IPSSCT Sassetti Peruzzi Firenze



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IPSSCT Sassetti Peruzzi Firenze LA RIVOLUZIONE CULTURALE quando uno svantaggio diviene un vantaggio Barbara Degl'Innocenti Dirigente Scolastico Prato, 11-12aprile 2014

L'ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SASSETTI PERUZZI Un passato che guarda al futuro L Istituto Professionale di Stato Sassetti Peruzzi nasce nel 1996, dalla fusione dei due omonimi prestigiosi Istituti presenti nel territorio fiorentino fin dall inizio del 900 e dedicati vocazionalmente al commercio. L'attività dell'istituto si svolge in due sedi: la sede centrale di Firenze sita in Via San Donato, 46, 48, con la Succursale al n. 50 della stessa via, e la Sede Coordinata di Scandicci - località Le Bagnese- in Via Antonio Ciseri, 5. Ci sono anche due corsi EdA: il serale in sede ed il carcerario nella Casa Circondariale di Sollicciano. Attualmente è frequentato da un totale di 804 alunni distribuiti su tutti i plessi per un totale di 40 classi, con un organico di 109 docenti e 28 unità ATA e Coll. Scol.: a Firenze le classi prime sono 6 (4 ad indirizzo commerciale e 2 ad indirizzo socio sanitario), 5 le seconde, 4 le terze, 3 le quarte e 3 le quinte; a Scandicci invece ci sono 3 prime (2 con indirizzo commerciale e 1 con indirizzo socio-sanitario, 2 seconde (1 a indirizzo commerciale e l altra socio-sanitario), 1 terza, 1 quarta e 2 quinte. al serale ci sono una terza, una quarta e una quinta a indirizzo commerciale e una terza dell indirizzo socio-sanitario; a Sollicciano invece c è una classe prima e poi una pluriclasse formata da una seconda e una terza. Gli studenti che si iscrivono alla nostra scuola possono frequentare due indirizzi: il profilo commerciale, profilo caratterizzante l Istituto da sempre, e quello socio sanitario, iniziato da tre anni. L indirizzo commerciale offre la possibilità dei corsi regionali IeFP istituiti dopo la riforma dei professionali per i profili di Operatore per l' Accoglienza Turistica, Operatore di Segreteria e Operatore di Vendita. Per questo anno, l ultimo, sono in uscita le classi quinte del Vecchio Ordinamento nei due indirizzi postqualifica di Tecnico della Gestione Aziendale e di Tecnico dell'impresa Turistica. Dal prossimo anno scolastico 2014/2015 l'offerta formativa dell'istituto si potenzia nella sua tradizionale attenzione ai settori economici ed imprenditoriali del territorio con l'attivazione dell'istituto Tecnico Turistico, su cui confluisce il patrimonio di esperienza specifica nel campo dell'alternanza Scuola-Lavoro (stage transnazionali, attività di accoglienza congressuale in eventi a carattere nazionale, attività di desk office presso hotel di prestigiose catene internazionali).

