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7 GLI INTERVENTI PER IL SERVIZIO DI FOGNATURA E DEPURAZIONE 7.1 Gli interventi per criticità Di seguito vengono riportati gli interventi previsti in funzione delle criticità che vanno a risolvere. Tabella 8 Tipologia di interventi previsti e criticità correlate Tipologia di intervento Realizzazione nuova rete fognaria per incremento copertura Realizzazione nuovi impianti di sollevamento Realizzazione nuovi collettori per allacciamento reti fognarie a impianto di depurazione Ampliamento potenzialità impianti di depurazione esistenti Realizzazione nuovi impianti di depurazione Realizzazione dei comparti di nitro denitro e defosfatazione Potenziamento linea acque impianti di depurazione Sostituzione clorazione con raggi UV Sostituzione componenti con tecnologia obsoleta Manutenzione straordinaria delle opere esistenti e nuove opere Ricostruzione/ripristino delle opere esistenti Raddoppio sollevamenti strategici per evitare il fermo impianti Videoispezioni Modellazioni reti Attenuazione impatti sversamenti scolmatori Riduzione di ingressi di acque bianche dei fossi in fognatura Manutenzione sistemi di telecontrollo esistenti e nuovi Realizzazione nuovi sistemi di telecontrollo Attività di rilievo, riferimento e caricamento dati su GIS Introduzione dispositivi di protezione negli impianti Sostituzione impianti elettrici e antincendio Dismissione impianti di depurazione non più funzionali Gruppi elettrogeni di emergenza Strumentazione e sistemi di automazione Impianto e unità mobili di disidratazione meccanica dei fanghi Criticità B1 B1 B2 E5 B2 B3 E5 B2 B3 E5 B3 B3 B3 C7 E3 C7 E3 C7 E3 C7 C7 E2 C7 E2 D1 D1 E1 E1 E2 E4 E4 E5 E6 E6 E5 50

Tutti questi interventi, derivanti sia dall attività di progettazione che di pianificazione, sono stati descritti attraverso la compilazione di adeguate schede rappresentate in forma tabellare per semplicità di consultazione (si veda il paragrafo 9.2); il raggruppamento in macro categorie a seconda delle principali criticità sulle quali vanno ad intervenire permette di quantificare gli interventi precedentemente enunciati: B1 Estensione della rete fognaria insufficiente Analizzando i dati di copertura del servizio, suddivisi tra centri e nuclei e case sparse, sono stati individuati gli interventi di estensione della rete fognaria secondo quanto stabilito negli obiettivi di piano (100% dei centri e nuclei per i comuni collinari e di costa e valori del 95% per i comuni di Fabriano ed Esanatoglia e del 90% per Arcevia, Sassoferrato, Serra S.Quirico e Genga). Tali interventi interessano 27 comuni dell Ambito con una popolazione da allacciare di poco inferiore a 15.000 ab. E stato previsto di realizzare circa 60 km di nuove reti fognarie con diametro medio di 300 mm; tale valore è stato ricavato attraverso la stima della popolazione da allacciare, associando una lunghezza pro capite di rete pari a 4 m/ab. Per la stima del fabbisogno di nuova rete fognaria non si è tenuto conto dell incremento di popolazione nel periodo di Piano. Ciò essenzialmente per due motivi: 1. Il primo parte dall assunzione che la crescita di popolazione entro i centri e nuclei utilizzerà le infrastrutture esistenti che per obiettivo di Piano consentiranno la loro copertura totale mentre quella entro le case sparse continuerà a non avvalersi di pubblica fognatura; 2. Il secondo motivo riguarda la realizzazione di aree di nuova urbanizzazione: assumendo quanto già accade oggi, gli oneri di allaccio alla pubblica fognatura risultano a carico dell utente e non del gestore; ciò consente quindi di non considerare tale investimento per il calcolo della tariffa di Ambito. In Tabella 9 viene riportata l estensione della rete prevista per ciascun comune. A titolo cautelativo, per tutti i comuni sono state previste estensioni minime di rete fognaria dell ordine di 0.5 km. 51

Tabella 9 Obiettivo minimo di copertura del servizio di fognatura Comune Popol. res. 2001 Pop. res. centri e nuclei Pop. res. case sparse Abitanti serviti Abitanti serviti centri e nuclei 2001 Abitanti serviti case sparse 2001 Copertura attuale centri e nuclei Obiettivo copertura centri e nuclei 2030 Pop. da allacciare nei centri e nuclei AGUGLIANO 4.163 3.596 567 2.847 2.847 0 79 100 749 3,0 ANCONA 100.507 96.385 4.122 100.205 96.385 3.820 100 100 0 0,5 ARCEVIA 5.300 2.678 2.622 2.030 2.030 0 76 90 380 1,5 BARBARA 1.455 910 545 1.000 910 90 100 100 0 0,5 BELVEDERE OSTRENSE 2.179 1.445 734 1.442 1.442 0 100 100 3 0,5 CAMERANO 6.523 5.728 795 5.094 5.094 0 89 100 634 2,5 CAMERATA PICENA 1.700 1.411 289 1.260 1.260 0 89 100 151 0,6 CASTEL COLONNA 961 471 490 432 432 0 92 100 39 0,5 CASTELBELLINO 3.618 3.208 410 3.148 3.148 0 98 100 60 0,5 CASTELLEONE DI S. 1.689 1.121 568 846 846 0 75 100 275 1,1 CASTELPLANIO 3.223 2.730 493 2.630 2.630 0 96 100 100 0,5 CERRETO DʹESI 3.308 2.852 456 2.673 2.673 0 94 100 179 0,7 CHIARAVALLE 14.040 13.265 775 13.549 13.265 284 100 100 0 0,5 CORINALDO 5.170 2.492 2.678 2.497 2.492 5 100 100 0 1,0 CUPRAMONTANA 4.736 3.315 1.421 3.822 3.315 507 100 100 0 1,0 ESANATOGLIA 2.099 1.848 251 1.732 1.732 0 94 95 24 0,5 FABRIANO 30.019 27.708 2.311 26.357 26.357 0 95 95 0 3,0 FALCONARA M.MA 28.349 26.868 1.481 27.187 26.868 319 100 100 0 0,5 GENGA 1.981 1.793 188 832 832 0 46 90 782 3,1 JESI 39.224 35.931 3.293 36.714 35.931 783 100 100 0 0,5 MAIOLATI SPONTINI 5.733 5.232 501 5.251 5.232 19 100 100 0 0,5 MATELICA 10.155 9.231 924 9.302 9.231 71 100 100 0 1,0 MERGO 970 970 0 716 716 0 74 100 254 1,0 MONSANO 2.760 2.162 598 2.208 2.162 46 100 100 0 0,5 MONTE ROBERTO 2.446 2.042 404 1.991 1.991 0 98 100 51 0,5 MONTE SAN VITO 5.530 4.407 1.123 4.136 4.136 0 94 100 271 1,1 MONTECAROTTO 2.176 1.578 598 2.032 1.578 454 100 100 0 0,5 MONTEMARCIANO 9.173 8.413 760 7.724 7.724 0 92 100 689 2,8 MONTERADO 1.569 1.182 387 1.114 1.114 0 94 100 68 0,5 Nuova rete fognaria [km] 52

