COLLANA FINANZAEDIRITTO Camillo Marcolini IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2 AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008
Camillo Marcolini Il rapporto banca impresa alla luce di Basilea 2 Editore Le Fonti Milano 2008
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A Fiamma
Indice INTRODUZIONE 5 Capitolo 1 LA STORIA DELL ACCORDO 1.1 Struttura e finalità del comitato di Basilea 7 1.2 L accordo di Basilea 1 8 1.3 Pregi e difetti del primo accordo di Basilea 9 1.4 Cosa cambia e cosa resta nel rapporto Banca Impresa 10 1.5 Da Basilea 1 a Basilea 2: il dibattito in vista 11 dell applicazione entro il 2006 Capitolo 2 L ACCORDO DI BASILEA 2 IL QUADRO NORMATIVO 2.1 Schema logico della riforma (i tre pilastri) 13 2.2 Primo Pilastro Requisiti patrimoniali minimi 14 2.2.1 Il metodo standard 15 2.2.2 Il metodo dei rating interni 15 2.3 Secondo Pilastro Processo di controllo prudenziale 23 2.3.1 Importanza del controllo prudenziale 23 2.3.2 I quattro principi chiave del controllo prudenziale 24 2.4 Terzo Pilastro Disciplina di mercato 29 2.4.1 Scopi e principi guida del Terzo Pilastro 29 2.4.2 Requisiti di trasparenza informativa 31 2.5 I metodi di mitigazione del rischio 31 2.5.1 Premessa 31 2.5.2 I Garanti ammissibili 33 2.5.3 Garanzie personali 33 2.5.4 Le garanzie reali 35 2.5.5 Altre garanzie 40 2.5.6 I Confidi 43 3
Indice 2.6 Il sistema informativo aziendale 49 e il nuovo diritto societario alla luce di Basilea 2 2.6.1 L accordo di Basilea 2 e la riforma 49 del diritto societario 2.6.2 L accordo di Basilea 2 e la trasparenza 56 nella comunicazione finanziaria 2.6.3 Informazioni che le imprese 59 dovrebbero fornire per consentire la valutazione del merito creditizio Capitolo 3 EFFETTI DELL ACCORDO 3.1 Impatto sul costo e sulla disponibilità di denaro 63 3.2 Implicazioni sulle relazioni tra banca e impresa 65 3.2.1 Basilea 2 e le PMI 65 3.2.2 Cambiamenti nelle opportunità 68 di credito delle PMI 3.2.3 Cultura della trasparenza nel rapporto 72 tra banca e impresa 3.2.4 Il ruolo del dottore commercialista 75 3.2.5 Gli strumenti per favorire una nuova finanza 78 d impresa 3.3 Ricerca su un campione di imprese L affidabilità 85 delle imprese minori 3.3.1 Premessa 85 3.3.2 Come si è proceduto 85 3.3.3 Le caratteristiche delle micro e piccole imprese 87 3.3.4 L analisi del default osservato 98 3.3.5 L analisi della probabilità di default 104 3.3.6 Conclusioni della ricerca Unioncamere 117 CONCLUSIONI 123 BIBLIOGRAFIA 125 4
INTRODUZIONE Basilea 2 è il nuovo accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. In base a questo nuovo accordo, destinato a essere applicato nella maggior parte dei paesi economicamente avanzati, cambieranno i criteri con cui le banche decidono in merito alle capacità dei propri clienti di restituire il capitale preso a prestito e di remunerarlo adeguatamente. In particolare sarà possibile per gli istituti di credito basare le proprie scelte in merito al rapporto rischio rendimento, e conseguente tasso di interesse da applicare, di ogni singolo cliente su criteri e procedure più avanzate, attribuendo ad o gnuno di essi un giudizio di rating (vi sono comunque modelli diversi, dai più semplici ai più avanzati e complessi). Le banche saranno incentivate a sviluppare nuovi sistemi di valutazione della clientela grazie alla maggior flessibilità sui requisiti patrimoniali di vigilanza stabiliti dall accordo. Ad ogni giudizio di rating corrisponderà un assorbimento diverso di capitale destinato ad accantonamento prudenziale e di vigilanza e conseguentemente per rating migliori vi sarà per l istituto di credito un minor assorbimento di capitale che permetterà di concedere il finanziamento ad un tasso di interesse inferiore. D altro canto i clienti che avranno giudizi di rating negativi si vedranno aumentare il tasso di interesse applicato sui propri finanziamenti in conseguenza al maggior assorbimento di capitale per la banca, di quegli impieghi. Tutto questo porterà ad alcuni importanti cambiamenti, soprattutto per quei paesi, come l Italia, caratterizzati da un sistema economico fondato sulla piccola media impresa (PMI), tipicamente a gestione famigliare e con una struttura organizzativa molto semplice e non specializzata. Le nostre imprese dovranno impegnarsi per accrescere la trasparenza della pro 5
Introduzione pria informativa economica, finanziaria e di progetto. Un altro problema che dovranno affrontare è l eccessiva sottocapitalizzazione che le contraddistingue e rende maggiormente vulnerabili in caso di congiuntura negativa da un lato e causa notevoli difficoltà nei processi di crescita dimensionale dall altro. Tuttavia anche le banche dovranno impegnarsi a fondo per cambiare ottica nella gestione della clientela: dovranno smettere di basare la concessione di finanziamenti unicamente sulle garanzie reali, mortificando lo spirito imprenditoriale, e dovranno dotarsi degli strumenti e delle conoscenze necessarie per valutare oculatamente ogni progetto. Basilea 2 quindi può e deve diventare un opportunità di crescita sia per le banche che per le imprese e non essere visto come una spada di Damocle sulla testa del nostro sistema economico. Per diventarlo però tutti gli operatori economici coinvolti devono attrezzarsi adeguatamente e iniziare ad interloquire con maggior fiducia gli uni nei confronti degli altri e con molta maggior chiarezza. Con questo lavoro ho voluto fare un quadro della situazione e spiegare in cosa consiste nello specifico l accordo. Alla luce di tale descrizione ho illustrato come dovrebbe e potrebbe evolvere il rapporto fra le banche e le imprese, così spesso caratterizzato da molte incomprensioni e che con un applicazione corretta e consapevole dell accordo di Basilea potrebbe trarre grande giovamento con massimo beneficio per il sistema economico nel complesso.. 6