Il fine è quello di individuare reazioni energeticamente convenienti

Documenti analoghi
Un problema di grande interesse è la possibilità di prevedere se due o più sostanze poste a contatto sono in grado di reagire.

Il primo principio della termodinamica Argomenti

Termodinamica. qualunque reazione può essere studiata t trascurando completamente t il modo in cui essa evolve dai reagenti ai prodotti.

La termochimica. Energia in movimento

La termochimica. Energia in movimento

TERMODINAMICA 28/10/2015 SISTEMA TERMODINAMICO

TERMODINAMICA. Studia le trasformazioni dei sistemi in relazione agli scambi di calore e lavoro. GENERALITÀ SUI SISTEMI TERMODINAMICI

Termodinamica: studio dei trasferimenti di energia

Sistemi termodinamici. I sistemi aperti e chiusi possono essere adiabatici quando non è consentito lo scambio di calore

Termodinamica e termochimica

Termodinamica e termochimica

Termodinamica. Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico

Definizioni: sistema ambiente sistema isolato sistema chiuso sistema adiabatico stato di un sistema. Termodinamica

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Capitolo 16 L energia si trasferisce

termodinamica: 2. il Primo Principio

b) Essendo p A V A = p C V C ne risulta T C = T A = 300 K.

TERMODINAMICA E TERMOCHIMICA

Lezione n. 4. Lavoro e calore Misura di lavoro e calore Energia interna. 04/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lez 13 15/11/2016. Lezioni in didattica_fisica/did_fis1617/ E. Fiandrini Fis Sper e Appl Did 1617

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

CorsI di Laurea in Ingegneria Aereospaziale-Meccanica-Energetica. FONDAMENTI DI CHIMICA Docente: Cristian Gambarotti. Esercitazione del 03/11/2010

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Esercitazione 8. Soluzione Il rendimento di una macchina di Carnot in funzione delle temperature è: η = 1 T 2 T 1 = = 60%

BIOLOGIA A. A CHIMICA

Fisica per scienze ed ingegneria

Limiti del criterio della variazione entropia

Inizio: n. Dalla legge dei gas perfetti PV = nrt si ha: n. Per la legge della conservazione della massa si ha: n

Principi della Termodinamica

TERMOCHIMICA. Studio del calore in gioco in una reazione chimica. Le reazioni chimiche possono coinvolgere scambi di energia

Energia e trasformazioni spontanee

Corso di Fisica Tecnica Ambientale. Introduzione alla Termodinamica: terminologia

Leggi ricavate da osservazioni sperimentali : mantenendo costante due dei 4 parametri, come variano gli altri due?

SISTEMA TERMODINAMICO STATO TERMODINAMICO

Fisica per scienze ed ingegneria

relazioni tra il calore e le altre forme di energia.

2) Primo principio della Termodinamica

SISTEMA TERMODINAMICO STATO TERMODINAMICO

Calore, lavoro e trasformazioni termodinamiche (1)

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

Introduzione al primo principio della termodinamica. Liceo scientifico M. Curie Savignano s R.

Termodinamica Chimica

Energia e reazioni chimiche. Cap , 19-21, 27-30, 47-48, 50, 59-62

Esploriamo la chimica

Termochimica. Tutte le trasformazioni della materia, chimiche e fisiche, sono accompagnate da variazioni di energia.

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale

Chimica Generale ed Inorganica: Programma del Corso

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016

Termodinamica e Termochimica

Il I principio della termodinamica. Calore, lavoro ed energia interna

La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici

Calorimetria. Principio zero Trasformazioni termodinamiche Lavoro termodinamico

Entropia e secondo principio della termodinamica: prevedere la spontaneità di un processo

PRIMI ELEMENTI DI TERMODINAMICA. La termodinamica studia le leggi con cui i sistemi scambiano (cedono e ricevono) energia con l ambiente.