Comune Popol. res. 2001 Pop. res. centri e nuclei Pop. res. case sparse Abitanti serviti Abitanti serviti centri e nuclei 2001 Abitanti serviti case sparse 2001 Copertura attuale centri e nuclei Obiettivo copertura centri e nuclei 2030 Pop. da allacciare nei centri e nuclei MORRO DʹALBA 1.776 852 924 723 723 0 85 100 129 0,5 OFFAGNA 1.692 1.286 406 1.330 1.286 44 100 100 0 0,5 OSTRA 6.028 3.880 2.148 3.828 3.828 0 99 100 52 0,5 OSTRA VETERE 3.536 2.071 1.465 2.298 2.071 227 100 100 0 1,0 POGGIO S.MARCELLO 737 389 348 441 389 52 100 100 0 0,5 POLVERIGI 3.015 1.526 1.489 1.357 1.357 0 89 100 169 0,7 RIPE 3.575 2.939 636 3.300 2.939 361 100 100 0 0,5 ROSORA 1.748 1.518 230 1.421 1.421 0 94 100 97 0,5 SAN MARCELLO 1.931 1.230 701 1.116 1.116 0 91 100 114 0,5 SAN PAOLO DI JESI 841 412 429 498 412 86 100 100 0 0,5 SANTA MARIA NUOVA 3.914 3.298 616 2.877 2.877 0 87 100 421 1,7 SASSOFERRATO 7.419 6.349 1.070 3.598 3.598 0 57 90 2.116 4,5 5 SENIGALLIA 41.550 37.138 4.412 30.373 30.373 0 82 100 6.765 14,8 1 SERRA DEʹ CONTI 3.464 2.689 775 2.827 2.689 138 100 100 0 0,5 SERRA SAN QUIRICO 3.016 2.312 704 1.792 1.792 0 77 90 289 1,2 STAFFOLO 2.217 1.488 729 1.426 1.426 0 96 100 62 0,5 Totale 387.215 340.349 46.866 329.974 322.669 7.305 95 14.923 59,7 Nuova rete fognaria [km] 5 Tale valore è stato stimato sulla base di riparametrizzazioni svolte con il soggetto gestore. 53

B2 Le reti di raccolta non sono depurate Gli interventi di allacciamento delle reti fognarie non depurate interessano 33 comuni dell Ambito attraverso la realizzazione di circa 156 km di collettori per il collettamento dei reflui verso impianti esistenti o da realizzarsi. Sono stati previsti 10 nuovi impianti di depurazione e 3 fosse Imhoff: Tabella 10 Nuovi impianti di depurazione previsti Comune Tipologia A.E. Centri serviti Ancona Nuovo impianto 500 Massignano Fabriano Nuovo impianto delocalizzato in sostituzione dell esistente 35.000 Capoluogo e frazioni Fabriano Nuovo impianto 1.000 Frazioni Fabriano Nuovo impianto 1.000 Frazioni Genga Nuovo impianto 1.600 Capoluogo e frazioni Genga 3 Nuove fosse imhoff 1.200 6 Frazioni Offagna Nuovo impianto 2.000 Capoluogo Ostra Nuovo impianto consortile 24.000 Ripe, Corinaldo, Castel Colonna, Ostra, Ostra Vetere, Barbara Polverigi Nuovo impianto 1.000 Frazioni Staffolo Nuovo impianto 1.800 Capoluogo Staffolo Nuovo impianto 1.000 Le Coste B3 La potenzialità dei depuratori è insufficiente; depurazione parziale delle reti di raccolta A soluzione della presente criticità sono stati previsti interventi di potenziamento di impianti esistenti, sia per allacciamento di nuove aree civili e industriali così come previsto dagli obiettivi di Piano, sia per consentire una maggiore qualità di trattamento che sia compatibile con quanto richiesto dal D.Lgs. n. 152/99 e segg. e con gli obiettivi di Piano in materia di qualità degli scarichi. Nella Tabella 12 che segue viene riportata in dettaglio la previsione di ampliamento degli impianti esistenti in funzione della futura domanda di depurazione. Come illustrato in Tabella 11, il dimensionamento degli impianti è stato realizzato tenendo conto sia dell incremento demografico previsto nei 26 anni di piano, che delle punte di carico calcolate sulla stima popolazione fluttuante presente nel mese di agosto. La potenzialità così individuata determina la configurazione da raggiungere entro il periodo di Piano e consentirà il trattamento di circa il 68% dei reflui industriali presenti nell Ambito. 6 Il valore riportato rappresenta la somma della potenzialità delle tre fosse imhoff 54

