Una reazione chimica può avvenire in uno o più stadi; l insieme degli stadi costituisce il MECCANISMO DI REAZIONE.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Una reazione chimica può avvenire in uno o più stadi; l insieme degli stadi costituisce il MECCANISMO DI REAZIONE."

Transcript

1 Una reazione chimica può avvenire in uno o più stadi; l insieme degli stadi costituisce il MECCANISMO DI REAZIONE. Ogni passaggio del meccanismo è costituito da reagenti e prodotti e deve essere bilanciato come per una normale reazione; occorre cioè: - Bilanciamento delle masse: tutti gli atomi dei vari elementi devono essere bilanciati a sinistra e a destra della trasformazione - Bilanciamento delle cariche: tutte le cariche ioniche devono essere bilanciate a sinistra e a destra della trasformazione La reazione globale è data dalla somma dei singoli stadi e si scrive sommando tutti i reagenti e tutti i prodotti a sinistra e a destra delle varie trasformazioni La determinazione dei vari stadi del meccanismo di una reazione avviene sempre sperimentalmente, cioè attraverso una serie di misure sperimentali. Per queste misure si utilizzano le tecniche analitiche sperimentali, soprattutto quelle spettrofotometriche ( UV Visibile, IR, NMR, massa ) cromatografiche e elettrochimiche (potenziometria, conduttometria, polarografia, voltammetria ). Infatti queste tecniche consentono di riconoscere la formazione delle specie intermedie ioniche e molecolari dei vari stadi del meccanismo; individuando queste specie è così possibile formulare le ipotesi relative ai vari stadi del meccanismo. I meccanismi di reazione riguardano tutte le reazioni, sia inorganiche che organiche; ci soffermeremo su quelle ORGANICE. Per poter comprendere i meccanismi di reazione occorre avere sufficienti conoscenze di alcuni concetti e soprattutto: - Polarità delle molecole: saper distinguere gruppi polari e non polari nella struttura delle molecole - Elettrofili e nucleofili: saper riconoscere le molecole o gli ioni aventi carattere elettrofilo e nucleofilo - Elettroni di valenza e carica formale: saper individuare il numero degli elettroni di valenza degli elementi e calcolare l eventuale carica ionica o la neutralità degli elementi Rivediamo rapidamente questi concetti. Una molecola è polare quando nella sua struttura vi sono separazioni di cariche dovute a non trascurabili differenze di elettronegatività tra elementi legati, così da poter creare nella struttura zone cariche negativamente (polo negativo) e positivamente (polo positivo). E questo il caso della molecola dell acqua, in cui l atomo di ossigeno, essendo molto più elettronegativo dell idrogeno, tende ad assumere una carica parziale (cioè minore dell unità)

2 negativa, e gli atomi di idrogeno, essendo molto meno elettronegativi, tendono ad assumere una carica parziale positiva. Un altro esempio è quello dell ammoniaca (N 3 ), in cui l atomo di azoto presenta parziale carica negativa e gli atomi di idrogeno presentano parziale carica positiva. Si parla di cariche parziali e non nette; infatti le cariche nette (uguali o multiple dell unità) sono soltanto quelle degli ioni veri e propri. Le cariche parziali si indicano solitamente con i simboli δ + e δ - scritti sopra ai simboli degli elementi carichi. Di solito molecole o gruppi polari sono dovuti alla presenza di ossigeno, azoto, alogeni. Le molecole organiche polari più comuni sono. Alcooli, acidi, aldeidi, chetoni, ammine, ammidi, esteri, nitrili.alogenuri acilici, fenoli. Una molecola è apolare quando nei suoi atomi non vi sono differenze apprezzabili di elettronegatività e quindi non vi sono separazioni di carica permanenti. E questo il caso degli idrocarburi, che presentano soltanto atomi di carbonio e idrogeno e quindi non hanno gruppi polari. Un altro concetto importante per la comprensione dei meccanismi di reazione è quello di ELETTROFILI e NUCLEOFILI. Gli ELETTROFILI sono specie chimiche cariche positivamente (ioni positivi) o molecole che risultano mancanti di elettroni per completare l ottetto; sono perciò comunque specie che tendono a ricevere elettroni. Tra gli ioni elettrofili più comuni ricordiamo +, Na +, R + (carbocatione); tutti questi hanno un orbitale vuoto che può ricevere elettroni. Tra le molecole elettrofile più comuni ricordiamo i cosiddetti ACIDI di LEWIS, tra cui AlCl 3, AlBr 3, BF 3 ; queste molecole hanno un atomo (Al, B) che non ha raggiunto l ottetto completo (Al e B sono legati al non metallo mediante solo 3 legami e quindi hanno solo un sestetto di elettroni) e quindi possono avere tendenza a ricevere altri elettroni. I NUCLEOFILI sono specie chimiche cariche negativamente (ioni negativi) o molecole che hanno coppie di elettroni esterni non condivise; sono perciò comunque specie che tendono a donare elettroni. Tra gli ioni nucleofili più comuni ricordiamo O -, CN -, Cl -, Br -,R - (carbanione), RO - (ione - alcoolato), N 2 (ione ammide); tutti questi hanno coppie di elettroni esterne non condivise. Tra le molecole nucleofile più comuni ricordiamo 2 O (che ha 2 coppie di elettroni non condivise sull atomo di ossigeno), N 3 (che ha una coppia di elettroni non condivisa sull atomo di azoto), gli alcooli (RO, con 2 coppie di elettroni non condivise sull atomo di ossigeno), le ammine (con una coppia di elettroni non condivisa sull atomo di azoto).

3 Tutte queste specie nucleofile possono donare elettroni formando legami covalenti con specie che hanno invece tendenza ad accettare elettroni. E quindi comprensibile che gli elettrofili tendano a legarsi con i nucleofili e viceversa. Ad esempio lo ione + tende a legarsi con lo ione Cl - con neutralizzazione delle loro cariche, lo ione + tende a legarsi con 2 O formando lo ione 3 O + (che conserva la carica positiva), la molecola di AlCl 3 tende a legarsi con la molecola di 2 O formando la specie Cl 3 Al - O + 2, la molecola di AlCl 3 tende a legarsi con lo ione O - formando la specie negativa Cl 3 Al - O. Come si vede, queste specie tendono spesso ad avere delle cariche e questo accade spesso anche per i composti che partecipano alle reazioni organiche, per cui può essere utile rivedere il concetto di carica formale, in modo da poter scrivere le formule dei composti con la giusta collocazione delle cariche. Un elemento è neutro (e quindi non presenta carica elettrica) quando ha un numero di elettroni esterni uguale al numero dei suoi elettroni di valenza. Un elemento è carico positivamente quando ha un numero di elettroni esterni inferiore al numero di elettroni di valenza. Un elemento è carico negativamente quando ha un numero di elettroni esterni superiore al numero dei suoi elettroni di valenza. Il calcolo del numero degli elettroni esterni di un elemento in un composto al fine di determinare la sua carica formale si effettua scrivendo la formula di struttura del composto (solitamente la formula di Lewis o comunque una formula in cui siano indicati i legami e le coppie di elettroni non condivise, tenendo presente che quasi sempre viene rispettata la regola dell ottetto) e poi: - Contando un numero di 2 elettroni per ogni coppia di elettroni non condivisa posseduta dall atomo - Contando un numero di 1 elettrone per ogni coppia di elettroni di legame posseduta dall atomo Per esempio nella molecola di 2 O l atomo di ossigeno ha 2 coppie di elettroni non condivise (nel calcolo: 4 elettroni) e due coppie legate (nel calcolo: 2 elettroni), per un totale di 6 elettroni esterni, pertanto ha un numero di elettroni esterni uguale al numero dei suoi elettroni di valenza. Ogni atomo di idrogeno ha una coppia di elettroni legata e quindi ha 1 elettrone esterno. L ossigeno ha 6 elettroni di valenza; pertanto è neutro quando in un composto possiede 6 elettroni esterni, come ad esempio in 2 O o in ClO; è invece carico positivamente quando ha solo 5 elettroni esterni, come ad esempio nello ione 3 O+; è carico negativamente quando ha 7 elettroni esterni, come ad esempio nello ione RO -. L azoto ha 5 elettroni di valenza; pertanto è neutro quando in un composto possiede 5 elettroni esterni, come ad esempio in N 3 ; è invece carico positivamente quando ha 4 elettroni esterni, come

