PROSPEZIONI DI MERCATO E STUDI SUI PARCHI INDUSTRIALI CINESI



Documenti analoghi
LE IMPRESE ITALIANE NELLA CINA ORIENTALE

Export Development Export Development

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

CHI SIAMO. Viale Assunta Cernusco s/n Milano

Il legno-arredo italiano in Cina: Quali prospettive e sfide per la conquista di un mercato enorme

La riforma del servizio di distribuzione del

NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP

LE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS NEL SETTORE DELL ABBIGLIAMENTO INDIANO

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

Il mercato del credito

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il Credito in Cina. Marco Gasparroni Tesoriere CCIC

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

Internazionalizzazione delle imprese e sistema paese in Cina

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE

Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico.

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

Imprese multinazionali e outsourcing

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

Dati significativi di gestione

LA SCELTA DELLA FORMA DELL INVESTIMENTO

Il noleggio crea ricchezza ed aiuta le vendite. Il noleggio dei beni strumentali.

Accelerare l internazionalizzazione. Marco Costaguta

Ministero dello Sviluppo Economico

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Agenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

POLITICA DI COESIONE

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

Quale futuro per le PMI di Spedizioni Internazionali del Lazio

Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Analisi sulla presenza industriale italiana e la sua localizzazione

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

SysAround S.r.l. L'efficacia delle vendite è l elemento centrale per favorire la crescita complessiva dell azienda.

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE ITALIANE DELLA MODA E DEL LUSSO E DRIVER PER LA CRESCITA DELL EXPORT

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

L OFFERTA PER L ORDI NE DEGLI ARCHITETTI DI VARESE

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

Nel seguito, viene presentato il punto di vista di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE sul tema new business model Articolazione dell intervento

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

Fac-simile di SCHEDA TECNICA DI PROGRAMMA E PIANO FINANZIARIO

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Annuario Istat-Ice 2008

Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Un Percorso strutturato per promuovere le imprese nei mercati internazionali

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

Dati significativi di gestione

Il mercato mobiliare

Costruiamo reti vendita, di successo!

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.

GRADO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE ITALIANE DELLA MODA E DEL LUSSO E DRIVER PER LA CRESCITA DELL EXPORT

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Piano di Sviluppo Competenze

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI

Transcript:

Pechino, Marzo 2006 PROSPEZIONI DI MERCATO E STUDI SUI PARCHI INDUSTRIALI CINESI opportunità per le piccole e medie imprese italiane Risultati dello studio che l Ambasciata Italiana nella Repubblica Popolare Cinese ha commissionato ad Ambrosetti-The European House

PROSPEZIONE DI MERCATO E STUDIO SUI PARCHI INDUSTRIALI CINESI Opportunità per le Piccole e Medie Imprese Italiane Risultati dello studio che l Ambasciata d Italia nella Repubblica Popolare di Cina ha commissionato ad Ambrosetti - The European House 2006 Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e preparato da Ambrosetti S.p.A. per il cliente destinatario; nessuna parte di esso può essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata, senza l autorizzazione scritta di Ambrosetti S.p.A. Il suo utilizzo non può essere disgiunto dalla presentazione e/o dai commenti che l hanno accompagnato 3

4

Sommario 5

SOMMARIO 1 IL RAPPORTO: FINALITÀ, STRUTTURA E ISTRUZIONI PER L USO 11 1.1 Il contesto e le finalità di questo rapporto 12 1.2 L esperienza Ambrosetti - The European House sul tema Cina 14 1.3 Struttura del rapporto 15 1.4 Avvertenze e istruzioni per l uso 16 2 INTRODUZIONE: LA REPUBBLICA POPOLARE DI CINA 21 2.1 La geografia del territorio 22 2.2 La popolazione 23 2.3 La lingua 24 2.4 La moneta 24 2.5 Ripartizione amministrativa 25 2.6 Aree geografiche e specializzazioni settoriali 25 2.7 La crescita economica 26 2.8 Cenni sul sistema politico 27 3 PARTE PRIMA: PROSPEZIONI DI MERCATO 31 3.1 Prospezione settore automotive (parti e componenti) 32 3.1.1 Introduzione 32 3.1.2 Una panoramica sul settore automotive (parti e componenti) cinese 34 3.1.3 I principali driver strategici 37 3.1.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 38 3.1.5 I principali player 39 3.1.6 Punti di forza e criticità 43 3.1.7 Il quadro normativo di riferimento 44 3.1.8 Opportunità e punti di attenzione 47 3.1.9 Conclusioni 48 3.2 Prospezione settore meccanico 50 3.2.1 Introduzione 50 3.2.2 Una panoramica sul settore meccanico cinese 55 3.2.3 I principali driver strategici 59 3.2.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 60 3.2.5 I principali player 61 3.2.6 Punti di forza e criticità 64 6

3.2.7 Il quadro normativo di riferimento 65 3.2.8 Opportunità e punti di attenzione 67 3.2.9 Conclusioni 69 3.3 Prospezione settore agroindustriale 71 3.3.1 Introduzione 71 3.3.2 Una panoramica sul settore agroindustriale cinese 74 3.3.3 I principali driver strategici 77 3.3.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 78 3.3.5 I principali player 79 3.3.6 Punti di forza e criticità 81 3.3.7 Il quadro normativo di riferimento 82 3.3.8 Opportunità e punti di attenzione 85 3.3.9 Conclusioni 86 3.4 Prospezione settore farmaceutico 88 3.4.1 Introduzione 88 3.4.2 Una panoramica sul settore farmaceutico cinese 90 3.4.3 I principali driver strategici 92 3.4.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 93 3.4.5 I principali player 93 3.4.6 Punti di forza e criticità 97 3.4.7 Il quadro normativo di riferimento 98 3.4.8 Opportunità e punti di attenzione 100 3.4.9 Conclusioni 101 3.5 Prospezione settore biotecnologie e chimica fine 103 3.5.1 Il settore delle biotecnologie 104 3.5.1.1 Una panoramica sul settore delle biotecnologie cinese 105 3.5.1.2 I principali player 107 3.5.1.3 Punti di forza e criticità 109 3.5.1.4 Il quadro normativo di riferimento 110 3.5.1.5 Opportunità e punti di attenzione 112 3.5.2 Il settore della chimica fine 114 3.5.2.1 Una panoramica sul settore della chimica fine cinese 115 3.5.2.2 I principali player 119 3.5.2.3 Punti di forza e criticità 121 3.5.2.4 Il quadro normativo di riferimento 122 3.5.2.5 Opportunità e punti di attenzione 123 3.5.3 I principali driver strategici (chimica fine e biotecnologie) 124 3.5.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti (chimica fine e biotecnologie) 125 3.5.5 Conclusioni (chimica fine e biotecnologie) 126 3.6 Prospezione settore materiali per l edilizia 127 3.6.1 Una panoramica sul settore dei materiali per l edilizia cinese 127 3.6.2 I principali driver strategici 132 3.6.3 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 133 3.6.4 I principali player 135 7