Termodinamica. studia le modificazioni subite da un sistema a seguitodel trasferimento di energia sotto forma di calore e lavoro.

Dinamica delle reazioni chimiche (attenzione: mancano i disegni)

Lezione 4: Termodinamica. Seminario didattico

Termodinamica chimica

FISICA. Termodinamica PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo. docente di Matematica e Fisica

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA I DUE ENUNCIATI DEL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

7. TERMODINAMICA. La termodinamica studia le proprietà dei sistemi di particelle da un punto di vista macroscopico.

Esercizi Termodinamica

CONVENZIONE SUI SEGNI

TERMODINAMICA. Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico

- velocità dell auto v = 80 km/h; - g = accelerazione di gravità = 9,81 m/s 2-1h = 3600 s - E c = ½ m v 2 - E p = m g h ES. 1

FACOLTÀ DI INGEGNERIA. 2. Termodinamica Applicata alle Macchine. Roberto Lensi

Sistema termodinamico: porzione di universo separata da tutto il resto del mondo. Ambiente esterno confini del sistema

Termodinamica I. Primo Principio della Termodinamica

Riepilogo di calorimetria

TERMODINAMICA Per lo studio scientifico di un problema occorre separare idealmente una regione di spazio limitata ( sistema ) da tutto ciò che la

FISICA. Un sistema formato da un gas ideale monoatomico(= sistema) alla pressione costante di 110kPa acquista 820J di energia nella modalità calore.

Fisica. Architettura (corso magistrale a ciclo unico quinquennale) Prof. Lanzalone Gaetano. Lezione 6 maggio 2013

Programma: a che punto siamo? Sistema, equilibrio e fase Tre concetti fondamentali. Definizione di sistema in termodinamica

Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica

C- CALORE / LAVORO / PRIMO PRINCIPIO

TERMODINAMICA. Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico

Esercitazione 7. Soluzione. Il sistema è isolato, quindi l energia totale si conserva. Applicando il primo principio della termodinamica si ottiene:

Dotto Formazione a tutto tondo Rapid Training 2018 Corso di Fisica. Argomento 11 Termodinamica

( 160 mol) ( 8,31 J/(mol K) ) = 600 K

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA

Primo Principio della termodinamica

lavoro termodinamico quando si ha un si ha scambio di energia mediante macroscopico della configurazione di un sistema meccanico cambiamento

I Test di Autovalutazione... 2 Esiti I Test... 4 Statistiche per domanda I Test... 4 II Test di Autovalutazione... 5 Esiti II Test...

Esercitazione 13/5/2016


Introduzione. Trasmissione del calore Prof. Ing. Marina Mistretta

Forme di energia energia accumulata energia interna, energia esterna energia in transito calore, lavoro

SCIENZA DEI MATERIALI. Chimica Fisica. VI Lezione. Dr. Fabio Mavelli. Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari

Ogni sostanza è composta da un grandissimo numero di molecole soggette a forze di attrazione reciproche più o meno intense (coesione molecolare o più

Primo principio. Energia interna di un sistema. Sistema e stato termodinamico Trasformazioni termodinamiche ΔU =Q L

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

Transcript:

Introduzione Un problema di grande interesse è la possibilità di prevedere se due o più sostanze poste a contatto sono in grado di reagire. Molte reazioni procedono in modo incompleto e raggiungono uno stato finale, che chiameremo stato di equilibrio della reazione, in cui non tutti i reagenti si sono trasformati in prodotti: è importante determinare quali sono le condizioni di equilibrio e da quali parametri (T, P, V, ecc.) dipendono, allo scopo pratico di aumentare l efficienza del processo. Dalle reazioni chimiche è possibile, se condotte in modo opportuno, ricavare lavoro, quindi è di primario interesse non solo prevedere se una certa reazione può avvenire ma quanto lavoro può eventualmente fornire. Il fine è quello di individuare reazioni energeticamente convenienti

Esempio: La benzina brucia in presenza di ossigeno trasformandosi in CO 2 e H 2 O dalla reazione si sviluppa energia solo sottoforma di calore. Se la stessa reazione viene condotta in un motore a combustione interna movimento Parte dell energia sviluppata viene trasformata in lavoro meccanico.

