5. Unioni saldate. (filo continuo)

Documenti analoghi
Unioni saldate. (filo continuo)

5. Unioni saldate. (filo continuo)

ESEMPIO 1: metodo dello J polare e metodo delle due forze

ESEMPIO 1: metodo dello J polare e metodo delle due forze

Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo. PDF Lezioni sul sito: www2.unibas.it/ponzo

Tipologie di profilati commerciali IPE

LEZIONE 6. PROGETTO DI COSTRUZIONI IN ACCIAIO Progetto di giunzioni saldate. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.

Le unioni. 5 L acciaio 5.3 Strutture in acciaio. Unioni con chiodi. Unioni con perni. Unioni con bulloni

Collegamento cerniera; Collegamento rigido; Collegamento semirigido.

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

CORSO DI PROGETTAZIONE DI SISTEMI MECCANICI

collegamenti a cura di: ing. Ernesto Grande

CORSO DISEGNO SALDATURA

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate Classificazione dei bulloni. Classificazione secondo D.M

4 SOLLECITAZIONI INDOTTE. 4.1 Generalità

Lezione 4 acciaio: L acciaio da costruzione i collegamenti fra elementi

Unioni bullonate. 1 Tecnologia delle unioni bullonate. 1.1 Classificazione dei bulloni. Classificazione secondo D.M

CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA DI GIUNTO SALDATO

Strutture in acciaio. Unioni

CENTRO DI TAGLIO E TORSIONE SPURIA IN TRAVI A PARETE SOTTILE ESERCIZIO 1

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 05/12/2011 Esercizio n 1

- In base alle diverse tipologie, il giunto saldato sarà sottoposto a prove distruttive e/o non distruttive (Prova di frattura, Radiografia, )

Il Patentino di Saldatore

5. UNIONI SALDATE. Fig. 1.5

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia

Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici

30/05/2012 COS E LA SALDATURA

Progetto e costruzione di macchine 2/ed Joseph E. Shigley, Charles R. Mischke, Richard G. Budynas Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl

Costruzione di Macchine

Corso di Tecnologia Meccanica ( ING/IND16) CF 8. Saldature. Sistemi di Produzione/ Tecnologia Meccanica

Le unioni. modulo D L acciaio. Unioni con chiodi

Collegamenti tra organi rotanti: accoppiamento albero-mozzo

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave

SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M ) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE

D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

Descrizione del nodo FJ C X C. Dimensioni del nodo FJ in mm.

LEZIONE N 13 LA VERIFICA ALLO SLU DELLE TRAVI DI ACCIAIO

LEZIONE 5. PROGETTO DI COSTRUZIONI IN ACCIAIO Progetto di giunzioni bullonate. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.

Scienza delle costruzioni - Luigi Gambarotta, Luciano Nunziante, Antonio Tralli ESERCIZI PROPOSTI

PLUS LA GAMMA COMPLETA DI GAS E MISCELE PER LA SALDATURA

Collegamenti fissi. Le chiodature Le saldature. Maurizio Passarotto A.A

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI - Via del Picchio Bologna

la saldatura è il processo che realizza l unione di elementi mediante l azione del calore, con o senza materiale d apporto.

GIUNTO SALDATO: ESEMPIO [EC3 Appendice J]

SALDATURA CON ELETTRODO RUTILE

1.6. Momenti di forze parallele rispetto a un asse. Ricerca grafica e analitica 16

Saldatura TIG. SALDATURA ELETTRICA AD ARCO (tungsten inert gas TIG)

Esercitazione n 4. Morganti Nicola Matr Saldature

Verifica delle saldature della piastra di base

Esercitazione 04: Collegamenti bullonati

TIPI DI SALDATURA: Le saldature possono essere eseguite secondo tre procedimenti fondamentali:

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

Cenni Generali Giunti Saldati

Verifiche di strutture in muratura secondo le NTC 2008

Politecnico di Torino Dipartimento di Meccanica SALDATURE

RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR

ELEMENTI MONODIMENSIONALI : TRAVE

Dettagli costruttivi - scale

D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni

1 Equilibrio statico nei corpi deformabili

INDICE INDICE 1 RELAZIONE SUI MATERIALI E DOSATURE 2

modulo D L acciaio Gruppo III

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Pareti in c.a.

