Lezioni Diritto penale I PUL 2012 (prof. Eusebi)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezioni Diritto penale I PUL 2012 (prof. Eusebi)"

Transcript

1 Lezioni Diritto penale I PUL 2012 (prof. Eusebi) sul rapporto tra criminologia, politica criminale e diritto penale critica del modello di giustizia fondato sul paradigma della reciprocità (anche in rapporto alla sua antinomia con l impostazione di cui agli artt. 2 e 3 Cost.) la prevenzione primaria la funzione di prevenzione generale e speciale, in senso negativo (intimidazione/neutralizzazione) e in senso positivo (il ruolo fondamentale del consenso) la riflessione di Cesare Beccaria la distinzione fra concezioni assolute e relative della pena la finalità risocializzativa di cui all art. 27, co. 3, Cost «cinque critiche» logico-razionali nei confronti di una concezione «retributiva» della giustizia e della pena la corresponsabilità sociale e la prevenzione primaria (il livello educativo-culturale e politico-sociale; il ruolo delle legislazioni preventive extrapenalistiche); la possibilità di condividere valori nella società pluralistica e la dimensione unificante dell esperienza morale; il significato delle dichiarazioni dei diritti umani e delle Costituzioni i presupposti e l equivoco che caratterizzano il pensiero di Kant (e di Hegel) sulla pena concezioni della pena e prospettiva teologica (in particolare: la giustizia nella prospettiva veterotestamentaria e neotestamentaria) il contributo di E. Wiesnet (sulle problematiche della pena e della prevenzione letture utilizzabili in «materiali didattici» e «pubblicazioni» nella pagina web) il ruolo della Scuola positiva (luci ed ombre) e la logica delle misure di sicurezza (rieducare i rieducabili e neutralizzare i non rieducabili l inaccettabilità dell approccio positivistico, fondato su presupposti deterministici l impianto del sistema sanzionatorio italiano: critica del ruolo pressoché egemone della pena detentiva nel momento della condanna; l incidenza dell art. 220, co. 2, c.p.p. che vieta perizie sulla personalità dell imputato cenni sul processo e sulle misure cautelari la determinazione/«commisurazione» della pena ai sensi degli artt. 132 e 133 c.p.: quanto profili critici; l incostituzionalità del rilievo in malam partem di fattori estranei alla colpevolezza del fatto il sistema del doppio binario (pene e misure di sicurezza); la pericolosità (artt. 202 s. c.p.) come presupposto delle misure di sicurezza e la loro durata indeterminata; l abrogazione delle ipotesi di pericolosità presunta (art. 204 c.p.) profili storici dell approccio alla esecuzione della pena e significato delle innovazioni introdotte con l ordinamento penitenziario gli strumenti attraverso i quali il giudice che condanna può evitare l esecuzione della pena detentiva inflitta: la sospensione condizionale (163 ss. c.p.), le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi (artt. 53 ss. l. 689/1981) e le sanzioni sostitutive per i minorenni (art. 30 dpr 448/1988), il perdono giudiziale (art. 169 c.p. e 19 r.d.1404/1934) la determinazione e della pena pecuniaria (art. 133-bis c.p.) e la sua conversione (art. 135 c.p.), in rapporto alla sospensione condizionale) l esecuzione della pena: i principi dell ordinamento penitenziario del 1975 (l. n. 354/1975): «trattamento» individualizzato, «flessibilizzazione» esecutiva (sia in rapporto alla durata, sia in rapporto alla modalità di esecuzione della pena), creazione della magistratura di sorveglianza; in part., gli artt. 1 e 13 (personalità) o.p.; 1 reg. o.p. (d.p.r. 230/2000): fini del trattamento, sia in rapporto ai condannati che ai detenuti in custodia cautelare; 15 o.p. (elementi del trattamento); art. 17 o.p. (partecipazione ad attività in carcere); artt. 19 ss. o.p. (istruzione e lavoro); artt. 69, 69-bis e 70 o.p. (magistrato di sorveglianza e tribunale di sorveglianza); artt. 72, 78, 80, 81, 82 o.p. (UEPE, competenze assistenti sociali ed educatori) le misure alternative: a) la liberazione anticipata (art. 54 o.p.); b) la semilibertà (artt. 48 ss. o.p.), in rapporto ai permessi premio (art. 30-ter o.p.) e alla liberazione condizionale (artt. 176 ss. c.p.); cenni su art. 4-bis o.p. (diversi presupposti di accesso alle misure alternative) affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 o.p.) e la detenzione domiciliare (artt. 47-ter o.p.); funzione di aiuto e di controllo degli operatori del servizio sociale (cfr. art. 47, co. 9 e 10 o.p.): problemi il sistema penale minorile: gli artt. 85, 97 e 98 c.p. (imputabilità del minorenne) il dpr 448/88: principi; in part., l art. 1 il ruolo dei servizi sociali minorili (art. 6 dpr 448/88 e artt. 9 ss. d. lgs. 272/1989 l art. 10 dpr 448/88 (inammissibilità parte civile) le fondamentali norme innovative di cui gli artt. 9 e 28 dpr 448/88: ruolo della personalità del minorenne e messa alla prova (finalità di quest ultima e differenze con l affidamento in prova) il possibile ricorso alla mediazione penale nel sistema penale minorile e l importanza di quest ultima quale nuovo modello riconciliativo della giustizia; ratio e finalità degli strumenti di giustizia riparativa (restorative justice) l art. 27 dpr 448/88 (non luogo a procedere per irrilevanza del fatto), anche in rapporto all obbligo di esercizio dell azione penale da parte del pubblico ministero (art. 112 Cost.) - introduzione alla competenza penale del giudice di pace: principi (art. 2 d.lgs. 274/2000); l applicabilità di sole pene non detentive (artt d.lgs. 274/2000) e gli strumenti di definizione anticipata del processo: a) la procedura riparativa (art. 35 d.lgs. 274/2000)

