LE MALATTIE PROFESSIONALI MUSCOLO-SCHELETRICHE DEGLI ARTI SUPERIORI IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEL TRIENNIO

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA LE MALATTIE PROFESSIONALI MUSCOLO-SCHELETRICHE DEGLI ARTI SUPERIORI IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEL TRIENNIO Analisi dei Casi e Misure di Prevenzione A cura del Gruppo Regionale Ergonomia negli Ambienti di Lavoro Anno 2013 Referente: Barbara Miglietta Medico del lavoro SPSAL Ass6 Friuli Occidentale Barbara Alessandrini Medico del lavoro Responsabile SPSAL Ass3 Alto Friuli Giacomo Bartelloni - Ingegnere SPSAL Ass5 Bassa Friulana Gabriella Borsoi Assistente Sanitaria SPSAL Ass1 Triestina Rosanna Coden - Assistente Sanitaria SPSAL Ass6 Friuli Occidentale Giuseppina Di Guida Ingegnere SPSAL Ass1 Triestina Laura Fassari Medico del lavoro SPSAL Ass5 Bassa Friulana Luciana Lorusso Tecnico della Prevenzione SPSAL Ass6 Friuli Occidentale Dragica Maksimovic Medico del lavoro SPSAL Ass2 Isontina Mauro Morganti Medico del lavoro Sovrintendenza Sanitaria Regionale INAIL FVG Sandra Paroni Tecnico della Prevenzione SPSAL Ass4 Medio Friuli Martina Peressoni Tecnico della Prevenzione SPSAL Ass3 Alto Friuli Daria Pertusi Tecnico della Prevenzione SPSAL Ass1 Triestina Federico Ronchese Medico del lavoro U.C.O. Medicina del Lavoro- AOUTS Lucia Santarpia Medico del lavoro SPSAL Ass1 Triestina Davide Sulli Medico del lavoro SPSAL Ass4 Medio Friuli Sara Zucca Tecnico della Prevenzione SPSAL Ass2 Isontina 1

2 SOMMARIO PREMESSA...3 INTRODUZIONE...3 LE MALATTIE PROFESSIONALI IN FVG...4 LE FONTI DI DENUNCIA DELLE SOSPETTE MALATTIE PROFESSIONALI : DATI ASS LE MALATTIE CERTIFICATE ALL INAIL LE MALATTIE RICONOSCIUTE DALL INAIL GLI AGENTI DI RISCHIO POSSIBILI AZIONI DI PREVENZIONE CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

3 PREMESSA Il presente lavoro nasce dalle comuni progettualità in tema di prevenzione delle malattie muscoloscheletriche degli arti superiori tra la Regione Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale Salute e l Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), ai sensi del Protocollo di Intesa per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro del Il tavolo di lavoro ha visto anche la partecipazione dell Unità Clinica Operativa di Medicina del Lavoro dell Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste. INTRODUZIONE Le malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori correlate al lavoro (UL-WMSDs: Upper Limbs Work-related Musculo-Skeletal Disorders) sono uno dei principali argomenti di studio e di interesse della Medicina del Lavoro oggi. Rispetto alle malattie professionali più classiche esse sono difficili da valutare, in particolare per quel che riguarda alcuni aspetti legati al riconoscimento del nesso causale con l attività lavorativa svolta. Si tratta infatti, di malattie estremamente diffuse nella popolazione generale in quanto legate anche ad altri fattori, esterni rispetto all ambiente di lavoro, presenti nell ambiente di vita e nello stile di vita del lavoratore. Le suddette patologie vengono definite malattie correlate con il lavoro per sottolinearne l eziopatogenesi multifattoriale, legata anche all invecchiamento, a pregressi traumatismi o derivanti da patologie sistemiche. Il quadro è complicato inoltre dalla continua evoluzione e variabilità del contesto lavorativo (evoluzione delle tecniche, modifiche dei ritmi di lavoro, variazioni dell organizzazione del lavoro, ), con conseguente mutamento della esposizione al rischio lavorativo specifico. Per tali motivi non è semplice capire quando il singolo caso di malattia sia determinato dall attività lavorativa, benché si tratti di tecnopatie con tempi di latenza relativamente brevi. Il rischio lavorativo che sottende a questa tipologia di disturbi è il sovraccarico biomeccanico dei segmenti dell arto superiore, dall articolazione della spalla alle dita della mano, ossia correlato ad attività lavorative caratterizzate da un costante impegno funzionale dei distretti dell arto superiore. Le conseguenze di un carico o sforzo fisico sul sistema muscolo-scheletrico sono ambito di interesse della biomeccanica, che è una branca delle scienze umane finalizzata allo studio della correlazione tra disturbi agli arti superiori e al rachide e, rispettivamente, i movimenti ripetitivi o la manipolazione di piccoli oggetti ad alta frequenza e la movimentazione manuale di pesi. La biomeccanica è orientata alla tutela della salute fisica del lavoratore, tramite la prevenzione dei nuovi casi di malattia ottenuta evitando sforzi/sovraccarichi muscolari e insegnando al soggetto ad operare con lo sviluppo della minore potenza muscolare e il maggior rendimento lavorativo possibili. Essa è anche d aiuto nella individuazione del nesso causale tra malattia e lavoro nei casi professionali già verificatisi. L esigenza di definire e avviare azioni di prevenzione del rischio ergonomico, legate anche all aumento delle segnalazioni di malattie muscolo scheletriche agli arti superiori negli ultimi anni, ha portato all avvio del progetto regionale di ricerca e di studio su questo rischio lavorativo. Il primo risultato è stato la realizzazione del presente report, che intende offrire al lettore la prima analisi esclusiva delle malattie muscolo-scheletriche da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori in Friuli Venezia Giulia nel triennio , a partire dai dati del sistema informativo INAIL - Regioni. Il presente lavoro è stato presentato dagli Enti promotori, in via preliminare, alle Associazioni dei Datori di Lavoro, alle Organizzazioni Sindacali e agli Ordini dei Medici della regione, in modo da raccogliere i suggerimenti di tali soggetti per una fruttuosa e condivisa prosecuzione del progetto. Hanno accolto l invito e partecipato all incontro i seguenti Enti: Ordine dei Medici Udine, CNA Udine, Confindustria Udine, Confartigianato Udine, CONFAPI Friuli Venezia Giulia, Unindustria Pordenone, Confartigianato Pordenone, CISL Pordenone, CISL Alto Friuli, alcuni consulenti in materia di sicurezza sul lavoro che operano nel privato. 3