Università di Roma Tor Vergata SALDATURA

FINALE: PROVA 1: + = PROVA 2: + =

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite

SPECIFICA-ISTRUZIONE PER LA SALDATURA

D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni

Dimensionamento delle strutture

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

ESERCIZIO 2 (punti 13) La sezione di figura è

AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO

LE STRUTTURE IN MURATURA

RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE

Resistenza dei materiali

Tecnologia delle saldature 372

Calcolo delle aste composte

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi

Comportamento Meccanico dei Materiali. 4 Soluzione degli esercizi proposti. Esercizio 4-1

Calcolo dei calastrelli e delle diagonali

1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO Caratteristiche granulometriche degli Inerti... pag. 3

Indice I vettori Geometria delle masse

Agostinetti Piero (425902/IM)

Sollecitazioni delle strutture

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI

-gdl>gdv il sistema è staticamente labile (trave labile, cioè in grado di muoversi);

Collegamenti filettati

LEZIONE N 46 LA TORSIONE ALLO S.L.U.

Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate Classificazione dei bulloni. (aggiornamento )

METROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO STAZIONE PORTA SUSA

TITOLO: Saldabilità degli acciai antiusura in ambito ferroviario

LEZIONI N 20 E 21 SISTEMI DI COLLEGAMENTO

APPENDICE K (normativa) Giunzioni di travi reticolari in profilati cavi

LO STATO LIMITE ULTIMO DI TORSIONE NELLE STRUTTURE IN C.A.

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M552 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Transcript:

5. Unioni saldate 5.1.1 aglio alla fiamma Cannello ossiacetilenico o ossipropilenico getto di ossigeno reazione isotermica aglio al plasma (gas ionizzati) 5.1. Procedimenti di saldatura Si differenziano per sorgente termica e per protezione del bagno fuso. a) saldatura ossiacetilenica: acetilene (C H ) + ossigeno. La fiamma (31 C) produce gas riducenti (CO + H ) che protegge il bagno. Bacchetta di materiale d apporto. Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti Saldatura ad arco sommerso (filo continuo) b) Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti: la fusione del rivestimento genera gas che proteggono il bagno. Elettrodi basici, acidi, cellulosici. UNI 513. c) Saldatura ad arco sommerso: filo continuo, polvere fusa che nasconde l arco. d) Saldatura con protezione di gas ed elettrodo fusibile (MIG e MAG): gas inerte (argon MIG) o attivo (CO MAG)

e) Saldatura con protezione di gas ed elettrodo infusibile (IG): arco fra elemento di tungsteno e materiale base, protezione con argon. Usato per acciai inossidabili. f) Saldatura ad elettroscoria: crogiolo verticale 5.1.3 Conseguenze dei fenomeni metallurgici Cicli termici con elevata velocità di raffreddamento tempera, durezza, cricche a freddo (Fig. a). Preriscaldo, elettrodi basici. Fig. b) cricche a caldo per impurezze. Evitare grosse passate. 5.1.4 Conseguenze dei fenomeni termici Autotensioni per contrazione impedita.

Fig. a) ritiro longitudinale Fig. b) ritiro trasversale Provvedimenti preventivi: controfrecce, bloccaggio, preriscaldamenti, studio passate. Provvedimenti successivi: calde, distensione in forno. 5.1.5 Difetti di saldatura e relativi controlli Cricche, soffiature, inclusioni di scoria. Mancanze di penetrazione (Fig. a, b) eliminabili con passate di ripresa al rovescio (Fig. c). Incollature. Per rilevare difetti interni: raggi X, raggi gamma, ultrasuoni. Mezzi più semplici: esame magnetoscopico, liquidi penetranti. 5.1.6 Classificazione delle unioni saldate In base alla forma e posizione.