L'UTENZA SCOLASTICA Composizione, status e flussi Il bacino d'utenza della popolazione scolastica è nettamente diversificato nei due comuni: Firenze accoglie in larga parte la popolazione straniera (soprattutto cinese ma anche ispanica e dell'est Europa) de Le Piagge e della piana di Campi; su Scandicci affluisce anche per contiguità geografica l'area del Chianti Fiorentino (oltre San Casciano fino all'ic di Tavarnelle/Barberino). Dunque è elevato il tasso di alunni pendolari anche su lunga distanza, appartenenti a nuclei familiari di medio e/o medio-basso status socio-economico. Da poco meno di un decennio, per i mutati assetti socio-territoriali (flussi migratori, ricongiungimenti familiari, stanzialità di II generazione) si assiste, nelle classi della sede e succursale di Firenze (in border line con la provincia di Prato), ad una iscrizione in massa di alunni di nazionalità non italiana: delle 6 classi prime, 3 sono formate esclusivamente da alunni di origine cinese e nelle altre 3 la maggioranza degli alunni è straniera. Negli ultimi due anni, grazie alle attività di orientamento in ingresso con le Scuole Secondarie di I grado ed al proficuo rapporto fra Funzioni Strumentali dedicate all'intercultura, è in aumento l'ingresso di studenti cinesi di Seconda Generazione,molti dei quali frequentanti anche la Scuola Cinese dell'istituto Gandhi presso la scuola media Paolo Uccello (Quartiere 5). ALUNNI CLASSI PRIME -FIRENZE ALBANESI CINESI COLOMBIANI CUBANI EGIZIANI FILIPPINI HONDUREGNI INDIANI ITALIANI KOSOVARI MACEDONI MAROCCHINI PERUVIANI ROMENI SENEGALESI SERBI TUNISINI

PROVENIENZA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SASSETTI PERUZZI SEDE SERALE SCANDICCI Albanese 15 3 Bangladese 1 Argentina 1 Brasiliana 1 Bulgara 1 Cilena 1 Costaricana 1 Cinese 225 Cingalesi 2 Colombiana 2 Cubana 1 Dominicana 1 2 Egiziana 4 2 Filippina 12 Giamaicana 1 Honduriana 5 1 Indiana 1 1 3 Italiana 190 19 147 Kosovara 3 Macedone 1 Marocchina 15 1 1 Moldava 2 Peruviana 24 15 4 Polacca 1 Rumena 14 7 Russa 2 Salvadoregna 1 Senegalese 3 1 1 Serba 2 Tunisina 3 Ucraina 1 Uruguaiana 1 Venezuelana 1

CLASSI PRIME SEDE SERALE SCANDICCI Albanese 5 6 Bangladese 1 Argentina Brasiliana Bulgara Cilena 1 Costaricana Cinese 130 Cingalesi Colombiana 1 Cubana 2 Dominicana 1 Egiziana 1 Filippina 4 Giamaicana Honduriana 1 1 Indiana 1 1 Italiana 48 41 Kosovara 2 Macedone 1 Marocchina 8 1 Moldava Peruviana 8 2 Polacca Rumena 3 2 Russa Salvadoregna Senegalese 1 1 Serba 1 Tunisina 1 Ucraina Uruguaiana Venezuelana

LE CRITICITA' Il gap socio-linguistico-culturale: lo stato dell'arte Questi sono studenti che spesso arrivano dai loro Paesi di origine direttamente nella scuola superiore; inoltre non tutti hanno frequentato la scuola secondaria di primo grado o elementare; molti hanno un passato scolastico precario nel proprio Paese ed alcuni sono addirittura analfabeti, con conseguenti enormi difficoltà di apprendimento. Gli studenti di origine cinese invece spesso hanno fatto le scuole (qualcuno anche le superiori) ma hanno difficoltà per l'apprendimento della lingua a causa dell enorme diversità della tipologia della loro lingua rispetto alla nostra. C è poi da sottolineare che la presenza di un numero così elevato di ragazzi di origine cinese determina una difficoltà di integrazione degli studenti ma contemporaneamente anche una difficoltà di apprendimento della nostra lingua, venendo meno la motivazione di un contatto con i coetanei italiani. Senza dunque voler stilare un cahier de doleance, le criticità tipiche di un istituto professionale si sommano inevitabilmente a quelle di un contesto socio-territoriale specifico: - fatica di comunicazione con alunni e famiglie - in molti casi difficoltà se non impossibilità del semplice svolgimento dei programmi di scuola superiore - debolezza degli alunni volenterosi nell affrontare l esame di Stato per ovvi problemi linguistici - difficoltà per gli studenti di origine italiana - difficoltà dei docenti che si sentono spesso inadeguati e impreparati - difficoltà di