4 Le malattie professionali in Friuli Venezia Giulia Nel triennio nella nostra Regione non si è registrato un trend in salita sovrapponibile all andamento nazionale e del Nord-Est nel numero di sospette malattie professionali denunciate [1]. Infatti, mentre in Italia tra il 2006 e il 2009 si è verificata una crescita esponenziale delle denunce di malattie professionali con oltre casi in più nel 2009 rispetto al 2006 (+31%), soprattutto nel settore Agricoltura (+173,6%, 2009 vs 2006), in FVG il numero assoluto delle denunce non sembra aver subito variazioni significative (+1,9%), attestandosi sotto le denunce annue (Tab. 1 e Fig. 1). Tab. 1: Malattie professionali denunciate in Friuli Venezia Giulia, nel Nord- Est e in Italia suddivise in Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato per anno evento ( ) GESTIONE INAIL Anno evento Variazione % FVG ,9 Industria e Servizi ,8 Agricoltura ,2 Conto Stato ,0 NORD-EST ,2 Industria e Servizi ,4 Agricoltura ,4 Conto Stato ,2 ITALIA ,7 Industria e Servizi ,7 Agricoltura ,0 Conto Stato ,4 Fonte: flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni (Edizione 2011) Figura 1: Malattie professionali denunciate in Friuli Venezia Giulia, nel Nord-Est e in Italia per anno evento ( ; numeri indice 2006=100) FVG NORD-EST ITALIA Fonte: flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni (Edizione 2011) 4

5 Analizzando i dati regionali tra il 2009 e il 2011 invece, lo scenario cambia. Nell anno 2011 le malattie professionali denunciate in regione sono state rispetto alle del 2010 e le del 2009, con un incremento del 12,3% nell ultimo anno considerato e del 17,4% nel triennio (Tab. 2). In particolare, l aumento del 2011 sul 2010 si è dimostrato superiore a quello nazionale (+9,6%) e del Nord-est (8%), mentre nel triennio il dato nazionale e del Nord-est ha mostrato comunque un aumento ben più grande rispetto al Friuli Venezia Giulia (+17,4), rispettivamente del 33,4% e del 29,7%. Tab. 2: Denunce di malattie professionali (anni ) Distribuzione per Regioni. Fonte: INAIL Territorio Piemonte Val d Aosta Lombardia Liguria Bolzano Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Lazio Abruzzo Puglia Umbria Marche Molise Campania Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TOTALE Le motivazioni di siffatto incremento delle denunce negli ultimi due anni, tenuto conto del quadro di generale contrazione dell occupazione che ha determinato maggiori richieste di riconoscimenti di invalidità ai fini di indennizzi economici, potrebbero anche risiedere nella maggiore consapevolezza sull origine e l evoluzione di queste malattie da parte della popolazione lavorativa e nella emanazione del DM 9 aprile 2008, il quale ha portato alla formale inclusione delle malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori all interno del gruppo delle malattie tabellate. Come sottolineato dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette morti bianche, approvata il 17 gennaio 2012, oltre che ad una più matura consapevolezza raggiunta da lavoratori e datori di lavoro, che tende a ridurre il fenomeno della sottodenuncia, altro importante fattore da considerare è stato l entrata in vigore delle nuove tabelle delle malattie professionali che ha introdotto la presunzione legale d origine per molte patologie..agevolando il riconoscimento sul piano probatorio e favorendo un ricorso più massiccio allo strumento assicurativo [2]. Quello delle malattie muscolo-scheletriche era peraltro un incremento atteso in virtù dell esperienza degli altri Paesi industrializzati. Da tempo in Europa e negli Stati Uniti le malattie muscolo-scheletriche hanno assunto un ruolo primario nel contenitore della patologia da 5

6 lavoro. L Italia cerca ora di recuperare alcuni decenni di ritardo nella definizione sociale della malattia professionale. Siamo sicuramente ancora di fronte ad una sottonotifica, visto che i dati a nostra disposizione evidenziano un numero di tecnopatie inferiore rispetto a quello stimato sulla base delle evidenze scientifiche di associazione tra alcune esposizioni professionali e l insorgenza delle patologie ad esse correlate. L analisi del fenomeno è quindi importante sia per intercettare i casi non identificati sia per verificare alcune opinioni, che sostengono come vi sia stato un peggioramento nel tempo delle condizioni di salute dei lavoratori. Tale analisi è anche necessaria al fine di focalizzare gli interventi di prevenzione in modo consapevole e per priorità verso la tipologia di rischi lavorativi che la Letteratura ci indica come codeterminanti l insorgenza delle patologie interessanti il distretto in esame. Tab. 3: Malattie professionali manifestatesi nel quinquennio e denunciate all INAIL per territorio Tutte le gestioni - Fonte: Banca dati statistica Inail Territorio Anno di manifestazione Pordenone Trieste Udine Gorizia FVG Nord Est ITALIA È quindi attendibile che anche in Friuli Venezia Giulia la ripresa delle denunce riscontrata già nel 2010, e ancor più nel 2011, sia dovuta in massima parte a quanto detto, andando, di conseguenza, a compensare il calo fisiologico registrato nel periodo immediatamente precedente, dopo diversi anni in cui la Regione si era distinta in campo nazionale per una maggior capacità di riconoscere a tutela un gran numero di malattie non ancora tabellate soprattutto malattie osteoarticolari da sovraccarico biomeccanico ma diffusamente presenti nella realtà produttiva territoriale (es. industria del legno, attività portuali, metalmeccanica, componentistica) [3]. Dalla distribuzione dei casi per territorio risulta che la ripresa delle segnalazioni è stata registrata esclusivamente nelle province di Trieste e di Pordenone, visto il trend stabile di Udine e il trend persino in calo registrato nel territorio di Gorizia (Tab. 3). Lo stesso dato rileva, comunque, che il numero di denunce di malattia professionale nella provincia di Pordenone permane ancora troppo basso, se rapportato alla realtà produttiva della Provincia. La qualificazione per tipo di malattia e territorio (Tab. 4) ci conferma la netta prevalenza delle malattie da sovraccarico biomeccanico, ovvero le malattie osteoarticolari e muscolo-tendinee (al 62,4% delle totali), seguite a lunga distanza dalle malattie del sistema nervoso e degli organi di senso (all 11,9%), costituite prevalentemente dalla ipoacusia da rumore (10,9%), seguite quindi dai tumori (8,4%) e dalle malattie respiratorie (7,6%). Le malattie da sovraccarico biomeccanico sono nettamente prevalenti nel territorio triestino e udinese e riguardano soprattutto discopatie del rachide ( affezioni dei dischi intervertebrali ). 6

