DAL FOLLOW UP AL SURVIVORSHIP. Il follow up gestito dal MMG: il progetto del Piemonte Sud Ovest
|
|
- Gildo Manca
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Torino- 19 settembre 2017 DAL FOLLOW UP AL SURVIVORSHIP Il follow up gestito dal MMG: il progetto del Piemonte Sud Ovest Dott. Andrea GILI Direttore Distretto Nord Est ASL CN1
2 L ambito territoriale dell ASL CN1 I Distretti Sanitari presenti sul territorio sono: 1. Distretto Sud Ovest (ex Cuneo e Borgo S.D.) 2. Distretto Sud Est (ex Mondovì e Ceva) 3. Distretto Nord Ovest (ex Saluzzo) 4. Distretto Nord Est (ex Fossano-Savigliano) Presidi Ospedalieri presenti sul territorio sono: Popolazione residente al 31/12/ abitanti di cui: femmine (0-17 anni: anni: > 65 anni: ) Presisio di Savigliano-Saluzzo comprendente gli Ospedali: S.S. Annunziata di Savigliano Civile di Saluzzo SS Trinità di fossano Presisio di Mondovì-Ceva Comprendente gli Ospedali: Regina Montis Regalis di Mondovì Poveri Infermi di Ceva ASO S. Croce e Carle di Cuneo Interferisce con l attività: ASL CN 2 con due Presidi Ospedalieri I.R.C.C.S di Candiolo
3 Numero dei Medici di Medicina Generale ASL CN1 Al 31 dicembre 2016 erano in servizio nell ASL CN1 286 Medici di Medici di Medicina Generale dei quali: operanti nel Distretto Sud Ovest - 61 operanti nel Distretto Sud Est - 58 operanti nel Distretto Nord Ovest - 57 operanti nel Distretto Nord Est
4 Il progetto di follow up Carcinoma della mammella con la partecipazione dei MMG LE TAPPE DEL PERCORSO : - Approvazione da parte dell ASL CN1 del documento Gestione del Follow Up: sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario correlato al PDTA Tumore mammella dalla mammografia al follow up - definizione obiettivi e accordo con i MMG dell ASL CN1 per la partecipazione ad evento formativo propedeutico al progetto di follow up : - accordo con i MMG per la trasmissione ai Distretti dei nominativi delle donne arruolabili unitamente ad alcune informazioni cliniche : - condivisione progetto con strutture aziendali e avvio attività - Richiesta condivisione del progetto all ASL CN2 e all ASO S. Croce e Carle di Cuneo - avvio attività di follow up da parte dei MMG : - prosecuzione attività di follow up da parte dei MMG ASL CN1
5 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario 1/6 GLI OBIETTIVI - Riconoscimento precoce di recidive di malattia - Monitoraggio e gestione degli effetti collaterali della terapia adiuvante (chemioterapia, ormonoterapia, radioterapia) - Sorveglianza per il rischio aumentato di tumori secondari - Promozione e mantenimento di un corretto stile di vita (alimentazione e limitazione consumo alcolici, attività fisica, contenimento peso corporeo e prevenzione sovrappeso/obesità, disassuefazione dal fumo
6 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario 2/6 MODALITA 1/5 RACCOMANDATO: - Visita medica: con dettagliata raccolta anamnestica e raccomandazioni-monitoraggio corretto stile di vita ogni 3-6 mesi per i primi 3 anni poi ogni 6-12 mesi per i due anni successivi poi annuale - Mammografia: non prima di 6 mesi dal completamento del trattamento radioterapico, poi annuale - Controlli ginecologici: periodici - Consulto genetico: su casi particolari - Esami di laboratorio: controllo basale e annuale dell assetto lipidico in caso di assunzione di inibitori dell aromatasi
7 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario 3/6 MODALITA 2/5 RACCOMANDATO: - Densitometria ossea: basale alle pazienti che intraprendono inibitore dell aromatasi; ogni mesi in pazienti con osteopenia-osteoporosi all esame basale - Monitoraggio cardiotossicità: ecocardiogramma + valutazione specialistica ogni 6 mesi e fino a 24 mesi dal termine del trattamento nelle pazienti trattate con trastuzumab; se trattate con antraciclina +/- trastuzumab proseguire i controlli fino a 5 anni se stabili
8 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario 4/6 MODALITA 3/5 PROCEDURE NON RACCOMANDATE: Salvo diversa indicazione clinica non sono raccomandate: RMN mammaria, TAC, TC-PET, esami di laboratorio e in particolare i marcatori tumorali, radiografia del torace, ecografia addominale, scintigrafia ossea total body