Tabella 11 Ampliamento degli impianti di depurazione in funzione della domanda prevista Comune Popolazione residente prevista al 2030 Popolazione residente Prevista al 2030 (aggregato) Popolazione residente da servire al 2030 Popolazione fluttuante al 2030 (punta del mese di agosto) AGUGLIANO lato Polverigi 2.000 2.000 1.800 110 POLVERIGI Capoluogo 2.721 2.721 2.449 236 Totale previsto da servire al 2030 [AE] Potenzialità finale di progetto [AE] Potenzialità attuale di progetto degli impianti da dismettere n [AE] Potenzialità attuale di progetto degli impianti che non verranno dismessi [AE] Potenziamento 1 step/ nuovo impianto [AE] Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] 4.595 4.700 1.500 3.200 4.700 7 POLVERIGI industriale 823 823 741 100 841 1.000 0 1.000 1.000 BARBARA 1.294 800 CASTEL COLONNA 1.276 850 OSTRA 6.426 24.297 21.867 1.603 23.470 24.000 OSTRA VETERE 3.822 2.540 RIPE 4.723 4.500 CORINALDO 6.756 CAMERANO 7.129 ANCONA per Camerano 22.467 1.700 0 24.000 24.000 8 Potenziamento 2 step [AE] Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] 29.596 26.636 13.000 39.636 40.000 22.000 11.000 33.000 9 7.000 40.000 ANCONA Zipa 69.750 69.750 63.000 0 63.000 65.000 65.000 ANCONA Massignano 250 250 225 200 425 500 0 500 500 ANCONA Zipa 70.000 70.000 63.000 0 63.000 65.000 65.000 ANCONA per Falconara 10.000 CHIARAVALLE 16.457 FALCONARA MARITTIMA 33.186 81.744 73.570 8.893 82.463 85.000 85.000 + 400 + 75 10 7 Impianto di Agugliano, lato Polverigi. 8 Impianto di Ostra, loc. Brugnetto. 9 Impianto di Camerano. 10 Impianti di Vallechiara (85.000 AE); Montemarciano Cassiano (400 AE); Monte S.Vito S.Lucia (75 AE). 25 85.000 + 400 + 100 55

Comune Popolazione residente prevista al 2030 MONTEMARCIANO 10.759 Popolazione residente Prevista al 2030 (aggregato) Popolazione residente da servire al 2030 Popolazione fluttuante al 2030 (punta del mese di agosto) Totale previsto da servire al 2030 [AE] Potenzialità finale di progetto [AE] Potenzialità attuale di progetto degli impianti da dismettere n [AE] MONTE SAN VITO 6.474 95 AGUGLIANO lato Vallone 2.870 1.500 CAMERATA PICENA 1.998 CASTELBELLINO 4.182 CASTELPLANIO 3.718 CUPRAMONTANA 5.415 150 MAIOLATI SPONTINI 6.587 MERGO 1.091 MONTE ROBERTO 2.827 ROSORA 2.020 500 SAN PAOLO DI JESI 972 600 SERRA SAN QUIRICO 3.443 JESI 39.639 MONSANO 3.190 30.255 27.230 2.834 30.064 33.000 Potenzialità attuale di progetto degli impianti che non verranno dismessi [AE] 16.000 (11.000+ 5.000) 11 +500 12 42.829 38.546 3.821 42.367 60.000 60.000 13 ESANATOGLIA 2.508 1.500 14.709 13.238 3.588 16.826 17.000 MATELICA 12.201 CASTELLEONE DI SUASA 1.503 1.503 1.353 166 1.519 2.000 2.000 14.000 Potenziamento 1 step/ nuovo impianto [AE] 11.000 3.000 Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] 27.000 +500 17.000 14 Potenziamento 2 step [AE] 6.000 Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] 33.000 + 500 11 La configurazione attuale dell impianto di consortile Castelbellino è la seguente: 11.000 AE per l impianto attuale, 5.000 AE per quello in Loc. Moie, anche se attualmente quest ultimo non è in funzione. I due impianti, essendo collegati, costituiscono di fatto un unico sistema depurativo. 12 Impianto di Maiolati Spontini S.Andrea (500 AE). 13 Impianto di Jesi. 14 Impianto di Matelica. 56

Comune Popolazione residente prevista al 2030 Popolazione residente Prevista al 2030 (aggregato) Popolazione residente da servire al 2030 Popolazione fluttuante al 2030 (punta del mese di agosto) Totale previsto da servire al 2030 [AE] Potenzialità finale di progetto [AE] Potenzialità attuale di progetto degli impianti da dismettere n [AE] Potenzialità attuale di progetto degli impianti che non verranno dismessi [AE] Potenziamento 1 step/ nuovo impianto [AE] Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] MONTERADO 1.826 1.826 1.643 158 1.801 2.000 800 1.200 2.000 MORRO D ALBA 2009 2009 1.406 220 1.624 2.300 2.300 MONTECAROTTO 1.913 1.913 1.722 235 1.957 2.500 900 1.600 2.500 POGGIO SAN MARCELLO 656 656 590 186 776 800 3 800 BELVEDERE OSTRENSE 2.352 2.352 2.117 223 2.340 2.500 1.800 700 2.500 FABRIANO Capoluogo 35.000 27.531 27.531 24.778 8.188 32.966 35.000 FABRIANO Melano 1.000 FABRIANO Albacina 1.000 1.000 900 0 900 1.000 1.000 FABRIANO Frazioni 1 1.000 1.000 900 0 900 1.000 0 1.000 1.000 FABRIANO Frazioni 2 1.000 1.000 900 0 900 1.000 0 1.000 1.000 SASSOFERRATO 8.006 8.006 7.205 1.646 8.851 9.000 250 3.800 1.400 5.200 3.800 9.000 GENGA 2.001 2.001 1.801 814 2.615 2.800 0 2.800 2.800 SAN MARCELLO 2.189 2.189 1.970 192 2.162 2.200 1.400 800 2.200 OFFAGNA 1.838 1.838 1.654 157 1.811 2.000 0 2.000 2.000 SANTA MARIA NUOVA 4.512 4.512 4.061 116 4.177 4.500 2.500 2.000 4.500 SENIGALLIA 42.701 42.701 38.431 32.024 70.455 100.000 100.000 35.000 35.000 15 Potenziamento 2 step [AE] Potenzialità finale di progetto a seguito degli interventi [AE] SERRA DEʹ CONTI 4.938 4.938 4.444 303 4.000 4.000 1.650 10.233 11.000 9.350 16 11.000 ARCEVIA 4.660 4.660 4.194 1.292 1.350 0 STAFFOLO 2.543 2.543 2.289 337 2.626 2.800 0 2.800 2.800 CERRETO DʹESI 4.005 4.005 3.605 213 3.818 4.000 500 3.500 500 4.000 TOTALE 417.157 417.157 375.265 80.855 456.118 518.600 51.485 390.625 15 Impianto di Fabriano capoluogo. 16 Impianto di Serra De Conti (8.000 AE), 7 fosse imhoff di Arcevia (1.350 AE). Il futuro potenziamento di 1.650 AE si riferisce all impianto di Serra De Conti. 57