7 Tab. 4: Malattie professionali manifestatesi in Friuli Venezia Giulia nel 2011 e denunciate all'inail per tipo di malattia (principali) e territorio - Tutte le gestioni - Fonte: Banca dati statistica Inail Tipo di malattia Gorizia Pordenone Trieste Udine FVG Nord Est ITALIA Malattie osteo-articolari e musc.-tendinee, di cui : - Affez. dei dischi invert Tendiniti Malattie del sist nervoso e org. di senso, di cui : - Ipoacusia da rumore Malattie respiratorie Tumori Malattie cutanee Disturbi psichici, di cui : Disturbi dell'adattam cronico e post traum. da stress cronico Totale Un approfondimento meritano le malattie osteoarticolari e muscolo-tendinee, delle quali riportiamo sotto i dati regionali relativi al quinquennio per Codice Sanitario nei settori industria e servizi (Tab. 5). Tab. 5: Malattie professionali osteoarticolari manifestatesi in Friuli Venezia Giulia dal 2007 al 2011 per Codice Sanitario (Codice settore di Malattia e Codice Sanitario dettagliato) Industria e Servizi Codice Sanitario (Cod. Malattia 31) Malattie del sistema osteoarticolare, dei muscoli e del tessuto connettivo Anno di manifestazione Codice Sanitario (dettaglio) Artropatie associate ad altre affezioni (380) Artrite reumatoide ed altre poliartriti croniche (381) Artrosi ed affezioni correlate (382) Lesioni articolari nel ginocchio (383) Altre lesioni e manifestazioni articolari (384) Affezione dei dischi intervertebrali (386) Malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, tendini e borse (387) Affezioni dei muscoli, legamenti, aponeurosi e tessuti molli (388) Altre affezioni osteo-muscolari (393) TOTALE

8 Come nel resto del territorio nazionale, anche in Friuli Venezia Giulia si evidenzia un calo nella percentuale di riconoscimento e di indennizzo delle malattie professionali nel corso dell anno 2011 rispetto al 2010, percentuale che comunque si mantiene più elevata se confrontata con il dato emerso nel Nord-Est nel suo complesso ed nel resto d Italia (Tab. 6 e Tab. 7). Tab. 6: Malattie professionali manifestatesi in Friuli Venezia Giulia e Italia nel 2011 per stato e percentuale di definizione Tutte le gestioni - Fonte: Banca dati statistica Inail Territorio Definite con indennizzo Positive senza indennizzo Totale riconosciute Non riconosciute In corso di definizione Totale denunce FVG % 36.7% 13.1% 49.8% 45.5% 4.7% 100.0% ITALIA % 26.6% 9.4% 36.0% 55.5% 8.5% 100.0% Tab. 7: Malattie professionali manifestatesi in Friuli Venezia Giulia, Nord-est e Italia nel 2010 per stato e percentuale di definizione Tutte le gestioni Territorio Definite con indennizzo Positive senza indennizzo Totale riconosciute Non riconosciute In corso di definizione Totale denunce FVG % 43.7% 19.7% 63.4% 35.0% 1.6% 100.0% ITALIA % 31.2% 10.5% 41.7% 56.3% 1.9% 100.0% Le considerazione fin qui esposte trovano riscontro nei dati del sistema informativo nazionale MALPROF. Tale sistema di sorveglianza delle malattie professionali rileva le segnalazioni provenienti dai Servizi di Prevenzione delle ASL sulla base di un modello di valutazione della rilevanza del nesso causale tra la malattia professionale segnalata e l'attività lavorativa. Gli ultimi dati disponibili del biennio indicano un aumento delle segnalazioni di malattie professionali che passano da del 2009 a del 2010, con una crescita delle malattie muscolo-scheletriche pari al 9% e una diminuzione delle ipoacusie (sordità e disturbi dell orecchio) pari all 8%. Per le Regioni che operano da più lunga data nel sistema MALPROF, Lombardia e Toscana, è possibile osservare una costante crescita nel tempo delle malattie muscolo-scheletriche (da circa 300 casi nel 2000 ad oltre 2100 nel 2010), evidenziata dal loro peso rispetto al totale delle malattie che passa dal 9,8% nel 2000 al 48,2% nel Rispetto alle differenze di genere, nel biennio la percentuale di segnalazioni per le donne è pari al 23,4%. Nel 2010, per le donne le malattie prevalenti sono quelle muscolo-scheletriche (83,48%) mentre per gli uomini sono le ipoacusie (41,16%). Da rilevare che tra gli uomini il gruppo delle malattie muscolo-scheletriche si attesta al 38,07%, meno della metà di quanto registrato per le donne. Per i lavoratori stranieri, praticamente il totale delle malattie segnalate riguarda due soli gruppi, quello delle ipoacusie e quello delle malattie muscolo scheletriche [4]. A tal riguardo il documento Risks and Trends in the Safety and Health of Women at Work dell European Agency for Safety and Health at Work riporta: Le donne sono sempre più colpite da patologie muscolo-scheletriche e stress. Questo mette in discussione l'idea sbagliata che il lavoro delle donne è fisicamente e mentalmente meno impegnativo. 8

9 Concludendo, dai dati sopra citati di fonte INAIL si desume che l aumento percentuale generale delle denunce di sospetta malattia professionale, nella nostra Regione è divenuto nell anno 2011 superiore a quello nazionale. Peraltro, l incidenza percentuale delle malattie professionali sul totale di quelle denunciate in Italia (1.400 su , il 3%) si mantiene superiore al rapporto percentuale tra la popolazione degli occupati in Regione ed il totale degli occupati in Italia ( su , il 2,2%) con un rapporto malattie denunciate/occupati di 2,7% in Friuli Venezia Giulia e di 2% in Italia. Quanto sopra conferma quanto sia rilevante e necessario l impegno in termini di attività risarcitorie e prevenzionistiche nella nostra Regione, al fine di programmare e mettere in atto le necessarie contromisure nel settore della tutela della salute negli ambienti di lavoro. 9