Le CNR-UNI 111 fanno riferimento a due categorie: giunti a completa penetrazione e giunti a cordone d angolo. I giunti a completa penetrazione sono divisi in I e II classe. 5. RESISENZA DELL UNIONE SALDAA 5..1 Giunti testa a testa Si ignorano i picchi di tensione (verifica plastica). Secondo CNR-UNI 111 5.1.1, se eseguiti correttamente e controllati (I classe) hanno la stessa resistenza del materiale base e quindi non devono essere verificati; quelli di II classe (meno controllati) sono penalizzati col coefficiente.85. Per la verifica si adotta come criterio di resistenza lo stesso che viene impiegato per il materiale base, cioè il criterio di Hencky-Von Mises che in regime biassiale fornisce la relazione σ σ + σ σ σ + 3 id

5.. Giunti a cordone d angolo

5...1 Definizioni a altezza di gola Sezione di gola ribaltata

5... Stato tensionale in un cordone d angolo Notevoli picchi di tensione ignorati nei calcoli. Si considera una distribuzione uniforme sulla sezione di gola ribaltata. Le σ non vengono considerate nei calcoli e l area trasversale del cordone non entra nel computo della sezione.

5...3 Le normative e i metodi di calcolo peroide ed ellissoide (ISO) Sfera mozza (CNR 111)

5.3 EFFEO DELLE CARAERISICHE DI SOLLECIAZIONE E VERIFICHE DI RESISENZA 5.3.1 Metodi di verifica NORMAIVA IALIANA [CNR 111 5.1..5] Nella normativa italiana il calcolo convenzionale delle tensioni viene eseguito ribaltando la sezione di gola sui lati del cordone. Eventuali σ presenti nella sezione trasversale del cordone non devono essere prese in considerazione ai fini della resistenza della saldatura. σ tensione normale di trazione o di compressione che agisce in direzione perpendicolare alla sezione di gola ribaltata su di un lato del cordone tensione tangenziale agente in direzione perpendicolare all asse longitudinale della sezione di gola e giacente nella sezione di gola ribaltata tensione tangenziale agente parallelamente all asse longitudinale della sezione di gola e giacente nella sezione di gola ribaltata

Le s non vengono considerate

Per la verifica devono essere soddisfatte le seguenti disuguaglianze: - nel caso siano presenti tutte e tre le componenti di sforzo,, σ - negli altri casi vedi prospetto.,85 σadm Fe36 + + σ,7 σadm Fe43 Fe51 σadm Fe36 + σ,85 σadm Fe43 Fe51 Verifiche secondo CNR 111

EUROCODICE 3 #6.6.5.3 La resistenza di progetto per unità di lunghezza della saldatura, indipendentemente dall orientamento della saldatura, deve essere determinata come segue: F W.Rd f vw. d a essendo a altezza della sezione di gola f vw.d resistenza di progetto a taglio della saldatura, ovvero f vw.d β f u w / 3 γ Mw con: f u resistenza a rottura per trazione dell elemento più debole collegato γ Mw 1,5 β w coeff. parziale di sicurezza dei collegamenti saldati coefficiente di correlazione funzione del tipo di materiale f u N/mm β w f vw. d CNR f y Coeff f d Fe36 36,8 8 35.85 Fe43 43,85 34 75.7 193 Fe51 51,9 6 355.7 49 In alternativa si può usare il metodo dell appendice M in cui si considera la sezione di gola nella sua reale posizione.