A tal proposito è stato previsto il potenziamento di 14 impianti esistenti nell arco del Piano, in uno o più step, a seconda delle reali necessità individuate: Comune Tabella 12 Potenziamento degli impianti di depurazione esistenti Impianto Incremento A.E. Potenzialità raggiunta [A.E.] Agugliano Lato Polverigi 3.200 4.700 Comuni/centri serviti Agugliano lato Polverigi, Polverigi capoluogo Belvedere Ostrense Capoluogo 700 2.500 Belvedere Ostrense Camerano Castelbellino Consortile Consortile 18.000 (11.000+7.000) 17.000 (11.000+6.000) 40.000 Camerano, Ancona sud 33.000 Comuni attualmente serviti Cerreto d Esi Monterustico 500 4.000 Cerreto d Esi Matelica Zona industriale 3.000 17.000 Matelica, Esanatoglia Montecarotto Comunale 1.600 2.500 Montecarotto Monterado Ponte Rio 1.200 2.000 Monterado Monte San Vito Santa Lucia 25 100 Monte San Vito S.Marcello Montelatiere 400 1.100 Capoluogo S.Marcello Cimitero 400 1.100 Capoluogo S.Maria Nuova Capoluogo 2.000 4.500 S.Maria Nuova Sassoferrato Serra de Conti Loc. Fornace Consortile 5.200 (1400+3800) 5.650 (4.000+1.650) 9.000 Sassoferrato 9.650 Serra de Conti, parte di Arcevia Gli interventi previsti sono inoltre mirati al raggiungimento di un adeguato trattamento degli scarichi secondo quanto previsto dalla normativa (D.Lgs. n. 258/00). Gli obiettivi di Piano prevedono il rispetto dei limiti più restrittivi previsti per gli scarichi in area sensibile (Tab. 2, All. 5) riguardante le concentrazioni di fosforo e azoto per gli impianti di potenzialità superiori a 10.000 A.E. Gli interventi considerati hanno riguardato in alcuni casi il potenziamento della linea acque (tra cui l ampliamento del comparto nitro denitro e defosfatazione), e la sostituzione della clorazione con impianti a raggi ultravioletti. Per un dettaglio maggiore sugli interventi da realizzarsi sugli impianti strategici, si rimanda alla lettura delle schede monografiche. 58

Tabella 13 Potenziamento e adeguamento degli impianti di depurazione >10.000 A.E. Comune Impianto Tipologia intervento Ancona Camerano Zipa Consortile Potenziamento e ristrutturazione comparto biologico; nuovo comparto di filtrazione e disinfezione finale con UV Potenziamento e ristrutturazione comparto biologico; nuovo comparto di filtrazione e disinfezione finale con UV Castelbellino Consortile Nuovo comparto di filtrazione e disinfezione finale con UV Falconara M.ma Jesi Senigallia Vallechiara Consortile Senigallia Nuovo sedimentatore secondario e nuovo comparto di filtrazione e disinfezione finale con UV Ristrutturazione sistema di aerazione; sostituzione della clorazione con impianto a raggi UV; razionalizzazione del fitodepuratore Realizzazione della terza linea ossidativa; defosfatazione; nuovo comparto di filtrazione e disinfezione finale con UV C7 E3 Impianti con età superiore a vita utile e stato di conservazione dei cespiti definito insufficiente; presenza di componenti con tecnologia obsoleta La corretta funzionalità delle opere di fognatura e depurazione risulta indispensabile per il rispetto degli obiettivi individuati. A tal proposito è stata prevista la ricostruzione delle opere con età superiore alla vita utile stabilita (vedi tabella 7 Durate funzionali per le opere di fognatura e depurazione) o con stato di conservazione insufficiente e ritenuto non modificabile con normali interventi di manutenzione straordinaria. Vengono inoltre previsti per ciascuna opera adeguati piani di manutenzione straordinaria programmata delle opere esistenti e delle nuove opere. Al fine di eliminare eventuali fenomeni di inquinamento dovuti ad eventi di rottura e/o perdite delle tubazioni di fognatura, si prevede sempre la sostituzione delle condotte ritenute vetuste e/o mal funzionanti al fine di conservare nel tempo gli standard di funzionalità. Nella fase di individuazione delle perdite più significative, potranno essere utilizzate tecniche di videoispezione e modellazione delle reti. Inoltre, allo scopo di evitare il fermo impianto degli impianti strategici in caso di manutenzioni straordinarie con conseguente sversamento dei reflui nei corpi idrici recettori, è previsto il raddoppio di alcuni sollevamenti ritenuti strategici. D1 Fenomeni di allagamento nelle reti di raccolta Gli interventi previsti riguardano la realizzazione di sistemi di laminazione e razionalizzazione delle reti attraverso costruzione di nuovi collettori o il potenziamento di quelli esistenti. I comuni maggiormente interessati da tali interventi sono Jesi, Montemarciano e Senigallia. 59