3.6.5 Punti di forza e criticità 136 3.6.6 Il quadro normativo di riferimento 138 3.6.7 Opportunità e punti di attenzione 140 3.6.8 Conclusioni 142 3.7 Prospezione settore mobile e arredo 143 3.7.1 Introduzione 143 3.7.2 Una panoramica sul settore mobile e arredo cinese 146 3.7.3 I principali driver strategici 149 3.7.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 151 3.7.5 I principali player 152 3.7.6 Punti di forza e criticità 155 3.7.7 Il quadro normativo di riferimento 157 3.7.8 Opportunità e punti di attenzione 158 3.7.9 Conclusioni 160 3.8 Prospezione settore tessile 162 3.8.1 Introduzione 162 3.8.2 Una panoramica sul settore tessile cinese 164 3.8.3 I principali driver strategici 168 3.8.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti 169 3.8.5 I principali player 171 3.8.6 Punti di forza e criticità 173 3.8.7 Il quadro normativo di riferimento 174 3.8.8 Opportunità e punti di attenzione 176 3.8.9 Conclusioni 179 3.9 Principali istituzioni e strumenti finanziari diretti di supporto all internazionalizzazione delle PMI italiane in Cina 180 3.9.1 Premessa 180 3.9.2 Istituzioni a livello internazionale 180 3.9.3 Istituzioni a livello nazionale 183 4 PARTE SECONDA: ANALISI DEI PARCHI INDUSTRIALI 189 4.1 I Parchi Industriali in Cina 190 4.1.1 Premessa 190 4.1.2 Cenni sulle origini dei Parchi Industriali in Cina 190 4.1.3 Principali tipologie e caratteristiche dei Parchi Industriali Cinesi 191 4.1.4 Trend e punti di attenzione 196 4.1.5 Mappatura delle zone di sviluppo sul territorio cinese 197 4.2 Identificazione dei Parchi Industriali - metodologia di analisi e criteri utilizzati per l identificazione dei parchi 200 4.2.1 I criteri di selezione applicati 200 4.2.2 Il raggruppamento strategico: analisi del fenomeno 207 4.3 Analisi dei parchi e dei settori 209 4.3.1 Automotive (parti e componenti) 209 8

4.3.2 Meccanica Strumentale 211 4.3.3 Farmaceutico 213 4.3.4 Chimica Fine e Biotecnologie 214 4.3.5 Mobile e arredo 216 4.3.6 Tessile 217 4.3.7 Agroindustria 218 4.3.8 Materiali per l edilizia 219 4.4 Localizzazione geografica dei parchi analizzati 221 APPENDICE 223 App.1 Tavola riassuntiva a doppia entrata 224 App.2 Matrice con valutazione di sintesi 225 App.3 Schede dei Parchi Industriali 226 INDICE DELLE FIGURE 265 9

10

1 Il rapporto: finalità, struttura e istruzioni per l uso 11

1.1 Il contesto e le finalità di questo rapporto La Cina è ormai da diversi anni il Paese con il più alto tasso di crescita del prodotto interno lordo a livello mondiale. Questa crescita, trainata da un economia in forte evoluzione, fa sì che la Cina sia già oggi, e sempre più negli anni a venire, un grande consumatore e produttore di materie prime, di energia e di beni industriali e di consumo. In questo panorama, praticamente tutti i settori stanno oggi sperimentando una crescita sostenuta e le aziende, sia cinesi che straniere, si trovano di fronte a grandi opportunità e grandi rischi. I principali fattori che oggi sostengono questa crescita sono: la crescita della ricchezza pro-capite cinese (soprattutto nelle città), con un conseguente progressivo aumento delle capacità di acquisto di fasce sempre più ampie di popolazione; il basso costo della manodopera e la sua rapida specializzazione; l apertura ormai completa del mercato ad operatori stranieri e verso tipi di consumi sempre più vicini alla definizione occidentale. In questo contesto, l Ambasciata d Italia nella Repubblica Popolare di Cina, nel quadro di un azione volta ad arricchire il patrimonio informativo a disposizione delle aziende italiane interessate al mercato cinese, ha incaricato il proprio Ufficio Commerciale di commissionare uno studio sui principali Parchi Industriali che presentino le migliori opportunità di investimento per le PMI italiane nei seguenti settori produttivi: automotive (limitatamente a parti e componenti), meccanica strumentale, agroindustria, farmaceutico, chimica fine e biotecnologie, materiali per l edilizia, mobile e arredo, tessile. 12

L effetto combinato dei fattori precedentemente citati, insieme alla costante crescita economica del Paese, continuano a spingere le aziende, nazionali (cinesi) e internazionali, che operano in ciascuno di questi settori ad effettuare importanti investimenti in questo Paese, con l obiettivo sia di produrre per il mercato interno che di soddisfare la domanda dei mercati internazionali. L esigenza è pertanto quella di ottenere un quadro di riferimento per ciascun settore indicato, evidenziando vantaggi e criticità associate a eventuali insediamenti produttivi italiani sul Territorio cinese e facendo emergere i Parchi Industriali con le migliori caratteristiche per i settori analizzati, in relazione ai criteri di selezioni identificati e con particolare attenzione alle esigenze di una Piccola-Media Impresa. L obiettivo finale è quello di identificare una lista di Parchi Industriali in grado di offrire una buona localizzazione in relazione al maggior numero possibile di settori analizzati, al fine di favorire la localizzazione degli insediamenti produttivi delle PMI italiane in quei contesti dove possano trovare migliori condizioni per fare sistema, offrendo un utile strumento per effettuare una prima valutazione delle opportunità di business nel Paese. Per queste ragioni, l Ambasciata d Italia nella Repubblica Popolare di Cina ha chiesto ad Ambrosetti The European House, che ha una lunga esperienza sulla Cina 1 e sull assistenza alle aziende italiane nel Paese, di svolgere un analisi volta all individuazione dei parchi industriali in Cina di prioritario interesse per le imprese italiane e di affiancarla nel dare risposta a questi interrogativi. 1 Dove è presente con due uffici a Pechino e Shanghai. 13