5.3. Sollecitazioni di trazione 5.3..1 Cordoni laterali 5.3.. Cordoni frontali F / al 5.3..3 Cordoni inclinati σ F / al La resistenza è proporzionale a L:

V F cosϑ N F sinϑ V / A σ + σ N / A V + N / A A al F / A 5.3..4 Combinazione di cordoni laterali e frontali Affidare l intero carico ai cordoni laterali o a quelli frontali Evitare spessori di gola differenti (evitare cordoni di sigillo) Se si affida il carico ad entrambi eseguire un giunto compatto (ΣL < 6 a) 5.3.3 Sollecitazione di flessione e taglio 5.3.3.1 Cordoni frontali longitudinali

) /( / 4 / 6 / ) ( ah F W M ah W ah W flettente momento FL M pl el σ 5.3.3. Cordoni frontali trasversali A F A H oppure A F A H h M H flettente momento FL M / ) / /( / ) / /( / ) ( σ σ

5.3.3.3 Combinazioni di cordoni frontali longitudinali e trasversali La sezione resistente è costituita dalle sezioni di gola dei cordoni di saldatura ribaltate sul piano della giunzione. E quindi una sezione a doppio. Normalmente si considera che il taglio sia portato dai cordoni dell anima e il momento flettente dai cordoni delle ali. Se si vuole un giunto a completo ripristino di resistenza, i cordoni di saldatura dovranno avere un area di gola di resistenza pari a quella delle parti da essi collegate. 5.3.4 Sollecitazione di torsione, flessione e taglio orsione I metodi più usati per il calcolo dei giunti saldati sollecitati a torsione sono il metodo del momento polare e il metodo della due forze.

Metodo del momento polare Estende al caso dei cordoni d angolo la teoria della resistenza a torsione valida a rigore solo per sezioni circolari. Se si considerano le piastre infinitamente rigide rispetto ai cordoni di saldatura, il momento torcente provoca una rotazione θ della piastra, con centro di rotazione che si considera coincidente col baricentro C della saldatura. Il generico punto della saldatura ha uno spostamento η proporzionale alla rotazione ϕ e alla distanza r dal centro di rotazione e nasce la tensione tangenziale proporzionale a η. Sia ha pertanto:

η rϕ kη kϕ r r I dar A ( I A k ϕ r da k ϕ r da k ϕ I I r sinϕ y I I x + I y ) A r cosϕ x I I I r Questo metodo ha il pregio di essere applicabile a qualsiasi configurazione dei cordoni di saldatura. E una verifica puntuale nel punto più sollecitato. Metodo delle due forze Considera il momento torcente equilibrato dalla coppia fornita dalle due forze H. H h + a Questo metodo, nei casi pratici (.5 < L/h < ), fornisce risultati piò conservativi. H al 5.3.4.1 Cordoni laterali Metodo del momento polare Fe ( h + a) / I L / I + F al Metodo delle due forze 5.3.4. Cordoni frontali Fe H h + a H al F al

Metodo del momento polare z / F L / Fe + I al I Metodo delle due forze Fe V z V + F / al 5.3.4.3 Due cordoni laterali e due frontali Metodo del momento polare Il taglio viene assorbito dai 4 cordoni determinado nei cordoni verticali e nei cordoni orizzontali. Il momento torcente Fe determina perpendicolari al raggio. Ad esempio nel punto A si hanno le tensioni: Fe ( h + a I ) / L I / F + ( a L + a L ) 1 1

Metodo delle due forze Si affida il taglio ai cordoni verticali e il momento torcente ai cordoni orizzontali, equilibrando le azioni esterne con sole : cordoni orizzontali : cordoni verticali : Fe F / a L 5.3.4.4 Due cordoni laterali e uno frontale 1 1 H h + a H a L Metodo del momento polare Il taglio viene assorbito dai 3 cordoni determinado nel cordone verticale e nei cordoni orizzontali. Il momento torcente Fe C determina perpendicolari al raggio. Ad esempio nel punto A si hanno le tensioni: Fe ( h + a I ) / C x I A F + ( a L + a L ) 1 1 Metodo delle due forze Si affida il taglio al cordone verticale e il momento torcente ai cordoni orizzontali, equilibrando le azioni esterne con sole : cordoni orizzontali : Fe H h + a cordone verticale : F a L 1 1 H a L

5.3.4.4 Sezioni a cassone Se la saldatura copre l intero perimetro si può usare la formula di Bredt: ( A area racchiusa dal contorno medio delle saldature) Aa In alternativa si può usare il metodo delle due forze: LL a 1 1 + hl a