Inoltre vengono previsti interventi per la riduzione degli ingressi di acque bianche dei fossi in fognatura e l attenuazione degli impatti dovuti a sversamento degli scolmatori nella fascia costiera. Di particolare rilevanza ambientale ed economica, nel Comune di Falconara viene previsto un intervento di controllo degli sfiori dei collettori lungo la fascia costiera, attraverso la realizzazione di un collettore costiero ed la conseguente raccolta degli scarichi in una vasca volano, prima che questi vengano rinviati per il trattamento definitivo al depuratore Vallechiara. E1 Mancanza del sistema di telecontrollo Gli investimenti che riguardano il sistema di telecontrollo prevedono l estensione a tutti gli impianti di depurazione ed ai principali impianti di sollevamento. In particolare vengono previste 85 stazioni remote in campo (di cui 83 RTU e 2 PLC) per i depuratori ed i sollevamenti principali, 9 centri di acquisizione dati Scada/computer per gli impianti superiori a 10.000 A.E. e 24 stazioni di telecontrollo per gli impianti di depurazione minori. E2 Scarsa conoscenza del sistema Gli interventi previsti riguardano il censimento puntuale delle opere di fognatura e depurazione attraverso rilievi di dettaglio con l ausilio, dove necessario, di ispezioni televisive dei collettori e delle reti e la catalogazione delle opere attraverso l utilizzo di un sistema informativo territoriale (SIT). Viene inoltre previsto l utilizzo di sistemi di modellazione delle reti fognarie. E4 Impianti non a norma Per gli impianti di sollevamento e di depurazione, vengono previsti interventi di adeguamento per la messa in sicurezza secondo quanto previsto dalla L. 626/94; in particolare gli interventi previsti riguardano l adeguamento degli impianti elettrici e antincendio e l introduzione di dispostivi di sicurezza. Sono stati compresi negli interventi per la criticità C7. E5 La funzionalità del sistema può essere migliorata Al fine di risolvere la criticità legata alla scarsa razionalizzazione del sistema depurativo che comporta una difficile gestione e scarsa resa di piccoli e a volte piccolissimi impianti sparsi nel territorio dell Ambito, vengono previste dismissioni di piccoli impianti e collettamento dei relativi reflui verso gli impianti esistenti, a volte adeguatamente potenziati per poter sopperire al maggior carico. E inoltre prevista la realizzazione di uno schema di collettamento consortile dell estensione di circa 45 km a servizio dei comuni di Ripe, Corinaldo, Castel Colonna, Ostra, Ostra Vetere, Barbara che recapiterà i reflui al nuovo impianto di Ostra. Di seguito vengono descritti i principali interventi di razionalizzazione del sistema depurativo: 60

Tabella 14 Interventi di razionalizzazione del sistema depurativo Impianto Comune Scopo dell intervento Agugliano lato Vallone S.Antonio Ripe, Corinaldo, Castel Colonna 1 e 2, Ostra Vetere, Barbara Esanatoglia Pian del Morro Crocifisso Cupramontana, Rosora, S.Paolo di Jesi Melano Agugliano Monte S.Vito Ripe, Corinaldo, Castel Colonna, Ostra Vetere, Barbara Esanatoglia Cerreto d Esi Sassoferrato Cupramontana, Rosora, S.Paolo di Jesi Fabriano Dismissione impianto di Agugliano lato Vallone e collegamento con il collettore di Ancona Nord per il collettamento e trattamento dei reflui fino all impianto di Vallechiara Dismissione dell impianto di S.Antonio e collegamento con il collettamento per il trattamento dei reflui fino all impianto di Vallechiara Dismissione degli attuali impianti di Ripe, Corinaldo, Castel Colonna, Ostra Vetere, Barbara a seguito della realizzazione di un sistema di collettamento consortile per il trattamento integrale dei reflui al nuovo impianto di Ostra (Loc. Brunetto). Dismissione dell impianto di Esanatoglia e collettamento verso la rete di Matelica per il trattamento al nuovo depuratore Dismissione dell impianto di Pian del Morro e collettamento verso l impianto di Monterustico. Dismissione dell impianto di Crocifisso e collettamento verso l impianto di Fornaci. Dismissione degli impianti di Cupramontana, Rosora e S.Paolo di Jesi e collettamento verso l impianto di Castelbellino. Dismissione dell impianto di Melano e collettamento verso il depuratore di Fabriano capoluogo. La nuova configurazione di depurazione, legata alla razionalizzazione del sistema depurativo, comporterà la dismissione degli impianti riportati in Tabella 15, nella logica di una maggiore efficienza depurativa e ottimizzazione dei costi operativi. Comune Tabella 15 Impianti di depurazione da dismettere Potenzialità attuale [AE] Barbara 800 Consortile Ostra Castel Colonna Capoluogo 450 Consortile Ostra Castel Colonna Le Croci 400 Consortile Ostra Corinaldo 1.700 Consortile Ostra Ostra Vetere 2.540 Consortile Ostra Ripe 4.500 Consortile Ostra Nuovo recapito fognatura afferente al vecchio impianto Cupramontana 150 Consortile Castelbellino Rosora 500 Consortile Castelbellino 61