10 Le fonti di denuncia delle sospette malattie professionali L approccio iniziale all analisi dell andamento delle malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori (identificate nella letteratura specifica anche come CTD, Cumulative Trauma Disorders )) denunciate in Friuli Venezia Giulia nel triennio , è stato l identificazione delle fonti delle segnalazioni dei casi, con qualificazione dell informazione rispetto alla tipologia delle patologie e al territorio provinciale di riferimento. ASS 1 TRIESTINA L analisi del fenomeno nel territorio dell ASS1 Triestina per il triennio ha portato a confermare il prevalente impegno dei Patronati nella segnalazione delle malattie da sovraccarico biomeccanico allo SPSAL competente per territorio, includendo l 85% di tutti i casi manifestatisi (Fig. 2). Figura 2: Casi di CTD segnalati all ASS 1 Triestina dai soggetti obbligati nel periodo 2010/2012 9% 1%2% 2% 1% 85% Patronato Medici Specialisti Medici Competenti Medici curanti INAIL SCPSAL ASS2 ISONTINA Lo stesso rilievo deve essere fatto per il territorio di Gorizia, laddove 46 casi di malattie muscoloscheletriche degli arti superiori, sulle 56 denunce giunte allo SPSAL territoriale nel biennio , sono state segnalate dai Patronati (Fig. 3). Figura 3: Casi di CTD segnalati all ASS 2 Isontina dai soggetti obbligati nel periodo 2011/ Patronati Medici competenti Medici curanti Medici Specialisti INAIL 10

11 Enti Anno Distretto anatomico Patronati 8 13 SPALLA Medici specialisti 2 0 INAIL 0 1 Patronati 1 0 GOMITO Medici specialisti 1 0 Medici competenti 1 0 MANO-POLSO Patronati 0 2 SINDROME DEL TUNNEL Patronati 7 14 CARPALE INAIL 2 2 DITO A SCATTO Patronati 1 1 ASS3 ALTO FRIULI Nel territorio dell Alto Friuli, invece, nel biennio considerato le segnalazioni sono pervenute allo SPSAL in modo perlopiù omogeneo dalle varie fonti di segnalazione (medici competenti, medici di Medicina generale, medici dei Patronati, medici INAIL). Si tratta però di un dato non puro in quanto riferito a tutte le malattie da sovraccarico ergonomico, le quali ricomprendono le patologie degli arti superiori, quelle degli arti inferiori e le patologie a carico del rachide lombo-sacrale. Queste ultime peraltro sembrerebbero in questa analisi prevalenti, visto che sul totale di 80 casi soltanto 34 denunce sono riferite al distretto anatomico arto superiore (Fig. 4). Figura 4: Casi di patologie da sovraccarico ergonomico segnalati all ASS 3 Alto Friuli dai Soggetti obbligati nel periodo 2011/2012 MALATTIE PROFESSIONALI DA SOVRACCARICO ERGONOMICO ( ) ASS3 MED. COMPETENTE MED. CURANTE PATRONATO INAIL PSAL N. CASI N. CASI SEGNALATORI (2011) (2012) MED. COMPETENTE MED. CURANTE 9 12 PATRONATO 12 9 INAIL 10 6 PSAL 0 0 TOT MAL PROF DA SOVRACCARICO ERGONOMICO TOT MAL PROF ARTO SUPERIORE ASS4 MEDIOFRIULI Nel territorio dell ASS 4 il quadro risulta paragonabile a quello delle province Isontina e Triestina, dal momento che il 50% delle segnalazioni di malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori di sospetta natura professionale sono giunte dai Patronati nel periodo , con 118 casi sui 235 totali (Fig. 5). 11

12 Figura 5: Casi di CTD segnalati all ASS 4 Medio Friuli dai Soggetti obbligati nel periodo 2010/2012 MP arti superiori ASS4 periodo % 17% 11% 50% 12% 7% Malattie professionali INAIL Medici Medici Medici Patronati SPSAL arti superiori competenti Curanti Specialisti 63 (2010) (2011) (2012) TOT % 17% 11% 12% 7% 50% 3% ASS5 BASSA FRIULANA I dati inerenti il territorio della Bassa Friulana resici disponibili sono riferiti al biennio Pur in considerazione di un numero assoluto piuttosto esiguo (34 casi totali), la lettura di questi dati ci dice che la prevalenza delle segnalazioni proviene dai medici dell INAIL (50%) (Fig. 6). Figura 6: Casi di CTD segnalati all ASS 5 Bassa Friulana dai Soggetti obbligati negli anni % 3% 12% 0% 15% 50% INAIL M. Competenti M. Curanti M. Specialisti Patronati SPSAL Casi CTD Anni INAIL Medici competenti Medici Curanti Medici specialisti Patronati SPSAL % 50% 15% 0% 12% 21% 3% 12

13 ASS6 FRIULI OCCIDENTALE Nella provincia di Pordenone, per quanto desunto dai dati degli anni 2011 e 2012, le malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori sono denunciate allo SPSAL principalmente dai medici di Patronati e dell INAIL, con rispettivamente il 50% e il 30% dei 116 casi (Fig. 7). Figura 7: Casi di CTD segnalati all ASS 6 Friuli Occidentale dai soggetti obbligati nel periodo CTD segnalati all'ass % 54% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 30% INAIL 6% 2,00% 6% Medici Curanti 1% 0% 1% 0% Patronati Procura Datori di Lavoro Segnalatore CTD denunciati INAIL Medici Medici Medici Patronati SPSAL Procura Pronto Datori allo SPSAL periodo competenti Curanti Specialisti Soccorso di Lavoro % 30.2% 6.0% 1.7% 6.0% 54.3% 0.8% 0% 0.8% 0% Un analisi analoga svolta sempre nella provincia di Pordenone sulle sospette malattie professionali di tutte le tipologie, però, cambia lo scenario in modo considerevole. Nello stesso periodo considerato nella precedente analisi il numero di tutte le malattie denunciate è risultato pari a 388. I Patronati rimangono la principale fonte delle segnalazioni (32,5% dei casi), ma questa volta alla stregua dei medici competenti (32,5%); seguono l INAIL (16,5%) e poi i medici specialisti (10,6%) (Fig. 8). Risulta da ciò evidente che la variabile tipo di malattia influenza l attività certificativa dei medici. Si potrebbe ragionare su una disomogeneità di competenze e di sensibilità in medicina del lavoro. E come se la segnalazione, che rappresenta un obbligo penale e morale di ogni medico, dipenda invece dalla estrema variabilità del percorso formativo di ciascun medico oltreché dal percorso effettuato da ciascun lavoratore verso il riconoscimento assicurativo. E questo potrebbe peraltro portare ad una sottostima di casi, perché per essere certificati si deve rivolgersi al professionista giusto. 13