9 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario 5/6 MODALITA 4/5 DURATA: Il rischio di ricaduta persiste fino a 15 anni dalla diagnosi e oltre. La decisione di sospendere i controlli annuali dovrebbe essere individualizzata per ogni paziente e pesata in relazione alla qualità ed all aspettativa di vita. In considerazione dell impatto organizzativo per gli ambulatori specialistici correlato all incremento delle pazienti in follow up si considera l affidamento al MMG dopo 5 anni o al completamento dei trattamenti adiuvanti ormonali. In casi particolari a basso rischio di ricaduta o sulla base della richiesta della paziente l affidamento al MMG del follow up previo accordo può essere anticipato
10 Il PDTA per la sorveglianza dopo il trattamento primario del carcinoma mammario -6/6 MODALITA 5/5 MEDICO DI RIFERIMENTO: Il medico di riferimento ASL dovrebbe essere l oncologo fermo restando che per necessità organizzative può essere individuata anche un altra figura specialistica. Dovrà restare traccia del percorso della paziente nella scheda oncologica gestita dal medico di riferimento che sarà trasmessa al MMG al termine dell osservazione specialistica per garantirne la continuità. Il medico specialista rimane riferimento per il MMG nella gestione del sospetto clinico di ricaduta attraverso il CAS
11 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 1/10 NORMATIVA La partecipazione dei MMG al progetto di follow up si è resa possibile con l assegnazione di specifici obiettivi ai MMG sulla base dell art. 17 accordo integrativo regionale per la medicina generale: Promozione del governo clinico che prevede che i MMG, a fronte di una quota capitaria annuale di 3,08, partecipano e contribuiscono alla pratica del governo clinico mediante all adesione degli obiettivi aziendali condivisi in una delle seguenti aree: - Continuità dell assistenza - Appropriatezza delle prescrizioni specialistiche e governo dei tempi di attesa - Appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche - Accessi al P.S.
12 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 2/10 OBIETTIVI ANNUALI CONCORDATI - Anno 2013: formazione dei MMG - Anno 2014: avvio progetto con richiesta dati ai MMG - Anni 2015: inizio follow up da parte dei MMG - Anni : prosecuzione attività di follow up
13 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 3/10 ANNO 2013: FORMAZIONE In collaborazione con l Ordine dei Medici della Provincia di Cuneo, promotore del progetto di partecipazione dei MMG al follow up del carcinoma mammario, è stato organizzato un evento formativo per tutti i MMG dell ASL CN1 la cui partecipazione era da intendersi obbligatoria in quanto obiettivo ex art. 17 accordi integrativi regionali
14 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 4/10 ANNO 2014: RICHIESTA DATI Richiesta ai MMG di fornire una serie di dati relativi alle assistite affette da Ca mammario partendo da un elenco parziale fornito dall ASL ai singoli MMG riferito alle pazienti ricoverate negli anni 2009 e 2010 con richiesta di integrare tale elenco con altri nominativi di pazienti in carico e con i dati riferiti alla data della diagnosi, dell ospedale sede di intervento, all ambulatorio di riferimento, all effettuazione o meno di chemio/radioterapia e terapia per os e durata
15 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 5/10 ANNO 2015: AVVIO FOLLOW UP 1/2 Richiesta ai MMG di fornire all ASL, a cadenza semestrale, tramite apposita scheda per rilevazione dei dati di attività, le informazioni su chi è stato condotto il follow up unitamente ad una serie di dati
16 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 6/10 ANNO 2015: AVVIO FOLLOW UP 2/2 - Sono state predisposte due schede informative, una per la paziente e l altra per il MMG sul modello di quanto prodotto dall Associazione Italiana di Oncologia Medica e del gruppo di lavoro per il carcinoma mammario della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d Aosta. - Sono state sensibilizzate le strutture dell ASL CN1 per l utilizzo della modulistica - E stata richiesta la collaborazione all ASO S. Croce e Carle di Cuneo e dell ASL CN2 per l adozione della modulistica
17 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 7/10 ANNI 2016/17: PROSECUZIONE FOLLOW UP Assegnato ai MMG specifico obiettivo per la prosecuzione del Follow Up
18 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 8/10 INDICATORI e RISULTATI Indicatori: Non sono stati individuati indicatori di esito clinico ma solo indicatori di processo e quantitativi dei MMG: - N. MMG che aderiscono al progetto - N. di donne seguite nel periodo Risultati: - Nel 2016 vi è stata una adesione del 98,25% dei MMG dell ASL CN1 281 MMG su 286 che hanno partecipato al progetto - Nel periodo sono state seguite in follow up dai MMG donne
