Strategia d investimento obbligazionaria Valutazione del mercato Analisi delle variabili del reddito fisso Strategia d investimento per gli asset obbligazionari Bollettino mensile no. 11 novembre A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi
Strategia d investimento obbligazionaria Considerazioni riassuntive degli indicatori analizzati Indicatore La curva dei rendimenti L evoluzione dei rendimenti L andamento dei differenziali I corporate spreads Indicatore La curva dei rendimenti L evoluzione dei rendimenti L andamento dei differenziali Area Euro Curva regolare Leggero ribasso Stabile In calo Area Dollaro statunitense Curva regolare Stabile Stabile Commento sul mercato obbligazionario e strategia operativa Il mese di ottobre non ha mostrato particolari cambiamenti di tendenza sui mercati. Il sostegno a parole della Bce e la sua disponibilità ad agire sui mercati dei debiti sovrani non si e ancora tradotto in azioni pratiche anche perché i paesi che dovrebbero richiedere un esplicito intervento, in particolare la Spagna, ancora preferiscono aspettare. I mercati obbligazionari sembrano avvolti da una calma costruttiva dopo i recenti picchi di volatilità. Gli operatori, pur temendo ricadute possibili, sembrano aver modificato il proprio approccio al rischio e tendenzialmente su storni dei mercati periferici mantengono approccio costruttivo. Nel breve l attenzione rimane sulla Spagna e sulla sua volontà di chiedere formalmente aiuto permettendo alla Bce di comperare i propri titoli. A metà ottobre ne sapremo di più circa l ennesima tranche di finanziamenti alla Grecia Sul fronte dei mercati core (sia tedeschi che americani), i rendimenti sulla parte lunga della curva appaiono ormai alla fine del lungo trend ribassista e vanno giocati solo in chiave tattica, sia in acquisto che in vendita. Le parti a breve non garantiscono alcun tipo di rendimento. Consigliamo di mantenere sui portafogli duration basse attraverso l utilizzo di floater con durata finanziaria tra i 4 e 5 anni. Per quanto riguarda i paesi periferici, i rendimenti a breve sono scesi già significativamente mentre le parti medio - lunghe delle curve, in ipotesi ovviamente di non disgregazione dell Europa, presentano potenziali di apprezzamento non trascurabili. Riteniamo quindi che si possa continuare a investire su questo tema con percentuali variabili a seconda della propensione al rischio dell investitore. Suggeriamo un approccio di buy on deep, consapevoli che questo trend, se confermato, potrebbe durare parecchi mesi. La carta corporate ha offerto una buona performance durante il mese, soprattutto quella con rating prossima a BBB a causa del calo degli spread. Rimaniamo costruttivi su carta corporate investment grade così come su carta high yield. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 2 / 8
Asset allocation tattica Area Euro 100% 80% 60% 40% 20% 0% 90% 5% 5% < 2 anni 2-5 anni > 5 anni Nell ambito dei bond governativi europei (in particolare tedeschi) decidiamo di rimanere posizionati sulla parte a breve della curva (magari utilizzando floater con durata finanziaria di 4-5 anni) evitando la parte centrale e mantenendo una sottoesposizione al tratto lungo. Su storni decisi del decennale, con rendimenti attorno all 1.75%, un aumento dell esposizione in termini tattici può risultare interessante. Area Dollaro statunitense 100% 80% 60% 40% 20% 0% 85% 5% 10% < 2 anni 2-5 anni > 5 anni Sui bond governativi americani reiteriamo la nostra convinzione di rimanere posizionati sulla parte a breve della curva, evitando la parte centrale e mantenendo una sottoesposizione al lungo. Solo su storni decisi di quest ultima parte di curva, e solo in chiave tattica, si può considerare un aumento dell esposizione. Asset allocation ideale 100% 80% 60% 40% 40% 40% 20% 20% 0% < 2 anni 2-5 anni > 5 anni Fonte: MS Excel, Banca del Sempione Nel segmento del reddito fisso per valutare la nostra strategia partiamo da un allocazione ideale conservativa che considera il 40% di investimenti a breve (<2 anni), il 40% di investimenti a medio (2-5 anni) e il 20% di investimenti a lungo (>5 anni). La duration di questa allocazione è di 3.30 anni, data dalla ponderazione delle tre parti della curva: 40% breve duration 1.0 anni 40% medio duration 3.5 anni 20% lungo duration 7.5 anni ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 3 / 8