4 ad esempio nello ione N 4 + ; è carico negativamente quando ha 6 elettroni esterni, come ad esempio nello ione N 2 -. L idrogeno ha 1 elettrone di valenza; pertanto è neutro quando in un composto possiede 1 elettrone esterno, come ad esempio in 2 o in 2 O; è invece carico positivamente quando ha 0 elettroni esterni (ione +); è carico negativamente quando ha 2 elettroni esterni (ione - ). Occorre tenere presente che quando uno ione o una molecola si attaccano su un atomo o si staccano da un atomo, su quell atomo avviene una variazione di carica, poiché si modifica il numero di elettroni da cui dipende l eventuale carica dell atomo stesso. I vari stadi di una reazione sono caratterizzati ognuno da una propria velocità; il più delle volte hanno velocità molto diverse tra loro. La grandezza che caratterizza la velocità di ogni stadio è la costante cinetica (o costante di velocità), che dipende dalla temperatura; aumentando il suo valore aumenta la velocità del passaggio. Le costanti cinetiche di una reazione a più stadi sono molto diverse tra loro, il più delle volte si differenziano per molti ordini di grandezza. Questo vuol dire che tra uno stadio più veloce e uno stadio più lento vi è una differenza di velocità che può essere anche di milioni di volte. La conseguenza di ciò è che gli stadi più lenti condizionano fortemente la velocità dell intera reazione; lo stadio più lento è quello che determina la velocità globale della reazione a più stadi. Per questo, se si vuole accelerare una reazione, occorre poter agire sullo stadio più lento, aumentandone la velocità. Come esempio di meccanismo di reazione da studiare in chimica organica, si può prendere in considerazione la reazione di ADDIZIONE ELETTROFILA. Questa reazione avviene sulle molecole degli alcheni e degli alchini, cioè sui composti a doppio o a triplo legame C C. Esempi sono l addizione di alogeni, di acqua, di acidi. Consideriamo l addizione di Cl a una molecola di propene (propilene). Il propene possiede un doppio legame C C, che è una fonte di elettroni, attira cioè i reagenti elettrofili. Nella molecola di Cl, che si scinde in + e Cl -, la specie elettrofila è lo ione +, mentre la specie nucleofila è lo ione Cl -. Pertanto sarà lo ione + ad attaccare la molecola del propene nel primo stadio della reazione; si attaccherà a un atomo di C rompendo il doppio legame e formando un legame semplice C.

5 Si ottiene così un carbocatione; infatti il C avendo un legame in meno si carica positivamente (atomo di carbonio con soli tre legami). La reazione è bilanciata sia nelle masse che nelle cariche ( una carica positiva a sinistra e una a destra) 1 stadio: C 3 C = C C 3 C + - C 3 Come si vede, il C iniziale del doppio legame ha acquistato l atomo di idrogeno, mentre l altro C ha acquistato la carica positiva. Il primo passaggio è anche lo stadio più lento della reazione e, consistendo nell attacco della specie elettrofila, la reazione di addizione di Cl prende il nome di reazione di addizione elettrofila A questo punto interviene la specie nucleofila Cl -, che si attacca al C positivo neutralizzando la carica positiva e formando un legame Carbonio Cloro.. 2 stadio: C 3 C + - C 3 + Cl - C 3 C Cl - C 3 Si ottiene perciò un cloro derivato; questo passaggio è molto più veloce del primo. Come si vede, la reazione avviene in due stadi. Per ciò che riguarda il primo stadio, c è anche da considerare un altro aspetto. Per quale ragione l idrogeno si attacca al C del C 2 e non a quello del C? Nell esempio visto, l idrogeno, attaccandosi al C del C 2 dà origine a un carbocatione di tipo secondario. Se invece si attaccasse al C del C darebbe origine a un carbocatione primario, che è meno stabile. L addizione dell elettrofilo al doppio legame porta sempre alla formazione dell intermedio più stabile. Un altro esempio di addizione elettrofila a un alchene è l addizione di acqua (idratazione). Questa reazione avviene in presenza di un acido e porta alla formazione di un alcool.

6 Rispetto alla reazione precedentemente vista, l addizione di acqua è più complessa, perché avviene in tre passaggi e non in due. Prendiamo come esempio l idratazione del propene. Anche questa volta il primo passaggio è l attacco dello ione +, cioè della specie elettrofila (l acqua non potrebbe attaccare subito, perché non è un elettrofilo, bensì un nucleofilo). 1 stadio: C 3 C = C C 3 C + - C 3 Anche in questo caso si deve formare il carbocatione più stabile. Questo passaggio è lo stadio lento della reazione. A questo punto si attacca l acqua, che è un nucleofilo e quindi può reagire con la specie carica positivamente. L attacco dell acqua avviene dalla parte dell ossigeno, che è la specie che ha i doppietti elettronici liberi e che perciò può donare elettroni al C positivo. 2 stadio: C 3 C + - C O C 3 C - C 3 O + La carica positiva, che si trovava sul C, si trova ora sull O; infatti ora l ossigeno ha tre legami e pertanto assume la carica positiva (ha ceduto una parte dei suoi elettroni liberi al Carbonio). Ma quest atomo di ossigeno non può conservare questa carica positiva, perché un atomo di ossigeno con carica positiva non è stabile ( a causa dell elevata elettronegatività dell ossigeno ) e pertanto ha luogo un terzo passaggio, che consiste nel distacco di uno ione +, con formazione dell alcool finale. 3 stadio: C 3 C - C 3 C 3 C - C O + O