Comune Potenzialità attuale [AE] Nuovo recapito fognatura afferente al vecchio impianto San Paolo di Jesi 600 Consortile Castelbellino Fabriano Capoluogo 35.000 Nuovo impianto Capoluogo Fabriano Melano 1.000 Fabriano Capoluogo Sassoferrato Crocifisso 250 Sassoferrato Fornace Agugliano Lato Vallone 1.500 Consortile Vallechiara Monte San Vito S.Antonio 95 Consortile Vallechiara Cerreto dʹesi Pian del Morro 500 Cerreto d Esi Monterustico Esanatoglia 1.500 Matelica Viene inoltre prevista la realizzazione di un impianto di essiccamento termico centralizzato per il trattamento dei fanghi di depurazione prodotti dalla quasi totalità degli impianti dell ATO. Tale impianto, della potenzialità di circa 15.000 ton/anno, dovrebbe essere realizzato presso l impianto consortile di Jesi. E6 Carenza di strumentazione e attrezzatura di gestione Gli interventi previsti riguardano: 1. L acquisto di strumentazione varia da campo e da laboratorio; 2. Sistemi di automazione; 3. Gruppi elettrogeni di emergenza al fine di garantire la continuità del servizio di depuratori e sollevamenti critici in caso di mancanza prolungata di corrente, di manutenzione alle cabine elettriche o di altri disservizi; 4. Tre unità mobili di disidratazione dei fanghi per gli impianti medio piccoli che sono sprovvisti della linea fanghi. 7.2 Interventi di manutenzione straordinaria delle opere Gli interventi di manutenzione straordinaria delle opere rappresentano tutte quelle attività di revisione, sostituzione di opere, apparecchiature, impianti elettrici e/o idraulici, singole componenti meccaniche, di manovra, di carpenteria ecc. finalizzate a contrastare o eliminare il loro invecchiamento e/o usura e che hanno lo scopo di mantenere in stato di efficienza e piena funzionalità le tutte le opere. Tali operazioni saranno effettuate sia quando i controlli e le verifiche ne evidenzino l esigenza inderogabile, sia a seguito di necessità contingenti (rotture improvvise non prevedibili), sia a scadenze prestabilite a medio/lungo termine in relazione al loro tempo di vita utile previsto. 62

L obiettivo fondamentale della manutenzione programmata è quello di valutare preventivamente tutte le risorse necessarie (manodopera, pezzi di ricambio, attrezzi, ecc.) per eseguire i lavori sopra descritti e collocarli all interno di un piano con scadenze temporali. Una corretta manutenzione programmata delle opere permette di allungare la vita utile delle stesse rispetto a quella che si avrebbe in assenza di tali interventi. 7.3 Gli approfondimenti monografici In una pianificazione di Ambito, l identificazione degli interventi avviene normalmente a livello parametrico. La rilevanza di certi impianti considerati strategici sia per la loro dimensione che per il ruolo che questi svolgono, richiede che gli interventi presentino un approfondimento maggiore basato su una conoscenza di dettaglio degli impianti e delle sue problematiche generali. A tal scopo sono stati svolti incontri con gli enti gestori al fine di ampliare le informazioni di base riportate nella ricognizione e di individuare le reali problematiche presenti e le necessità future in ordine al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di Ambito. Tale approfondimento ha richiesto inoltre visite presso gli impianti per valutare il reale stato di conservazione e funzionalità delle opere, cosa che ha permesso di determinare con accuratezza gli interventi da prevedere. Gli impianti di depurazione considerati strategici e sui quali sono state individuate le necessità di intervento per via monografica (vedi appendice) sono i seguenti: Tabella 16 Impianti strategici su cui è stata realizzata una monografia Nome impianto Comune Potenzialità finali previste a seguito degli interventi [A.E.] Senigallia Senigallia 100.000 Vallechiara (consortile) Falconara Marittima 85.000 Zipa Ancona 65.000 ( 17 ) Jesi (consortile) Jesi 60.000 Camerano (consortile) Camerano 40.000 Fabriano Fabriano 35.000 Castelbellino (consortile) Castelbellino 33.000 17 La potenzialità di progetto di 100.000 A.E. a causa della tecnologia dell impianto non permette un trattamento adeguato secondo i parametri di legge. A tal proposito la potenzialità effettiva è oggi considerata attorno ai 65.000 A.E., valore di fatto saturato dagli abitanti serviti all impianto. 63

E stata inoltre realizzata una monografia sullo schema di collettamento consortile previsto per i comuni di Barbara, Ostra Vetere, Ostra, Ripe, Castel Colonna e Corinaldo che farà capo al nuovo depuratore di Ostra con una potenzialità di progetto pari a 24.000 AE. 7.4 Le priorità di intervento Per la determinazione delle priorità di intervento è stato fatto riferimento in particolare a due distinti criteri: 1. Vincoli temporali o indicazioni ricavate dalla normativa di settore (D.Lgs. n152/99 e seguenti); 2. Interventi volti alla riduzione del danno ambientale (essenzialmente per fenomeni di inquinamento) indipendentemente dalle prescrizioni normative. Nel breve periodo (anni 1 10) vengono previsti essenzialmente gli interventi di nuove opere legate all estensione dei collettori fognari laddove mancanti e al trattamento degli stessi oltre al potenziamento qualitativo e quantitativo dei depuratori esistenti e la realizzazione di nuovi impianti. Sempre nel breve periodo è stata inoltre prevista l estensione del telecontrollo per gli impianti di depurazione ed i principali sollevamenti attualmente sprovvisti; tali interventi, di limitata entità se rapportato al totale degli investimenti, permettono però un sensibile miglioramento della gestione sia in termini di qualità dei servizi erogati che di economicità della gestione. Rientra in tale logica anche la realizzazione dell impianto di essiccamento dei fanghi di depurazione presso il depuratore di Jesi. Il medio periodo (anni 11 19) è invece caratterizzato dagli interventi di sostituzione e manutenzione straordinaria delle opere esistenti, con riferimento particolare alle reti fognarie, allo scopo di raggiungere la completezza degli standard di servizio previsti nella pianificazione di Ambito. Il risanamento delle reti fognarie dovrà partire dai comuni dove è maggiormente presente la risorsa utilizzata a fini idropotabili, vista anche l elevata vulnerabilità all inquinamento degli acquiferi presenti all interno dei calcari mesozoici, intensamente fratturati. Il lungo periodo (anni 20 26) è invece caratterizzato nella gran parte dalla presenza di limitati interventi di ricostruzione e dagli interventi di manutenzione straordinaria di tutte le opere, allo scopo di conservare i livelli di servizio raggiunti nel tempo. 64