1.2 L esperienza Ambrosetti - The European House sul tema Cina Ambrosetti e i suoi partner operano sul mercato cinese da più di vent anni e hanno maturato una lista di esperienze sia a livello di conoscenza del Paese che dei singoli settori oggetto di quest analisi. L esperienza maturata in questi anni, ci ha permesso di mappare una grande varietà di settori, dai beni industriali complessi a beni di consumo (durevoli e non durevoli) e di analizzare significative esperienze di ingresso sul mercato cinese da parte di aziende internazionali. Alla luce di questo bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate riteniamo che oggi la Cina sia ancora in grado di offrire grandi opportunità in una molteplicità di settori, per quelle aziende che saranno in grado di aggredire il mercato con tempismo e incisività, investendo nel Paese e diventando cinesi : facendo pertanto propri quei vantaggi coglibili solo attraverso una presenza strutturata sul territorio e anticipando le mosse dei concorrenti locali che, già forti di questi vantaggi stanno cercando di colmare il gap qualitativo ancora esistente nella maggior parte dei settori. Produrre in Cina è relativamente facile e consente, tra gli altri, alcuni vantaggi diversamente non ottenibili: o o o o controllare il territorio ed essere presenti dove le cose accadono, venire a produrre a prezzi cinesi con qualità italiana sia per il mercato cinese che per i mercati internazionali (non solo per l Italia), accedere ai terzisti locali qualificati negoziando costi cinesi, posizionarsi in distretti con spiccate vocazioni di settore e/o in parchi industriali, riducendo sia i costi di ricerca/sostituzione dei terzisti e garantendone un più agevole monitoraggio. Vendere in Cina è difficile: mercato in evoluzione, strutture distributive in evoluzione, prassi e comportamenti in continua evoluzione, concorrenza fortissima ed in intensificazione sia da parte degli occidentali che dai locali. 14

In Cina, a differenza di altri Paesi, partiamo sempre con il pre-concetto che sia meglio andare da soli piuttosto che in partnership. Le joint venture si sono infatti rivelate, nella stragrande maggioranza dei casi a nostra conoscenza, come estremamente problematiche (quindi costose) e spesso fatali. Pur senza escluderle a priori riteniamo che valga sempre la pena di considerare delle soluzioni totalmente autonome (salvo limitazioni di legge): nel medio periodo i costi di cinesizzazione (ovvero l apprendere come muoversi nel contesto cinese) sono quasi sempre inferiori a quelli di una joint venture. 1.3 Struttura del rapporto Al fine di esporre in un modo chiaro e lineare i risultati del lavoro di analisi svolto, il rapporto è stato strutturato nel seguente modo: Una prima parte, composta da: o o una sintetica introduzione sul Paese, volto a fornire le coordinate di base per inquadrare il contesto di riferimento; otto sottocapitoli (uno per ciascun settore analizzato), contenenti una prospezione strategica di primo livello, finalizzata a delineare un quadro di riferimento generale per ciascun settore in termini di andamento e dimensioni del mercato 2, leggi e regolamenti vigenti, nonché di opportunità e criticità associate; o un capitolo sulle principali istituzioni e strumenti di supporto all internazionalizzazione per le PMI italiane in Cina, al fine di fornire le coordinate fondamentali a quelle aziende che intendano avvalersi degli strumenti a supporto dell internazionalizzazione delle PMI. 2 Data la generale difficoltà relativa al reperimento dei dati in Cina e la parziale completezza e affidabilità degli stessi, si è preferito indicare nel Rapporto solo quelli relativi alle ultime statistiche ufficiali disponibili. In tal senso, pur sulla base del grande sforzo di normalizzazione fatto, alcune figure economiche potrebbero risultare non aggiornate o non uniformi in termini di periodo di riferimento di analisi. 15

Una seconda parte, composta da: o o un capitolo di approfondimento sui Parchi Industriali Cinesi dedicato a introdurre le diverse tipologie di parchi esistenti e a presentare l impianto metodologico che ha portato da un lato a definire quali parchi considerare e dall altro a come selezionarli. Il capitolo contiene inoltre un paragrafo di approfondimento dedicato a ciascun settore industriale, in cui sono segnalati i parchi che, alla luce dei criteri identificati, risultano più performanti per un PMI italiana operante in quel settore; tre allegati, ordinati dal più sintetico al più analitico, di cui: una tavola di sintesi con tutti i parchi analizzati, ordinati per provincia e contenente: l elenco dei settori per i quali l amministrazione del parco dichiara compatibilità, le valutazioni sintetiche complessive e quelle di primo livello, le compatibilità per settore da noi rilevate - Tavola riassuntiva a doppia entrata ; una tavola contenente tutti i Parchi Industriali analizzati e il dettaglio di tutte le valutazioni per le variabili di primo e di secondo livello - Matrice con le valutazioni di sintesi ; un documento contenente le schede analitiche dei 37 Parchi Industriali identificati come più performanti, alla luce dei criteri di primo e di secondo livello applicati, e analizzati in dettaglio - Schede dei Parchi Industriali. 1.4 Avvertenze e istruzioni per l uso Il presente rapporto si pone l obiettivo di essere un primo strumento per consentire alle PMI italiane che intendono effettuare un investimento produttivo in Cina per: 16

acquisire, attraverso il capitolo introduttivo generale e le prospezioni di settore 3, una comprensione di larga massima del mercato cinese. procedere, partendo da una short-list di parchi già accuratamente selezionati, all identificazione di due/tre alternative tra i Parchi Industriali in grado di offrire le condizioni più idonee alla specifica azienda, attivare, partendo dalle schede di dettaglio dei due/tre parchi ritenuti più interessanti, contatti diretti con le amministrazioni dei Parchi Industriali identificati al fine di implementare un processo avanzato di negoziazione per ottenere condizioni più vantaggiose e verificare sul campo le opportunità di investimento. Nell utilizzare il rapporto si ricorda di considerare che il modello di valutazione messo a punto è basato su un set di parametri e indicatori che hanno consentito una valutazione complessiva di tutte le caratteristiche di ogni Parco Industriale analizzato, alla luce della sua compatibilità intersettoriale e dalla sua attitudine ad essere uno spazio ricettivo per aziende italiane di piccola e media dimensione in particolare. Il modello di analisi non è invece costruito per fornire risposte a esigenze aziendali particolari : nel caso infatti che i parametri di valutazione (o i pesi ad essi applicati) di una specifica azienda si discostassero in modo importante da quelli proposti in questo rapporto, non si esclude che l azienda in questione possa trovare un Parco Industriale con caratteristiche ritenute per essa interessanti, al di fuori di quelli analizzati in questo rapporto. Questo rapporto è costruito in modo tale da poter essere fruito in modo diverso in funzione delle caratteristiche, delle esigenze e delle finalità del suo utilizzatore. Premesso che il rapporto è comunque adatto ad essere letto in modo sequenziale da ogni tipologia di utilizzatore, proponiamo qui un approccio a livelli che possa consentire una consultazione più rapida per un utente più qualificato 4 : 3 Per gli otto settori oggetto di questo rapporto. 4 Queste definizioni e le descrizioni che le accompagnano, hanno il puro scopo di aiutare il lettore nell identificare la modalità di utilizzo più compatibile con le proprie esigenze. Non intende pertanto etichettare o qualificare in alcun modo un utilizzatore in funzione delle sua conoscenza e familiarità con il Paese. 17