un continuo controllo e stimolo alla frequenza, poiché tantissimi alunni cinesi alternano la scuola a periodi di lavoro - difficoltà a gestire ragazzi immigrati con difficoltà linguistiche ma comunque adolescenti che spesso non vengono a scuola ma vanno con frequenza e di nascosto dai genitori in sale da gioco. I genitori sono inconsapevoli e impotenti di fronte a queste trasgressioni dei figli proprio per la barriera comunicativa che c è tra le famiglie e la scuola. - mancanza di fondi per i corsi di alfabetizzazione, per la semplificazione dei testi e per programmi con livelli diversificati che rendono una sola classe più classi - mancanza di un mediatore come figura istituzionale che è generalmente previsto per le scuole elementari e medie (dove paradossalmente l integrazione è più facile) e non per le scuole superiori dove c è comunque da assolvere un obbligo scolastico. Se le difficoltà sono tante, è però vero che lavorare per e con ragazzi di varie etnie costituisce un motivo di arricchimento e di confronto, una sfida quotidiana per formare -sempre e comunque- cittadini responsabili, qualunque sia la scelta finale di questi ragazzi e delle loro famiglie. CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA NON ITALIANA ALUNNI NEO IMMIGRATI (DA MENO DI SEI MESI) 13 % ALUNNI IMMIGRATI DI PRIMA GENERAZIONE 2,3% ALLUNI ROM, SINTI O CAMMINANTI 0,1 %

LA RISPOSTA DIDATTICA E FORMATIVA Curricolo, Piani Didattici e Progetti In conformità con il proprio Protocollo di Accoglienza degli Alunni Stranieri (da questo a.s. confluito, come branca dei BES, nel Protocollo e nel Piano d'inclusione d'istituto), l'istituto ha attivato e maturato in questi anni una serie di attività didattiche (per gli alunni) e formative (per i docenti): Per facilitare gli studenti si predispongono Piani Didattici Personalizzati per gli alunni di cittadinanza non italiana e corsi di alfabetizzazione (ITAL2). Il nostro interlocutore privilegiato è il COSPE, associazione esperta nel campo, che offre un aiuto concreto per la realizzazione di corsi, accoglienza degli studenti in lingua cinese, opera di traduzione e contatto con le famiglie. Inoltre è in pieno svolgimento un collegamento con le scuole medie del territorio (progetto U.G.U.A.D.I.2) affinché la scelta della scuola superiore da parte degli alunni dell ultimo anno della scuola media sia la più consapevole possibile (orientamento in ingresso). Alcuni docenti hanno frequentato e frequentano corsi di semplificazione di testi; si avvalgono, quando è possibile, dell aiuto di mediatori linguistici e culturali; cercano materiale bilingue; sono in dialogo con le associazioni presenti nel territorio che più direttamente hanno a che fare con questa realtà. Inoltre, cercando sempre di porre in atto un'organizzazione precisa, efficace ed efficiente, nonostante le risorse economiche sempre più esigue ed effimere, sono stati nel tempo implementati progetti dedicati di sperimentazione didattica: 1) Classe monoetnica (di soli alunni di origine cinese): La sperimentazione è durata due anni, nel biennio si è ridotta la dispersione degli alunni che però non hanno proseguito, a parte pochi, nel triennio. Ci doveva essere un monitoraggio del progetto da parte dell Università di Siena che però non ha completato il lavoro e non ha più fornito i dati. 2) Classi di livello linguistico (omogenee per livello linguistico ITAL2;cfr. Quadro Europeo): Dopo un primo periodo si osservazione e screening sono state costituite due classi: classe A con alunni di varie etnie e livello >A1; classe B: monoetnica cinese e livello A0 o pre-basico/a1. La classe di livello alto ha funzionato abbastanza, nell altra invece i livelli nel corso dell anno si sono diversificati (anche a causa di nuovi inserimenti durante l anno scolastico) ma la mancanza di compagni italiani ha creato un ritardo nell apprendimento linguistico. E stata invece positiva l esperienza di attività e visite didattiche delle due classi insieme, organizzate con lo scopo di far socializzare gli studenti della classe monoetnica con quelli dell altra. In questo anno scolastico le due classi seconde, in prosecuzione del progetto, hanno partecipato ad una attività didattica curricolare sul fumetto, con l Associazione COMICS, che ha fortemente potenziato le loro competenze linguistiche, socio-relazionali e di motivazione alla frequenza scolastica. 