2 (segue): la remissione della querela e il non luogo a procedere in caso di tenuità del fatto (artt. 29, co. 4, 34 d.lgs. 274/2000); giudice di pace e utilizzabilità della mediazione penale (in part., ex art. 29, co. 4) - la responsabilità per reato degli enti: principi fondamentali, disciplina, ruolo dei «modelli di organizzazione», sanzioni, reati rilevanti (artt. 1, 2, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 19, 24 ss. d.lgs. 231/2001) l importanza garantistica fondamentale della nozione di bene giuridico, sia in rapporto alla selezione dei beni penalmente tutelabili dal legislatore, sia in rapporto all accertamento da parte del giudice dell offesa del bene tutelato (principio di offensività, anche con riferimento all art. 49 c.p.) - principio di sussidiarietà o di extrema ratio del diritto penale, da riferirsi soprattutto al ricorso alla pena detentiva il principio di legalità quale fondamentale principio liberale espresso all art. 25 Cost., oltre che all art. 1 c.p., nei suoi profili di riserva di legge, determinatezza delle fattispecie di reato, divieto di analogia ex art. 14 preleggi, irretroattività - abrogazione e successione norme penali (art. 2 c.p.) (prima parte) - reati di danno e reati di pericolo (concreto, astratto, presunto): l importanza della tutela anticipata dei beni giuridici - introduzione alla teoria del reato e ai suoi elementi (fatto tipico oggettivo e soggettivo, antigiuridicità e colpevolezza) - reati di pura condotta e reati con evento naturalistico; - reati attivi e omissivi; tipologie dei reati omissivi; reato omissivo proprio e improprio; in particolare, problemi del reato omissivo improprio (art. 40, co. 2, c.p.): l obbligo giuridico di impedire (in particolare, la legge e il contratto); genericità del concetto di posizione di garanzia - l evento in senso giuridico (offesa del bene tutelato), sia con riguardo ai reati di evento, che ai reati di pura condotta (seconda parte) - causalità (art. 40, co. 1 c.p.): la definizione secondo la formula della condicio sine qua non (anche nel reato omissivo improprio) e il necessario ricorso a leggi scientifiche; leggi universali e leggi statistiche: il problema della pluralità delle cause (il ricorso al criterio storico e alla descrizione dell evento); il problema delle concause (art. 41 c.p.): condizione necessaria e condizione sufficiente il necessario riferimento all art. 43 c.p. (nella parte concernente il reato colposo) per individuare la condotta causale rilevante; la condotta penalmente rilevante quale condotta (illecita) che produce un rischio non consentito, ovvero che viola una regola finalizzata a evitare il prodursi dell evento verificatosi il reato colposo ai sensi dell art. 43 c.p. (e i suoi elementi comuni con il reato doloso); violazione di una regola scritta (colpa specifica) o non scritta (colpa generica), attraverso la quale risulta prodotto un rischio non consentito, cui consegue il prodursi dell evento - il profilo oggettivo: condotta idonea a cagionare l evento, la quale costituisca la violazione di una regola (scritta o non scritta) finalizzata a evitare l evento medesimo e che, pertanto, doveva essere evitata se la regola è scritta, il confine fra condotta lecita e illecita risulta predefinito; se la regola non è scritta, si tratta di verificare di volta in volta se, ex ante, la condotta abbia prodotto un rischio di causazione dell evento e se tale condotta rischiosa dovesse essere evitata: quest ultimo giudizio risulta particolarmente problematico (meno quando rischi e benefici riguardano il medesimo individuo, in quanto può operarsi un bilanciamento, di più quando rischi e benefici riguardano individui diversi); in particolare, la questione del livello minimo del rischio rilevante (sul problema del c.d. rischio zero); l esigenza che il giudice si rifaccia, comunque, a criteriologie comportali già riconosciute all epoca della condotta anche nei casi di colpa generica; - il profilo soggettivo: la previsione dell evento (colpa cosciente) o la sua prevedibilità (colpa incosciente); il problema della c.d. doppia misura della colpa (si deve valutare se il soggetto si trovasse eventualmente nell impossibilità non rimproverabile di adempiere alla regola comportamentale) - profili di irrazionalità (aporie) del reato colposo: il ruolo del caso circa la verificazione dell evento; la preferibilità di strategie preventive fondate sul controllo delle condotte - l ambiguità degli orientamenti che non valorizzano la dimensione oggettiva dell imputazione colposa e (passando subito a considerare la prevedibilità e l evitabilità dell evento) fanno riferimento al punto di vista del c.d. agente modello, col rischio della costruzione a posteriori di una figura fittizia di riferimento che sa sempre prevedere ed evitare tutto struttura finalistica delle condotte umane (il ruolo della prospettiva mentale rispetto alle condotte); coscienza e volontà della condotta (art. 42, co. 1, c.p.); schema della responsabilità dolosa e colposa; la definizione del dolo nell art. 43 c.p., fondata sulla rappresentazione e sulla volizione dell evento; la volizione (intenzionalità) e il suo accertamento;