19 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 9/10 CRITICITÀ - Non tutte le donne vengono dimesse dai centri specialistici ed indirizzate ai MMG per la prosecuzione del follow up - Non sempre viene utilizzata la modulistica aziendale concordata - Mancanza di una procedura e di una banca dati informatizzata per la costruzione di indicatori di esito - Mancanza di standard di riferimento: rispetto al numero di donne seguite in follow up dal MMG non si conosce il numero totale di donne arruolabili
20 La partecipazione dei MMG al follow up del Carcinoma della mammella 10/10 OBIETTIVI FUTURI - Prosecuzione nell anno 2017 e negli anni futuri nel percorso di follow up condiviso ed integrato specialisti / MMG - Sensibilizzazione degli specialisti per la dimissione in follow up al MMG al termine del periodo di cure - Collaborazione con i MMG per il miglioramento dei dati forniti - Creare flusso informativo per il monitoraggio del progetto
21 Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concluderanno quello che stanno facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l attenzione del giardiniere, ma allo stesso tempo gli permette di vivere come in una grande avventura. Paulo Coelho
Monitoraggio dell appropriatezza e sostenibilità dei percorsi di cura. Dott. Giovanni Messori Ioli Direttore Sanitario ASL CN2
Monitoraggio dell appropriatezza e sostenibilità dei percorsi di cura Dott. Giovanni Messori Ioli Direttore Sanitario ASL CN2 Torino, 21 febbraio 2017 Quali aree definiscono appropriatezza e sostenibilità
DettagliA.O. Ordine Mauriziano S.C. RADIODIAGNOSTICA
dirigenti medici compreso il direttore 16 16 Peso Importi n. Importi n. Importi n. margine OBIETTIVO PRODUZIONE E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO 800.000 +751.891 obiettivo raggiunto 30,00 Prestazioni Esterne
DettagliCatia Angiolini. Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia
Catia Angiolini Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia Prevalenza dei tumori in Italia , - #. $. ) #/: $Q' : "CC+%&+/ B9&#) "/-93%) C1) &:":-. 9/%;. #%3.. 6%>+"7-:$%. ;%7-;) %";:) #% &"9&) # B9&#) "/-93%-6)
DettagliCriteri generali Semplici Riproducibili maniera omogenea Potenzialmente Realmente
Criteri generali Semplici Riproducibili Rilevabili in maniera omogenea in tutte le regioni (e quindi confrontabili) Potenzialmente rilevabili Realmente rilevabili dai data base Le fasi del calcolo degli
DettagliBreast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino
Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,
DettagliIl ruolo delle reti in tema di APPROPRIATEZZA E QUALITA
Il ruolo delle reti in tema di APPROPRIATEZZA E QUALITA Gianmauro Numico ASO SS Antonio e Biagio e C. Arrigo, Alessandria Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta Gli snodi clinico-organizzativi
DettagliPDTA GIC Tumore Stomaco
PDTA GIC Tumore Stomaco Data di emissione: 12/2016 Revisione n.01 Data di revisione: 30/11/2018 Responsabilità Nel caso di PDTA di area saranno indicate le Direzioni di tutte le Aziende coinvolte nel percorso
DettagliI Centri di senologia in Piemonte: siamo arrivati al fatidico 2016, cosa è cambiato? Quali sono le criticità?
1 Dicembre 2016 PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING PER IL TUMORE DELLA MAMMELLA PREVENZIONE SERENA Workshop 2016 I Centri di senologia in Piemonte: siamo arrivati al fatidico 2016, cosa è cambiato? Quali
DettagliIL FOLLOW-UP COES S.G. BATTISTA TORINO CPSI CRCU DANIELA SCARLATA
IL FOLLOW-UP LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON- RETTO COES S.G. BATTISTA TORINO CPSI CRCU DANIELA SCARLATA Per follow-up s intende: INSIEME DI CONTROLLI
DettagliLe esperienze regionali Il Piemonte e la Valle d Aostad Mario Clerico 2/12/2011
Le esperienze regionali Il Piemonte e la Valle d Aostad Mario Clerico mario.clerico@me.com 2/12/2011 Rete Oncologica Piemonte e Valle d Aosta Un nuovo modello di assistenza sanitaria Il modello organizzativo
DettagliIsernia 22 ottobre Quali vantaggi di una rete oncologica I vantaggi per i follow up Lucio Laudadio (UOC Oncologia Lanciano-Vasto)
Isernia 22 ottobre 2016 Quali vantaggi di una rete oncologica I vantaggi per i follow up Lucio Laudadio (UOC Oncologia Lanciano-Vasto) Follow up: definizione Sorveglianza per le persone che hanno avuto
DettagliPERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DELLA PROSTATA
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DELLA PROSTATA Unità destinatarie e competenze Urologia (prevenzione, diagnosi e stadiazione), trattamento, riabilitazione,
DettagliPROGETTO SPERIMENTALE RETE ONCOLOGICA PIEMONTE E VALLE D AOSTA SLOW MEDICINE ASL AL ASO AL APPROPRIETEZZA IN ONCOLOGIA
PROGETTO SPERIMENTALE RETE ONCOLOGICA PIEMONTE E VALLE D AOSTA SLOW MEDICINE ASL AL ASO AL APPROPRIETEZZA IN ONCOLOGIA Incarico del Direttore del Dipartimento della Rete Oncologica Piemontese al Direttore
DettagliSintesi del progetto ISTANZA DI FABBISOGNO ECONOMICO INSERITA NEL PROGETTO:
Con DGR 17-4817 del 27/03/2017 e DD 269 del 18/04/2017 la regione Piemonte ha chiesto alle aziende Piemontesi di garantire l accessibilità dei servizi ai cittadini entro i tempi massimi previsti dalla
DettagliPROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Allegato A PROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA Background Epidemiologico Esclusi i carcinomi della cute, In Italia i cinque tumori più frequentemente diagnosticati tra
DettagliRegioni a confronto. Regione Lombardia. Maurizio Bersani Direzione Generale Sanità UO Programmazione e Sviluppo Piani
Regioni a confronto Regione Lombardia Maurizio Bersani Direzione Generale Sanità UO Programmazione e Sviluppo Piani Patologia tumorale mammaria Regione Lombardia o Dimensioni Sistema informativo, Registri
DettagliAlberto Bortolami. Coordinamento Rete Oncologica del Veneto - ROV
Alberto Bortolami Coordinamento Rete Oncologica del Veneto - ROV Obiettivi Rete Oncologica del Veneto (DGR n. 2067 del 19 novembre 2013) Definire e condividere i Percorsi Diagnostici Terapeutici (PDTA)
DettagliLE RETI SPECIALISTICHE TRA INTEGRAZIONE, GOVERNO DELL'INNOVAZIONE E RICERCA CLINICA: RETI ONCOLOGICHE INTEGRATE
LE RETI SPECIALISTICHE TRA INTEGRAZIONE, GOVERNO DELL'INNOVAZIONE E RICERCA CLINICA: RETI ONCOLOGICHE INTEGRATE Libero Ciuffreda Direttore Oncologia Medica 1 - Citta' della Salute e della Scienza di Torino
DettagliPROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA
PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO REALIZZATO DA
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliPDTA GIC Tumore Mammella
PDTA Tumore Mammella Data di emissione: 2016 Revisione n.01 Data di revisione: 30/11/2018 Responsabilità Nel caso di PDTA di area saranno indicate le Direzioni di tutte le Aziende coinvolte nel percorso
DettagliIl CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.
Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA. Anselmo E., Dellarole F., Varello G., Testa A., Toso C., Mortoni L. DISTRETTO di
Dettagli8 Maggio Torino TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL FUTURO SI PUO'
TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL Aula Delle Piane P.O. Sant'Anna AOU Città della Salute e della Scienza Torino 8 Maggio 2019 Marinella Mistrangelo Dipartimento Rete Oncologica Piemonte e Valle d'aosta
DettagliPROGETTO GIUNONE. Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO
PROGETTO GIUNONE Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico in Struttura Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO NURSING E CARCINOMA DELLA MAMMELLA Gennaio-Novembre 2007
DettagliSERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) strumento di presa in carico della persona affetta da patologia
DettagliA.O. Ordine Mauriziano S.C.D.U. EMATOLOGIA Osservato anno 2016 Osservato anno Obiettivi anno 2018 Dirigenti medici compreso direttore
Dirigenti medici compreso direttore 8 8 8 Peso PRODUZIONE/COSTI Importi n. Importi n. Importi n. margine 25 OBIETTIVO PRODUZIONE/COSTI E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO obiettivo raggiunto + 3.476.977 600.000-285.600
DettagliRelazione Formazione Medica (26/09/2018) PATRIZIA RACCA
Relazione Formazione Medica (26/09/2018) PATRIZIA RACCA Cosa si aspettano i MMG? Predisporre una informativa sui servizi offerti dal CAS da esporre negli ambulatori dei Medici Curanti Predisporre uno strumento
DettagliBPCO e la Sanità d Iniziativa
BPCO e la Sanità d Iniziativa Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Le politiche regionali PSR 2008-2010 4.3) Dalla
DettagliAssessorato Politiche per la Salute. La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna.