Termodinamica Calore e lavoro sono modi diversi con cui l energia si può manifestare durante una reazione chimica: La Termodinamica studia le relazioni esistenti tra CALORE, LAVORO e ENERGIA in una qualsiasi trasformazione. Aspetto importante della termodinamica: Qualunque reazione può essere studiata trascurando completamente il modo in cui essa evolve dai reagenti ai prodotti. Limite della termodinamica: Essa prescinde totalmente dalla velocità di reazione, parametro invece importantissimo connesso alla possibilità pratica di condurre un processo chimico.

I principio della Termodinamica Sancisce la conservazione dell energia e stabilisce la relazione tra calore, lavoro e variazione di energia Consente di impostare la termochimica su basi teoriche. II principio della Termodinamica Fissa la direzione (spontaneità) e L entità (rendimento massimo) di una reazione Stabilisce il limite massimo di lavoro utile ottenibile da una reazione chimica

Sistema termodinamico e Ambiente Le reazioni chimiche vengono solitamente condotte in un recipiente opportuno: REATTORE Sistema termodinamico: è la parte di universo macroscopico su cui vengono condotte osservazioni e misure sperimentali. Solitamente è la massa di reazione. L ambiente: è la parte di universo esterna al sistema. Normalmente il reattore con le eventuali apparecchiature connesse e lo spazio circostante. Sistema aperto Sistema chiuso Sistema isolato Scambia sia energia che materia Scambia energia ma non materia Non scambia ne energia ne materia

I sistemi possono essere: Ø aperti: scambiano con l ambiente sia materia sia energia il corpo umano consuma cibo e produce energia; una pastiglia effervescente che si scioglie in acqua Ø chiusi: scambiano con l ambiente soltanto energia, ma non materia una bottiglia di acqua minerale chiusa può raffreddarsi o riscaldarsi Ø isolati: non hanno alcun contatto con l ambiente esterno e non scambiano né energia né materia il liquido contenuto in un thermos, che mantiene costante la sua temperatura

Descrivere un sistema è definire lo Stato del Sistema Supponiamo per semplicità di considerare un sistema omogeneo costituito da una sola sostanza (Sistema omogeneo si intende un sistema in cui tutte le proprietà chimiche e fisiche sono uniformi in qualsiasi punto) DESCRIZIONE MICROSCOPICA si considera il sistema formato da atomi o molecole della stessa massa. Posizione x, y, e z e velocità v x, v y e v z, di ciascuna particella sono entrambe necessarie. Quindi per N particelle sono necessari 6N valori per determinare lo stato del sistema (definito anche come microstato). A causa dei moti delle particelle questo tipo di descrizione è valido solo in un certo istante. La descrizione microscopica porta ad un approccio statistico della Termodinamica.

DESCRIZIONE MACROSCOPICA consiste nella descrizione del sistema mediante proprietà macroscopiche come la (massa) M, la pressione P, il volume V, la temperatura T ecc.. Queste proprietà possono essere determinate, in teoria, dalla conoscenza del microstato (per esempio la determinazione della P come effetto degli urti delle particelle sulle pareti). Lo stato definito usando quantità misurabili, come M, P, V, T è noto come macrostato Vantaggi: - Non e necessaria alcuna assunzione sulla composizione della materia - È necessario soltanto un limitato numero di grandezze per descrivere lo stato del sistema - La descrizione è data con grandezze facilmente misurabili M, P, V, T, ecc.. È esplicito che i risultati ottenuti con entrambi gli approcci devono essere tra loro in accordo.