3 la motivazione del comportamento umano (la catena delle triadi prospettiva-condotta-evento) il problema del dolo diretto e del dolo eventuale; la definizione del dolo diretto; dolo eventuale e principio di legalità; le teorie classiche della distinzione fra colpa cosciente e dolo eventuale (teorie della rappresentazione e teorie del consenso) e la loro non accettabilità; in particolare, l inadeguatezza della formula giurisprudenziale fondata sulla accettazione del rischio; la preferibilità della formula di Frank (il soggetto avrebbe agito anche se il verificarsi dell evento non voluto fosse stato certo) - il pericolo del venir meno, secondo le impostazioni giurisprudenziali, della differenza qualitativa fra dolo e colpa, in favore di una differenza meramente quantitativa fondata sul tipo di rischio oggetto di rappresentazione; - il pericolo di una definizione del dolo appiattita su quella del dolo eventuale; la maggior propensione al carattere presuntivo dell accertamento concernente la rappresentazione rispetto all accertamento concernente la volizione la categoria della colpevolezza e i suoi elementi (dolo o colpa; imputabilità; conoscibilità del divieto; esigibilità) - il principio di colpevolezza e l interpretazione dell art. 27, co. 1, Cost. da parte parte della sentenza n. 364/1988 della Corte costituzionale sull art. 5 c.p. (errore su norma penale), che ha sancito l incostituzionalità di tale norma nella parte in cui non esclude la punibilità in caso di errore inevitabile - la responsabilità oggettiva nel codice Rocco (in particolare, le ipotesi del versari in re illicita) e il loro superamento alla luce del principio di colpevolezza, in quanto desumibile dall art. 27 co. 1 Cost. (responsabilità personale come rimproverabilità) secondo l interpretazione di cui alla sent. n. 364/1988 della Corte costituzionale (che ha sancito l incostituzionalità dell art. 5 c.p., in tema di errore sulla norma penale, nella parte in cui non escludeva la punibilità ove l errore risultasse inevitabile) - le ipotesi di responsabilità oggettiva presenti nel codice Rocco (in particolare, secondo il modello del versari in re illicita) e il loro superamento in base al principio di colpevolezza che esige quantomeno la colpa (e dunque la prevedibilità) in rapporto al prodursi dell evento; esemplificazioni: la preterintenzione (artt. 43 e 584 c.p.), la riforma del regime di rilevanza soggettiva delle circostanze aggravanti (art. 59, co. 2, c.p.), le ipotesi di evento diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti (artt. 116 c.p.) e di mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti (art. 117 c.p.), i delitti aggravati dall evento (p. es. artt. 572 e 593 c.p.) c.p.; condizioni oggettive di punibilità (artt. 44 c.p.) intrinseche ed estrinseche (elementi del reato e condizioni oggettive: criterio distintivo); il problema delle soglie di punibilità - errore di diritto su norma penale (art. 5 c.p.): v. supra; errore di diritto su norma extrapenale (art. 47, ult. co., c.p.): la distinzione fra errore su norme integratrice o non integratrice della fattispecie e l abrogazione di fatto della norma) - errore di fatto (art. 47 c.p.); erronea supposizione di cause di giustificazione e di non punibilità (art. 59, ult. co., c.p.); eccesso colposo (art. 55 c.p.) - imputabilità (artt c.p.): problemi relativi alla definizione e all accertamento; requisiti; vizio di mente, parziale e totale; minore degli anni 14 e degli anni 18 (artt. 97 e 98 c.p.) - imputabilità e misure di sicurezza (richiami) - presunzioni (o finzioni) di imputabilità in rapporto a ubriachezza e assunzione stupefacenti (artt c.p.); in part., la disciplina in tema di ubriachezza volontaria o colposa, abituale e cronica; il contrasto con il principio di colpevolezza - ubriachezza preordinata (actio libera in causa: art. 92, co. 2 c.p.) - presunzioni di imputabilità e delitto colposo (rapporto con art. 589 c.p. e al problema della guida in stato di ebbrezza) l interpretazione della norma sugli stati emotivi e passionali (art. 90 c.p.) - aberratio ictus e aberratio delicti (artt. 82 e 83 c.p.) - cause di giustificazione e antigiuridicità (problemi di collocazione fra gli elementi del reato); in part. artt. 52 c.p. (legittima difesa, anche in rapporto alle modifiche del 2006) e 54 c.p. (stato di necessità) - le altre cause (nel codice, circostanze) di esclusione della punibilità: cause di esclusione della colpevolezza (es. art. 384 c.p.) e cause di esclusione della punibilità in senso stretto (es. art. 649 c.p.): distinzioni (cenno su art. 596 c.p.); - cause di esclusione della punibilità e artt. 119 e 59 c.p delitto tentato, compiuto e incompiuto (art. 56 c.p.): idoneità (nozione; giudizio a base parziale o totate) e univocità degli atti; desistenza volontaria e recesso; tentativo ed esclusione della rilevanza del dolo eventuale - il reato impossibile (azione inidonea, inesistenza dell aggetto) e il reato putativo (art. 49 c.p.) - la utilizzazione dell art. 49 c.p. come ancoramento di diritto positivo del principio di offensività (l inidoneità intesa come inoffensività rispetto al bene tutelato) - sulla non punibilità del mero accordo e della istigazione non accolta; artt. 49 e 115 c.p. e applicabilità di misure di sicurezza (ipotesi di quasi reato )