14 Figura 8: Malattie professionali segnalate all ASS 6 Friuli Occidentale dai soggetti obbligati anni Malattie professionali tutte denunciate all'ass 6 periodo % 30% 25% 20% 16,50% 15% 10% 5% 0% INAIL 32,50% 2% Medici Curanti 10,60% 32,50% 5,40% 0,20% 0,20%0,20% Patronati Procura Datore di Lavoro Segnalatore Malattie professionali INAIL Medici Medici Medici Patronati SPSAL Procura Pronto Datore denunciate allo SPSAL competenti Curanti specialisti Soccorso di Lavoro % 16.5% 32.5% 1.8% 10.6% 32.5% 5.4% 0.2% 0.2% 0.2% La conferma di quanto sopra viene individuata in una apposita elaborazione di dati, sotto rappresentata graficamente (Fig. 9), orientata a comprendere se e come certe patologie siano segnalate sempre da certi medici a differenza di cert altre. Figura 9: Malattie professionali segnalate all ASS 6 Friuli Occidentale negli anni distribuzione per tipologia di malattia e fonte della segnalazione Tipo di malattia denunciata Ernia lombare Ipoacusia CTD Pat. App. respiratorio SPSAL MED COMPETENTI INAIL PATRONATI MED SPECIALISTI PROCURA MEDICI CURANTI P.S. DATORI DI LAVORO Neoplasie Disturbi sfera psichiatrica Pat. Cute Pat. Arti inferiori Altre patologie 14

15 E particolarmente significativa la disomogeneità delle patologie denunciate dai medici. Nel sottolineare in modo provocatorio che i medici di Medicina generale sembra non abbiano a cuore la problematica dell origine lavorativa di certe patologie, tant è che non effettuano attività certificativa in tal senso, i medici dei Patronati ed i medici competenti sembrano avere una differente sensibilità verso le varie tipologie di tecnopatie. Dall analisi dei dati, emerge come i medici dei Patronati segnalino le malattie da sovraccarico biomeccanico in generale (sia del rachide sia degli arti superiori), invece dai medici competenti giungono sostanzialmente tutte le ipoacusie e gran parte delle malattie del rachide. I certificati che arrivano a firma INAIL sono invece l espressione dell attuale quadro epidemiologico delle malattie professionali, dove prevalgono per l appunto le patologie osteo-muscolo-scheletriche, trattandosi tutti di casi già riconosciuti come da concausa lavorativa. Per quanto riguarda le neoplasie, è assolutamente comprensibile come vengano certificate fondamentalmente dai medici specialisti, i quali sono massimamente coinvolti nell effettuare gli accertamenti diagnostici e le cure appropriate. Analoga considerazione è stata fatta a seguito dell elaborazione dei dati sulle fonti delle segnalazioni eseguita sui dati MALPROF a livello nazionale, ma in riferimento ad altre categorie di malattie (Fig. 10). Si può osservare come le sorditàsono denunciate quasi esclusivamente dai medici d azienda, i quali segnalano anche le malattie cutanee assieme a medici ospedalieri e medici INAIL. Si ribadisce che i medici di medicina generale e gli specialisti non ospedalieri non sembrerebbero sufficientemente sensibili alla problematica. Figura 10: Fonti delle segnalazioni in valori percentuali dal sistema Malprof a livello nazionale (biennio ) - distribuzione per certe tipologie di malattie 15

16 Le malattie certificate all INAIL Le malattie dell apparato muscolo-scheletrico degli arti superiori possono essere alterazioni delle unità muscolo-tendinee, dei nervi periferici e del sistema vascolare. Esse sono considerate malattie correlate al lavoro, e non specifiche tecnopatie, in quanto sono molto frequenti anche nella popolazione generale e sono determinate dalla interferenza con svariati fattori extralavorativi. Nell analisi qui presentata, derivante dalla elaborazione delle informazioni del sistema Flussi Informativi Inail - Regioni, sono stati inclusi i casi di malattia degli arti superiori denunciati all Ente Assicuratore e dallo stesso definiti nell ultimo triennio disponibile ( ). I rapporti annuali pubblicati dall INAIL sull andamento degli infortuni e delle malattie professionali e gli altri documenti elaborati nel passato sull andamento delle malattie professionali in Friuli Venezia Giulia raggruppano casi di malattia identificati tramite il Codice Sanitario, il quale viene attribuito dal medico dell INAIL al momento della formulazione del nesso causale alla fine della trattazione della singola pratica. (Tab. 8). Tab. 8: Malattie del sistema osteo-articolare, dei muscoli e del tessuto connettivo, tra le quali i CTD, classificate secondo codice sanitario INAIL Codici Sanitari e loro descrizione relativi al Settore Malattie del sistema osteo-articolare, dei muscoli e del tessuto connettivo (31) 379 Artriti infettive ed artropatie associate ad infezioni 380 Artropatie associate ad altre infezioni 381 Artrite reumatoide ed altre poliartriti croniche 382 Artrosi ed affezioni correlate 383 Lesioni articolari del ginocchio 384 Altre lesioni e manifestazioni articolari 385 Spondilite anchilosante 386 Affezione dei dischi intervertebrali 387 Malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, tendini e borse 388 Affezioni dei muscoli, legamenti, aponeurosi e tessuti molli 389 Osteomielite, periostite ed altre infezioni riguardanti le ossa 390 Osteocondropatie 391 Piede piatto e deformazioni acquisite delle dita del piede 392 Deviazioni della colonna vertebrale 393 Altre affezioni osteo-muscolari Nel documento contenente la decodifica delle tabelle tipologiche utilizzate nell ambito dell applicazione dei Flussi Informativi è possibile notare come al Settore Malattia 31 corrispondono Codici Sanitari che descrivono malattie di diversa eziopatogenesi e localizzazione anatomica. Inoltre, in questo Settore di Malattia non sono incluse le neuropatie da intrappolamento, ad esempio la sindrome del tunnel carpale, sempre rientranti nelle patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. I Codici Sanitari non sono quindi sufficientemente specifici per essere applicati nell analisi affidataci perché non esclusivamente descrittivi delle patologie muscolo-scheletriche a carico degli arti superiori, potendo contenere anche malattie del rachide e degli arti inferiori. Per quanto sopra, si è scelto di eseguire l elaborazione dei dati disponibili utilizzando come identificativi dei casi di malattia i Codici ICD X di seguito elencati: G56, G56.0, G56.2, I73.0, M18, M65.3, M65.4, M72.0, M75, M75.0, M75.1, M75.2, M75.3, M75.4, M75.5, M77.0, M77.1, M77.2 (Tab. 9). 16