7 Il distacco dello ione + (che esce senza gli elettroni di legame), ripristina il numero normale di elettroni e di legami sull ossigeno ( due legami ), che perciò torna ad essere neutro. Come si può vedere, anche in questo caso lo stadio è bilanciato nelle masse e nelle cariche. Lo ione +, che si era attaccato nel primo passaggio, si stacca nell ultimo, riformandosi perciò inalterato. Si può perciò affermare che l acido funga da catalizzatore; serve per far avvenire il primo passaggio (quello lento ) della reazione. In chimica organica sono frequenti anche le reazioni di addizione nucleofila. In particolare si hanno: - Addizione nucleofila al gruppo carbonilico ( su aldeidi e chetoni ) - Addizione nucleofila al gruppo acilico seguita da eliminazione ( su derivati degli acidi carbossilici ) Può essere utile considerare il secondo caso, cioè ADDIZIONE NUCLEOFILA seguita da eliminazione (chiamata anche SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA). Questa reazione è data dagli acidi carbossilici e loro derivati e strutturalmente porta alla sostituzione di un gruppo con un altro (perciò è molto utile per ottenere un derivato da un altro). Un esempio molto importante è la reazione di esterificazione, che può essere data dagli acidi carbossilici (meno reattivi) o dagli alogenuri acilici e dalle anidridi degli acidi (composti più reattivi). Con gli acidi carbossilici, che sono meno reattivi, occorre utilizzare un catalizzatore. Consideriamo la reazione di un acido carbossilico (RCOO) con un alcool (ad esempio alcool etilico); la reazione può essere catalizzata da un acido (ad esempio acido solforico). Il primo passaggio vede l attacco dello ione + dell acido sull atomo di ossigeno del carbossile: 1 stadio: R C = O O + + R C = O + O Lo ione +, specie elettrofila, si attacca all atomo di ossigeno che ha due doppietti elettronici liberi; la carica positiva si trasferisce all ossigeno, che ora ha tre legami e ha messo in comune due elettroni che erano soltanto suoi (come già spiegato a proposito della carica formale degli atomi). Lo stadio è bilanciato nelle masse e nelle cariche.

8 Il secondo passaggio prevede l attacco della molecola di alcool etilico sull atomo di carbonio del gruppo acilico; questo carbonio (già polarizzato positivamente a causa della minore elettronegatività rispetto all ossigeno) è infatti ora più reattivo perché la sua parziale carica positiva è stata accentuata dall ulteriore elettronegatività posseduta dall atomo di ossigeno positivo. 2 stadio: O R C = O + + : O C 2 C 3 R C O + C 2 C 3 O O L atomo di ossigeno dell alcool (specie nucleofila) ha due coppie di elettroni liberi; perciò si attacca all atomo di carbonio del gruppo acilico mettendo in comune una di queste due coppie e creando la carica positiva sull ossigeno stesso (che ora ha tre legami e perciò è carico positivamente). Quando a un atomo di carbonio sono legati 3 atomi molto elettronegativi (per esempio, come in questo caso, 3 atomi di ossigeno), la struttura non è stabile e tende a far staccare uno di questi atomi sotto forma di una molecola o di un gruppo stabile uscenti. Si stacca perciò ed esce una molecola di acqua formata da un gruppo ossidrilico presente nella struttura (che esce con il suo doppietto di legame, cioè come ione O unito a uno ione + proveniente dall atomo di ossigeno che è positivo e perciò non stabile ).. 3 stadio: O R C O + C 2 C 3 R C = O + O O C 2 C 3 L atomo di carbonio ripristina il doppio legame perché riceve in compartecipazione una coppia elettronica di un gruppo O, che perciò rende positivo il suo atomo di ossigeno (che ora ha 3 legami). Ancora una volta si ottiene però un gruppo positivo non stabile e quindi c è un ultimo passaggio in cui si stacca uno ione + stabile (con ripristino perciò del catalizzatore iniziale) con formazione dell estere finale.

9 4 stadio: R C = O + R C = O + + O C 2 C 3 O C 2 C 3 Il distacco dello ione idrogeno ripristina i due legami dell ossigeno e quindi la carica dell ossigeno si neutralizza (cioè sull ossigeno si riformano due coppie di elettroni libere). Come al solito, lo stadio è bilanciato nelle masse e nelle cariche. In definitiva si può notare che in questa reazione avviene la sostituzione di un gruppo (ossidrilico) con un altro gruppo (alcossilico). In chimica organica esistono anche altri tipi di meccanismi di reazione e quelli sopra descritti sono soltanto una parte di quelli studiati e conosciuti, ma, acquisendo i concetti su cui ci si è soffermati (carattere elettrofilo o nucleofilo dei reagenti, elettronegatività, localizzazione delle cariche, esistenza di doppietti elettronici non condivisi, numero di elettroni di valenza) è possibile comprendere anche gli altri meccanismi di reazione qui non descritti.

REAZIONE DI SOSTITUZIONE NUCLEOFILA MONOMOLECOLARE SN1

REAZIONE DI SOSTITUZIONE NUCLEOFILA MONOMOLECOLARE SN1 REAZIONE DI SOSTITUZIONE NUCLEOFILA MONOMOLECOLARE SN1 Gli alogenuri organici sono composti in cui un atomo di idrogeno è rimpiazzato con un atomo di alogeno. I due tipi di alogenuri organici più comuni

Dettagli

Addizioni nucleofile. Addizioni a C=O

Addizioni nucleofile. Addizioni a C=O Addizioni nucleofile Addizioni a C= Substrato Un composto che possiede un atomo di carbonio elettron-deficiente legato con un legame π (che si possa rompere facilmente) ad un atomo più elettronegativo

Dettagli

I LEGAMI CHIMICI. Configurazione elettronica stabile: è quella in cui tutti i livelli energetici dell atomo sono pieni di elettroni

I LEGAMI CHIMICI. Configurazione elettronica stabile: è quella in cui tutti i livelli energetici dell atomo sono pieni di elettroni I LEGAMI CIMICI In natura sono pochi gli elementi che presentano atomi allo stato libero. Gli unici elementi che sono costituiti da atomi isolati si chiamano gas nobili o inerti, formano il gruppo VIII

Dettagli

combinazione di atomi tenuti insieme da forze più o meno un insieme caratteristico di proprietà

combinazione di atomi tenuti insieme da forze più o meno un insieme caratteristico di proprietà IL LEGAME CHIMICO La regola dell ottetto sebbene una semplificazione rende conto del perchè gli atomi reagiscono. In natura, solo i gas nobili sono presenti come specie monoatomiche. Anche le sostanze

Dettagli

L'atomo è la parte più piccola della materia che ne conserva tutte le caratteristiche. Esso è formato da particelle più piccole:

L'atomo è la parte più piccola della materia che ne conserva tutte le caratteristiche. Esso è formato da particelle più piccole: L'atomo è la parte più piccola della materia che ne conserva tutte le caratteristiche. Esso è formato da particelle più piccole: PROTONI NEUTRONI ELETTRONI I protoni e i neutroni si trovano nella parte

