Dall obbligo a nuove progettualità:la gestione del rischio stress lavoro correlato e il contributo dei lavoratori Dipinto 1935 la condizione Umana rappresenta un "quadro nel quadro", in cui Magritte gioca sulla percezione della realtà dando differenti punti di vista ed evoca un confine sottile, quasi indefinito, tra ciò che è reale e quello che ne è la sua percezione.
Lo stress è.. Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione che può ridurre l efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute. L individuo è assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione che può essere considerata positiva, ma ha maggiore difficoltà a sostenere una esposizione prolungata ad una pressione intensa. Lo stress allora è una condizione che può essere accompagnata da disturbi di natura fisica e psicologica o sociale ed è proprio la conseguenza del fatto che alcuni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro
Le variabili socio-economiche che incidono sullo stress correlato al lavoro Ricorso a nuove forme di contratti di lavoro instabili combinati con l insicurezza del mantenimento del lavoro stesso Aumento dei carichi di lavoro Impiego di forza lavoro sempre più anziana e quindi poco flessibile ai cambiamenti organizzativi Contesti in cui si opera sempre più complessi con relativi problemi relazionali Interferenze e squilibri tra lavoro e vita privata
Lo stress da lavoro : Rischio Emergente Rappresenta il 50/6 delle giornate di mancato lavoro E secondo solo ai disturbi muscolo scheletrici Incide per il 4% della ricchezza prodotta in UE Un Costo economico l anno di 20mld di euro (INAIL)
Relazione tra rischio e danno Il rischio è un concetto probabilistico, che associa due elementi fondamentali: il primo è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone, il secondo è la conseguenza dell evento. La nozione di rischio implica l esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno per il lavoratore (art.2,lettera s D.lgs81/08 La prevenzione deve agire quindi, in modo da ridurre la probabilità di accadimento del rischio, mentre la protezione non può fare altro che agire per la diminuzione del danno.
Salute Organizzativa e benessere Per Salute Organizzativa si riferisce alla capacità di una organizzazione non solo di essere efficace, ma anche di crescere e svilupparsi promuovendo e mantenendo un adeguato benessere fisico e psicologico di chi vi lavora Per benessere organizzativo si intende la qualità della relazione esistente fra persona e ambiente di lavoro
Dotazione organica 2011 Il personale coinvolto circa 24.000 suddiviso in 238dirigenti di cui 58datori di lavoro 8.058 area economicaamministrativa 6.442 area socio-educativa; 6.378 area della vigilanza 1.410 area tecnica 2000 unità per l area informatica telematica,cultura, ambiente e sicurezza del lavoro Incidenza del personale Di questi il 46,55% lavorava nei 19 Municipi Si sono costituiti 160 GOL su 48 strutture Dotazione organica 2015 Il personale coinvolto circa 23.043 suddiviso in 205dirigenti di cui 48datori di lavoro 7.731 area economicaamministrativa 6.217 area socio-educativa; 5.934 area della vigilanza 1.333 area tecnica 1.765unità per l area informatica telematica,cultura, ambiente e sicurezza del lavoro Di questi il 47,02% lavora nei 15 Municipi Si sono costituiti 103 GOL su 25 strutture
Identificazione livelli di rischio Le tre aree identificano dei punteggi, la cui somma,rapportata percentualmente a un punteggio massimo, permette d identificare un diverso livello di rischio Rischio basso 25 % Rischio medio > 25 % e 5 Rischio alto > 5
10 9 8 Rischio stress correlato al lavoro Roma Capitale anno 2009-11 /2012-14 Totale 3 0 6 0 1 19 26 33 7 6 5 4 3 64 94 81 73 R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Medio 26% Rischio Alto 1% Totale 10 9 8 7 6 5 4 3 2 2 1 Eventi Sentinella 50 47 Contenuto Lavoro 81 Contesto Lavoro Totale 64 Tot. 3 0 0 4 19 36 49 47 R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Alto 4% Rischio Medio 49% Rischio Basso 73% Totale Rischio Basso 47% 1 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
Totale valutazione stress municipi Municipi 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 7 53 40 0 0 36 64 49 51 9 67 24 Alto Medio Basso EVENTI SENTINELLA CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO TOTALE Rischio Alto 9% Municipi Rischio Basso 24% Rischio Medio 67%