17 Tab. 9: Malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori considerate nell analisi e relativi codici identificativi ICD X Malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori per codice identificativo ICD X G56 Mononeuropatie dell'arto superiore G56.0 Sindrome del tunnel carpale G56.2 Lesione del nervo ulnare I73.0 Sindrome di Raynaud M18 Artrosi della prima articolazione carpometacarpica M65.3 Dito a scatto M65.4 Tenosinovite dello stiloide radiale (De Quervain) M72.0 Fibromatosi della fascia palmare (Dupuytren) M75 Lesioni della spalla M75.0 Capsulite adesiva della spalla M75.1 Sindrome della cuffia dei rotatori M75.2 Tendinite bicipitale M75.3 Tendinite calcificante della spalla M75.4 Sindrome da "impingement" (o da conflitto anteriore o da attrito acromion-omerale) della spalla M75.5 Borsite della spalla M77.0 Epicondilite mediale M77.1 Epicondilite laterale M77.2 Periartrite del polso I risultati Le malattie muscolo scheletriche degli arti superiori denunciate all INAIL nel triennio nella regione Friuli Venezia Giulia sono state 679, così distribuite negli anni. (Tab. 10) Tab. 10: Numero di casi di CTD denunciati all INAIL nel triennio , distribuiti per anno (CHI SQ per linear TREND ( p< ) Anno della Denuncia Frequenza Percentuale ,91% 20,91% ,34% 56,25% ,74% 100,00% Percentuale cumulativa Si può notare il trend in crescita del numero delle segnalazioni, con un evidente incremento statisticamente significativo tra il 2009 e il Si concorda sul fatto che tale aumento sia dovuto anche all entrata in vigore del DM 9 aprile 2008, che ha visto le patologie degli arti superiori da sovraccarico biomeccanico e da microtraumatismo aggiungersi a quelle da vibrazioni nel gruppo delle 17

18 malattie professionali tabellate. La facilitazione nell iter del riconoscimento legata alla presunzione legale d origine, ha inevitabilmente comportato un incremento del numero dei casi denunciati sebbene, come prima specificato, tale aumento non sia avvenuto in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale. Rispetto al totale delle malattie di sospetta natura professionale denunciate nella nostra Regione durante il triennio considerato (3.675 casi), le malattie dell apparato muscolo-scheletrico sono le più numerose. Escludendo i Codici Sanitari espressamente riguardanti le affezioni dei dischi intervertebrali e degli arti inferiori e le patologie non indicate nella letteratura scientifica di pertinenza a possibile origine professionale, tutte le altre identificate con i codici sanitari 155, 382, 384, 387, 388 e 393 hanno superato in numerosità le ipoacusie, storicamente prevalenti (936 casi rispetto a 526 ipoacusie). E opportuno precisare che tra questi casi sono però presenti malattie riguardanti anche altri distretti anatomici, sebbene con una numerosità che, visti i risultati della nostra analisi sui Codici ICD X (679 casi), non modifica affatto il quadro generale appena descritto (Tab. 11). Tab. 11: Tutte le Malattie Professionali denunciate in FVG nel triennio , classificate per Codice Sanitario INAIL. Tipologia di malattia per CodiceSanitario Frequenza Percentuale 000 Mancante 242 6,60% 050 Tumore maligno delle labbra 1 0,00% 051 Tumore maligno della lingua 1 0,00% 052 Altri tumori maligni della cavita' buccale e del faringe 2 0,10% 054 Tumore maligno dello stomaco 3 0,10% 055 Tumore maligno dell'intestino eccetto il retto 2 0,10% 056 Tumore maligno del retto, giunzione sigmoidea ed ano 2 0,10% 058 Tumore maligno del pancreas 2 0,10% 059 Altri tumori maligni dell'apparato digerente e del peritonetessuto retroperitoneale 10 0,30% 060 Tumore maligno delle cavita' nasali, orecchio medio e seni 8 0,20% 061 Tumore maligno del laringe 10 0,30% 062 Tumore maligno della trachea,dei bronchi del polmone non specificato come secondario 157 4,30% 063 Tumore maligno della pleura 124 3,40% 067 Altri tumori maligni della pelle 1 0,00% 074 Tumore maligno della prostata 4 0,10% 077 Tumore maligno della vescica 10 0,30% 078 Tumore maligno del rene e altri non specificati organi dell apparato urinario 2 0,10% 081 Tumore maligno della tiroide 3 0,10% 083 Altre o non specificate localizzazioni di tumori maligni: tumori maligni secondari 1 0,00% 084 Linfosarcoma,reticolosarcoma,mieloma multiplo,tumori immunoreattivi ed altri tumori maligni del tessuto linfatico ed istiocitico 2 0,10% 086 Leucemia linfatica 1 0,00% 087 Leucemia mieloide 1 0,00% 088 Luecemia monocitica; altre leucemie precisate e non 2 0,10% 093 Tumore benigno di altri o non specificati organi 2 0,10% 099 Gozzo senza segni di ipertiroidismo.ipotiroidismo congenito 1 0,00% 113 Disturbi immunitari 3 0,10% 123 Anemie emolitiche acquisite 1 0,00% 128 Altre malattie del sangue e degli organi emopoietici 1 0,00% 137 Altre forme psicotiche 8 0,20% 138 Sindromi neurotiche - disturbi della personalità- turbe e sessuali 11 0,30% 18

19 142 Sintomi o disturbi non classificati altrove 1 0,00% 144 Disturbo adattamento cronico 16 0,40% 145 Disturbo post traumatico da stress cronico 12 0,30% 148 Meningiti 1 0,00% 155 Altre neuropatie periferiche 45 1,20% 158 Altre neuropatie infiammatorie e tossiche 1 0,00% 161 Distacco retinico ed altre anomalie retiniche 1 0,00% 164 Cataratta 3 0,10% 176 Otiti medie suppurative e non; affezioni della tromba di eustachio 1 0,00% 178 Sindromi labirintiche ed altri disturbi vestibolari 2 0,10% 180 Ipoacusia ,90% 181 Sordita' 16 0,40% 199 Cuore polmonare cronico 1 0,00% 219 Sindrome di Raynaud 10 0,30% 225 Varici degli arti inferiori 3 0,10% 235 Infezioni acute delle vie respiratorie superiori (eccetto sinusite e tonsillite acute) 1 0,00% 239 Affezioni croniche del rinofaringe e dei sensi paranasali 14 0,40% 247 Bronchite cronica 18 0,50% 249 Asma 21 0,60% 252 Asbestosi 38 1,00% 253 Pneumoconiosi da silice e silicati 2 0,10% 254 Pneumoconiosi da altre polveri inorganiche 1 0,00% 255 Pneumopatie da altre polveri 1 0,00% 256 Pneumoconiosi non precisate 1 0,00% 257 Affezioni respiratorie da inalazioni di fumi e vapori 3 0,10% 261 Altre malattie polmonari 2 0,10% 262 Altre malattie dell'apparato respiratorio 16 0,40% 264 Placche pleuriche 325 8,80% 270 Ulcera dello stomaco 1 0,00% 274 Gastrite e duodenite 1 0,00% 279 Ernie addominali senza complicazioni 1 0,00% 284 Occlusione intestinale senza menzione d'ernia 1 0,00% 288 Altre malattie dell'intestino e del peritoneo 1 0,00% 289 Epatiti croniche 3 0,10% 363 Dermatosi eritemato-squamose, eczemi infantili 8 0,20% 364 Dermatite da contatto ed altri eczemi 49 1,30% 372 Orticaria 1 0,00% 373 Altre malattie della cute e del tessuto cellulare sottocutaneo 1 0,00% 380 Artropatie associate ad altre infezioni 68 1,90% 381 Artrite reumatoide ed altre poliartriti croniche 7 0,20% 382 Artrosi ed affezioni correlate 88 2,40% 383 Lesioni articolari del ginocchio 4 0,10% 384 Altre lesioni e manifestazioni articolari 2 0,10% 386 Affezione dei dischi intervertebrali ,70% 387 Malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, tendini e borse ,10% 388 Affezioni dei muscoli, legamenti, aponeurosi e tessuti molli 276 7,50% 389 Ostomielite, periostite ed altre infezioni riguardanti le ossa 3 0,10% 390 Osteocondropatie 1 0,00% 392 Deviazioni della colonna vertebrale 1 0,00% 393 Altre affezioni osteo-muscolari 7 0,20% 999 patologia non presente in questo elenco 3 0,10% Totale ,00% 19