La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna clara curcetti Reggio Emilia, 25 settembre 2009 XIII CONFERENZA NAZIONALE HPH IL CONTESTO Patologia cardiovascolare
DettagliOrganizzazione e gestione medica del Centro accoglienza e Servizi. L adozione dei PDTA CAS: Opportunità e criticità nella nostra esperienza
Organizzazione e gestione medica del Centro accoglienza e Servizi L adozione dei PDTA CAS: Opportunità e criticità nella nostra esperienza Torino 25 maggio 2018 Dott. Giorgio Vellani gvellani@aslto4.piemonte.it
DettagliPRIMI PASSI DELLA ROP NELLA MACROAREA SALENTINA
Bari, 13 dicembre 2018 Primi PRIMI PASSI DELLA ROP NELLA MACROAREA SALENTINA Gaetano Di Rienzo, Ottavio Narracci, Rodolfo Rollo Si ringrazia: Dott. Fabrizio Quarta, dott.ssa Angela Metallo COrO e GIP -
DettagliProf. Francesco Cognetti. Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma
Prof. Francesco Cognetti Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma Di cosa parliamo 1. Incidenza 2. Sopravvivenza REGISTRO TUMORI 3. Prevalenza 4. Mortalità ISTAT
DettagliLA DURATA DEL FOLLOW UP NELLE DIVERSE PATOLOGIE
28/05/15 LA DURATA DEL FOLLOW UP NELLE DIVERSE PATOLOGIE Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Torino 13 maggio 2015 Gianmauro Numico Oncologia Medica ed Ematologia Oncologica
DettagliIl ruolo della Medicina Generale nel follow-up oncologico
Workshop Il portale per l audit di AFT: aggiornamento e programmazione dei lavori Firenze, 5 maggio 2018 SALA BLU - Centro Servizi e Formazione Il Fuligno (via Faenza 48) Il ruolo della Medicina Generale
DettagliGISMa 2018 I nuovi numeri del GISMa, i nuovi percorsi, le nuove analisi
GISMa 2018 I nuovi numeri del GISMa, i nuovi percorsi, le nuove analisi Valutare la qualità del percorso senologico su una scala regionale Antonio Giampiero Russo Unità di Epidemiologia Agenzia per la
DettagliIl Paziente Guarito: Follow-Up della Malattia e della Persona
LA RETE ONCOLOGICA LOMBARDA (ROL): INTEGRAZIONE TRA CURE SPECIALISTICHE E CURE PRIMARIE Follow-Up della Malattia e della Persona 17 ottobre 2007 OBIETTIVI DA PERSEGUIRE Formazione e informazione nel follow-up
DettagliCorte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014
Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti
DettagliUN ESEMPIO DI GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO. Piero Luigi GIULIANO
GLI ACCESSI VENOSI: COME MIGLIORARNE LA GESTIONE COINVOLGENDO I SERVIZI TERRITORIALI TORINO 17 OTTOBRE 2018 UN ESEMPIO DI GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO Piero Luigi GIULIANO keyword Rete oncologica
DettagliLINEE GUIDA AIOM E FOLLOW UP G.NUMICO - TAVOLO DI LAVORO SUL FOLLOW UP AIOM MILANO, 19 GENNAIO 2015
1 LINEE GUIDA AIOM E FOLLOW UP G.NUMICO - TAVOLO DI LAVORO SUL FOLLOW UP AIOM MILANO, 19 GENNAIO 2015 2 QUALI FINALITA NELLA REVISIONE DELLE INDICAZIONI SUL FOLLOW UP? 1. Migliorare la qualità delle LG
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliScreening di popolazione
Piano regionale di prevenzione Programma 5 Screening di popolazione Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Screening oncologici: - Copertura della
DettagliQualifica Nome Firma. Dr. Gianni Bonelli. Dr. Angelo Penna. Dr. Mario Alberto Clerico. Dr. Carlo Prastaro. Dr. Paolo Pramaggiore
Responsabilità Qualifica Nome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore del Dipartimento di Oncologia Dr. Gianni Bonelli Dr. Angelo Penna Dr. Mario Alberto Clerico Responsabile S.S. Qualità
DettagliCagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO
Cagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO - FAMIGLIA - CAREGIVER D - - - - - MEDICO DISTRETTO MEDICO SPECIALISTA INFERMIERE PRESIDI ASSISTENTE SOCIALE M P ON OS Quali i ruoli del Medico di Medicina Generale?
DettagliLe strutture operative di riferimento in Rete. qcentro Accoglienza e Servizi. qgruppo Interdisciplinare Cure
Le strutture operative di riferimento in Rete qcentro Accoglienza e Servizi qgruppo Interdisciplinare Cure Centro Accoglienza e Servizi Delibera della Giunta Regionale (D.G.R.) n. 26-10193 del 01.08.2003
DettagliLA PREVENZIONE DELLA BPCO
Claudio M.Sanguinetti LA PREVENZIONE DELLA BPCO Consulente Pneumologo Casa di Cura Quisisana Già Direttore UOC Pneumologia- UTIR Az.Compl.Ospedaliero San Filippo Neri ROMA PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO
DettagliPDTA GIC Tumore Prostata
PDTA Tumore Prostata Data di emissione: 12/2016 Revisione n.01 Data di revisione: 30/11/2018 Responsabilità Qualifica Nome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore S.C.Urologia Direttore
DettagliLe Regioni si raccontano: gli screening in Provincia di Trento
Workshop: STATO DELL ARTE E SVILUPPO FUTURO DEI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE SUI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI Roma 9 maggio 2017 Le Regioni si raccontano: gli screening in Provincia di Trento dr.