4 concorso di persone (art. 110 c.p.): concorso necessario ed eventuale; rilevanza di contributi atipici; sui requisiti della condotta di partecipazione: il necessario ancoramento alla nozione di causalità; il contributo di minima importanza (art. 114 c.p.); richiami su accordo e istigazione (art. 115 c.p.) si consideri anche l art. 113 c.p. (cooperazione colposa) non affrontato in sede di lezione introduzione ai problemi nuovi concernenti la tutela della vita umana (biogiuridica) - il bene giuridico vita umana: la definizione della vita individuale (sequenza autonoma, continua, coordinata); l inizio (fecondazione) e la fine (morte cerebrale) della vita - questioni relative alla morte, al coma, agli stati vegetativi e ai trapianti d organo le vicende relative alla fase iniziale della vita umana - il diritto della madre di partorire nell anonimato, non assumendo la posizione genitoriale (art. 30, co. 1, d.p.r. 396/2000, ord. stato civile) - la struttura della legge n. 194/1978; il problema della prevenzione dell aborto e l art. 1 l. 194/1978; i requisiti rilevanti: in particolare, il pericolo per la salute fisica o psichica della donna, in rapporto ai sottorequisiti (artt. 4, 6, 7, co. 3 l. 194/1978); le contraddizioni nell impianto della legge, in particolare con riguardo all art. 2 Cost. e ai requisiti di cui all art. 54 c.p.; il ruolo preventivo del colloquio (art. 5, co. 1 e 2, l. 194/1978) e i suoi contenuti; la procedura (art. 5, co. 3 e 4, e 7, co. 1 l. 194/1978) - le conseguenze psichiche negative dell aborto a carico della donna - la diagnosi prenatale e il problema eugenetico - aborto e donna minorenne (art. 12 l. 194/1978); obiezione di coscienza (art. 9 l. 194/1978) - l aborto farmacologico (la c.d. pillola RU 486) - la possibile incidenza abortiva precoce della c.d. pillola del giorno dopo e della pillola dei cinque giorni dopo (come pure dello iud o spirale) - la problematica attinente alla gestione della fertilità l impianto della legge n. 40/2004; problematiche etico-giuridiche generali relative alla generazione extracorporea («in vitro») - in part., gli artt. 1, 4, 6, 12, 13, 14 della legge n. 40/2004; l iter della fecondazione e dell embryo-transfer; gli effetti della sent. n. 151/2009 della Corte cost. lo statuto e la tutela dell embrione umano (divieto di soppressione) il problema relativo ai criteri di generazione della vita umana (clonazione, divieto di selezione, maternità surrogata, fecondazione eterologa, ecc.) - il divieto della selezione eugenetica degli embrioni (analisi dei problemi concernenti la c.d. diagnosi preimpiantatoria sugli embrioni - problemi relativi alla malattia e al fine vita (finalità dell attività medica; attivazione di terapie e consenso; ruolo della medicina palliativa; proporzionalità dell intervento medico) sul rischio che il supposto «diritto di morire» si configuri come pressione verso la rinuncia alle terapie nei confronti di soggetti «deboli» (considerazioni critiche nei confronti degli orientamenti eutanasici) l incidenza psicologica della condizione di malattia - concorso materiale e formale di reati (omogeneo o eterogeneo): artt. 71 ss. c.p.; in part., art. 81 c.p.; unità e pluralità delle condotte; reato continuato: il requisito del medesimo disegno criminoso - cumulo materiale (concorso materiale senza continuazione) e cumulo giuridico (concorso formale e reato continuato) - concorso apparente e principio di specialità (art. 15 c.p.); il criterio ulteriore dell assorbimento o consunzione. - circostanze aggravanti e attenuanti: nozione e tipologie; giudizio di prevalenza ed equivalenza nel concorso di circostanze aggravanti e attenuanti (art. 69 c.p.), anche richiamando la riforma del circostanze aggravanti e attenuanti: prosecuzione - gli artt. 61 e 62 e l art. 62-bis. c.p. (attenuanti generiche); cenno sull art. 63 c.p.; si consideri anche l art. 118 c.p. (non affrontato in sede di lezione) cause estintive del reato: in particolare, la prescrizione (artt c.p.) e gli effetti della riforma del 2005 il problema della recidiva (art. 99 c.p.) alla luce delle modifiche introdotte nel 2005 con la legge c.d. ex-cirielli: l aggravamento degli aumenti e la reintroduzione di ipotesi di aumento obbligatorio, ma anche l incidenza della recidiva, fra l altro, sui termini di prescrizione e sull accesso alle misure alternative; l inaccettabile introduzione di una probabilità differenziata di effettiva sottoposizione a un procedimento penale - il reato omissivo improprio (ripasso e approfondimento): la carente determinatezza dell art. 40, co. 2, c.p., sia rispetto all ambito dei reati interessati e al concorso di persone, sia rispetto all obbligo giuridico di impedire l evento (cioè rispetto alle posizioni di garanzia [di protezione o di controllo] rilevanti); il riferimento insuperabile dell obbligo alla legge o al contratto

5 - circa il reato omissivo proprio, in quanto reato di pura condotta omissiva, si rammenti come il dolo necessiti della consapevolezza del dovere di attivarsi, cioè della conoscenza, in pratica, della norma penale che, prevedendo il reato omissivo, impone un dato obbligo: con deroga implicita dell art. 5 c.p.

INDICE DEL SECONDO VOLUME

INDICE DEL SECONDO VOLUME INDICE DEL SECONDO VOLUME Avvertenza... pag. XI I CRITERI DI IMPUTAZIONE OGGETTIVA DEL FATTO ALL AUTORE LA RESPONSABILITÀ OGGETTIVA 1. La responsabilità oggettiva nel Codice Rocco e il suo contrasto con

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO PENALE Parte generale e speciale Volume quinto SOMMARIO PARTE II IL REATO CAPITOLO VI LE CIRCOSTANZE DEL REATO 751 1. Le circostanze

Dettagli

L ESPERIENZA ITALIANA. Angela Della Bella Università degli Studi di Milano

L ESPERIENZA ITALIANA. Angela Della Bella Università degli Studi di Milano L ESPERIENZA ITALIANA 1 Angela Della Bella Università degli Studi di Milano ANDAMENTO POPOLAZIONE CARCERARIA 1991-2014 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0.000 2 Fonte: Dipartimento

Dettagli

Indice LE CONDOTTE TIPICHE -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice LE CONDOTTE TIPICHE -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 IL DELITTO DI ABUSO DI UFFICIO: APPROFONDIMENTI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LE CONDOTTE TIPICHE --------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia Sommario XI Premessa alla nuova edizione Capitolo 1 Solidarietà familiare e sicurezza sociale nell assistenza alla famiglia 1 1. L assistenza (nella e) alla famiglia nel diritto delle persone fisiche 6

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.)

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.) Responsabilità da fatto illecito (art. 2043 c.c.) Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno Responsabilità extra-contrattuale

Dettagli

Legge 5 dicembre 2005, n. 251

Legge 5 dicembre 2005, n. 251 Legge 5 dicembre 2005, n. 251 " Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per

Dettagli

U.O. di Medicina Legale. Direttore: Mauro Martini Coordinatore Programma Risk Management e UGS

U.O. di Medicina Legale. Direttore: Mauro Martini Coordinatore Programma Risk Management e UGS U.O. di Medicina Legale Direttore: Mauro Martini Coordinatore Programma Risk Management e UGS Informazione mediatica pubblicità negativa trasmissioni in tema di salute Cittadini consapevolezza dei propri

Dettagli

La collana SISTEMA GAROFOLI comprende: DIRITTO CIVILE Volume I Teorico Volume II Pratico Volume III Giurisprudenziale

La collana SISTEMA GAROFOLI comprende: DIRITTO CIVILE Volume I Teorico Volume II Pratico Volume III Giurisprudenziale SISTEMA GAROFOLI La collana SISTEMA GAROFOLI comprende: DIRITTO CIVILE Volume I Teorico Volume II Pratico Volume III Giurisprudenziale DIRITTO PENALE Volume I Teorico Volume II Pratico Volume III Giurisprudenziale

Dettagli

ALLEGATO 2 EVOLUZIONE COMPETENZE UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA NORMATIVA COMPETENZE UEPE COMPITI UEPE