Dettagli

Appunti di Chimica Organica Elementi per CdL Ostetricia CHIMICA ORGANICA. Appunti di Lezione. Elementi per il corso di Laurea In Ostetricia

Appunti di Chimica Organica Elementi per CdL Ostetricia CHIMICA ORGANICA. Appunti di Lezione. Elementi per il corso di Laurea In Ostetricia Appunti di himica Organica Elementi per dl Ostetricia IMIA ORGANIA Appunti di Lezione Elementi per il corso di Laurea In Ostetricia Autore: Roberto Zanrè A.A. 2009/2010 1 Appunti di himica Organica Elementi

Dettagli

REAZIONI DEGLI ALCHENI

REAZIONI DEGLI ALCHENI REAZIONI DEGLI ALCHENI La reazione caratteristica degli alcheni è l addizione al C=C Idroalogenazione Idratazione (acido-catalizzata) Alogenazione Ossidrilazione (ossidazione) Idrogenazione (riduzione)

Dettagli

Reazioni degli alcani

Reazioni degli alcani Reazioni degli alcani I legami degli alcani sono semplici, covalenti e non polari per questo sono composti praticamente inerti.(parum affinis ) Reagiscono solo con ossigeno (ossidoriduzioni) e con gli

Dettagli

Chimica. Lezione 2 Parte II Composti ionici e molecolari

Chimica. Lezione 2 Parte II Composti ionici e molecolari Chimica Lezione 2 Parte II Composti ionici e molecolari Composti molecolari Gli ELEMENTI chimici (ad eccezione dei gas nobili) vivono in aggregati più o meno complessi Sono aggregati discreti (hanno un

Dettagli

Composti carbonilici. Chimica Organica II

Composti carbonilici. Chimica Organica II Composti carbonilici Il gruppo carbonilico è formato da un carbonio legato tramite un doppio legame ad un ossigeno. Probabilmente è il gruppo funzionale più importante. Le proprietà del gruppo carbonilico

Dettagli

METALLI: bassa energia di ionizzazione bassa affinità elettronica. NON METALLI: elevata energia di ionizzazione elevata affinità elettronica

METALLI: bassa energia di ionizzazione bassa affinità elettronica. NON METALLI: elevata energia di ionizzazione elevata affinità elettronica METALLI: bassa energia di ionizzazione bassa affinità elettronica NON METALLI: elevata energia di ionizzazione elevata affinità elettronica LEGAME CHIMICO La formazione di legami tra atomi per formare

Dettagli

LEGAMI CHIMICI e GEOMETRIA MOLECOLARE

LEGAMI CHIMICI e GEOMETRIA MOLECOLARE DAI LEGAMI CH HIMICI ALLA GEOMETRIA DELLE MOLECOLE. LEGAMI CHIMICI e GEOMETRIA MOLECOLARE Cos è un legame chimico? Il legame chimico non esiste Quanti tipi di legame? Legame ionico Legame covalente LEGAME

Dettagli

CORSO DI CHIMICA ORGANICA. Testo consigliato: Chimica Organica H.Hart,D.J.Hart, L.E.Craine Zanichelli

CORSO DI CHIMICA ORGANICA. Testo consigliato: Chimica Organica H.Hart,D.J.Hart, L.E.Craine Zanichelli CORSO DI CIMICA ORGANICA Testo consigliato: Chimica Organica.art,D.J.art, L.E.Craine Zanichelli Nucleo contenente neutroni e protoni 10-2 m Spazio extranucleare contenente elettroni NUMERO ATOMICO: numero

Dettagli

Reazioni degli Alogenuri Alchilici. Reazioni di sostituzione nucleofila alifatica degli alogenuri alchilici.

Reazioni degli Alogenuri Alchilici. Reazioni di sostituzione nucleofila alifatica degli alogenuri alchilici. Reazioni degli Alogenuri Alchilici Reazioni di sostituzione nucleofila alifatica degli alogenuri alchilici. Un nucleofilo ( reagente amante del nucleo) è un qualsiasi reagente che dona una coppia non condivisa

Dettagli

Composti Carbossilici. Reattività

Composti Carbossilici. Reattività omposti arbossilici eattività omposti carbossilici N ' ' Ammide N' 2 Estere ' ' Anidride () 2 X Alogenuro acilico X I composti carbossilici hanno la caratteristica comune di possedere un gruppo carbonilico

Dettagli

IL LEGAME CHIMICO. Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI

IL LEGAME CHIMICO. Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI IL LEGAME CIMICO Come dagli atomi si costruiscono le molecole 02/19/08 0959 PM 1 Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI

Dettagli

La chimica organica si occupa dello studio della struttura, delle proprietà e delle reazioni dei composti del carbonio.

La chimica organica si occupa dello studio della struttura, delle proprietà e delle reazioni dei composti del carbonio. La chimica organica si occupa dello studio della struttura, delle proprietà e delle reazioni dei composti del carbonio. Proteine, zuccheri, lipidi, DNA.. farmaci arta, fibre, plastica s2p2 Z=6 2p 1s 2

Dettagli

ETOILEPEDIA IL LEGAME CHIMICO

ETOILEPEDIA IL LEGAME CHIMICO IL LEGAME CHIMICO La teoria quantistica ha introdotto il concetto di valenza, cioè della capacità di un atomo di formare un determinato numero di legami a seconda della propria configurazione elettronica;

Dettagli

Legame covalente Puro Polare Legame dativo o di coordinazione Legame ionico Legame metallico

Legame covalente Puro Polare Legame dativo o di coordinazione Legame ionico Legame metallico I LEGAMI CHIMICI Legami atomici o forti Legami molecolari o deboli Legame covalente Puro Polare Legame dativo o di coordinazione Legame ionico Legame metallico Legame dipolo-dipolo Legame idrogeno Legame

Dettagli

14/11/2018. Aldeidi e chetoni sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale carbonile.

14/11/2018. Aldeidi e chetoni sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale carbonile. Aldeidi e chetoni sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale carbonile. L atomo di carbonio ibridato sp 2 è legato a un atomo di ossigeno da un doppio legame. L ossigeno è più elettronegativo

Dettagli

CHIMICA II (CHIMICA ORGANICA)

CHIMICA II (CHIMICA ORGANICA) CHIMICA II (CHIMICA ORGANICA) Prof. Gennaro Piccialli Prof. Aldo Galeone Prof. Giorgia Oliviero Testo Consigliato: gruppo 1 (matricole A-E) gruppo 2 (matricole F-O) gruppo 3 (matricole P-Z) Introduzione

Dettagli

Aromaticità. Addizione elettrofila alcheni

Aromaticità. Addizione elettrofila alcheni Aromaticità Le molecole sono aromatiche se sono soddisfatte le seguenti condizioni: La molecola è ciclica La molecola è interamente coniugata La molecola è planare (atomi di carbonio con ibridazione sp