Variabili di stato Sono i parametri necessari per descrivere esaurientemente un sistema termodinamico e renderlo riproducibile Variabili termodinamiche intensive Indipendenti dalle dimensioni del sistema T P Conc temperatura pressione concentrazione Variabili termodinamiche estensive Dipendenti dalle dimensioni del sistema V volume N mol moli

Funzioni di stato Sono grandezze associate ad ogni particolare stato del sistema: Energia interna Entalpia Entropia Energia Libera Una funzione di stato gode della seguente proprietà: quando un sistema termodinamico subisce una qualsiasi trasformazione, la variazione subita da ciascuna singola funzione di stato dipende solo ed esclusivamente dallo stato iniziale e dallo stato finale del sistema ΔF = ( F2 F 1)

Differenza tra funzione di Stato e Funzione di percorso 2 esempi dove si evidenzia una funzione di stato da una funzione di percorso 4 4 3 1 2 Percorso 1 1 Percorso 2 Le due persone hanno consumato diversa energia. Il lavoro svolto L dipende da quale percorso è stato fatto fra 1 piano e il 4 piano..quindi il Lavoro non è una funzione di stato ma è una funzione di percorso

L' energia che è stata accumulata nei 2 percorsi, nel primo dopo aver fatto tanti sali e scendi e nel secondo dopo la salita diretta al 4 piano, l energia totale posseduta = E pot gravitazionale = mgh è la stessa. 4 4 3 1 2 Percorso 1 1 Percorso 2 Non importa con quale percorso si è arrivati al 4 piano ma quello che importa conoscere da dove sono partito (1 piano) a dove sono arrivato (4 piano). Quindi non importa il percorso ma solo lo stato iniziale e finale. L' energia potenziale è una funzione di Stato.

Tipi di trasformazioni Trasformazioni reversibili Il sistema si trasforma attraverso un infinita successione di stati di equilibrio. (si tratta di un processo ideale che richiede un tempo infinito) Qualsiasi altra trasformazione viene definita irreversibile Trasformazione isoterma Trasformazione isobara Trasformazione isocora La temperatura viene mantenuta costante La pressione del sistema viene mantenuta costante Il volume del sistema viene mantenuto costante Trasformazione adiabatica Il sistema viene mantenuto isolato, non scambia quindi calore

Convenzione sui segni Q > 0 L > 0 Sistema Q < 0 L < 0 Equivalenze tra le unità di misura: Joule (J) Caloria (cal) Litro*atm Joule (J) 0.239 9.87*10-3 Caloria (cal) 4.184 4.13*10-2 Litro*atm 101.3 24.2

I principio della Termodinamica Sancisce la conservazione dell energia e con la convenzione sui segni che abbiamo fatto viene scritto: ΔU = U f U i = Q L Risultano importanti le seguenti considerazioni: 1) ΔU è una funzione di stato 2) Se il sistema è isolato Q = 0 ed L = 0 l energia del sistema rimane costante 3) Q ed L generalmente non sono funzioni di stato ma possono diventarlo in condizioni opportune 4) Benché non siano noti i valori assoluti di U i e U f è possibile calcolare e determinare sperimentalmente la variazione ΔU

Primo Principio della Termodinamica Energia interna U è una funzione di stato Stato A Stato A (Q 1 - L 1 ) (Q 2 - L 2 ) Stato B Stato B ΔU=U B -U A = Q 1 - L 1 ΔU=U A -U B = Q 2 - L 2 Q 1 - L 1 =Q 2 - L 2 ΔU cioè (Q - L) non dipendono dal percorso, q e L invece dipendono dal percorso

Primo Principio della Termodinamica Energia interna U è una funzione di stato Stato A Stato A (Q 1 - L 1 ) Stato B Stato B - (Q 2 - L 2 ) ΔU=U B -U A = Q 1 - L 1 ΔU=U A -U B = Q 2 - L 2 Q 1 - L 1 =Q 2 - L 2 ΔU e (Q - L) non dipendono dal percorso q e L dipendono dal percorso (Q 1 - L 1 )- (Q 2 - L 2 )=0!"!!"!!"!!!!

