RISK MANAGEMENT E CREAZIONE DEL VALORE NELLE BANCHE a.a. 2015/16



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Transcript:

PRESENTAZIONE DEL CORSO RISK MANAGEMENT E CREAZIONE DEL VALORE NELLE BANCHE a.a. 2015/16 Informazioni generali LAUREA MAGISTRALE IN FINANZA E RISK MANAGEMENT Prof. Paola Schwizer Ufficio: Via J.K. Kennedy, 6 1 piano Sezione Finanza Banche e Assicurazioni Telefono: 0521-902435 E-mail: paola.schwizer@unipr.it Home Page: http://economia.unipr.it/docenti/home.asp?id=180 Ricevimento Studenti: lunedì 9-11. In altri giorni, su appuntamento. Che cosa si intende per risk management nelle banche e negli intermediari finanziari? Il Risk Management è il processo gestionale attraverso cui le banche e gli intermediari finanziai sono in grado di identificare, analizzare, quantificare, comunicare, eliminare e monitorare i rischi associati al core business e alle altre attività o ai processi operativi, in modo tale da rendere l organizzazione capace di minimizzare le perdite e massimizzare l efficacia e l efficienza dei risultati generati. La gestione dei rischi consiste nella efficiente pianificazione delle risorse aziendali necessarie a proteggere l'equilibrio economico e finanziario - come pure la capacità operativa dell'azienda. 1

Dal risk management all allocazione del capitale Le misure di rendimento corrette per il rischio consentono di pianificare la distribuzione (allocazione) ottimale del capitale disponibile sulle diverse business unit/operazioni. Le attività di allocazione del capitale si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare: nei processi di piano e budget: - formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; - analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business unit; - assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; - analisi dell impatto sul valore e della creazione di valore per gli azionisti; - elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy; nei processi di monitoraggio: - analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati gestionali per uso interno ed esterno; - analisi e controllo dei limiti; - analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali. L obiettivo finale è quello di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi di creare valore in modo tale da massimizzare il ritorno per gli azionisti in termini di dividendi e capital gain (total shareholder return) attraverso l allocazione del capitale alle differenti linee di attività e business unit in funzione degli specifici profili di rischio e l adozione di una metodologia basata sulla misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) che predispone, a supporto dei processi di pianificazione e controllo, una serie di indicatori in grado di unire e sintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare. Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un importanza rilevante nella definizione delle strategie perché esso rappresenta l oggetto della remunerazione attesa dagli azionisti nel loro investimento nella banca e perché esso rappresenta è una risorsa su cui insistono anche limiti esogeni imposti dalla normativa di vigilanza. 2

Obiettivi del corso Sviluppare la capacità di comprendere i fondamenti teorici e di applicare in situazioni reali i modelli di risk management proposti dalla normativa e della maggiori banche Se non si possono applicare, non sono rilevanti Fornire un quadro di insieme delle attività di risk management e dei relativi obiettivi strategici Si possono dimenticare i dettagli, ma non il sistema che li governa Dimostrare che l attività di risk management può essere sfidante e anche divertente Si può imparare divertendosi! Big picture: come trovare un equilibio tra esigenze aziendali e obiettivi di vigilanza? Struttura del Corso Il corso si articola in: 1. un ciclo di lezioni 2. un progetto sul campo (project work) 3. due corsi integrativi tenuti da esperti 3

1. Contenuti delle lezioni La normativa prudenziale e le regole di gestione del rischio nelle banche: da Basilea 2 a Basilea 3 Le definizioni di capitale: la prospettiva del management e il punto di vista della vigilanza Il rischio di credito: definizione perdita attesa e inattesa componenti della perdita attesa Il rischio di credito secondo la normativa prudenziale. La determinazione del requisito patrimoniale ai sensi del primo pilastro. Il metodo standardizzato e i metodi IRB (internal rating based) Il rating interno: la determinazione delle classi di rating le informazioni rilevanti i modelli di stima L analisi di bilancio per la determinazione del rating: esercitazione Il rating interno: la quantificazione della PD (probabilità di default) Il rating interno: il concetto di LGD (loss given default perdita in caso di default) e i relativi modelli di stima Il rating interno: il concetto di EAD (exposure at default esposizione in caso di default) L utilizzo del VAR per la stima della perdita inattesa Rischio di credito e pricing dei prestiti bancari: la determinazione del tasso di interesse per il cliente in funzione del rating Il rischio operativo: definizione e profili normativi Il rischio operativo: misurazione Il rischio di concentrazione Il rischio di liquidità La struttura dell ICAAP Internal Capital Adequacy Assessment Process Il rischio di reputazione Le misure di redditività corrette per il rischio: verso l allocazione del capitale L allocazione del capitale: i principi guida Corporate governance e sistemi di controllo interno: i requisiti organizzativi per l ottimizzazione del capitale 2. Corsi integrativi Dott. Gabriele Maucci, Reputational Risk Manager Unicredit Group Il rischio reputazionale Dott. Lorenzo Rigodanza La valutazione delle performance e la creazione di valore nelle banche 3. Libri di Testo A. Resti A. Sironi, Rischio e Valore nelle Banche, Seconda edizione, EGEA, Milano, 2008. (Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 21, 22, 23, 24). 4

G. De Laurentis, Il credito alle imprese dopo la crisi. Politiche e strumenti di dialogo bancaimpresa: rating, analisi e previsione finanziaria, Bancaria Editrice, Roma 2011 Materiale distribuito dal docente e pubblicato sul sito internet del corso. 4. Project Work La valutazione dell adeguatezza patrimoniale delle banche italiane nella prospettiva di Basilea 3 (vedi documento relativo). 5