ALLEGATO 2 EVOLUZIONE COMPETENZE UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA NORMATIVA COMPETENZE UEPE COMPITI UEPE ALLEGATO 2 EVOLUZIONE COMPETENZE UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA NORMATIVA COMPETENZE UEPE COMPITI UEPE Legge 354/ 75 (Ordinamento Penitenziario) collegato con DPR 431/ 76 modificato dal DPR 230/ 00

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO I LE TIPOLOGIE DI RAPPORTI TRA REATO E CONTRATTO

INDICE SOMMARIO CAPITOLO I LE TIPOLOGIE DI RAPPORTI TRA REATO E CONTRATTO INDICE SOMMARIO CAPITOLO I LE TIPOLOGIE DI RAPPORTI TRA REATO E CONTRATTO 1. Considerazione introduttive... 1 2. L evoluzione dottrinale... 9 3. I reati «implicanti» la conclusione di un contratto... 20

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA

- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA 75 - PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA 75 76 D.1. I reati di cui all art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/2001. Esemplificazione

Dettagli

ART. 1 (Modifiche al codice penale)

ART. 1 (Modifiche al codice penale) ART. 1 (Modifiche al codice penale) 1. Dopo l articolo 131 del codice penale, le denominazioni del Titolo V e del Capo I sono sostituite dalle seguenti: «Titolo V Della non punibilità per particolare tenuità

Dettagli

MARCO VENTUROLI LA VITTIMA NEL SISTEMA PENALE DALL OBLIO AL PROTAGONISMO?

MARCO VENTUROLI LA VITTIMA NEL SISTEMA PENALE DALL OBLIO AL PROTAGONISMO? MARCO VENTUROLI LA VITTIMA NEL SISTEMA PENALE DALL OBLIO AL PROTAGONISMO? Jovene editore 2015 INDICE Introduzione... p. XIII CAPITOLO PRIMO LA RISCOPERTA DELLA VITTIMA NELLE SCIENZE CRIMINALI 1. Il problematico

Dettagli

vicies semel, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni,

vicies semel, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni, 1 Brevi note sulla novella in tema di reati tributari recata dall art. 2, comma 36- vicies semel, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011 n.

Dettagli

PARTE SPECIALE Sezione VII. Sicurezza e salute sul lavoro

PARTE SPECIALE Sezione VII. Sicurezza e salute sul lavoro PARTE SPECIALE Sezione VII Sicurezza e salute sul lavoro PARTE SPECIALE Sezione VII Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Art. 25 septies D. Lgs. 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 4 3.Regole

Dettagli

L ABROGAZIONE DELLA NORMA INCRIMINATRICE

L ABROGAZIONE DELLA NORMA INCRIMINATRICE L ABROGAZIONE DELLA NORMA INCRIMINATRICE INDICE CAPITOLO PRIMO L ABROGAZIONE DELLE LEGGI PENALI NELL ESPERIENZA GIURIDICA ARCAICA 01. Il vicino oriente. Le leggi mesopotamiche... p. 1 02. Il diritto greco

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ DEL VERTICE PER ORGANIZZAZIONE DIFETTOSA

LA RESPONSABILITÀ DEL VERTICE PER ORGANIZZAZIONE DIFETTOSA DANIELE PIVA LA RESPONSABILITÀ DEL VERTICE PER ORGANIZZAZIONE DIFETTOSA nel diritto penale del lavoro JOVENE EDITORE NAPOLI 2011 INDICE Elenco delle abbreviazioni... p. XI Introduzione...» XXI CAPITOLO

Dettagli

DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI ELETTORALI. Circolare n. 12/2009 Roma, 23 marzo 2009 All.

DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI ELETTORALI. Circolare n. 12/2009 Roma, 23 marzo 2009 All. Circolare n. 12/2009 Roma, 23 marzo 2009 All.1 AI PREFETTI DELLA REPUBBLICA AI COMMISSARI DEL GOVERNO NELLE PROVINCE AUTONOME DI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA SERVIZI DI PREFETTURA

Dettagli

PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE

PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE Roberto GAROFOLI PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE PER IL CONCORSO IN MAGISTRATURA ULTIMISSIME TRACCE DI CIVILE, PENALE E AMMINISTRATIVO AD ALTA PROBABILITÀ CONCORSUALE 2014 SOMMARIO PARTE PRIMA CIVILE SEZIONE

Dettagli

TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA. nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico preventivo, e vertente

TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA. nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico preventivo, e vertente Tribunale di Napoli - Sez. Fallimentare 7 agosto 2009 (data decisione), ord. TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico

Dettagli

Indice sommario. Norme sull ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà

Indice sommario. Norme sull ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà Indice sommario - Costituzione della Repubblica italiana... pag. XLVII - Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali...» LXIX Titolo I - Trattamento penitenziario

Dettagli

INDICE. CAPITOLO I LA RILEVANZA DEL CONSENSO DEL PAZIENTE NEL TRATTAMENTO MEDICO-CHIRURGICO (Gianfranco Iadecola)

INDICE. CAPITOLO I LA RILEVANZA DEL CONSENSO DEL PAZIENTE NEL TRATTAMENTO MEDICO-CHIRURGICO (Gianfranco Iadecola) PARTE I LA RESPONSABILITÀ DEI MEDICI E DELLE STRUTTURE SANITARIE DIRITTO PENALE CAPITOLO I LA RILEVANZA DEL CONSENSO DEL PAZIENTE NEL TRATTAMENTO MEDICO-CHIRURGICO 1. Il trattamento medico-chirurgico...

Dettagli

Sommario. I. Il reato di riciclaggio e le misure antiriciclaggio pag. 9

Sommario. I. Il reato di riciclaggio e le misure antiriciclaggio pag. 9 I. Il reato di riciclaggio e le misure antiriciclaggio pag. 9 1. Le norme antiriciclaggio previste dal decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007: applicabilità al nuovo reato di autoriciclaggio pag.