Primo indicatore: La curva dei rendimenti La curva dei rendimenti in Euro 1.50 0.50 La curva europea, che ricordiamo e quella dei bond tedeschi, ha evidenziato un leggero movimento di traslazione verso il basso. In particolare segnaliamo sul tratto lungo un ritorno di interesse da parte degli investitori in zona 1.60%. -0.50 1m 3m 6m 1 y 2y 3y 5y 10 blu: attuale rosso: precedente La curva dei rendimenti in Dollari statunitensi 1.50 La curva dei rendimenti in dollari si mantiene tendenzialmente invariata. Da notare una parte a breve ancorata attorno allo 0.25%. 0.50 blu: attuale rosso: precedente 1m 3m 6m 1 y 2y 3y 5y 10 ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 4 / 8
Secondo indicatore: L evoluzione dei rendimenti Evoluzione dei rendimenti a 3 mesi in Euro L ultimo taglio tassi Bce di luglio e le aspettative di ulteriori tagli nei mesi a venire, spingono i tassi a breve su livelli minimi. - Evoluzione dei rendimenti a 2 anni in Euro La crisi europea e la politica sempre piu accomodante della Bce hanno spinto il tratto a breve della curva dei rendimenti dei paesi core sotto lo zero. - Evoluzione dei rendimenti a 10 anni in Euro I rendimenti del decennale tedesco oscillano in area 1.20%-1.60% a seconda del sentiment riguardo la crisi del debito europeo. Questi livelli ci inducono a mantenere al minimo l esposizione sul decennale nei portafogli. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 5 / 8
Evoluzione dei rendimenti a 3 mesi in Dollari statunitensi 7.00 La solita calma piatta sul mercato monetario statunitense. - Evoluzione dei rendimenti a 2 anni in Dollari statunitensi 7.00 La Fed ha recentemente ribadito che sino al 2015 c è poco margine per muoversi sui tassi. Il mercato con la sua grande stabilità non fa altro che mettere in pratica queste previsioni. - Evoluzione dei rendimenti a 10 anni in Dollari statunitensi Il trend ribassista dei rendimenti decennali americani sembra essere arrivato ad una naturale conclusione. Difficile infatti immaginare tassi a lunga stabilmente al di sotto di 1.5%. Rimbalzi in zona 1.80-2% possono essere utilizzati in chiave tattica. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 6 / 8
Terzo indicatore: La struttura della curva (analisi del differenziale) Differenziale di rendimento, obbligazione statale in Euro (10 anni 2 anni) Il differenziale 2-10 si mantiene attorno a 120-140 bp e presumibilmente rimarrà in questo stretto range finché non ci sarà un cambiamento di politica monetaria verso il tightening, cosa al momento non ravvisabile. - Differenziale di rendimento, obbligazione statale in Dollari statunitensi (10 anni 2 anni) Il differenziale è rimasto stabile. Solo un cambiamento della politica monetaria da parte della Fed potrà modificare l inclinazione della curva. Con i tassi a breve fermi, le oscillazioni dei tassi a lunga si ripercuotono immediatamente sul differenziale. - ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 7 / 8
Quarto indicatore: I corporate spreads Corporate spreads su base decennale in Euro (BBB - AAA) 2.50 1.50 Il differenziale di rendimento fra le obbligazioni AAA e BBB, dopo aver ritoccato la soglia di 150 indicata come livello di entrata, si sta di nuovo muovendo al ribasso. 0.50 ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 11 novembre Pagina 8 / 8