Totale valutazione stress dipartimenti 10 9 8 7 0 0 0 0 7 48 Dipartimenti 26 36 6 5 4 3 2 52 93 74 64 Alto Medio Basso 1 EVENTI SENTINELLA CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO TOTALE Dipartimenti Rischio Alto Rischio Medio 36% Rischio Basso 64%
Educatrici Asili nido(2012-14) 10 9 8 Educatrici A.N. 0 0 0 0 20 7 6 5 4 3 75 75 80 75 R. Alto R. Medio R. Basso 2 1 25 25 25 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Educatrici A.N. Rischio Alto Rischio Basso 25% Rischio Medio 75%
Insegnanti scuola materna Insegnanti S. I. 10 0 0 0 9 8 7 40 60 50 6 5 4 3 2 40 40 50 100 R. Alto R. Medio R. Basso 1 20 0 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rischio Basso Insegnanti S. I. Rischio Alto Rischio Medio 10
Funzionari educativi 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Funzionari Educativi 0 0 0 50 50 50 100 50 50 50 0 Rischio 0 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Medio Tot. R. Alto R. Medio R. Basso Funzionari Educativi Rischio Alto 5 Rischio Medio 5
dati a confronto 2009/11 e 2012/14 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 10 8 6 4 2 6 26 68 Eventi Sentinella 14 64 21 EVENTI SENTINELLA Personale Educativo 0 30 0 16 29 84 Contenuto del Lavoro 64 36 97 Contesto del Lavoro 50 50 71 TOTALE Personale Educativo 2014 0 0 CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO 14 79 7 TOTALE Rischio Alto Rischio Medio Rischio Basso R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Medio 29% Personale Educativo Rischio Basso 71% Personale Educativo 2014 Rischio Alto 14% Rischio Basso 7% Rischio Medio 79% Rischio Alto
Personale Servizi sociali (2012-14) 10 9 8 Servizi Sociali 0 0 0 0 20 40 7 60 60 6 5 4 80 R. Alto R. Medio R. Basso 3 60 2 40 40 1 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Rischio Alto Servizi Sociali Rischio Medio 6 Rischio Basso 4
Personale uffici tecnici 10 Tecnici 0 0 0 0 9 8 7 33 42 42 6 5 4 3 100 67 58 58 R. Alto R. Medio R. Basso 2 1 0 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. Tecnici Rischio Alto Rischio Medio 42% Rischio Basso 58%
Area amministrativa di back e front- office 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Amm. vi B.O. 0 0 10 0 0 45 40 45 90 55 60 55 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Amm.vi F.O. 6 0 12 0 40 53 88 60 41 Eventi Sentinella Contenuto Lavoro Contesto Lavoro Tot. 6 59 35 Tot. R. Alto R. Medio R. Basso R. Alto R. Medio R. Basso Rischio Alto Rischio Alto 6% Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e Rischio Medio 59% Amm. vi B.O. Rischio Medio 45% Amm.vi F.O. Rischio Basso 35% Rischio Basso 55%
Gli indicatori selezionati Area di indagine Indicatori scelti per ordine di punteggio Area di contenuto (2 dimensioni) Area di contesto (4 dimensioni) Pianificazione dei compiti Orario di lavoro Autonomia decisionale Funzione e cultura organizzativa Evoluzione carriera Rapporti interpersonale
Area di Contenuto dimensioni Pianificazione dei compiti Orario di lavoro Gli indicatori scelti INDICATORI Il lavoro subisce frequenti interruzioni adeguatezza delle risorse strumentali svolgimento compito Lavoro caratterizzato da monotomia Lo svolgimento della mansione richiede più compiti contemporaneamente Chiara definizione dei compiti Adeguatezza delle risorse Umane per lo svolgimento del compito Viene svolto abitualmente lo straordinario E presente il lavoro su turni E presente il lavoro notturno Fisso o a rotazione E presente un orario di lavoro non flessibili Viene svolto abitualmente lo straordinario
Gli indicatori scelti AREA Di CONTESTO dimensioni Autonomia decisionale Funzione e cultura organizzativa Evoluzione carriera Rapporti interpersonali INDICATORI Lavoro in precedenza svolti da altri Non autonomia per l esecuzione compito Non strumenti di partecipazione alle decisioni del gruppo di lavoro Presenza di un sistema di Comunicazione Diffusione degli obiettivi aziendali Presenza di procedure aziendali Presenza piano formativo Non sono chiari i criteri di avanzamento Frequenti conflitti /litigi Non comunicazione Dirigente/lavoratori
I piani di miglioramento Il datore di lavoro ha responsabilità nel: valutare tutti i rischi; Inserire i dati dei risultati stress nel DVR idoneità della Valutazione Rischio criteri di accettabilità del rischio; la pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione; approvazione del piano di miglioramento.