PRIMO LIVELLO O BASE -Intendiamo come utente base un imprenditore o capo azienda che si avvicini per la prima volta alla Cina e che non la conosca, se non in termini di cultura generale. In questo caso il suggerimento rimane quello di affrontare il rapporto in modo sequenziale, partendo dal presente capitolo, per proseguire poi con il quadro introduttivo del Paese, il settore di interesse (all interno del capitolo 3), la lettura integrale del capitolo 4 sull analisi dei parchi, per arrivare in fine a consultare le schede in allegato, nel loro ordine. La sezione sugli strumenti finanziari è consultabile in modo indipendente. SECONDO LIVELLO O INTERMEDIO - Intendiamo come utente intermedio un imprenditore o capo azienda che conosca la Cina, non solo in ternini di cultura generale ma che abbia già fatto approfondimenti sul Paese in modo autonomo, effettuato uno o più viaggi nelle principali città (anche a seguito di delegazioni imprenditoriali), abbia eventualmente già avuto relazioni dirette con il mondo cinese attraverso importazioni o esportazioni episodiche di beni industriali e/o di consumo, etc. Si propone a questo tipo di utente di accedere al rapporto partendo dal presente capitolo per poi passare, all interno del capitolo 3, alla prospezione del settore di proprio interesse. Si suggerisce di consultare il capitolo 4 nella sua parte metodologica e nella sua parte relativa al settore di interesse per arrivare in fine a consultare le schede in allegato. La sezione sugli strumenti finanziari è consultabile in modo indipendente. TERZO LIVELLO O ESPERTO -Intendiamo come utente esperto un imprenditore o capo azienda che conosca la Cina in modo approfondito in termini di cultura paese, viaggi sistematicamente nelle principali città per gestire il business della propria azienda, abbia relazioni con fornitori o clienti locali basate su relazioni di tipo continuativo e che stia, eventualmente, già raccogliendo informazioni per valutare un investimento produttivo nel Paese. 18

Considerato che questo tipo di utente ha probabilmente già una approfondita conoscenza sia del Paese che dello stato del settore in Cina, si propone un accesso al rapporto direttamente dalla sezione, all interno del capitolo 4, dove sono segnalati i parchi best-performer per il settore di riferimento. Successivamente si propone di accedere direttamente agli allegati Tavola riassuntiva a doppia entrata, Matrice con le valutazioni di sintesi con l obiettivo di individuare, tra i parchi segnalati per il settore di interesse, quelli più interessanti per la propria azienda alla luce delle valutazioni spuntate nei fattori di primo e di secondo livello. In fine accedere alle schede Schede dei Parchi Industriali per i due/tre parchi individuati come più interessanti. La sezione sugli strumenti finanziari è consultabile in modo indipendente. QUARTO LIVELLO O AVANZATO - Intendiamo come utente avanzato un imprenditore o capo azienda che oltre a conoscere la Cina in modo approfondito, ci si reca regolarmente per gestire in modo più o meno diretto l investimento che l azienda ha già fatto in loco (joint venture, investimento diretto estero, etc.). Considerata l approfondita conoscenza della realtà Cina, probabilmente questo tipo di utente è alla ricerca di risposte specifiche sul parco in cui la propria azienda ha già investito o su una selezione di parchi che ha già identificato in modo autonomo per un eventuale secondo investimento. Per questo motivo è raccomandabile un accesso diretto, attraverso la matrice Tavola riassuntiva a doppia entrata, alle valutazioni dei parchi, per poi passare alle schede analitiche dei parchi di interesse Schede dei Parchi Industriali e considerati in questa analisi. 19

20

2 Introduzione: la Repubblica Popolare di Cina 21

Al fine di dotare l utilizzatore di questo rapporto con le coordinate di base per comprendere al meglio questo strumento, sia in termini di analisi degli otto settori industriali che di contesto in cui si collocano i parchi analizzati, forniamo di seguito un inquadramento di grande sintesi (senza alcuna pretesa di esaustività) della Repubblica Popolare di Cina 5 sotto il profilo geografico, sociale ed economico. 2.1 La geografia del territorio Con una superficie complessiva di quasi 10 milioni di kmq, la Cina è il terzo Paese al mondo per estensione, dopo Confederazione Russa e Canada: risulta pertanto un Paese così esteso da comprendere regioni ed ambienti molto diversi tra loro. Sebbene nel complesso il territorio sia in larga parte montuoso, oltre ai rilievi comprende pianure alluvionali, altopiani, bacini depressionali, superfici le cui acque si riversano in laghi anziché nel mare. I rilievi più imponenti si trovano nella parte occidentale, dove si elevano massicce catene montuose e altopiani (tra cui l altopiano del Tibet e del Qinghai posizionati a 4.500 metri sopra il livello del mare). Procedendo verso la parte orientale del Paese, i rilievi si abbassano e la popolazione aumenta: qui si trova il cuore storico del Paese lungo i fiumi (i principali del Paese sono il Fiume Yangtze, 6.300 km, il Fiume Giallo, 5.460 km e il Fiume delle Perle, 2.214 km) che scendono dalle zone montuose occidentali verso le coste del Mar Cinese Orientale. Tuttavia è solo ancora più a ovest, verso la costa orientale, che iniziano le vere e proprie pianure (il 21% del territorio) dove si concentra la maggior parte della popolazione. 5 Per una trattazione più articolata e approfondita degli argomenti oggetto di questo capitolo, rimandiamo pertanto alle pubblicazioni specifiche. 22

Figura 01: Mappa geografica della Cina 2.2 La popolazione Con una popolazione di circa 1,3 miliardi di abitanti, la Cina ospita circa il 25% della popolazione del Pianeta. La Cina è un Paese multietnico già dagli inizi della Dinastia Qin (221-207 A.C.), anche se a quei tempi l area di riferimento su cui la Dinastia Qin aveva giurisdizione si estendeva solo alle zone agricole intorno al Fiume Yangtze, al Fiume Giallo, fino al limite meridionale identificato dall area del fiume delle Perle. Sin da allora tutte le nazionalità presenti sull attuale territorio della Repubblica Popolare di Cina hanno contribuito a costruire quella che oggi è la cultura cinese. Oggi la Repubblica Popolare di Cina è un Paese che ospita 56 gruppi etnici. Oltre alla etnia Han, che rappresenta la maggioranza della popolazione, esistono altre 23

