DISTURBI DI FLUENZA E DISABILITA INTELLETTIVA: LE NUOVE FRONTIERE RIABILITATIVE

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Transcript:

DISTURBI DI FLUENZA E DISABILITA INTELLETTIVA: Dott.ssa Rita Antoniazzi Logopedista Pescara 24 settembre 2016

OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO LOGOPEDICO CONTROLLO DELLA DISFLUENZA Allenamento Stabilizzazione Autoregolazione Generalizzazione

Tali obiettivi sembravano finora inapplicabili alla disabilità intellettiva. Grazie ad alcune tecniche elaborate dal dott. Mario D Ambrosio ciò si è reso possibile

ALLENAMENTO Insegnamento di semplici strategie di controllo tramite tecniche specifiche GENERALIZZAZIONE Utilizzo delle strategie nei vari contesti di vita quotidiana con il coinvolgimento e la partecipazione attiva del nucleo familiare STABILIZZAZIONE AUTOREGOLAZIONE Utilizzo consapevole e continuo delle strategie di controllo da parte del bambino

TECNICHE UTILIZZATE Racconto (cartoni, film, situazioni emotivamente coinvolgenti, interessanti ecc..) DETTATO Ripetizione di brani Conversazione (vissuto quotidiano) RIPETIZIONE SPECULARE (Gioco dello specchio) Denominazione simultanea di immagini tra logopedista/bambino su imitazione reciproca, con iperarticolazione (voce/silente alternate) DOPPIO COMPITO In ripetizione e conversazione, con utilizzo delle carte, delle schede del libro Le dita leggono (grafismo fonetico), delle dita

TECNICHE UTILIZZATE Autodettato (quando possibile) LETTURA Segnatura delle parole (quando possibile) Lettura regolata (quando possibile) Con facilitazione (dettato doppio compito ) CONVERSAZIONE Parzialmente libera (facilitazione in caso di bisogno) Libera con facilitazione verbale Libera senza facilitazioni

Caso 1 GIOVANNI U. Nato il : 11 febbraio 2006 Diagnosi : Disturbo autistico Sindrome X-fragile Data inserimento in terapia : 12 luglio 2013 Attualmente frequenta la V classe elementare E seguito da: Psicologa degli apprendimenti ( 1 trattamento settimanale) Logopedista: 1 trattamento settimanale individuale E inoltre presente una marcata tachilalia.

PIANO DI TRATTAMENTO Il primo PIANO DI TRATTAMENTO è stato presentato in data 23 ottobre 2013. Il piano di trattamento prevede interventi di terapia logopedica che hanno la finalità di implementare le capacità linguistiche, l arricchimento del lessico e, in un secondo momento, lo sviluppo delle capacità di raccontare le proprie esperienze e migliorare l uso del linguaggio a scopo comunicativo. Nel piano di trattamento non vi è mai nessun accenno alla presenza di Tachilalia.

PRESA IN CARICO Terapia in piccolo gruppo (3 bambini) dal mese di ottobre 2015, con la presenza di una psicologa degli apprendimenti. OBIETTIVO = Controllo della fluenza a scopo comunicativo. Terapia individuale dal mese di marzo 2016, con la presenza del collega logopedista di riferimento e con il coinvolgimento dei genitori. OBIETTIVO = Utilizzo di strategie di autoregolazione del flusso verbale.

TECNICHE UTILIZZATE Dettato Ripetizione di brani Conversazione Ripetizione speculare ( gioco dello specchio ) Carte Doppio compito Schede da le dita che leggono Dita Lettura Conversazione con: Con segnatura delle parole (cancellazione) molto faticosa Facilitazione (dettato; carte; schede da le dita che leggono ; dita) Facilitazione verbale Libera (in via di acquisizione).