DettagliDr. Gianni Bonelli Dr. Lorenzo Stefano Maffioli Dr. Francesco D Aloia. Dr. Roberto Polastri. Dr.ssa Laura Ferrara
Responsabilità Qualifica Nome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario f.f. Direttore Sanitario di Presidio Direttore del Dipartimento di Oncologia Referente S.S. Qualità e Accreditamento Referente
DettagliLa continuità assistenziale
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo
Dettagli4 giugno 2005 ASLMI3 Monza
Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 MISSION ASL INDIRIZZI
DettagliIl paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione
Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria
DettagliPresentazione e discussione del PDTA per i tumori ovarici
IRCBG 00792 Giornata di presentazione del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA) dei tumori ovarici 17 novembre 2017 Aula Magna Burlo Garofolo Presentazione e discussione del PDTA per i
DettagliQualifica Nome Firma. Dr. Gianni Bonelli. Dr. Angelo Penna. Dr. Mario Alberto Clerico. Dr. Carlo Prastaro. Dr. Roberto Manzoni
Responsabilità Qualifica Nome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore del Dipartimento di Oncologia Dr. Gianni Bonelli Dr. Angelo Penna Dr. Mario Alberto Clerico Responsabile S.S. Qualità
DettagliDiagnostica e livelli essenziali di assistenza
Diagnostica e livelli essenziali di assistenza Bologna 3 dicembre 2012 Antonio Brambilla Costi, volumi, variabilità Quasi 70 milioni di prestazioni di diagnostica, visite e laboratorio Fonte: Sistema Informativo
DettagliLa Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica del Piemonte e della Valle d Aosta
La gestione del catetere venoso centrale e delle infezioni ad esso correlate Torino, 3 marzo 2011 La Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica del Piemonte e della Valle d Aosta La vita non é una questione
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE PROGRAMMA DI SCREENING PER IL CARCINOMA CERVICO-VAGINALE Anno 2009
DettagliContenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti
CONSENSUS CONFERENCE Contenuti 1. Modelli di gestione esistenti La struttura, l organizzazione e il percorso di cura Il target di paziente da gestire (capitoli consensus) Ruolo dell ASL e dei Distretti
DettagliQuale modello di follow up? Gianmauro Numico - Alessandria
Quale modello di follow up? Gianmauro Numico - Alessandria Principi L idea della sorveglianza clinica è antica e connaturata con la medicina Nasce dalla constatazione di un rischio di recidiva dopo il
DettagliPDTA senologici in Emilia-Romagna stato dell arte
La sorveglianza epidemiologica dello screening dei tumori della mammella nella Regione Emilia-Romagna Seminario di studio Bologna, 30 marzo 2017 PDTA senologici in Emilia-Romagna stato dell arte Rossana
DettagliPERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI
PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI Ovvero come lavorare nella Rete senza restarvi impigliati Gabriella Viberti - Ires Piemonte XV Congresso nazionale Card Italia
DettagliUn modello organizzativo integrato: ASL Cn1. Pietro La Ciura
Un modello organizzativo integrato: ASL Cn1 Pietro La Ciura LA RETE DI CURE PALLIATIVE Per Rete Locale di Cure Palliative si intende una aggregazione funzionale ed integrata delle attività di cure palliative
Dettagli40, A.O. Ordine Mauriziano S.C.D.U. EMATOLOGIA. Dirigenti medici compreso direttore. Importi n. Importi n. Importi n.
Dirigenti medici compreso direttore Peso 7 8 PRODUZIONE/COSTI Importi n. Importi n. Importi n. margine 40,00 OBIETTIVO PRODUZIONE/COSTI E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO 500.000 600.000 Ricoveri Ordinari 1.363.529
Dettagli* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni
* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni 2018-2019 Documento presentato dalla CTSS metro di Bologna nella seduta del 10.5.2018 (ADDENDUM)
Dettagli2 Conferenza annuale dei Centri di Senologia del Piemonte e Valle d Aosta. I dati aggregati dei centri di Senologia della Regione Piemonte
2 Conferenza annuale dei Centri di Senologia del I dati aggregati dei centri di Senologia della Regione Piemonte Relatore: Paolo Giraudo 30 Novembre 2018 Di cosa parliamo Ricoveri per interventi chirurgici
DettagliIl ruolo del distretto: l assistenza diabetologica di primo livello. Francesco Chiaramonte Roma
Il ruolo del distretto: l assistenza diabetologica di primo livello Francesco Chiaramonte Roma 27-06-2017 da Tolomeo a Copernico.. Ricovero in unità di cure intensive + team diabetologico Team Diabetologico
DettagliI Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte. e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte
I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte Dott.ssa Lavinia Mortoni IL DISTRETTO PROTAGONISTA E I PROTAGONISTI DEL DISTRETTO Convegno
DettagliSEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica
SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla
DettagliUN MANIFESTO PROGETTUALE per l Appropriatezza Praticata
UN MANIFESTO PROGETTUALE per l Appropriatezza Praticata Riconoscerla nei singoli contesti e darne sostanza Paolo Francesconi Francesco Bellomo Ersilia Sinisgalli Il framework della Regione Toscana Progetto
DettagliProposte operative per l'attuazione della Survivorship Care