8 IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI PER IL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO 8.1 I costi unitari La valutazione dei costi di costruzione e di gestione delle opere relative al Servizio di Acquedotto è stata effettuata, con riferimento alle singole tipologie infrastrutturali, in modo parametrico in funzione degli elementi dimensionali rappresentativi (ad esempio, lunghezza rete, abitanti serviti, ecc.) presenti nella base dati e, ovviamente, funzionali al dimensionamento dell opera stessa. Per ciascuna tipologia di opera si sono individuati gli elementi dimensionali caratteristici e, attraverso la elaborazione di curve di interpolazione di una numerosa serie di dati derivanti dalle attività di ingegneria presenti negli archivi degli estensori del Piano e derivanti da progettazioni esecutive e da attività pianificatorie, sono state costruite varie funzioni di costo ricavate disponendo in un grafico ad assi cartesiani i punti rappresentativi dei valori dei costi e dei valori degli elementi dimensionali. La popolazione di dati così ottenuta è stata interpolata con una linea di tendenza di cui è stata individuata la funzione rappresentatrice che rappresenta appunto la funzione di costo ricercata. Tali funzioni di costo sono quindi il risultato di elaborazioni eseguite sia su dati bibliografici, sia su molteplici dati relativi a progetti realizzati, sia su risultati di studi già conclusi analoghi al presente, tutti sistematicamente aggiornati dagli estensori del Piano sui dati di ogni nuova realizzazione. Le funzioni di costo così individuate sono state verificate sulla realtà del territorio in esame, confrontando i valori da esse derivanti con i dati e le indicazioni fornite dai tecnici delle/della società di gestione del SII. Le funzioni di costo adottate (vedi tabelle successiva) sono del tipo Costo = p x a n x b m con la quale il costo viene ricavato come funzione dei parametri a e b caratteristici per ognuna delle opere da realizzare (portata erogata, prevalenza, volume di accumulo ecc.) in base ai due esponenti n ed m ed al coefficiente moltiplicatore p che sono, appunto, ricavati per interpolazione secondo le modalità descritte in precedenza. 65

Tabella 17 - Funzioni di costo parametriche per la costruzione di nuove opere Tipologia di opera COSTO DI COSTRUZIONE (espresso in ) Captazione da pozzi N 0,98 x Q 0,439 x 12800 Realizzazione area di tutela assoluta alle fonti di approvvigionamento L 0,99 x 7,5 + S 0,9894 x 8,7+ C 0,995 x 264 Sollevamento ΔH 0,695 x Q 0,576 x 650 Impianti di disinfezione (clorazione) Impianti di disinfezione (UV) Q 0,527 x 6500 10.000 15.000 20.000 Parametri funzionali N=n pozzi Q= Portata (l/s) L= Perimetro area (m) S= Superficie area (m 2 ) C= Numero cartelli ΔH= prevalenza (m) Q=Portata (l/s) Q=Portata (l/s) Q < 15 l/s 15l/s < Q < 20 l/s 20 l/s< Q < 30 l/s Serbatoi V 0,918 x 245 V= Volume utile (m 3 ) I costi di investimento dei nuovi impianti di potabilizzazione sono stati determinati singolarmente facendo riferimento a dati noti per impianti analoghi. Per quanto riguarda la quantificazione dei costi di investimento per la realizzazione di nuove condotte di distribuzione e di adduzione (e quindi anche per la sostituzione programmata di quelle esistenti), si sono assunte le seguenti ipotesi/condizioni: Costo unitario differenziato, ovviamente a parità di diametro, all interno del territorio, tra area costa (Ancona e Falconara, ad esempio) ed area interno : questa differenza è dovuta essenzialmente alla diversa incidenza dell onere dei ripristini stradali ed alla diversa produttività giornaliera dei cantieri di realizzazione (densità di sottoservizi, difficoltà legate al traffico, possibilità di lavorare a strada chiusa, ecc.) Dimensionamento medio per le tubazioni: DN 80 per la rete di distribuzione in zona interno; DN 100 per le reti di distribuzione in zona costa; DN 200 per le condotte di adduzione (sostanzialmente sempre fuori dalle zona ad elevata densità abitativa). In conclusione, i costi unitari assunti (verificati per altro congruenti con i costi attuali di realizzazione nel territorio, così come indicato dai tecnici) sono rispettivamente uguali a 65 110 150 /m. Questi valori sono stati utilizzati nel caso di rinnovo di rete esistente e di estensione della rete per garantire il grado di copertura pari al 100% nella attuale situazione demografica; nel caso invece di estensione delle reti in funzione dell incremento demografico previsto all anno 2030, ad un incremento demografico corrisponderà un estensione di urbanizzazione tali valori unitari sono stati ridotti, rispettivamente pari a 30 /m e 70 /m, per tenere conto del contributo diretto derivato dagli oneri di urbanizzazione. 66

Anche per la quantificazione del costo di completamento e di rinnovo del sistema di telecontrollo si è ritenuto più corretto utilizzare un analisi puntuale correlata ad ipotesi funzionali: Telecontrollo alle fonti di approvvigionamento di due tipologie, in funzione della dimensione della fonte stessa: completo e solo per misura della portata (rispettivamente 10.000 e 3.000 /punto Telecontrollo dei sollevamenti compreso sempre nel telecontrollo dei serbatoi Si considera necessario dotare di telecontrollo tutti i serbatoi con volume utile >80 mc (50 per Fabriano, vista la conformazione territoriale), per un costo unitario di 7.500 /punto 8.2 Gli investimenti previsti Di seguito si riporta il quadro riassuntivo degli investimenti individuati per i 26 anni di Piano suddivisi per tipologia di opera, distinguendo quanto previsto per la realizzazione di nuove opere e per la riqualificazione ed il mantenimento in efficienza delle opere esistenti, esplicitando la quota parte relativa a studi, rilievi ed attrezzature. Per il dettaglio dei singoli interventi si rimanda agli allegati B. 67