55 etnie denominate anche minoranze. Queste minoranze che ad oggi rappresentano circa il 6,7% della popolazione totale, sono localizzate tuttavia su una superficie che rappresenta il 50-60% del territorio e salvo alcune eccezioni, circoscritte a particolari aree del Paese, vivono in sostanziale armonia con l etnia Han. 2.3 La lingua La lingua ufficiale del Paese è il Putonghua, anche conosciuto come cinese mandarino. La lingua è costituita su una base di caratteri (o pittogrammi) e, nella sua forma scritta, è utilizzata in tutto il Paese 6. Nella sua forma orale invece, il Putonghua che trae origine dal dialetto di Pechino, è parlato prevalentemente nella capitale e nelle province circostanti ed è compreso nella maggior parte del Paese. Tuttavia le diverse zone del Paese continuano ad utilizzare, nella loro forma parlata, anche i dialetti locali 7, che rimango pertanto un importante strumento di comunicazione per la vita quotidiana. Oltre al Putonghua e ai dialetti locali, le 55 minoranze etniche adottano altri 80 dialetti che non fanno parte del ceppo linguistico dominante. 2.4 La moneta La moneta nazionale è il Renminbi (moneta del popolo), noto anche come Yuan. La sigla internazione è RMB (o CNY). Ai fini di agevolare la consultazione, nel rapporto tutti i valori sono espressi in Euro. Il tasso di cambio utilizzato per convertire i dati e le statistiche disponibili 6 Esistono delle differenze tra i caratteri nella loro forma non semplificata, ancora in uso a Taiwan, Hong KongeinalcuneareedelGuangdong,elaformasemplificata.Perunatrattazionecompletasirimandaalla letteratura in materia. 7 A testimonianza di quanto possano differenziarsi le parlate locali dal cinese mandarino, basti citare il Guangdonghua, ovvero la parlata del Guangdong, che è in tutto e per tutto una lingua a se stante anche sotto il profilo fonetico. 24

in valuta diversa dall Euro, è quello medio dal 2 marzo 2005 al 1 marzo 2006, ed in particolare: 1 Euro = 10,03 RMB 1 Euro = 1,23 USD 2.5 Ripartizione amministrativa A livello di inquadramento generale citiamo la suddivisione di primo livello del Paese così come prevista dalla Costituzione della Repubblica Popolare: 23 Province: Anhui, Fujian, Gansu, Guangdong, Guizhou, Hainan, Hebei, Henan, Hubei, Hunan, Jiangsu, Jianxi, Jilin, Liaoning, Ningxia, Qinghai, Shaanxi, Shandong, Shanxi, Sichuan, Taiwan, Yunnan, Zhejiang. 5 Province Autonome: Guanxi, Heilongjian, Mongolia interna, Xinjiang, Tibet. 4 Municipalità, direttamente controllate dal Governo Centrale: Pechino, Chongqing, Shanghai, Tianjin. 2 Regioni Amministrative Speciali: Hong Kong e Macao. 2.6 Aree geografiche e specializzazioni settoriali Allo scopo di dare un inquadramento generale di quali sono state storicamente le principali specializzazioni settoriali delle diverse aree del Paese, possiamo dire che: le province costiere hanno da sempre sviluppato una forte vocazione al manifatturiero classico e al tessile (in particolare Zhejiang e Fujian per la moda); il nord, sempre con riferimento alla costa, ha sviluppato una vocazione all industria pesante, con una recente sempre maggiore specializzazione verso l automotive; 25

il sud del Paese, in particolar modo la parte che si estende per le regioni costiere, ha sviluppato l industria leggera con una forte apertura al commercio internazionale; per quanto riguarda il centro del Paese, è da segnalare l esistenza di una sostanziale replica dell industria costiera, voluta da Mao per difendere il Paese in caso di un aggressione proveniente dal mare; le aree centrali del Paese, che rappresentano oggi la nuova frontiera di sviluppo, stanno vivendo una fase di rivitalizzazione fortemente voluta dal Governo Centrale, al fine di dare impulso alle economie locali e ribilanciare lo sviluppo del Paese, ad oggi fortemente trainato dalle economie delle aree costiere. 2.7 La crescita economica Dal punto di vista del sistema economico-produttivo, dalla fine degli anni 70 la Cina ha vissuto una fase di profonda trasformazione strutturale e di grandissima espansione: il prodotto interno lordo è cresciuto a un tasso annuo medio di oltre il 9%; la quota relativa sul commercio mondiale è passata da meno dell 1% al 5,5%; gli investimenti diretti esteri nel Paese sono aumentati; è cresciuto il terziario 8 a fronte di una riduzione del contributo del settore agricolo 9 (che insieme al settore manifatturiero rappresenta una parte preponderante nell economia del Paese asiatico); è cresciuto il settore privato; è cambiato il mix delle esportazioni (oggi circa il 90% è rappresentato da manufatti contro il 50% del 1985). La Cina oggi gioca di fatto un importante ruolo strategico anche dal punto di vista dell interscambio commerciale: il paese asiatico risulta essere importatore netto nell area asiatica mentre esporta principalmente negli USA e in Europa 10. 8 Negli ultimi 15 anni l occupazione nel settore terziario è quasi raddoppiata passando dal 17% al 28% del totale degli occupati. 9 Nel periodo 1990-2005 il valore aggiunto delle industrie del settore primario è sceso dal 28% al 15% del Pil. 10 Sotto il profilo della composizione merceologica, le esportazioni cinesi appaiono essere concentrate in prodotti tradizionali a basso valore aggiunto, in particolare nelle categorie macchine e apparecchiature elettriche, articoli di abbigliamento e pellicce, prodotti tessili, cuoio e prodotti in pelle e cuoio che nell insieme rappresentano circa il 60% del totale dei flussi in uscita. 26

Parallelamente si è avuto un innalzamento del reddito pro-capite e della qualità della vita: negli ultimi 15 anni si stima che circa 200 milioni di persone siano uscite dalla povertà 11. Per ciò che concerne il futuro, l obiettivo dichiarato è quello di perseguire un nuovo modello di crescita economica bilanciata, sostenibile (anche dal punto di vista ambientale) e technology oriented, con l obiettivo di portare le esportazioni high-tech cinesi a 450 miliardi di euro entro il 2020, aumentando il rapporto sull export totale dall attuale 25% al 45%. Significativo in tal senso è il progetto relativo alla creazione entro il 2010 di 100 centri per l innovazione nei settori dell information technology, della farmaceutica, del software, dei nuovi materiali, della chimica, dell industria navale e della produzione di automobili e di componenti orientati all esportazione che dovrebbero costituire una piattaforma per alimentare l high-tech sviluppato in Cina e per adottare quello importato 12. Altrettanto significativo è il fenomeno della creazione di strutture finalizzate ad attività di ricerca e sviluppo di numerose importanti multinazionali straniere in Cina 13. Nel breve periodo si prevede comunque che, nonostante gli interventi pubblici finalizzati a raffreddare l economia, la crescita del Pil rimarrà intorno all 8% annuo. 2.8 Cenni sul sistema politico La Repubblica popolare cinese, proclamata il 1 ottobre del 1949, in base alla Costituzione del 1982 è uno stato socialista nel quale il Partito Comunista Cinese (PCC) domina la scena politica 14. Negli ultimi anni nel Paese asiatico sembra essersi ultimato il passaggio alla cosiddetta 4 generazione di politici, che non hanno partecipato alla Lunga Marcia e che si caratterizzano per condividere 11 La percentuale di popolazione che vive in povertà è passata dal 53% nel 1981 all 8% nel 2001. 12 Questa decisione fa parte della strategia del Governo cinese di sviluppare il commercio estero attraverso la scienza e la tecnologia. L obiettivo è di ottimizzare la strutture dei beni esportati dalla Cina e di trasformare il modello di crescita del commercio estero del Paese. (Fonte: www.informest.it). 13 Sulla base delle dichiarazioni del Ministro del Commercio cinese, sono presenti nel paese asiatico soprattutto a Shangai, Pechino e Shenzhen circa 750 centri di ricerca e sviluppo finanziati da investitori stranieri (quali ad esempio Microsoft, IBM, Motorola, Nokia e Toyota). Molte multinazionali sembrano infatti aver rivisto le loro strategie globali individuando nella Cina uno dei paesi preferiti per l insediamento di centri di ricerca e sviluppo. (Fonte: www.informest.it) 14 Esistono inoltre altri otto piccoli partiti democratici non-comunisti. 27