3) DNL e CLIL (modulo di storia e cultura cinese in lingua cinese ): Grazie al partenariato con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'università di Firenze è stata attivata lo scorso anno scolastico una sperimentazione per la didattica CLIL in lingua cinese sulla classe parallela a composizione monoetnica di livello base; il progetto prevedeva un mediatore linguistico per alcune materie (economia e diritto) ma per mancanza di fondi la sperimentazione si è realizzata solo in parte. E stato però possibile implementare un modulo di storia e cultura cinese in lingua che è stato particolarmente apprezzato dagli studenti. 4) Rete SCAMBIANDO S'IMPARA (rete territoriale fra scuole, associazioni ed enti): La rete, che ha promosso anche un recente convegno presso il nostro Istituto, favorisce la condivisione di buone pratiche fra le scuole del territorio (dagli IC agli IIS) e promuove i gemellaggi e gli scambi con scuole cinesi. L'Istituto aveva infatti sottoscritto già nel 2006, con l allora Dirigente Scolastico Marco Mori, un protocollo di gemellaggio con un istituto tecnico-professionale in Rui An; lo scopo dichiarato era quello di promuovere, grazie alla mobilità di studenti e docenti, la conoscenza delle rispettive culture e dei diversi sistemi educativi, soprattutto per intercettare i bisogni specifici del gran numero di studenti cinesi in

progressivo aumento nell istituto. Tuttavia questo gemellaggio non fu mai attivato ed è quindi decaduto. Attualmente, con la collaborazione del COSPE, sono in corso le trattative con un altro istituto ed è prevista una prima missione in Cina per la ratifica formale del gemellaggio entro questo anno scolastico. 5) Mentoring (facilitazione didattica): Dallo scorso anno scolastico, grazie alla collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'università di Firenze, l'istituto accoglie in stage alcuni tirocinanti che supportano gli alunni stranieri nella metodologia di apprendimento. 6) Recupero Motivazionale e Potenziamento Didattico (progetti d'istituto): La scuola partecipa da anni ai Colloqui fiorentini e alcuni dei nostri studenti fanno da hostess e stewart come stagisti per i convegni DIESSE (Performance d Autore, ScienzAfirenze, LibroAperto). Partecipano all attività sempre con grande entusiasmo e lo scorso anno il terzo premio per la sezione triennio è stato vinto da una nostra studentessa di origine marocchina. Il giornalino della scuola Senza frontiere (che ha avuto anche dei premi) è prevalentemente impostato sull integrazione e sulle esperienze dei nostri studenti, anche con monografie sulle diverse nazioni curate dagli studenti. 7) Corso Linguistico di Base (in collaborazione con COSPE): Da questo anno scolastico è attivato un corso base di lingua cinese in orario pomeridiano, rivolto ad alunni docenti e personale ATA dei due plessi di Firenze e Scandicci. SCRITTI SENZA FRONTIERE Nr. 5 Maggio 2013 Viaggio turistico in Cina La primavera, quando i fiori sbocciano e gli uccelli cominciano di nuovo a cantare, è la stagioneperfetta per visitare BeiJing (Pechino) e gli antichi monumenti come la Grande Muraglia, la Città proibita, il Summer Palace e la piazza Tien An Men. BeiJing International Hotel è uno dei più lussuosi alberghi a cinque stelle che ti dà i migliori servizi. A parte i monumenti antichi vi consigliamo anche alcuni posti di divertimento e di relax comel'acquario di Pechino, il Parco Delicato, Pechino Green Resort e la montagna di fiori. Ci sono tanti posti da visitare, ma non dimenticate la vostra pancia: andate a Wang Fu Jing SnackStreet dove troverete una strada piena di ristoranti. Qui potrete gustare l'anatra alla pechinese, il bollito di agnello, le tagliatelle alla pechinese, ossia tutti i piatti tipici di BenJing. E per divertirvi meglio vi consigliamo di imparare alcune parole in cinese per cui non partite senzaun dizionario e un libro per conoscere meglio il posto che visiterete. Buon viaggio dacristina Dong, classe I C VOCABOLARIO SCIENTIFICO ITALIANO / CINESE Termini generali 测 量 (Cè liáng ) misura / misurare 数 (Shù) calcolare 数 数 (ShŭShù) contare (1, 2, 3...) 