Dettagli

I diritti di difesa nella giurisprudenza della Corte EDU

I diritti di difesa nella giurisprudenza della Corte EDU I diritti di difesa nella giurisprudenza della Corte EDU Una breve premessa Le nozioni di accusa penale e materia penale (leading case: Engel ed altri c. Paesi Bassi): autonomia delle garanzie convenzionali

Dettagli

Codice Penale art. 437

Codice Penale art. 437 Codice Penale art. 437 TITOLO VI Dei delitti contro l'incolumità pubblica Dei delitti di comune pericolo mediante violenza Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. [I]. Chiunque

Dettagli

La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014

La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La riforma delle sanzioni tributarie La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014 di Sanvito Corrado Milano, Corso Europa,

Dettagli

INDICE CAPITOLO I CAPITOLO II LA GIURISDIZIONE CONTENZIOSA. Sezione I LE FORME DI TUTELA

INDICE CAPITOLO I CAPITOLO II LA GIURISDIZIONE CONTENZIOSA. Sezione I LE FORME DI TUTELA INDICE CAPITOLO I IL DIRITTO PROCESSUALE CIVILE E LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE 1. Il diritto processuale civile e la giurisdizione... 1 2. La giurisdizione contenziosa... 3 3. Segue: il diritto d azione

Dettagli

Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici

Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici In passato, nel codice civile del 1865, non si conosceva la parola «sicurezza» nei luoghi di lavoro, ma si puniva il datore di lavoro che cagionava danno ai

Dettagli

IL PROGRAMMA 2016. MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 22 gennaio 2016-15.00-19.00

IL PROGRAMMA 2016. MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 22 gennaio 2016-15.00-19.00 IL PROGRAMMA 2016 MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 22 gennaio 2016-15.00-19.00 Il diritto penale dell impresa nell evoluzione legislativa e giurisprudenziale: le norme e

Dettagli

INDICE INDICE. Premessa...p.

INDICE INDICE. Premessa...p. INDICE Premessa...p. XV I I REATI CONTRO IL MATRIMONIO E LA MORALE FAMILIARE 1 La bigamia: configurabilità del reato nell ipotesi di inefficacia del precedente matrimonio contratto all estero... 3 Introduzione...

Dettagli

PARTE PRIMA DEI REATI IN GENERALE

PARTE PRIMA DEI REATI IN GENERALE PARTE PRIMA DEI REATI IN GENERALE GUIDA Sezione Prima. DIRITTO PENALE E LEGGE PENALE. Sezione Seconda. IL REATO. Sezione Terza. LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO. Sezione Quarta. LE SANZIONI PENALI.

Dettagli

L ILLECITO TRIBUTARIO

L ILLECITO TRIBUTARIO L ILLECITO TRIBUTARIO Costituisce illecito tributario ogni inosservanza degli obblighi attinenti al rapporto giuridico d imposta. Trattasi di fatti giuridicamente rilevanti da cui l ordinamento tributario

Dettagli

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE . DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Moderna definizione della DEONTOLOGIA Strumento di informazione e guida permanente nell esercizio professionale, diretto sin dalla preparazione universitaria a realizzare una

Dettagli

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge

Dettagli

Informativa n. 38. La manovra di Ferragosto ( DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE

Informativa n. 38. La manovra di Ferragosto ( DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE Informativa n. 38 del 21 settembre 2011 La manovra di Ferragosto ( DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE 1 Premessa... 2 2 Operatività

Dettagli

Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche

Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche Formazione Laboratori Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche Avv. Emanuele Montemarano Presidente dell Organismo di Vigilanza ACCREDIA 1 Un errore nel titolo... La normativa oggetto della

Dettagli

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA

Dettagli

TEMI DOTTORATO DIRITTO PROCEDURA PENALE

TEMI DOTTORATO DIRITTO PROCEDURA PENALE TEMI DOTTORATO DIRITTO PROCEDURA PENALE XXXI ciclo : 1) Il Reato aberrante 2) Divergenze tra voluto e realizzato nell ambito del concorso di persone 3) Diffamazione e responsabilità per omesso impedimento

Dettagli

CONVENZIONE TRA UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA di Venezia, Treviso e Belluno e ASSOCIAZIONI, ORGANISMI, ENTI

CONVENZIONE TRA UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA di Venezia, Treviso e Belluno e ASSOCIAZIONI, ORGANISMI, ENTI CONVENZIONE TRA UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA di Venezia, Treviso e Belluno e ASSOCIAZIONI, ORGANISMI, ENTI L Ufficio di Esecuzione Penale Esterna ( codice fiscale 90086400273) nella persona del Direttore

Dettagli

LE ALTRE CATEGORIE DEL DANNO INGIUSTO Consuela Cigalotti DANNO INGIUSTO Secondo la definizione del codice civile è da considerarsi danno ingiusto,, il danno prodotto non iure,, ( comportamento non giustificato

Dettagli

Indice XIII. Introduzione

Indice XIII. Introduzione Indice Introduzione XIII 1 L evasionefiscaleel usodellostrumentopenalepercontrastarla 1 1.1 Il fenomeno dell evasione 2 1.1.1 Le frodi fiscali 6 1.1.2 Alcuni dati sull evasione 11 1.2 Il ricorso allo strumento

Dettagli

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul

Dettagli

Quando si parla di RESPONSABILITA PATRIMONIALE è opportuno precisare che ad essa afferiscono, secondo la teoria più seguita, due tipologie di

Quando si parla di RESPONSABILITA PATRIMONIALE è opportuno precisare che ad essa afferiscono, secondo la teoria più seguita, due tipologie di Quando si parla di RESPONSABILITA PATRIMONIALE è opportuno precisare che ad essa afferiscono, secondo la teoria più seguita, due tipologie di responsabilità: RESPONSABILITÀ CIVILE regolata dall art. 2043

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Sezione prima PROVA PENALE E GIUSTO PROCESSO (Pietro Silvestri)

INDICE SOMMARIO. Sezione prima PROVA PENALE E GIUSTO PROCESSO (Pietro Silvestri) INDICE SOMMARIO Premessa... vii Sezione prima PROVA PENALE E GIUSTO PROCESSO (Pietro Silvestri) Capitolo I DALLA RIFORMA DELL ART. 111 DELLA COSTITUZIONE ALLA LEGGE N. 63/2001 1.1. Premessa... 3 1.2. La