(almeno in parte) i valori dell economia di mercato. Emblematici di questa transizione orientata ad una progressiva apertura del mercato ad operatori stranieri e ad uno sforzo per passare da un economia dirigista ad una economia relativamente liberalizzata sono l inserimento nel 1993 nella Costituzione del principio della economia socialista di mercato e la successiva ratifica degli articoli che garantiscono la protezione della proprietà privata 15. Altre importanti riforme attuate riguardano il principio dello Stato di diritto, lo svolgimento pubblico dei processi, le maggiori garanzie a tutela dei cittadini, etc. In prospettiva è prevedibile che l azione di Governo si muoverà lungo due principali direttrici: la stabilizzazione dell economia rispetto ai ciclici sviluppi di breve periodo 16 e la soluzione alle carenze strutturali 17. Altre significative sfide appaiono essere legate alla gestione della struttura amministrativa del Paese, alla lotta alla corruzione (anche se i fenomeni di corruzione risultano essere meno importanti rispetto a quelli che si segnalano in altri Paesi emergenti), alla fragilità del sistema bancario/finanziario 18, alla ristrutturazione delle imprese statali 19, all implementazione delle riforme e degli impegni resesi necessari dopo l'entrata nel 2001 nella World Trade Organization (WTO) e alla riduzione del gap esistente nonostante i miglioramenti degli ultimi anni tra i redditi delle aree urbane e quelli delle aree rurali (migliorando al contempo gli standard di vita delle fasce più povere della società) 20. 15 Alla proprietà privata è stato dato formalmente lo stesso status inviolabile dato alla proprietà statale. 16 Il Governo ha posto in essere una campagna per contenere gli investimenti nei settori maturi dell economia e ottenere prestiti a bassi tassi di interesse. È prevedibile che i tentativi del governo di rallentare l economia (almeno nel breve periodo) si focalizzeranno sul restringere la capacità di prestito delle banche sia attraverso una sorveglianza intrusiva sia forse anche attraverso incrementi delle riserve. Ciononostante la crescita del Pil rimane sostenuta anche in prospettiva con tassi stimati per i prossimi 3 anni intorno al 7/8% annuo. 17 Nel breve periodo, nonostante i significativi investimenti pubblici (in particolare nel settore elettrico e nelle ferrovie) la dotazione infrastrutturale del Paese dovrebbe continuare ad evidenziare relativa inadeguatezza rispetto alle necessità di un economia in forte crescita. 18 Alcuni tra i principali problemi appaiono essere legati all elevato livello di sofferenze e crediti inesigibili e alla bassa redditività complessiva del sistema dovuta alla scarsa differenziazione delle fonti di income. A fronte di queste criticità sono comunque da tener presenti le opportunità individuabili nell economia in forte crescita, nelle riforme in via di attuazione e nell alto tasso di risparmio della popolazione che si aggira intorno al 40% del Pil. 19 Le State Owned Enterprises (SOE) rappresentano un pilastro portante del sistema economico-produttivo assorbendo circa 2/3 delle passività del settore industriale e producendo oltre il 40% del valore aggiunto industriale. Negli ultimi anni il sistema delle SOE, generalmente in perdita, è stato fatto oggetto di significative riforme strutturali che hanno tra l altro comportato una significativa riduzione del loro numero che tra il 1995 e il 2000 si è ridotto del 46% arrivando a circa 50.000 unità (con una conseguente riduzione dell occupazione). Nel 2004 è stata costituita una nuova agenzia governativa, la State Asset Management Commission (SAMC), a cui sono state demandate le funzioni operative di vari Ministeri al fine di agire (con maggior efficacia) per conto del Governo nella gestione delle SOE. 20 Se si considera che il 50% dell economia cinese è localizzata in aree extraurbane e tenuto conto della disparità di reddito tra aree urbane e rurali è evidente come l incremento della capacità di spesa delle 28

Inoltre, oltre ai già citati interventi strutturali nel settore bancario e nelle imprese statali, sono prevedibili provvedimenti volti a favorire la concorrenza delle riforme fiscali 21. Inoltre l implementazione degli impegni della Cina verso il WTO dovrebbe incoraggiare ulteriori investimenti del settore privato e gli investimenti delle aziende estere. popolazioni rurali sia una condizione cruciale all espansione della domanda interna e alla crescita. Sono comunque da segnalare fenomeni significativi di inurbamento. 21 Si prevede una tassazione crescente dei consumi in modo da alleggerire il carico fiscale sulla produzione. Il prelievo fiscale sulle aziende dovrebbe essere unificato, a fronte dell introduzione di alcune nuove tasse. Il Governo dovrebbe dare un giro di vite sulla riscossione delle imposte e varare nuove misure contro l evasione fiscale (impegnandosi al contempo in un più rigoroso controllo dei conti). 29