Filmati caso 1 07.10.2015 - Conversazione spontanea 07.10.2015 - Dettato di brano 31.03.2016 - Gioco dello Specchio 14.04.2016 - Dettato in conversazione 23.06.2016 - Conversazione spontanea

Caso 2 RICCARDO C. Nato il : 22 Aprile 2008 Diagnosi : Sindrome di Silver Russel Ritardo del linguaggio Data inserimento in terapia : 7 giugno 2010 Attualmente frequenta la II classe elementare E seguito da: Logopedista :( 2 trattamenti individuali settimanali dal mese di ottobre 2010); TNPEE: (1 trattamento settimanale individuale); Educatore: (1 trattamento individuale) settimanale dal mese di settembre 2014.

Inizialmente non era presente la disfluenza. Dopo le vacanze estive del 2013, al rientro in terapia (nel mese di settembre 2013), la nonna paterna riferisce che, durante l ultima settimana di vacanza, il bambino ha iniziato a balbettare senza apparente motivo. Il bambino appare serio e taciturno, contrariamente al suo abituale umore. Familiarità = Fratello della nonna paterna

CARATTERISTICHE DELLA DISFLUENZA Ripetizione del primo fonema o della prima sillaba di quasi tutte le parole pronunciate; Blocchi respiratori; Sincinesie: chiude gli occhi, batte un piede a terra.

Il padre riferisce che Per un certo periodo, a casa, il bambino si è anche rifiutato di parlare, segno evidente di consapevolezza del bambino. La balbuzie di Riccardo ha un andamento variabile, con lunghi periodi di totale remissione. Al rientro dalle vacanze del mese di agosto 2016, noto una lieve ripresa (qualche blocco respiratorio). Attualmente il bambino sta vivendo una difficile situazione familiare e ne è del tutto consapevole.

TECNICHE UTILIZZATE RIPETIZIONE SPECULARE ( gioco dello specchio ) Schede da: Le dita leggono DOPPIO COMPITO Dita movimenti corporei Carte Conversazione DETTATO Racconto Ripetizione

Filmati caso 2 05.05.2014 - Conversazione spontanea con autoregolazione 05.05.2014 - Esercitazione da Le dita leggono 16.04.2015 - Conversazione spontanea 16.04.2015 - Frasi da immagine con carte 15.10.2015 - Vocali con utilizzo dei movimenti 15.09.2016 - Conversazione spontanea con blocco 15.09.2016 - Dettato di storie in sequenza (compleanno)

Caso 3 GIOVANNI M. Nato il : 17 Maggio 1992 Diagnosi : Sindrome di Down Ritardo del linguaggio Diploma : Perito agrario. Adesso frequenta una scuola di musica E seguito da: Musicoterapista. Inizialmente la balbuzie non era presente.

STORIA Insorgenza della balbuzie: a sei anni, quando ha formulato le frasi Modalità di insorgenza: lenta ; Familiarità: Zio materno; Precedente esperienza di terapia: trattamento logopedico saltuario, non mirato al controllo della disfluenza. Attualmente è presente anche tachilalia. Data di inserimento in terapia logopedica per trattamento specifico della disfluenza: 11 gennaio 2016. Fine trattamento: 4 aprile 2016, per complessive 9 sedute individuali, una volta alla settimana. Monitoraggio: 19 settembre 2016. Giovanni è stato fin dall inizio poco collaborante; a casa non ha mai eseguito in autonomia il training da me richiesto, rifiutando il coinvolgimento e la partecipazione della madre e della musicoterapista.

DETTATO IN CONVERSAZIONE RIPETIZIONE SPECULARE ( gioco dello specchio ) LETTURA CON AUTODETTATO TECNICHE UTILIZZATE DOPPIO COMPITO Ripetizione con utilizzo delle carte Conversazione con utilizzo delle carte

Filmati caso 3 18.01.2016 - Conversazione spontanea 18.01.2016 - Lettura con autodettato 25.01.2016 - Dettato con spiegazione 22.09.2016 Conversazione libera con facilitazione verbale 22.09.2016 Doppio compito: Direttore d orchesta

GRAZIE PER L ATTENZIONE