行 使 (Xíng shǐ ) Esercizio 質 心 (Zhì xīn ) baricentro 平 衡 (píng héng ) equilibrio 杠 杆 (Gànggǎn ) leva 摩 擦 力 (Mócā lì ) attrito 弹 簧 (Tán huáng ) molla 磁 铁 (Cítiě ) magnete 原 子 (Yuánzǐ ) atomo 分 子 (Fēnzǐ ) molecola YOUTUBE Andare a quelpaese Nell a.s. 2010-2011 ci era stata assegnata una classe di trenta studenti, tutti cinesi: alcuni padroneggiavano la lingua e avevano addirittura inflessioni fiorentine, altri si barcamenavano in qualche modo riuscendo a capire e farsi capire, altri ancora brancolavano nel buio comunicativo più abissale. Per uscirne vive e allontanare da noi quell insistente sentore di frustrazione professionale che iniziavamo a provare, abbiamo aderito al curioso progetto Andare a quel paese, promosso dal Centro Turistico Studentesco. Il video pubblicato in questo spazio è il risultato finale di un lavoro che si è dimostrato didatticamente utile e umanamente inenarrabile. Professoressa Antonella Landi (Lettere) Professoressa Angela Agnelli (Scienze)

IL TERRITORIO Uno sguardo oltre: le risorse, le aspettative e le strategie Dallo scorso anno scolastico l'istituto si è mosso sempre più rapidamente e concretamente nella ricerca e nel consolidamento di partenariati attivi per approcciare in una visione globale la propria identità sul territorio: dal rapporto costante con l'università di Firenze, per tramite del progetto UGUADI alla costituzione della rete SCAMBIANDO S'IMPARA, con cui ha stretto alleanze strategiche con altri scuole (in rete orizzontale e verticale) per la condivisione di buone pratiche, grazie alla fattiva collaborazione di associazioni sociali come la Comunità di sant'egidio e, soprattutto, il COSPE, tramite privilegiato verso il Consolato e la Comunità cinese. Nell'immediato, l'istituto sta aprendo determinanti contatti con l'istituto Confucio ( istituzione creata dall Ufficio Hanban del Ministero dell Istruzione Cinese per la diffusione della lingua e della cultura cinese, che in Toscana finora aveva sede solopresso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e che oggi dal 31 marzo è stato costituto anche presso l Università di Firenze), finalizzati fra l'altro all'attivazione di corsi per la certificazione HSK della lingua cinese, con l'obiettivo di entrare a far parte della RETE SIIO (Scuole Italiane Incontrano l'oriente), per lo scambio di materiali ed esperienze fra insegnanti di cinese delle scuole superiori). In questa prospettiva è illuminante il percorso già svolto in altre grandi città come Milano (non per niente la rete SIIO fa capo al Civico Liceo Linguistico A.Manzoni di Milano; ma si possono ricordare anche la Scuola Internazionale Statale Altiero Spinelli, un onnicomprensivo, presente anche a Torino), Genova (con il Liceo Linguistico Grazia Deledda) e Roma ( con il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II). Al momento, in Toscana, l'unico esempio concreto di Scuola Internazionale Cinese è dato dal Convitto Nazionale Cicognini di Prato che ha disposto per il prossimo anno scolastico l'attivazione del Liceo Scientifico con potenziamento DNL-CLIL della lingua cinese (Storia e Geografia nel primo biennio; Storia e Scienze nel secondo biennio e nell'ultimo anno). Diversamente, nella sola Firenze, sia il Liceo Pascoli che l'itt Marco Polo offrono solo corsi extracurricolari di lingua cinese. D'altro canto, l'importanza di formare nuovi tecnici esperti nel commercio e nel turismo internazionale cinese è quanto è emerso recentemente nell'incontro promosso dall'istituto Confucio di Pisa (rappresentato da Nicola Bellini, Direttore dell Istituto e docente di Economia e gestione delle imprese all Istituto di Management) e