30

3 Parte prima: prospezioni di mercato 31

3.1 Prospezione settore automotive (parti e componenti) Il presente sottocapitolo è dedicato ad una prospezione strategica di primo livello del settore automotive (parti e componenti) cinese finalizzata a delineare un quadro di riferimento generale dello stesso in termini di andamento e dimensioni del mercato 22, leggi e regolamenti vigenti, nonché di criticità ed opportunità dello stesso. La volontà è quella di fornire alle aziende italiane (in particolare alle piccole e medie imprese PMI) interessate ad insediarsi nel Paese asiatico, uno strumento operativo che aiuti ad effettuare una valutazione ragionata delle prospettive di business per il settore in Cina. L approfondimento analitico sarà completato nella seconda parte di questo Rapporto con uno specifico paragrafo dedicato all individuazione dei Parchi Industriali Cinesi del settore automotive (parti e componenti) che sulla base delle caratteristiche specifiche e di contesto presentano le migliori opportunità di investimento per le aziende italiane operanti in questo settore. 3.1.1 Introduzione L ingresso in Cina degli ultimi anni dei grandi player internazionali della componentistica per auto è andato in parallelo al deciso sviluppo del settore automotive (parti e componenti) nel Paese, trainato dalla generale crescita dell industria automobilistica locale 23. Una prima fotografia delle dimensioni del settore può essere ricavata dai dati forniti dalla China Association of Automobile Manufacturers: a fine 2004 erano attive 4.407 aziende 24 (tra cui 5 con vendite superiori ai 287 milioni di Euro, 26 22 Data la generale difficoltà relativa al reperimento dei dati in Cina e la parziale completezza e affidabilità degli stessi, si è preferito indicare nel Rapporto solo quelli relativi alle ultime statistiche ufficiali disponibili. In tal senso, pur sulla base del grande sforzo di normalizzazione fatto, alcune figure economiche potrebbero risultare non aggiornate o non uniformi in termini di periodo, di riferimento, di analisi. 23 Oggi la Cina risulta essere a livello mondiale il terzo Paese in termini di dimensioni del mercato dell auto e si prevede che nel breve periodo diventerà anche il terzo più grande produttore. 24 È da segnalare che le statistiche ufficiali non includono molte imprese di piccola e micro dimensione. In tal senso, secondo recenti studi, si stimano in circa 15 mila gli attori del settore. 32

con vendite tra i 99 e i 290 milioni di Euro e 491 con vendite tra i 10 e i 99 milioni di Euro), con un giro d affari superiore ai 32 miliardi di Euro (in crescita del 32,5% rispetto all anno precedente). Figura 02: Ripartizione delle principali aziende del settore automotive cineseperclassidifatturato 25 A livello di dinamiche evolutive in atto, i principali macro-trend risultano essere i seguenti: aumento della concentrazione delle imprese: l automotive (parti e componenti) cinese si caratterizza per essere un settore a pressione competitiva crescente e sempre più dipendente dai capitali stranieri 26. In tal senso si evidenzia un significativo processo di concentrazione (e selezione) delle imprese dovuto ad un maggiore dinamismo di una parte di queste generalmente quelle che cooperano con i grandi player internazionali o che sono riuscite grazie ad accordi di collaborazione strategica a sviluppare competenze e tecnologie più avanzate che, sulla base dei più alti margini e profitti che riescono ad ottenere, stanno di fatto forzando fuori mercato le rimanenti 27 ; 25 Fonte: elaborazione Ambrosetti su dati The National Bureau of Statistics, 2004. 26 Secondo stime recenti si prevede che nel breve periodo i capitali stranieri diventeranno maggioritari rispetto a quelli cinesi. 27 Si prevede che entro il 2010 il numero di imprese attive nel settore si sarà ridotto del 70% circa. 33

policy pubbliche finalizzate a favorire lo sviluppo del settore: anche a fronte del sopra citato aumento dei capitali stranieri si sta evidenziando una sempre maggiore attenzione delle Autorità competenti verso politiche finalizzate al sostegno e allo sviluppo del settore (soprattutto in termini di rinnovamento tecnologico e incremento della capacità produttiva). Parallelamente, l implementazione da parte del Governo delle normative riguardanti la protezione ambientale, la riduzione del consumo di energia e risorse, la sicurezza, etc. dovrebbe contribuire a creare le condizioni di base affinché la normativa e le condizioni del settore si allineino velocemente a quelle dei Paesi più avanzati; aumento dell importanza della Cina come centro di produzione di parti e componenti a livello internazionale: il Paese asiatico, sulla base dello sviluppo dell industria automobilistica locale, dei crescenti investimenti stranieri e del mercato potenziale si sta affermando come il centro mondiale della produzione di parti e componenti per auto. 3.1.2 Una panoramica sul settore automotive (parti e componenti) cinese Trainato da un lato dal grande sviluppo dell industria automobilistica cinese e dall altro dalla generale crescita economica del Paese, il settore della componentistica per auto sta consolidando un trend di crescita sostenuta: nel 2003, rispetto all anno precedente, la produzione e le vendite hanno registrato incrementi rispettivamente del 34,9% e del 35,0%. Nel 2004, come più sopra accennato, il giro d affari ho superato i 30 miliardi di Euro. Tenuto conto anche delle dinamiche evolutive del settore automobilistico locale, si stima un mercato potenziale nel breve periodo (prossimi 2-3 anni) di oltre 50 miliardi di Euro. 34

Figura 03: Valore produzione del settore automotive (parti e componenti) cinese nel periodo 2001-2005 28 Ad un primo livello di analisi la segmentazione del settore può essere la seguente: (parti e componenti) elettrici ed elettronici; parti e accessori di 1 livello; parti e accessori di 2 e 3 livello; (parti e componenti) per la protezione ambientale e risparmio energetico. 28 Fonte: elaborazione Ambrosetti su dati China Automotive Industry Yearbook, 2006. 35

Figura 04: Suddivisione del settore automotive (parti e componenti) cinese 29 A livello di esportazioni e importazioni, la Cina mostra andamenti crescenti di entrambe le serie 30 : basti pensare che nel decennio 1993-2003 le prime sono aumentate di 31,6 volte e le seconde di 7,6. Nel 2004 le esportazioni di (parti e componenti) per automobili hanno raggiunto i 4,41 miliardi di Euro 31, mentre nel 2005 tale valore è arrivato a oltre 6,58 miliardi di Euro, in crescita di oltre il 49% rispetto all anno precedente. In generale negli ultimi anni, ad eccezione del 2005, il Paese asiatico si è sempre configurato come importatore netto, raggiungendo nel 2004 un saldo negativo pari a circa 2,4 miliardi di Euro 32. 29 Fonte: elaborazione Ambrosetti su dati rapporto The Industrial Research For the Auto-part Market of 2006 in China, 2006. 30 Le sostenute dinamiche di esportazioni si ritrovano anche per il settore automobilistico. 31 Con un aumento nel quinquennio di 5 volte. 32 In questi dati non sono inclusi parti e componenti per motociclette e motori. 36

Figura 05: Valore importazioni e esportazioni del settore automotive (parti e componenti) cinese nel periodo 1991-2005 33 3.1.3 I principali driver strategici Sulla base dell evoluzione del settore sopra accennata, si stima che l automotive (parti e componenti) cinese vedrà nel breve e medio periodo un trend di crescita sostenuto: è prevedibile che in poco tempo grazie alla domanda interna di auto, agli ingenti investimenti stranieri e agli andamenti di import ed export la Cina diventi la nazione di riferimento a livello internazionale per la produzione di parti e componenti per automobili. Il naturale collegamento tra industria dell auto e quella della componentistica, sulla base delle dinamiche che interessano la prima incremento della sicurezza, protezione dell ambiente e risparmio energetico e di risorse dovrebbe indurre nella seconda una focalizzazione della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti nei segmenti: 33 Fonte: elaborazione Ambrosetti su dati China Automotive Industry Yearbook, 2006. 37