PIANI di MIGLIORAMENTO Livello organizzativo (interventi di job design) riferibile al contenuto del lavoro, ai ruoli organizzativi, al sistema di valutazione, alle relazioni sul posto di lavoro Clima interno- Comunicazione tecniche di potenziamento dell autostima e motivazione al lavoro, formazione relazionale per il rafforzamento delle conoscenze/competenze Livello individuale Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
La risorsa umana: la migliore fonte di energia L organizzazione deve mettere le persone, in condizione di esprimere le proprie. competenze, autonomia decisionale capacità progettuale flessibilità davanti alle contraddizioni operative che spesso l organizzazione si trova a fronteggiare. Le persone non hanno bisogno di interpretare le situazioni e i cambiamenti solo con modelli normativi ma Occorre sostenere le capacità di visione, di iniziativa di cui dispongono i lavoratori
La risorsa umana Sono diventati fattori di successo: iniziativa, personalizzazione,capacità di anticipazione, abilità relazionale ecc. fattori che sono ascrivibile né all organizzazione, né ai processi di lavoro,né ai meccanismi operativi ma sono proprietà delle persone Le persone sono al centro dello sviluppo di qualunque organizzazione e questo è tanto più vero in una che eroga servizi
Sviluppare azioni di prevenzione del disagio nei posti di lavoro Le relazioni sociali e i rapporti interpersonali possono rappresentare per le persone una fonte stressogena Occorre raccogliere il disagio per prevenire le situazioni di costrittività organizzativa intervenire per mantenere un sufficiente livello di autostima nel lavoratore
Il disagio lavorativo Disagio lavorativo (disagio ) mancanza di agio ovvero quando si verifica un interazione negativa tra il dipendente e i diversi aspetti dell ambiente umano e organizzativo Poco riconoscimento dei ruoli agiti Difficoltà dei flussi comunicativi Poco coinvolgimento nell attività di lavoro Poca partecipazione alla vita lavorativa Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e
Il disagio lavorativo Il disagio non è solo un problema del singolo lavoratore Il disagio è un problema che investe l intero sistema Il disagio può generare assenteismo / demotivazione nel lavoratore non identificazione con gli obiettivi dell ENTE disservizi
Il Lavoratore Sportello di ascolto del disagio lavorativo su richiesta individuale Contatti Telefonici Colloquio conoscenza del caso raccolta storia lavorativa Colloquio con operatore psicosociale -analisi del disagio colloquio con il medico competente (anamnesi disturbi psicosomatici) Valutazione del caso breafing degli operatori per individuazione di soluzioni operative Invio 2 livello Centro clinico per il Disagio lavorativo Piani di azioni a sostegno del lavoratore Rosanna Pensato P.O. tutela del lavoro e della salute Interventi di carattere organizzativi concordati con il Direttore Approfondiment o con il medico competente Attività di auto sostegno /coaching percorsi formativi
lavoratore Medico competente MUNICIPIO SPORTELLO D Ascolto Mappa dei fabbisogni professionali Accoglienza Ascolto Sostegno/supporto per l inserimento nel servizio di assegnazione Formazione a carico del Dip. R.U. su nuove competenze richieste:organizzazione dei servizi e dipartimenti-atti Amministrativi- Competenze informatiche di base e sui sistemi informativi in uso Orientamento Sostegno Accompagnamen to Laboratorio Esperenziale