Federalberghi Toscana (nella persona del Presidente Paolo Corchia), tenutosi l'11 febbraio u.s. presso il Four Season Hotel di Firenze: "Per noi quello cinese - ricorda Corchia - è un mercato fondamentale, se si pensa che secondo i dati dell'organizzazione Mondiale del Turismo nel 2020 saranno cento milioni i cinesi che viaggeranno all'estero. Per quanto riguarda nello specifico la Toscana, nel 2010 sono stati 233mila gli arrivi di turisti cinesi, per un totale di 341mila presenze, pari al 1,6% delle presenze turistiche totali sul territorio regionale. Cifra che nel 2011 era cresciuta di più del 40% e che continua a crescere anno dopo anno. Il turista cinese apprezza l'arte e la cultura italiana, ma anche l'ospitalità e la moda. La domanda che dobbiamo porci è se l'italia è pronta a raccogliere questa sfida. In questo senso il rapporto con l'istituto Confucio è prezioso in quanto può contribuire, attraverso azioni mirate di tourism management, a formare il nostro personale e i giovani che si affacciano alle professioni alberghiere". (fonte Adnkronos ) E recente dimostrazione del sempre più rilevante interscambio di interessi formativi ed economici nei rapporti Italia-Cina sul territorio fiorentino è l accordo promosso dal Comune di Firenze tra il Polimoda e una delle principali università di Shanghai, quella di Tongji per la costituzione di un polo sino-italiano di fashion a Villa Strozzi - il Sino-European creative design exchange center - per la formazione, oltre alle altre importanti attività espositive e funzionali, di 1.000 specialisti della moda all anno. Un comparto questo, dove le competenze amministrative (accounting) e gestionali (marketing) dei nostri futuri diplomati bilingue dei Servizi Commerciali potranno spendersi utilmente in tutti i profili dell internationaltrade.

Ed è proprio a questa aspettativa che il nostro Istituto intende dare risposta con la costruzione di alleanze strategiche e di una progettazione didattica e formativa ad hoc, frutto dell'analisi mirata di Tavoli dedicati in via di costituzione: TAVOLO ISTITUZIONALE per la delibera dei profili normativi e l'acquisizione delle risorse umane e materiali: - L'Ambasciata Cinese a Roma - Il Consolato Cinese a Firenze - La Direzione Generale per lo Studente - Ufficio VI: Immigrazione, orientamento e lotta all abbandono scolastico - La Direzione Generale USR per la Toscana - La Direzione Generale USP per Firenze e provincia - L Assessorato alla Scuola, alla Formazione e alle Politiche per il Lavoro - L Assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Firenze - L'Assessorato alla Scuola ed alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze TAVOLO TECNICO-PROGETTUALE per la definizione del curricolo e delle attività formative tecnico-professionali: - L Istituto Confucio di Firenze - L Associazione COSPE di Firenze - L Università degli Studi di Firenze - Federalberghi Toscana - Confindustria Firenze - Confcommercio Firenze - Confesercenti Firenze enti ed istitutzioni aziende pubbliche e private scuola

UNA NUOVA PROSPETTIVA da scuola multietnica e interculturale a scuola internazionale Dalle indagini di settore risulta un forte incremento dell'internationaltrade Italia/Cina, con epicentro in Toscana nelle province di Prato e Firenze, sia nel settore commerciale (import/export) sia nel più nuovo (in senso economico) settore turistico (tour operator ed intermediatori di viaggio; accoglienza ed ospitalità alberghiera; organizzazione congressuale). Settori questi che sono storicamente consolidati nella mission vocazionale del nostro istituto sul territorio fiorentino, come è dimostrato anche dall'incremento dei diplomati di etnia non italiana, spesso con profili di eccellenza. LA STUDENTESSA ALESSIA ZHOU ALESSIA è nata Firenze da genitori cinesi arrivati in Italia circa 20 anni fa ed ha sempre frequentato le nostre scuole fiorentine. Al termine del primo ciclo ha scelto di iscriversi ad un istituto professionale per i servizi commerciali e turistici (Vecchio Ordinamento), spinta dall interesse per l