Dettagli

BILANCIAMENTO DELLE REAZIONI REDOX

BILANCIAMENTO DELLE REAZIONI REDOX BILANCIAMENTO DELLE REAZIONI REDOX NUMERO DI OSSIDAZIONE Per descrivere lo stato di combinazione di un atomo, oltre alla valenza, si può usare il numero di ossidazione. La valenza indica il numero di atomi

Dettagli

Idrocarburi Alifatici

Idrocarburi Alifatici Idrocarburi Alifatici Alcano R-C 2 -C 2 -R C n 2n+2 Questo è il massimo rapporto /C per un dato numero di atomi di carbonio. Alchene R-C=C-R C n 2n Ogni doppio legame riduce il numero di atomi di idrogeno

Dettagli

IDROCARBURI AROMATICI

IDROCARBURI AROMATICI IDROCARBURI AROMATICI IL BENZENE E una sostanza chimica liquida e incolore dal caratteristico odore aromatico pungente. A temperatura ambiente volatilizza assai facilmente. La maggior parte del benzene

Dettagli

Reattività degli acidi carbossilici e loro derivati. La reazione caratteristica di questi composti è la Sostituzione Nucleofila Acilica

Reattività degli acidi carbossilici e loro derivati. La reazione caratteristica di questi composti è la Sostituzione Nucleofila Acilica Reattività degli acidi carbossilici e loro derivati La reazione caratteristica di questi composti è la Sostituzione Nucleofila Acilica δ - δ + Nu - Y Il carbonio carbonilico è elettrofilo, in grado di

Dettagli

Capitolo 4 Reazioni degli alcheni

Capitolo 4 Reazioni degli alcheni himica Organica Informazione Scientifica sul Farmaco apitolo 4 Reazioni degli alcheni Organic hemistry, 5 th Edition L. G. Wade, Jr. In questa lezione: richiami generali sulle reazioni chimice reattività

Dettagli

Regola dell'ottetto e suo superamento Legame ionico Covalenza e ordine di legame Carica formale Risonanza ElettronegativitÄ e polaritä del legame

Regola dell'ottetto e suo superamento Legame ionico Covalenza e ordine di legame Carica formale Risonanza ElettronegativitÄ e polaritä del legame IL LEGAME CHIMICO Regola dell'ottetto e suo superamento Legame ionico Covalenza e ordine di legame Carica formale Risonanza ElettronegativitÄ e polaritä del legame 1 IL LEGAME CHIMICO Il legame chimico

Dettagli

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto d Istruzione Superiore Severi-Correnti IIS Severi-Correnti 02-318112/1 via Alcuino 4-20149 Milano 02-33100578 codice fiscale 97504620150

Dettagli

ESERCIZI ESERCIZI. il basso d. aumenta lungo un periodo da sinistra verso

ESERCIZI ESERCIZI. il basso d. aumenta lungo un periodo da sinistra verso ESERCIZI 1) L elettronegatività di un elemento: a è l energia che esso libera acquistando un elettrone e trasformandosi in ione negativo b è l energia necessaria per trasformarlo in ione positivo c indica

Dettagli

Legame chimico unità 1, modulo D del libro

Legame chimico unità 1, modulo D del libro Legame chimico unità 1, modulo D del libro PERCHÉ IL LEGAME CHIMICO? Gli atomi si trovano raramente isolati, spesso due o più atomi si uniscono tramite un legame chimico. Perché ciò avviene? Perché l insieme

Dettagli

Alchini (C n H 2n-2 ) Alcheni: idrocarburi insaturi con uno o più legami carbonio-carbonio doppi.

Alchini (C n H 2n-2 ) Alcheni: idrocarburi insaturi con uno o più legami carbonio-carbonio doppi. himica rganica Alcheni Idrocarburi ( x y ) Alifatici Aromatici Alcani ( n 2n+2 ) Alcheni ( n 2n ) Alchini ( n 2n-2 ) icloalcani ( n 2n ) Alcheni: idrocarburi insaturi con uno o più legami carbonio-carbonio

Dettagli

Legame covalente polare

Legame covalente polare Legame chimico: covalente polare Legame covalente polare Il passaggio dal legame covalente al legame ionico è il risultato di una distribuzione elettronica non simmetrica. Il simbolo δ (lettera greca delta

Dettagli

Legame covalente polare

Legame covalente polare Legame chimico: covalente polare Legame covalente polare Il passaggio dal legame covalente al legame ionico è il risultato di una distribuzione elettronica non simmetrica. Il simbolo δ (lettera greca delta

Dettagli

Cos è un trasformazione chimica?

Cos è un trasformazione chimica? Chimica Lezione 1 Cos è un trasformazione chimica? Una reazione chimica è una trasformazione della materia che avviene senza variazioni misurabili di massa, in cui uno o più reagenti iniziali modificano

Dettagli

Bagatti, Corradi, Desco, Ropa. Chimica. seconda edizione

Bagatti, Corradi, Desco, Ropa. Chimica. seconda edizione Bagatti, Corradi, Desco, Ropa Chimica seconda edizione Bagatti, Corradi, Desco, Ropa, Chimica seconda edizione Capitolo 7. e le proprietà delle sostanze SEGUI LA MAPPA 1 afferma che quando un atomo è legato

Dettagli

REAZIONI E LORO MECCANISMI

REAZIONI E LORO MECCANISMI REAZIONI E LORO MECCANISMI Rivisitazione dei concetti di Omolisi, Eterolisi Reagenti Nucleofili e Reagenti Elettrofili Addizione elettrofila Sostituzione nucleofila Eliminazione Reazioni radicaliche Reazioni

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 10 Il sistema periodico 1. L energia di legame 2. I gas nobili e le regole dell ottetto 3. Il

Dettagli

Composti carbonilici

Composti carbonilici Composti carbonilici Composti carbonilici Acido acetico Si trovano nella maggior parte delle molecole biologiche, farmaceutiche e di sintesi Componente principale dell aceto Principio attivo di molti farmaci

Dettagli

Chimica. Lezione 2 Il legame chimico Parte I

Chimica. Lezione 2 Il legame chimico Parte I Chimica Lezione 2 Il legame chimico Parte I Gli ioni Uno ione è un ATOMO o una MOLECOLA che possiede una CARICA (positiva o negativa) È quindi una specie chimica che ha acquistato o ceduto uno o più elettroni

Dettagli

Legame covalente polare

Legame covalente polare Legame covalente polare Nel caso di legame covalente omeopolare (H 2 o Cl 2 ) gli elettroni di legame sono equamente condivisi. Quando invece il legame è covalente eteropolare (HCl) gli elettroni di legame

Dettagli

Legami covalenti polarizzati Molecole polari

Legami covalenti polarizzati Molecole polari Legami covalenti polarizzati Molecole polari 1 Polarizzazione dei legami covalenti Il modo in cui due atomi legati covalentemente si dividono tra loro la coppia elettronica di legame dipende dalla tendenza

Dettagli

Formule di risonanza. Chimica Organica II. Come individuarle: Come valutarne l importanza:

Formule di risonanza. Chimica Organica II. Come individuarle: Come valutarne l importanza: Formule di risonanza Come individuarle: Le formule di risonanza devono rispettare le regole delle strutture di Lewis La posizione dei nuclei deve rimanere fissa (le formule di risonanza vengono scritte

Dettagli

Acidi carbossilici e derivati

Acidi carbossilici e derivati Acidi carbossilici e derivati Acidi carbossilici Il gruppo funzionale di questa classe di sostanze è il carbossile: Il gruppo carbossilico è composto formalmente da un gruppo carbonilico legato ad un gruppo

Dettagli

REAZIONI CHIMICHE. Idrogeno + ossigeno acqua

REAZIONI CHIMICHE. Idrogeno + ossigeno acqua REAZIONI CHIMICHE Reagenti Prodotti L unità che si conserva è l atomo, durante una reazione cambia solo la disposizione relative degli atomi. Si rompono i legami chimici tra le molecole dei reagenti e

Dettagli

Legame chimico: covalente polare Legame covalente polare

Legame chimico: covalente polare Legame covalente polare Legame chimico: covalente polare Legame covalente polare Il passaggio dal legame covalente al legame ionico è il risultato di una distribuzione elettronica non simmetrica. Il simbolo δ (lettera greca delta

Dettagli

Introduzione alla Chimica Organica V Ed.

Introduzione alla Chimica Organica V Ed. William H. Brown - Thomas Poon Introduzione alla Chimica Organica V Ed. Capitolo 2 2.1 Cosa sono gli acidi e le basi secondo Arrhenius? Un Acido di Arrhenius è una sostanze che sciolta in acqua produce

Dettagli

I legami chimici. Perché si formano i legami? Perché si formano i legami? 16/01/2019. Come e perché gli atomi si legano tra loro

I legami chimici. Perché si formano i legami? Perché si formano i legami? 16/01/2019. Come e perché gli atomi si legano tra loro I legami chimici Come e perché gli atomi si legano tra loro Perché si formano i legami? In natura, se non in casi eccezionali, non si trovano atomi liberi. Per separare due atomi legati è necessario fornire

Dettagli

Cos è la chimica organica

Cos è la chimica organica Cos è la chimica organica La prima definizione di chimica organica si deve al chimico svedese Jacob Berzelius nel 1807: la chimica organica è la scienza che studia i comportamenti chimici e fisici dei

Dettagli

Verifica di chimica su: Atomo, tavola periodica, legame chimico Nome cognome data classe

Verifica di chimica su: Atomo, tavola periodica, legame chimico Nome cognome data classe 1 Verifica di chimica su: Atomo, tavola periodica, legame chimico Nome cognome data classe 21) Quanti neutroni, protoni ed elettroni ha l elemento con numero atomico Z = 23 e numero di massa A = 51? P=23,

Dettagli

MOLECOLE. 2 - i legami chimici. Prof. Vittoria Patti

MOLECOLE. 2 - i legami chimici. Prof. Vittoria Patti MOLECOLE 2 - i legami chimici Prof. Vittoria Patti Gli stati di aggregazione della materia STATO SOLIDO molecole ravvicinate, struttura ordinata, volume proprio, forma propria STATO LIQUIDO molecole

Dettagli

Una reazioni chimica esprime il numero e il tipo di specie che si combinano ed il risultato della combinazione. Esempio:

Una reazioni chimica esprime il numero e il tipo di specie che si combinano ed il risultato della combinazione. Esempio: Reazioni chimiche Una reazioni chimica esprime il numero e il tipo di specie che si combinano ed il risultato della combinazione. Esempio: CH 4 + 2O 2 CO 2 + 2H 2 O La reazione chimica è formata da reagenti

Dettagli

Esercitazione n. 8 - Aspetti generali di reazioni e meccanismi

Esercitazione n. 8 - Aspetti generali di reazioni e meccanismi Esercitazione n. 8 Aspetti generali di reazioni e meccanismi 1. Dare una definizione dei seguenti termini: coordinata di reazione; stadio di una reazione; stato di transizione, reagente radicalico; scissione

Dettagli

Cos è la chimica organica

Cos è la chimica organica Cos è la chimica organica La prima definizione di chimica organica si deve al chimico svedese Jacob Berzelius nel 1807: la chimica organica è la scienza che studia i comportamenti chimici e fisici dei

Dettagli

I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA

I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA Ti ricordi? I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA 1 LA REATTIVITÀ DIPENDE DAI GRUPPI FUNZIONALI La maggior parte dei legami chimici presenti nelle molecole organiche sono legami semplici carboniocarbonio

Dettagli

Benzene e Composti Aromatici

Benzene e Composti Aromatici Benzene e Composti Aromatici Contenuti della lezione: Il benzene e i requisiti per l aromaticità Nomenclatura di benzeni mono- e di-sostituiti Composti aromatici diversi dal benzene: IPA e eteroaromatici

Dettagli

C Ca Ce Cf Co Cr Cs Cu

C Ca Ce Cf Co Cr Cs Cu Elementi Composti ionici (forze elettrostatiche, edifici ionici) molecolari (ripetersi periodico di molecole) Simboli C Ca Ce Cf Co Cr Cs Cu Formule Indici H 2 SO 4 CO 2 H 2 O N 2 Na 2 CO 3 O 2 Mg(NO 3

Dettagli

Esercitazione. Nomenclatura e bilanciamento

Esercitazione. Nomenclatura e bilanciamento Esercitazione Nomenclatura e bilanciamento Nomenclatura dei composti Lo scopo della nomenclatura è fornire regole per individuare un composto, attribuendogli in modo univoco e chiaro un nome preciso ed

Dettagli

CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA DEI COMPOSTI CHIMICI

CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA DEI COMPOSTI CHIMICI CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA DEI COMPOSTI CHIMICI Valenza e numero di ossidazione La capacità di combinazione di un elemento è chiamata valenza, e corrisponde al numero di legami che un atomo di quell

Dettagli

ELETTRONEGATIVITA CAPACITA DI UN ATOMO DI ATTIRARE UNA COPPIA DI ELETTRONI DI LEGAME DETERMINANDO COSI IL TIPO DI LEGAME CHE SI VIENE A FORMARE. DERIVA DA ALTRE DUE GRANDEZZE I. Energia di ionizzazione:

Dettagli

Corso di Laurea in Informazione Scientifica sul Farmaco a.a. 2010/2011. Esercitazione per la prima prova parziale di Chimica Organica.