Misura sperimentale del calore scambiato ΔT = T f - T i ΔT = f ( Q, C sp, M ) Q = Quantità di calore scambiata C sp = Calore specifico (quantità di calore necessaria per elevare di 1 C o 1 K la temperatura di 1 grammo di sostanza a pressione costante) C cal = sp g C C J = sp g C M = massa del corpo Q = M C sp ΔT

Sostanza Calore specifico (cal g -1 C -1 ) H 2 O Al CO 2 Ag Aria C He Fe H 2 Hg Au e Pb O 2 Cu Vapor d acqua Vetro Zn 1 0.23 0,20 0.057 0.24 0,121 1.25 0.115 3.58 0.033 0.031 0.22 0.093 0.48 0.20 0.094

1 caso: espansione isoterma reversibile del gas ideale contro una pressione esterna variabile. L rev = V V V nrt 2 2 2 Pe dv = PdV dv nrt ln V i = 1 V = 1 V1 V V V 2 1 Ed anche per la legge di Boile: L rev = nrt ln P P 1 2 2 caso: espansione isoterma reversibile a pressione costante. L rev V = 2 V 1 P dv e = P ( V V ) 1 e 2 = P ΔV e

Il lavoro di espansione è L = P ΔV e il primo principio viene scritto: ΔU = Q P ΔV Esempi di reazioni chimiche: a) 2 H 2(g) + O 2(g) 2 H 2 O (l) Il sistema subisce un lavoro di compressione b) Zn (s) + H 2 SO 4(aq) ZnSO 4(aq) + H 2(g) Il sistema compie un lavoro di espansione c) C (s,graf) + O 2(g) CO 2(g) il sistema non scambia lavoro con l ambiente

Esercizio1 Noto il calore specifico di H 2 O liquida (C sp = 1.00 cal g -1 C -1 ), calcolare: a) Il calore specifico molare di H 2 O liquida b) La quantità di calore (in cal e J) necessaria per portare 20.0 mol di H 2 O dalla temperatura di 20.0 C a 80.0 C c) La variazione di energia interna del sistema. C cal g cal sp g C mol mol C (a) = 1.00 18 = 18 cal g C 3 (b) Q = m C sp ΔT ( 20mol 18 ) (1.00 ) (60 C) = 21.6 10 cal (c) g mol (21.6*10 3 cal) *(4.184 J/cal) = 90.4*10 3 J La reazione avviene senza apprezzabile variazione di volume ΔU = Q L = Q L energia interna del sistema aumenta quindi di ΔU = 90.4 kj L = P ΔV = 0

Esercizio 2 Una stessa quantità di calore pari a 10.0 cal viene fornita a: 4.00g di H 2 O, 4.00g di Cu e 4.00g di Ag tutti inizialmente alla temperatura di 20 C. Calcolare la temperatura finale dei tre sistemi. Calcolare inoltre la variazione di energia interna di ciascun sistema. Dati: C sp (H 2 O)= 1.0 cal g -1 C -1 ; C sp (Cu)= 0.0921 cal g -1 C -1 ; C sp (Ag)= 0.0558 cal g -1 C -1 Q = m C sp (T f T i ) T = T + f i Q mc sp Per 4.00g di H 2 O T f = 22.5 C Per 4.00g di Cu T f = 47.1 C Per 4.00g di Ag T f = 64.8 C Per ciascuno dei tre sistemi essendo L = P ΔV = 0 ΔU = Q L = Q = 10.0 cal L energia fornita va esclusivamente ad aumentare la temperatura dei tre sistemi, cioè per H 2 O l energia cinetica delle particelle per Cu e Ag l energia vibrazionale degli atomi nella struttura solida

