cs Alfa 241Am

Conclusioni LV ha una resa migliore del TPB. Entro gli errori sperimentali la resa in luce con matrice al 22% o al 100% di fenile non presenta significative differenze. Si può forse evidenziare una resa leggermente migliore con 100%fenile e 002 LV oppure 22% fenile e 0.05 LV. La resa in luce tende leggermente a diminuire al crescere della concentrazione di PPO. Campioni in cui sono cambiati più parametri (% fenile e tipo di dye) mostrano una resa in luce leggermente migliore utilizzando PPO rispetto al butyl-pbd anche se confrontato alla medesime concentrazione. Lo scintillatore a parità di composizione può mostrare differenti rese in luce a causa dell'invecchiamento o di possibili differenze nella procedura di preparazione, come si potrà vedere anche nel lavoro dei nostri colleghi.

HO UNA BUONA RESA DI LUCE CON QUESTO SCINTILLATORE? RESA DI LUCE: quantità di luce che gli agenti dopanti LV (Lumugen Violet) e LR (Lumugen Red) riescono a trasferire al fotomoltiplicatore ID Data Diametro Spessore % phenil %PPO %LV %LR Produzione (cm) (cm) NOTE red_old_001 07/03/2012 22 1 0.02 0.01 3 0.2 samp.1 red_old_002 07/03/2012 22 1 0.02 0.01 3 0.2 samp.2 red_old_003 07/03/2012 22 1 CAMPIONI 0.02 0.02UTILIZZATI: 3 0.2 samp.1 red_old_004 07/03/2012 22 1 0.02 0.02 3 0.2 samp.2 red_old_005 07/03/2012 22 1 0.02 0.04 3 0.2 samp.1 red_old_006 07/03/2012 22 1 0.02 0.04 3 0.2 samp.2 red_old_007 13/03/2012 22 2 0.02 0.02 3 0.2 red_old_008 13/03/2012 LS 6257 1 0.02 3 0.2 red_old_009 13/03/2012 LS 6257 1 0.02 0.02 3 0.2 red_old_010 22/03/2012 22 1 0.02 0.02 3 0.2 1%B red_old_011 22/03/2012 22 1 0.02 0.02 3 0.2 3%B red_old_012 22/03/2012 22 1 0.02 0.02 3 0.2 5%B Campioni vecchi (Marzo 2012) ID Data Produzione % phenil %PPO %LV %LR Diametro (cm) Spessore (cm) s12_r001 26/06/2012 22 1 0.01 0.02 3 0.5 s12_r002 26/06/2012 22 1 0.02 0.02 3 0.5 s12_r003 26/06/2012 22 1 0.04 0.02 3 0.5 s12_r004 26/06/2012 22 1 0.02 0.01 3 0.5 Campioni realizzati durante lo stage s12_r005 26/06/2012 22 1 0.02 0.04 3 0.5 s12_r006 26/06/2012 22 1 0.04 0.04 3 0.5 s12_r007 26/6/12 100 1 0.02 0.01 3 0.5 s12_r008 26/6/12 100 1 0.02 0.02 3 0.5 s12_r009 20/06/2012 22 1 0.04 0.02

MISURIAMO con......fotomoltiplicatori SPETTRI DI ASSORBIMENTO UV IR UV IR FOTOMOLTIPLICATORE STANDARD (BLUE) R1450 FOTOMOLTIPLICATORE (RED) R2228

...FOTOMOLTIPLICATORE RED Sorgente Filtro FILTRO: trasparente alla luce rossa, assorbe la luce blu in modo da vedere solo la luce emessa dal LR Mylar Teflon Teflon

...ELETTRONICA AMPLIFICATORE SIGN AMPL ADC CONSTANT FRACTION DISCRIMINATOR Segment Controller System Controller COMPUTER OSCILLOSCOPIO ADC (Analog to Digital Converter): convertitore del segnale da analogico a digitale. Il massimo del segnale in uscita dall amplificatore viene convertito in un conteggio dell istogramma; il canale riempito è proporzionale al massimo del segnale e quindi al numero di fotoni prodotti dallo scintillatore. CONSTANT FRACTION DISCRIMINATOR: dispositivo che dà lo start per l acquisizione dei segnali (trigger) quando il segnale stesso supera una soglia precedentemente impostata. AMPLIFICATORE: GAIN: fattore di guadagno di amplificazione del segnale SHAPING TIME: tempo di formazione del segnale nell amplificatore.

CON O SENZA FILTRO... QUANTO RENDE IL LR? CONFRONTO DELLA RESA DI LUCE CON O SENZA FILTRO 600 500 400 300 200 SORGENTE: 241 Am 560,5 512,5 475,5 406 Am OLD PICCO 299 Am OLD PICCO + FILTRO 209,5 OSSERVAZIONI: da questi grafici osserviamo come il LR renda meglio quando è presente nel campione intorno allo 0,02% 100 0 0,00% 0,01% 0,02% 0,03% 0,04% 0,05% Confronto spettri Alfa %LR %LR %LR 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Questo grafico mostra l apporto di luce del LR. RESA DI LUCE DEL LR 53% 79% 44% 0% 0,00% 0,01% 0,02% 0,03% 0,04% 0,05% %LR

CAMPIONI VECCHI E NUOVI... QUANTO INFLUISCE LA MODALITÀ DI PREPARAZIONE NELLA RESA DI LUCE? CONFRONTO TRA CAMPIONI GIÀ FATTI E CAMPIONI PRODOTTI DA NOI 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 SORGENTE: 60 Co 1030,5 1000 1550 914 1300 234 0,00% 0,01% 0,02% 0,03% 0,04% 0,05% RAPPORTO DELLA RESA DI LUCE Co OLD EP Co EP %LR 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 %LR OSSERVAZIONI: nel grafico relativo alla sorgente gamma si può notare come la resa di luce diminuisca all aumentare della quantità di LR. I dati del secondo grafico possono essere interpolati con una curva di decadimento esponenziale. Tale tendenza potrebbe essere dovuta all utilizzo di acetone nella preparazione dei campioni vecchi, che ne ha compromesso la resa.

CONCLUSIONI Dal confronto delle misure fatte con e senza il filtro rosso si ha la resa di luce massima quando il LR ha una concentrazione intorno allo 0,02%. In futuro sarà necessario focalizzare l attenzione attorno a questo valore per studiare con maggior precisione le quantità di droganti che massimizzano l uscita di luce. Dal confronto tra campioni vecchi e nuovi si deduce che nella resa dei campioni influiscono notevolmente le modalità di preparazione degli stessi, in particolare i solventi utilizzati per introdurre le sostanze dopanti.