Corso di Laurea in Informazione Scientifica sul Farmaco a.a. 2010/2011. Esercitazione per la prima prova parziale di Chimica Organica. Corso di Laurea in Informazione Scientifica sul Farmaco a.a. 2010/2011. Esercitazione per la prima prova parziale di Chimica Organica. 1. Scrivere la formula condensata per la molecola seguente: Br e la

Dettagli

H H. R R δ+ R H. δ Cl

H H. R R δ+ R H. δ Cl Alogenuri alchilici: nomenclatura e reattività Nomenclatura: due possibilità a) Per gli alogenuri più semplici: residuo alchilico + nome dell alogeno (Es metilbromuro, etilbromuro). b) Per molecole più

Dettagli

Formule di risonanza. Chimica Organica II. Come individuarle: Come valutarne l importanza:

Formule di risonanza. Chimica Organica II. Come individuarle: Come valutarne l importanza: Formule di risonanza Come individuarle: Le formule di risonanza devono rispettare le regole delle strutture di Lewis La posizione dei nuclei deve rimanere fissa (le formule di risonanza vengono scritte

Dettagli

ALCHENI: Reazioni del doppio legame

ALCHENI: Reazioni del doppio legame ALCENI: REATTIVITÀ ALCENI: Reazioni del doppio legame Reazione di addizione Addizioni ioniche Addizioni con meccanismo concertato ADDIZIONI IONICE ADDIZIONE DI ACIDI ALOGENIDRICI ADDIZIONE DI ACQUA ROTTURA

Dettagli

*Gli atomi sono tutti uguali tra loro?

*Gli atomi sono tutti uguali tra loro? *Gli atomi sono tutti uguali tra loro? *Pur essendo tutti formati dalle stesse particelle, gli atomi non sono tutti uguali tra loro: alcuni sono più piccoli, altri più grandi. La piccolezza o la grandezza

Dettagli

Reazioni in soluzione acquosa

Reazioni in soluzione acquosa Reazioni in soluzione acquosa Equazioni ioniche e molecolari Consideriamo le seguente reazione: Ca(OH) 2 (aq) + Na 2 CO 3 (aq) CaCO 3 (s) + 2 NaOH (aq) Essa è scritta come equazione molecolare anche se

Dettagli

Prof.Patrizia Gallucci

Prof.Patrizia Gallucci Prof.Patrizia Gallucci MAPPA CONCETTUALE Gli atomi,ad eccezione dei gas nobili, si legano tra di loro a formare molecole o aggregati di ioni. Teoria di Lewis: Gli elettroni esterni, di valenza, sono implicati

Dettagli

Aspetti generali della Chimica Organica 1 parte

Aspetti generali della Chimica Organica 1 parte Aspetti generali della Chimica Organica 1 parte Struttura e Legame: Il Carbonio nella Tabella Periodica Il Modello di Lewis Calcolo delle cariche formali Teoria della Risonanza Dove troviamo il carbonio

Dettagli

CHIMICA ORGANICA. Gli alchini

CHIMICA ORGANICA. Gli alchini 1 C3-ALCHINI CHIMICA ORGANICA ALCHINI Formula generale C n n 2 Desinenza -ino Gli alchini Gli alchini sono caratterizzati dalla presenza di uno o più tripli legami carboniocarbonio e sono anch essi classificati

Dettagli

Bilanciamento delle reazioni chimiche

Bilanciamento delle reazioni chimiche Bilanciamento delle reazioni chimiche Con reazioni di ossido riduzione si intende una vasta classe di reazioni che implicano un trasferimento elettronico più o meno evidente. Ad esempio il trasferimento

Dettagli

Zolfo (Z = 16) Conf. Elettronica 1s 2 2s 2 2p 6 3s 2 3p 4 Conf. Elettronica esterna 3s 2 3p 4

Zolfo (Z = 16) Conf. Elettronica 1s 2 2s 2 2p 6 3s 2 3p 4 Conf. Elettronica esterna 3s 2 3p 4 TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI Gli elementi sono ordinati nella tavola periodica secondo numero atomico crescente ed in base alle loro proprietà chimico-fisiche che seguono un andamento periodico. Gli

Dettagli

Reazioni Organiche 1

Reazioni Organiche 1 Reazioni Organiche 1 Scrivere le equazioni per le reazioni organiche Le equazioni delle reazioni organiche sono indicate da una freccia singola ( ) tra materiale di partenza e prodotto a meno che non siano

Dettagli

S N. Reazioni di Sostituzione Nucleofila. Nucleofilo: Nu: + C X C + Nu + X - Sostituzione Nucleofila:

S N. Reazioni di Sostituzione Nucleofila. Nucleofilo: Nu: + C X C + Nu + X - Sostituzione Nucleofila: Reazioni di Sostituzione Nucleofila S N Sostituzione Nucleofila: Reazione in cui un nucleofilo è sostituito da un altro Nucleofilo: Atomo o gruppo che può donare una coppia di elettroni ad un altro atomo

Dettagli

Alchini. Suffisso: -ino. d. H 3 CCH 2 CC CH

Alchini. Suffisso: -ino. d. H 3 CCH 2 CC CH Alchini Suffisso: -ino Indicare la posizione del triplo legame con il numero che lo contraddistingue nella catena. La numerazione comincia sempre dall estremità più prossima al triplo legame. 3 3 2 2 2

Dettagli

Reazioni Redox. Riferimento Elemento libero, cioè singolo atomo, o combinato con se stesso (Na, O 2, Cl 2, O 3 ) Ossigeno -2.

Reazioni Redox. Riferimento Elemento libero, cioè singolo atomo, o combinato con se stesso (Na, O 2, Cl 2, O 3 ) Ossigeno -2. Reazioni Redox Ad ogni elemento di un dato composto si attribuisce un numero di ossidazione, N.O., corrispondente ad una carica elettrica fittizia, multiplo, positivo o negativo, della carica elettronica.

Dettagli

Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A

Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A Università degli Studi di Cagliari Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A. 2009-2010 Test di ingresso alla LM in Scienze Chimiche A.A. 2009 2010 1 Chimica Analitica 1) Indicare, tra quelle riportate

Dettagli

Corso di Laurea in CHIMICA (L.T.) Esercitazione n. 1 - Struttura delle molecole e modo di scrivere le formule

Corso di Laurea in CHIMICA (L.T.) Esercitazione n. 1 - Struttura delle molecole e modo di scrivere le formule orso di Laurea in IMIA (L.T.) IMIA RGANIA I con Elementi di Laboratorio Esercitazione n. 1 - Struttura delle molecole e modo di scrivere le formule TERMINI ED ARGMENTI DA NSERE PER L SVLGIMENT DEGLI ESERIZI

Dettagli

Acidi e basi sono sostanze note da molto tempo e diverse classificazioni sono state fatte nel corso del tempo in base alle loro proprietà.