Esercizio 3 Come si determinano i calori specifici dei metalli Un pezzo di Fe di massa di 30.0 g viene posto in un recipiente contenente acqua mantenuta a 100 C (P = 1atm). Dopo che l equilibrio termico si è stabilito, il pezzo di Fe viene rapidamente trasferito in un secondo recipiente contenente 100 ml di acqua. La temperatura dell acqua passa da 20.00 a 22.64 C. Calcolare il calore specifico del Fe, noto che il C sp (H 2 O)= 1.00 cal g -1 C -1 L H 2 O del secondo recipiente (100 ml = 100 g) subisce un variazione di temperatura di 2.64 C Il calore che questo sistema acquista è Q = m C sp ΔT Q = 100 g 1.00 cal g -1 C -1 2.64 C = + 264 cal Questo calore che è stato acquistato dall acqua è ceduto dal Fe Il segno + indica che l acqua ha acquistato 264 calorie -264 = 30.0 g C sp ( 22.64 100) (-77.36) C sp = 0.114 cal g -1 C -1

Esercizio 4 Un gas, contenuto in un cilindro di 10.0 cm di raggio munito di un pistone ideale (senza peso e attrito) alla pressione di 1.0 atm, viene riscaldato. La pressione esterna è di 1.0 atm. Per effetto del riscaldamento il pistone si solleva di 10.0 cm. Calcolare la quantità di calore fornita al sistema (espressa in litri*atm, cal, e J) che viene convertita in lavoro di espansione. L = P * ΔV ΔV = π r 2 * h = 3.14 * 100cm 2 * 10cm = 3140cm 3 = 3.14 litri P = 1.0 atm L = 3.14 l atm Equivalenza tra cal e l atm ; 1.0 cal = 4.13*10-2 l atm quindi: 1 cal : 4.13*10-2 l atm = x : 3.14 l atm x = 76.0 cal Equivalenza tra J e l atm ; 1.0 J = 9.87*10-3 l atm quindi: 1 J : 9.87*10-3 l atm = y : 3.14 l atm y = 318.1 J

Esercizio 5 Se il pistone dell esercizio precedente ha una massa di 10.0 kg, quanto deve essere la quantità di calore convertita in lavoro per compiere la stessa espansione? L accelerazione gravitazionale è 9.8 m s -2 In questo caso il sistema compie: a) Il lavoro di espansione contro la pressione esterna di 1 atm. b) Il lavoro per sollevare di 10.0 cm la massa di 10 kg Dall esercizio precedente L = P ΔV = 3.14 l atm 76 cal 318 J Per quanto riguarda il lavoro per sollevare il pistone è: F = M * a gravitaz. = 10 kg 9.8 ms -2 = 98 N L = F gravitazionale * spostamento Spostamento 10.0 cm 0.1 m L = 98 N * 0.1 m = 9.8 J L totale = L contro la pressione esterna + L sollevamento pistone L tot = 318 + 9.8 = 327.8 J oppure L tot. = 76 + 9.8/4.184 = 78.4 cal

Esercizio 6 Grammi 35.0 di Zn vengono fatti reagire con un eccesso di HCl acquoso. Avviene la seguente reazione: Zn (s) + 2 HCl (aq) ZnCl 2(aq) + H 2(g) Calcolare il lavoro di espansione fatto dal sistema in cal e kj se la reazione è condotta a 1 atm e 20 C (sono note le Masse Atomiche Relative (MAR) dei vari atomi) L = P * ΔV L espansione è dovuta alla produzione di gas e siccome P e T sono costanti, per la legge generale dei gas si ha: P ΔV = Δn RT 35.0 g 65.4 g / mol = 0.535mol Δn = [n gas finale - n gas iniz. ] = 0.535 mol R = 8. 314 J K mol T = 293.15 K L = P * ΔV = Δn RT = 0.535 mol 8.314 J K -1 mol -1 293.15 K = 1304 J