20 A fronte del significativo incremento di casi di malattie denunciati tra il 2009 e il 2010, non si può verosimilmente ritenere che ciò sia da attribuire ad un aumento dell esposizione al rischio lavorativo come conseguenza di un aumento del tasso di occupazione. Infatti, dalla rilevazione delle forze lavoro nel periodo da fonte INAIL, si può notare che nell anno 2010 il numero delle segnalazioni di sospetta malattia professionale è aumentato nonostante l invariato numero degli occupati (Fig. 11). Questo dato supporta l ipotesi del più facile ricorso allo strumento risarcitorio assicurativo. Figura 11: Numero di casi di sospetta malattia professionale denunciati per anno e numero di occupati in FVG nel periodo Anno Malattie Denunciate Lavoratori occupati (in migliaia) Fonte: INAIL - Rilevazione sulle forze di lavoro Numero di denunce per anno e occupati: Regione Friuli Venezia Giulia, Numero Denuncie Numero Occupati (in migliaia) Denunciate Lavoratori Anno Non si può omettere il fatto che tra i codici ICD X della codifica INAIL sono presenti le descrizioni assenza di malattia denunciata (codice 997) e impossibilità di giudizio medico-legale (codice 998). Queste due descrizioni caratterizzano un numero pari a 145 dei 1003 casi di malattia denunciati e non riconosciuti come professionali (14,46%), i quali sono stati pertanto archiviati per le sopra citate motivazioni. Non è possibile sapere se e quanti di questi casi sono malattie muscoloscheletriche degli arti superiori, evidentemente andate perdute senza che venisse valutato il nesso di causa con il lavoro. 997 ASSENZA DI MALATTIA DENUNCIATA 81 8,10% 998 IMPOSSIBILITA GIUDIZIO MEDICO-LEGALE 64 6,40% 20

21 Entrando più nel dettaglio della tipologia delle malattie, quelle più frequentemente denunciate all INAIL come di sospetta natura professionale interessano i distretti anatomici del polso e della spalla. Esse sono rappresentate principalmente dalla sindrome del tunnel carpale (36.08% del totale) e dalla sindrome della cuffia dei rotatori (32.69% del totale). (Tab. 12) Si tratta comunque di malattie estremamente diffuse nella popolazione generale anche per cause extraprofessionali, secondarie a patologie sistemiche di vario tipo oltre ché correlabili ad età anagrafica e genere. Tab. 12: Distribuzione per codice ICD X dei casi di malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori denunciati in FVG nel periodo Malattie professionali denunciate (codice ICDX) Frequenza Percentuale M72.0 Fibromatosi della fascia palmare (Dupuytren) % G56.0 Sindrome del tunnel carpale % G56 Mononeuropatie dell'arto superiore % G56.2 Lesione del nervo ulnare % I73.0 Sindrome di Raynaud % M18 Artrosi della prima articolazione carpometacarpica % M65.3 Dito a scatto % M65.4 Tenosinovite dello stiloide radiale (De Quervain) % M75 Lesioni della spalla % M75.0 Capsulite adesiva della spalla % M75.1 Sindrome della cuffia dei rotatori % M75.2 Tendinite bicipitale % M75.3 Tendinite calcificante della spalla % M75.4 Sindrome da "impingement" (o da conflitto anteriore o da attrito acromionomerale) della spalla % M75.5 Borsite della spalla % M77.0 Epicondilite mediale % M77.1 Epicondilite laterale % M77.2 Periartrite del polso % TOTALE ,00% Vista la diffusione importante di queste patologie, al fine di ottenere informazioni approfondite sui casi, sono stati estrapolati quelli definiti e conclusi con nesso causale/concausale positivo, distribuiti anche in funzione del tipo di definizione positiva: con esiti temporanei, regolare senza indennizzo, con esiti permanenti (Tab. 13 Tab 13a Tab 13b). 21

22 Tab. 13: Casi di sospette malattie professionali degli arti superiori denunciati in FVG nel triennio , distribuiti per tipo di definizione Tipo di Definizione Frequenza Percentuale NEGATIVA ,25% ESITI PERMANENTI ,77% REGOLARE SENZA INDENNIZZO ,87% ESITI TEMPORANEI 55 8,10% Totale ,00% Tab. 13a: Casi di sospette malattie professionali degli arti superiori definiti negativamente in FVG nel triennio , distribuiti per tipo di patologia Casi di malattie non riconosciute come professionali (codice ICD X) Frequenza Percentuale M72.0 Fibromatosi della fascia palmare (Dupuytren) 7 3,19% G56.0 Sindrome del tunnel carpale 75 34,25% G56 Mononeuropatie dell'arto superiore 1 0,46% G56.2 Lesione del nervo ulnare 4 1,83% I73.0 Sindrome di Raynaud 0 0% M18 Artrosi della prima articolazione carpometacarpica 12 5,48% M65.3 Dito a scatto 0 0% M65.4 Tenosinovite dello stiloide radiale (De Quervain) 3 1,37% M75 Lesioni della spalla 18 8,22% M75.0 Capsulite adesiva della spalla 1 0,46% M75.1 Sindrome della cuffia dei rotatori 49 22,37% M75.2 Tendinite bicipitale 1 0,46% M75.3 Tendinite calcificante della spalla 13 5,94% M75.4 Sindrome da "impingement" (o da conflitto 16 7,30% anteriore o da attrito acromion-omerale) della spalla M75.5 Borsite della spalla 0 0% M77.0 Epicondilite mediale 12 5,48% M77.1 Epicondilite laterale 6 2,74% M77.2 Periartrite del polso 1 0,46% TOTALE ,00% 22

