Punti dell intervento 1. Premessa definitoria 2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) 3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende 4. Vantaggi e svantaggi del contratto di rete
1. Premessa definitoria da un punto di vista economico-aziendale: coesione ed unione volontaria tra aziende derivante da accordi per realizzare/trovare soluzione ad un attività complessa «pluralità di relazioni formatesi, nel tempo, tra più imprese che le identificano come strumenti per realizzare interessi e obiettivi condivisi» (Marchini, 2005)
1. Premessa definitoria Le relazioni inter-aziendali definiscono OPPORTUNITÁ VINCOLI ai quali è subordinata l autonomia decisionale delle aziende Perché nascono le aggregazioni?
1. Premessa definitoria FINALITÀ GENERALE CONSERVARE LA PROPRIA CAPACITÀ FUNZIONALE Le aggregazioni aziendali diventano il mezzo per tutelare, rafforzare o ripristinare le prospettive di funzionalità economica CONDIZIONE DI ECONOMICITÀ
1. Premessa definitoria motivazioni 1. Limitazione della concorrenza 2. Incremento dell efficienza 3. Miglioramento dei costi di transazione 4. Miglioramento dell acquisizione delle risorse 5. Sviluppo dell apprendimento inter-aziendale
1. Premessa definitoria informali reti di subfornitura distretti industriali gentlemen s agreement accordi equity gruppo trust joint venture patrimoniali formali non equity associaz. in partecipazione associaz. temp. d impresa gruppo d acquisto franchising joint venture contrattuale consorzi
2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) Le forme di aggregazione più conosciute con buona/ottima conoscenza sono: acquisizioni (53,47%) franchising (44,55%) gruppi d acquisto (44,55%) consorzi (43,56%) fusioni (42,57%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) Le forme di aggregazione con scarsa/media conoscenza sono: joint ventures patrimoniali (87,13%) scambi di partecipazione (carta contro carta) (85,15%) reti di subfornitura (72,28%) joint ventures contrattuali (72,28%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) Le principali finalità che con le aggregazioni si vorrebbero raggiungere sono: essere maggiormente competitivi nel mercato (87,13%) accedere e penetrare i mercati internazionali (78,22%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) I benefici che le imprese si attendono dalle aggregazioni sono: un aumento del potere contrattuale nei confronti dei fornitori (86,14%) uno stimolo alle attività di ricerca e sviluppo (82,18%) il raggiungimento, più velocemente rispetto ad altre forme di crescita, delle dimensioni ideali (76,24%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) Le finalità che, al contrario, si riescono a perseguire solo parzialmente o che comunque sono considerate di minore rilevanza sono: migliorare i rapporti con gli stakeholders aziendali (53,47%) dotare l impresa di migliore managerialità (40,59%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) I minori benefici che le imprese si attendono dalle aggregazioni sono: un aumento del potere contrattuale nei confronti dei clienti (48,51%) un miglioramento dei rapporti con gli istituti di credito ed altri finanziatori (39,60%) una maggiore capacità dell impresa di attrarre i migliori manager e dipendenti disponibili sul mercato del lavoro (36,63%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) Svantaggi e problemi maggiormente avvertiti: problemi di natura organizzativa quali: sovrapposizione di funzioni, riorganizzazione dei processi produttivi (67,33%) la perdita parziale o totale del controllo aziendale (63,37%) l apertura ed il coinvolgimento di terzi (63,37%) generali problemi di coordinamento delle varie entità aggregate (61,39%)
2. campione d aziende e aggregazioni aziendali (segue) NON sembrano essere svantaggi e problemi: i costi legati alle operazioni di aggregazione quali: consulenze, perizie, oneri fiscali, ecc. (76,24%) le situazioni d incompatibilità (prodotto, mercati, immagine, competenze, ecc.) (75,25%)
3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende
4. Vantaggi e svantaggi del contratto di rete FLESSIBILITÀ: riunisce i tratti dell aggregazione formale (contrattuale) ed informale (legami forti di tipo relazionale). Dà più spazio alla disciplina pattizia e quindi è più snello del consorzio CONOSCENZA: può servire da volano per uno sviluppo qualitativo delle imprese partecipanti (ampliamento risorse intangibili di conoscenza ed apprendimento) AMPIO ORIZZONTE: può superare i confini territoriali e settoriali consentendo l aggregazione di imprese distanti, potendo dare origine ad interessanti fenomeni di convergenza tecnologica
4. Vantaggi e svantaggi del contratto di rete COORDINAMENTO DI FILIERA: può consentire alle filiere di subfornitura, lunghe e spesso collocate in diversi Paesi, di realizzare forme di coordinamento migliori di quelle conseguibili attraverso contratti bilaterali FINANZIARI: consente semplificazioni procedurali per l accesso al credito delle imprese appartenenti alla rete in termini di svolgimento di cartolarizzazioni e di attenuazione del rischio
4. Vantaggi e svantaggi del contratto di rete AMMINISTRATIVI: può facilitare l accesso ai contributi perché la rete può partecipare a gare d appalto, avviare istanze amministrative anche mediante un unico procedimento collettivo e stipulare apposite convenzioni con istituti di credito FISCALI: consente la sospensione d imposta sugli utili d esercizio accantonati ad apposita riserva e destinati al fondo patrimoniale per la realizzazione degli investimenti previsti dal programma comune di rete
4. Vantaggi e svantaggi del contratto di rete GIURIDICI: l assenza della soggettività giuridica e del modello di governance SISTEMI INFORMATIVI: l incapacità di predisporre adeguati procedimenti di trasferimento delle informazioni dentro e fuori il contratto di rete FINANZIARI: mancata consapevolezza di chi fa parte del contratto di rete e indisponibilità del partner bancario DIFFIDENZA AD ALLARGARE GLI ORIZZONTI: difficile il superamento della logica distrettuale