Tabella 18 Investimenti per tipologia di opera del comparto acquedotto Criticità Tipologia di opera Nuove opere [ ] Opere esistenti [ ] Studi rilieviattrezzature [ ] Totale [ ] A1 A6 Nuovi impianti di potabilizzazione e disinfezione 523.032 523.032 Interventi locali di attivazione di nuove fonti di A3 approvvigionamento, con A4 integrazione dei collegamenti C3 al sistema esistente e nuovi serbatoi di accumulo 14.549.802 14.549.802 Creazione aree di tutela A5 assoluta sui punti di approvvigionamento 1.223.897 1.223.897 A5 Definizione area di rispetto (Studio) 847.463 847.463 Nuove reti di distribuzione per C1 portare il grado di copertura attuale al 100% 2.257.585 2.257.585 Nuove reti di distribuzione per C1 mantenere il grado di copertura al 100% all anno 2030 12.086.612 12.086.612 C1 Predisposizione nuove utenze al 2030 999.929 999.929 C2 Costruzione/nuovi serbatoi 1.860.099 1.860.099 C7 Rinnovo fonti di approvvigionamento 198.332 198.332 C7 Rinnovo condotte distribuzione 76.916.838 76.916.838 C5 Rinnovo contatori di utenza 4.534.499 4.534.499 C7 Rinnovo reti adduzione 28.470.514 28.470.514 C7 Rinnovo potabilizzatori 1.315.098 1.315.098 C7 Rinnovo sollevamenti 7.137.766 7.137.766 C7 Rinnovo serbatoi 15.611.329 15.611.329 C7 C7 C6 Rinnovo protezione catodica 948.476 948.476 Rinnovo del sistema di telecontrollo 737.250 737.250 PERDITE: Misura, controllo e modellazione 2.360.834 2.360.834 68

Criticità Tipologia di opera Nuove opere [ ] Opere esistenti [ ] Studi rilieviattrezzature [ ] Totale [ ] C6 E1 PERDITE: Completamento sistema di protezione catodica delle tubazioni in ferro/acciaio 1.261.237 1.261.237 Completamento del sistema di telecontrollo (serbatoi e fonti di approvvigionamento) 1.346.836 1.346.836 E2 Rilievi rete distribuzione 304.909 304.909 Integrazione strumentazione e E6 attrezzatura 1.526.227 1.526.227 Totale 36.109.029 135.870.103 5.039.433 177.018.566 Incidenza sul totale 20% 77% 3% Figura 1: Composizione interventi del comparto acquedotto Studi-Rilievi- Attrezzature 3% NUOVE OPERE 20% Rinnovo e mantenimento opere esistenti 77% Considerando i residenti previsti all anno 2030, il costo unitario pro capite di piano per il comparto acquedotto (esclusi sempre la quota parte dei costi per investimenti di carattere generale) risulta di 424,35. 69

Tabella 19 - Investimenti per criticità e tipologia di opere del comparto acquedotto A1 A6 A3 A4 C3 A5 Criticità Totale [ ] % Nuove opere [ ] Captazioni con parametri fuori norma 523.032 0,3 523.032 Approvvigionamento poco affidabile, mancanza di fonti alternative 14.549.802 8,2 14.549.802 Opere esistenti [ ] Studi rilieviattrezzat. [ ] % Approvvigionamento poco affidabile, interruzioni del servizio 2.071.360 1,2 1.223.897 847.463 Totale criticità di tipo A 17.144.194 16.296.731 0 847.463 9,7 C1 L estensione della rete di distribuzione è insufficiente 15.344.126 8,7 15.344.126 C2 Volumi di riserva/compenso insufficienti 1.860.099 1,1 1.860.099 C5 La misura dell acqua erogata non è affidabile 4.534.499 2,6 4.534.499 Lo stato di conservazione dei C7 E3 cespiti è insufficiente 131.335.604 74,2 131.335.604 C6 Le perdite fisiche in rete sono superiori ai valori fisiologici 3.622.071 2,0 1.261.237 2.360.834 Totale criticità di tipo C 156.696.400 18.465.462 135.870.103 2.360.834 88,5 Inesistenza di telecontrollo e E1 sistemi di misura 1.346.836 0,8 1.346.836 E2 Scarsa conoscenza del sistema 304.909 0,2 304.909 Carenza di strumentazione e E6 attrezzature specifiche per la gestione 1.526.227 0,9 1.526.227 Totale criticità di tipo E Totale 3.177.972 1.346.836 0 1.831.136 1,8 177.018.566 36.109.029 135.870.103 5.039.433 100,0 70

Figura 2 - Investimenti per tipologia di criticità per il servizio acquedotto 3.177.972 2% 17.144.194 10% A C E 156.696.400 88% Figura 3 - Investimenti per criticità per il servizio acquedotto C7 74% C5 3% C2 1% C1 A5 A3-A4-C3 9% E6 1% 8% 1% A1-A6 0% E2 0% E1 1% C6 2% 71

8.3 Le schede investimento Per ogni intervento di piano è stata compilata una scheda informativa rappresentata in forma tabellare (vedi allegato B), che ne riassume tutti gli elementi caratteristici, in termini dimensionali (costi di investimento, tempi di realizzazione, ecc.), di identificabilità (codice, ubicazione, tipologia, criticità), di variazione eventualmente indotta nella dotazione impiantistica (effetti). 72