23 Tab. 13b: Casi di malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori definiti positivamente in FVG nel triennio , distribuiti per tipo di patologia Malattie professionali riconosciute (codice ICDX) Frequenza Percentuale M72.0 Fibromatosi della fascia palmare (Dupuytren) 0 0% G56.0 Sindrome del tunnel carpale ,95% G56 Mononeuropatie dell'arto superiore 0 0% G56.2 Lesione del nervo ulnare 2 0,43% I73.0 Sindrome di Raynaud 6 1,30% M18 Artrosi della prima articolazione carpometacarpica 7 1,52% M65.3 Dito a scatto 1 0,22% M65.4 Tenosinovite dello stiloide radiale (De Quervain) 7 1,52% M75 Lesioni della spalla 15 3,26% M75.0 Capsulite adesiva della spalla 0 0% M75.1 Sindrome della cuffia dei rotatori ,61% M75.2 Tendinite bicipitale 5 1,09% M75.3 Tendinite calcificante della spalla 23 5% M75.4 Sindrome da "impingement" (o da conflitto anteriore o da attrito acromion-omerale) della spalla 3 0,65% M75.5 Borsite della spalla 3 0,65% M77.0 Epicondilite mediale 38 8,26% M77.1 Epicondilite laterale 7 1,52% M77.2 Periartrite del polso 0 0% TOTALE ,00% Dalla lettura delle precedenti tabelle (Tab. 13 Tab 13a Tab 13b) risulta che circa 1/3 delle malattie professionali a carico degli arti superiori denunciate all INAIL nel triennio sono state definite negativamente, ovvero per questi casi non è stato rilevato il nesso causale con il lavoro svolto (32,25% su 679). Ma in una percentuale più alta (44,77%) risultano essere stati definiti come casi di certa origine professionale con esiti permanenti, con immaginabili costi per gli interventi di riabilitazione e, solo nella migliore delle ipotesi, la possibilità che venga cambiata la mansione lavorativa o siano adottati interventi atti ad eliminare il rischio direttamente nella procedura lavorativa utilizzata. L esperienza insegna infatti che questi lavoratori più frequentemente continuano a svolgere un lavoro a rischio oppure sono costretti a rinunciare al lavoro. (Tab. 13) Con riferimento al tipo di malattia più frequente, sono state definiti positivamente 170 casi di sindrome del tunnel carpale rispetto ai 245 denunciati (69,39%), 173 sindromi della cuffia dei rotatori sui 222 casi denunciati (77,93%), 45 epicondiliti sulle 63 denunciate (71,43%).[Tab. 13b] Rispetto al totale delle malattie riconosciute, viene confermato che quelle appena riportate, peraltro le più frequentemente citate in letteratura come di origine occupazionale, sono certamente attribuite ad un lavoro a rischio in percentuali più elevate. 23

24 Al fine di identificare appropriate misure di prevenzione, anche a misura di ciascun territorio regionale, il passo successivo è stato analizzare la distribuzione dei casi di malattia denunciati nelle sei Aziende per i Servizi Sanitari (Tab. 14) della Regione e in quali comparti/settori produttivi siano principalmente rappresentati questi casi, sia nell intera realtà regionale sia a livello locale (Tab. 15 e 16). Tab. 14: Casi di malattie denunciate di sospetta natura professionale, classificate per territori ASS nel triennio ASS di riferimento Frequenza Percentuale ASS n ,56% ASS n ,89% ASS n ,70% ASS n ,51% ASS n ,95% ASS n ,18% ASS assente ,06% Totale ,00% In 143 casi (voce ASS assente) di malattie muscolo-scheletriche degli arti superiori denunciate non è stato introdotto nel sistema il dato relativo alla ASL di riferimento. Pur tuttavia, è evidente che il maggior contributo al bacino delle denunce proviene dal territorio udinese (33,51%) seguito a distanza da quello triestino (27,56%). La provincia di Pordenone si colloca al terzo posto (19,18%). Rapportando il numero di denunce con il numero di occupati per provincia (Fig. 12), si osserva che nonostante la provincia di Pordenone sia caratterizzata da una popolazione lavorativa superiore a quella di Trieste (in media occupati a Pordenone rispetto ai di Trieste, nel triennio ) quest ultima riceve segnalazioni significativamente maggiori rispetto al territorio pordenonese (148 rispetto a 103, nel medesimo triennio). Il dato è ancora più evidente se si calcola il tasso di certificazione a livello locale. Si può notare come Gorizia e Pordenone hanno i tassi di certificazione più bassi della regione. Figura 12: Numero di casi di sospetta malattia professionale (CTD) denunciati e numero di occupati, per provincia nel periodo PROVINCIA Denunce Occupati TS GO Udine PN

25 16,1 Tassi di certificazione CTD per provincia (N denunce/ occupati) 6,5 11,1 7,5 Trieste Gorizia Udine Pordenone E di estremo interesse poter accertare le cause di tale diversità di tassi di certificazione, se sia dovuta ad una sottonotifica di casi in alcune province, oppure ad una differenza nell entità dei rischi lavorativi tra le province, oppure ad una dissomiglianza nelle caratteristiche demografiche della popolazione attiva. Dati ISTAT confermano che la popolazione attiva di Trieste è progressivamente più invecchiata rispetto alla popolazione lavorativa di Pordenone, suggerendo che le caratteristiche demografiche degli occupati possano avere un ruolo almeno concausale al più alto tasso di certificazione di questo tipo di malattie. Si riporta di seguito l andamento in crescendo dell Indice di Struttura della popolazione attiva (rapporto percentuale tra l'ammontare di popolazione in età anni e quello in età 15-39) nelle due province della regione tra il 2002 e il 2012 (Fig. 13). Figura 13: Andamento dell Indice di Struttura della popolazione attiva nella provincia di Pordenone e di Trieste ( ) Andamento dell'indice di struttura della popolazione attiva Prov. Pordenone e Trieste ( ) 147,4 153,2 158,2 145,6 137,1 120,8 128,1 120,3 123,4 105,2 109,2 115,5 97,7 101,4 Trieste Pordenone Lineare (Trieste)

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