economia aziendale e dalla possibilità di fare degli stage durante il precorso scolastico. Allieva modello del nostro istituto, dove attualmente sta frequentando la classe 5^ gestione aziendale, si è sempre trovata perfettamente inserita in un contesto multietnico, con compagni di varie nazionalità. Ha mantenuto la sua lingua madre ed oggi è perfettamente bilingue (sino-italica), oltre ad aver appreso nel percorso scolastico anche l inglese ed il francese. Per queste sue piene competenze linguistiche, che si coniugano con la tecnica professionale del percorso didattico-formativo, Alessia è stata selezionata per uno stage curricolare presso un noto albergo nel pieno centro storico, facente parte di una importante catena internazionale di alto livello. L esperienza è stata per Alessia estremamente gratificante: lavorando al front office è stata messa in contatto con una clientela internazionale plurilinguistica, oltre che esser divenuta un punto di riferimento per la clientela cinese. Massima soddisfazione anche per il management dell hotel, che ha valutato benissimo lo stage della ragazza. L augurio che la nostra scuola fa quindi ad Alessia è di potersi inserire in questo settore lavorativo dopo il diploma, diventando così un esempio di successo formativo per tutti i nostri studenti. La recente attivazione del Liceo Scientifico Internazionale Cinese presso il Convitto Cicognini di Prato, se pur dovuta a motivazioni di merito didattico diverse per utenza e tipologia di curricolo, conferma direttamente la necessità di promuovere la formazione di profili tecnici adeguati ad un nascente mercato del lavoro, ove possano proficuamente collocarsi studenti italiani e cinesi (ma non solo). SEZIONE SPERIMENTALE IPSC (commercio) ITT (turismo)

IL PROCESSO DIDATTICO-FORMATIVO gli spazi di autonomia e di personalizzazione del curricolo 1 STEP - APPLICAZIONE DELL'AUTONOMIA(DPR 87 e 88 /2010 art.5 comma 3 a-b-c) Introduzione lingua e cultura cinese nelle classi 1^ e 2^ Compresenza lettore madrelingua cinese nelle discipline d'indirizzo nelle classi 3^-4^-5^ - PERSONALIZZAZIONE DEL CURRICOLO NAZIONALE ITT 3^ Lingua = Cinese nelle classi 3^-4^-5^ A partire dall'anno scolastico 2014/2015, con l'attivazione dell'itt sarà possibile introdurre lo studio della lingua cinese con l'applicazione dell'autonomia (20%); nell arco del quionquenniolo sviluppo del curricolo sperimentale si coniuga con l'acquisizione degli studenti, al termine degli studi, della certificazione internazionale HSK. Rispetto ai consueti moduli CLIL offerti nei licei linguistici e scientifici, il curricolo d'istituto mira all'acquisizione bilingue delle discipline tecnico-professionali (economia aziendale eturistica, diritto), con un significativo potenziamento delle competenze specifiche in uscita dal quinquennio. Importante è inoltre la possibilità offerta in partenariato dalle imprese locali per l'implementazione di attività di alternanza scuola-lavoro dedicate, su cui l'istituto ha già in essere una esperienza consolidata. - Il modello ESABAC Doppio diploma italo/cinese 2 STEP Una volta acquisito e consolidato il curricolo internazionale cinese, visto il trend di incremento degli istituti con curvatura bilingue italo-cinese, non è impensabile l ipotesi di valorizzare anche sotto un profilo giuridico (valore legale del titolo di studio) il grado di specializzazione linguistico-professionale dei futuri diplomati, anche per una prosecuzione universitaria degli studi nei due paesi. Il processo di internazionalizzazione a cui l'istituto intende dare avvio, mira perciò, nello sviluppo delle attività, al pieno riconoscimento del percorso didattico bilingue, secondo il modello ESABAC. ****************************** Una scuola come la nostra, che ora appare di difficile e complessa gestione, con lo statuto di scuola internazionale potrebbe trasformarsi in una scuola di eccellenza, grazie al potenziamento delle attività di inclusione edallacciando rapporti sempre più frequenti e proficui con la Cina a beneficio di tutto il territorio.