PIETRO PUSTORINO L'INTERPRETAZIONE DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO NELLA PRASSI DELLA COMMISSIONE E DELLA CORTE DI STRASBURGO EDITORIALE SCIENTIFICA
INDICE-SOMMARIO Indice-sommario Premessa Abbreviazioni VII XI XIII CAPITOLO I LA CODIFICAZIONE DELLE NORME SULL'INTERPRETAZIONE DEI TRATTATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE 1. Piano generale dell'indagine 1 2. I lavori preparatori della Commissione del diritto internazionale in materia di codificazione delle norme consuetudinarie sull'interpretazione dei trattati. 4 3. Le soluzioni proposte dalla Commissione del diritto internazionale per l'esegesi di trattati particolari. 6 4. I metodi interpretativi previsti negli artt. 31-33 della Convenzione di Vienna e la prassi ad essi relativa. 10 5. Il ricorso alle norme previste dalla Convenzione di Vienna nella prassi della Commissione e della Corte europee dei diritti dell'uomo. 21 CAPITOLO II L'INTERPRETAZIONE TELEOLOGICA DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO Sezione I: I diversi criteri ed elementi teleologia nella prassi della Commissione e della Corte: 26 1. La rilevanza degli scopi generali della Convenzione. 26
Vili INDICE-SOMMARIO 2. L'individuazione dell'oggetto e dello scopo specifici delle singole disposizioni della Convenzione. 29 3. Il ricorso all'interpretazione teleologica per la determinazione di alcune garanzie individuali di particolare importanza e la formazione di un nucleo di diritti indisponibili da parte dei singoli. 32 4. La possibilità di desumere dall'oggetto e dallo scopo principali di una norma determinate garanzie implicite nel testo della Convenzione. 36 5. La protezione effettiva dei diritti garantiti dalla Convenzione. 39 6. Protezione effettiva dei diritti ed obblighi positivi posti a carico agli Stati contraenti. 44 7. Protezione effettiva e tendenza a riconoscere efficacia orizzontale alle norme della Convenzione. 48 8. Ulteriori sviluppi in materia di accertamento del rispetto delle norme della Convenzione: il criterio del giusto equilibrio fra interessi generali e individuali. 51 9. Il problema del margine di apprezzamento dello Stato e l'applicazione del principio di proporzionalità. 54 10. Altri elementi teleologici che svolgono una funzione interpretativa di carattere sussidiario: il principio della preminenza del diritto. 59 11. Segue. Il principio della buona amministrazione della giustizia e quello della certezza del diritto. 62 12. L'interpretazione estensiva o restrittiva delle norme della Convenzione alla luce della valutazione degli scopi previsti in tali norme. 67 Sezione II: L'interpretazione teleologica e il problema dell'autenticazione in più testi della Convenzione 73 1. L'incompatibilità fra le versioni egualmente autentiche e la rilevanza della Convenzione quale trattato normativo. 73 2. L'interpretazione teleologica quale metodo ermeneutico per attribuire la prevalenza ad una determinata versione linguistica. 76
INDICE-SOMMARIO IX CAPITOLO III IL METODO INTERPRETATIVO DEL COORDINAMENTO FRA LE NORME DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO ED ALTRE NORME INTERNAZIONALI Sezione I: II coordinamento fra la Convenzione ed altre fonti di diritto internazionale 83 1. Il problema del rinvio al diritto consuetudinario effettuato da alcune norme della Convenzione: l'attività di rilevazione del diritto generale e la questione della "trasformazione" di tali norme. 83 2. Il riferimento alle norme consuetudinarie in materia di riserve codificate dalla Convenzione di Vienna. 95 3. Il coordinamento fra la Convenzione e altri accordi di carattere regionale. 101 4. Il coordinamento con gli accordi di natura universale: il ricorso ai trattati di natura specialistica. 104 5. Segue. Il coordinamento con il Patto sui diritti civili e politici. I limiti del riferimento ad altri accordi internazionali. 108 6. Il ricorso ai principi generali di diritto desumibili dagli ordinamenti interni degli Stati parti alla Convenzione. 114 7. Segue. Il ricorso ai principi generali di diritto riconosciuti dagli Stati contraenti quale strumento ermeneutico per valutare la proporzionalità dell'intervento statale. Effetti sui rapporti fra Convenzione e ordinamenti interni 118 8. Il ricorso ai criteri di soft law nella prassi della Commissione e della Corte. 124 9. L'interpretazione evolutiva della Convenzione e i limiti di ricorso a tale metodo. 129 Sezione II: II ricorso ai principi generali di diritto riconosciuti dai Paesi contraenti al fine di assegnare un significato "autonomo" ai termini contenuti nella Convenzione. 135 1. La prassi in materia di interpretazione autonoma delle norme della Convenzione. 135
X INDICE-SOMMARIO CAPITOLO IV LA SPECIALITÀ DEL SISTEMA DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO 1. La specialità di natura oggettiva: La Convenzione quale trattato normativo. 145 2. Segue. La Convenzione quale espressione di un ordine pubblico europeo. 147 3. Segue. La non reciprocità delle disposizioni della Convenzione e gli effetti sui poteri degli individui nell'ambito di tale contesto normativo. 153 4. Segue. La garanzia collettiva dei diritti previsti dalla Convenzione. 159 5. La specialità della Convenzione consistente nella costituzione, da parte degli Stati contraenti, di un meccanismo di controllo e i suoi effetti sull'intero sistema della Convenzione. 163 6. Cenni sulla prassi di altri organi di controllo sul rispetto dei diritti dell'uomo. Recepimento delle linee di tendenza seguite dalla Commissione e dalla Corte. 168 Indice degli autori 175 Indice cronologico delle sentenze della Corte e delle decisioni e Rapporti della Commissione 179