Proposte operative per l'attuazione della Survivorship Care Angela S. Ribecco -AIOM XI Giornata Nazionale del Malato Oncologico Roma 14-15 maggio 2016 Consensus Conference Dalla pratica del follow up alla
DettagliCentro Accoglienza e Servizi: ruolo di regia nel percorso di cura
Centro Accoglienza e Servizi: ruolo di regia nel percorso di cura Gianmauro Numico AO SS Antonio e Biagio e C Arrigo Alessandria gianmauro.numico@ospedale.al.it Come accedono i pazienti in ospedale? In
DettagliINCONTRI AZIENDA APERTA. Progetti attuali e futuri di integrazione
INCONTRI AZIENDA APERTA DOTT. ssa Maria Cristina Frigeri Direzione Sanitaria P.O. Alba-Bra Progetti attuali e futuri di integrazione Pollenzo, Aula magna Università degli studi di Scienze Gastronomiche
DettagliPDTA GIC Tumore Rene. Composizione GIC Indicare con * le discipline che intervengono al GIC a chiamata, non in modo regolare
PDTA GIC Tumore Rene Data di emissione: 12/2016 Revisione n.01 Data di revisione: 30/11/2018 Responsabilità Qualifica Nome Firma Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore S.C.Urologia Direttore
DettagliPROGRAMMA PRELIMINARE
con presentano Tumore: odissea o percorso organizzato? Proposte tra ospedale e territorio, dalla diagnosi al dopo-cura. 2 a mostra-convegno nazionale 7 e 8 ottobre 2011 - Città Studi Biella PROGRAMMA PRELIMINARE
DettagliPROGETTO APPROPRIATEZZA 2004 Percorsi Diagnostici in Senologia
UO Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica Ospedale Belcolle Viterbo PROGETTO APPROPRIATEZZA 2004 Percorsi Diagnostici in Senologia Dr. Enrico Pofi APPROPRIATEZZA Un intervento sanitario
DettagliPERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA
PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA FASE DIAGNOSTICA A o B FASE COMUNICAZIONE DIAGNOSI FASE TERAPEUTICA Premessa Con l istituzione della Breast Unit è stato necessario definire un percorso terapeutico omogeneo
DettagliSOSTENIBILITA E LEA. IL PDTA NELL ARTRITE REUMATOIDE Stato dell arte del progetto RADAR e obiettivi futuri. Dott. Roberto Delfino
SOSTENIBILITA E LEA IL PDTA NELL ARTRITE REUMATOIDE Stato dell arte del progetto RADAR e obiettivi futuri Dott. Roberto Delfino 26 maggio 2017 L Artrite Reumatoide: il Progetto regionale Nell ambito delle
DettagliIl progetto Sanità d Iniziativa : impatto sugli indicatori di processo
Il progetto Sanità d Iniziativa : impatto sugli indicatori di processo Valentina Barletta Osservatorio di Epidemiologia dei Servizi Sanitari e Percorsi Assistenziali ARS Toscana I Principi ispiratori del
DettagliMODULI DI PROGRAMMAZIONE DEL FOLLOW UP MAMMELLA, COLON RETTO, POLMONE E PROSTATA
MODULI DI PROGRAMMAZIONE DEL FOLLOW UP MAMMELLA, COLON RETTO, POLMONE E PROSTATA AIOM - Progetto Speciale Follow up, Riabilitazione, Fertilità Gianmauro Numico (AIOM - Coordinatore) Carmine Pinto (AIOM)
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda Obiettivi 2017
dirigenti medici compreso direttore al 31 dicembre A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. DIPARTIMENTO 900.000 obiettivo non raggiunto 600.000-143.089 Ricoveri Ordinari 1.204.476 64 1.469.431,00
DettagliLINEE GUIDA AIOM E FOLLOW UP G.NUMICO AIOM - TAVOLO DI LAVORO SUL FOLLOW UP MILANO, 26 FEBBRAIO 2014
1 LINEE GUIDA AIOM E FOLLOW UP G.NUMICO AIOM - TAVOLO DI LAVORO SUL FOLLOW UP MILANO, 26 FEBBRAIO 2014 2 PERCHE OCCUPARSI DEL FOLLOW UP Perché il follow up è una attività diffusa e crescente Perché è scarsamente
DettagliProf. R. Galanello Dott.ssa M.P. Pilia ott.ssa F. Meloni, Dott.ssa V. Marras, Dott. M. Manca
Prof. R. Galanello Dott.ssa M.P. Pilia ott.ssa F. Meloni, Dott.ssa V. Marras, Dott. M. Manca Malattie rare: definizione Sono definite rare le malattie che colpiscono un numero ristretto di persone rispetto
DettagliIl percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna
Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale per le demenze della Regione Emilia- Romagna Circa 70 diverse patologie cerebrali di natura degenerativa, vascolare, traumatica o da cause secondarie possono
DettagliProfilo complesso di assistenza
Regioni a confronto Profilo complesso di assistenza Fasi principali del percorso di screening Test di screening (I livello): Mammografia Pap-test FOBT Approfondimento (II livello): Citologia/istologia
DettagliDIPARTIMENTO MEDICO Scheda Obiettivi A.O. Ordine Mauriziano S.C. NEUROLOGIA
dirigenti medici compreso il direttore PRODUZIONE/COSTI 8 8 Importi n. Importi n. Importi n. margine OBIETTIVO PRODUZIONE E' ASSEGNATO AL 500.000 600.000 DIPARTIMENTO - 285.600 obiettivo non raggiunto
DettagliSistema di sorveglianza Passi
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening mammografico periodo 2010-2013 Valle d Aosta Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro
DettagliIL PROGETTO SQTC QUALI INDICATORI DI QUALITÀ DELLA TERAPIA. Patrizia Racca
QUALI INDICATORI DI QUALITÀ DELLA TERAPIA IL PROGETTO SQTC Patrizia Racca Responsabile S.S.D. ColoRectal Cancer Unit A.O.U. Città della Salute e della Scienza Torino Definizione di SQTC Scheda computerizzata
DettagliIl «valore» oncologico per i cittadini: qualità, appropriatezza e allocazione delle risorse nei percorsi per Patologia
Il «valore» oncologico per i cittadini: qualità, appropriatezza e allocazione delle risorse nei percorsi per Patologia a cura di M. Altini, D. Gallegati, L. Solinas, N. Gentili, I. Massa, W. Balzi, D.