(parti e componenti) elettrici ed elettronici: all interno di questo segmento il focus prospettico dovrebbe essere sullo sviluppo e la produzione di sistemi per il controllo del funzionamento e gestione del motore, sistemi di accensione e messa in moto, sistemi diagnostici e informativi, sistemi e componenti per l ottimizzazione del funzionamento eco-compatibile dell auto e per la riduzione delle emissioni, software integrati per la gestione dell auto; componentistica di base e accessori di primo livello: all interno di questo segmento il focus prospettico dovrebbe essere sullo sviluppo e la produzione di cambi automatici, sistemi di frenaggio, sistemi di sospensione e ammortizzatori, sistemi luci e segnaletica, frizioni, sedili e interni, serrature e sistemi di allarme; parti e accessori di secondo e terzo livello: all interno di questo segmento il focus prospettico dovrebbe essere sullo sviluppo e la produzione di valvole e sistemi idraulici, perni per freni (ghisa e alluminio), batterie, (parti e componenti) in plastica, sospensioni e giunti cardanici, perni per assi, motorini di avviamento, generatori, materiali per frizione non in amianto, (parti e componenti) speciali per automobili con carburante verde, pistoni e anelli per pistoni, radiatori, filtri, cavi e cavi speciali ad alta resistenza; ricerca e sviluppo di parti e componenti per la protezione ambientale e il risparmio energetico: si prevede un forte sviluppo prospettico di tutta la componentistica di utilizzo nei sistemi per la riduzione delle emissioni e per il risparmio energetico nelle auto (sistemi per automobili a benzina verde, catalizzatori, etc.). 3.1.4 Modalità distributive e canali di vendita più rilevanti Principalmente le modalità di commercializzazione di parti e componenti per auto sono: vendite dirette ai produttori di automobili da parte di produttori di parti e componenti indipendenti; 38

vendite ai produttori di automobili da parte di produttori di parti e componenti collegati o controllati; vendite su mercati organizzati: recentemente in molte province della Cina si sono formati mercati (anche di dimensioni rilevanti) per la distribuzione e vendita della componentistica per auto. È da segnalare l aumento del livello di gestione professionale di tali mercati e la parallela definizione della dimensione del mercato (regionale o locale); e-commerce: è una modalità di vendita che si sta affermando con sempre maggiore forza (anche alla luce dello sviluppo internazionale). In ottica di necessità di approvvigionamento dei produttori di automobili che hanno sempre più una dimensione globale, questa modalità di commercializzazione appare essere quella più strategica 34 ; nuovi modalità di vendita: ad esempio stanno prendendo piede i cosiddetti 4 S Shop, centri in cui oltre alla vendita di automobili, vengono offerti anche servizi post-vendita e i pezzi di ricambio. Tali strutture sono generalmente di proprietà del produttore di automobili (o eventualmente in comproprietà con altri investitori). 3.1.5 I principali player Come più sopra accennato nel 2004 si contavano 4.407 aziende nel settore, di cui 5 con vendite superiori ai 287 milioni di Euro, 26 con vendite tra i 99 e i 290 milioni di Euro e 491 imprese con vendite tra i 10 e i 99 milioni di Euro. Tuttavia si ricorda che le statistiche ufficiali non includono le piccole e micro-imprese: tenendo conto anche di queste si possono stimare in circa 15.000 gli operatori attivi. Negli ultimi anni i 9 più grandi gruppi automobilistici a livello mondiale General Motors, Toyota, Ford, Daimler-Chrysler, Volkswagen, Nissan, BMW, Honda e PSA 34 Ad oggi alcuni grandi produttori di automobili presenti sul territorio cinese (vedi ad esempio GM, Volkswagen, Toyota e Honda) hanno già implementato un sistema di approvvigionamento Global part sourcing tramiteweb. In generale sempre più produttori hanno annunciato la volontà di utilizzare il canale e-commerce per i propri approvvigionamenti. 39

sono entrati nel mercato cinese. Parallelamente ai produttori di automobili, si è assistito anche all ingresso dei grandi player internazionali della componentistica per auto: secondo le statistiche ufficiali cinesi oltre 70 dei primi 100 produttori al mondo di parti e componenti sono presenti nel Paese asiatico 35. Nel 2004 sono state costituite 21 nuove joint venture tra produttori locali e stranieri con investimenti per oltre 1,2 miliardi di Euro. Recenti studi hanno evidenziato inoltre una maggiore redditività dei produttori esteri: in media sembra che i player stranieri abbiano margini lordi del 20% contro il 7% degli operatori locali. Sulla base della tendenza alla concentrazione e selezione del settore più sopra accennata, si prevede che al 2010 il numero di produttori di componentistica e accessori per auto si ridurrà del 70% circa, con una struttura del mercato che vedrà: 20-30 produttori componentistica di base e accessori di primo livello; 250-350 produttori di parti e componenti di secondo livello; 1.250-1.500 produttori di parti e componenti di terzo livello. Attualmente i principali player del settore possono essere utilmente divisi tra produttori esteri e produttori locali. Produttori esteri: o Delphi: attualmente Delphi è presente in Cina con 15 aziende (di cui 11 in joint venture con produttori locali 36 e 4 possedute al 100% 37 ), 1 centro tecnico di ricerca e sviluppo (costituito nel 2005) 38 e 1 centro di formazione. Oltre a queste Delphi ha rappresentanze a Pechino, Shanghai e Changchun. La gestione delle operazioni in Cina è affidata per buona parte a manager locali. Secondo recenti studi, nel 35 Tra imprese a capitale totalmente straniero e joint venture, tra produttori cinesi ed esteri, le aziende in cui sono presenti capitali provenienti extra-cina sono circa 1.200. 36 Le più importanti: Hubei Delphi Automotive Engine Co. Ltd. (1995), Delphi Saginaw Ling-Yun Drive Shaft Co. Ltd. (1995), Shanghai Delco Electronics & Instrumentation Co. Ltd. (1996), Shanghai Delphi Automotive Air-conditioning System Co. Ltd. (1998), Beijing Delphi Wanyuan Engine Management System Co. Ltd. (1999), Shanghai Delphi Automotive Emission Control System Co. Ltd, (1999), Shanghai Delphi Automotive Lock Safeguarding System Co. Ltd. (1999). 37 Delphi Packard Electric Baicheng Co. Ltd (1994), Delphi Delco Electric (Suzhou) Co. Ltd. (1994), Delphi Packard Electric (Guangzhou) Co. Ltd. (1996), Delphi Shanghai Automotive Turning Chassis System Co. Ltd. (1997). 38 Il centro sviluppa prodotti (in particolare parti e componenti elettrici, sistemi di allarme, parti e componenti per telai, sistemi di accensione, etc.) sia per il mercato cinese che per i mercati internazionali. 40