Dettagli

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di (carica sociale) dell impresa ( denominazione e ragione sociale) DICHIARA

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di (carica sociale) dell impresa ( denominazione e ragione sociale) DICHIARA OGGETTO: GARA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA - MINISTERO DELLA SALUTE - SEDE DI ROMA, LUNGOTEVERE RIPA N. 1. CIG 61681305E5 Il/la sottoscritto/a nato/a a il in qualità di

Dettagli

Studio legale Avv. Paolo Savoldi Bergamo, Via Verdi, 14. SEMINARIO C.S.E. s.r.l IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO

Studio legale Avv. Paolo Savoldi Bergamo, Via Verdi, 14. SEMINARIO C.S.E. s.r.l IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO SEMINARIO C.S.E. s.r.l IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO PERCHE NON SMETTERE DI FARE L IMPRENDITORE EDILE? Mozzo(BG) 27 Marzo 2009 Hotel Holiday Inn Express MANABILE PER LE IMPRESE EDILI SUGLI ADEMPIMENTI PREVISTI

Dettagli

SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE

SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VICENZA 5 DICEMBRE 2013 Il d.lgs. 81/2008, come modificato dal D.lgs. 106/2009,

Dettagli

BREVI OSSERVAZIONI sul LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ

BREVI OSSERVAZIONI sul LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ BREVI OSSERVAZIONI sul LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ Tra le modifiche introdotte nell agosto 2010 all art. 186, C.d.S., vi è anche l inserimento del nuovo comma 9 bis, che prevede l applicazione del lavoro

Dettagli

Art. 54 decreto legge

Art. 54 decreto legge Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

fra questi in particolare sono da ricordare

fra questi in particolare sono da ricordare La responsabilità penale è quella in cui incorre un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio che compia uno dei reati contro la pubblica amministrazione previsti dal codice penale, fra questi

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE SOCIETÀ ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA SUL LAVORO

LA RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE SOCIETÀ ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA SUL LAVORO DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori LA RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE SOCIETÀ ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE I) PREMESSE. L EFFICACIA DELLA MEDIAZIONE ED IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA. La mediazione, quale adempimento

Dettagli

MANIFESTAZIONE D INTERESSE PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE

MANIFESTAZIONE D INTERESSE PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE Allegato A) MANIFESTAZIONE D INTERESSE PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE Domanda di partecipazione Il/la sottoscritto/a nato/a Il e residente in prov CAP via/piazza n, in qualità

Dettagli

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione

Dettagli

Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici

Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici avv. Mauro Crosato Presidente ASFO triveneto. Padova, 7 luglio 2015 Tipi di responsabilità Responsabilità penale; Responsabilità

Dettagli

INDICE. Prefazione... v Introduzione... 1. Parte prima BIOETICA GENERALE

INDICE. Prefazione... v Introduzione... 1. Parte prima BIOETICA GENERALE Prefazione...................................... v Introduzione..................................... 1 Parte prima BIOETICA GENERALE Capitolo I CHE COSA È LA BIOETICA 1. Definizione di bioetica e suo statuto

Dettagli

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, relativo alla individuazione dei tipi di dati e delle operazioni eseguibili in tema di trattamento

Dettagli

ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO

ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO Linee guida per il controllo igienico sanitario della qualità delle acque Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Cuneo 01 luglio 2013 Avv. Neva Monari Avvocati

Dettagli

LA TUTELA DELLA SALUTE

LA TUTELA DELLA SALUTE CAPITOLO I LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA 1. Salute e Costituzione L articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo

Dettagli

SCRITTI ESAME AVVOCATO 2014 di Roberto GAROFOLI

SCRITTI ESAME AVVOCATO 2014 di Roberto GAROFOLI SCRITTI ESAME AVVOCATO 2014 di Roberto GAROFOLI Valerio de GIOIA COME SI SCRIVE L ATTO GUIDA PRATICA E CONSIGLI OPERATIVI Con la collaborazione di Sonia GRASSI Giovanna SPIRITO Carlo TANGARI SOMMARIO Premessa

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

CAPITOLO PRIMO LICENZIAMENTI INDIVIDUALI: PRINCIPI GENERALI

CAPITOLO PRIMO LICENZIAMENTI INDIVIDUALI: PRINCIPI GENERALI INDICE CAPITOLO PRIMO LICENZIAMENTI INDIVIDUALI: PRINCIPI GENERALI 1. Evoluzione storico-giuridica delle principali fonti normative del licenziamento individuale... pag. 9 2. I requisiti formali del licenziamento:

Dettagli

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL QUALI SONO I DIRITTI DEL LAVORATORE VITTIMA DI INFORTUNIO? La prima missione di ANMIL è informare i lavoratori circa i loro diritti. La particolarità

Dettagli

Corso di Aggiornamento per R.S.P.P. e CSP/CSE. Avv. Ramona Lucchetti

Corso di Aggiornamento per R.S.P.P. e CSP/CSE. Avv. Ramona Lucchetti Corso di Aggiornamento per R.S.P.P. e CSP/CSE Avv. Ramona Lucchetti D.Lgs n. 81/2008 D.Lgs n. 106/2009 SINERGIA LEGISLATIVA NELLA SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI SINERGIA DEI SOGGETTI INTERESSATI ALLA

Dettagli

PROGRAMMA DELLE PROVE D ESAME PROVA SCRITTA PROVA ORALE

PROGRAMMA DELLE PROVE D ESAME PROVA SCRITTA PROVA ORALE Allegato 4 PROGRAMMA DELLE PROVE D ESAME PROVA SCRITTA Elaborato su argomenti ricompresi tra le materie oggetto della prova orale. PROVA ORALE Diritto amministrativo - Il diritto amministrativo e le sue

Dettagli

DALL AUTONOMIA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA DEL TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO

DALL AUTONOMIA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA DEL TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO DALL AUTONOMIA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA DEL TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO STUDIO LEGALE NODARO avv. Francesco Del Rio 25 Via Crescenzio 00193 Roma Tel. 06/68809743 r.a. Fax 06/68211161 e-mail:

Dettagli

MODELLO DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

MODELLO DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA MODELLO DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA Spett.le ACSM-AGAM S.p.A. Via P. Stazzi n. 2 22100 COMO CO Oggetto: Dichiarazione sostitutiva in merito al possesso dei requisiti di ordine generale prescritti dall

Dettagli

INDICE - SOMMARIO LA GENESI DELLA TUTELA GIURIDICA DEGLI ANIMALI

INDICE - SOMMARIO LA GENESI DELLA TUTELA GIURIDICA DEGLI ANIMALI - SOMMARIO Prefazione pag. 9 PARTE PRIMA LA GENESI DELLA TUTELA GIURIDICA DEGLI ANIMALI 1. Cenni storici 12 2. La sensibilità verso gli animali 15 3. Animali e Costituzione 16 4. Animali ed Europa 20 PARTE

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE INDICE SOMMARIO XIII PREMESSA INTRODUZIONE 1 1. Gli strumenti di finanziamento dell impresa: le ragioni della riforma CAPITOLO 1 QUESTIONI LEGATE ALLA IDENTIFICAZIONE DELLA FATTISPECIE OBBLIGAZIONARIA

Dettagli

PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ

PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ (Ai sensi degli artt. 54 del D.Lgs 28 agosto 2000 n. 274 e 2 del D.M. 26 marzo 2001) Premesso che, a norma dell art. 54 del D. L.vo 274 del

Dettagli

I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE

I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE INTRODUZIONE I contribuenti che effettuano comportamenti "illeciti" da un punto di vista tributario devono conoscere le conseguenze non solo amministrative, ma spesso

Dettagli

CORSO ORDINARIO DI PREPARAZIONE ALL ESAME PER AVVOCATO 2014 PROGRAMMA DI DIRITTO CIVILE E PROCEDURA CIVILE

CORSO ORDINARIO DI PREPARAZIONE ALL ESAME PER AVVOCATO 2014 PROGRAMMA DI DIRITTO CIVILE E PROCEDURA CIVILE CORSO ORDINARIO DI PREPARAZIONE ALL ESAME PER AVVOCATO 2014 Il corso si articolerà in appuntamenti teorico-pratici. Verranno analizzati sia casi concreti sia gli istituti generali della parte sostanziale

Dettagli

Roma, 15 febbraio 2013. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati

Roma, 15 febbraio 2013. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati Roma, 15 febbraio 2013 Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità di intraprendere azioni legali in merito alle trattenute operate sull indennità giudiziaria in caso

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

GLI ANTECEDENTI DELLA RIFORMA

GLI ANTECEDENTI DELLA RIFORMA SOMMARIO CAPITOLO 1 GLI ANTECEDENTI DELLA RIFORMA 1. Il giudizio in contumacia dalla codificazione postunitaria al codice del 1988... 1 2. Le sentenze della Corte EDU e le loro ricadute sul versante interno:

Dettagli

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 64 del 29 Aprile 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Responsabilità solidale negli appalti e deroghe della contrattazione collettiva: quale disciplina applicare? Gentile

Dettagli

IL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA E L'AREA TRATTAMENTALE ESTERNA

IL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA E L'AREA TRATTAMENTALE ESTERNA IL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA E L'AREA TRATTAMENTALE ESTERNA Ass. Sociale Dottoressa Maria Biondo Ass. Sociale Dottoressa Laura Borsani Istituzione, competenze e funzioni degli U.E.P.E. Gli Uffici

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI

Dettagli

COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria. REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA

COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria. REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto del regolamento TITOLO II MOBILITA ESTERNA Articolo 2 Le assunzioni tramite

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA. Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che

LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA. Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che qualunque fatto doloso o colposo che cagioni ad altri un danno ingiusto obbliga colui

Dettagli

6. La delega di funzioni nella normativa cantieri... 102

6. La delega di funzioni nella normativa cantieri... 102 SOMMARIO CAPITOLO 1 IL QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO 1. L evoluzione normativa in materia di salute e sicurezza antecedente al 2008... 1 2. Il quadro comunitario e la sua attuazione nell ordinamento giuridico

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

La responsabilità del professionista sanitario dopo la Legge Balduzzi. Avv. Cosimo Maggiore Avv. Luigi Del Vento

La responsabilità del professionista sanitario dopo la Legge Balduzzi. Avv. Cosimo Maggiore Avv. Luigi Del Vento La responsabilità del professionista sanitario dopo la Legge Balduzzi Avv. Cosimo Maggiore Avv. Luigi Del Vento Novità normativa _ Art. 3 D.L. 158/2012, convertito in L. 189/2012 L esercente la professione

Dettagli

POLIZIA DI STATO Questura di Udine. Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell Immigrazione

POLIZIA DI STATO Questura di Udine. Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell Immigrazione POLIZIA DI STATO Questura di Udine Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell Immigrazione Norme principali di riferimento in materia di scommesse e gioco Testo Unico delle Leggi di Pubblica

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici

Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Con il D.Lgs. 192/212 il governo ha anticipato l adozione delle disposizioni contenute nella direttiva 2011/7/UE (la cui attuazione era

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. "Riconoscimento degli animali nella Costituzione"

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. Riconoscimento degli animali nella Costituzione DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS "Riconoscimento degli animali nella Costituzione" Onorevoli Senatori. - Perché gli animali in Costituzione? Stiamo assistendo ad un

Dettagli

I CODICI IN TASCA diretti da R. GAROFOLI

I CODICI IN TASCA diretti da R. GAROFOLI I CODICI IN TASCA diretti da R. GAROFOLI CODICE PENALE e leggi complementari con il coordinamento di Chiara INGENITO e Luigi Edoardo FIORANI INDICE SISTEMATICO VI Premessa INDICE SISTEMATICO COSTITUZIONE

Dettagli

Caratteristiche della prestazione intellettuale:

Caratteristiche della prestazione intellettuale: LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia

Dettagli

CIRCOLARE N. 56/E. OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef

CIRCOLARE N. 56/E. OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef CIRCOLARE N. 56/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma, 10 dicembre 2010 OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef 2 INDICE PREMESSA

Dettagli

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile

Dettagli