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda Obiettivi Importi n. Importi n. Importi n.
dirigenti medici compreso il direttore PRODUZIONE/COSTI 7 Importi n. Importi n. Importi n. IETTIVO PRODUZIONE/COSTI E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENT 900.000 obiettivo non raggiunto -143.089 600.000 Ricoveri
DettagliContinuitàterapeutica Ospedale -Territorio. Dr Riundi Romeo MMG
Continuitàterapeutica Ospedale -Territorio Dr Riundi Romeo MMG Continuitàterapeutica Ospedale Territorio come espressione di un nodo della più complessa rete ospedale- territorio L odierna missione della
DettagliPDTA dei tumori eredofamiliari e programma regionale di sorveglianza delle donne a rischio Valentina Guarneri Dipartimento di Chirurgia, Oncologia e
PDTA dei tumori eredofamiliari e programma regionale di sorveglianza delle donne a rischio Valentina Guarneri Dipartimento di Chirurgia, Oncologia e Gastroenterologia, Università di Padova Istituto Oncologico
DettagliMODULI DI PROGRAMMAZIONE DEL FOLLOW UP
MODULI DI PROGRAMMAZIONE DEL FOLLOW UP VERSIONE 2013 AIOM - Progetto Speciale Follow up, Riabilitazione, Fertilità Gianmauro Numico (AIOM - Coordinatore) Carmine Pinto (AIOM) Stefania Gori (AIOM) Lucia
DettagliULSS 3 SERENISSIMA ATTIVITA E ORGANIZZAZIONE CENTRI SENOLOGICI I E II LIVELLO
ULSS 3 SERENISSIMA ATTIVITA E ORGANIZZAZIONE CENTRI SENOLOGICI I E II LIVELLO DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE n. 1273 del 23/06/2017 Approvazione documento di Organizzazione del Centro HUB di Senologia
DettagliCAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA
Organizzazione e gestione del CAS: rapporti tra CAS e MMG CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Centro Accoglienza e Servizi E la Struttura di riferimento del
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliAlimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale
Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA 1.Ruolo professionale 2.Ruolo istituzionale Caratteristiche della medicina di famiglia Elaborata nel 2002 dalla Società
DettagliApprofondimento clinico dei tumori del distretto testa collo, nuove linee di indirizzo per la diagnosi, stadiazione e cura.
Torino 6 Ottobre 2016 Approfondimento clinico dei tumori del distretto testa collo, nuove linee di indirizzo per la diagnosi, stadiazione e cura. Dottor Fabio Beatrice Direttore SC Otorinolaringoiatria
DettagliValori assoluti di Incidenza e Prevalenza
Epidemiologia dello SC in RER 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 INC e PREV PER 1000 ABITANTI 30 25 20 15 16,2 18 19,6 21 21,9 23,3 24,1 24,8 25,2 25,3 25,6 25,8 10 5 0 3,3 3,1
DettagliAPPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DEI NUOVI INIBITORI DELLA PROTEINA PCSK9
MODELLI ORGANIZZATIVI APPROPRIATI PER LA GESTIONE DELLA CRONICITÀ NELL AMBITO DELL IPERCOLESTEROLEMIA CON I NUOVI ANTICORPI MONOCLONALI ANTI PCSK9 Ancona, 21 aprile 2017 APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DEI
DettagliIl Programma Ricerca e Innovazione
PRI E-R Il Alessandro Liberati Torino, 17 Maggio 2008 La filosofia del PRI ER Mettere al centro il tema dell innovazione nella consapevolezza dell immaturità e parzialità delle conoscenze Sviluppare la
DettagliIl follow-up lontano dall oncologia? Favorevole! Giovanni Ucci. Dipartimento Oncologico
Il follow-up lontano dall oncologia? Favorevole! Giovanni Ucci Dipartimento Oncologico Ma perché 11 anni di esami e controlli? Avrei potuto starmene a casa tranquillo che era lo stesso! Il follow-up: una
Dettagli