Acidi e basi sono sostanze note da molto tempo e diverse classificazioni sono state fatte nel corso del tempo in base alle loro proprietà. TEORIE ACIDO-BASE Acidi e basi sono sostanze note da molto tempo e diverse classificazioni sono state fatte nel corso del tempo in base alle loro proprietà. Teoria di Arrhenius Arrhenius fu il primo a

Dettagli

Alcheni: struttura e reattività

Alcheni: struttura e reattività Alcheni: struttura e reattività Alcheni Gli alcheni sono detti anche olefine e sono idrocarburi insaturi C n H 2n Alcheni in biologia ormone delle piante che induce la maturazione dei frutti costituente

Dettagli

Alogenuri alchilici. Alogenuri alchilici: funzioni. Varietà di funzione dei composti alogenati. Figura

Alogenuri alchilici. Alogenuri alchilici: funzioni. Varietà di funzione dei composti alogenati. Figura Figura Alogenuri alchilici Alogenuri alchilici: funzioni Varietà di funzione dei composti alogenati Alogenuri alchilici: nomenclatura Alogenuri alchilici o aloalcani Bromo Alogenuri alchilici: struttura

Dettagli

6. I gruppi funzionali

6. I gruppi funzionali 6. I gruppi funzionali Si definisce GRUPP FUZIALE (W) un eteroatomo (o un aggruppamento di atomi) che, sostituito ad un idrogeno (o a un legame -) di un alcano, ne modifica la caratteristiche chimicofisiche

Dettagli

Idrocarburi Saturi. Reazioni

Idrocarburi Saturi. Reazioni Idrocarburi Saturi Reazioni Fonti ed usi Gli alcani lineari, ramificati e ciclici si ottengono principalmente dalla lavorazione (frazionamento, cracking, etc.), del petrolio. Fonti ed usi Gli alcani, soprattutto

Dettagli

Fondamenti di chimica organica Janice Gorzynski Smith Copyright 2009 The McGraw Hill Companies srl

Fondamenti di chimica organica Janice Gorzynski Smith Copyright 2009 The McGraw Hill Companies srl Soluzioni ai problemi proposti nel libro Capitolo 1 1.1 Il numero di massa è il numero dei protoni e dei neutroni. Il numero atomico è il numero dei protoni ed è identico per tutti gli isotopi. a. Numero

Dettagli

I legami covalenti eteronucleari spostano la carica del legame sull atomo più elettronegativo

I legami covalenti eteronucleari spostano la carica del legame sull atomo più elettronegativo La polarità I legami covalenti eteronucleari spostano la carica del legame sull atomo più elettronegativo L elettronegatività è il parametro di riferimento utilizzato per valutare il trasferimento di carica

Dettagli

FORMULE di LEWIS. Molecole biatomiche

FORMULE di LEWIS. Molecole biatomiche FORMULE di LEWIS Molecole biatomiche Contare gli elettroni di valenza dei due atomi Nella struttura di Lewis devono comparire tanti puntini quanti sono gli elettroni al punto 1). Disporre gli elettroni

Dettagli

PROPRIETA FISICHE DEI COMPOSTI ORGANICI

PROPRIETA FISICHE DEI COMPOSTI ORGANICI PRPRIETA FISICE DEI CMPSTI RGAICI I composti organici sono molto numerosi a causa del fatto che il legame σ tra due atomi di carbonio è particolarmente forte, a causa delle piccole dimensioni e del valore

Dettagli

Complementi di Chimica Organica. Composti Aromatici: Benzene C 6 H 6 (1825) (1865) Friedrich August Kekulé

Complementi di Chimica Organica. Composti Aromatici: Benzene C 6 H 6 (1825) (1865) Friedrich August Kekulé Composti Aromatici: Benzene C 6 6 (1825) (1865) Friedrich August Kekulé Composti Aromatici: Benzene, energia di coniugazione = -119.5 KJ/mol (-119.2 x 3 = -357.6) = -208.2 KJ/mol -357.6 KJ/mol (-208.2

Dettagli

Chimica organica Chimica dei composti del carbonio. Nelle molecole organiche oltre al carbonio sono presenti pochi altri elementi: H, O, N, P,

Chimica organica Chimica dei composti del carbonio. Nelle molecole organiche oltre al carbonio sono presenti pochi altri elementi: H, O, N, P, himica organica himica dei composti del carbonio. Nelle molecole organiche oltre al carbonio sono presenti pochi altri elementi:,, N, P, S, alogeni. Le molecole organiche presentano particolari raggruppamenti

Dettagli

Esempi di calcolo del numero di ossidazione

Esempi di calcolo del numero di ossidazione ESERCITAZIONE 3 1 Esempi di calcolo del numero di ossidazione 1) Calcolare il numero di ossidazione del Mn nel KMnO 4. K n.o. +1 O n.o. 2 La molecola è neutra per cui: n.o. Mn + n.o. K + 4 n.o. O = 0 Mn

Dettagli

Unità didattica 7 (segue) Reattività del benzene. Il benzene è ricco di eletroni π, per cui è un nucleofilo che reagisce con gli elettrofili

Unità didattica 7 (segue) Reattività del benzene. Il benzene è ricco di eletroni π, per cui è un nucleofilo che reagisce con gli elettrofili Unità didattica 7 (segue) Reattività del benzene Il benzene è ricco di eletroni π, per cui è un nucleofilo che reagisce con gli elettrofili Se avvenisse anche il secondo stadio dell addizione, il benzene

Dettagli

Alcheni: struttura e reattività

Alcheni: struttura e reattività Alcheni: struttura e reattività Alcheni Gli alcheni sono detti anche olefine e sono idrocarburi insaturi C n 2n Alcheni in biologia ormone delle piante che induce la maturazione dei frutti costituente

Dettagli

Alcheni: struttura e reattività

Alcheni: struttura e reattività Alcheni: struttura e reattività Alcheni Gli alcheni sono detti anche olefine e sono idrocarburi insaturi C n 2n Alcheni in biologia ormone delle piante che induce la maturazione dei frutti costituente

Dettagli

Le reazioni di ossido-riduzione

Le reazioni di ossido-riduzione Le reazioni di ossido-riduzione Si dicono reazioni di ossidazione e di riduzione (o ossido-riduzione) quelle reazioni che avvengono con cambiamento del numero di elettroni che una specie chimica coinvolge

Dettagli

CHIMICA ORGANICA PER BIOTECNOLOGIE con esercitazioni di LABORATORIO D. Savoia

CHIMICA ORGANICA PER BIOTECNOLOGIE con esercitazioni di LABORATORIO D. Savoia CHIMICA RGANICA PER BITECNLGIE con esercitazioni di LABRATRI D. Savoia Brown, Poon - Introduzione alla Chimica rganica Brown, Foote - Chimica rganica Bruyce - Chimica rganica Solomons McMurray Etc Cos

Dettagli

DAI GRUPPI FUNZIONALI AI POLIMERI

DAI GRUPPI FUNZIONALI AI POLIMERI DAI GRUPPI FUNZIONALI AI POLIMERI 1. I GRUPPI FUNZIONALI 2. DERIVATI OSSIGENATI DEGLI IDROCARBURI : ALCOLI, FENOLI, ETERI, ALDEIDI E CHETONI, ACIDI CARBOSSILICI E LORO DERIVATI 3. DERIVATI AZOTATI DEGLI

Dettagli

Pronti per l Università Liceo Scientifico de Caprariis Atripalda PON F

Pronti per l Università Liceo Scientifico de Caprariis Atripalda PON F Pronti per l Università Liceo Scientifico de Caprariis Atripalda PON F2 2011-14 La chimica del carbonio Il Carbonio Copyright 2008 PresentationFx.com Redistribution Prohibited Image 2008 clix@sxc.hu This

Dettagli